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aleaIL CALICE E IL VERBO
Cronaca America Latina marzo/aprile 2013
Immersi nella densa incarnazione di una vita frenetica materiale, il tempo scorre tanto rapido da farci dimenticare il senso più profondo della nostra esistenza. Chi siamo, perchè siamo qui e verso dove siamo diretti. Ogni giorno corriamo per assolvere ai compiti che ci siamo assunti ma cosa cerchiamo veramente in questa corsa contro il tempo?
Cerchiamo un senso di gratificazione interiore che ci faccia stare bene, che ci faccia sentire forti, sicuri, di fronte a noi stessi e agli altri.
Lo cerchiamo, e spesso pensiamo di averlo trovato quando possediamo qualcosa o qualcuno. Ci sentiamo gratificati quando possediamo una casa o del denaro o una macchina o un abito nuovo o qualsiasi elemento materiale, ci sentiamo gratificati quando possediamo il sentimento di un compagno, di un figlio, di un amico. Ma non ci accorgiamo che possedendo qualcosa o qualcuno, catene invisibili ci rendono prigionieri, schiavi e dipendenti dall'oggetto del possesso. Nello stesso momento in cui possediamo qualcosa perdiamo la libertà, e la paura di perdere ciò che "è nostro" prima o poi prenderà il sopravvento. Se quindi riflettiamo profondamente su questo concetto ci rendiamo conto che quel senso di gratificazione della quale avevamo goduto è in realtà effimera, falsa e assolutamente momentanea. Allora, in questa nostra corsa contro il tempo forse stiamo sbagliando direzione. O forse abbiamo preso la direzione corretta perchè serviamo una causa giusta e abbiamo messo la nostra vita a suo servizio, ma ora ci viene chiesto di salire un gradino. Quel gradino che ci farà fare il salto verso quel mondo che vogliamo, quel mondo che aspettiamo e che chiediamo con insistenza. Ma quel mondo a cui tutti aspiriamo, in realtà, è già nostro, perchè si trova dentro di noi e solamente liberandoci di tutto ciò che possediamo, persino di noi stessi, potremo liberarlo. "Il regno di Dio è dentro di voi" ci disse il Maestro più grande, Gesù Cristo, il più sublime, immenso, Colui che aveva potere di vita e di morte sull'uomo, eppure si lasciò sputare, frustare, bestemmiare, morire, crocifisso su una croce di legno per indicarci la Via, per consegnarci la Verità e restituirci la Vita.
Ora spetta solo a noi realizzarlo e saperlo vivere. La nuova era sarà il passo successivo.
Allora, Amore è ciò che cerchiamo. Lo cerchiamo continuamente perchè l'Amore è l'essenza della vita, l'alimento della Creazione. L'Amore è il nutrimento dello spirito ma il vero amore, quell'amore che placa la sete, che appaga i sensi, che amplifica i valori dell'anima è quell'Amore disinteressato che dal nostro cuore soffia sempre verso l'esterno, verso il prossimo, quell'Amore che non chiede ma che vuole solo dare. Amore Universale. Quell'Amore che si nutre quando dona, che si amplifica quando difende i deboli e gli indifesi, che si infiamma quando si batte per la Verità e la Giustizia. "Siate uniti" instancabilmente ci ripete l'annunciatore di Verità in questo tempo di prove perchè quell'Amore vive solo nella comunione degli spiriti che plasmano il corpo mistico di Cristo.
Questo è l'Amore che sazia lo Spirito di beatitudine, di pace e di gioia interiore. L'Amore che ti solleva, che ti toglie il respiro. Amore ardente che ti fa sentire vivo.
Solo quando acquisiremo questo stato di coscienza potremo ereditare quel mondo che verrà.
Morire a se stessi per rinascere a Nuova Vita.
Il Calice e il Verbo. Testimoni in questo tempo di morte e di rinascita.
 
Sotto un cielo perlato di stelle, una dimora immersa nel silenzio di un grande campo accoglie un Uomo. Gli alberi ordinati in fila, fieri come guardiani, al suo ingresso piegano elegantemente le proprie fronde chinandosi di fronte a lui. È un uomo vestito con semplici abiti, non porta con se borsa, nè bisaccia e indossa umili scarpe.
Eppure loro sanno.
Una leggera brezza accarezza il suo volto. Lo spirito della Madre Terra lo saluta attraverso un essere speciale che aleggia silenzioso in quel luogo, custodendolo da tempo. È Liliana, che già da tempo vive nell'altra dimensione. Il suo profumo ci avvolge. Lei è lì, presente, accanto ai suoi figli e al suo compagno di vita terrena. E lì, accanto all'essere che ora custodisce la sua casa e  i suoi amati.
Alejandra, compagna attuale di Juan Alberto, ci accoglie con tutto il suo amore e le attenzioni che mettono subito Giorgio a proprio agio. Juan Alberto, come un padre devoto a quel figlio scelto da Dio, fa gli onori di casa.
 
Una notte per riprendersi dalle 23 ore di un viaggio pesante e Giorgio Bongiovanni è nuovamente pronto ad accogliere i suoi amati fratelli che iniziano a giungere dai vari luoghi dell'Argentina, del Cile, del Messico, del Paraguay e dell'Uruguay. È una gioia infinita potersi riabbracciare e sentire che è come se il tempo non fosse mai trascorso dall'ultima volta. Ogni sguardo è un abbraccio pieno d'amore, un espressione di sentimenti che solo in questa forma possono essere trasmessi in tutta la loro pienezza. Si susseguono gli incontri privati con i fratelli fino al giorno successivo quando poi nel pomeriggio Giorgio da inizio al suo primo incontro dell'anno 2013 in America Latina. Importanti disquisizioni in questo viaggio che chiariscono ulteriormente la nostra missione in questo tempo.
 
La chiesa di Pietro e la chiesa di Giovanni
Sono venuto in questo viaggio in Argentina e in Uruguay per incontrare tutti i fratelli e parlare dei seguenti temi affinché possiate  realizzare  con assoluta libertà di riflessione e meditazione che la Chiesa di Cristo è una Chiesa che il Cristo stesso nella Sua grande saggezza, misericordia e giustizia fondò 2000 anni fa. Egli elesse nei suoi Apostoli e nei loro discendenti le persone giuste per poter svolgere la missione che si sarebbe compiuta, e si compirà, con la Sua Seconda Venuta sulla Terra. Pietro rappresentava il capo degli apostoli, avendo una personalità più forte degli altri, ma nello stesso tempo ha in seguito rappresentato la debolezza umana. Pietro rappresenta la paura umana, lui è il capo della Chiesa di Cristo che tradisce, rinnega Cristo e poi si pente e si riscatta dando la vita per Lui. Gesù gli disse:“Pietro questa stessa notte tu mi tradirai per tre volte, ma io piangerò per te e ti perdonerò, vai ad aiutare i tuoi fratelli”. Che significa? Amplifichiamo questo concetto a livello planetario. Cristo dice alla Chiesa “Mi stai tradendo ma io ti perdono, ora riunisci i tuoi fratelli e sarai nella gloria”. Quindi la Chiesa ha tradito Cristo, Cristo la perdona ma gli chiede di riunire i suoi fratelli. Poi c'è un'altra Chiesa che Cristo fonda in forma iniziatica e questa è la mia Chiesa, la Chiesa di Giovanni. Gesù disse a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa che non toccherà le porte dell'inferno..." ma nel Vangelo c'è un'apparente contraddizione. Gesù ha un prediletto che è Giovanni l'Apostolo, ma umanamente e logicamente non dovrebbe essere Pietro il prediletto visto che è il capo degli Apostoli, il capo della Chiesa, sarebbe logico no? Secondo voi perché? Questa è la domanda e questa è la rivelazione che voglio darvi in questo viaggio. Cristo elegge Giovanni l'Apostolo come prediletto perché lui sarebbe stato il capo degli iniziati, lui avrebbe dovuto guidare gli iniziati, coloro cioè che avrebbero dovuto preparare l'umanità alla nascita della nuova era. Giovanni non è il capo della chiesa massiva di Cristo, la Chiesa che deve salvare le anime strappandole dalle mani del maligno, Giovanni è il capo della chiesa che deve conoscere la verità e deve diffonderla, non fa parte di alcuna istituzione, nè cattolica, nè protestante, nè di alcun tipo. È solamente una istituzione spirituale.  Attenzione, questo non significa che gli iniziati siano più grandi degli altri, sicuramente sono i più preparati, possiedono la conoscenza, la gnosi, quindi nel momento in cui decidono di far parte della chiesa di Giovanni se non fanno quello che devono fare non saranno perdonati. Ti faccio un esempio: se tu conosci tutti i misteri della medicina e puoi guarire tutti e un tuo collega ne conosce solo la metà ed entrambi lasciate la medicina per fare altro, tu non avrai perdono mentre lui si. Penso sia chiaro il concetto.
Io non sono Giovanni l'Apostolo ma sono un suo discepolo e seguo la sua chiesa, Pietro è mio fratello, un fratello al quale Cristo ha dato una grande missione. Noi Apostoli abbiamo ognuno la propria missione e dobbiamo stare uniti e appoggiarci l'uno con l'altro ma abbiamo compiti differenti perché il corpo di Cristo è gigantesco. Questa è la vera verità. La conoscenza è stata negata nella chiesa di Pietro. Hanno tolto la conoscenza della reincarnazione, hanno tolto la teologia universale, la metafisica, la verità extraterrestre, hanno nascosto molte cose, tra le quali la più importante e cioè la Seconda Venuta di Cristo, la chiesa di Pietro non ne parla. Questo Papa potrebbe essere il legame fra la chiesa di Giovanni e la chiesa di Pietro, ha questo potere, ma l'Anticristo sta lavorando dietro di lui per fare esattamente il contrario, per dividere completamente i fratelli, discepoli di Cristo. Noi siamo gli Esseni del  XXI secolo.
 
Cosa pensi di Papa Francesco?
Credo che non avremo più nessun Papa dopo di questo che possa ripulire la chiesa, dire la verità, tutta la verità, della Banca Vaticana, della pedofilia, far uscire fuori tutta la spazzatura e chissà far sorgere una nuova Chiesa spirituale positiva. Ma la verità va detta. E la verità a volte è difficile da pronunciare. Il Papa deve dire tutto sulla Banca del Vaticano, sui soldi depositati dalla mafia e dai corrotti, sulla dittatura Argentina e la complicità della Chiesa. Veramente devo dire che qualcosa inizia a dirla Papa Francesco, parla bene, dice che vuole una Chiesa povera, che vuole ripulire la chiesa. Certo possono ucciderlo, possono esiliarlo, possono dire che è pazzo, ma lui deve parlare. Un’altra cosa che deve fare è annunciare la Seconda Venuta di Cristo.
 
Ma è appoggiato?
In questo momento è completamente solo, solo con il suo segretario personale. Ma è appoggiato dai Gesuiti, che sono una compagnia potentissima.
 
Perché hanno scelto lui?
Lo hanno scelto perché la Chiesa non aveva alternativa. Piazza San Pietro era sempre più vuota, le chiese sempre più vuote e nel contempo continui scandali venivano diffusi dai mezzi di comunicazione. Ora quando appare il Papa si presentano un milione e mezzo di persone in Piazza San Pietro, è impressionante. E lui fa cose assurde per il servizio di sicurezza, per il protocollo, esce in strada come fosse un semplice sacerdote, saluta la gente con semplicità ed è questo quello che fa piangere la gente. Si, è autentico, ma non so se avrà la forza di fare quello che deve fare e non so neanche se lo vuole fare. Lui sa che questa è una situazione molto peggiore della dittatura Argentina. Allora Bergoglio, che a quel tempo non era cardinale, insieme a Pio Laghi e agli altri cardinali, dissero: “Bene ragazzi qui non partecipiamo ma stiamo in silenzio ..." e tacquero. Nell'anno 2000 Bergoglio ammise: “Abbiamo peccato contro i nostri fratelli per omissioni e per azioni a favore della dittatura”. Ora però è peggio perché deve ripulire tutti i luoghi chiave del potere del vaticano, cacciare alcuni membri e metterne altri.
 
Due opinioni a confronto
Scusate, per me il problema non è questo, delle due opinioni io sono a favore tuo, credo infatti che Bergoglio non consegnò i suoi missionari ai dittatori ma fece qualcosa di più grave che un rappresentante di Cristo non può fare. Non fece la rivoluzione cristica. Lui avrebbe dovuto denunciare pubblicamente, attaccare i dittatori come capo della compagnia di Gesù dicendo: "Io sono rappresentante di Cristo, voi siete criminali, assassini, delinquenti, potete uccidermi, torturarmi ma tutto il mondo deve sapere che io vi accuso davanti a Dio". Questo è ciò che avrebbe dovuto fare, poi, se consegnò i suoi sacerdoti ai dittatori o non li consegnò non lo so. So che non fece quello che avrebbe dovuto fare perché coloro che lo fecero, i nostri fratelli rivoluzionari, furono torturati e uccisi. Per questa ragione ora lui ha un'opportunità unica, quella di poter fare ciò che non fece durante la dittatura. Questo è ciò che il Cielo gli chiede oggi. Nel messaggio che ho ricevuto per lui, infatti, il Cielo non si rivolge a lui dicendogli: “Tu hai fatto questo e non hai fatto quest'altro!” Ma gli dice: “Oggi devi fare questo”. Il Cristo ci dice: “Prendi la croce e vai a morire per me, difendendo i più deboli” non ci dice: "Bene tu negozia con questo o con quell'altro". Il nostro dovere è difendere gli innocenti, i deboli, i perseguitati, coloro che sono all'opposizione del potere. Il lavoro del Cristo è sempre all'opposizione, parlando politicamente, sempre! Fino a quando Lui non tornerà non potrà mai essere dalla parte del potere mentre la chiesa si è avvicinata sempre al potere come una meretrice, come una prostituta. Questo è il punto purtroppo.
 
La situazione mondiale
C'è un'importante verità che i potenti conoscono e cioè che siamo negli ultimi tempi, lo sanno più di tutti, più di noi, più di voi che credete e lavorate nell'opera. Loro pensano che non perderanno, che possono negoziare, che possono mantenere questa situazione in piedi, sanno che siamo in battaglia, sono coscienti che perdono terreno giorno dopo giorno, per questo iniziano ad accadere cose anomale mai avvenute prima nei loro ambiti. Una delle situazioni che si verificherà presto sarà la caduta delle borse che sarà peggio di quella avvenuta nel 2008 perché i soldi in realtà non esistono. Sono stati fatti investimenti virtuali che nelle borse corrispondono ad una cifra nove volte più grande del prodotto interno lordo mondiale. Vi faccio un esempio: se il prodotto interno lordo mondiale produce 10, i buoni inesistenti corrispondono invece a 100. È semplicemente ovvio che il castello di carta cadrà. Vedete infatti quello che sta accadendo a Cipro, ciò che accadrà in Italia, in Spagna, in Portogallo, tolgono e toglieranno il denaro alla gente direttamente dal proprio conto corrente. Tutto ciò che sta accadendo è nei piani dell'anticristo. Ci sarà miseria totale nel mondo capitalista. In Italia c'è già una crisi monetaria terribile, tuttavia nessuno muore di fame ma ci sono tante persone che per disperazione si suicidano. La crisi sarà sempre più forte, l'economia cadrà, si scateneranno nuove guerre e il caos diverrà totale.
 
Non possiamo mentire ai nostri figli
Non c'è futuro per questa società. Non possiamo mentire ai nostri figli, certo che devono continuare a studiare, che devono farsi una cultura, prepararsi per svolgere una professione ma non possiamo fare finta che avranno un futuro in questa società così come è ora, perché la situazione andrà sempre più a peggiorare. Quindi dobbiamo spiegare loro che passeranno eventi catastrofici, li dobbiamo preparare lentamente affinché non siano traumatizzati e dobbiamo far capire loro che devono lottare nella società, denunciando le ingiustizie sociali, chiedendo un cambio della società e attendendo la venuta di Cristo e la discesa degli extraterrestri, ma non possiamo mentirgli. Dobbiamo preparare i giovani interiormente e la gente al futuro che li aspetta. Qui è già diverso perché voi avete più spiritualità, più emozionalità.
 
Materialismo e spiritualità
Dove io vivo vi è materialismo puro, ambizione, cercare soldi, avere, avere. Non esiste il minimo di spiritualità ed è una lotta immensa, tremenda, le persone non si rendono conto di questo. Voi qui siete più preparati per gli eventi, non parlo solamente dei fratelli dell'arca, parlo di tutti gli argentini, uruguaiani, sudamericani in genere, se avviene una catastrofe siete pronti ad affrontarla perché sempre avete avuto catastrofi, sul piano economico la gente è preparata a non avere niente. In Europa, Germania, Spagna, e negli Stati Uniti troviamo il materialismo più sfrenato, si vive il materialismo puro, la parola più corretta è questa, materialismo puro, non esiste spiritualità e coloro che la manifestano sono destinati ad essere derisi. Per me l'Italia a livello spirituale è peggiore di tutto il pianeta perché avrebbe dovuto dare l'esempio invece il suo esempio è stato nefasto. Ovviamente c'è una resistenza che potrebbe trascinare tutti ma non è seguita. La Russia invece ha più spiritualità. La gente è molto preparata teologicamente, già si sta preparando alla guerra mondiale, alla venuta degli extraterrestri, alla nuova era. Io sono stato in Russia decine di volte, non parlo il russo ma riconosco quando un russo sta scherzando, quando ti sta prendendo in giro o quando sta parlando seriamente e il Presidente Medvedev ultimamente ha rilasciato una intervista ad una giornalista sulla presenza extraterrestre nel nostro pianeta, lo avete sentito, lo abbiamo messo nel sito. Era serio e stava facendo una dichiarazione politica.
 
Noi e il giudizio
Solo pochissimi sono pronti ad affrontare l'Apocalisse. Teoricamente noi dovremmo essere preparati ma persino noi, giorno dopo giorno, siamo sempre più accerchiati e schiacciati dal materialismo. È una lotta continua che io faccio con i ragazzi in Italia. Perché il materialismo ti prende e ti tira dentro senza che te ne accorgi. Noi abbiamo il privilegio di aver conosciuto la Verità, il Cristo, i messaggi, gli insegnamenti. Noi siamo “miracolati” quindi abbiamo un'opportunità immensa e se perdiamo questa opportunità facciamo la seconda morte, questo è sicuro. Abbiamo una responsabilità grande, immensa. Per questo non mi stancherò mai di dirvi di stare uniti, stare uniti, stare uniti, stare uniti. Non avremo alcuna giustificazione, il giudice supremo, il Cristo, ci giudicherà severamente perché noi siamo depositari della verità, la verità che farà liberi. Noi dobbiamo aiutare, tendere una mano alla gente che non sa, che vive nel materialismo, dobbiamo trasmettere la verità, dare l'esempio dell'unione, del senso della giustizia. Abbiamo una grande benedizione.
 
Giorgio puoi raccontarci ciò che ti accadde all'età di 9 anni?
All'età di 9 anni ebbi un brutto incidente, una macchina mi investì mentre giocavo a pallone di fronte a casa mia. Il mio papà mi tirò fuori da sotto l'auto e mi portò, insieme alla mia mamma, al pronto soccorso, agonizzante. Avevo la testa aperta, ero praticamente morto. Mia mamma mi rivelò tutto questo che ora vi racconto, un anno e mezzo fa, qualche giorno prima del mio compleanno. Mentre i medici in sala operatoria mi cucivano la testa, mia mamma va alla cappella dell'ospedale, si prostra  a terra con le braccia  in croce, disperata, con la testa sul pavimento e chiede alla Vergine che mi salvi la vita,  in cambio mi offriva a Lei affinché potessi fare l'opera di Suo Figlio. Preferiva avere un figlio missionario donato a Cristo che avrebbe visto poco nel corso della sua vita pur di non perdere quel figlio per sempre. Con fede si rialza certa che la Vergine l'avrebbe ascoltata. E subito il segno giunse. Nel mentre mi portano fuori dalla sala di rianimazione e mi mettono in un lettino di una cameretta. I miei genitori vengono subito a vedermi ma visto che avevo i vestiti sporchi di sangue, ritornano a casa per portarmi un cambio da mettermi in dosso e qualcosa da mangiare. Quando ritornano in ospedale, entrano nella mia camera e sul lettino non trovano nessuno, erano passate 4 ore dal momento in cui mi avevano lasciato. Iniziano a cercarmi con disperazione pensando di tutto, che mi ero aggravato, che mi avevano portato via, fino a che un'infermiera indica loro dove mi potevano trovare. Con loro grande sorpresa mi vedono accanto ad un bimbo che consolavo perché la sua mamma era andata via e lui piangeva disperato. "Tranquillo ora torna la tua mamma, anche la mia è andata via ma tra poco ritornano tutte e due" gli dicevo. Quando mia mamma vide quella scena immediatamente capì che si era realizzato quello che aveva chiesto alla Vergine. E tre anni dopo conobbi Eugenio.
 
Le lacrime della Madonna
In un’altra occasione mia mamma fece visita ad una signora del mio paese che curava, aveva molti quadri di santi, la chiamavano la Santa e si diceva che a casa sua accadevano miracoli: quadri che si muovevano, il Cristo che parlava, la Vergine che muoveva la mano nei quadri. La gente credeva e guardava questa persona appunto come a una Santa. Io avevo 5 anni circa, mia mamma mi porta da lei affinché la Santa mi benedicesse. Mi ricordo che portavo i pantaloncini corti. La signora aveva una immagine del Cristo con la corona sanguinante in mano e mentre recitava la preghiera mia mamma nota che iniziano ad uscire lacrime dall’immagine e la signora le dice che questo era il segno che nella nostra famiglia sarebbe accaduto un miracolo, che forse questo figlio aveva un legame con il Cristo. Siamo rimasti lì ad asciugare le lacrime con del cotone fino a che l'immagine finì di lacrimare, mia mamma conserva ancora quel cotone. Mia mamma mi teneva per mano durante tutto il tempo e la Santa le disse che sicuramente questo figlio avrebbe avuto una missione.
 
Ci siamo incontrati e abbiamo conosciuto Cristo
Certo ci siamo conosciuti, incontrati in altre vite. Tutti noi che ci frequentiamo, che lavoriamo insieme, ci siamo incontrati in altre vite. È qualcosa di logico a parte il fatto che me lo ha confermato il Cielo. Io, si, è vero, posso identificare questo. Non ho potere di cambiare il mondo, di curare, ma di sapere chi sei si.
Il 99,99 % di voi ha conosciuto il Cristo 2000 anni fa, alcuni da vicino, altri da lontano, alcuni Lo ascoltarono predicare nelle colline, sentirono il sermone della montagna, Lo ascoltarono predicare nel tempio. È certo che coloro i quali si trovano ora incarnati in America latina, in Italia, in Spagna e che seguono l'opera hanno conosciuto il Cristo. Alcuni in forma più intima ed altri da lontano, ma l'hanno ascoltato, sapevano che era lì, che era Gesù e l'amavano. C’erano anche fratelli che a quel tempo non gli credevano ma che adesso, non solo credono in Lui ma lo servono ed è per questo che non posso dire chi uno sia stato. Sono molto cauto in questo. Se dico a qualcuno: "Tu gli hai creduto", e all’altro: "Tu no”. Come pensate possa sentirsi quest'ultimo fratello? Lo metterei in difficoltà! Allora se non serve per un motivo spirituale non lo dico.
 
Giordano Bruno
Giordano Bruno si ribellava contro la chiesa cattolica e contro il Cristo che rappresentava quella chiesa, faceva poemi contro il Cristo che rappresentava la chiesa di quei giorni, lui si burlava di questo Cristo per difendere il vero Cristo. Diceva loro: il Cristo che voi rappresentate è imbecille, il Cristo mio è questo ...
 
La Reincarnazione
Se si tratta di una reincarnazione karmica, per purificarsi, evolversi, fare esperienza, possono passare fino a 100 anni fra una reincarnazione e l'altra, dipende da ciò di cui lo spirito ha bisogno e di cosa deve fare per purificarsi prima di reincarnarsi. Ma lo spirito può reincarnarsi anche dopo 10 anni, dopo un anno, un mese, un giorno. Lascia il corpo, arriva di fronte al capo che le dice “Devi ritornare in questo tempo” perché deve continuare l'esperienza e si reincarna subito. La reincarnazione è una scuola, devi fare esperienza per apprendere. Se la reincarnazione avviene per missione invece è totalmente un’altra cosa.
 
L'essere che si incarna nasce direttamente come bimbo o può incarnarsi in un altro corpo adulto?
Se l'essere che si incarna è uno spirito della quinta dimensione viene per missione e può fare quello che vuole: incarnarsi in un neonato o personificare una persona adulta mutandone così completamente la personalità. Per esempio San Paolo era un criminale e si è convertito in un Apostolo perché un essere di luce lo ha personificato. Lo spirito nuovo coabita con l’originale oppure quest'ultimo se ne va, possono accadere le due cose. Uno spirito che invece si incarna per fare esperienza nasce sempre da un corpo materno.
 
La Bibbia dice che San Paolo si è convertito.
Questo è quello che scrivono perché non possono spiegare la reincarnazione, la personificazione. La personificazione avviene da Esseri superiori che si servono del tuo corpo, della tua anima e del tuo spirito per adempiere alla loro missione perché tu persona incarnata ti rendi disponibile, tu gli permetti di adempiere alla loro missione mettendoti al loro servizio e loro ti regalano l’evoluzione.
 
Durante le tue sanguinazioni quello che avviene è la personificazione?
Sia durante le sanguinazioni che fuori dalle sanguinazioni io sono io: il mio nome è Nibiru Arat Ra, ma Gesù quando vuole può personificarmi. Ed è la Sua personalità che entra in me. Mi dice: “Voglio il tuo spirito. Voglio il tuo corpo”. Io Gli rispondo: “Signore, vieni". E dopo ritorna alla Sua missione. Può usarmi un giorno, due giorni, un anno. Il tempo che vuole, quando vuole. E si nota quando mi personifica. Quando sanguino mi personifica sempre. Quando parlo a volte si e altre no, dipende se è necessario. Io Lo sento, Lo vivo, mi sento un’altra persona, mi sento totalmente in pace, mi dimentico di tutto, del dolore, della sofferenza, è una sensazione che non posso spiegare. E mi escono parole indipendentemente dalla mia volontà. Io sono cosciente e Gli do lo spazio, non è una imposizione. La possessione diabolica è la stessa cosa ma al contrario: il diavolo possiede una persona ma una volta che l'ha posseduta non la lascia libera, la tormenta, la disturba, la schiaccia, succhia l'energia del suo spirito annientandolo dentro. Il Cristo invece ti offre, ti chiede: "Posso entrare? Sono il tuo Maestro"; "Come puoi entrare Signore? La mia vita è tua!!!". Questo posso solo rispondere a Lui. E questo può accadere ad ognuno di noi, l’importante è che offriamo la nostra vita a Lui.
 
Tu senti quando qualcuno di noi ti chiede qualcosa, quando siamo angustiati e preghiamo e ti invochiamo, ti chiediamo aiuto?
Io sento le vostre domande, la vostra richiesta di aiuto e le vostre preghiere ma non sempre identifico chi è. Il Cielo non mi permette che lo identifichi per evitare discriminazioni. Sento che i miei fratelli mi stanno cercando e allora mi metto a pregare, ma non so chi è, se è un amico di tutta la vita o qualcuno che ho visto un paio di volte. Il Cielo mi dice che non mi deve interessare chi sia, io devo chiedere per chi mi cerca.
 
Le mie tentazioni
Anche io ho le mie tentazioni terribili. Il diavolo tenta di convincermi che non è vero quello in cui credo, che non è vero ciò che vedo, che tutto è una grande menzogna. Mi dice che non riuscirò a fare quello che penso. Ma mai mi ha detto che Cristo non esiste! Su certe verità è più rispettoso il diavolo che l’uomo. A volte questo mi colpisce tanto.
 
Tu dici che non c’è futuro, ma noi giovani, sapendo che accadranno molte cose brutte, come possiamo formare una famiglia, mettere al mondo dei figli? Non chiamiamo quel figlio qui a soffrire?
No! Al contrario. Dovete mettere al mondo i figli che il Cielo vi manda e spiegare loro che questo mondo cambia. Quando io dico che non c'è futuro, mi riferisco che questo mondo non ha futuro. Il futuro non è la carriera, l'ambizione, la professione, fare denaro, avere potere. Il futuro è la solidarietà, la fratellanza, godere i frutti della madre Terra. Dobbiamo spiegare loro che non esiste futuro se non diveniamo una famiglia umana, che il loro studio a scuola non è mirato ad una futura carriera professionale per guadagnare soldi e pensare solo a se stessi e non al prossimo. Il futuro concreto e reale è basato sul fatto che il denaro sparirà e che l'unico potere sarà quello di servire. Come disse il Papa: dobbiamo distruggere gli dei che stiamo dando oggi ai nostri giovani: denaro, ambizione, droga, sesso, sottomettere gli altri, tecnologia, materialismo; ecco, questo è il futuro che non ci sarà. Perché? Perché si scateneranno tante guerre, solo pochi potranno realizzare ancora per poco le loro carriere, perché tutti ci ammaleremo. Allora ai giovani, ai vostri figli dovete dire che questo mondo che conoscono oggi, finirà. Dovete spiegare loro che devono entrare in sintonia con la madre Terra, che esiste la spiritualità, che esiste il Cristo, che non siamo soli nell'universo, che devono amare, rispettare le piante, gli animali, il prossimo. Questo è distruggere i valori di questo mondo. In questo senso non c'è futuro. Dobbiamo prepararli ad un altro futuro.  Se non diciamo loro niente, nei momenti in cui si manifesteranno gli eventi si suicideranno perché la disperazione prenderà il sopravvento. Ecco perché oggi tanti giovani e non, si tolgono la vita, perché non sanno, perché non sono preparati, vivono nel materialismo sfrenato poi si trovano con la carriera distrutta, senza soldi, magari con i debiti e pensano che la loro vita non ha più senso perché non conoscono la verità. Ecco perchè è importante dire ai propri figli la verità e prepararli al vero futuro.
 
Il Karma
Se tu hai un karma, nel momento in cui abbracci l’opera questo si trasforma in una missione. Il segreto, la chiave che ci ha dato Cristo è questa: “Chi crede in me non morirà mai” che tradotto in lingua moderna significa: “Chi crede in me supererà il karma, gli sarà  cancellato il karma”. Colui che crede in Cristo supera il karma automaticamente perché si converte in un missionario. La salvezza che ci ha dato Cristo è questa. Questo è ciò che ci spiega il Vangelo quando ci dice che il Cristo ci salva tutti. Ma cosa significa che ci salva tutti se tutti siamo eterni e non possiamo morire mai? Da cosa quindi ci salva il Cristo se la morte non esiste? Ci salva dal karma, dalla morte seconda. "E liberò il karma di coloro che credettero in Lui". Il Cristo pagò tutto il karma dell'umanità nel momento della crocifissione. Il karma si sconta più rapidamente incarnandosi nella materia.
 
Il Cristo ha pagato per tutti
Il Cristo ha pagato per tutti noi e ha pagato anche per gli Dei, per i maestri ascesi che vennero prima di Lui, durante la Sua visita sulla Tterra, e dopo di Lui, che si incarnarono e che ebbero le proprie debolezze, i propri peccati. E ha salvato tutti nel senso che per amore dei suoi eletti questo pianeta ha ancora la luce, ha il Sole che sorge tutte le mattine. Se il Cristo non avesse scelto la croce questo pianeta starebbe a 450° sotto zero, come Plutone e non esisterebbe la vita. Allora non dobbiamo essere grati a questo Ragazzo? Non dobbiamo offrirgli la vita, mettere da parte le nostre stupidità, le nostre sciocchezze, il nostro materialismo? A volte penso che siamo irriconoscenti.
 
Che danno ha fatto la chiesa nel non riconoscere pubblicamente la reincarnazione visto  che senza questa conoscenza non si può giungere all’essenza della crocifissione? L’ha riconosciuta fino al Concilio di Nicea e dopo l'ha negata, cancellata completamente.
Abbiamo parlato fino ad ora della differenza tra la chiesa di Pietro e quella di Giovanni. Appunto.
 
Nascere, morire e risorgere nella Luce
Quando l'uomo lascia il corpo cioè muore in questa dimensione, si ritrova in un altro mondo cioè nasce in un altro mondo. Appena il neonato nasce sulla Terra piange non perché sta male ma perché vive qualcosa di sconosciuto, la madre lo porta al suo petto, lo accarezza, lo riempie d'amore, di tenerezza, almeno nella maggioranza dei casi. Dall'altra parte accade la stessa cosa, è una vera e propria rinascita. Se sulla Terra ti sei comportato bene ed il tuo destino quindi è il mondo della luce, ti si avvicinano esseri che ti spiegano com’è la situazione, ti consolano, ti abbracciano, ti assistono, perché anche se non stai male, vivi qualcosa di nuovo, sei sorpreso, disorientato, non capisci. All'inizio pensi che stai sognando perché ti avvicini verso la luce ma nel mentre vedi dall'altra parte gli esseri che ami e pensi: "Appena mi sveglio devo raccontare questo sogno incredibile!". Ma non ritorni ed incominci a salire, salire, salire e quando inizi a prendere coscienza che sei "morto”, che hai lasciato il corpo, incominci a trovare esseri chiamati "spiriti guida" che ti si avvicinano e ti spiegano perché tu sei lì. La prima sensazione è quella di un amore infinito, immaginati uno dei momenti più belli che hai passato nella tua vita:  quello è niente comparato a quello che senti in quel momento. E quell'amore infinito ti spinge a sapere di più, a conoscere di più di quel mondo. Perché sono tanto felice qui? Che succede qui? E inizi a fare domande. C'è un'organizzazione sociale nell’aldilà, una convivenza di esseri. Non è che uno contempla tutto il giorno, prega tutto il giorno gli angioletti, o cose di questo tipo. Non è così. È completamente diverso dalla nostra esistenza sulla Terra. Vivi un’altra esperienza. Ogni tanto il morto che non è morto e che sta nella luce, per ragioni di missione, riceve l'autorizzazione di ritornare temporaneamente in spirito sulla Terra per manifestare segni alle persone che ama, in modo da aiutarle a prendere coscienza che la morte non esiste e a realizzare il proprio cammino spirituale. Queste anime non dimenticano mai l'ultima incarnazione ma sanno di avere un altra missione dall'altra parte. Se stiamo parlando del mondo della luce, trascorso un dato tempo, diverso per ognuno, gli Esseri disincarnati si reincarnano in altri pianeti o si reincarnano qui sulla Terra per preparare la Seconda Venuta di Cristo (se ci riferiamo a questo tempo) e divengono Angeli, o extraterrestri è la stessa cosa, incarnati per missione. Anche nell'aldilà hanno l'obbligo di partecipare alla preparazione della Seconda Venuta di Cristo perché hanno vissuto in questo pianeta ed il giudizio sarà anche per loro.
 
In questo mondo di luce siamo energia?
Sì, energia invisibile per il pianeta Terra e una luce indefinita nell'aldilà che all'occhio spirituale si evidenzia con la forma della silhouette umana che ricorda le sembianze dell'ultima incarnazione. Quello che è straordinario è che tu vedi a 360°, non a 180°. Tu vedi attraverso tutto. La tua visione è panoramica.
 
Come fai a vederli quando loro si avvicinano per darti dei segni?
Non li vedi. Li senti. Li riconosci. Ma loro non vivono più la sensazione del vincolo terreno di fratello, figlio, padre, sposa, marito ma provano solo un amore fraterno infinito, indefinibile, straordinario.
 
Morire e rinascere nelle tenebre
Quando invece lo spirito ha commesso delle gravi colpe sulla Terra, quando muore all'inizio pensa che sta vivendo un incubo e vuole risvegliarsi ma non ci riesce. Mentre nella Luce hai una visione a 360 gradi, qui invece non hai nessuna visione, vivi nell’oscurità. Vivi nel panico. Cerchi di vedere qualcosa, gridi, tocchi esseri che vivono il tuo stesso tormento, ti senti toccare da altri esseri, senti continui lamenti. Trascorre molto tempo in questo stato. I primi momenti che possono corrispondere ad un mese, due mesi del nostro tempo sono di totale tormento. Questo è il luogo dove si trascorre molto più tempo per analizzare l'autocritica. Possono passare decine di anni del nostro tempo, fino a quando poi riesci a ricordare punto per punto tutto ciò che hai vissuto durante la vita terrena. Lentamente ti ambienti alle tenebre e incominci a intravedere qualcosa. In questo stato puoi stazionare per migliaia di anni ed è qui che chiedi disperatamente alla Luce di avere la possibilità di reincarnarti in qualsiasi forma, da storpio, da disperato. Sei disposto a chiedere una vita di tortura ma da incarnato purché ti tirino fuori da lì. Sei costretto ad avere davanti agli occhi continuamente senza sosta i crimini che hai commesso durante la vita e a sentire, provare la sofferenza, la disperazione e tutti i sentimenti che hai causato al prossimo. Vorresti morire ma non puoi perché sei eterno. Questo è l’inferno. La morte seconda. Il tormento. Si dice eterno perchè appunto dura tantissimo nel tempo. Un tempo che varia e che può durare migliaia di anni. Puoi restare in attesa mille, duemila, cinquemila, diecimila anni. Questo lo decide l’Architetto, il Capo, e dopo questo tempo devi reincarnarti. Coloro che hanno commesso delitti contro lo Spirito Santo dopo questo lungo periodo di tormentata attesa saranno proiettati nell'anima collettiva animale o addirittura minerale.  Questa non è vendetta, si chiama insegnare la vita. L'esempio biblico che spiega bene il mondo delle tenebre è il peregrinare di Caino nel mondo.
 
Lo stato di coscienza
La cosa più importante non è andare in paradiso o all'inferno, certo che dobbiamo lavorare per andare nella Luce ma ciò che dobbiamo imparare da Cristo  è qualcosa di più. Il risultato più importante per uno spirito è raggiungere quella coscienza in grado di dominare i tre stadi. Parliamo come parlava Dante Alighieri:  Paradiso, Purgatorio ed Inferno. Queste tre situazioni, questi tre stati possono essere dominati dallo "Stato di Coscienza" di uno Spirito, quando cioè lo spirito diviene cosciente della Verità Cristica:  "Chi crede in Me avrà la Vita eterna, non morirà mai", "Quando due o più si riuniscono nel Mio nome, Io sono presente in mezzo a loro", "Giovanni il Battista battezzava con l'acqua ma il Figlio dell'Uomo battezza con il fuoco",  "Io ti dico in verità che oggi stesso tu verrai con me in Paradiso".  Gesù domanda agli apostoli: "Chi voi dite che Io sia?" E Pietro risponde a nome di tutti gli apostoli: “Tu sei il figlio di Dio" e Cristo dice ancora: "Non sei tu altro che il Padre che sta in te che ti ha fatto parlare così." Questo è lo stato di coscienza. Cioè quando tu, uomo, vivi il Cristo, Cristo è dentro di te e tu manifesti l'amore di Cristo, l'essenza Crística, la Cristificazione, divieni padrone del Paradiso, del Purgatorio e dell'Inferno. In qualunque luogo, o stato, l'Intelligenza Cosmica vorrà inviarti, tu vivrai sempre nella Luce. I miei nemici mi dicono a volte "Tu andrai all'inferno!" Ma io rispondo loro che se il Padre dovesse mandarmi all'inferno non potrei far altro che cercare di convertire i demoni affinché anche loro possano seguire Cristo. Certo che soffrirei  inizialmente in quel mondo di sofferenza ma dopo entrerei nel mio stato di coscienza e vivrei quella situazione come servizio a Cristo. Quando un essere realizza questo, non deve più temere il giudizio, perché il Cristo lo ha dentro di se. Il risultato massimo per un essere umano è questo. E non è facile. Significa annullare te stesso, offrirti totalmente al Cristo Cosmico. E se tu entri in questo stato di coscienza qualunque cosa possa accaderti nella vita terrena o in quella spirituale, la vivrai sempre con grande pace interiore e non vivrai più alcun tormento. Questo significa che hai raggiunto la Luce, perché la vivi dentro. Guadagnarti la luce fuori è anche meraviglioso ma averla dentro è il risultato massimo, quello è il vero Paradiso perché ami sempre. Ecco perché il regno di Dio è dentro di noi.
Cristo capta lo stato di coscienza che ha uno dei due ladroni e lo premia. L’altro invece non lo riconosce. Ci racconta poi, in un’altra parabola, che un fariseo e un peccatore si trovano nel tempio a pregare. Il fariseo dice al Signore: "Signore ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, perché io ti seguo, faccio donazioni ai poveri, digiuno, pago la decima, non rubo, non sono come questo peccatore che bestemmia". L’altro invece dice:"Signore mio, ti prego perdonami, io sono un peccatore, un povero disgraziato, ma ti sento dentro, ti amo, ti prego perdonami" (Luca 18, 9-14).  Il Cristo innalza il peccatore che si umilia e lo premia. Non premia invece l'altro che esalta se stesso. Perchè? Perché lo stato di coscienza di quel peccatore era più elevato rispetto a quello dell’apparente buono.
Quando siamo disuniti o siamo invidiosi, gelosi, tristi, il nostro stato di coscienza è basso, più umano, tentato. Più siamo uniti, in armonia con i valori cristici, assetati di giustizia per gli altri e non per noi stessi, più il nostro stato di coscienza è amplificato.
 
Giuda
Ci sono demoni che dopo aver commesso grandi mali vanno nelle tenebre e successivamente Dio li fa incarnare per castigare l’uomo. Hitler ne è un esempio. Era Giuda, ha fatto la seconda morte e Dio lo ha chiamato per compiere una missione di castigo.
 
Giuda che missione aveva?
Giuda aveva la missione di tradire Gesù, ma aveva anche la possibilità di chiedere perdono. Aveva l’opportunità di chiedere perdono, ma ha scelto di suicidarsi.
Se avesse chiesto perdono, Cristo lo avrebbe perdonato, e lui non avrebbe fatto la seconda morte. Anche Pietro ha tradito ma ha chiesto perdono.
Giuda non era perseguitato, poteva andare sotto la croce, inginocchiarsi e chiedere perdono al Signore. E il Signore dalla croce lo avrebbe perdonato, non gli avrebbe dato una missione come agli altri apostoli ma lo avrebbe perdonato.
Giuda è il figlio di Satana e Cristo lo ha scelto come discepolo di proposito. Per questo pur di non convertirsi a Lui preferisce suicidarsi.
Satana è uno strumento del Cristo, obbediente ma ribelle. Non ha misericordia, non ha amore. Ha odio, violenza ma obbedisce perché Cristo rappresenta il Padre e Dio è uno solo. Anche quando si incarna come Hitler viene per missione, la sua missione era proprio quella di uccidere gli ebrei. Ma scusate quando vennero distrutte Sodoma e Gomorra non sono state uccise milioni di persone?  Gli Ebrei davanti alla croce dissero: “Il sangue di questo giusto ricada su di noi e sui nostri figli”, l'intera piazza lo gridò. E così fu.
 
Crocifiggi!
L'intera piazza gridava: “Crocifiggi! Crocifiggi! Che il sangue di questo giusto ricada su di noi e sui nostri figli”. Era l'anima collettiva che diceva la verità, come una profezia. Nemmeno loro sapevano perché lo dicevano. Dio fece dire loro questo e si condannarono da soli. Israele è un popolo condannato, anche oggi circondato da milioni di persone che lo vogliono fare a pezzi, che aspettano solo il momento giusto per farlo. Dieci milioni di persone vivono circondati da duecento milioni di persone che li odiano. Sicuramente non è una vita tranquilla, pacifica, serena.
Eppure in questo momento loro sono i padroni del mondo.
Il popolo palestinese è fratello del popolo ebreo. Il popolo palestinese sarebbe la Galilea.
 
Giuda avrà la possibilità di evolversi?
Il demonio in persona si evolve. Perché nell’universo non esiste la staticità, esiste il dinamismo, tutto si evolve, non esiste che un essere rimane nelle tenebre. Alla fine tutto si trasforma in luce, in amore. Quindi anche lui ritornerà alla luce. È stato un ribelle perché ha disobbedito al Padre Adonay ma pur avendo fatto la morte seconda non ha ricevuto la pena di reincarnarsi in un animale, gli è stata data la missione che in realtà è una missione di espiazione, di tentare l’uomo. Il capo, lucifero, si è portato dietro milioni di angeli, esseri di luce che sono divenuti la sua legione. Quindi, in questo caso, la seconda morte consiste nel tentare gli uomini, tormentarli e tormentarsi insieme a loro. Di fatto Satana è il principe di questo mondo, della materia, del denaro. Tutti i vizi che ha l’uomo vengono da lui.
 
La tentazione
Quando Satana mi attacca io so che il Padre Adonay gli ha detto: “Oggi tocca a mio figlio Giorgio ...”, allora dico: “Grazie Padre che mi stai mandando Satana, significa che mi ami”. Poi mando via Satana e subito dopo viene Cristo. Quando viene Satana, sempre, dopo, viene Cristo. Satana viene affinché io mi fortifichi nella fede, a volte viene prima che io riceva un messaggio o prima di una missione in modo che io dalla vittoria di quella tentazione possa essere più forte, a quel punto arriva la consolazione che è la presenza del Cristo.
 
Ma che fa il diavolo, ti picchia, ti parla? Cosa ti fa?
Picchiarmi è raro, ma lo ha fatto si.
 
Picchiarti fisicamente?
Si. A volte mi ha stretto il collo cercando di soffocarmi, mi ha spinto cercando di buttarmi a terra.
 
E dopo sparisce, si smaterializza?
Quando si stanca se ne va.
 
Il diavolo ha sempre la stessa forma?
Si presenta in diverse forme, può assumere la forma di un animale, di pipistrello, di persone brutte oppure bellissime ma fredde, ciniche, si sente un cattivo odore, tipico dello zolfo.
Mi dice parolacce, mi parla male dei fratelli, del Cristo dicendomi che è un debole, mi minaccia dicendomi che me la farà pagare e che si prenderà la mia famiglia, che non riuscirò nel mio intento di portare a termine la mia missione, che me la farà pagare il giorno dopo della Madonna, che mi manderà in miseria e mi ritroverò sulla strada, mi dice che sono uno stupido perché credo nei miei fratelli che invece mi usano, mi sfruttano, mi odiano. Mi dice: Ti mentono, sono vigliacchi, sei un illuso, il tuo amico crocifisso non ritorna più, ha mentito a tutti, guarda il mondo, vedi che non c'è giustizia, io sono il padrone qui, tu non sei nessuno, sei solo un povero disgraziato! Dio sta con me, non sta col tuo amico crocifisso, lo ha punito, perché se fosse stato con Lui avrebbe già fatto giustizia. Tutte queste cose mi dice e dice la verità se lo vedi da un punto di vista umano ma mente spiritualmente. Si mente. È il re della bugia. Mi attacca, discutiamo forte, e dopo mi fa un discorso teologico. Si siede, si accomoda, ed io con le mie mani in preghiera penso sempre alla Vergine. Lui legge la mia mente e ha paura della Vergine, ma continua a parlare. Ora per fortuna è molto tempo che non viene. Grazie a Dio queste esperienze mistiche sono rare, solo due o tre volte per anno, ma durano tanto, ore, non cinque minuti. Spero che a voi non capiti mai. Stiamo parlando di apparizioni mistiche di Satana, perché ci sono tentazioni di mille forme. Il demonio si presenta nei modi più svariati nella vita giornaliera e noi dobbiamo cacciarlo e non accoglierlo mai.
 
E tu ti difendi pregando solamente?
Pregando e rispondendo: vattene, non voglio ascoltarti, non mi interessa, resto con il mio Cristo crocifisso.  
 
Ci sono altri pianeti che stanno vivendo la stessa situazione che stiamo vivendo noi?
Sì. Tanto brutta non lo so, ma ci sono. Dai miei viaggi nell’universo non ho memoria di delitti tanto orribili come quelli che si commettono qui, soprattutto contro i bambini.
 
Se il Cristo non torna non si salverà nessuno
A parte i bambini che sono tutti nelle grazie di Cristo, solamente cinque, sei milioni di persone potranno essere salvate. Una percentuale insopportabile rispetto al resto dell'umanità se i tempi non si dovessero accorciare. Tanto insopportabile che se il Cristo non ritornasse si perderebbero tutti. Sia chiaro, se Lui non ritorna non si salverà nessuno. Per questo motivo ritorna, perché altrimenti il maligno si mangerebbe perfino i santi, gli eletti, tutti, perché vivere qui è insopportabile. Si può resistere, ma non per sempre. Il Cristo stesso disse che se il Padre non accorciasse i Suoi giorni, perfino i prescelti si perderebbero.
 
Con la rinuncia di Benedetto si sono accorciati i tempi?
Non lo so. Credo che siamo nel tempo dei tempi. Tutte queste cose importanti che accadono nel mondo fanno parte degli eventi. I due papi, le catastrofi... sono tutti eventi che si concatenano.
 
La fecondazione in vitro
Non sono d’accordo sulla fecondazione in vitro perché il richiamo della vita non avviene in modo naturale. Ma anche in questa forma la vita nasce ugualmente. E una volta che la vita si manifesta l’anima entra e deve essere tutelata.
 
Ma se due genitori desiderano tanto un figlio e non riescono ad averlo cosa devono fare?
Dipende. Tutti i casi sono diversi. Se la persona è credente spiritualmente io gli posso spiegare ed è un conto, ma se la persona è laica e non comprende i principi spirituali, posso giustificarla. Il mio principio etico mi dice che se mi trovassi in quella situazione non dovrei sottopormi alla fecondazione in vitro ma dovrei cercare un bambino neonato che ha bisogno di due genitori che lo amino e chiedere di adottarlo. Sarebbe sempre mio figlio.
I profondi discorsi trasmessi da Giorgio cominciano a placare la sete di Verità e la necessità di aiuto e di forza di queste anime tanto care al Cristo che vivono fisicamente lontane da lui eppure interiormente tanto vicine, forse più di noi che gli siamo sempre accanto. La vigilia della Santa Pasqua ci aspetta nella luminosa arca di Rosario. I piedi sanguinanti salgono lentamente i gradini della breve scaletta che conduce all'ingresso della nostra amata arca gremita di persone.
 
RIUNIONE ROSARIO (ARGENTINA) - 31 MARZO 2013 - SABATO SANTO
 
Sono felice di stare qui con voi e condividere insieme a voi questo momento. È un viaggio  importante per me, perché rivedrò tutti i fratelli dell'America Latina: dell'Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Messico e coloro che desiderano avvicinarsi a noi. È importante anche perché domani, alla riunione di tutte le arche, potrebbe essere l'ultima volta che ci incontriamo, fisicamente intendo. Ma rimetto sempre tutto nelle mani del Padre. Ora il nostro cammino spirituale è arrivato ad un punto in cui dobbiamo sapere chi siamo, perché esistiamo, qual è la nostra chiesa. Il tempo è poco e per questo dobbiamo essere coscienti. Oggi ho ricevuto il messaggio della Santa Pasqua, un messaggio molto importante perché parla il Cristo e lo voglio condividere con voi. Ascoltate bene le parole, dopodiché ponetemi domande per approfondire la Sua parola. Approfittiamo dei momenti di cui disponiamo, di queste poche ore ... chiedetemi ... io non voglio nascondervi niente.
 
DAL CIELO ALLA TERRA

SANTA PASQUA

ANNO DOMINI 2013
 
ASCOLTATEMI E RICONOSCETEMI DA CIÒ CHE VI DICO!
HO GIÀ SCELTO IL LUOGO DEL MONDO DOVE MANIFESTERÒ LA MIA POTENZA E LA MIA GLORIA CON IL MIO SPIRITO ED IL MIO CORPO. LE LEGIONI ANGELICHE MI ACCOMPAGNERANNO E SULLA TERRA TRIONFERANNO LA GIUSTIZIA, LA PACE E L'AMORE.
STATE ATTENTI E VIGILATE! IL TEMPO CHE MANIFESTERÀ QUESTO GRANDE ED UNICO EVENTO PER GLI UOMINI DELLA TERRA È PROSSIMO ED I SEGNI CHE LO PREANNUNCIANO SONO PALESI A TUTTI. DURANTE QUEI GIORNI IL CIELO SI SQUARCERÀ E LE FORZE DELLA NATURA: L'ACQUA, L'ARIA, LA TERRA ED IL FUOCO, AVRANNO GIÀ PERCOSSO CON LA VERGA DIVINA I POTENTI DEL MONDO E MILIARDI DI ESSERI UMANI. LE LEGIONI ANGELICHE SI PRESENTERANNO ALLA CIVILTÀ DEL PIANETA TERRA COMPIENDO MIRACOLI CHE SCONVOLGERANNO LA SCIENZA E LA RELIGIONE DEGLI UOMINI.
VIGILATE QUINDI! E PREPARATEVI, FIGLIOLETTI MIEI!
VI HO GIÀ DETTO, ATTRAVERSO LO SCRIVENTE CHE PORTA NEL SUO CORPO I SEGNI SACRI DELLA MIA CROCIFISSIONE, MIO SERVO E SERVO VOSTRO, CHE VISITERÒ UNO AD UNO GLI ELETTI DAL PADRE MIO E TUTTE LE ANIME CHE SONO STATE DA LORO CHIAMATE PER PARTECIPARE ALLA CHIESA GIOVANNEA.
VIGILATE! E SOPRATTUTTO SIATE UNITI, IL CAMMINO SOLITARIO SENZA LA COMUNIONE TRA VOI CHIAMATI È UNA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ INESORABILMENTE LONTANI DALLA MIA LUCE CRISTICA.
IL FIGLIO DELL'UOMO È PRESENTE CON VOI SOLO SE, UNITI NEL CAMMINO MESSIANICO, VI AMATE COME FRATELLI, VI CIBATE DEL MIO CORPO E BEVETE DEL MIO SANGUE. NON PENSATE CHE IO POSSA CONSOLARE LE VOSTRE ANIME SE LE STESSE PERCORRONO SOLITARIE IL CAMMINO DELLA VERITÀ CHE PORTA ALLA REDENZIONE.
STATE ATTENTI! IO VI HO AVVERTITI!
IL CALICE DELLA CRISTICA COMUNIONE CHE VIVE IN MEZZO A VOI ESISTE PER DISSETARE CON L'ACQUA DELLA VITA IL VOSTRO SPIRITO CANDIDATO ALLA REDENZIONE!
ASCOLTATELO! ABBIATE LA MIA PACE!

Las Parejas (Santa Fe-Argentina)
30 Marzo 2013. Ore 9:52
G. B.
 
Interessante. Domande? Il Maestro desidera ricevere domande, io sono qui per servire.  
 
Quale sarà il luogo del mondo dove Cristo si manifesterà?  
Nel messaggio Egli non lo dice, ma sono sicuro che sarà l'Italia. Penso che il primo posto  il quale Gesù andrà a visitare sarà il vaticano, ma non vi entrerà come un pellegrino ma con autorità, distruggendo la sua cupola. Scenderà con le astronavi e tutto il mondo Lo vedrà. Tutti assisteremo alla Sua Gloria e alla Sua Potenza, su questo non c'è dubbio. Il Signore chiede nel messaggio la nostra unione, non vuole trovarci isolati quando Lui ritornerà ma uniti in luoghi dove regni l'unione fisica e spirituale. Qualora fossimo distanti, l'unione spirituale deve essere profonda e vera, come quella che sentiamo oggi qui, in questo momento. E dovrà esistere anche quando vivremo tempi terribili e di tristezza. Noi dobbiamo essere forti perché apparteniamo alla Chiesa di Giovanni, il quale ereditò la conoscenza suprema da Cristo e noi che ora abbiamo questa conoscenza dobbiamo aiutare la Chiesa di Pietro che è sempre di Cristo ma ha grandi, immensi problemi di tentazioni.
 
Il corpo ed il sangue di Cristo è riferito alla Sua parola oppure all'ostia?  
Il riferimento è all'ostia, alla Comunione, al Santo Sacramento che ci lasciò Gesù nell'ultima cena, ma c'è un altro significato importante che Egli ci ha lasciato: il Corpo è la Conoscenza, il Verbo ed il Sangue lo vedi davanti ai tuoi occhi.   
Il Calice ed il Verbo, il Verbo ed il Calice.   
 
La chiesa di Giovanni e la chiesa di Pietro.   
La Chiesa Cristica è una. La Verità è una. Le chiese di Pietro e Giovanni sono due scuole. Cristo indicò San Pietro come strumento per fondare un'istituzione che avrebbe dovuto risvegliare al Suo messaggio tutta la massa dell'umanità. Ha lasciato invece a Giovanni l'Apostolo il compito di risvegliare i 144.000 eletti ed i chiamati per convertirli, questi ultimi, in iniziati e far in modo che divenissero delle guide per coloro che, nella chiesa di Pietro, accettano la redenzione. Ora, se crediamo di far parte della chiesa di Giovanni, abbiamo l'obbligo e la responsabilità immensa di curare, risvegliare e guidare tutti i cristiani del mondo che si avvicinano alla chiesa di Pietro e a tutte le correnti che nella storia, purtroppo erroneamente, si sono susseguite a partire dalla prima chiesa di Cristo. È una grande responsabilità. Noi sappiamo e siamo coscienti, essendo parte integrante della chiesa di Giovanni, che esistono l'eternità dello spirito, la reincarnazione, le sette dimensioni nell'universo, gli Esseri di luce e le civiltà nel cosmo, che esiste la gnosi, sappiamo che il Sole è il Padre Creatore e che ci sono altri creatori nell'universo ma che Una è l'intelligenza Cosmica; sappiamo che l'unica religione presente nel cosmo è: "Ama il prossimo tuo come te stesso", che il nostro Signore Gesù Cristo è il Re dell'Universo e che non esistono rituali per salvarsi ma bisogna fare le opere, le azioni. Questi e molti altri insegnamenti sono stati dati a noi, gli appartenenti alla chiesa di Giovanni. Non possiamo quindi permetterci di avere dubbi, tristezze, di cadere nel materialismo o nei peccati mortali. Noi siamo il corpo di Giovanni al quale fu detto: "Questa è tua Madre; Madre, questo è Tuo Figlio". Rappresentiamo la comunità di Giovanni del quale, parlando con Pietro, Gesù disse: "E a te che importa se voglio che egli rimanga nel mondo fino a che Io ritorni?” Noi siamo coloro che hanno ascoltato il Consolatore, lo Spirito della Verità che il Cristo ci promise avrebbe inviato sulla Terra per parlarci delle cose celesti di cui Egli non poté parlare duemila anni fa. "Ed Io vi prometto che vi manderò il Consolatore, lo spirito della verità, che vi parlerà di tutte le cose che il Padre mio ha nel Suo seno". Questa è la chiesa di Giovanni. Farne parte significa dare la propria vita per essa e trascinarvi tutti gli esseri umani, soprattutto i nostri fratelli cristiani. È un'opera che sta giungendo verso il suo compimento, non è all'inizio del suo cammino e per tale motivo voi dovete acquisire totale e completa coscienza di questa comunità di iniziati da lei scaturiti. Ciò non significa che siamo migliori o più evoluti degli altri, potrebbe anche essere, non lo so, ma sicuramente vuol dire che sappiamo di più e quindi siamo più coscienti. Quando uno sa più dell'altro significa che quell'uno ha la chiave della libertà che quell'altro non ha, ma se questa chiave non viene offerta all'altro, l'uno diviene responsabile del destino dell'altro. Se non compiamo quindi con il mandato che Cristo ci ha dato, un giorno potrà dirci: "Voi non entrerete nel Regno dei Cieli e non avete permesso agli altri di entrarvi!" Allora questa chiamata rappresenta l'ultima chiamata per noi. Anche l'evento del Papa argentino nella chiesa di Pietro è il segno che il tempo è giunto; dobbiamo essere più uniti e dare l'esempio. Dobbiamo essere il verbo ed il corpo di Cristo.
 
L'iniziato  
L'iniziato è colui che fa parte del cammino della Verità di Cristo, colui che attraversa la porta stretta e vicino ad altri iniziati deve giungere alla meta che è la cristificazione. Allo stesso tempo, trovandosi nella giusta via, ha l'obbligo di richiamare tutti coloro che non la percorrono. Iniziato è anche un essere che sta per passare dalla terza alla quarta dimensione, dalla quarta alla quinta o dalla quinta alla sesta ed infine dalla sesta alla settima dimensione. Anche Cristo è un iniziato perché sta per passare dalla sesta alla settima dimensione. Gli appartenenti alla chiesa di Giovanni, se compiono la missione, passano dalla terza alla quarta dimensione.  
 
La realizzazione interiore
Non c'è vera realizzazione interiore se non viviamo la comunione cristica con i nostri fratelli.
 
Ci fai un esempio?
Un esempio è che io ora sono qui con voi. Non mi trovo in un hotel lontano e qui al mio posto c'è un mio rappresentante che vi parla perché magari mi irrita la confusione o mi stanca arrivare fino a qui, o perché tanto in fondo non mi capiscono, o perché comunque le persone litigano sempre tra di loro... In questo modo io mi sentirei al di sopra di voi, vi darei il messaggio ma poi sarebbero affari vostri realizzarlo o meno. Io faccio questo con voi? No, non faccio questo. Io vengo qui dai miei fratelli e sto qui con i miei fratelli. Dò il mio sangue, faccio tutto il possibile per armonizzare e mantenere in equilibrio la vostra unione. Voglio imitare il mio Signore che ha dato la vita per noi. Questo significa essere uniti, questa è la vera Comunione Cristica e solamente se seguite questo esempio potrete entrare nel Regno di Dio. Il nuovo Regno di Cristo non include persone, fratelli, sorelle che hanno realizzato la verità da soli, isolati dal mondo. Ci sono eccezioni nelle quali Cristo chiama alcune persone a compiere una missione da sole, ma sono eccezioni, non la regola.    
 
Non ci sarà un cambiamento sostanziale nell'altra Chiesa, vero?   
L'altra chiesa, per evitare fraintendimenti, dobbiamo sapere che è anche la nostra chiesa, e Pietro è un nostro fratello Cristico, non un estraneo. Noi possiamo aiutarla, così come stiamo facendo, partecipando alla messa quando ci sono rappresentanti di Pietro onesti e veri e denunciando i mali che la attanagliano, non possiamo fare altro. Dobbiamo essere testimoni di ciò che sta accadendo cioè una grande divisione al suo interno. Non posso dire di più, perché bisogna attendere alcuni mesi e vedere cosa farà questo Papa argentino che non a caso è stato eletto.
 
Segue Parte II

Parte II

Perché, non a caso, il Papa è argentino?  
Il Papa darà un colpo positivo o negativo, ancora non lo so, alla Chiesa che è molto vicina all'autodistruzione. Lo strumento che darà questo colpo che salverà o distruggerà la chiesa, proviene dalla Galilea dei Gentili e noi sappiamo che verrà da Dio. Noi siamo iniziati perché non separiamo il bene dal male come l'uno antitesi dell'altro ma sappiamo che questi due valori sono complementari. L'unica differenza è che dobbiamo discernere e sapere che il fine unico è sempre il bene.    
     
Chi sarà "l'Arcangelo della giustizia che attraverserà il cuore dell'Anticristo?”   
Cristo è l'Arcangelo della Giustizia. La nostra missione è smascherare il volto dell'Anticristo, saranno i due testimoni a farlo. Cristo poi, lo annienterà e lo distruggerà.   
 
Gli iniziati furono istruiti da Cristo?   
Gli iniziati sono esseri che appartengono a Cristo, alla Sua genetica e al Suo seme. Per tale motivo il maligno vuole a tutti i costi annientarli. Chiunque compie le opere del Signore appartiene al Suo seme.   
 
Coloro che accompagnarono Gesù 2000 anni fa erano iniziati?    
Erano iniziati, ma i loro strumenti erano semplici ed umili per poter permettere la personificazione. Erano dodici uomini personificati da dodici avatar, i quali si prendevano cura di loro, guidandoli. Quando Cristo se ne andò, gli undici uomini incominciarono ad evangelizzare il mondo. Undici, perché il dodicesimo era figlio della perdizione, un avatar del male. Giuda, figlio di Satana. Giuda era quindi l'anticristo, scelto da Cristo poiché aveva la missione di tradirLo. Non era quindi un uomo povero e disgraziato che sbagliò e tradì Cristo ma era il figlio del Principe di questo mondo e Gesù lo scelse di proposito. In realtà Giuda fu personificato da Satana nel momento in cui tradì Cristo. Gli altri undici invece furono personificati dal proprio avatar durante la Pentecoste. Prima di quel momento gli apostoli erano degli strumenti, per questo facevano sciocchezze e commettevano errori e Cristo li riprendeva continuamente, dal momento della Pentecoste invece vengono personificati e diventano una sola cosa con l'avatar che li personifica. Ecco che Pietro si trasforma in San Pietro. “San” è il Personificatore. Giovanni, che era il più cosciente di tutti, Bartolomeo, Matteo e gli altri presero tutti coscienza che erano esseri di Luce, Cherubini, e per tale motivo tutti diedero la propria vita. Nessuno degli apostoli ebbe famiglia, divenne un avvocato, un giudice o un banchiere. Nessuno tra loro disse:"Si, ho conosciuto il Cristo, ma ora ho le mie cose...” No! Diedero tutti la vita al Signore.
Ecco, ora comprendete perchè questa è la Chiesa di Giovanni; nella Chiesa di Pietro queste spiegazioni non esistono, questi concetti non vengono neanche contemplati ma è pur sempre la Chiesa di Cristo. Questa è l'unica differenza. Noi abbiamo il privilegio di conoscere la Verità che il Consolatore promesso ci ha elargito.
 
È possibile che oggi qui ci siano alcuni che furono con Lui?
Sì, tutti. La mia missione è trovare i 144 mila ed i chiamati che hanno conosciuto Cristo. Alcuni lo hanno frequentato intimamente, altri lo guardavano da lontano, ma vivevano in  quel tempo. La maggior parte di voi Lo ha conosciuto. Non la minoranza, ma la maggior parte di voi ed anche personalmente. Dovete sapere che Cristo parlò, così come io sto parlando a voi, a migliaia di persone. Tutta la Galilea, tutti gli ebrei, i siriani, libanesi, egiziani, iracheni, la zona attuale del Medio Oriente, tutti hanno viaggiato in Galilea per incontrare Gesù ed ascoltarLo. Quindi, almeno una volta, Lo avete visto. Ci sono persone tra voi che erano Suoi amici intimi.
 
Sono stati migliaia coloro che lo hanno visto?
Centinaia di migliaia, sì.
 
Qual'è la nostra missione al di là del vivere in amore ed unione?
La missione principale che noi abbiamo per evitare la seconda morte è quella di trasmettere la conoscenza, liberare la gente dall’ignoranza. La verità che abbiamo ricevuto dobbiamo trasmetterla al prossimo con amore, vivendola. Non dobbiamo trasmetterla e basta, dobbiamo viverla. Dobbiamo vivere la verità che è sacrificio, amore, sentimento di giustizia, tolleranza, amicizia, ecc. Tutto in riferimento al Cristo. Si sta avvicinando il tempo in cui le persone, per paura, si accosteranno alla chiesa di Giovanni, poiché molti eventi stanno per accadere. Faccio un piccolo esempio: quando si è dimesso il Papa, nella mia pagina internet che ha duemila lettori al giorno e quasi sessantamila al mese sono entrati migliaia di visitatori in una giornata. Quindi, solo perché il Papa si è dimesso sono entrati in quindici mila in un solo giorno. Ora, se una catastrofe colpisse Milano distruggendola o un'astronave atterrasse a Roma, la mia pagina esploderebbe. Quando gli eventi accadranno uno dopo l'altro, le persone verranno a cercarvi e se fate parte della Chiesa di Giovanni dovete rispondere perchè conoscete la verità. La nostra Opera parla soprattutto con gli eventi. Io so che questo accadrà per cui dovete prepararvi, anche fisicamente, perché vi troverete a dover rispondere a migliaia di persone. Se non sarete in forma, anche fisica, non riuscirete a farlo.
 
Offrire o imporre?
Dobbiamo divulgare nella maniera in cui ci viene data la possibilità di farlo. Senza imporre, così come stiamo facendo. Il Cielo ci dice in questo momento: andate avanti e fate sempre di più, siate forti in ciò che state facendo, non allentate, non indebolitevi, non perdete la fede, perché il maligno farà di tutto affinché voi possiate perderla. La nostra vita quotidiana non cambierà, nonostante gli eventi. Vi racconto un aneddoto di Cristo, per trarne insegnamento. Ascoltate con attenzione perché questo è ciò che vivremo e quello che stiamo già vivendo. Duemila anni fa, giusto in questi giorni, Cristo è stato crocifisso. Gli apostoli hanno lasciato tutto per seguirLo, vivendo il momento più grande della storia del mondo, perché sono stati testimoni dei miracoli: Lazzaro che resuscita, le guarigioni di tutti i malati, la resurrezione di Tabita e di un altro ragazzo che era ad un funerale, Cristo che cammina sulle acque. Hanno vissuto qualcosa che non avrebbero mai potuto nemmeno immaginare, la vita di tutti i giorni non aveva alcuna importanza per loro. Che importanza poteva avere per Pietro andare a lavorare se Cristo era lì? Pensate che a Matteo importasse riscuotere le tasse avendo vicino a sé il Cristo? Quando però il Signore morì, furono presi dai dubbi, perché avevano perso temporaneamente la fede. Allora Cristo apparve loro nel Cenacolo e si rallegrarono ma passati alcuni giorni iniziarono a chiedersi perché il Maestro non apparisse più, sapevano che Lui era risorto, Lo avevano toccato, ma Egli non si faceva più vedere. La vita quotidiana continuava ed un giorno Pietro disse agli altri: “Cosa mangiamo? Cosa c'è da mangiare? Niente. Ora che facciamo?”. “Non sappiamo cosa fare” risposero Giovanni e gli altri, erano in quattro o cinque. “Che cosa faremo? Dovremmo chiedere un prestito? Andiamo a lavorare. Qual è il nostro lavoro? Siamo pescatori, abbiamo preso in prestito una barca, andiamo” e si diressero a Cafarnao. Così andarono in mare tutta la notte per poter sfamare se stessi e le proprie famiglie ma non pescarono nulla, neanche un pesce. Il Maestro era resuscitato solo da quattro giorni, non erano trascorsi duemila anni, eppure tornarono a terra tristi, mentre si chiedevano come fare e dove fosse il Maestro, perché non avevano pescato nulla. Lungo il cammino videro un fuoco sulla spiaggia ed un uomo che grigliava del pesce ed aveva accanto a sé un sacco pieno di pesci. Solo dopo un po' capirono che quell'uomo era il Cristo che rivolgendosi a loro disse: “Oh! Come state? Non avete pescato nulla, vero?” Ed essi risposero: “No, Signore, purtroppo non ci sono pesci”. “Come non ci sono pesci? Tornate alla barca ed andate a sinistra”. Gesù diede loro le coordinate marittime dove andare a pescare. Gli apostoli obbedirono e furono così tanti i pesci raccolti che le reti non furono sufficienti a contenerli tutti e dovettero chiedere aiuto ad altre barche. Il Cristo aveva fatto quindi un altro miracolo. Ma qual è il significato di tutto questo, che insegnamento ci vuole dare il Maestro? Che l'unica cosa che ci serve nella vita è avere una fede forte, perché, ricordatelo, Lui sarà sempre presente, anche se attraverseremo momenti di grande crisi, di profonde sofferenze durante i quali potremo non avere più nulla. Questo accadrà nel tempo in cui si manifesteranno grandi segni in Cielo ma la vita di tutti i giorni non cambierà. La nostra fede dovrà essere quindi: Gesù c’è, ci sarà e ci aiuterà sempre. La tentazione è e sarà quella di pensare: “Ecco, non ho niente, non posso fare nulla, anche Cristo mi ha dimenticato”. Non è così. Non possiamo pensare: “Ma se io sono un iniziato come è possibile che devo servire Cristo e non ho niente per farlo, non ho la possibilità materiale per poterlo fare?”. Duemila anni fa Cristo resuscitò senza avere niente. Lui ci mette alla prova minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, giorno dopo giorno, noi dobbiamo avere la fede sempre al massimo, altrimenti questa lentamente si indebolisce.
 
Cosa sta succedendo in Corea del Nord?
La Corea del Nord è la voce della Cina perché è un territorio completamente nelle mani dei cinesi dal punto di vista economico, militare e culturale; la tengono come un burattino e rappresenta un avvertimento per gli Stati Uniti. La Corea del Sud appartiene all’Occidente, quella del Nord è proprietà privata della Cina.
 
Questa minaccia continuerà, diventerà effettiva?
Continuerà e potrebbe perfino esplodere una guerra. Ci sono diversi punti nel mondo che possono rappresentare un avvertimento per l’umanità: il Medio Oriente, la Corea del Nord, il SudAmerica, la Russia, dove potrebbe scoppiare una scintilla e con effetto domino trascinare tutto il mondo. Io penso che la scintilla partirà dall’Iran, togli la “n” finale e cosa resta? Ira. L’ira di chi? Di Dio.
 
In SudAmerica potrebbe scoppiare la scintilla?
Sì, nel cono meridionale, non una guerra mondiale ma una rivoluzione. Ci sono alte probabilità invece che possa scatenarsi una guerra mondiale a partire dal Medio Oriente più che dalla Corea del Nord.
 
Potresti approfondire il ruolo di tutti noi al tempo di Cristo?
Il ruolo che voi avete avuto all’epoca di Cristo è stato quello di riconoscere il Messia e testimoniare: “Lui è il figlio di Dio, voglio essere Suo discepolo”. Nelle incarnazioni antecedenti voi avete testimoniato la Sua verità per questo oggi siete qui. Ed è per questo che il maligno vuole farvi cadere e lo vuole fare con il germe della divisione. Più siete uniti, più siete discepoli di Cristo. Soltanto l’unione, però, non è sufficiente per poter essere discepoli di Cristo perché se fossimo uniti ma non operativi saremmo una setta. Dobbiamo quindi stare uniti, e per uniti intendo uniti interiormente, e contemporaneamente divulgare il messaggio. Dobbiamo essere amici tra noi, trasmettere il messaggio e appoggiare i giusti che, anche se non fanno parte della nostra Opera, sono con Cristo. Tutti coloro che sono con Cristo sono con noi. Giovanni fu ammonito dal Signore proprio per questo motivo e oggi non ripeterà lo stesso errore. Questo fatto avvenne quando incontrò un uomo che predicava il messaggio del Cristo e aiutava il prossimo ma non faceva parte dei dodici, né dei settantadue discepoli, nè del gruppo di Gesù. Giovanni disse quindi al Cristo: “Signore quello parla di Te ma non sta con noi, perché gli permetti questo?” E Lui, guardandolo, gli chiese: “Giovanni, ma che fa quest’uomo?” E Giovanni rispose: “Parla di Te”. “E cosa dice?” domandò ancora Gesù: “Ti riconosce” rispose nuovamente Giovanni "Allora" disse Cristo: “Chi è con me non è contro di me. Lascialo fare”. Questi sono i giusti che si trovano fuori dall’Opera ma che noi dobbiamo appoggiare. È chiaro?
 
Qual è la differenza fra i discepoli e gli apostoli?
Non c’è differenza nella fratellanza, il discepolo e l’apostolo sono fratelli, l’uno non è più grande dell’altro. La differenza sta nel fatto che l’apostolo era un rappresentante del Cristo, scelto personalmente da Lui per essere capo di una Sua tribù. I discepoli erano e sono i testimoni della verità e anche in questo tempo seguono uno dei dodici. Ci sono discepoli che appartengono alla tribù di Pietro, altri alla tribù di Giovanni, altri ancora a quella di Bartolomeo, di Matteo ecc. Ma tutti, adesso che stiamo giungendo alla fine dei tempi, obbediscono alla tribù di Giovanni e a quella di Pietro. Io conosco alcuni sacerdoti missionari che sono apostoli di Gesù e fanno parte della chiesa apostolica romana ma conosco anche gli apostoli di Cristo che oggi seguono Giovanni.
 
I due testimoni e l'anticristo
L'identità del secondo testimone sarà una sorpresa, perché sorprenderà tutto il mondo. Potrebbe essere chiunque, persino il Papa Francesco che però potrebbe essere anche l’anticristo. Qual è quindi il nostro segreto per capire tutto e per non sorprenderci mai di niente? Sapete qual è? "Dai loro frutti li riconoscerete". Allora guardiamo i frutti. Noi, grazie a questa chiave, scopriremo chi è l’anticristo e chi è l’altro testimone. Non pensate che un giorno Giorgio vi dirà: “L'anticristo è lì"; oppure: "Quello è il secondo testimone”. Lo scoprirete da soli guardando i loro frutti. Arriverà un momento in cui si manifesteranno pubblicamente entrambi. Prima della venuta di Cristo, i personaggi protagonisti dell'Apocalisse sono tre: l’anticristo e i due testimoni, uno dei due testimoni è già pubblico, l'altro no. Se il maligno fosse tanto astuto da riuscire a confondere la mente ed i cuori in modo tale che i frutti appariranno tanto indecifrabili da sembrare buoni ma in realtà sono cattivi, cosa dovrete fare voi? Dove il Cristo verserà il sangue dalle sue Stimmate voi seguitelo e siate certi che non sbaglierete, perché da dove Egli verserà ilSuo sangue non vi potrà essere alcun inganno.
 
Oggi mi riesce facile essere qui perché ci sei tu ma se domani tu non dovessi più esserci cosa faremo noi?
Io ci sarò sempre, fino alla Seconda Venuta di Cristo. Ma se mi dovessero uccidere, cinque minuti dopo sarei nuovamente con voi perché sono un mutante. Sapete cos’è un mutante? Un essere che muta nel tempo, uno spirito che si incarna o personifica istantaneamente una persona. E mi farei riconoscere: “Ciao Agustin sono Giorgio. Ieri mi hanno ucciso ma ora sono qui”. Sono il precursore di Cristo, continuerei con la stessa missione.
 
Ci è sembrato che tu stessi prevedendo o annunciando qualcosa.
Devo sempre annunciare la mia partenza da questo mondo, affinché se dovesse accadere voi siate preparati. Non sto iniziando la mia missione, la sto compiendo, ma potrebbe passare un anno, forse due o dieci, prima che il Padre mi chiami. Quindi devo prepararvi sempre al fatto che possa essere l’ultima volta che ci vediamo. E non manca molto, perché  se non manca tanto che Cristo ritorni non manca neanche tanto che io debba andare via e lasciare il posto a Lui.
 
Che significato doveva avere la trasfigurazione di Gesù?
Il significato è che voleva mostrare a Pietro, Giovanni e Giacomo la Sua vera natura, che Lui è il Sole, che non era Gesù figlio dell’uomo ma la manifestazione Solare e che il luogo della Sua vera essenza è il Sole Cristico. Per questo si mostrò soltanto ad alcuni e non ad altri, perché erano i più preparati.
 
Egli disse loro: “Non dite ciò che avete visto”
Gesù disse: “Quando me ne andrò potrete raccontarlo”. È scritto nel Vangelo, per questo lo sappiamo.
 
Hai ricevuto minacce concrete nei confronti della tua persona?
Sì, ho ricevuto delle minacce. Hanno cercato di uccidermi e non ci sono riusciti; ora sto bene.
 
Il Cielo ti sta proteggendo?
Sí.
 
Come si manifesterà Cristo?
Il mio corpo e la mia anima sono totalmente al servizio di Cristo. Io sono a Sua completa disposizione e Lui può fare di me ciò che vuole. Il Signore ha varie opzioni per manifestarsi in questo mondo: la più sicura e certa è che Lui scenderà dal Cielo con le astronavi di luce e  si presenterà con il proprio corpo resuscitato di duemila anni fa. Voi siete gli iniziati della chiesa di Giovanni e dovete conoscere le varie possibilità della manifestazione Cristica del Sole che può avvenire appunto attraverso il corpo del figlio dell’uomo resuscitato o attraverso un altro uomo ma sempre con la presenza visibile dei segni del Suo sacrificio rappresentato dai segni sacri della crocifissione. Potrebbe anche usare una pietra, se non ci dovessero essere uomini disponibili. La pietra si alzerà, si trasfigurerà e parlerà dicendo: “Sono Cristo, vengo per giudicare tutti”. Voi siete stati preparati da migliaia di anni a questa verità, che non è una verità planetaria o terrestre, ma è una verità universale e solare. E il Sole è poliedrico, multiforme. Per questo arrivano a volte messaggi che dicono: "Cristo potrebbe personificare una persona, o Giorgio stesso" e poi arriva un altro messaggio: “Io tornerò con il Mio corpo resuscitato”; e ancora: “Io farò parlare le pietre”. Come si manifesterà dunque? Voi dovete essere preparati a tutte le possibili manifestazioni di Cristo. L’ importante è che Egli si manifesti e che noi lo riconosciamo. Questa è la cosa fondamentale. E siccome il Cielo ci ama, ci suggerisce le forme che il Signore potrebbe assumere. Per me conoscere queste informazioni è un privilegio.  
 
Si ripeterà di nuovo che tu dovrai battezzare Gesù Cristo?
Sì, si ripeterà. È scritto in un messaggio.
 
In Italia, in SudAmerica? Dove? Tu lo sai?
È scritto in un messaggio: “E presto Giovanni il Battista battezzerà il figlio dell’uomo”. Vi ho promesso che non vi nasconderò niente, ti posso dire quindi che non sarà qualcosa che accadrà sulle rive di un fiume come avvenne duemila anni fa. Sarà un incontro fra il Cristo ed il vostro fratello Giorgio, alla presenza dei fratelli, dove ci abbracceremo e faremo un rituale esseno. Più di questo non posso dirvi perché non lo so.
 
Il pianeta Nibiru?
Non è un pianeta. È un'astronave madre che viaggia fra gli universi.
 
Perché questa astronave ha il tuo stesso nome: Nibiru. È la tua?
No, non è la mia astronave, qualcuno, non so chi, le ha dato questo nome, che simbolicamente significa: “Il precursore della nuova Era”, della venuta di Cristo, perché quell'astronave rappresenta la Confederazione che si stabilirà nel pianeta Terra. Vi spiego meglio: il pianeta Terra entrerà a far parte della Confederazione Interstellare. Questa astronave madre ha al suo interno migliaia e migliaia di esseri che appartengono a questa Confederazione. Ci sono molte astronavi come questa. La Celeste Gerusalemme è l'astronave Sha che misura quaranta chilometri di diametro ed è l'astronave dell’Arcangelo Michele. Cristo è il comandante di tutte le astronavi.
 
È la prima volta che ti vedo, è un piacere conoscerti.
Grazie caro. I tuoi occhi non sono di questo mondo.
È esistita una civiltà nata 14.000 anni fa chiamata Atlantide? Cosa accadde?
Sì è esistita. I suoi abitanti perdettero la gnosi perché disobbedirono. Possedevano la tecnologia e la realizzazione spirituale per andare avanti e trascinare tutta l’umanità a una dimensione superiore ma si fecero intrappolare dall’ego, dalla magia e dai valori materiali; ecco perché Atlantide fu distrutta. Vennero salvati solo gli eletti. Gli iniziati furono portati all’interno della Terra, nell’El Dorado. Coloro che non erano iniziati, ma buoni, li fecero emigrare nell'America Latina, in Egitto, nel Medio Oriente, in Sicilia, nelle isole Canarie e in Sardegna.
 
Dagli atlantidei provengono le conoscenze che avevano i Maya?
Esattamente, le ereditarono dagli Atlantidei; fu un esperimento che fallì per il libero arbitrio concesso agli uomini. Altrimenti saremmo nella quarta dimensione da molto tempo.
 
È vero che manipolarono l'energia nucleare?
No, avevano qualcosa di peggiore: il teletrasporto e la telecinesi. Potevano distruggere un continente con la mente, per questo Atlantide venne distrutta. È così che fecero le piramidi, con il teletrasporto, non con gli schiavi come si pensa. Furono gli Extraterrestri ad insegnarglielo. Gli atlantidei vennero colonizzati dagli Esseri provenienti dalle Pleaidi. Io ero lì, ero un essere che veniva dalla Stella Maya, una delle sette sorelle di queste costellazioni.
 
Cristo ha scelto di rimanere statico nella sesta dimensione per aiutare gli altri esseri?
No, il Cristo non ha scelto di rimanere statico, non esiste la staticità nella dimensione della luce ma la creatività, la creazione continua. Esiste la contemplazione ma vi è anche una coordinazione di galassie, di sistemi solari. Il Cristo è una manifestazione, un effetto, frutto di una creazione anche Lui. Solamente uno è la causa del tutto: lo Spirito Santo. Tutto il resto, Dio compreso, è un effetto. L'inizio del tutto è quindi la manifestazione di un'Intelligenza che esiste prima del Tutto e al tempo stesso compenetra il tutto. Adonay è il Padre. Il Cristo è la manifestazione del Padre, ma se lo traduciamo in lingua cosmologica il Cristo è un Sole, la manifestazione solare della divinità. Ci sono miliardi di Soli, quindi ci sono miliardi di Cristi. L'energia cristica è una, ma le entità cristiche sono miliardi, così come lo sono le entità del Padre Adonay non è soltanto Uno, Egli è Uno dei tanti miliardi. Uno è lo Spirito Santo che compenetra miliardi di Soli, quindi se guardi il Padre devi inginocchiarti non perché sei di fronte a Dio ma perchè Egli contiene in sé lo Spirito Santo. Se vedi il Cristo, inginocchiati, adoraLo, non perché è il Cristo ma perché dentro Lui contiene lo Spirito Santo. Infatti il Cristo stesso ci dice: “Se bestemmiate contro di me Io vi perdono, se bestemmiate contro il Padre io vi perdono ma se bestemmiate contro lo Spirito Santo non sarete perdonati”. Perché fa questa differenza? Ci sta dicendo che vi è una Causa Una, una causa Prima, che è quella che noi chiamiamo Dio ma in realtà è lo Spirito Santo. Brian, anche tu un giorno ti trasformerai in un Adonay, in un Cristo. Questo è quello che la Chiesa Cattolica non capisce nonostante Gesù lo avesse detto: "Voi siete dei e farete cose più grandi di Me”. Perché disse questo? Tutto è dinamico, soltanto Uno è dinamico e statico allo stesso tempo e questo Uno è lo Spirito Santo, il quale è in tutto, anche in te, solamente che tu non lo hai realizzato come il Cristo. È presente perfino nella pietra. "Io sono Onnisciente, Onnipotente ed Onnicreante”. Egli è e non è. Quindi non dobbiamo inginocchiarci di fronte alla creazione ma si dinanzi alla Causa della Creazione, che è diverso. Anche tu sei creazione, la causa della creazione è  lo Spirito Santo. Quando il Cristo pregava, pregava il Padre Adonay che conteneva in Se lo Spirito Santo.
 
La croce apparsa sulla fronte di Eugenio Riganello
È un segno che abbiamo ricevuto noi, fratelli delle arche. Ed è anche un segno di Yogananda del quale Eugenio è discepolo.
 
È un ulteriore segnale che ci avverte del Suo imminente ritorno?
Sì, ma è anche il segno che il Maestro Yogananda fa parte della chiesa di Giovanni.
 
Ma se Dio contiene in Se lo Spirito Santo, offendere Lui non è offendere lo Spirito Santo?
Nel concreto sì, ma il Cristo ha dato questa spiegazione per differenziare le entità. Cristo è un’entità, il Padre Adonay è un’entità, lo Spirito Santo è un’entità e tutte le entità allo stesso tempo. Allora la causa Una che ti ha dato la vita non La puoi bestemmiare. È chiaro che il Padre ha in Sé lo Spirito Santo ed è ovvio che non dobbiamo bestemmiare né il Padre, nè il Cristo ma in questa parabola Egli ha voluto dividere la Trinità per spiegarLa.
 
Lo Spirito Santo può annullare una creazione?
Non c’è cosa che lo Spirito Santo non possa fare. La parola impossibile non esiste, altrimenti non sarebbe lo Spirito Santo. Teoricamente potrebbe distruggere ed annullare l’universo, far sparire Dio ed il Cristo stesso, vivendo solo Lui. In teoria. Ma io sono un messaggero della Luce e credo che non lo farà. Il motivo per cui secondo me non succederà? Perché è la manifestazione dell’amore, non della distruzione. Allora eventualmente dobbiamo chiederci: “Potrebbe distruggere tutto?” Sì, ma non lo fa, al contrario continua a creare universi. Per questo l'universo è infinito. Lo Spirito Santo risponderebbe così alla tua domanda: “Non distruggo tutto, non lo voglio fare, non lo posso fare perché la Mia natura è Amore e l’Amore è creazione continua”.
 
Lo Spirito Santo è sempre esistito? Come facciamo con la nostra mente a comprendere qualcosa che è sempre esistito?
Con la nostra mente non possiamo farlo, proviamoci con l'emozione, con l'intuizione; per il momento la nostra intelligenza non arriva a comprendere questo concetto ma la nostra intuizione sì. Vi faccio un esempio: quando ci si innamora di una donna, di un uomo, di un figlio, non viene misurato quanto è lungo o quanto è grande questo sentimento, perché è infinito. Come puoi misurare l'amore che provi per tua moglie, per i tuoi figli? Inizi ad avvicinarti a qualcosa che non ha fine. Dunque, se l'amore non ha limiti ed è un qualcosa di infinito che si prova per un altro essere, significa che esiste un sentimento, che è anche un'intelligenza, senza limiti. Ora il problema è se vive da sempre, ma questo non è contemplato dalla nostra mente, ciò avviene soltanto quando si muore e si inizia a guardare con lo spirito, lì vedi che sei eterno e capisci che c'è un Dio eterno. Per questo, Cristo ci disse: "Abbiate fede". Egli sapeva benissimo che la nostra mente non sarebbe riuscita a capire qualcuno che è esistito da sempre, ecco perché ci chiede di avere fede. Affinché noi lo potessimo capire, cosa fece? Sfidò le leggi della natura resuscitando i morti, parlò alle forze della natura. Se vedi un uomo che fa questo, la mente dice: “Si, allora esiste qualcosa che è infinito e che noi chiamiamo Dio”. Ma, onestamente, ora non posso spiegartelo con la razionalità mentale, quando lascerai il corpo lo contemplerai.
 
Quando sei in contatto con gli Esseri delle astronavi, come avviene, li vedi, li senti, li percepisci?
Li vedo fisicamente e ricevo il contatto spirituale. Il più diretto e rapido è la personificazione. Ho avuto anche contatti fisici, ho parlato con gli extraterrestri come ora sto parlando con voi, ho viaggiato nelle astronavi ed ho avuto contatti spirituali con loro; ma il contatto più frequente è la personificazione: io entro in uno di loro oppure uno di loro entra dentro di me.
 
Cosa dovremmo fare se a qualcuno di noi si presentasse un'astronave? Non dovremmo opporre resistenza.
No, assolutamente, nessuna resistenza. Dovete invece avere pensieri positivi recitare il Padre nostro e dire: “Fratelli cari, sono una sorella, vi amo molto, sono qui per servire, a vostra disposizione”. Loro risponderanno con amore. Se invece avete paura, avete nel cuore sentimenti negativi e di confusione, se ne andranno quasi immediatamente.
 
Se ci invitassero a salire sull'astronave, come dovremmo comportarci?
Dovete obbedire. Rimettervi ai loro ordini e dire: “Sono qui”. Essi sono gli Esseri Divini, sono gli Angeli del nostro Signore, i cattivi siamo noi.
 
Quando Gesù ci domanda: “Chi sei?” A cosa si riferisce?
Lui vuole spingerci a prendere coscienza della nostra vera identità spirituale e cioè che siamo esseri di luce. Lo stato di coscienza ci permette, quando raggiungiamo la coscienza cristica, di poter vivere all'inferno e riuscire a convertire i diavoli, perché in quello stato si vive il paradiso interiore in qualunque luogo fisico ti possa trovare, in qualunque luogo dell'universo, persino all'inferno il Cristo voglia mandarti, tu sarai sempre un essere cristico che offre la redenzione. Non sarai un essere che deve purificarsi dal  karma, ma un essere che ha la luce di Cristo. Per questo, quando ci domanda chi siamo, Egli vuole che realizziamo la nostra identità di luce, per raggiungere questa coscienza viviamo l'esperienza della sofferenza, della reincarnazione. Ma oggi dobbiamo realizzare la nostra identità spirituale perché sta per tornare il Cristo ed il nostro stato di coscienza deve essere cristico per riuscire a guardarLo in faccia, per trasformarci in Suoi soldati e viaggiare nell'universo, offrendo la redenzione alle civiltà che la necessitano.
 
Cosa intendeva dire Gesù nel Vangelo quando disse: “Colui che si trova in Giudea, fugga sui monti, chi sarà sulla terrazza e avrà i suoi arnesi in casa, non scenda a prenderli; e chi sarà nel campo non torni indietro".
Gesù intendeva dire che bisogna essere disponibili a ricevere la chiamata del Cielo e a lasciare tutti i beni materiali. Se il Cristo ti chiama e tu rispondi: “Si, Signore!” Perché sei Suo, allora devi lasciare tutto, qualsiasi cosa e darGli la disponibilità totale. Durante gli eventi finali che si manifesteranno, il Signore ci chiamerà a dare la nostra disponibilità totale e a lasciare tutto ciò che è materiale, persino la nostra stessa vita. Le uniche cose che non dobbiamo mai abbandonare sono la fede e la nostra identità spirituale, non dobbiamo venderle al demonio. Il Cristo quindi ci vuole dire che in qualsiasi luogo ci troveremo dobbiamo lasciare tutto ed essere disponibili a servirLo.
 
Perchè il Cristo ritorna in questo momento storico? Perché non è tornato prima?
Il Cristo ritorna perché l'uomo in questo tempo ha la possibilità di distruggere completamente la creazione di Suo Padre con tutte le sue forme di vita: minerale, animale, umana e planetaria. L'uomo ha scelto, con il libero arbitrio, di governare il pianeta disubbidendo a tutti i comandamenti del Padre, offendendo la Sua creazione, violentando le Sue creature plasmate con infinito amore, impedendo a se stesso e al suo prossimo di evolversi, torturando, violentando e uccidendo i pargoletti della vita. In questo tempo più che mai, l'uomo ha questa possibilità; con le bombe atomiche infatti egli è in grado di distruggere il pianeta Terra e per effetto domino, cosmologico, di annientare il Sistema Solare. Se sulla Terra dovessero scoppiare cento bombe atomiche, questo fortissimo impatto la farebbe uscire dalla sua orbita e a sua volta da quella della Luna e dopo essersi scontrata con Marte il Sistema Solare collasserebbe. Dunque, il momento più opportuno, affinché Cristo intervenga, è proprio questo. Perché non lo ha fatto prima? Perchè prima l'uomo, nonostante i suoi peccati gravi, non aveva la possibilità di distruggere e annientare la creazione. È necessario quindi l'intervento del Padre attraverso Cristo. Io cara, posso assicurarti nel nome del Padre che Cristo interverrà ed è possibile che Egli possa annientare tutta l'umanità, esclusi i bambini ed i giusti, per evitare che gli uomini potenti, con la complicità dell'umanità vigliacca, debole, sottomessa per migliaia di ragioni, possano distruggere il mondo. Per questo Cristo ritornerà con potenza e gloria, non perché vuole mostrare la propria autorità, ma perchè deve difendere la creazione del Padre. C'è un essere che si chiama uomo che sta per cancellare la creazione e questo non può essere permesso. Ecco il motivo per cui non lo ha fatto prima, perché non avevamo il potenziale tecnologico di oggi, creato diabolicamente per fini di potere e non con amore per migliorare la qualità della vita degli abitanti del pianeta. La storia si ripete. In Atlantide successe la stessa cosa, ma ora tutto il pianeta è coinvolto, là era solo una parte.
 
Qual è il significato di Giovanni il Battista che ha battezzato Cristo e che lo battezzerà di nuovo nella Sua Seconda Venuta?
Duemila anni fa il Padre permise alla Luce Cristica di personificare il figlio dell'uomo. Gesù da figlio dell'uomo divenne figlio di Dio, venne cioè personificato dal Cristo, il Maestro dei Maestri, figlio di Dio. In quel momento Gesù, fratello di Giovanni il Battista e fratello di Giovanni l'Apostolo, diventa Gesù Cristificato, Maestro di entrambi i Giovanni. Dunque da quel momento Cristo convive con Gesù. Questo è quello che è accaduto. Oggi non succederà la stessa cosa perché Gesù è già Cristificato. Si ripeterà un rituale iniziatico perché si realizza la missione di Cristo, malgrado Giovanni il Battista dirà ancora: "Sei Tu Colui che deve battezzare me, io non sono degno, perché permetti questo? E un altra volta Lui risponderà: “Perchè deve compiersi la missione! Ti ordino di farlo”. La missione di Cristo non è compiuta, lo sarà con la Sua Seconda Venuta, con la quale si chiuderà un ciclo cosmico. La Chiesa di Pietro ci ha sempre insegnato che la missione di Cristo si è compiuta con la Sua Resurrezione; non è così, la missione di Cristo si compirà con la Sua seconda manifestazione al mondo, questa volta con Giustizia e autorità Divina sull'uomo e su tutta la creazione.
 
Quando tornerà Gesù, noi se saremo eletti dove andremo?
Il messaggio di oggi dice che siamo candidati, ciò significa che possiamo perdere tutto con le nostre tentazioni, ecco perchè dobbiamo sempre sentire il timore di Dio oltre che la serenità dell’amore, ma il timore deve essere sempre presente per farci stare in allerta perché un giorno potremo perdere tutto. Coloro che lo meriteranno entreranno a far parte del Regno di Dio, di una nuova super civiltà basata sull'amore, la pace e la fratellanza, non esisteranno più la corruzione e la moneta; ci sarà una tecnologia molto più avanzata di quella che conosciamo oggi ed un governo planetario di saggi.
 
Cristo può sceglierti per personificarti nella Sua Seconda Venuta?
Può scegliere perfino una pietra!
 
Supponendo che ti scelga, cosa succederebbe al Battesimo, visto che eri Giovanni il Battista?
Non lo so. Ci sarà un Giovanni Battista che farà quello che deve fare. I piani non cambiano mai, cambiano le figure, gli attori, l’Opera è sempre la stessa. Io sento e sono quasi certo che Cristo tornerà con il Suo corpo resuscitato di duemila anni fa, così come lo vedo io, con le stimmate nelle mani, nei piedi, nel costato, con i capelli lunghi, con molta luce e con la tunica. A volte l’ho visto anche con una tuta spaziale.
 
Lui è biondo, moro, com’è?
È come la figura della Sacra Sindone, i capelli sono castani e gli occhi color marrone scuro. L’immagine della Sindone che fece la NASA è quasi uguale al volto di Cristo.
 
Hai sentito parlare dell’isola di Pasqua? I suoi abitanti costruivano con la telecinesi?
Certo, la conosco. Ci fu una razza di giganti nel pianeta Terra, esseri alti cinque, sei metri che furono guidati dagli extraterrestri. Erano i Lemuriani. L’ultimo pezzo della Lemuria è l’isola di Pasqua. La Lemuria era un continente che è stato distrutto da un asteroide, una cometa caduta nell’Oceano Pacifico, prima di Atlantide, un milione di anni fa.
 
Quando il Cristo ti compenetra e parla dov'è Giorgio?
Ci sono entrambi, ma Cristo è Cristo e Giorgio è Giorgio. Certo, mi parla; ma Lui è il mio Maestro, il nostro Maestro, il nostro Re.
 
Parla in prima persona attraverso Giorgio?
A volte mi compenetra oppure mi parla faccia a faccia, come stai parlando tu.

A volte dici con certezza: “In quell’epoca era così e così”.
Lo dico perchè io c’ero! Ero presente.
 
Cosa devo fare e fin dove posso spingermi con i fratelli per creare l'unione, anche verso coloro che si sono allontanati?
La nostra unione è imprescindibile e dobbiamo viverla, Gerardo, se non ci riusciamo, faremo semplicemente la seconda morte. Non avremo attenuanti, non saremo perdonati e saremo puniti più dei criminali assassini. Allora se facciamo lo sforzo e non ci riusciamo, non ci rimane altro da fare che dare la vita per riuscirci fino a che moriremo. Questo ci eviterà di fare la seconda morte.
 
Le domande dei fratelli stimolano Giorgio ad approfondire importanti concetti spirituali che allargano gli orizzonti, che amplificano la coscienza, mostrandoci la vita da un altro punto di vista, quello universale. Vivere la quotidianità ci porta spesso a farci possedere dai problemi umani, dalle difficoltà materiali e sentimentali facendoci dimenticare chi veramente siamo e dove siamo diretti, facendoci dimenticare lo scopo della nostra esistenza.
Squilla il telefono. Giorgio interrompe la riunione per rispondere. È Georges Almendras che chiama da Montevideo per una intervista radiofonica, in diretta da Radio Sarandì.
 
Bongiovanni, come possiamo vivere questa settimana Santa...
Ciao Georges, buonasera da Rosario, Argentina! Dobbiamo vivere questa settimana Santa aspettando la Seconda Venuta di Cristo. Questo è il tempo. Il caso del Papa, la minaccia di una guerra mondiale, i segni in Cielo, le manifestazioni sacre, i messaggi, sono tutti avvisi che ci indicano che questo è il tempo. Ora più che mai, ciò che da 23 anni sto annunciando, la manifestazione Cristica del Figlio dell’Uomo, è molto prossimo.
 
Giorgio, un ascoltatore chiede cosa pensi, in sintesi, di questo Papa?
Il Papa è un segno, ne sono sicuro. Ora, il nostro discernimento ci dirà nel tempo se questo Pontefice è un messaggero di Cristo, cioè l'altro testimone dell'Apocalisse, o se è l'Anticristo. Lo vedremo con i frutti che egli darà. Se smaschererà e annienterà i peccati della Chiesa, i pedofili, la Banca del Vaticano e della mafia, la corruzione, la manipolazione, la menzogna che sta dentro il vaticano, allora questo Papa sarà il secondo Testimone dell'Apocalisse. Se non lo farà, sarà chiaramente una manifestazione dell'Anticristo. Questa è la grande aspettativa che genera Papa Francesco.
 
Perché oggi c’è tanta violenza politica, sociale e spirituale?
L’educazione religiosa che abbiamo ricevuto, soprattutto dalla chiesa e anche dai nostri genitori è stata nefasta, materialista, e per tale motivo siamo arrivati a questo punto. Tanto materialista che stiamo per distruggere il mondo con il materialismo.
 
Parteciperai alla manifestazione ad Atucha, contro le centrali nucleari? Una lotta di questo tipo, come la vive un uomo stigmatizzato?
La vivo sotto il punto di vista del mio compromesso sociale per una educazione alla legalità e alla salvaguardia della vita. Così come considero la lotta contro la mafia un compito spirituale, reputo la bomba atomica, l'energia nucleare, la guerra, la mafia stessa, la droga, la corruzione, effetti dell'Anticristo. Teologicamente sono manifestazioni del Male, del Diavolo. Come stigmatizzato ho il compito di combattere contro il Demonio che si manifesta concretamente sulla Terra attraverso la violenza di ogni tipo e attraverso le opere nefaste che attentano alla vita. Ecco perchè personalmente partecipo a queste iniziative.
 
Quale messaggio vuoi dare al pubblico oggi, per chi volesse essere partecipe della costruzione di questo nuovo mondo?
Dobbiamo vivere il Cristo, vivere il Bene denunciando il Male, partecipando attivamente nella società dando la nostra faccia. Se non saremo attivi nella società, quando Cristo ritornerà non ci riconoscerà. La partecipazione sociale per lottare a favore del bene per un futuro migliore è un nostro obbligo, altrimenti siamo codardi. La Pasqua di Resurrezione per me significa questo, compromettersi per il Cristo, per il bene, per la vita.
 
Giorgio, sei stato davvero gentile e so che sei molto stanco. Qui è la stessa ora di Rosario, sappiamo che hai svolto molte attività, con una stanchezza assai superiore rispetto a quella che può sopportare una persona che non ha le stigmate. Grazie Erika e grazie a te Giorgio.
Grazie Fratello, un applauso dal pubblico di Rosario. Straordinario Almendras, un grande oratore.
 
Un applauso per Radio Sarandì e i suoi impeccabili locutori, Georges Almendras e Erika Pais la quale in questa occasione si trova con noi a Rosario e ci accompagna per tutto il viaggio. Giorgio riprende la riunione.
 
La nostra unione è un risultato obbligatorio da realizzare, la pena, se non lo realizzeremo, sarà la seconda morte, ripeto: la seconda morte. Lo ribadisco per la terza volta: la pena sarà la seconda morte. Io farò la morte seconda se non darò la mia vita per l'unione di tutti i fratelli delle Arche. Se vedo che c'è disunione, umilmente lo riconosco, ma per evitare la seconda morte devo dare la vita, rinnegare la mia famiglia, lasciare tutto ciò che possiedo (anche se non ho niente, soltanto l'amore della mia famiglia). Se non vi riuscirò significherà che non ho avuto la forza, l'amore cristico per riuscire ad unire i miei fratelli e allora dovrò cercare una causa da servire dove per questa dovrò essere ucciso. Dovrò dare la vita. Di conseguenza voi dovete fare la stessa cosa. Io non posso pagare per tutti, ognuno risponde per se stesso. Questo è il messaggio universale, abbiamo una grazia, un dono, ma abbiamo anche un obbligo irreversibile. Per i fratelli che sono andati via non possiamo fare niente, è la loro libera scelta, possiamo chiamarli ogni tanto, se la vita ci dà l'opportunità: “Ciao Fratello, come stai? Vuoi venire? Viene Giorgio”. “No, non mi interessa”. “Ok, ciao, grazie”. Ma noi che siamo nell'Opera, noi che abbiamo detto si, non abbiamo nessuna giustificazione. Dobbiamo essere uniti, se non ci riusciremo significherà che in realtà non abbiamo mai creduto. Questo è chiaro? Non possiamo imporre agli altri di stare con noi, ma dobbiamo imporre a noi stessi di essere uniti, questo si.

Ascoltando il messaggio di oggi, mi sono ricordato di aver letto alcune parti in Giovanni l'Evangelista, dove il Cristo dice: “Colui che Mi ama sarà fedele alla Mia parola e Mio Padre lo amerà, andremo a Lui e dimoreremo in Lui. Colui che non Mi ama non è fedele alla Mie parole, la parola che voi avete ascoltato non è Mia, bensì del Padre che Mi ha mandato. Io dico queste cose mentre sono con voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio nome vi insegnerà tutto e ricorderà tutto quello che ho detto”. Mi fai ricordare questo passo del Vangelo Giorgio.
Tu l'hai detto. È la verità, è così. Lo Spirito della Verità è in mezzo a voi.
 
Giorgio, quando il fratello stava leggendo le Scritture, si riferivano direttamente a te?
Si riferivano allo Spirito di Verità.
 
Sì, della Verità, ma io ti stavo guardando ed ho visto che ti sei emozionato e ho visto anche che si è formata la croce nella tua fronte. Di solito si manifesta quando ti emozioni, per lo meno nelle conferenze. Io l'ho notato. Volevo dire solo questo. Grazie.
Grazie caro. La tua è una testimonianza.
 
Tutti gli insegnamenti di Cristo riportati nel Nuovo Testamento, esistevano da prima?
Esistevano nella memoria del Sole, perché Cristo è il Sole. Patrizio, poi approfondiremo questo concetto, intanto ti lascio con qualcosa su cui riflettere. Cristo venne per mettere in evidenza la Legge del Padre Adonay, smascherare il Dio della Materia che è Yahvé e dividerli per creare il Nuovo Testamento; perché l' Antico Testamento è un gioco diabolico e solare tra Adonay e Yahvé. Cristo, il figlio di Adonay, disse la verità: “È lì, non sta là”. Pensa invece a queste parole che trovi nella Bibbia: "Alzati, vai a conquistare questo Paese, violenta i suoi figli, uccidili e conquistali. Io sono il Dio degli Eserciti e te lo ordino”. Mentre in un altro passo troviamo invece:  "Alzati, riunisci il tuo popolo e marcia verso la terra promessa. Io farò miracoli per aprirti la strada ed annienterò i tuoi nemici”. Non dice che ucciderà i nemici, ma “Io lo farò con le forze della natura”, cioè il Mar Rosso, il diluvio universale. Allora chi è il Dio che comanda gli elementi della natura e chi è il Dio che ordina agli Ebrei di uccidere i propri fratelli di altri paesi e violentare i suoi figli? Viene il Cristo e dice:  “Vi è stato detto: ama i tuoi fratelli ed odia il tuo nemico. Ma Io vi dico amate i vostri nemici”. Allora il Cristo va contro un Dio. Quale Dio? Suo Padre? No... un altro Dio. Approfondiremo.
A domani.
 
La riunione termina qui. È tardi, andiamo tutti insieme a cenare in un grande locale non lontano dall'arca per poi abbracciarci e darci appuntamento all'indomani mattina, l'atteso giorno della Santa Pasqua.
 
ANNO DOMINI 2013 SANTA PASQUA DI RESURREZIONE
RIUNIONE DI TUTTE LE ARCHE DEL SUD AMERICA
 
Nella prima mattina il prodigio della sanguinazione si compie una ennesima volta. Quel corpo straziato disteso su un bianco sudario quasi esanime lentamente riprende vita. Il Calice è vivo. Il suo battito d'Amore è più forte della sofferenza e ancora una volta vince la morte. Giorgio si solleva lentamente. Con movimenti delicati e leggeri si veste. Le ferite sono ancora aperte e fresche nelle mani, nei piedi e nel costato. Fuori dall'hotel ci attendono Ines e gli altri fratelli dell'arca di Rosario, compresi tutti i giovani. Lo vedono arrivare immerso in una luce eterea, unto da una energia che stordisce per quanto forte. Sale in macchina e ci mettiamo in viaggio tutti insieme per raggiungere la località nella provincia di Buenos Aires dove ci attendono tutti gli altri fratelli.
L'atteso incontro di tutte le arche quest'anno si svolge nella cittadina di Campana presso una tenuta situata in aperta campagna. Nonostante sia iniziato l'autunno fa ancora tanto caldo.
L'ingresso di Giorgio è accompagnato da un forte applauso. Il suo sorriso riscalda il cuore dei tanti  fratelli giunti numerosi che hanno atteso quel momento per un intero anno. Tutte le difficoltà, le tristezze, le preoccupazioni svaniscono come per incanto, la sua presenza è un onda travolgente di gioia, di pace e di amore. È Pasqua di Resurrezione. Lui vive questo giorno ogni giorno. Morendo nella materia e rinascendo nello spirito.
 
Juan Alberto Rambaldo da inizio all'incontro con la sua solita toccante profondità spirituale: "Ringrazio Giorgio che si trova qui con noi in un giorno tanto speciale come la Pasqua di Resurrezione e spero che ognuno di noi prenda coscienza del significato di ciò che lui ci indicherà. Voglio anche ringraziare i fratelli paraguaiani, cileni, uruguaiani, messicani che rappresentano tutti i fratelli del Latino America perché per noi è un orgoglio averli qui".
 
Giorgio, con le mani scoperte, ancora umide del sangue rosso vivo delle stigmate, prende la parola e la sua parola è una benedizione: "Buona Pasqua a tutti. Sono felice di essere qui con voi. Era un desiderio del Cielo che io stessi qui in questa Santa Pasqua, speriamo un giorno di poter avere l'opportunità di poterci riunire insieme a tutti i fratelli delle arche del mondo, tutti, nessuno escluso. Ma qual'è il motivo per il quale siamo qui? Compiere la nostra missione. Ma qual'è la nostra missione? La nostra missione è annunciare il ritorno di Cristo, vivere il Suo messaggio e realizzare la Comunione Cristica tra di noi. Cristo ci parla, non è assente, non sta in silenzio, è presente, ci invia segni e messaggi e uno di questi, l'ultimo, voglio condividerlo con voi".
 
Giorgio legge il sublime messaggio della Santa Pasqua ricevuto dal Maestro Gesù dove Egli annuncia di aver deciso il luogo in cui si manifesterà al mondo con la Sua potenza e la Sua gloria preannunciato dallo scatenarsi delle forze della natura, esortandoci  a vigilare, a stare uniti, esaltando tra di noi il valore Sacro della Comunione, ricordandoci che il cammino solitario è una tentazione che ci porterebbe inesorabilmente lontano dalla Luce Cristica e quindi lontano da Lui. Il Maestro ci ricorda poi: "IL CALICE DELLA COMUNIONE CRISTICA CHE VIVE TRA DI VOI ESISTE PER SAZIARE LA SETE DEL VOSTRO SPIRITO CANDIDATO ALLA REDENZIONE CON L'ACQUA DELLA VITA! ASCOLTATELO! ABBIATE LA MIA PACE!".
 
"Il Cristo resta fermo su alcuni concetti basici per tutti noi" prosegue Giorgio, "primo fra tutti l'unione. L'unione dei chiamati candidati ad essere eletti. Noi facciamo parte della chiesa di Giovanni. La chiesa spirituale del Cristo è una, ma gli apostoli erano diversi e due di questi, Giovanni e Pietro, hanno ereditato la missione di essere le guide degli altri apostoli. Giovanni che era il prediletto da Cristo ha ricevuto in consegna la missione di dire la Verità, tutta la verità e iniziare gli altri discepoli, che siamo noi, che avrebbero dovuto risvegliare le anime alla rivelazione cosmica. Quindi la chiesa di Giovanni non è la chiesa di Pietro, entrambi sono parte del corpo mistico di Cristo e portano due insegnamenti complementari. Egli disse: "Io vi manderò lo Spirito della Verità, il Consolatore che vi dirà tutta la verità sulle cose celesti, tutta la verità sul giudizio". Il consolatore promesso è Giovanni. Lui annuncia la Seconda Venuta di Cristo, rivela che le armi del Cristo, della giustizia divina sono le forze della natura, ci dice che dobbiamo fare una rivoluzione ma non una rivoluzione armata perché non abbiamo bisogno di armi. La nostra arma è il verbo. Questo messaggio di Pasqua è anche un ammonimento per noi perché il Maestro ci chiede anzi ci dà l'ordine di essere uniti. Di essere uniti tutti, spiritualmente, ma anche umanamente, vivendo la fratellanza universale perché la divisione ci porterebbe verso la morte seconda. Sono qui affinché voi possiate realizzare sempre di più che siamo alla fine dei tempi, chi siamo, dove andiamo, qual'è la nostra vera chiesa, qual'è il nostro ruolo all'interno di essa, qual'è la nostra missione finale. E sono qui per rispondere alle vostre domande.

Questo tempo non è diverso da quello di duemila anni fa, quando il Cristo si alzò dal sepolcro mostrandosi alle donne, a Sua madre e ai Suoi apostoli. Il Cristo anche oggi è resuscitato e così come allora si sta manifestando a noi, a me per esempio che sono il vostro fratello Lui si è presentato con il Suo corpo resuscitato di duemila anni fa, e sono oramai 23 anni che mi parla e mi dice continuamente "Ci sono, Sono presente, dillo ai tuoi fratelli, preparali alla mia potenza e alla mia gloria". Duemila anni fa vivevano il miracolo della presenza di Cristo, il miracolo della resurrezione ma vivevano anche la quotidianità così come oggi. C'è un aneddoto raccontato nel Vangelo che si riferisce ad oggi, alla nostra vita quotidiana di questo tempo. Alcuni giorni successivi alla resurrezione del Maestro gli apostoli andarono in Galilea. Nonostante avessero rivisto Gesù resuscitato, avessero parlato con lui, lo avessero toccato, baciato non avendo di che mangiare si preoccupavano e si chiedevano come poter fare: "Come facciamo, non abbiamo da mangiare, chiediamo a qualcuno se ci  presta un po' di soldi, ci cerchiamo un lavoro" Questo si chiedevano tra di loro, allora Pietro disse a Giovanni, a Giacomo e agli altri: "Andiamo a pescare, d'altronde questo è il nostro lavoro" e andarono a pescare nel lago di Tiberiade di fronte a Cafarnao. Qui si trattennero sulle barche per tutta la notte ma non riuscirono a pescare praticamente niente e rientrarono tristi e disillusi, sempre più preoccupati nonostante stessero vivendo il più grande periodo della storia dell'umanità. Vivevano sotto una prova di fede. Ad un certo punto videro un fuoco ardere da lontano, era l'alba, un uomo stava al lato del fuoco arrostendo del pesce, gli apostoli decisero di avvicinarsi e man mano che l'uomo si faceva più vicino si accorgevano che era il Cristo resuscitato. Fortemente emozionati arrivarono accanto a lui che disse loro: "Ehi ragazzi! Non avete pescato niente eh?". Loro con vergogna e profonda umiltà risposero che non avevano pescato nulla, allora Gesù gli offrì del pesce e gli disse di andare in un punto preciso e di tirare le reti. Loro obbedirono e pescarono così tanto pesce che persino le reti si ruppero e dovettero chiedere aiuto ai pescatori delle barche vicine. Qual'è quindi la morale di questo aneddoto? Che nonostante anche oggi viviamo in uno dei momenti più importanti della storia con la presenza dei segni di Cristo, dei segni celesti che si manifestano al mondo, dobbiamo comunque vivere la quotidianità, lavorare, cercare denaro per poter vivere, per poter sfamare i nostri figli. Ma tutto questo dobbiamo viverlo con la fede. A volte ci può sembrare che Lui non ci sia ma non è così, nel momento in cui abbiamo bisogno di Lui, Lui c'è. Anche se Lui mai ci darà ricchezza. Per coloro che lo vedono e anche per coloro che non vogliono vederlo, questo è il tempo più importante ma anche il più terribile della storia dell'umanità e noi tutti ci stiamo giocando l'ultima partita. È come se stessimo giocando la coppa del mondo dove non possiamo ne pareggiare e nè tantomeno perdere. Dobbiamo vincere ma potremo vincere solo con la fede, con la nostra fede.
 
I segni dei tempi si stanno manifestando al mondo, le stigmate che sanguinano, le apparizioni sacre, le manifestazioni di astronavi extraterrestri, gli angeli del cielo, in tutto il pianeta, terremoti e scintille di guerra. La Corea del Nord ha minacciato una guerra mondiale giusto il venerdì santo. Un altro segno è stato l'elezione di un papa latino appartenente alla Galilea dei Gentili. Un papa che potrebbe cambiare la chiesa, potrebbe riformarla e farla ritornare ad essere la Chiesa di Cristo. Ma ha anche la possibilità di distruggerla con il suo silenzio, non dicendo la verità sui misfatti del vaticano, pedofilia, banco del vaticano all'interno del quale la mafia lava il suo denaro, un denaro di sangue, di assassini, di delinquenti, dove vi è una curia vaticana di cardinali criminali, degenerati sessuali. Il papa Francesco potrebbe quindi convertirsi nel secondo testimone dell'apocalisse o se accettasse il silenzio e il compromesso in un braccio dell'anticristo. Perchè questo mio parlare così duro e determinato? Perchè alla chiesa di Giovanni il Cristo ha insegnato che non dobbiamo guardare le persone per la fede che proclamano o per l'autorità che manifestano o per il grado militare che possiedono ma per i loro frutti. Sotto questa luce li osserviamo, li appoggiamo oppure li denunciamo. Non siamo quindi ipocriti. Semplicemente vogliamo la Verità, la verità che libera l'uomo. Mi piacciono tanto gli atteggiamenti di questo nuovo papa mi piacciono meno, a volte, le sue parole. Ieri ha detto: "Dio reagisce al male con la Sua misericordia e con il perdono". Non è così. È una menzogna. Cristo perdona infinitamente, con grande misericordia coloro che si pentono ma Dio castiga anche. Dice il Cristo nel Vangelo: "Ritornerò e giudicherò tutti. Coloro che bestemmieranno contro lo Spirito Santo non saranno perdonati". Mi permetto di parlare così con la chiesa di Pietro perché non devo sottostare al dogma cattolico dell'obbedienza, in quanto la mia chiesa è la chiesa di Giovanni dove siamo tutti fratelli e dobbiamo obbedienza solo a Cristo e dove da Lui ci è stata data una guida che è rappresentata dall'apostolo prediletto che è Giovanni. In realtà la nostra chiesa non è una istituzione, noi ci riuniamo come gli antichi cristiani nelle catacombe. La nostra istituzione è spirituale. Dobbiamo seguire i segni, ognuno di noi è protagonista della Seconda Venuta di Cristo. Protagonista significa che ognuno di voi è un Giorgio Bongiovanni, ognuno di voi ha le stigmate invisibili. Voi siete stigmatizzati. Non avete le stigmate sanguinanti ma avete le stigmate invisibili. Siete i segnati e per questo la vostra responsabilità cresce, cresce. Sempre avete pensato e detto: la missione di Giorgio, le stigmate di Giorgio, Giorgio sanguina, dobbiamo aiutarlo, stargli vicino, appoggiarlo e umilmente anche noi siamo discepoli del Cristo. Ora invece siete divenuti stigmatizzati anche voi spiritualmente. Quindi per aver ricevuto l'onore di portare il segno di Cristo nel vostro spirito dovete imitare il vostro fratello Giorgio, lasciare tutto, divenire servi dei vostri fratelli, lavorare per l'armonia, l'unione, ed essere assetati di giustizia. Io non ho nessun potere per ora, ho solo il potere della forza dell'amore e questo potere lo uso cercando di imitare il mio Signore, e lo userò fino all'estremo sacrificio per salvare i miei fratelli. Per cui dovete non sentire un senso di colpa quando sapete che io sanguino, come qualcuno di voi mi ha detto, perché anche voi sanguinate spiritualmente ma dovete sentirvi protetti da questo sangue. Protetti spiritualmente perché questo sangue mantiene ferma la nostra unione. Il Calice della Comunione che sanguina fortifica la nostra unione e dobbiamo essere grati al Cristo per questo. Gesù ha detto: la cosa più grande che possa fare un uomo sulla Terra è dare la vita per i propri amici e questa è la mia missione. Il nostro segno è il segno delle stigmate e non è poco, la chiesa di Pietro non ha questo segno, lo ha avuto in passato attraverso Padre Pio, San Francesco, ma non l'ha saputo riconoscere. Io sono un Calice, questo calice sanguina e io stesso bevo da questa coppa, il Santo Graal che si chiama Nibiru. Un giorno questo calice potrebbe terminare di versare il Suo sangue e potrebbe trasformare la croce in spada ma mai contro di voi. Io sono venuto in questo mondo per voi, cari fratelli, per abbracciarci e riunirci sotto le ali del Cristo. Mai potrei mettere in atto un’azione di giustizia contro di voi e se un domani dovesse venirmi dato dal Cielo un potere non lo userei mai contro i miei fratelli. Lo userei contro l'anticristo.
 
Allora come prima vi dicevo il nostro compromesso per il Cristo ora è più alto. Ricordatevi che io non posso fare niente per obbligarvi a compiere la vostra promessa, nè potrò fare niente se voi doveste rinunciare. Perchè voi siete i chiamati, voi siete coloro che nel vangelo vengono definiti "Coloro che sono segnati sulla fronte". Segnati in fronte con il segno di Cristo. Il maligno fa di tutto per strapparvi via da questo segno. La rinuncia alle cose materiali deve essere totale, la rinuncia alla gelosia, all'invidia deve essere totale, l'impulso ad amare il fratello, a cercarlo, a cercare continuamente l'unione deve essere alla base, fino al momento in cui io sarò in questo mondo voi dovete cercarmi, dovete chiedermi suggerimenti, consigli, partecipare a ciò che faccio ogni giorno. Dobbiamo vincere questa battaglia contro il diavolo perché il numero degli integranti della chiesa di Giovanni in questo momento sono sufficienti per far parte della nuova era. Non siamo i soli candidati, ci sono tanti altri candidati nel pianeta Terra, tra cui fratelli che fanno parte della chiesa Cattolica, molti dei candidati non conoscono la verità, il nostro compito è trasmettere la verità, la Verità sul Cielo, sugli extraterrestri, sulla reincarnazione, sulle dimensioni spirituali, sulla realizzazione dell'uomo, sulle profezie, sulla creazione del Sole, delle Stelle, sull'intelligenza suprema, tutte queste cose dobbiamo trasmettere agli altri e nello stesso tempo fortificarci, prendere coscienza di chi siamo. Quando domani 7 di aprile ci saluteremo e io ritornerò in Italia voi dovete dire "Io sono un segnato di Cristo" con orgoglio e umiltà e offrire questa cristificazione, offrire la nostra stessa vita. Noi non siamo condannati a dare la vita, noi siamo onorati di dare la vita per Cristo. Essere parte della Tribu di Giovanni significa donare la vita per Cristo anche fisica o perlomeno essere pronti a farlo. Noi siamo servitori del Dio Adonay e siamo nemici del Dio Javè. Questi due Dei che litigavano nella bibbia nessuna chiesa sa spiegare il perchè. IL nostro Cristo Salvatore che è il Cristo Salvatore di tutto il mondo è venuto per chiarirci anche questo che nella bibbia c'era il Padre Adonay ma erano presenti anche altri Dei ai quali l'Intelligenza Suprema permetteva di compiere opere per tentare nella fede il popolo eletto. Quindi attenti perchè senza renderci conto possiamo convertirci in servitori del Dio Yavè che è il Dio della materia. Penso che non serve spiegarvi che cosa è la materia. La materia è egoismo, materialismo, paura. La materia è avere paura della morte, avere paura di non avere soldi, o di non averne abbastanza, avere paura di perdere qualcosa o qualcuno, la materia è tutto ciò che è egoismo, gelosia, tirannia, potere, dittatura. Noi siamo l'antitesi di questo. A volte siamo chiamati a fare delle scelte forti, prendere posizione su quale parte stare e quando nella società ci sono giusti che danno la faccia noi dobbiamo scendere in piazza e appoggiare questi giusti che sono nostri fratelli. Chiunque di noi non appoggia la giustizia significa che è un traditore. Siete quindi pronti per l'ultima tappa? Fino all'ultimo momento in cui resterò in questo mondo sempre sarò accanto a voi per fortificare la nostra fede, affinché possiamo proseguire facendo le opere. Ciò che chiede il maligno è la nostra divisione e che non diffondiamo la verità, a lui non interessa se facciamo una grande chiesa con tanta gente, a lui interessa che non denunciamo che non chiediamo giustizia. A noi non importa fare templi perchè il tempio è il nostro corpo dove risiede il nostro spirito che è uno spirito servitore di Cristo. Questa unione è necessaria, anche fisicamente, perchè siamo umani e dobbiamo sentire l'amore del fratello che ci è accanto. Vi amo tanto. Grazie
 
Segue Parte III

Parte III
 
I fratelli riempiono la grande sala. Copiose lacrime rigano i loro volti. Il Verbo si è fatto parola penetrando il cuore degli amati da Cristo. Coloro per i quali il Maestro chiede al Padre protezione.
 
Termina così la prima parte della riunione. Le parole di Giorgio sono punti di forza per i nostri spiriti, affinché possiamo proseguire con forza e costanza il lavoro nella vigna del Signore. È ora di andare a pranzo. I nostri dolcissimi fratelli di Campana hanno organizzato un grande buffèt per tutti attraverso il quale potersi rifocillare. Giorgio approfitta di questa pausa per incontrare i rappresentanti e i fratelli presenti delle arche del Paraguay, del Cile, del Messico, che approfittano di quell'unico momento intimo per potergli trasmettere le difficoltà vissute durante l'anno appena trascorso, le attività portate avanti e quelle in progetto per il futuro. Momenti vissuti intensamente e con grande emozione che rinsaldano il legame dei fratelli della tribù di Giovanni. Il Calice è lì per questo. La seconda parte ha quindi inizio. Giorgio apre lo spazio alle domande.
 
La relazione di Gesù e Giovanni Battista con gli Esseni.
La relazione che Gesù aveva con Giovanni Battista era fraterna, Gesù era un fratello-maestro e Giovanni Battista un fratello-discepolo. Quando erano bambini frequentavano una comunità iniziatica che veniva definita setta perché come noi erano semplici, non avevano una istituzione e in un certo senso non avevano la possibilità come noi di riunirci liberamente. C'era una repressione e si riunivano occultamente, erano in parte giudei, alcuni erano extraterrestri che venivano da El Dorado e in parte nazareni. Coloro che non erano di Nazaret erano personaggi che venivano indicati come profeti. Gesù e Giovanni Battista erano tra questi.
 
Chi erano i nazareni?
I nazareni (che non significa abitanti di Nazaret ndr) erano uomini destinati ad avere una missione profetica. Gesù e Giovanni Battista erano nazareni. A quel tempo nessuno sapeva che Gesù era il Cristo, il Messia, a parte Giovanni Battista e gli extraterrestri. Gli esseni sapevano che Gesù avrebbe avuto una missione come profeta, una grande missione. Quando i maestri esseni insegnavano, Gesù entrava, si sedeva, e intorno improvvisamente si creava una vibrazione così forte, magica, al punto che i maestri esseni istintivamente gli davano la parola e Lui iniziava a insegnare anche se era ancora giovanissimo, aveva appena 14, 15,16 anni. In realtà era Lui ad insegnare agli esseni. Dopo questo tempo iniziò a viaggiare, non con l'asinello ma con le astronavi. È venuto fino a qui, viaggiò nelle Indie, nel nord America, in Europa, creava arche, gruppi spirituali, dove rivelava chi Lui fosse, mostrandosi agli iniziati di quei popoli (Apache, Sioux, ecc.).  
 
Nel cosmo sanno quello che sta accadendo qui sulla Terra?
Non tutti, le civiltà che fanno parte della Confederazione Interstellare, che sono migliaia di milioni, si, lo sanno.
 
Stanno osservando ciò che sta accadendo sulla Terra?
Si, e stanno partecipando direttamente e indirettamente al cambio di questa civiltà. La nostra umanità è ciò che nel Vangelo Cristo chiama la pecorella smarrita. La nostra umanità è la pecorella smarrita e il pastore che ha le sue 99 sotto il suo controllo si preoccupa di quella che si è smarrita e la va a cercare.
 
Noi che apparteniamo alla chiesa di Giovanni come dobbiamo relazionarci con la chiesa di Pietro?
La Chiesa di Cristo è una unica chiesa e questa compone il Suo Corpo Mistico, le scuole possono essere differenti. Noi dobbiamo aiutare la Chiesa di Pietro, partecipare ma non accettare i dogmi, trasmettere la nostra conoscenza, denunciare il male che si è introdotto al suo interno ed esaltare il bene, questo è il nostro compito.
 
Cosa accadrà con le forze della natura?
Sempre siamo stati protetti dalle forze della natura, ma ora la situazione è cambiata e tutto ciò che accadrà, loro, gli extraterrestri, non potranno evitarlo, al contrario spingeranno affinché si compia ciò che deve compiersi perché questo è il tempo della giustizia del Padre. Questo significa che tutto ciò che l'umanità deve soffrire, lo soffrirà. Se un asteroide si sta avvicinando alla Terra non lo fermeranno, se si deve scatenare un terremoto non lo eviteranno, una guerra atomica non la bloccheranno. Questa è la differenza rispetto agli anni precedenti e tutti noi dobbiamo prepararci a questo. Andremo a vivere momenti terribili ma noi che siamo gli iniziati di Giovanni abbiamo il compito di aiutare l'umanità, tutta quell'umanità che vuole essere aiutata a superare questa sofferenza. È stato detto: molti i chiamati e pochi gli eletti. Questo perché le prove saranno tanto grandi che anche i chiamati si perderanno se i tempi non saranno accorciati.
Questi incontri spirituali dobbiamo cercare di viverli tutti, intensamente, momento per momento, viverli con tutte le nostre cellule perché saranno il carburante che ci permetterà, nei momenti terribili, prossimi a manifestarsi, di andare avanti con fede e forza interiore. "Dove due o più sono uniti nel mio nome io sono lì in mezzo a loro" disse il Maestro, e noi dobbiamo ricordarcelo sempre e dobbiamo essere felici di ciò che accadrà perchè sarà necessario che accada. Il Vangelo lo dice: "E in quel tempo ci saranno guerre, rumor di guerre, fame, pestilenze, terremoti, segnali in cielo"(Matteo 24:6). E Cristo ci dice "ma voi non dovete avere paura perchè è necessario che passi e tuttavia ancora non sarà la fine fino a che il figlio dell'Uomo apparirà nel Cielo con grande potenza e gloria”. Fino a quel momento dobbiamo resistere e Lui ci mette in guardia, ci chiede di stare attenti perchè potremo perderci e invece non dobbiamo perderci.
 
Come lavorare per sviluppare l'umiltà e annullare l'ego?
C'è una frase del grande filosofo Socrate che disse esprimendo la coscienza della propria ignoranza: "SAPIENTE È SOLTANTO CHI SA DI NON SAPERE”. Nella stessa misura in cui noi apprendiamo la conoscenza della Verità Universale dobbiamo realizzare quanto siamo piccoli. Quando guardate la volta celeste in una serata piena di stelle o se guardate le fotografie, che potete trovare su internet, scattate dalla sonda spaziale che riprende Saturno dove in lontananza si vede un minuscolo puntino più piccolo di una briciola di pane che è il nostro pianeta, come vi sentite? Dentro quella briciola ci siamo tutti noi con i nostri problemi. Cosa siamo quindi? Niente. Di fronte al Cosmo cosa siamo? Cosa siamo dinanzi alla Intelligenza Suprema? Dobbiamo quindi ampliare sempre più la nostra conoscenza, diminuire il nostro ego ed esaltare il valore dell'umiltà. Più siamo umili, più acquisiamo conoscenza. Questo è il segreto. Come l'uomo può acquisire la divinità? Con la conoscenza: la gnosi. Ma come realizzare la gnosi? Con l'umiltà. Riassumendo il concetto, l'umiltà ti permette di acquisire conoscenza e di realizzare la gnosi mentre l'ego ti lascia nella tua ignoranza. Realizzare la gnosi significa essere discepolo di Cristo.
 
Ci puoi raccontare dei giorni che Cristo ha trascorso nel deserto?
Era necessario che il Cristo preparasse e fortificasse il corpo e lo spirito di Gesù prima di poter coabitare con Lui, prima della personificazione. E come fortificare la Sua umana natura? Mandandogli il demonio che è il personaggio più indicato per metterti alla prova. Il Cristo essendo un Dio Solare e vivendo nella eternità della divinità doveva superare la prova di essere uomo con le sue naturali debolezze, con le sue passioni, con i suoi istinti animali, con i suoi sentimenti di uomo. Sentimenti e debolezze tipiche della terza dimensione come l'arroganza, la prevaricazione, la gelosia, l'invidia, l'ego. Il Padre quindi dà via libera al demonio perchè possa tentare Suo figlio. "Se tu ti sottometterai a me ti darò tutto il potere di questo mondo" dice il diavolo al Cristo offrendogli quindi l'eternità materiale al posto di quella spirituale; "Se come tu dici sei il figlio di Dio allora buttati da questo monte e i Tuoi Angeli verranno a salvarti" gli offre il potere scientifico-materiale. E gli offre di sottomettersi ai sentimenti umani affinché questi possano sottomettere gli uomini. Ma Cristo dentro il corpo di Gesù supera la prova e dice al demonio: "Vattene Satana, non tentare il Signore Dio tuo. Non di solo pane vive l'uomo". Nel mentre il Suo precursore deve superare la prova di dare la vita per il Suo Maestro. E la supera.
 
Tutti siamo stigmatizzati
Questa mattina dicevamo che tutti siamo stigmatizzati. Diciamo che io sono il portavoce dei precursori che siete voi e se voi che avete scelto di servire e di essere testimoni della chiesa di Giovanni non portate avanti il vostro compito o io stesso non lo dovessi portare avanti faremo la morte seconda. Abbiamo avuto il privilegio di conoscere  la verità di Cristo, la Verità che oggi ci onora di conoscere il Consolatore promesso con il quale ci siamo sposati e con il quale abbiamo ricevuto le stigmate spirituali. Questo significa che non possiamo permetterci di fermarci o di ritirarci perchè la morte seconda diventerebbe la nostra certa compagna. Non è una minaccia cari fratelli, è semplicemente la verità.
 
Il Cristo non perdonerà la nostra rinuncia
Il Cristo perdonerà i nostri peccati umani, le nostre debolezze, ma non perdonerà la nostra rinuncia. Accadranno fatti che proveranno la vostra fede ecco perché vi dò un comandamento nuovo: Vietato rinunciare! Vi dico in nome di Cristo che tutti voi siete già stati perdonati per tutti i peccati umani che avete commesso e che commetterete. Se vi dico questo in nome di Cristo, vi dico anche che non sarete perdonati se lascerete l'Opera, il Cristo, la Verità, io cercherò di dissuadervi in ogni modo ma se non riuscirò a farvi cambiare idea, sarò il primo che denuncerà di fronte a Cristo i vostri peccati. Rinunciare significa lasciare un cammino spirituale per dedicarsi ad una vita materiale. Se uno di voi decidesse di andare via da una delle nostre arche e si dedicasse per esempio alla lotta contro la mafia appoggiando un giusto o alla solidarietà appoggiando un missionario in aiuto ai bambini disagiati, non ha rinunciato all'Opera di Cristo, ha semplicemente cambiato missione. Lasciare la Verità significa dedicarsi esclusivamente alla vita materiale, a sopravvivere, al lavoro, alle vacanze, alla famiglia, non impegnandosi più in una causa sociale.    
 
La nostra opera e la mafia
Entrare dentro quest'Opera è come entrare in una organizzazione mafiosa solo che il valore è esattamente opposto ma in tutte e due i casi si esce solo con la morte, nel nostro caso con la morte spirituale, nell'altro con la morte fisica.
La mafia ottiene i suoi risultati con la sua metodologia, noi cerchiamo di mettere in pratica la stessa metodologia ma con valori opposti, loro per il male, noi all'antitesi, per il bene. Anche noi abbiamo le famiglie, i mandamenti, ecc... loro uccidono, noi dobbiamo risvegliare le anime ad una nuova coscienza e dare la vita per questo. Loro corrompono, noi dobbiamo offrire onestà, loro si riuniscono in famiglie, noi ci riuniamo nelle arche. Loro hanno capi, noi abbiamo rappresentanti. Loro hanno soldati noi abbiamo militanti. Quando loro entrano a far parte dell'organizzazione, lo fanno con dei rituali, noi ugualmente attraverso il battesimo, la comunione, la stella che portiamo al collo. Loro fanno un giuramento, quello di non tradire mai e di uscire dall'organizzazione solo con la morte, noi lo stesso, solo che la nostra morte sarà spirituale e non fisica che è molto peggio. Mi dispiace tantissimo e mi fa tanto male doverlo ammettere ma loro dimostrano quell'onore, quel coraggio, quella dignità di essere fedeli mentre noi tante volte dimostriamo di essere superficiali, tiepidi, pigri e timorosi. Loro nel male hanno più fede di noi nel bene. Sono disposti a fare qualunque cosa per la loro causa, andare in carcere, essere uccisi. Noi per Cristo che è il nostro Capo, il nostro Re, dovremmo essere fedeli, avere dignità spirituale, onestà, onore di servirlo, il coraggio di non tradirlo e se fosse necessario essere disposti a dare tutto, anche la vita per Lui. È molto interessante studiare il fenomeno mafioso guardandolo da un punto di vista mistico.
 
Dio ti perdona se ti penti
Dio ti perdona se ti penti, potrebbe perdonare anche il pedofilo che ha violentato i bambini ma solo se si pentisse profondamente e dedicasse il resto della sua vita ad aiutare i bambini nel mondo dando tutti i suoi beni ai poveri e ai bisognosi. Questo è il vero concetto del perdono. Io mi pento e faccio esattamente l'opposto di quello che avevo fatto prima per riscattarmi, fino a donare la mia vita per darla a chi la necessita. Se avevo violentato i bambini darò la mia vita, il mio danaro, tutto il mio tempo per aiutare i bambini che soffrono, se ero un mafioso, darò tutti i miei beni per aiutare coloro che combattono contro la mafia e dirò tutta la Verità di cui sono venuto a conoscenza mentre ero all'interno dell'organizzazione mafiosa, dei capi della mafia, dei complici, dei banchieri, dei politici, dei religiosi, dei massoni. Questo è il vero pentimento. E il vero pentimento viene perdonato.
 
Papa Francesco e la chiesa cattolica
Vi ho già detto che questa persona è stata eletta da Dio e sicuramente ha l'opportunità di poter fare due tipi di missione: una positiva (ed è quello che ci auguriamo) o una negativa. Questo è ciò che posso dirvi, per il resto lo sto osservando, lo sto accompagnando. Non voglio essere sottomesso alla chiesa cattolica, a prescindere dal fatto che per rispetto a ciò che Cristo ci ha lasciato ho fatto battezzare i miei figli dai suoi veri sacerdoti. Il messaggio di Cristo è un messaggio ecumenico universale ma la chiesa di Pietro è una chiesa ipocrita, non è trasparente, non lo è mai stata fin dal primo momento, si è sempre dimostrata ambigua, benevola ai compromessi e alla diplomazia. La chiesa che mi piace invece è una chiesa diretta, anche se con pochi fedeli, non importa, ma diretta, onesta, trasparente, peccatrice ma che quando sbaglia chiede perdono e  vuole cambiare.
Partecipo e vivo i sacramenti perchè quando il Cristo ce li ha dati non esisteva la chiesa di Giovanni, la chiesa di Pietro, eravamo tutti uniti lì intorno a Lui. "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue offerto in sacrificio per voi". Desidero, fortemente desidero, che la chiesa di Pietro cambi e che possiamo ritornare uniti come prima.
 
La chiesa spirituale
La chiesa deve essere spirituale. La chiesa non sono i templi. Io avrei potuto fondare una nuova religione chiamandola "La chiesa di Giovanni", la Legge italiana lo permette, ma il Cielo non vuole che io faccia un’altra istituzione. La chiesa di Giovanni è una chiesa spirituale della quale fanno parte laici, mussulmani, marxisti, cattolici ecc. Quando quindi io parlo di chiesa, parlo di chiesa spirituale non di istituzione. Io amo la chiesa di Pietro, mi piacerebbe cambiarla  e per questo sono spinto a denunciare continuamente i suoi misfatti.
 
Chi era il Dio Yavè?
Il Dio Yavè era il Dio della vendetta, della violenza, del potere, di Mammona, della gelosia, dell'invidia, della menzogna. Satana, o Lucifero stesso, si manifestavano spesso ai profeti d'Israele ingannandoli. Il Padre Adonay permetteva questo perché in questo modo metteva alla prova il loro discernimento. Potete constatare questo dai forti contrasti che trovate all'interno del vecchio testamento. I dieci comandamenti sono i veri comandamenti che Dio diede a Mosè, la terra promessa era vera e tante altre cose narrate nella bibbia, ma secondo voi scatenare guerre contro i popoli, uccidere o violentare i bambini possono essere voleri del Padre? Ecco perché mandò Suo figlio il Cristo, per chiarire tutto. Lui disse: "Non sono venuto per cambiare le Leggi del Padre ..." Ma di fatto le cambiò. Per esempio quando gli portarono l'adultera che era stata condannata a morte, Egli rispose: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". In quel momento annullò la condanna a morte e insegnò il perdono. O quando disse: "Vi è stato detto di amare i vostri amici e di odiare i vostri nemici ma io vi dico di amare anche i vostri nemici". Abbiamo quindi due “Dei”, uno è Yavè e l'altro è Adonay, Yavè è riuscito ad entrare nella chiesa di Cristo e a ingannare i cristiani, per questo è necessaria la Seconda Venuta di Cristo per chiarire le cose all'interno della sua chiesa.
 
Perchè c'è bisogno di avere un tentatore che contraddica la parola del Padre?
Il giorno in cui voi, fratelli miei che io amo tanto, capirete la metodologia del Padre Adonay avrete raggiunto lo stato di Coscienza Cristica. Ciò significa che in qualsiasi luogo dell'universo, dalla dimensione della Luce più idilliaca fino all'inferno e alle tenebre più oscure voi sarete personificati dal Cristo e quando incontrereste i demoni non potrete far altro che convertirli. Conoscere la metodologia del Padre Adonay, significa entrare nelle sue grazie. Questo è il risultato più grande di un discepolo. Il Padre Adonay ha i Suoi misteri nella Sua logica ma la Sua logica è perfetta quindi voi dovete essere coscienti che il Suo fine è sempre il bene.
L'uomo nella terza dimensione ha necessità di essere posto alla prova per fortificare le sue convinzioni, fare esperienza, conoscere il male per apprezzare e desiderare il bene. Le forme che il Padre usa sono molteplici, un angelo caduto, uno strumento diretto, le forze della natura... Perchè secondo voi il Padre non dice niente a Lucifero per impedire che cada, poteva dirgli: "Aspetta figlio, non fare questo, ti ordino di non farlo". Invece il Padre per fortificare il suo spirito interviene solo quando egli compie il delitto così come fanno i giudici.
Il Dio con il quale parlava Mosè era Adonay, in seguito nella Bibbia si parla di Yavè ma è un inganno... L'arca della alleanza era un sincronizzatore per entrare in contatto con Loro, gli extraterrestri. Le colonne di fuoco erano navi extraterrestri...
Mosè aveva commesso degli errori, il Padre Adonay lo castigò non facendolo entrare nella terra promessa, anche se era sempre un Suo strumento. Quando Mosè guidò il suo popolo verso la terra promessa molta gente si ribellò e iniziò ad adorare altre divinità pagane. Quali sarebbero gli equivalenti di quelle divinità pagane riportate alla nostra attuale società? A volte senza rendercene conto stiamo adorando quelle divinità materiali. Non so se mi capite. Mosè non fu mai ingannato, furono ingannati i suoi successori: Josuè, Aaron e altri ma c'erano altri profeti che erano illuminati come Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele.
 
La differenza tra Lucifero, Satana e la loro relazione con Yavè
La loro relazione è uguale nel male alla relazione che c'è nel bene tra Padre, figlio e Spirito Santo. È una compenetrazione dello stesso Essere. Lucifero e Satana sono due entità come Cristo e Gesù. Lucifero tenta nello spirito, Satana nella materia.
 
L'importanza dei quattro vangeli
Abbiamo una grazia immensa ad avere ereditato i quattro vangeli perché, anche se è vero che sono state tagliate delle parti, non sono stati manipolati gli scritti degli apostoli che riportano i discorsi del Cristo; lì trovate la Verità. Potete quindi, anche non leggere la bibbia, se non vi sentite di leggerla ma dovete leggere i vangeli perchè lì vi troverete il Cristo che sintetizza la Legge del Padre manifestandola attraverso Se stesso, con il Suo esempio di vita. Allora cosa vogliamo di più se abbiamo il Cristo Redentore e Salvatore che ha salvato tutti, compreso Yavè.    
 
Giuseppe, padre putativo di Gesù
Il padre adottivo di Gesù era uno strumento del Padre Adonay che aveva il compito di proteggere l'infanzia di Gesù. Era un essere non appartenente a questo mondo che aveva la genetica di Cristo.
 
Maria, la Madre Cosmica
Maria era un essere speciale, figlia di una madre armena, Sant'Anna. In Lei si personificò lo Spirito della Madre Terra. Personificando quindi la Madre Terra, Maria diviene la Madre Cosmica. Il Suo tempio corporale si sublimizza e il Cristo Solare può inseminare la Madre Cosmica. Il Sole quindi insemina la Terra per dare vita al figlio dell'uomo all'interno del quale Lui si personificherà. Il Cristo è il Sole, la Madre Maria è la Terra, i due si uniscono, fanno l'amore e nasce il figlio dell'uomo attraverso il quale il Cristo stesso prende corpo sulla Terra.   
 
Questo è il tempo di dire tutta la verità
Questa è la chiesa di Giovanni che spiega la verità spirituale relazionandola alla verità cosmica.  So che voi capite ciò che vi dico perché siete iniziati e avete il compito di diffondere queste verità in quanto è giunto il tempo che altri iniziati possano risvegliarsi ascoltandola. Il mio compito è quello di dire tutta la Verità perché è arrivato il tempo di dire la verità, tutta la verità, solo la verità.
 
Cosa accadde quando Gesù discese all'inferno?
Quando Gesù Cristo visitò gli inferi lo fece per offrire anche alle anime dannate la redenzione, cioè a tutti coloro che stavano scontando la seconda morte. Molti di loro accettarono e furono quindi portati via da lì e fatti reincarnare per potersi purificare. Altri non la accettarono e rimasero soldati del demonio.
 
Per approfondire e capire meglio la metodologia del Padre Adonay volevo chiederti un approfondimento sulla figura di Giuda.
Hitler era Giuda, Giuda era il figlio di Satana e Cristo lo chiamò ad essere Suo discepolo affinché potesse compiere la sua missione. L'unico Vangelo che parla di questo concetto indovinate qual'è? Quello di Giovanni che dice "E allora Satana entrò in Giuda". Divenne suo strumento.
 
Ma perché Adonay gli offre una seconda opportunità?
Non gli da una seconda opportunità semplicemente lo sfrutta per i Suoi disegni di castigo. Quindi Giuda, il demonio, fu uno strumento per castigare il popolo giudeo e oggi continua a farlo. Oggi infatti è qui un’altra volta. Lui è l'anticristo, cioè la reincarnazione di Giuda oggi è l'anticristo. Coloro che fanno parte della tribù di Giuda sono gli angeli di Satana.
 
Il demonio dopo che Cristo se ne andò
Il Vecchio testamento non è la parola del demonio, è la parola di Dio, solo che in alcuni momenti si infiltra il demonio con l'inganno. Non ha potuto infiltrarsi nel vangelo perché a quel tempo era incarnato il Cristo, cioè Dio stesso. Ma dopo che il Cristo se ne andò, il demonio si infiltrò nuovamente all'interno della chiesa della comunità cristiana. Pietro rimase fermo per trent'anni senza fare niente. Gli apostoli litigavano tra di loro. Il Cristo dovette contattare un criminale, San Paolo, per scuoterli e dire loro: "Risvegliatevi!!! Voi siete gli apostoli!" Negli atti degli apostoli trovate la missione di San Paolo.
 
L'Opera è come un colosseo
Il mio maestro Eugenio Siragusa diceva sempre che la nostra Opera è come un Colosseo, chiunque può entrare e uscire quando vuole.
 
A me sorge un dubbio: ma come potrebbe mai questo papa, dopo tutto ciò che ha fatto nella sua vita in passato, diventare l'altro testimone? Io penso che Enoch dovrebbe essere un esempio di vita e di lotta accanto ai suoi fratelli, così come lo sei tu.
Hai ragione nell'essenza del tuo discorso, ma se veramente noi siamo i chiamati, gli iniziati,  dobbiamo ragionare con la metodologia degli Esseri Cosmici, dobbiamo ragionare con la mentalità degli esseri di luce, degli angeli, dobbiamo riflettere con la metodologia del Padre e non con quella degli uomini. E l'unico, il più grande esempio tramite il quale noi possiamo capire i misteri di Dio e i Suoi programmi, è il Cristo. Ti ringrazio delle tue parole, che per te sono io il tuo esempio, ma per te posso essere io, per un altro può essere il papa, per un altro ancora un profeta, non importa, l'importante è che l'esempio massimo della tua vita al di sopra degli uomini sia il Cristo. Cosa fa il Cristo con le persone che vogliono cambiare, che si convertono? Il Cristo li elegge come Suoi rappresentanti perchè Lui vuole che noi realizziamo umilmente due cose: l'obbedienza ai Suoi voleri e un’altra ancora più importante, il discernimento. Vi ho detto che Uno solo sta al di sopra della Legge e questo è il Padre Adonay o Suo figlio il Cristo, Lui può cambiare la Legge, per cui può eleggere uno strumento negativo nel momento in cui questo si predispone ad essere positivo. Ma ritornando al tuo discorso, se papa Francesco non manifesterà di essere l'altro testimone si rivelerà come un braccio dell'anticristo. Questo è ciò che ci differenzia dagli altri, questa apertura mentale nella quale tutto è possibile e niente è imprescindibile, tranne il Cristo che è l'unico. Il Cristo È e basta. Tutto può cambiare, tutto si può trasformare. E quindi aspettiamo. Io so che l'elezione di questo Papa, l'entrata di quest'uomo in vaticano è un grande segnale. Tu sai che io so cosa accadrà, ma devo obbedire e aspettare che gli eventi si manifestino.
 
Sono passati 13 anni, è stato eletto il giorno 13 dell'anno13, è possibile che Dio lo metta alla prova affinché possa pentirsi?
Tutto è possibile anche questo, ciò che sappiamo in questo momento è che la Chiesa cattolica, il vaticano, è nelle mani del demonio per le cose nefaste che ha commesso e che continua a commettere. Speriamo che il buon Papa Francesco abbia la forza di ripulire le opere nefaste che ci sono all'interno. Se ha la forza, che Dio lo benedica, se non ha la forza sarà la fine della chiesa cattolica. I cristiani si perderanno tutti tranne coloro che persevereranno nella fede. Entro il prossimo anno sapremo.
 
Cristo e la donna
Cristo diede alla Maddalena il compito di avvisare i suoi fratelli che Lui era resuscitato anche se sapeva che gli apostoli non le avrebbero creduto proprio perché era una donna. Il Cristo fa questo prima di tutto perchè dà alla donna una importanza che prima di quel tempo non aveva, infatti la donna non contava niente. Con quel gesto il Maestro elegge la donna, come essere, più importante degli uomini. Cristo riforma in questo modo la Legge di quel tempo.
 
Il matrimonio dei preti
Si, è vero, persiste ancora oggi l'arroganza maschile ma non negli uomini saggi.
La chiesa dovrebbe permettere  il sacerdozio femminile, il matrimonio dei preti, sarebbe la soluzione per mettere fine all'infermità della pedofilia. Io so, e lo sa benissimo anche papa Francesco, che la pedofilia nella chiesa non è un fenomeno ristretto di cento preti ma del 90% dei sacerdoti. Cioè su 100 preti, 90 sono pedofili. E questo è Satana che si è infiltrato dentro. Allora se lui fosse saggio dovrebbe dire: basta con il celibato, permettiamo ai sacerdoti  di sposarsi, vedrete come piano piano il fenomeno diminuirebbe. Nelle alte sfere della gerarchia vaticana, i più alti prelati hanno ciascuno la sua concubina ma tanti poveri preti ai quali viene impedito persino di avvicinarsi ad una donna devono contrastare gli intimi richiami della natura andando contro se stessi e spesso degenerando questo naturale istinto, abusando dei bambini che da innocenti, per paura e per vergogna mantengono il silenzio. In realtà è stata una invenzione della chiesa cattolica nei vari concili dopo il 500 la castità. Da quando il Cristo è salito al Cielo fino all'anno 300 la chiesa di Pietro e la chiesa di Giovanni erano la stessa cosa. Successivamente la chiesa di Pietro ha iniziato a sposarsi con il potere e a compromettersi e così ha iniziato a degenerare.
 
Gli omossessuali
Gli omosessuali non sono rifiutati agli occhi di Dio, l'importante  è che loro limitino i loro diritti entro l'accettabile. Bisogna rispettare i loro diritti sociali, politici,la loro unione matrimoniale ma non sono d'accordo nel dare loro dei figli da crescere. Il bambino non può essere cresciuto da una copia dello stesso sesso. Chi è la mamma e chi è il papà? Il bambino si confonde. Un’altra cosa che non condivido è l'esibizionismo ma questa è una cosa che non condivido neanche con le copie tra virgolette normali. Sono invece intollerante nei casi di pedofilia, lì per me non c'è perdono tranne nei casi del vero pentimento di cui vi ho già parlato. Per queste persone chiedo al Padre Adonay di fare una legge nuova e di dare loro la morte, non seconda, ma terza. I bambini non vanno toccati. Mai!!!
 
Cosa pensi di una persona corretta che fa del bene, che ha una buona ricchezza materiale, una buona ricchezza spirituale e che aiuta molto il prossimo?
Penso che è una buona persona ma non è un messaggero di Dio. Perché per poter essere un messaggero di Dio devi fare ciò che Lui ha detto: "Và, vendi tutto ciò che hai, dallo ai poveri e poi seguimi". Questa è la verità. Non posso dire che è una cattiva persona perchè mette in pratica delle opere buone ma non è un apostolo di Cristo. Quando tu ti sposi con Cristo i tuoi soldi, i tuoi beni, diventano Suoi, non ti appartengono più.
 
Ma questa persona arriverà a vedere Dio?
Si, certo, dopo che ha venduto tutto e ha dato tutto ai poveri si. Io sono felicissimo di non avere niente e se un giorno il Padre mi farà arrivare tanto denaro significherà che Lui vuole che lo utilizzi tutto per Suo figlio, per portare avanti la Sua missione e aiutare i bimbi di Omar o delle favelas di Buenos Aires, del Cile ecc. Questo la chiesa cattolica avrebbe dovuto fare, tenersi il 10%  e spendere per la diffusione del vangelo il 90% , invece ha fatto esattamente il contrario.
 
Potremo predicare nella centrale di Fukushima
Noi possiamo, se è volontà del Padre, predicare la parola del Cristo nella centrale di Fukushima alla presenza di tante persone ammalate e andare via. In realtà questo è già accaduto quando sono stato a Chernobyl a parlare in una conferenza con tante persone dove mi accompagnavano anche Mara e altri fratelli. Eppure non sono radioattivo, non sono morto.
 
L'avviso
L'avviso della Vergine di Garabandal si riferisce ad un grande asteroide che spaventerà tanto la gente da fargli confessare a Dio tutti i propri peccati. Si avvicinerà tanto alla Terra che tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti d'America fino all'ultimo povero del pianeta, lo vedrà e si inginocchierà chiedendo perdono e pregando di essere risparmiati. Poi se l'asteroide impatterà sulla Terra o meno non lo so. Vedremo.
 
Giorgio interrompe le domande per chiedere un applauso ai ragazzi che lavorano per la Sydonia Production, Luca Trovellesi, Diego corvaro, Piero Di Stefano e gli altri giovani ragazzi (collegati in streaming) che lavorano assiduamente e con grande passione e sacrificio in Italia  per portare avanti la missione affidata dal Cielo a Giorgio, dando poi la parola ai rappresentanti presenti in sala, Mattia Corvaro, Fermin Ochoa e Ornella Iannitelli operativi nella sede di Sydonia in Argentina che vede i suoi uffici presenti nella capitale, a Buenos Aires. Mattia ci informa che nei successivi giorni sarebbe andato in onda sul canale "HISTORY CHANNEL" lo straordinario documentario da loro recentemente realizzato sul volto sacro della sindone e sul velo della Veronica dal titolo: "Alla ricerca del volto di Gesù". Giorgio riprende la parola trasmettendo la profondità del programma magistralmente realizzato da Luca e i suoi ragazzi con la partecipazione attiva, peraltro anche come protagonisti delle fiction, di alcuni componenti della nostra associazione Giordano Bruno. Un documentario completo, approfondito e di grande impatto emotivo.
 
L'incontro riprende il suo corso.
Juan Alberto invita Luz de Maria, presente all'incontro, ad un saluto, la quale coglie l'occasione per rendere partecipi i presenti di un messaggio da lei recentemente ricevuto che richiama all'unione dei fratelli. "... il vero uomo cristico" dice Luz "è colui che ama suo fratello al di sopra del suo proprio io umano… Colui che innalza l’amore di Cristo al di sopra della sua umanità, mettendo tutto da parte, il proprio volere, i propri gusti, i propri desideri, colui che si annulla totalmente affinché Cristo dimori in lui. All’alba di questo giorno abbiamo ricevuto un messaggio da Cristo e dalla Madre che vorrei condividere con tutti voi" prosegue leggendo il messaggio del quale riporto alcuni tratti: "In un solo amore divino, nell’unità dei nostri cuori e nella unicità del mistero infinito chiediamo a ciascuna creatura umana di prendere urgentemente coscienza del suo stato spirituale interiore" dice il messaggio ... Amati Miei non è con l'esaltazione dell'ego umano che giungerete a me, bensì con il cuore contrito e umiliato, pieno del desiderio di ravvedersi, con la fede e la speranza che non vi abbandonerò ... Con quanta facilità vi giudicate gli uni con gli altri, puntando il dito, dimenticando i propri errori! Ci sono quelli che crocifiggono costantemente Mio Figlio, crocifiggendo i propri fratelli! ... Satana non si è fermato solamente ai non consacrati, ma si è infiltrato tra i devoti, prendendo coloro che non sono fedeli di Mio Figlio per lacerare il Popolo fedele, che sarà preda di grandi persecuzioni e tradimenti. ... Convoco i miei Apostoli di questi istanti affinché con il donarsi, fusi con il Mio Divino Figlio siano lampade ripiene di oli e non restringano la loro lucentezza, bensì siano veri specchi dove Mio Figlio possa guardare Se stesso. Questo istante non è dei tiepidi, già che i demoni si spingono non solo sui tiepidi bensì su tutte le anime ... Pregate l'uno per l'altro affinché la confusione non vi porti a cadere...".
 
"Grazie Luz per queste parole profondamente spirituali" dice Giorgio ringraziandola.
 
La Vita ci parla, il Cielo ci parla, continuamente, attraverso segni, attraverso le persone che ci stanno accanto, attraverso i messaggi che giungono a noi tramite messaggeri che i Maestri Cosmici eleggono per aiutarci nella nostra evoluzione. A differenza di ciò che accade nelle nostre scuole disastrate dove i docenti, tranne rare eccezioni, non hanno a cuore il futuro dei ragazzi, non svolgono con amore e passione il loro ruolo di insegnanti seguendo passo passo i loro alunni, questi Esseri provenienti dalle Stelle si preoccupano del futuro dei nostri giovani, dei nostri bambini e del futuro della umanità. Il nostro compito non è quindi adorare tali messaggeri con fanatismo ma fare nostri i messaggi che questi ci trasmettono, se sono in stretta sintonia con gli insegnamenti del Vangelo. Quando poi il messaggero rispecchia con la propria vita i messaggi che trasmette a piena imitazione di Cristo, amando il prossimo più di se stesso e dando tutto, la stessa propria vita per i fratelli, allora la devozione è dovuta, inevitabile e giusta perchè ci troviamo di fronte al riflesso del Maestro più grande, Gesù Cristo.
Giorgio chiama a se i rappresentanti dei vari gruppi operativi, uno per uno, invitandoli a trasmettere il proprio sentire.

Juan Alberto chiama al tavolo dei relatori Carlos Santana, uno dei nostri fratelli di Città del Messico che per la grande distanza non hanno avuto mai la possibilità di raggiungere Giorgio per assistere agli annuali incontri spirituali delle arche. Per lui è una grande, grandissima emozione questo anno poter stare qui insieme a tutti noi e attraverso di lui gioiscono i fratelli messicani che tramite un loro rappresentante si sentono presenti all'incontro.
 
"Ciao, io sono Charli del Messico, sono molto emozionato di stare qui insieme a voi, di conoscervi tutti e devo ammettere che sono nervoso. Anche se siamo molto lontani in realtà ci sentiamo molto vicini a voi. Con il nostro piccolo gruppo abbiamo diffuso i messaggi di Giorgio invitando la gente a lavorare in favore della vita appoggiando cause giuste, a prescindere dalla propria religione o dalle proprie credenze. Per noi è stato molto difficile e complicato, ci è costato tanto sacrificio portare avanti le varie attività.  A volte sorgono dubbi, altre volte situazioni complicate che riguardano la vita personale, per questo sempre consultiamo il dottor Rambaldo, Valeria o lo stesso Giorgio su ciò che dobbiamo fare. E quindi anche se siamo così lontani da voi e non abbiamo un contatto diretto ci sentiamo ugualmente vicini a tutti voi. Voglio mandarvi quindi tanti saluti e tanti abbracci dai fratelli del Messico continuando a portare avanti la lotta e mantenendoci uniti".
 
Il testimone viene passato a Luis Ayala rappresentante dell'arca del Cile:
 
"Era tanto tempo che non mi trovavo riunito con tutti i fratelli per differenti motivi che non mi hanno permesso di stare con voi negli scorsi incontri. Una cosa che volevo trasmettervi è il sentimento di allegria e di emozione che provo in questo momento nello stare accanto a Giorgio, con il suo sorriso, condividendo questa atmosfera speciale di grande gioia. Per me sono stati difficili questi anni a livello personale  ma la determinazione è una, e l'invito che Giorgio ci rivolge ora è quello di assumere questa responsabilità con grande serietà, e oggi qui insieme a voi mi sento più forte, più motivato, con un grande appoggio per lavorare in questo cammino angusto. Un abbraccio grande a tutti i miei fratelli. Sono molto felice e spero che un giorno non lontano potremo riunirci dall'altro lato della cordigliera, l'invito è questo che possiamo essere più uniti,  più in contatto. Molte grazie a tutti, grazie a Giorgio, a Sonia, a tutta la famiglia da parte del Cile, di coloro che non sono potuti venire con noi, e anche di coloro che non hanno potuto raggiungerci dall'Argentina, dall'Uruguay, dal Paraguay, dal Messico, dall'Italia, dalla Spagna. Sono molto contento e riconoscente qui, insieme al mio fratello e amico Marco Antonio. Grazie a tutti".
 
La parola viene ora data a Marco Antonio altro rappresentante dell'arca cilena.
 
"Prima di tutto voglio ringraziare Dio e nostro Signore Gesù Cristo per permetterci di stare qui oggi. Pensate che quasi non arrivavamo oggi perché hanno chiuso la frontiera per lavori, giusto 13 minuti dopo che la abbiamo attraversata noi, e l'avrebbero riaperta solamente il giorno seguente. Voglio ringraziare i fratelli, tutti i fratelli del Cile per lo sforzo che hanno fatto, quattro di loro che sono arrivati in aereo, quattro per via terra facendo 2600 km. Ma non importa la stanchezza, o improvvisamente "la mala onda" (Cattiva onda di energia), aspettare tre ore alla frontiera o due nel gate, stiamo qui perché Giorgio e il nostro Signore Gesù Cristo se lo meritano e meritano molto di più. Qualsiasi sforzo possiamo fare è sempre poco. Quindi veramente sono molto felice. Ringrazio tutti i fratelli dell'Argentina, dell'Uruguay, del Paraguay perché sempre noi ci nutriamo di loro, apprendiamo da loro, e veramente mi sento in famiglia. Quando ci abbracciamo, questa energia che scorre tra di noi credo che sia una alimentazione molto importante. In Cile stiamo facendo varie cose, il prossimo lunedì inizieremo una trasmissione alla radio. Abbiamo tanta voglia di iniziare a gridare alla radio, stiamo facendo anche dei mini libri che abbiamo portato a Giorgio relazionati all'avviso e stiamo lavorando con un altro che si chiama "Il patto planetario". Il gruppo è molto attivo e forte e per questo siamo felici. Certo avevamo sperato che Giorgio questa volta potesse venire in Cile però non importa, io penso che quando Giorgio dice una cosa è il Cielo che comanda. E quindi noi dobbiamo ubbidire ciò che il Padre dice e punto. So che Giorgio un giorno ritornerà in Cile, credo in lui e il prossimo anno ci sarà. Volevo dire anche un’altra cosa. Quante persone ci saranno nelle arche di tutto il Sud America e dell'Italia? Mille, duemila persone? Siamo sette miliardi di abitanti nel pianeta, duemila persone non sono niente eppure noi abbiamo il privilegio di conoscere il messaggero di Cristo e Luz de Maria, credo che sia un regalo di Dio, me lo ripeto continuamente. Abbracciare Giorgio, vedere le sue stigmate, vederlo sanguinare, abbracciare Luz de Maria, credo che sia un regalo troppo grande per i cileni, credo che non meritiamo tanto. Sono tanto emozionato. L'altro giorno ho letto sul calendario di un ufficio: "Non dire a Dio quanto è grande il tuo problema, dì al tuo problema quanto è grande Dio", una frase che mi è rimasta dentro e che voglio trasmettere a tutti voi. E allora per concludere, Gesù Cristo lavora per Suo Padre, Dio, Giorgio Bongiovanni lavora per Gesù Cristo, tutti noi lavoriamo per Giorgio Bongiovanni, alla fine tutti lavoriamo per il Padre. Grazie".
 
È il momento del rappresentante del Paraguay, Omar Cristaldo.
 
"Buona sera a tutti" dice Omar, "mi piacerebbe chiamare qui con me Jorge Figueredo un fratello che sempre mi accompagna".
Jorge Figueredo prende quindi la parola profondamente emozionato: "Realmente non so cosa dire. È per me qualcosa di così meraviglioso essere presente, poter condividere con i miei fratelli e le mie sorelle questi momenti e credo che questa comunione sia reale. Perdonate la mia emozione. Nella vita accadono tante cose, ho intrapreso molte attività nella mia vita, culturali, sportive, politiche, ma mai sono stato tanto perseverante come da quando nella mia vita ho incontrato Giorgio Bongiovanni e questo ci tenevo a dirlo e per questo lo voglio ringraziare. E sempre ricordo le parole di Erika che un giorno disse: -Conoscere Giorgio Bongiovanni, un inviato del Cielo, uno strumento del Cristo, ci fa persone migliori, ci cambia la vita-. Io credo che Giorgio Bongiovanni è un vero rivoluzionario e rappresenta il Calice vivente della Comunione Cristica. Però perché? Non solamente perché denuncia il male, non solamente perché fa conferenze, ma soprattutto perché ci giunge al cuore. Molte grazie".
 
"Jorge Figueredo" dice Giorgio riprendendo il microfono "è un fiscale penale, un giudice, un magistrato della Repubblica del Paraguay, un collaboratore della nostra rivista antimafia. Per me è una persona straordinaria perché lui è stato ed è amico di un martire dell'antimafia del Paraguay, Salvadore Medina, assassinato dalla mafia. Per me è un onore averlo qui. Grazie".

Un grande applauso ricorda questo grande martire della giustizia.
 
Omar Cristaldo riprende quindi la parola:
 
"Credo che Jorge abbia già espresso tutto ciò che io avrei potuto e voluto dirvi. Voglio solo ringraziare il Padre Creatore, Suo figlio, la Vergine Maria, che sempre in un modo o in un altro sono presenti quando siamo riuniti e oggi Giorgio Bongiovanni possiamo dire che incarna o personifica il Cristo, Luz de Maria la Madre che con il Suo manto ci avvolge e ci protegge. È una responsabilità molto grande avere questa conoscenza perché per stare riuniti oggi qui e per tutto ciò che abbiamo ascoltato, per tutte le rivelazioni che ci sono state fatte realmente ci possiamo rendere conto che ci troviamo veramente nel culmine di un processo che ha avuto inizio duemila anni fa, dove è chiaro il ritorno del Maestro Gesù. Dobbiamo realizzare il senso dell'unità che ci viene chiesto che non significa solo abbracciarci e baciarci ma fare l'Opera insieme, io in Paraguay, voi in Argentina, in Cile, in Messico, in Italia, insieme nel portare avanti la stessa Opera questo significa stare insieme. Ed è con questo sentimento che cerchiamo di portare avanti l'umile opera che riusciamo a fare e che Giorgio ci raccomanda di continuare a portare avanti, e con molta responsabilità. Quindi mettiamo nuovamente a disposizione il nostro si, di continuare a collaborare con te fino alla fine Giorgio".
 
"Approfitto per ringraziare Graciela del Paraguay" prosegue Giorgio, "l'architetto, e Hilda, perché loro insieme a Omar portano avanti la mensa dei bambini che Funima International in Italia coordina, aiuta, sostiene con la raccolta di fondi. Quanti bambini abbiamo Hilda? 35, 40 bambini come media al giorno e ora arriveranno altri aiuti italiani da parte di alcuni amici per continuare a fare sempre meglio. In Paraguay abbiamo operative le tre attività dell'Opera: l'attività spirituale, l'aiuto ai bambini e l'antimafia. Grazie Omar”.
 
Juan Alberto chiama al tavolo dei relatori la nostra Erika Pais responsabile dell'arca di Montevideo e delle varie arche dell'Uruguay.

"Bene voi sapete che io sono fatta per scrivere non tanto per parlare ma se Giorgio non pensa che dirò delle fesserie gli chiedo cinque minuti" esordisce Erika destando le risate dei presenti che ascoltano attenti ed emozionati. "A parte gli scherzi è da alcuni giorni che mi gira nella testa il concetto di libertà perché il Cristo, e Giorgio ovviamente, ci hanno sempre ripetuto che la verità ci renderà liberi ma liberi davvero. E c'è un altra frase nel Vangelo dove si parla di Gesù che andava a cercare i Suoi in carcere e in ospedale ... e quando una persona non ha la possibilità di muoversi o di parlare, quando perde la capacità di deambulare o quando è detenuta in un carcere o è affetta da una grave infermità, sempre la mente, l'immaginazione fugge, supera la barriera materiale e molte volte incontra la spiritualità, incontra qualcosa che inizia a rispondere alle sue domande. Allora riflettendo su questo pensavo che noi camminando per la strada spesso ci sentiamo liberi ma in realtà non lo siamo, siamo rinchiusi in un carcere che non ha reti materiali ma si ideologiche, reti che ci impone a volte la stessa società rinchiudendoci in un sistema demoniaco: la materia. La necessità del denaro per poter vivere, l'ego, le differenze ideologiche, le differenze delle forme di comunicare e di dirsi le cose e quindi magari vogliamo dire una cosa e la persona che abbiamo davanti ne capisce un altra, persino la lingua è un carcere per noi. E quindi credo che il Cristo lo possiamo incontrare se poco a poco iniziamo a sentirci liberi da questo carcere, nella nostra mente, nel nostro spirito, nella nostra anima, nel nostro cuore, iniziamo a volare, iniziamo a guardare ciò che è la materia e in questa libertà potremo incontrarci con gli altri fratelli, con il prossimo. Chissà che forse il primo sforzo non sia proprio quello di incontrarci tra di noi, Juan, Omar, i fratelli cileni e dopo, poco a poco, cercare tutti gli altri che mancano. Conquistare o risvegliare la Verità nella nostra Chiesa, la chiesa di Giovanni. Questo era ciò che volevo dirvi, che non dobbiamo avere paura e iniziamo poco a poco a far cadere queste barriere e tutte le parole che Giorgio ci ha detto in questi giorni siano la chiave per aprire tutte queste porte, tutte queste reti che oggi ci tengono prigionieri e con questo riaffermare che la Verità di Cristo è la Verità che un giorno, molto presto, ci renderà liberi veramente. Grazie. Volevo ringraziare i fratelli di Campana che ci sono stati vicini oggi quando nostro figlio Giorgio (David) è stato male, che ci hanno accompagnati all'ospedale privandosi di ascoltare Giorgio che è il nostro Maestro e hanno scelto di accompagnare dei fratelli in difficoltà".
 
Anche Erika termina il suo intervento, la parola passa alla delegazione di Buenos Aires la quale ha tre delegati che hanno la responsabilità di distinti territori e distinte funzioni.
 
Gloria Torres: Ciò che posso dire in funzione dell'impegno che mi sono assunta e che ci siamo assunti nel nostro gruppo è che fondamentalmente ci sentiamo felici di poter seguire e accompagnare un inviato del Cielo, riconoscere la sua grandezza, i suoi insegnamenti, che le sue parole sono di verità, che tutto ciò che lui ci dice proviene dal Padre. Lui ci insegna a riunirci, a collaborare, a restare uniti. Siamo al servizio dell'Opera di Giorgio ma siamo anche al servizio di ognuno dei nostri fratelli. Tutto quello che dobbiamo fare per poter andare avanti è guardare l'esempio di vita, di lotta di Giorgio, la fatica, la perseveranza, l'insegnamento, la parola di Dio trasmettendola a tutti coloro che lo necessitano. Mi resta solo da ringraziare tutti voi per avere la possibilità di ascoltarvi di poter condividere e lavorare insieme a voi in questo compito meraviglioso. Grazie.
 
Dopo Gloria Torres, una sorella che attraverso la sua profonda sofferenza ci insegna il valore della fede e della disponibilità al Cristo, Giorgio presenta Alicia Conti "che conduce un importante programma -Dal Cielo alla Terra- nella emittente di Buenos Aires -Radio Mantra- dove Giorgio spesso è chiamato ad intervenire. "Non voglio parlare di ciò che noi facciamo" esordisce Alicia "tu mi hai dato un microfono e allora voglio solo dire qualcosa che sento. Tu oggi hai letto il messaggio di Pasqua dove Gesù ci chiede di mangiare la Sua carne e bere il Suo sangue. Poi ci hai spiegato che tu sei la coppa della comunione, noi tutti beviamo il tuo sangue e portiamo le tue stigmate diffondendo l'opera, amando il fratello, facendoci carico di quello che siamo in questa chiesa mistica, spirituale. In questo messaggio Gesù ci chiede unione e permanentemente, umanamente, miserabilmente noi commettiamo errori. E oggi tu ci hai detto qui: "In nome di Gesù io vi dico che tutti i vostri peccati saranno perdonati tranne quello della rinuncia, cioè il peccato di rinunciare lasciandoci trascinare via dalla materia. Io so che tu non vuoi che dica questo che dirò ma se Gesù perdona i nostri peccati è solo perché tu sanguini per noi, speriamo che noi possiamo portare la croce con l'amore e la disponibilità che tu hai verso tutti noi fratelli. Cercherò di non dimenticare niente e avere la stessa pazienza, lo stesso amore, la stessa disponibilità, la stessa tolleranza che hai tu con ciascuno di noi per apprendere a bere questo sangue che Gesù chiede. Grazie".
 
La parola passa a Juan Josè Mendez responsabile da diversi anni dell'arca di Buenos Aires: "Buona sera, realmente non mi vengono le parole perché ero profondamente immerso a pensare a Giorgio, a tutto ciò che lui ha fatto in così tanti anni, con tanta compenetrazione in Cristo, il suo sguardo, le sue stigmate, il tempo che è passato, non so, sono stato concentrato a lavorare per alcune ore per elaborare un video che voglio mostrarvi e che realmente riflette una sintesi dello sguardo di Giorgio, della musica e della profondità del Cristo in Giorgio e Giorgio nel Cristo. E più tardi quando arriverà il momento ve lo mostrerò. Ora posso solo dire che è veramente emozionante aver condiviso tanti anni insieme. Vedere che ancora siamo qui, che ci possiamo incontrare, che veniamo da luoghi dove abbiamo lasciato tutto, offerto tutto, dove siamo stati scossi in moltissime circostanze e ognuno di noi lo sa nel suo proprio intimo e  comunque siamo qui e continuiamo a seguire, fermi, con le mani nell'aratro sempre avanti. È molto emozionante vedere tutti voi e ognuno di coloro che si compromettono (per Cristo ndr) e proseguono nel cammino e proseguiamo nel cammino fino alla fine. Solo questo è quello che posso dire.
 
Le immagini del video proiettato da Juan Josè scorrono tra l'emozione dei presenti. Un forte applauso per trasmettere tutta la gratitudine e tutto l'amore a Giorgio, questo straordinario essere che ha donato gli anni più belli della sua vita ai suoi amati fratelli. Per la loro libertà.

"Emozionante" dice Giorgio commosso, "hai fatto un riassunto di tutta la mia vita" e dopo qualche secondo di silenzio prosegue: "Ed ora abbiamo un messaggio di Mara dall’Italia che è stata una delle protagoniste della mia vita accompagnandomi in tutto il mondo".Mara Testasecca rappresentando le arche d'Italia interviene quindi per streaming dall'Italia: “Dobbiamo essere presenti e uniti con voi e con quest’uomo, con i segni di nostro Signore, uno ad uno vicini alla luce e nella coscienza del suo immenso amore. Lo ringraziamo per l'infinita pazienza che ha nel ripetere e ripetere incessantemente gli insegnamenti. Si può amare il Regno di Dio sulla Terra a prescindere da tutto. Vi amiamo, da parte di Mara e dai fratelli dell’Italia, impegnati in questo servizio a favore della vita e a Cristo. Grazie Giorgio in eterno, grazie a tutti”.
"Il 25 marzo" prosegue Giorgio "pochi giorni fa, abbiamo ricordato la nascita in questo mondo, del mio Maestro Spirituale: Eugenio Siragusa. Un applauso al mio Padre spirituale che è stato il Maestro che mi ha iniziato a questa Opera. Prima di continuare vorrei aprire una piccola parentesi per rendere omaggio ad un mio amico qui presente, a cui sono grato, vorrei chiamarlo sul palco. Un amico, un fratello e anche un maestro. Così come Juan Alberto anche lui è un veterano, un rappresentante dell’Opera, biografo della mia vita personale, da stigmatizzato, mistico e giornalista antimafia; devo molto a questa persona. Desidero che venga qui e ci regali alcune parole. Il giornalista Jean Georges Almendras.

Georges Almendras prende quindi la parola:

 “Bene, cosa potrei dire che già non si è detto in tutti questi anni? C’è sempre qualcosa di nuovo da dire ai volti già vecchi, alle molte facce nuove e a quelle ancora più nuove delle persone che dovranno arrivare. Sono presenti anche adulti, uomini e numerosi ragazzi. Siamo qui in questo pomeriggio, parliamo un’unica lingua e quindi non è necessario aprire la coscienza, perché tutti siamo nella stessa barca. A volte è necessario ricordarlo, poiché gli stimoli interiori ed esteriori possono, in qualche misura, trasformarci nel bene o nel male. Vorrei chiedere a tutti voi, senza ripetere l’essenza del messaggio perché lo state vivendo, ognuno a modo suo, con la propria cultura, il proprio carico di problemi e di scoperte, le rivelazioni, i movimenti spirituali ed umani, con le sofferenze, le ricchezze, le carenze, gli eccessi, le lotte, i silenzi, che c'è qualcos'altro che desidererei osservare dalla comunità della nostra Opera! O meglio ancora dalla comunità umana che forma la nostra Opera, la quale è inserita nella società ed in questo sistema. A volte non sappiamo coniugare la sua pratica con il discorso teorico e verbale. E cosa sento? Accade spesso che ognuno, difficilmente riesca a trovare nel proprio posto l'integrazione necessaria, allora sopraggiungono gli eccessi, l’indifferenza, l’isolamento ed il fanatismo, quest'ultimo sempre presente nell’opera di Giorgio Bongiovanni come in tutte le opere che abbracciano cause sociali: nella chiesa, nelle religioni, nelle comunità politiche, nel calcio. Da un lato vi sono l’eccesso o l’indifferenza, dall’altro l’esagerazione nell’operatività, nel voler capire. Eugenio Siragusa ha sempre detto che il fanatismo è l'eccesso di credere in ciò che non esiste. Giusto, parole molto appropriate. Quindi ciò che desidero dirvi semplicemente, non voglio dilungarmi, ma sento l’obbligo di trasmetterlo, è che quando prendiamo un impegno, e sia il benvenuto, questo si deve concretizzare con i frutti, non solo con le intenzioni. In legge si studia l'introduzione al diritto: “La strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni”. È corretto dottor Rambaldo? Veramente questa massima è un monito per tutti coloro che sono impegnati in opere spirituali e che cercano di lottare. Perché chissà, potremo arrivare fino in fondo o rimanere a metà del cammino. Se osserviamo Giorgio Bongiovanni umano, al di là della sua esperienza spirituale, lo vediamo come un lottatore sociale, un uomo che si compromette per una causa, per un ideale. Questo è il minimo che possiamo fare, senza demagogia ma nella pratica, se vogliamo cambiare il mondo, altrimenti potremo stare in questa sala a parlare e a leggere per ore ed ore! Io sono veramente stanco di vedere persone crocifisse in nome delle cause sociali: nella Sinistra, nell’ambientalismo, nelle lotte contro gli Yankees e le dittature. A volte arriva il momento in cui, se non ti comprometti con determinazione e coraggio, in modo pratico, tutto finisce in parole, in demagogia, in teoria. Speriamo che il Bergoglio smetta di essere un  tiepido come lo è stato un tempo e cambi ora che ha potere e diventi un uomo d’azione non un demagogo. Quando si fanno discorsi in favore dei diritti umani, contro chi li viola, bisogna argomentare senza convinzioni contorte e speculative, si deve agire in funzione  della giustizia per il concetto della giustizia stessa. Tuttavia al suo interno ci sono sempre i retroscena. Noi vediamo in televisione Papa Francesco Bergoglio, Papa Ratzinger che si è dimesso, ora c’è Almendras, poi Bongiovanni, ma non dobbiamo mai dimenticare che dietro tutto questo vi è un mondo collaterale. Quante volte abbiamo detto e denunciato che il vaticano è corrotto? Ma per quale motivo denunciamo questo, per un’ipocrisia, una demagogia, perché è una bella frase dire: “Vaticano corrotto?”
No, perché veramente è corrotto. Perché mentre siamo seduti qui cercando di comprendere tutto questo, guardando i video, ascoltando Giorgio, esiste un movimento parallelo in Messico, in Paraguay con le proprie problematiche politiche, di corruzione, lo vive il mio Paese, lo vive l’Argentina. Noi qui non siamo meri teorici della spiritualità e allora dobbiamo prendere a calci questa facciata e trasformarla in azione per essere combattivi. Essere combattivi non significa solamente immolarsi con un cocktail esplosivo e saltare in aria, anche se a volte viene voglia di farlo, scusatemi. Essere battaglieri significa non mentire a noi stessi quando diciamo: “Io dò la vita per l’Opera, per il Cristo, dono la vita per Eugenio Siragusa, per Giorgio Bongiovanni, per i valori della giustizia”. Questo significa dare la vita. Se alle 15:00 del pomeriggio ho preso un impegno ed ho un appuntamento con una persona per andare al cinema, ma allo stesso orario c’è un’attività in programma, dovrò dare la priorità a quest'attività e non andare al cinema. Non deve esserci fanatismo teorico, ma bisogna che io sia coerente con quello che faccio qui, seduto in questa sedia, altrimenti non sono coerente. Siamo noi a dover essere i primi ferventi, altrimenti domani con quale faccia potrò parlare alle persone di questo messaggio?! Lo posso fare e userò le parole, se mi perdonerete, di Bergoglio che ha detto: “La Chiesa non può diventare una ONG”. Allora l'Opera di Giorgio Bongiovanni, l'Opera di Cristo, non possono diventare una ONG burocratica; anche se in alcune situazioni sembra veramente esserlo. È ora di cambiare e di voltare pagina. Lo sta facendo anche la Chiesa cattolica. Strategicamente elegge un latino americano con un messaggio apparentemente rivoluzionario, si spera. Anche noi dobbiamo fare una rivoluzione all'interno della croce, per voi, per noi, per ciò di cui stiamo parlando ora. Oggi ho ascoltato la parola “Cristo” cinquanta mila volte, allora pur con il nostro carico di difficoltà dobbiamo veramente essere coerenti con questo messaggio cristiano, cristico. Non so né leggere, né scrivere? Non importa. Non sono un dottore, non sono universitario? Non ha importanza. Sono un ignorante e conosco a malapena le lettere, sono analfabeta? Non importa. Sono una casalinga, un contadino, non importa. Se sono un avvocato, un giudice, un pubblico ministero, scrittore, giornalista la responsabilità è ancora maggiore. Qui ci sono rappresentanti, amici che vengono dall’Italia, che operano nel luogo dove “bolle l'acqua in pentola”, perché l’opera è nata lì. Ciò che conta è che dobbiamo essere coerenti, pratici e rompere i nostri schemi ipocriti che ci hanno inculcato negli anni. A volte, senza volerlo, sbagliamo, ma alla lunga, perseverando, l'errore potrebbe trasformarsi in intenzione voluta.
 
Voglio dedicare tutta questa lotta, questa tappa ad un amico che non c’è più" prosegue Georges "Si chiamava Pascal Lopresti. Qualcuno lo conosce, altri no. Pascal rappresentava in qualche modo il nostro opposto, la coerenza che noi non abbiamo, anche se aveva il potere economico, imprenditoriale e le conoscenze, con tutte le sue stravaganze umane era più coerente di un cristiano, che ogni giorno va a messa per prendere la comunione. Per questo desidero dedicare questa lotta al Cristo e a lui”.
Grazie mille”.

Un grande applauso ricorda il nostro carissimo fratello scomparso da soli pochi mesi. Poi i rappresentanti delle arche proseguono nelle proprie esposizioni.
 
Segue Parte IV

Parte IV

Arca di Las Rosas
Diego: “Buonasera. Il nostro gruppo è piccolo, ma ci riuniamo sempre. Naturalmente leggiamo tutti i tuoi messaggi e li discutiamo, anche quelli di Luz de Maria che vengono dalla tua stessa fonte. Oggi devo ringraziare Giorgio perché ha detto due cose che mi hanno illuminato. Dopo 45 anni di ricerca spirituale, ho capito perché il mio essere ha respinto parte della chiesa, oggi che Giorgio ha spiegato la differenza tra la chiesa di Giovanni e quella di Pietro capisco il perchè. Spero di non essere in errore, ma ora mi sento più in pace con me stesso e con tutto quello a cui crediamo, questo lo trasmetteremo nella nostra prossima riunione a Las Rosas. Credo che anche i nostri compagni/fratelli provino lo stesso sentimento. Purtroppo, non tutti hanno potuto partecipare alla riunione delle Arche, per via dei problemi e degli impegni. Siamo qui mia moglie ed io, la ringrazio sentitamente perché è grazie a lei se sono qua. Giorgio, ovviamente tu sei stato il protagonista di tutto questo. L’unità di cui hai parlato la sentiamo veramente nel cuore e deve servirci per lottare, affinché le cose funzionino tra noi e in tutto il mondo. Possa questa umanità essere unita, un abbraccio a tutti. Grazie”.

Arca de La Pampa:

Jorge Pracilio: “Mi è un po’ difficile parlare con voi, considerando che siete i miei veri fratelli. Ringrazio sempre Giorgio per essere in quest’Opera. Qualche giorno fa, quando era malato, gli dicevo -Sei il Cristo- ma lui mi rispondeva di no e mi diceva: “Sto soffrendo per voi”; questo mi ha confermato che non mi sbagliavo. Ogni volta che gli sono vicino, provo un sentimento così grande, che mi succedono queste cose. Chissà se 2000 anni fa sono stato con Lui, lo amo e amo tutti coloro che sono nell’Opera con tutto il mio cuore. Non ho visto mai un video come quello di oggi. Vorrei chiedere a tutti i nostri fratelli di mandarne una copia al Papa affinché tutto il denaro che la Chiesa possiede sia usato per dare da mangiare a quelle persone, a quei bambini che soffrono per noi, non al contrario. Grazie”.
Pilar Pracilio: “Voglio semplicemente ringraziare tutti. Noi di La Pampa siamo in pochi, ma collaboriamo sempre e siamo presenti a tutti gli incontri in cui c’è Giorgio. Lo conosco e lo seguo da 15 anni e fin dal primo giorno lui è sempre stato uguale: umile, rispettoso, offrendoci sempre un luogo, un tempo e uno spazio affinché ognuno di noi potesse parlargli, raccontargli le proprie vicende, donandoci amore incondizionato. Dobbiamo avvalorare Giorgio e che possa essere un esempio per tutti. Molte grazie”.
“Pracilio, prenditi cura di questa donna, amala e adorala”, dice Giorgio a Jorge.
 
Arca di Villa Dolores:
Vilma Torres: “Non ho molto di più da dirvi di quanto non abbiano già detto gli altri, posso solo dare la mia testimonianza in due parole, e siccome sono di temperamento rivoluzionario, riprendo una delle parole che più amo pronunciata prima da Georges Almendras: La coerenza. Da quando conosco Giorgio fisicamente, cioè da otto anni, e ancora da prima quando leggevo, 25 anni fa, le sue riviste Nonsiamosoli, mi animo a dire con tutto il mio cuore che è stato il regalo che il Cielo mi ha dato in questa vita. Poterlo conoscere. Perché in lui ho conosciuto veramente la coerenza della parola nell'azione. Non solo ho preso Giorgio come esempio nella mia vita ma lo amo come amo il Cristo e lo avvaloro con tutto il mio cuore per tutto questo amore che ci dà e che ci permette di apprendere continuamente. Dopo questi tre giorni condivisi con lui, continuo ad emozionarmi ogni due secondi e il pianto mi continua a rimanere in gola. Non cessa mai di stupirmi per la sua coerenza, perché lui è così, puro amore e rappresenta il Cristo, chi meglio di lui avrebbe potuto rappresentarlo? Lo amo al Cristo e lo amo a Giorgio. Grazie a tutti i miei fratelli e a voi, perché anche in ognuno di voi, grazie agli insegnamenti di Giorgio, vedo il Cristo. Grazie a tutti, felice Pasqua”.
 
Arca di Neuquén:
Joel Heredia: “Sono molto felice di essere qui e condividere con tutti i miei amici questa esperienza. In special modo ringrazio tanto Giorgio, perché spiritualmente in un momento della mia vita mi ha convocato e oggi ne ho la certezza. La notizia di Neuquén  che voglio trasmettervi è che nel gennaio del 2011 Giorgio ci portò a conoscenza di un comunicato stampa riguardante il fracking (una tecnica di frantumazione utilizzata per rilasciare petrolio o altre sostanze attraverso l'estrazione ndr). Oggi questa è una realtà mortale a Neuquén il fiume è molto compromesso, di conseguenza i casi di morte diventano sempre più numerosi. Il 22 marzo di quest'anno, giornata mondiale dell'acqua, abbiamo fatto una marcia con i giusti di cui Giorgio sempre ci parla, perché a partire da quel famoso comunicato stampa spontaneamente sono iniziati ad apparire tanti giovani e uomini giusti in difesa dell'acqua.  Tutto questo è sorprendente e io so che in tutto questo c'è la mano di Giorgio. Il 3, 4 ed il 5 aprile, costituiremo per la prima volta in Argentina “un Parlamento dell’acqua” per denunciare le problematiche causate dalla tecnica del fracking, dalla megaminiera. A Neuquén c’è uno studente italiano di filosofia che sta facendo il dottorato, viene da una località vicino a Sant'Elpidio, gli ho parlato di Giorgio e venerdì sarà alla marcia. Sicuramente c’è un legame spirituale molto profondo. Grazie Giorgio per avermi permesso di essere qui”.
 
Arca de La Plata:
Fabián: “Desidero che conosciate anche Ruben e Adriana perché insieme a noi rappresentano il gruppo operativo di "La Plata", facciamo uno sforzo molto grande in una forma o in un altra affinché sapiate che siamo presenti in ciò che possiamo. Il nostro sforzo è concentrato nel programma alla radio che ha già compiuto cinque anni. Lottiamo per sostenerlo cercando di raccogliere tutte le informazioni che Giorgio ci invia. È uno sforzo enorme che faccio insieme ai miei fratelli Adriana, Ruben, Maxi e Noemi che sono a La Plata. Sono felice perché dopo molto tempo rivedo i vostri volti (di Katy e Nico due ragazzi che facevano parte del gruppo de La Plata e che ora si sono trasferiti in un’altra città) e ovviamente di essere con Giorgio qui al mio lato, e a volte è molto difficile stare al suo fianco, penso tutti voi abbiate sentito l'emozione. Vi ringrazio di tutto, sono felice di aver conosciuto i fratelli del Messico, del Cile, del Paraguay e tutti coloro giunti da altre parti, per stare insieme. È qualcosa di straordinario”.
Ruben Rajich: “Noi di La Plata siamo pochini. Qui è difficile risvegliare le anime. Innanzitutto voglio ringraziare Dio, Giorgio e Juan Alberto e tutti, perché dal primo giorno che sono arrivato mi avete fatto sentire come un fratello, non ho avuto un rifiuto, mi sono sentito a mio agio. Ricordo che a volte, quando ero piccolo, parlavo con Dio e Gli dicevo che sono nato nel mondo sbagliato, nell’epoca sbagliata perché andavo controcorrente, ma ad un certo punto ho incontrato Giorgio che ha aperto la mia mente; ho conosciuto voi e mi sono reso conto che non ero solo, da quel momento mi sono liberato ed eccomi qui. Non so se riuscirò ad essere un granello di sabbia. Cerco di imitare Giorgio ma non arrivo neanche alle sue scarpe o a quelle di Juan Alberto. Mi emoziona molto quello che fanno Agustín e Paola. Bene, non voglio nominare solo loro perché so che lavorate tutti. Speriamo che un giorno possa fare l'un per cento di quello che fate tutti voi. Grazie”.
"Grazie Fabian" dice Giorgio "per il programma alla Radio. Tieni uniti questi ragazzi. Se può esserti utile, ti dico una cosa: centinaia di anni fa mi hai difeso in un processo. Grazie".
 
Arca Comandante Piedra Buena, Santa Cruz:
Nicolás Pereiro: “Mi avete fatto emozionare tanto e vi ringrazio perché senza di voi non potremmo fare tante cose. Facciamo quello che possiamo, cerchiamo di fare il meglio che ci viene. Desidero raccontarvi una storia, non so se ci riuscirò, ma ci provo. Alcuni anni fa abbiamo manifestato la nostra intenzione di partire verso il Sud durante un incontro con Giorgio e Juan Alberto ma non sapendo se la decisione presa fosse giusta lo abbiamo chiesto a Giorgio, lui ci ha risposto di aspettare tre mesi prima di decidere. Non sapevamo cosa sarebbe successo. Quando siamo rientrati alla Plata ci siamo resi conto che entro tre mesi scadeva il contratto dell'appartamento dove stavamo, che in tre mesi scadeva il contratto del mio lavoro, che in tre mesi sarebbero terminati i miei studi e quindi ci siamo resi conto che dovevamo partire. Quando siamo arrivati nella nuova dimora ci siamo detti che non saremmo riusciti a fare niente perchè eravamo soli, lontani. In un momento ho odiato Juan Alberto perché quando gli chiedi un consiglio lui ti dice sempre: - Decidilo tu- e quindi non sai cosa fare. Per un tempo non sapevamo proprio cosa fare e non riuscivamo a metterci d'accordo con Fabian, prima noi eravamo a La Plata insieme a Fabián e so che gli abbiamo reso la vita impossibile, per questo gli chiedo scusa, non è stato facile comprenderci con lui; è stato davvero difficile adattarci ed imparare. Quando siamo andati via non sapevamo fare nulla, eravamo in pochi, lontani. Poi però lentamente ci siamo organizzati e abbiamo iniziato a lavorare meglio. Abbiamo incontrato una coppia di amici che mai avrei pensato avrebbero potuto ascoltarci. Stiamo facendo del nostro meglio, organizziamo incontri, parliamo, ci considerano dei pazzi. Lì è molto difficile andare contro il fracking, la miniera e il resto, perché è una cittadina di dieci mila abitanti e la politica è parecchio complicata. Vi racconto un aneddoto di quando abbiamo manifestato contro l'energia nucleare, lo stesso giorno che l'avete fatto voi qui. Vennero ad offrirci del denaro affinché non la facessimo e quando abbiamo detto di no che il denaro non ci interessava, la risposta è stata: “Ricordatevi che lavorate per noi”. Chiamai Juan Alberto e lui mi disse: “Decidete voi” e abbiamo deciso di farla ugualmente anche se è stato complicato. Al di là di questo, ci ha aiutato ad unirci come gruppo e quindi sono contento che abbiamo potuto vivere questo. Un'altra cosa che voglio dire a Giorgio è: sono qui per seguirti, ovunque tu vada”.
 
Arca Santa Fe-Paraná.
Gerardo Silvi: “Dopo tante emozioni e numerosi racconti di storie vissute, è molto difficile dire qualcosa senza ripetersi. Ci sono parecchi argomenti che coincidono. Con la presenza di Giorgio Bongiovanni, con l'assistenza di Juan Alberto Rambaldo, il Cristo che sta con noi in maniera permanente. Cercherò di essere breve per non prendere troppo tempo. Vorrei semplicemente ricordare a me stesso e a nome di tutti i miei fratelli e di coloro che non sono potuti venire (parlo di Santa Fe come del resto del Paese), che i tempi nei quali viviamo e quelli che vivremo saranno difficili ma questo non deve smorzare la nostra allegria e la coscienza che stiamo lavorando per il Padre e che non siamo soli, che bisogna andare avanti, giorno dopo giorno, momento per momento, ovunque saremo, con tutta la nostra fede, la speranza e la nostra forza, ma soprattutto la nostra unione. Non perdiamo tempo, tagliamo corto con le parole, e come ha detto il fratello Georges Almendras: “Basta parlare e facciamo i fatti”. Mettiamoci a lavorare perché il futuro è sempre migliore e pieno di gloria. Grazie ad ognuno di voi, a tutti i fratelli di Campana per l'accoglienza e a quelli dell’Uruguay, Paraguay e Cile. Prima di dare spazio a Cristina, vorrei lanciare, con la vostra energia, un grido molto forte e profondo al Padre affinché ci dia la forza di seguire ed accompagnare Giorgio fino alla fine ed oltre, sapendo che tutto ciò che verrà sarà migliore”.
 
Cristina Collino: “È dagli anni ’90 che conosco Giorgio e ogni volta che vado alle sue conferenze, alle sue riunioni, so che troverò un Giorgio diverso, un Giorgio che ci insegna una montagna di cose ma ogni volta supera le mie aspettative. Ogni sua nuova conferenza è più grande di quella precedente, ogni suo discorso è più grande, così come ogni suo insegnamento, è una gioia ricevere quanto ci trasmette ma a volte questo rappresenta un grande impegno, una responsabilità che sarà per tutta la vita. Dico sempre che non so se ci riuscirò, ma le prove non sono mai più grandi di quanto si possano sopportare. E allora qualcosa possiamo fare. Cerco di mettere, come ci disse il nostro Maestro, il cervello ed il cuore insieme, cercando di dare a ciascuno quello che gli manca. Il motivo che mi spinge a fare qualcosa non è solamente perché non voglio passare per la seconda morte, e veramente non ho voglia per niente, non ho voglia di conoscere l'ira santa del Padre, ma fondamentalmente per tutto l'impegno che mette il Cielo per arrivare a noi che siamo niente, per sensibilizzarci, come ci ha detto Giorgio: “Guardandoci dallo spazio siamo un puntino, il pianeta Terra con noi dentro è meno di un puntino”. Ed è tutto questo sforzo, questo impegno che mette in atto il Cielo attraverso tutti i suoi strumenti, attraverso le forze della natura, per risvegliarci che mi da l'impulso di agire. Io ho bisogno di Giorgio che si è caricato dell’immenso impegno di stare con noi, mostrandomi le mie debolezze e questo è ciò che mi scuote; non ho mai detto a Giorgio: ti accompagnerò fino alla fine perché non so se ci riuscirò, ma il mio impegno cerco di viverlo giorno per giorno e quindi oggi sono contenta perché fino a qui sono arrivata e spero domani di poter dire lo stesso.
 
Arca Rosario:
Inés Lepori: “Prima di tutto desidero ringraziare i nostri anfitrioni: Agustín, Paola e tutti i fratelli di Zárate-Campana per questa magnifica organizzazione, come dicono i ragazzi di Rosario: “Uscirà domani in tutti i quotidiani della galassia!”. Voglio ringraziare anche tutti voi che oggi siete riuniti qui perché la vostra presenza, i vostri sforzi hanno arricchito ognuno di noi. Quando Giorgio e Juan Alberto hanno cominciato a chiamare, ho detto a me stessa: “Cosa dico ora?” Ebbene, so chiaramente quello che voglio dire, con il permesso di Giorgio, vorrei rendere omaggio al mio maestro Juan Alberto. Lui si arrabbierà con me, ma spero che voi mi difendiate. Se io sono qualcuno, se abbiamo fatto qualcosa a Rosario è grazie a Juan Alberto, lo conosco da tanto tempo e la sua pazienza nei miei confronti, il suo amore, la sua sapienza, hanno formato il mio carattere in tutti questi anni, quando non abbiamo avuto Giorgio insieme a noi. Ultimamente abbiamo la fortuna di vederlo più spesso, ma prima l'arca dell'Argentina, fin da quando sono arrivata, era rappresentata da Juan Alberto Rambaldo. È un uomo al quale niente e nessuno potrà impedire che io le debba sempre tutta la mia riconoscenza. E voglio dire ai giovani volti nuovi che se loro sono qui è perché Juan Alberto c’era prima, cosicché grazie Juan Alberto. Non potrei qui in presenza del Padre, della Madre, di Cristo e di Giorgio affermare qualcosa che non sento. Giorgio, cosa posso dirti che non ti abbiano già detto questa sera? È un onore che ci permetti ancora di esistere qui, io ho la coscienza, per quanto piccola sia, che tutti abbiamo bisogno di te qui, tutti, e che la tua protezione ci permetterà di arrivare dove saremo capaci di arrivare. E come ha detto Cristina, non mi piace fare promesse perché non so se sarò in grado di mantenerle, ma ti dico che con gli insegnamenti di Juan Alberto, che ci ha insegnato ad amare Cristo e ad amare te, faremo il possibile per accompagnarti, in tutto ciò che possiamo. Grazie di tutto Giorgio”.

Arca Zárate-Campana:
Paola: “Prima di tutto desidero ringraziarvi per le migliaia di chilometri che avete percorso per arrivare fino qui. Penso che, a battere il record con l'auto, siano stati i fratelli di Santa Cruz: 3000 km. Vedere Carlos per la prima volta in rappresentanza dei fratelli di tutto il Messico è stata per noi una felicità immensa. Oltre a tutti i presenti voglio ringraziare i ragazzi di Zárate e Campana che hanno lavorato tanto per questo incontro e per la marcia antinucleare, i ragazzi che sono stati tutto il giorno in cucina, coloro che hanno fatto volantinaggio tutti i giorni sotto la pioggia, i lampi, il sole,  loro hanno continuato a volantinare senza fermarsi. Abbiamo Zárate e Campana contro, ancor di più dopo la marcia di venerdì, ma siamo più felici che mai e ci sentiamo molto forti nel fare questo. Ci riempie di grande gioia affrontare questo mostro di Atucha e uscire e gridare la verità per risvegliare le persone, poi sarà quel che sarà. Ovviamente hanno intenzione di installare più impianti nucleari a Lima, Atucha II, Atucha III, Carem 25, la verità è che è un conglomerato nucleare disastroso. Inoltre, abbiamo la Monsanto, siamo totalmente marci. Ma è anche una grande benedizione per noi oggi avere Giorgio qui a Campana, in questa riunione. Ancora non capiamo perché lui sta qui oggi con noi ma penso che lui bilanci la tanta oscurità della zona, la tanta contaminazione, la tanta violenza e che ci serva a tutti e che ci alimenti come è stato finora. Grazie”.
Agustín: “I miei sentimenti sono molto simili a quelli di Paola, per non dire uguali. Spero che stiate trascorrendo bene questo giorno, noi siamo molto soddisfatti e felici, cerchiamo di assorbire al massimo tutto. Ci chiediamo se siamo degni di trascorrere la Pasqua con Giorgio ma a volte abbiamo la fede profonda che il nostro è un cammino di vita, morte e resurrezione, per poter collegare quegli anelli che ci conducono al Regno dei Cieli. Dobbiamo ricominciare da capo. Giorgio ha detto che siamo stati iniziati, ci sta insegnando che cosa è la vita. Grazie mille Giorgio. Per secondo, un grazie di cuore a tutti coloro che unendosi a noi stanno sostenendo la marcia, per attaccare, nel senso migliore della parola, questa nefasta industria dell’energia nucleare. È un atto di violenza, dunque mettiamo il dito esattamente dove fa più male al potere di turno, con la potenza Celeste che sta dietro tutti noi, e anche questo è un passo avanti verso la nostra libertà. Vi ringrazio tutti”.
La emozionante espressività nelle parole dei nostri fratelli che si sono susseguiti in rappresentanza delle varie arche ci ha profondamente commosso. Tante lacrime e un forte sentimento d'amore ci legano in un vincolo sacro. La presenza del Calice è capace di creare tutto questo. Ora spetta a noi mantenerlo saldo.
Il messaggero di Dio riprende quindi la parola.
Ognuno di voi per me è un volto. Il vostro volto, il vostro sguardo è la personificazione del vostro spirito. Ho registrato tutto, uno ad uno, il vostro volto, il vostro spirito. Ciò  che chiedo a voi, che siete i miei fratelli, ciò che vi chiedo e vi prego è che manteniate questo volto, questo sguardo di amicizia che avete, questo sguardo di amicizia che mi trasmettete, questo sguardo di fratellanza, di fedeltà e che preghiate per me perché la mia fede sia forte, invincibile affinché la mia fedeltà a Cristo sia uguale a quella che voi date a me. Grazie, vi amo tutti.
L'incontro termina così, con queste bellissime parole di Giorgio che toccano il cuore dei fratelli.Un incontro di emozioni, pianti, risa, colmi di alte vibrazioni spirituali che darà la spinta e la forza per affrontare un altro anno prima del suo ritorno in questa terra latina tanto amata da Dio.
È oramai sera ed è ora di andare a cena ma Giorgio preferisce mettersi subito in viaggio verso la Capitale Federale. La mattina seguente ci aspetta la nave che ci porterà nella città di Montevideo.
Arrivare a Montevideo è come ritornare a casa. L'odore della città situata ai piedi del Rio della Plata, una lingua dell'oceano Atlantico, i suoi colori, le sue caratteristiche scatenano i tanti ricordi della permanenza di Giorgio nei suoi quattro anni di intensa missione in questa terra di Uruguay. Una terra a forma di cuore dove vive una pietra a forma di un cuore che ha viaggiato per il mondo insieme a lui portando speranza, gioia e amore in un messaggio rivolto alla coscienza degli uomini che chiama al risveglio delle anime.
Giungiamo a casa insieme a Georges ed Erika e in serata incontriamo alcuni dei fratelli dell'Arca di Montevideo. L'indomani l'incontro di amici e simpatizzanti si tiene presso una sala della chiesa evangelista della città.
                                       
                   MONTEVIDEO SALA EVANGELISTA
 
“Cari amici e fratelli ci troviamo in un momento storico molto importante ed è importante partecipare alle iniziative come quella a cui io parteciperò dopodomani in Argentina, contro la centrale nucleare di Atucha; dove si realizzerà una marcia di protesta per chiedere che l’impianto si chiuda definitivamente. L’energia nucleare è una energia diabolica, anticristica.
Anche questo viaggio di pochi giorni in Argentina e in Uruguay è voluto da Cristo e della Sua Santa Madre, affinché io mi ritrovi con i fratelli delle arche per riabbracciarli, per confermare la nostra unione, la nostra lotta e la nostra dedizione all’Opera; per continuare ad essere testimoni del messaggio che dal 25 marzo 1952 noi chiamiamo: “Dal Cielo alla Terra”.
Messaggio iniziato dalla nostra guida spirituale Eugenio Siragusa e che proseguirà fino alla Seconda Venuta di Cristo. Voglio ringraziare Hugo Lucas qui presente perché la pietra di Artigas (http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2010/2574-presentazione-della-pietra-di-artigas.html) è un segno della presenza di Cristo, è un messaggio che parla di Lui e del Suo ritorno. Di fatto, l’Architetto che disegnò la pietra è il Cristo, o suo Padre Adonay, che è nostro Signore Dio.
La prima volta che incontrai la pietra negli anni Novanta notai la lettera "J" e la lettera  "C" al suo interno, e dissi immediatamente ad Hugo: “Questo è un messaggio di Cristo che viene dall’interno della Terra, dalla Madre Terra”, da circa 130 milioni di anni. Allora se circa 130 milioni di anni fa si parlava del Cristo, di Gesù Figlio dell’uomo che sarebbe tornato sulla Terra, significa che Egli aveva un progetto per questo pianeta attraverso l’evoluzione. “Mostrami la pietra che è stata scartata, lei è la chiave del Mio segreto. Tutto proviene da Me…”, si legge in un passo di uno dei Vangeli apocrifi che secondo me parla della pietra nel senso simbolico e forse anche in senso fisico. Allora come dicevo, questo messaggio inizia nel 1952, e noi oggi non ci troviamo in un luogo sacro per caso con dei fratelli che credono in una chiesa apparentemente diversa dalla Chiesa cattolica, però cristiana. Ci sono molte chiese cristiane nel mondo,  la più conosciuta è quella cattolica perchè conta il maggior numero di fedeli. Uno dei messaggi che ho ricevuto in questo viaggio in SudAmerica è proprio questo: spiegare ed approfondire con i nostri fratelli che noi non apparteniamo a nessuna istituzione materiale, talvolta necessaria, ma umana. Sì, apparteniamo ad una chiesa, non siamo orfani, non siamo  pellegrini viandanti alla ricerca di  un tempio che non abbiamo. Noi crediamo nella Chiesa che Gesù Cristo ha fondato attraverso Pietro, ma abbiamo una chiesa spirituale che ha una conoscenza cosmica e non possiede istituzioni, perché possono appartenere ad essa tutte le persone del mondo: è la Chiesa di Giovanni l’Apostolo. Il nostro gruppo spirituale si identifica come seguace di Cristo, con devozione, obbedienza ed adorazione al Cristo, ma il maestro e la guida delle nostre conoscenze spirituali è sempre stato Giovanni l’Apostolo ed insieme a lui Giovanni il Battista.
Giovanni l’Apostolo è stato il prediletto di Cristo, non a caso. Ma nonostante fosse il prediletto, il Cristo non gli ha dato un posto superiore rispetto agli altri fratelli, infatti nel Vangelo Gesù dice: “Amatevi gli uni con gli altri, così come Io vi ho amato” e “Non chiamate nessun altro Maestro e Padre, perché Uno solo è il vostro Maestro”. Dunque il Cristo non esalta uno più dell’altro, ma ha un prediletto che è Giovanni. A Pietro dice: “Fondiamo la Chiesa su questa pietra, Io ti dò la chiave…!” Noi ci identifichiamo nella chiesa spirituale di Giovanni perché non abbiamo un tempio ma rispettiamo e molti di noi partecipano ai rituali della chiesa di Pietro: il Battesimo, la Comunione ecc., ma per quanto riguarda il grado di conoscenza noi facciamo la differenza. Soprattutto in questa fase degli ultimi tempi siamo chiamati ad aiutare i nostri fratelli cattolici ad uscire dall’ignoranza, particolarmente in una cosa fondamentale, che è il tema principale sviluppato in questi ultimi cinquanta anni, un annuncio che nessuna chiesa, o quasi, dà con insistenza sul prossimo tempo: la venuta in presenza fisica e spirituale di nostro Signore Gesù Cristo, insieme ai Suoi Angeli. Ed inoltre il compimento delle profezie, dove si annuncia che prima della Seconda Venuta di Cristo con grande potenza e gloria si presenterà l’anticristo, il figlio di Satana, il traditore, il bugiardo, il Giuda che ingannerà il mondo.
Prima del ritorno di Cristo il nostro compito è quello di essere testimoni dei segni, mostrare i segni a tutti i nostri fratelli, soprattutto cristiani, ma anche di altre religioni; Ora nella Chiesa di Pietro si è manifestato un segno importantissimo: l’elezione del nuovo Papa Francesco, che ha rivoluzionato tutta la chiesa di San Pietro. Un segno molto importante che viene da Dio e che richiama l’attenzione ad avere discernimento. Noi che siamo osservatori e testimoni della Chiesa spirituale di Giovanni dobbiamo interpretare questa nuova presenza che ha uno scopo importante ed è in relazione con Giovanni l’Apostolo, con la Seconda Venuta di Cristo e con Giovanni il Battista. Papa Francesco, argentino, quindi proveniente dalla Galilea dei Gentili, potrebbe essere colui che scopre e rivela le opere nefaste dell’istituzione cattolica di Pietro, svelando la verità e liberando dall’ignoranza il popolo cattolico cristiano.
Rivelando la corruzione che c’è nel vaticano, facendo nomi e cognomi dei cardinali e dei vescovi implicati nello scandalo della pedofilia; rivelando le ricchezze illegali che possiede la banca del Vaticano, quelle della mafia siciliana e italiana, e tante altre opere funeste, per liberare la Chiesa di Cristo dal peccato e renderla finalmente libera. Quello che il Cielo chiede al papa è di liberare  e salvare la chiesa di Pietro per poi sposarsi con la Chiesa spirituale del prediletto di nostro Signore, Giovanni. Questo è ciò che lui potrebbe fare. Ma c'è un’incognita: che possa non farlo. Nonostante la sua posizione discreta, umile, perfino affascinante, carismatica, malgrado le ombre che ebbe durante la dittatura (ma non ci sono sacerdoti nel mondo che non abbiano ombre, tranne i missionari i quali sono puri e puliti), potrebbe non farlo perché non lo vorrà fare oppure perché non gli permetteranno di farlo, potrebbe essere ucciso come Giovanni Paolo I, che fu un vero messaggero di Cristo. Se non vorrà farlo significa che si comprometterà, accettando la mediazione, la negoziazione ed eventualmente si corromperà omettendo di parlare. In quest'ultimo caso avremo nei prossimi mesi una chiesa più vicina ai credenti, apparentemente più umile, più spirituale, con un Papa che parla bene, sorride, si avvicina ai bambini, che lava i piedi ai detenuti, ai poveri d’Italia, ma non cambierà niente nel potere della Chiesa. Se dovesse accadere questo si trasformerebbe dal Papa messaggero di Cristo al papa messaggero dell’Anticristo.
Allora, perché io sono qui? Fratelli, per avvertirvi di tenere gli occhi aperti, di non chiuderli e non essere fanatici ed accecati da troppa luce; di avere la giusta misura, il discernimento per leggere con attenzione gli eventi. Cioè dobbiamo mettere in pratica ciò che ci hanno detto sempre gli Esseri di luce, la Vergine, il Cristo, prima attraverso Eugenio Siragusa poi tramite il vostro servo:  avere discernimento e guardare i fatti. Dobbiamo riconoscere che questo Papa è un segno importante e questa volta più di altre, la sua presenza è molto vicina a noi; potrebbe essere il nostro più grande alleato nell’Apocalisse, oppure il nemico più grande. Vi domanderete perché io vi dica queste cose. La ragione è che la mia missione è proprio quella di avvisarvi, altrimenti non sarei un precursore, il precursore avvisa riguardo ciò che potrebbe accadere. L'unica cosa certa è la Seconda Venuta di Cristo; le altre cose potranno avvenire o meno, noi dobbiamo discernere.
Un’altra cosa importante è che è arrivato il tempo in cui occorre prendere una decisione definitiva su ciò che dobbiamo fare. Nella vita bisogna fare delle scelte, e ci sono dei momenti in cui essa ti impone di decidere. Noi in questo momento ci troviamo a vivere gli ultimi tempi. Il Messaggio di Cristo che ho ricevuto per la Pasqua parla chiaro: “Dovete stare uniti, vivere la Comunione, se non sarete uniti farete la morte seconda. Dovete denunciare il male, annunciare la Mia Seconda Venuta, bere il Mio Sangue, e servirMi, cioè essere testimoni”. Il Cristo insiste sulla nostra unione, affinché noi scegliamo definitivamente di essere veri servitori e realizzare così lo stato di coscienza. Cosa significa? Non significa meditare tutto il giorno, uscire dal corpo e vivere il paradiso spirituale, felici, senza arrabbiarsi mai, sempre con il sorriso, no, non è questo lo stato di coscienza.
Realizzare lo stato di coscienza significa vivere la propria identità spirituale a prescindere da dove ci si trova, affrontando i problemi umani di ogni giorno, sopportandoli (ad esempio la situazione economica) superandoli, lottando per la giustizia sociale e soprattutto non rinunciando alla chiamata ricevuta simbolicamente nel 1952. Oggi ancora nel 2013 questa chiamata è confermata e può trasformarsi in una scelta per coloro che non l'abbiano già fatta. Noi tutti possiamo divenire eletti se lo vogliamo e salire di livello avvicinandoci di più a Cristo che ci donerebbe una cosa straordinaria: quella di essere anche noi eredi del Regno di Dio in Terra, di essere vicini a Dio, agli angeli. Ma per convertirci in eletti dobbiamo dare la vita o essere disposti a darla per questa causa. Ma noi siamo disposti a dare la vita? Essere disposti anche a morire di fame, di sete, o in una guerra civile o essere perseguitati nella repressione di una dittatura o vivere la morte civile che non ti permette di scrivere né di parlare. Sei disposto tu, chiamato della Chiesa di Giovanni, a dare la vita? Questa è la nostra sfida con noi stessi.
Se sceglieremo e decideremo di sì, avendo fede, io sono sicuro che noi compiremo la nostra missione, la quale consiste solo ed unicamente nel risvegliare le anime, non giudicare, accompagnare i giusti a prescindere dal loro credo, come i giudici antimafia di Palermo, come padre Matteo dell’Uruguay, come Don Ciotti in Italia e tanti altri. Grazie alla loro fede in Cristo portano fuori tanti bambini e giovani dalla delinquenza, e molti altri che operano per il bene nonostante non facciano parte delle Arche della nostra chiesa spirituale. La nostra missione è denunciare dove sta il male ed essere testimoni di questi segni, ma ora cosa è cambiato rispetto all’anno passato? Se Giorgio ripete sempre le stesse cose, qual è la novità?
La novità è che noi ci troviamo davanti ad una decisione, ma voi non dovete dirmi: “Io ho scelto”, dovete dirlo a Cristo che verrà subito a visitarvi, uno per uno. Ad un nostro fratello dell’Arca, in Italia, è apparsa una croce nella fronte, è un segno, una visita del Cristo; è una conferma di quello che mi disse: “Io verrò a visitare i tuoi fratelli uno per uno” .
Quando Lui ci visiterà dobbiamo rispondere, non c’è bisogno di dire: “Oh, grazie Maestro per il regalo che mi stai facendo”, ma dobbiamo risponderGli con la scelta e dare la risposta che Lui vuole da noi e cioè che siamo disponibili a dare la nostra vita per questa Opera, a superare tutte le nostre difficoltà sentimentali, materiali, economiche e di salute fisica. Noi non siamo delinquenti, non abbiamo vizi, non vendiamo droga, non facciamo parte di nessuna associazione criminale, né siamo corrotti o lavoriamo per corruzione; siamo uomini comuni ed abbiamo i nostri peccati, le nostre debolezze che il Cristo ci perdona ma non dobbiamo cadere nella tentazione di dire: “No Signore, non so se posso darTi la vita perché ho questo problema sentimentale, economico, di salute…”. Il Calice della Comunione Cristica che vive tra voi esiste per saziare la sete del vostro spirito.
Noi siamo gli assetati di giustizia, io parlo per me, ma posso parlare anche a nome di tutti i miei fratelli che siete voi, membri della tribù di Giovanni; siamo coloro che affermano di essere parte del discorso di Cristo fatto sulla montagna. Quella parte di gente onesta che il Signore chiama “Beati gli assetati di giustizia”, “Beati coloro che vogliono la pace”, “Beati coloro che hanno amore”. Noi ci sentiamo tra coloro che il Cristo chiama: “Beati gli assetati di giustizia” ma questo nobile e straordinario sentimento di valore ci obbliga a seguire le orme di Cristo.
Quando Lo crocifissero, Egli fece un grande atto di giustizia: salvò i Suoi fratelli e condannò coloro che scelsero il deicidio del Figlio di Dio. Allora con questo esempio andiamo avanti.
Questa pietra, come ha già detto Hugo, mi accompagna ed io accompagno coloro che essa visita.  Curiosamente, ma non esiste il caso, questa pietra visita le stesse città del mondo che io ho visitato e continuerà camminando nei luoghi in cui sono stato.
Voglio spiegare alla gente che accadranno grandi catastrofi, segni misteriosi in cielo, si manifesteranno miracoli incredibili ed eventi politici e sociali a cui le persone non sapranno dare nessuna spiegazione. Una guerra mondiale, una dittatura inaspettata, una catastrofe e la gente suonerà i campanelli di quei luoghi dove da molti anni si spiegano queste cose: le profezie, gli eventi, la Seconda Venuta di Cristo, l’anticristo, i giusti, i Papi… Quello che dico è provato, pensate che solo il giorno in cui il Papa Ratzinger ha rinunciato al suo mandato sono entrate nella nostra pagina internet migliaia di persone. È stato un segno per me. Significa che quando accadranno gli eventi, la gente andrà a cercare istintivamente informazioni alternative. E dal momento che io conosco quello che succederà prossimamente, noi, voi che vivete qui, dovete prepararvi per soddisfare intellettualmente queste persone.
Ma se non avremo lo stato di coscienza del quale parlavo prima, se non sceglieremo definitivamente di dare la vita per il Cristo, se non saremo forti più che mai, non ce la faremo a compiere la parte più importante della nostra missione, perché ci perderemo nella paura, nella depressione, nell’auto annientamento della nostra personalità.
Credo che questa sia la cosa più importante che volevo dirvi, soprattutto in questo incontro. Sembra banale, semplice, sembra la ripetizione di cose che ho detto in questi anni con cento messaggi, ma io penso che non sia così. È una conferma alla nostra missione. Se volete, è una rivelazione di quello che siamo realmente, del perché ci siamo incontrati un’altra volta; del perché il Cielo ci ha chiamati riunendoci sotto le ali dell’Aquila Giovannea, il motivo per cui oggi siamo qui, nel 2013, giorni prima della venuta di Nostro Signore. Lui è qui, ora più che mai, non soltanto perché io Lo vedo ed ho la fortuna di averLo visto, di essere stato testimone della Sua presenza, ma perché Cristo ce lo sta trasmettendo.
Il demonio, nostro avversario, vuole debilitarci e portarci ad un punto tale da farci dire: “No, basta, non posso. Sì, Cristo ritornerà ma io non posso più, non ce la faccio, che se ne occupino gli altri…”, questa è la nostra prova. In questo luogo, umile e sacro allo stesso tempo, ho parlato di quello che il nostro Signore Gesù Cristo mi ha detto di dire a voi fratelli: molti peccati che abbiamo commesso e quelli che commetteremo sono tutti perdonati, perché Lui sa quali saranno i nostri peccati. Ne è già a conoscenza prima, dunque dal momento che conosce il nostro futuro, mi ha detto di dire ai miei fratelli:  "Io so quali sono i vostri peccati e so quali saranno, ma Io li perdonerò prima che li commettiate; non potrò perdonarvi, però, se dopo questi peccati voi rinuncerete all'Opera, alla vostra missione. Non li perdonerò, né potrò fare niente per evitare che voi facciate la seconda morte. Perdonerò invece ogni vostro peccato se vi rialzerete e continuerete portando avanti l’Opera che vi ho affidato”.  Non rinunciamo, quindi,  non diamo la vittoria al maligno facendo compiere la profezia: “Molti i chiamati, pochi gli eletti” e per evitarlo dobbiamo andare avanti.   
 
Il messaggio è stato consegnato anche nella città di Montevideo dove sono presenti i rappresentanti e tanti fratelli delle arche dell'Uruguay. Messaggio che ognuno di noi deve fare suo, all'interno del quale possiamo trovare la chiave che ci permette di portarlo avanti con forza, coraggio e passione risvegliando le anime alla Verità di Cristo.
 
Le grandi precipitazioni di acqua avvenute in questi giorni che hanno causato anche dei morti sono un preavviso?
Un preavviso che dimostra che gli attori principali non sono solo le potenze con i loro eserciti e le bombe, ma sono le forze della natura, l’Acqua, l’Aria, la Terra ed il Fuoco che saranno la sorpresa dell’anticristo e dei potenti perché faranno inginocchiare tutta l’umanità; e questo accadrà presto, molto presto. Se siete in sintonia con il Cristo e con voi stessi, con l’Opera, con la comunità, con l’arca, con i fratelli, le forze della natura diventeranno vostre amiche. Dove andrete si aprirà il cielo e non vi accadrà niente, perché? Non perché siete dei santi ma perché siete in sintonia con i valori del Padre Sole e della Madre Terra e con voi i quattro cavalieri dell'apocalisse diverranno come agnellini; quando non è così, essi diventano feroci. Attaccano e distruggono l’uomo.
 
Maria, madre di Gesù e Giovanni
Guardando il prediletto, Cristo disse a Maria: “Madre questo è tuo figlio”, e a lui disse:  “Questa è tua Madre”, in quel momento Giovanni divenne il custode della Madre di Cristo. Dopo un periodo di tempo, Giovanni l’Apostolo andò ad evangelizzare la Grecia, la Macedonia, vari luoghi dell’Oriente e La lasciò sola. Quando ritornò, la Vergine Santa era stata assunta in Cielo e lui disse: “Madre, ti chiedo perdono, il Maestro mi aveva chiesto di prendermi cura di te, ma io sono andato ad evangelizzare, ora sono qui”.  La Santa Madre era ascesa in cielo con il corpo, così come Gesù, e ritornerà sulla Terra insieme a Lui.
 
Cosa accade quando lasciamo il corpo fisico?
Se lasci il corpo fisico in forma violenta vai nell’aldilà istantaneamente, altrimenti il passaggio è più lento. Lo spirito in un primo momento pensa di sognare, possono passare ore, giorni o mesi, e pensi: “Sto sognando, ora mi sveglio, lo racconto a mia moglie". Ma non ti svegli. Quando cominci a prendere coscienza che sei morto perché vedi tutti che piangono e nessuno ti vede e tu sei vivo ma non ti svegli, in realtà stai rinascendo, come un bambino. Che cosa fa il bambino quando nasce? Piange. Cosa fa quando lo mettono sul petto della mamma che lo cura, gli dà affetto, amore? Anche nell’aldilà accade in un certo senso questo, si avvicinano degli Esseri, perché tu sei un po’ spaventato e vuoi ritornare sulla Terra ma non puoi, essi incominciano a spiegarti che stai passando ad un nuovo mondo, completamente differente e ti stanno vicino. Questo è ciò che accade lì ma ci sono varie cose che possono accadere, te lo spiego sinteticamente perché sarebbe un discorso molto lungo. Se tu sei una persona buona, e lo sei, allora vai in un mondo di Luce, dove c'è pace, amore, dove ti prepari per un’altra incarnazione studiando la tua vita passata; si studiano cose che ora non posso spiegarti ma un giorno lo farò perché  conosco bene questo argomento. Se invece sei una persona cattiva, e non è il tuo caso, vai in luoghi di tenebre ed anche lì ci sono esseri, ma è un tormento. Cosa accade dopo? Tu puoi avere la missione di parlare alla gente che hai lasciato, per dimostrare che esiste la vita eterna, allora questi Esseri, chiamiamoli guardiani, ti dicono: "Guarda, questa è la situazione" e ti presentano il nuovo mondo, poi  ti danno il permesso di scendere, come spiriti, che vengono comunemente chiamati fantasmi, per dare i segni che tu sei vivo, che qui esiste la vita eterna. Può capitarti questa missione, come succede a vari spiriti, oppure no e ti dicono: "Bene, è successo quel che è successo, ora vivi qui ed inizierai un nuovo ciclo fino a quando ti reincarnerai." La reincarnazione, come sai, noi la contempliamo, è necessaria per evolversi, quindi quando ti pongono delle domande a riguardo puoi rispondere: “È come quando tu nasci da bambino, è una rinascita, ti metti a piangere e arrivano le persone care che pensano a te, ti spiegano e ti educano al nuovo mondo; sei uno spirito piccolino, neonato, che deve abituarsi, trasformarsi in un giovane poi in un uomo, vivere in quel mondo per prepararti al nuovo ritorno”.
 
Quindi puoi rivedere i tuoi cari?
Si, puoi reincontrare tutti i tuoi cari, come può accadere che non incontrerai nessuno di loro; so che è difficile comprenderlo per noi, ma quando sei lì, tutti gli esseri che vedi sono cari, tu li ami tutti, e provando questo amore dici: “Come potrei essere più felice? Oh Dio mio, non voglio  ritornare laggiù!” Questa è la felicità. Ci sono esperienze registrate in Italia di spiriti che parlano con i medium. Ho le prove di questi fatti dove figli parlano con la madre e la loro voce è identica, come se io stessi parlando con voi e riconoscete la mia voce, vi dico: “Sono qui, sto bene, non piangete; qua siamo tutti fratelli, mamma stai tranquilla, non ti preoccupare, qui sto bene, non ho bisogno di niente, siamo felici”; danno questi messaggi. In Italia c‘è un gruppo di ricercatori molto famosi, parapsicologi, tra i quali anche americani che, attraverso esperimenti radiofonici, aiutano le persone che perdono i ragazzi molto giovani. I genitori, dopo queste esperienze, cambiano la loro vita carica di una tremenda sofferenza, di dolore e di ribellione e cominciano ad accettare la morte dei propri figli, a stare meglio perché ascoltano la loro voce alla radio dal mondo nel quale si trovano. I figli dicono loro che ora studiano la vita, che analizzano l'incarnazione appena lasciata e quelle di altre vite, sono attivi, pregano, riconoscono Dio, non conservano il corpo fisico,  ma hanno l’anima, la luce, il corpo astrale.
 
Perché non ricordiamo le vite precedenti?
Per ora non le ricordiamo perché facciamo parte della terza dimensione, ricordare tutte le reincarnazioni precedenti potrebbe complicare la nostra condizione di discernimento. Per esempio: se io nella vita passata sono stato un santo, questo ora potrebbe condizionare la mia vita, visto che oggi non lo sono. Così potrei dire a me stesso: “Perché sono qui, se sono stato un santo? Perché commetto peccati ora?”. Se nella vita precedente invece sono stato un criminale, mi direi: “Sono stato un criminale ed ora non sono degno di vivere, come ho potuto uccidere tutta quella gente?!”.  Nel caso in cui fossi stato una persona normale, potrei pensare “Perché sono venuto qui se nella vita passata non sono stato nessuno, a che serve rinascere?” Saremmo comunque sempre condizionati perché non abbiamo l’intelligenza spirituale per discernere e la coscienza per non farci condizionare. Gli Extraterrestri per esempio, che vivono nella quarta dimensione ricordano tutto perché questo li aiuta a migliorare. Un giorno quindi anche noi ricorderemo.
 
Se tutti gli spiriti vanno in Cielo, cosa si intende quando si dice che una casa è infestata e lo spirito o l’anima è intrappolata e a volte si avvicina alle persone?
A volte accade che un’anima tormentata o materialista rimanga vicino al corpo che ha lasciato, anche per centinaia di anni, e non riesca a liberarsi. È un’anima tormentata. A volte ci sono casi di "fantasmi" che vivono vicino a dove morirono fino a quando arriva il momento in cui si liberano ma possono passare centinaia di anni. Anche questo può succedere, ed accade alle anime tormentate.
 
Cosa puoi dirci riguardo l’essere che ci accompagna durante la nostra vita, l’angelo custode?
Esistono questi Esseri di luce, gli Angeli di ieri, Extraterrestri di oggi, che hanno la missione di prendersi cura di noi e molti di loro stanno dietro alle persone. Ad esempio io ho un essere che mi accompagna tutti i giorni, un Essere di luce, un extraterrestre, “un angelo custode” che si chiama Setun Shenar.  Quando si è presentato, mi ha parlato, l’ho visto di luce, l’ho toccato e mi ha spiegato che gli angeli custodi non esistono nella forma che ha spiegato la Chiesa cattolica; sono loro che si avvicinano a determinati uomini per guidarli nella missione che dovranno svolgere.  Ognuno ha la sua missione, alcuni più pubblica, come la mia, ed altri meno. Ognuno di voi,  chiamati da Cristo, ha un Essere di luce dietro di se, solo che non ne siete coscienti, ma questi esseri vi danno i segni della loro presenza. Ricordate però che è presente anche l’altro, accanto a voi, l'angelo nero che cerca di ostacolare il vostro cammino.  
 
Riguardo Lucifero e Satana?
Sono come Cristo e Gesù, l’uno compenetra l’altro. È la stessa essenza contraria, nel male. Lucifero è più alto di Satana, così come Cristo è più alto di Gesù, ma la compenetrazione di Lucifero nell'uomo è diretta e terribile, mentre quella di Cristo è diretta e divina; ma ricordatevi sempre che Cristo comanda Satana, non il contrario.
 
Cos'è il karma?
Il karma è una Legge Divina; è la Legge della Giustizia perfetta. Se sbagli paghi. Ognuno di noi ha il suo karma e lo paga attraverso la reincarnazione per imparare ed evolversi. Non è qualcosa di brutto, ma di bello, perché è l'opportunità che Dio ci dà nella Sua misericordia infinita per pagare i nostri peccati, evolverci e diventare nuovamente un essere d'amore. Normalmente il karma si paga con la sofferenza. È difficile che tu paghi un karma usando la violenza verso gli altri, ma possono esserci eccezioni. È quasi sempre un karma quando tu assumi una sofferenza fisica, psichica, intellettuale, cerebrale e la porti per tutta la tua vita. Quando hai finito quella incarnazione di sofferenza e sei risorto nell’aldilà, dici: "Bene, l’ho pagato, ora mi reincarno e mi godo la vita, voglio essere migliore, studiare, evolvermi, starò bene spiritualmente e fisicamente”. Ma il Cristo con il Suo sacrificio ci ha offerto una grande opportunità dicendoci: "Voi avete il karma, ma se agite seguendo il mio esempio potrete non pagarlo più, se voi vi sacrificate per gli altri, lottate per la giustizia sociale, Io vi cancellerò il karma". Questo è l'amore incondizionato, l'amore cristico. In realtà Egli disse: "Io prendo il karma di tutti e vi salvo";  ma si riferiva a tutti coloro che credono in Lui e mettono in pratica i Suoi insegnamenti. Chi non accetta questa offerta redentrice non sarà salvato e dovrà pagare il karma. Per queste persone il ciclo evolutivo è molto più lungo. In sintesi se noi assumiamo il sacrificio cristico ci evolviamo molto più rapidamente, non paghiamo il nostro karma e permettiamo ad altri di fare lo stesso.
 
Quando vedi gli Esseri di luce, di che colore sono?
Normalmente sono di luce gialla oppure dorata, violetta o rosa; anche di colore azzurro, ma nel mio caso è molto raro. Gli Esseri che io vedo con i miei occhi sono di colore viola ma la luce che mi illumina è gialla e dorata, è così forte che non li puoi guardare. Se vogliono mostrare il loro viso devono abbassare l’intensità della luce, altrimenti non riesci a vederli. Hanno tanta luce, pace ed armonia. Se siete irritati, se siete a disagio, fatevi curare da questi Esseri che vi trasmettono un amore infinito.
 
Gesù disse ai discepoli di andare a predicare alla gente e scacciare i demoni, ma tutti possono farlo?
Sì, ma se abbiamo la fede che Cristo ci raccomanda, altrimenti è meglio non farlo.
 
In che modo si può cooperare con il Piano Cosmico?
Acquisendo uno stato di consapevolezza. La tua domanda è profonda. Cooperare con il Piano Cosmico significa cooperare con il Cristo che ideò il Piano Cosmico.  Cooperare con il Cristo vuol dire fare ciò che c’è scritto nel Vangelo: devi lasciare tutto e seguirLo. Questo non significa lasciare ed ignorare tutto, ma devi mettere Lui al primo posto. Il Cristo prima di tutto. Nelle apparizioni che ho avuto, quando la Vergine, gli Angeli ed il Cristo mi chiesero:  "Vuoi cooperare con me?” La mia risposta è stata sì, allora mi hanno detto di lasciare tutto. Io ho una famiglia ma questa viene dopo, davanti c’è sempre Lui. Tutta la mia vita viene dopo, mangiare, vivere, amare i miei fratelli, i miei figli, mia moglie; tutto viene dopo Cristo, qualunque cosa  mi si presenti nella vita, perfino il mio impegno di padre viene dopo il Cristo. Se questo non è accettato dai miei figli, mia moglie, i miei genitori, dai miei compagni, io li lascio. Domanda profonda, risposta profonda. Grazie a Dio ho la mia famiglia, i miei figli mi seguono, la mia compagna mi segue, fino ad ora il Signore non mi ha dato questo dolore. Ma la disponibilità deve durare fino all’ultimo momento. “Sono qui, sono Tuo".  “Lascia tutto e vai in Argentina, ora vai in Africa, anzi, lascia tutto e vai là..” devo essere disponibile, sempre, a tutto, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo.
Avevo 26 anni, il 2 settembre del 1989, quando mi offrirono di portare la sofferenza di Cristo, ora ne ho quasi cinquanta. Ho venduto tutto, ero un imprenditore ed ho lasciato ogni cosa. Uno può scegliere di collaborare al 20%, al 30%, al 40; Cristo ti lascia la libertà di scegliere. Ma noi dobbiamo essere astuti perché anche il demonio lavora e qual è la nostra astuzia? Lasciare tutto. Che cosa significa lasciare tutto? Dobbiamo lavorare per mantenere le nostre famiglie e assumerci le nostre responsabilità sull'educazione dei figli ecc. ma tutto deve essere fatto in funzione di Cristo, prima Cristo e poi il resto. Quindi posso continuare a stare con il mio compagno o con la mia fidanzata ma prima viene Cristo, continuo a lavorare ma prima viene Cristo; il mio programma di vita, quello di comprare una casa, di fare le vacanze ecc., tutto viene dopo; prima viene Cristo. Questo è il segreto e l'astuzia.

Prima di tutte le reincarnazioni, come siamo?
Prima siamo spiriti puri che discendono dallo Spirito Santo, coscienti. Teneri, come i bambini, amorevoli, ma che devono essere istruiti, devono andare a “scuola” per apprendere conoscenza. Quando lo spirito si incarna perde la sua coscienza. La reincarnazione serve per farci realizzare la gnosi, la conoscenza. È come se decidessi di prendere una gocciolina dell'oceano e gettarla nello spazio della vita. Questa gocciolina sei tu che vieni separata dall’oceano: “Oh, quanto è immenso, dove sono?” Fai esperienza giri tutto l’universo per miliardi di anni e ritorni nell’Oceano. Solo allora potrai dire: “Io sono l’Oceano”, mentre prima dicevi: “Io sono solo una goccia nell’Oceano”.

Perché si dice che non abbiamo tempo, se nella Bibbia c’è scritto che un minuto sono mille anni?

Questo sarà dopo, nel Regno di Cristo. Il nostro tempo è limitato e relativo, perché il tempo cosmico è diverso dal nostro. Ci sono tempi assoluti. Nel tempo cosmico un anno equivale a 24 mila anni nostri, perché è calcolato in base al percorso che fa la Via Lattea intorno all’Universo, è praticamente il viaggio che fa la galassia. Questa si muove insieme ai suoi sistemi solari e compie quel giro intorno all’Universo, gira intorno ad un Cosmo durante un anno cosmico, che sono 24 mila dei nostri anni. Due anni cosmici sono 48 dei nostri, allora un milione di anni cosmici pensa quanti sono.

Come fa l’anima per incarnarsi?
L’anima per reincarnarsi deve avere i requisiti, perché è lo spirito che si incarna con l’anima; deve avere tutto chiaro, significa che ha dovuto affrontare tutta l’esperienza passata. Ha dovuto separare le esperienze buone dalle cattive e se deve pagare un karma deve scegliere quale, oppure se deve ritornare per missione è un’altra cosa. Lo spirito che ha compiuto l’autocritica è pronto per reincarnarsi. Quindi sceglie la famiglia che può essere la stessa che aveva prima se le esperienze fatte sono state positive, al contrario se erano tutte negative sceglierà un’altra famiglia.
 
In quale momento entra lo spirito nel bambino?
Lo spirito entra nel momento in cui il bambino piange. Per questo motivo piange ma l’anima c’era già.  Il suo spirito mentre il corpo si forma nel grembo materno si trova dietro la madre. Io ho una foto della sorella di Mara, la nostra cara Mara, che mentre era incinta si è fatta una foto di fronte allo specchio, dietro di lei è apparsa un’entità: era lo spirito del figlio che stava lì, di nove mesi ed era pronto per entrare.
 
È più facile incarnarsi che disincarnarsi?
Dipende, se hai fatto cose belle l'incarnazione è una liberazione. Se vieni per missione è sempre un trauma, ma lo fai con amore, io penso che sia meglio disincarnarsi se hai fatto cose buone, ma se non hai agito bene soffriresti  molto nella disincarnazione.
 
Quando le nostre miserie umane ci dividono, cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo ricordare le parole d’amore di Cristo che ci invita ad imitarLo e ad amarci, perché siamo fratelli. Lui disse: “Amatevi gli uni con gli altri così come Io ho amato voi”. Questo è il comandamento. Se noi non riusciamo a superare le nostre miserie umane, che chiaramente possiamo avere ma che dobbiamo superare, significa che non amiamo Cristo, che non lo abbiamo mai amato e che non abbiamo mai creduto veramente in Lui. Abbiamo vissuto tutto con falsità per nostro interesse personale e se non lo realizziamo il nostro destino sarà di sofferenza, fino a che non cambieremo”.
 
Anche questo appuntamento giunge al termine. I giorni di permanenza previsti sono veramente pochi. Giorgio sfrutta il tempo al massimo. Il giorno seguente la riunione operativa chiama i fratelli nella nostra casa dove si ha modo di approfondire altri aspetti importanti dell'opera.
 
RIUNIONE OPERATIVA MONTEVIDEO
 
"I messaggi che ho trasmesso per volontà del Cielo" dice Giorgio al gruppo operativo dell'arca di Montevideo "non sono rivelazioni per voi che conoscete l’opera ma un’indicazione per compierla quest'opera; per questo voglio condividere con voi e approfondire questi concetti attraverso le domande che mi farete.

Come sapete, in questo momento la missione sta arrivando ad un punto importantissimo ed al tempo stesso molto delicato, forse il più delicato della storia della nostra opera perchè gli eventi che stiamo vivendo, eventi planetari, ma non solo, anche a livello locale, in un certo senso coinvolgono direttamente noi e molte altre persone. Quindi il tema centrale di questo viaggio è mirato a fare in modo di concentrarci maggiormente sulla visione delle cose, sulla nostra realizzazione di chi siamo, dove andiamo, perchè siamo qui, qual è il nostro cammino e, diciamo così, qual è la “nostra chiesa”. Avete sempre ascoltato dalla mia bocca che non apparteniamo ad un’istituzione ed in effetti  è così, tuttavia facciamo parte della chiesa spirituale del Cristo ma abbiamo sempre chiamato questa chiesa, la Chiesa di Giovanni, che è diversa dalla Chiesa di Pietro. Questa differenza non l’abbiamo mai spiegata prima, ma penso che sia arrivato il momento di farlo. Noi facciamo parte della chiesa spirituale di Giovanni, non dell’istituzione del vaticano nè di quella di Pietro che è rispettabile e che noi crediamo sia stata fondata da Cristo e che ebbe, ed ha, la missione di salvare le anime chiamandole alla rivelazione del Cristo, ma non è la chiesa per coloro che io definisco "Iniziati".   

Ora, se commettiamo degli errori, cadiamo e pecchiamo questa è un’altra cosa, sono i nostri problemi, le nostre tentazioni, ma questo non toglie il fatto che noi abbiamo conosciuto il messaggio del Consolatore promesso, Colui che ci ha rivelato tutto ciò che il Cristo ci aveva profetizzato. “Io vi mando il Consolatore e attraverso di lui vi parlerò di tutto, dello Spirito Santo, del peccato dell’uomo, del Giudizio, delle cose celesti, delle profezie che ho lasciato scritte duemila anni fa e di cui oggi non parlo perchè non mi potete comprendere”. Per questo motivo seguiamo Giorgio in questo momento. I due Giovanni, Giovanni Battista e Giovanni l’Apostolo, rappresentano la stessa cosa. Per questo non abbiamo mai fatto parte dell’istituzione cattolica apostolica romana; abbiamo preso parte ad alcuni rituali, come andare a messa, prendere la comunione, ma senza la partecipazione operativa come facciamo in quest’opera.

Il messaggio della chiesa di Giovanni riconosce i segni del Cielo, accoglie tutti coloro che vogliono fare le opere a favore della vita e riconoscono ed affermano che il Cristo salverà anche gli atei se faranno le opere. Una chiesa cosmica, universale, quindi, un’istituzione che non è istituzione. Sembra un gioco di parole, ma non è così. È arrivato il tempo in cui dobbiamo farci abbracciare dagli eventi, non dobbiamo fuggire dagli eventi, ma viverli prendendo parte ad essi e spiegandoli. Questo significa che presto, nell’ultima parte dei tempi che ci separano dalla Seconda Venuta del Cristo, intendo nei prossimi mesi o pochi anni, nei luoghi in cui noi viviamo e rappresentiamo la Chiesa di Giovanni saremo chiamati a dare testimonianza e precise risposte alla gente che verrà a cercarci in seguito alla manifestazione degli eventi che si succederanno dei quali la chiesa di Pietro non ha mai spiegato.

La Chiesa spirituale di Giovanni, è l’unico, o uno dei pochi gruppi spirituali al mondo, in grado di dire loro la Verità. Ora, è importante la nostra preparazione interiore, dobbiamo prendere coscienza di chi siamo, non nel senso che dobbiamo esaltare il nostro ego e diventare fanatici di noi stessi, perchè questo non serve, non è mai servito e mai servirà, sarebbe solo una perdita di tempo, ma per il compito che presto dovremmo assumerci. Questa preparazione, questa realizzazione ci deve servire a prendere coscienza di un prossimo compito, molto vicino, che già è iniziato e che di fatto io vivo in prima persona mentre voi  per ora  ancora in forma minore. Noi siamo stati scelti dal Cielo per spiegare alla gente ciò che sta succedendo, le motivazioni a livello spirituale, sociale, politico, scientifico, anche se in misura minore poichè non siamo competenti in quest’ultimo ambito. Innanzitutto sul piano spirituale-religioso e sociale-politico. Già ora l’allenamento che abbiamo fatto in questi ultimi anni ci ha alcune volte portato ad essere protagonisti di questi fatti, attraverso denunce politiche, civili, ecc.  Ma se non ci prepareremo seriamente interiormente ed intellettualmente a tutto questo, acquisendo una maggiore coscienza, noi saremo attaccati dalla paura e scapperemo. Stiamo parlando fondamentalmente di eventi catastrofici sulla Terra, naturali, o politici come mobilitazioni sociali, dittature o apparenti dittature mascherate da democrazia, ecc.

Proprio tra qualche giorno faremo una mobilitazione civile contro il nucleare; e allora energia nucleare, bombe atomiche, mafia, temi mistici, miracoli, segni in cielo e in Terra, migliaia di navi extraterresti sopra i nostri cieli ... A chi chiederanno le persone?  Cosa sta succedendo? Perchè le immagini della Vergine piangono sangue? Perchè il narcotraffico si è radicato a Montevideo quando prima era diffuso in Colombia? Perchè la  borsa di Montevideo crolla e tutti vivono in miseria? Temi apparentemente lontani gli uni dagli altri, ma noi siamo coloro che possiamo fornire una spiegazione logica grazie anche alla cultura che ci trasmettono uomini come per esempio Giulietto Chiesa, questi grandi ed importanti giornalisti, che ci stanno spiegando il panorama del futuro in forma più umana, ma che è lo stesso di quello che ci avevano spiegato negli anni Eugenio Siragusa e Giorgio con i loro messaggi.

Tutto questo accadrà. Ci sarà la fila di persone che qui in questa casa o all’arca busserano alla porta e si presenteranno in migliaia.
La nostra rabbia, la nostra tristezza, la nostra sofferenza non deve diventare quindi una tentazione, ma un impulso ad avere fede nel lavoro che stiamo facendo e che faremo in futuro ... i nostri programmi alla radio, le nostre piccole conferenze, le partecipazioni alle proteste civili ecc.
Quindi non dobbiamo ritirarci in collina, o all’Aurora, comprare lì una struttura, fare una setta ed aspettare che le navi arrivino e ci salvino tutti. Non dobbiamo conservare il cibo perchè sta per arrivare l’Apocalisse e i tre giorni di oscurità, e dimenticarci del mondo. Al contrario, dobbiamo mischiarci con il mondo, vivere ed affrontare i problemi sociali  ma con il nostro messaggio spirituale, questa è la chiave. Quindi non mi lamento di nulla, non ho altre indicazioni da darvi. Per me il cammino che stiamo seguendo è quello corretto e se c’è qualcosa che devo fare è solo spingere a fare di più o a continuare a fare ciò che stiamo già facendo.
 
L'altro messaggio della Chiesa di Giovanni è che non possiamo tirarci indietro, non dobbiamo tirarci indietro. E ciò che ho detto in Argentina lo ripeto qui: Cristo ci ha già perdonato i peccati che stiamo commettendo e che commetteremo ma non ci perdonerà se rinunciamo. Se domani inciampiamo, cadiamo, Cristo ci perdona, ma non ci perdona se non ci rialziamo. Se alimentiamo pensieri come: “Il mondo è terribile, nefasto, qui in Uruguay non cambia nulla, non ce la faccio più, mi ritiro”, Cristo non ci perdonerà perché noi siamo coscienti della Verità a cui l’apostolo Giovanni ci ha iniziato, la Verità di Cristo. Per questo, noi che abbiamo ricevuto tanto, persino il segno del Cristo visibile sul corpo di uno di noi, e ripeto, uno di noi, non possiamo permettercelo.
 
Tutta la Verità che ci è stata rivelata del messaggio del Cielo, degli extraterrestri, della reincarnazione, dei cambiamenti climatici, della Madre Terra che reagisce, della Seconda Venuta del Cristo, si appaleserà attraverso un grande cambiamento, lento ma inesorabile, che ci porterà verso la nuova era. In tutti i settori in cui siamo impegnati, ciò che ci deve pervadere, inondare come uno tsunami è  il messaggio di Cristo, l'annuncio della Sua Seconda Venuta e tutto ciò che esso implica: gli extraterrestri, le profezie, la denuncia dei crimini, della corruzione, della mafia, dell’energia nucleare, delle guerre, l’aiuto ai sofferenti e ai fratelli che non hanno nulla, perché moltissima gente nel prossimo futuro, in verità molto prossimo, forse tra uno-due anni, non credo di più, inizierà a venire in massa, preoccupata per la propria vita e per il proprio futuro. Chiederanno disperatamente a coloro che ritengono possano sapere qualcosa su quanto sta accadendo, in quanto i governi, i politici continueranno a mentire, le televisioni a fallire o a trasmettere programmi basati sulla menzogna, internet a confondere con i suoi labirinti.
È come l’istinto di sopravvivenza che ti porta a trovare il cibo là dove si trova, lo stesso accade  per la sopravvivenza dello spirito.

Quindi, cari fratelli dobbiamo avere fede e prepararci agli eventi non come segni, non come spettatori al cinema.  Noi saremo parte degli eventi, li vivremo dall’interno, ma ritengo che ora non siamo ancora pronti, siamo nel giusto cammino ma dobbiamo fortificare questa convinzione, questa coscienza di ciò che accadrà, dobbiamo combattere fino all’ultimo respiro. Lamentiamoci, arrabbiamoci, tutto quello che volete ma non molliamo.
 
Segue Parte V

Parte V

Gli eventi quali effetti potranno avere a livello spirituale?
L’effetto di risvegliare anime fino all’ultimo momento prima che Cristo ritorni. Finchè Cristo non apparirà con grande potenza e gloria, la nostra missione è quella di risvegliare le anime, non di giudicarle, ma di risvegliarle. Per questo dobbiamo prepararci. La forza della nostra fede sarà amplificata dagli eventi che accadranno. 
 
Da dove avremo la forza per rimanere saldi? Perchè in quei momenti vivremo prove molto difficili e penso che chiunque perderebbe la speranza.
Dovremo avere la forza pensando che a  noi non accadrà nulla e su questo non ho assolutamente alcun dubbio. Vivo in una città in cui possono farmi a pezzi e vado in giro da solo, cammino da solo, potrei sparire e nessuno se ne accorgerebbe. So anche che può sollevarsi il mare della Sicilia e distruggere tutto, ma ho fede e so che se serviamo il Cielo non ci mancherà nulla, al contrario, ci verranno dati i mezzi per aiutare gli altri.  
 
Potrebbe succedere che durante questi eventi saremo da soli in mezzo alla gente o lontani gli uni dagli altri?
Potrebbe succedere, sì, ma sappiamo che anche se saremo a milioni di chilometri di distanza gli uni dagli altri, saremo comunque insieme, tra di noi e con il Cielo, e nello stesso tempo dovremo aiutare gli altri, aiutare a conoscere, a sapere perché la gente sarà come cieca e non saprà dove andare. Ci sarà un grande risveglio tra la gente e noi potremo arrivare a dare anche la vita, ma sappiamo che la nostra anima, il nostro spirito sarà con il Signore, il nostro premio più elevato è stare con Lui, vivere nel Nuovo Regno di Dio, con questo corpo o con un altro, non importa, ma viverlo.
 
Ci hai spiegato che Gesù diede la conoscenza a Giovanni ma non a Pietro forse perché la chiesa di Pietro è stata tentata da Satana, ma sia  Giovanni che Pietro sicuramente furono preparati da Cristo stesso; c’è un passaggio nel Vangelo in cui Gesù parla ai discepoli e dà ad ognuno una missione, Giovanni non era tra loro ma dietro di loro e Pietro Gli chiede “Cosa ne sarà di lui?”
E Cristo gli risponde: “A te cosa importa se lui rimane finché io ritorno?”. Si riferiva a Giovanni che è la guida spirituale degli apostoli e che conteneva in se anche l'altro Giovanni, il Battista.
Vorrei parlarvi di un’altra cosa importantissima. In questo momento viviamo tutti, ed io stesso in prima persona, una situazione particolare. Nonostante i diversi stili di vita in cui siamo cresciuti, vivo in un paese in cui per me è normale avere un’auto, un telefono e qualche soldo in tasca. Non siamo ricchi ma abbiamo il denaro per spostarci, viaggiare, affrontare le necessità quotidiane ma con la crisi che sta colpendo l’Italia, siamo tutti messi alla prova, io stesso che sono aiutato da tanti fratelli. In quasi cinquant’anni abbiamo vissuto di tutto, momenti buoni, momenti di crisi, ma mai come oggi. Per amore dell’opera, per fare le conferenze, per pagare i viaggi, ho venduto tutto, ho dato via tutto, ora devo cercare un posto in cui dormire nelle case dei miei fratelli e quando non ci sono arche o fratelli nei luoghi in cui mi trovo sono costretto a dormire in auto.
Ma questo a me non importa perché per fare l’opera io dormo anche per terra, con tutte le stimmate, non importa. Lo dico solo per spiegare che questa è la realtà che stiamo vivendo. Non chiedo a voi perché so tutto di voi e se in Italia non abbiamo qualcosa qui è sicuramente uguale o molto peggio. Ma davanti a questo, noi fratelli, come reagiamo?
 
Giorgio racconta nuovamente l'aneddoto degli apostoli che incontrano il Cristo dopo la sua Redenzione che arrostiva il pesce.
 
Ora, in questa notte di tenebra in cui non stiamo pescando nulla, io sento che Lui ci sta aspettando sulla spiaggia come fu allora per gli apostoli. Cristo è in mezzo a noi, abbiamo le prove che ci visita, abbiamo i segni, abbiamo le stimmate, Lui ci visita. Quindi il problema è solo che dobbiamo avere più fede. Non abbiamo denaro, che è lo strumento che serve per poter sopravvivere e poter agire in questo mondo, ma dobbiamo insistere, sulle nostre barche e credere che tornando sulla spiaggia incontreremo il Signore con una miriade di pesci. Non voglio essere fanatico né irresponsabile, ma io so che è così. Potreste chiedermi: “Ma perchè Cristo permette che tu soffri, sanguini, dormi in auto? Perché devi essere il primo a passare la prova? Ma se vivessi sempre nella comodità che esempio darei?  Dove sarebbe la prova da superare?. Il Signore vuole vedere come noi superiamo i momenti di difficoltà e quanta fede abbiamo in Lui.
 
E giunge anche il momento di lasciare l'Uruguay. Mentre saliamo la scaletta dell'aereo che ci porterà nuovamente in Argentina Giorgio guarda con melanconia questa terra che lo ha amato e custodito per tanti anni.
L'hotel Bauen è una meta obbligata, ci installiamo con i bagagli nelle stanze e abbiamo il piacere di vedere tantissimi dei nostri fratelli disposti nelle camere accanto o nei diversi piani dell'albergo, tanti altri si accomodano al piano terra nei locali del bar e adiacenti all'ingresso. È una sensazione stupenda! Ci incontriamo continuamente, nei diversi piani, negli ascensori, nella Hall, nelle stanze. Gli adulti, i giovani, i bambini. Penso a quanto sarebbe bello poter vivere tutti insieme in una grande comunità dove ci sarebbe chi si occupa della mensa, chi della sala riunioni, chi della terra da lavorare, chi dei bambini da seguire e educare con il gioco, chi dei ragazzi da impegnare con attività creative, culturali e artistiche, e poi ci sarebbero le redazioni "Dal cielo alla Terra" con le attività spirituali, conferenze e incontri da organizzare,  "Funima International" con le mense e le attività da portare avanti per aiutare i bimbi più disagiati e "AntimafiaDuemila" con le sue battaglie sociali.
Un velo di tristezza mi giunge improvviso. Ma so che un giorno tutto questo sarà possibile. Lo so e lo sento. Un giorno non lontano.
 
Come ogni anno la sala del Bauen è colma di persone che attendono l'arrivo di Giorgio.
La conferenza ha inizio.
 
CONFERENZA  BAUEN 6 APRILE 2013
 
"Il nostro obiettivo va oltre la ragione per la quale oggi siete tutti qui" dice Juan Alberto Rambaldo aprendo l'incontro "cioè quella di ascoltare Giorgio Bongiovanni. Il nostro proposito è lavorare a favore della vita, denunciando gli assassini, i mercanti di morte e risvegliare le coscienze per ricostruire un pianeta abitato da esseri umani.
Sappiamo, e ne siamo coscienti, che è una lotta ardua perché al di sopra di tutte le cose ci sono i grandi interessi di forti organizzazioni finanziarie e potenti gruppi economici, la cui unica ragione di esistere è quella di costruire potere, accumulare ricchezze, deculturalizzare ed emarginare la maggior parte della popolazione dal punto di vista sociale, riempiendosi le tasche di denaro con la vendita di armi e droga. A cominciare dalle istituzioni tanto serie come le banche, che in realtà di serio non hanno niente, questi imperi economici vogliono un mondo per pochi, continuando così a sperperare le risorse della madre Terra e a prosperare attraverso il sangue del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Come ho detto, il nostro obiettivo è la trasformazione, il cambiamento e per questo siamo chiamati a resistere sempre. La resistenza va fatta contro l’attacco subliminale da parte di chi detiene i mezzi di comunicazione, il potere e tutta la struttura economica, politica e sociale. Ma non siamo soli in questa lotta, ci sono molte organizzazioni e tanti uomini che si trovano ognuno al proprio posto e lottano per la Terra. Chiamo dunque qui al tavolo dei relatori Giulio Soldani, dell’assemblea permanente del Comahue per l’acqua”.
 
Giulio Soldani prende quindi la parola:
“Buonasera, vorrei ringraziare tutta la gente presente, perché è un’emozione grandissima per me potervi parlare e raccontare un po’quello che sto vivendo, in maniera abbastanza veloce, nella provincia di Rio Negro e Neuquén nel Nord della Patagonia. Qui si sta portando avanti un ecocidio, a causa delle norme che autorizzano la tecnica di estrazione del petrolio e del gas non convenzionale, attraverso l’utilizzo di una grande quantità di acqua. Si sta sviluppando un processo denominato “fracking o hidrofactura” nel luogo dove si trova Vaca Muerta, che è il terzo serbatoio di gas non convenzionale più grande al mondo. Usano l’acqua per fratturare la roccia del sottosuolo a 3 mila metri di profondità, utilizzando 50 milioni di litri di acqua per pozzo e l’intenzione è realizzare almeno 10 mila pozzi da qui a cinque anni. In questo modo tutta l’acqua dei fiumi, Rio Colorado, Rio Limay, Rio Neuquen sarebbe utilizzata per questo scopo e poi restituita totalmente avvelenata, senza un piano di risanamento. Si avvelena tutto, l’ecosistema, la gente, l’aria e l’acqua. Noi siamo molto preoccupati, stiamo portando avanti progetti per frenare un po’ l’avanzamento dell’industria petrolifera, pensiamo che sia come una seconda “campagna del deserto” e stiamo organizzando un incontro nei giorni 3 - 4  e  5 maggio, che si chiama “Parlagua”. È una riunione per coordinare un piano di lotta a livello internazionale per la difesa dell’acqua, invitiamo tutte le persone interessate a parteciparvi www.parlagua.com.ar.

Il 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua, in sua difesa si è svolta una marcia con più di duemila persone, che finalmente hanno iniziato a svegliarsi. Abbiamo ricordato una “lonko”, una sorella della comunità mapuche impegnata in questa lotta che il 14 marzo di questo anno è deceduta per problemi polmonari causati da un giacimento di gas, infatti nella sua comunità si realizzò il primo pozzo di shale gas dell’America Latina. La lonko si chiamava Cristina Lincopan, aveva 30 anni. Noi pensiamo che si stia facendo una profanazione della Terra e, giustamente, affermiamo che tutta l’Argentina è un Paese che sta diventando sempre più una zona da sacrificare, perché non è solo il fracking il problema ma la megamineria, la soia, l’energia nucleare, la deforestazione e una quantità di aspetti che si stanno verificando. Ci stanno esponendo realmente ad un ecocidio, al massacro di tutte le specie viventi. Grazie”.
 
Qualcosa sappiamo sulla follia dell'uomo ma penso che se fossimo coscienti al cento per cento di ciò che accade intorno a noi, di ciò che accade alle nostre spalle e sotto i nostri stessi occhi spesso imbambolati, penso che quella strisciante indifferenza, apaticità, assuefazione che lentamente assopisce i nostri sensi si trasformerebbe in una rabbia e in un desiderio di giustizia così forte e prepotente da non farci dormire la notte. Tuttavia non è così.
Il giudice Rambaldo riprende la parola: “Il tema dell’acqua è piuttosto gravoso e ci sono moltissimi interessi in gioco. Paraguay, Argentina ed Uruguay hanno il più grande giacimento acquifero del mondo. Le grandi potenze si sono già installate qui, diciamo gli Usa con le sue armi ed i suoi soldati, i quali in vista del futuro, con la scusa di formare “gruppi di aiuto” ai nostri Paesi, in realtà vogliono custodire quello che è per loro il tesoro più importante: l’acqua".
 
Juan Alberto chiama al tavolo dei relatori il giornalista Jean Georges Almendras.
 
“Oggi sta trascorrendo un’altra notte a Buenos Aires, in America del Sud , nel pianeta" dice Georges. E prosegue: "È una notte in cui un gruppo di persone come noi si è riunito, all'interno del quale esistono differenze professionali, culturali, di età, sentimentali, ideologiche. La questione è che siamo tutti seduti qui per una ragione, ognuno di noi deve scoprire qual è il motivo di questo incontro; magari la riunione si trasformerà in un segno per alcuni di voi,  collettivamente o individualmente, perché è una notte di segni. Il popolo argentino ed il Rio de La Plata piangono la perdita di 55 vite umane a causa della natura. A qualcuno bisogna dare la colpa, diamo sempre la colpa a qualcuno. L’uomo, data la sua condizione umana, si esime sempre dalle proprie responsabilità ma anche lui è parte di questa distruzione, perché la natura reagisce quando l’uomo continua ad agire contro di lei.
 
Ora il popolo argentino piange la perdita di esseri umani e di cose materiali, oltre a tutto quello che significherà il dopo. Nel frattempo noi siamo qua, non siamo a La Plata, non viviamo in zone dove ci sono guerre come in Medio Oriente, siamo seduti qui, dopo aver mangiato una pizza, essere andati al cinema, aver passeggiato lungo l'Avenida Corrientes, Callao, nella grande metropoli di Buenos Aires, non ci troviamo in una zona di guerra, siamo in questo luogo per parlare di cose spirituali e di cose tangibili. La spiritualità è anche una forma per materializzare ciò che la nostra anima possiede e dice attraverso delle forme. Questa sala, il nostro essere qui, sono una forma di espressione della nostra anima, siamo seduti qui per un qualcosa e non per prendere mosche in una piazza o in un teatro; nonostante ci sarà anche il tempo per andare a teatro, al cinema a divertirci ecc.
 
Ora è arrivato il tempo dei segni e voglio sottolinearlo perché devo presentare un segno tangibile, che possiamo toccare, ma voglio anche sensibilizzare le nostre coscienze. Rimarremo stupiti, così come lo siamo stati quando in una sola notte è caduta la stessa quantità di pioggia di intere settimane. In questa stessa sala sono presenti persone che conosco, le quali hanno sofferto nella propria carne insieme alla propria famiglia il dramma dell’acqua alta un metro e mezzo o due metri. Ci siamo sorpresi, lasciandoci scappare sicuramente qualche imprecazione per la terribile situazione di quella mattina, quando siamo stati travolti dal vento e dall’acqua. Ciò sta accadendo ultimamente nella regione del Rio de La Plata, stiamo vivendo gli uragani, ma cosa significa tutto questo? Anche la pietra che è su questo tavolo ci colpisce perché è un segno visibile, ma qualcuno in sala potrebbe dire: “Io non credo”. Allora questo qualcuno si alzerà, afferrerà la pietra, la toccherà e affermerà: “La pietra esiste”. Non ha piovuto invano in questo temporale, in questo tsunami, la natura esiste, si fa sentire. Se un milione di persone volesse vedere il concerto di Elton Jhon e venisse chiusa loro la porta dello stadio, queste persone che hanno pagato 100 o 500 dollari la romperebbero pur di vederlo. Allora noi dobbiamo cercare la risposta, dobbiamo cercare di capire. La natura si impone. Anche la distruzione è un linguaggio, un messaggio.
 
Ora ritorniamo a questa stessa situazione, anche la pietra si impone. Quando una pietra, come in questo caso, porta dentro di sé delle iscrizioni che i geologi hanno considerato un vero evento geologico inspiegabile, allora, anche noi restiamo meravigliati. Questa pietra, voglio spiegare ai presenti, ha 130 mila anni e non 130 giorni. Questa pietra apparve nel dipartimento di Artigas 45, 50 anni fa. Un uomo che lavorava tutti i giorni in miniera, ad un certo punto e non a caso, un’espressione che noi usiamo sempre qui, “non a caso, non per caso”, come non è una casualità che oggi siamo qui riuniti ma una causalità, insomma questo buon signore di nome Lucas un giorno, nonostante vivesse bene nella sua città natale, Artigas, decise di lasciare le comodità della propria casa e di recarsi in una miniera abbandonata. Non ha mai spiegato cosa lo avesse portato lì dentro, come è accaduto oggi ad alcuni di voi, che hanno sentito il bisogno di attraversare l’Avenida Callao e Corrientes, per essere presenti in questa sala alle 17:30 ad ascoltare in tutta tranquillità qualcuno. Continuando con il racconto, l’uomo andò in quella miniera e vi rimase per sette anni, i figli e tutta la sua famiglia dicevano che era pazzo, tutti lo consideravano tale. Ma è arrivato il giorno in cui quella pazzia ha dato una risposta e noi la stiamo vedendo qui, oggi, in una sera del mese di aprile 2013. Un giorno di cinquant’anni fa quel signore ricevette un camionista che voleva comprare delle pietre, ricordate, era un minatore e vendeva pietre d’agata per vivere. Voi conoscete Artigas, è la mecca delle pietre d’agata e di ametista che sono esportate nel mondo intero. Ora voglio coinvolgere gli argentini: il camionista che andò ad Artigas era un argentino, non era un uruguayano, un europeo, un francese, un tedesco, un cinese, un americano, ma un rioplatense, un argentino. Questi arrivò e caricò le pietre nel camion sgangherato che aveva. Lucas in un certo senso era contento perché viveva di questo commercio, per lui era motivo di sussistenza. Il veterano argentino si fermò a guardare all’interno della scatola caricata nel camion ed iniziò a tirare fuori le pietre per controllarle perché quelle vuote non sono utili per essere lavorare, per fare intagli e gioielli. L’uomo afferrò la nostra pietra e disse: “Questa è vuota, non mi serve”, tirandola fuori dal camion la pietra cadde a terra. Prima di andare via, non a caso, Laires Lucas disse all’uomo: “La porti con sé per ricordo, gliela regalo”. Il veterano argentino rispose: “No, no non mi interessa”. E la pietra rimase per terra. Lascio a voi l’interpretazione spirituale. L’argentino incrociò due volte la pietra di Artigas e per due volte la rifiutò: la prima volta quando la scartò buttandola a terra e la seconda nel momento in cui la ricevette in dono e la rifiutò.

Il camion si allontanò. Pioveva. Laires Luciano Lucas il giorno seguente, quando smise di piovere, si avvicinò alla pietra, notando che questa aveva la forma di un cuore vide che al suo interno vi erano delle iscrizioni. Iscrizioni, perché era come se fosse stata lavorata da un orafo, da un artigiano. L’uomo si chinò, sollevò la pietra e disse ai suoi figli: “Questo è superiore all’uomo” . E non si sbagliava. La pietra racchiude un enigma, un linguaggio, è un segno perché ha la forma di un cuore, è vuota, ed i medici osservandola hanno affermato che la sua struttura interna è uguale a quella di un cuore umano. Il cuore è un muscolo, se qui è presente qualche medico, infermiere o qualcuno che lavora nell’ambito della sanità, più tardi avrà l'opportunità di toccare questa pietra al suo interno  per poter constatare di persona e per osservarne le iscrizioni che ci sono dentro. Potrete vedere il pesce, voi siete cattolici, la maggior parte cristiani, sappiamo che un pesce è il simbolo del cristianesimo, c’è una  J che può significare “Jesus”, “Juan”, “Jeremia”, “Jarabe”, “Junco” non so, vedete voi, e c’è una C che può essere di Carlos, di qualsiasi cosa, magari di Cristo.
Sono visibili al suo interno anche la parola "mille", una colomba e diverse altre simbologie. Ora andiamo avanti nella storia. Laires Lucas, ormai anziano, continuò a vivere mostrando a tutti i suoi amici questa pietra, come ora stiamo facendo noi, 45 anni dopo. Tra i suoi figli, Hugo Lucas, mio amico personale e vicino a tutti noi, dopo la morte del padre riprende la missione di mostrare questa pietra e spiegare cosa essa simboleggi: un segno.

Ma ora c’è un dettaglio di cui vi parlavo all’inizio. Quest’uomo, Laires Luciano Lucas, è morto  mentre era alla ricerca della verità, per conoscere il messaggio che la pietra voleva darci. Se oggi un bambino di due anni afferrasse un cellulare, vedendo un messaggio sullo schermo ne chiederebbe la spiegazione alla madre o al padre. Ora noi dobbiamo iniziare a decifrare questo messaggio e formulare diverse interpretazioni a riguardo, ma parallelamente la pietra ha vita in sé stessa, ha percorso il mondo, generato polemiche divenendo una pietra mediatica e portatrice di pace; perché tutte le persone, al 90%, toccandola hanno sentito una determinata energia.
Evidentemente i credenti, gli atei e gli scienziati avendola in mano, l’hanno studiata e sono arrivati alla seguente conclusione: questa pietra possiede una energia propria. Le pietre sono sempre state una componente biblica, di questa, nessun geologo riesce a fornire una spiegazione.

La prima volta che è uscita dall’Uruguay, nell’anno 1996 o ‘97 non ricordo, si fermò proprio in Argentina quando ci fu una convocazione spirituale a San Nicolas in cui parlarono Hugo Lucas e Giorgio Bongiovanni, successivamente ha cominciato a viaggiare per il mondo. Hugo Lucas le ha fatto fare il giro del mondo. Qui è presente Michel Almeraz, è stato lui a portare e a far conoscere la pietra a tutta la nazione francese, circa quattro anni fa; Ognuno di voi si farà la sua propria opinione quando la vedrà e la toccherà. Ma voglio esprimermi bene, i segni sono un insegnamento, non un motivo di idolatria. Essi non hanno motivo di essere idolatrati nel mondo, non sono icone che bisogna adorare, ma  portano in se un messaggio più profondo dell’icona stessa.
 
La gente vede la Vergine ed il Cristo come fossero un’icona, ma l’insegnamento che ci dà il Signore è superiore all’icona, ad una stampa, ad un’immagine o ad una statua. La statua di questa Vergine è bella, il suo messaggio irradia energia. Questa pietra è un segno che dobbiamo capire, decifrare. Quando Giorgio Bongiovanni la vide nel 1997 disse che era il codice genetico del pianeta Terra, alcuni veggenti hanno affermato che questa pietra è di provenienza extraterrestre. Questa è una notte di segni. Tra poco incontrerete Giorgio Bongiovanni, un testimone vivente che porta nel suo corpo i segni di cui lui stesso è parte integrante; ecco la ragione per cui Giorgio e questa pietra si trovano qui, entrambi. I segni in un determinato momento devono stare insieme o per lo meno dobbiamo cominciare a capirli, costruendo un grande mosaico. Questi incontri ci permettono di trovare delle risposte; per questo motivo dobbiamo essere disposti e disponibili a creare consapevolezza nel mondo. Mi auguro che l’essenza di questa riunione riesca a penetrare dentro di voi quando uscirete da qui e tornerete nelle vostre case. Prendere coscienza è l’unico modo per cambiare la coscienza umana e quella mondiale, visto ciò che sta accadendo nel pianeta, con tutti i problemi che ci sono sopra le nostre teste: nucleari, climatici, sociali, umani e politici. Tutti noi siamo strumenti del cambiamento, ecco questa è l’unica e piccola esortazione che vi faccio, come giornalista dei mezzi di comunicazione, cosciente che questi a volte sono complici del disorientamento, della disinformazione e della corruzione. Grazie”.
 
L'ingresso di Giorgio Bongiovanni nella grande sala è accolto da un forte applauso. Juan Alberto lo presenta con poche ma significanti parole: "Abbiamo tra noi un regalo del Cielo".
Il servo di Dio, così lui ama definirsi, con le ferite delle stigmate ancora umide di sangue per la sanguinazione appena avvenuta, con emozione saluta il suo pubblico. Il segno della croce e la preghiera rivolta al Padre nostro che è nei Cieli apre l'incontro. L'assemblea, in piedi in segno di rispetto e devozione, la recita insieme a lui.
 
“Dedichiamo questa preghiera a tutte le famiglie che hanno sofferto in questi giorni a causa dell’inondazione" dice Giorgio "alle persone che hanno perso la vita e a tutti coloro che in questo momento vivono praticamente in mezzo alla strada, perché hanno perduto tutto. Io spero che l’infinita misericordia della Madre Santissima possa aiutare questa gente, questi nostri fratelli.

Credo, ne sono convinto e per questo lo affermo, che i nostri fratelli si siano sacrificati anche per noi, perché madre natura agisce in accordo con il permesso del Padre. Noi credenti pensiamo che le forze della natura non agiscano per caso, reagiscono e spesso colpiscono luoghi del mondo in cui vive soprattutto la gente che soffre, i poveri che saranno gli eredi del messaggio di Cristo, quelli che Egli voleva e amava. Infatti sono i primi che si sacrificano affinché noi possiamo sensibilizzarci, credere di più, pentirci e cambiare. È difficile da capire per noi, ma anche così Dio manifesta la Sua presenza. Allora, non a caso, in questi giorni l’Argentina ha sofferto; ma ogni sacrificio giusto o per meglio dire sacrificio cristiano, quando si manifesta per amore porta qualcosa di straordinario. Coloro che comprendono questo, poveri o ricchi che siano, praticano la solidarietà verso questa gente che soffre, si muovono per aiutarla attraverso il sacrificio. L’azione d’amore diretta alla gente sofferente di La Plata ha mosso qualcosa di grande che non si era mai verificato prima.

Ora ci sono persone che con il proprio sacrificio hanno perso la vita e altre che sono rimaste senza niente; nello stesso momento in altri posti del mondo milioni di esseri umani non hanno nulla oppure vivono tra guerre e catastrofi. Quando Cristo verrà, questa gente sarà premiata insieme a coloro che si sensibilizzarono ad aiutare i nostri fratelli sofferenti; ecco il motivo per cui accadono eventi del genere nei luoghi dove si soffre molto. Da lì dobbiamo capire il messaggio di Cristo che questa sera voglio condividere con voi. Non sono l’unica persona al mondo che riceve i messaggi di Gesù, ma sì, sono uno di loro. Spero dunque che mi parliate, che mi facciate domande perché voglio condividere questa conferenza con voi, non voglio fare solamente un monologo e poi salutarvi, ma condividerla con voi. Questa volta sono venuto in Argentina per parlare, per trasmettervi un messaggio che è molto importante per me. Non devo farvi una rivelazione, perché la rivelazione ci è già stata data:  il messaggio di Cristo, la Sua offerta di redenzione. Ma devo insistere, confermare, avallare, ribadire e magari si, forse per alcuni di voi potrebbe essere oggi la rivelazione. Non tutto è perduto, anche se viviamo nel momento più triste e di massima crisi della  storia dell’umanità che coinvolge tutte le nazioni del mondo, sia ricchi che poveri, anche se ci troviamo in questa grande confusione e siamo pieni di dubbi e di incertezze, perché mai come ora l'uomo rischia l'estinzione. Non sappiamo a cosa credere, continuiamo a guardare, essendo anche noi molte volte protagonisti di sofferenze, purtroppo questo è un mondo di sofferenza più che di allegria, ma non è tutto perduto. In questo momento c’è l’amore si certo, ma è un amore triste e non so se questo sentimento, che ognuno di noi ha dentro sé, avrà un futuro. Tu ami, sei felice, ma guardando ciò che accade nel mondo hai paura; allora questo amore che provi per i tuoi figli, tua moglie, tuo marito, i tuoi amici, per la tua famiglia, viene meno. Il motivo qual è? Perchè ci vengono dubbi sul futuro che ci aspetta, abbiamo paura che tutto ciò che abbiamo potrà essere annientato e andrà a morire. Ma questo amore non finirà. C'è una parte del mondo che prova ancora una forma d'amore, seppur triste. Non è tutto perduto, perché iniziano a comparire i segni che Lui, Gesù Cristo, è qui sulla Terra presente con i Suoi angeli. È ciò che ripeto spesso in questa sala oramai da molti anni. C’è una forza celeste che fa capo a Cristo, ma anche ad altri maestri che obbediscono comunque a Lui, altre, chiamiamole così, comunità spirituali, apparentemente diverse tra loro ma con un'unica fiamma che viene da Dio, un'unico fuoco. Loro sono qui.

Dobbiamo credere e non rinunciare, avere la forza di resistere a cose peggiori di quelle che accadono in Argentina e nel mondo intero; l'amore che nutriamo dentro di noi deve trasformare l’amore triste ma sincero in amore allegro ed immenso.
La salvezza è certa, il mondo non finirà; potrebbe verificarsi una guerra mondiale, l’inizio di una guerra atomica, ma noi dobbiamo credere che c’è un Salvatore del mondo che ha promesso di ritornare e di salvare il pianeta, non tutti gli esseri umani,  ma sicuramente si i buoni.

Dunque, non so quanti giorni resterò in questo mondo, la mia vita appartiene a Dio, ma fino all’ultimo istante che avrò respiro voglio stare qui con voi, in Argentina, in Uruguay, in tutto il SudAmerica, in Italia, per dirvi di resistere. Siete coloro che possono salvare molte anime, potete essere il segno della consolazione per la gente che soffre e a cui manca la fede. È vero, i segni non sono numerosi nel mondo, ma allo stesso tempo quelli celesti sono tanti per coloro che sanno cercare e vedere e presto coinvolgeranno tutto il pianeta.  

Questo significa, per molti di voi presenti in questo salone o per chi ci ascolta da internet, che migliaia di persone verranno a cercarvi disperate, perché non capiranno quello che starà succedendo, ma sapranno dove andare a suonare il campanello per capire. Allora, ecco la vostra vera missione, dico vostra perché non so se sarò presente. Posso dirvi però che non è ancora iniziata. Questi incontri e altri ai quali parteciperete, tutta l’informazione che acquisite e che acquisirete servirà a prepararvi alla vera missione: quella di salvare le anime quando gli eventi si manifesteranno. Allora, trasmettete pace, senso di giustizia sostenendo le cause giuste con determinazione, sicurezza, coraggio, ma soprattutto trasmettete agli altri, ai vostri amici, alle vostre famiglie, ai vostri cari e ancor di più ai vostri nemici, l’amore e la certezza che il mondo non finirà. Spesso mi accusano di essere un catastrofista che annuncia la fine del mondo; io affermo esattamente il contrario, ma ironicamente sono gli stessi potenti che portano il mondo alla distruzione totale a dichiararlo; lo scopo di questi grandi ricchi è quello di annientare il pianeta e rimanere con il proprio pezzetto di terra, per poi schiacciarci, ma non sarà così come pensano.

Il mondo sarà quello che viene descritto nella Bibbia come il Regno di Dio, ci sarà una grande e tremenda selezione, soprattutto quando Cristo si manifesterà, perché Lo vedremo tutti, ma prima di manifestarsi, ed è uno dei messaggi che questa sera voglio trasmettervi, visiterà ognuno di voi. Verrà a visitare il vostro cuore e vi dirà: “Uomo, Donna, sono Io. Preparati perché sto per mostrarmi al mondo. Sono Io”.  Se seguite il cammino spirituale, se siete attivi in difesa della vita,appoggiando le cause giuste e difendendo i deboli, annunciando il Suo ritorno e avendo il coraggio di dire sempre tutta la verità, se avete fede in Lui e in ciò che vi dico e vi sentite amici di Cristo, Suoi discepoli, Lui vi visiterà uno ad uno. Saranno visitati uno alla volta tutti coloro che fanno parte della nuova Galilea dei Gentili, il nuovo popolo scelto da Dio, che è identificata nei Paesi Latini dove il Cristo si manifesterà per giudicare il mondo.
Quando il vostro Papa Francesco si è affacciato alla finestra lì sulla piazza San Pietro era felice. Io gli ho scritto implorandolo di rivelare tutta la verità sulle nefandezze del vaticano e di ripulire la Chiesa; speriamo lo faccia, speriamo. La fede non può essere soltanto un atteggiamento, non consiste solo nel pregare,  trasmettere amore, il sorriso, bisogna aiutare coloro che soffrono, bisogna dire la verità, perché come disse il Cristo: “La verità ti farà libero, ma libero davvero”.

Questo tempo per me è molto simile a quello vissuto 2000 anni fa, ovviamente in una situazione materiale e sociale totalmente diversa, tecnologicamente molto più avanzata, ma il senso è lo stesso e la storia si ripete. Alcuni affermano che a volte ci si sente soli, ma non è così, perché grazie a Dio ci sono gli altri, anche se non sono molti. C’è una voce che grida nel deserto, che nessuno vede e vuol sentire, ma continua a gridare: “Arriverà il Messia! Sta per arrivare il Messia, attenzione, preparatevi, perché verrà con la spada di fuoco, con la Sua giustizia divina!!! Non perdonerà i potenti ma solo coloro che si pentiranno veramente e li battezzerà con il fuoco!” Nella stessa misura in cui questa voce grida nel deserto, così sanguina, e nello stesso tempo misteriosi segni appaiono nei cieli. Ora più che mai sta arrivando il momento in cui questo Messia si presenterà nel fiume Giordano, chiederà di esser battezzato e poi griderà, ma non sarà una voce che grida nel deserto, la Sua voce sarà ascoltata dal mondo intero che lo dovrà rispettare e obbedire, perché giudicherà le opere di tutti gli uomini della Terra ed avrà l'autorità di scegliere coloro che meriteranno il Nuovo Regno. Non sono un predicatore, né un pastore o un sacerdote, non appartengo ad alcuna chiesa, mi sento cristiano cattolico. La mia chiesa è quella di Giovanni, il fondatore di questa chiesa spirituale è Cristo. Non abbiamo riti, ma rispettiamo i sacramenti. Io sono un messaggero, non appartengo a questo mondo, per questo non ho una chiesa. I miei maestri sono Esseri Cosmici, il nostro unico comandamento, la nostra unica religione è: “Ama il prossimo tuo come te stesso”, chiediamo agli uomini di cambiare, di evitare un olocausto, perché ciò è possibile. L’uomo ha la possibilità di evitare che la natura reagisca, ma non possiamo imporre niente, l’unica arma che abbiamo ed ho, nel mio caso, è la voce e l’unica manifestazione sono i segni di Cristo, che sono qui, presenti; preparatevi ad aspettarLo, presto.

Seguite il vostro cammino, sorridete e non siate tristi, non è una storiella quella che vi sto raccontando. Il vostro cuore deve essere allegro, felice di trasmettere questo Amore, il più grande di tutti gli amori, perché sapete che la morte non esiste, che siamo stati salvati grazie alla crocifissione e non dobbiamo temere niente, né avere paura, anche se Dio ci dovesse mettere alla prova togliendoci tutto. Abbiamo la salvezza di Cristo e possediamo la vita. C’è la canzone di uno straordinario cantante italiano che è morto, cioè è ritornato al Padre, di nome Domenico Modugno, lo conoscete? Questa canzone si intitola “Meraviglioso” ed è bellissima, andate su internet ed ascoltatela, è un messaggio. Ora vi racconto il testo della canzone: un uomo che si trova a Roma, guardando il fiume Tevere vuole buttarsi giù da un ponte, la canzone dice: “D’un tratto qualcuno alle mie spalle, forse un angelo vestito da passante, mi portò via dicendomi così: Meraviglioso! Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso, perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglioso. Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare! Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore?” (http://www.youtube.com/watchv=t8XBa_LQ7zc). E l'uomo non si butta più perché l’angelo vestito da passante gli fa scoprire che alla fine tutto ciò che lo circonda è meraviglioso. Allora, la vostra vita è meravigliosa, qualunque cosa possa accadere passerà. Questo mondo non esisterebbe se il Cristo non fosse stato crocifisso. Fino a quando il Sole, che è il Cristo, il Padre, sorgerà tutte le mattine davanti a noi per riscaldare il nostro cuore, significa che niente è perduto. Pace a tutti.
 
Il Verbo si è fatto nuovamente parola. Perle di Verità arrichiscono e scaldano il cuore dei presenti uniti in un unico affatto d’amore. Lo spazio alle domande apre il dialogo verso i più svariati temi.
 
Io ho una discendenza ebraica e credo nella reincarnazione, ho capito che sei la reincarnazione di Giovanni il Battista. Se è così, saresti Elia, colui che venne prima dell'arrivo del Messia?
È così. Ma se un giorno scoprissi che non lo è, penserei di essere stato un povero disgraziato che ha annunciato la Venuta del Cristo, perché Lui verrà nonostante me. Mio caro fratello ebreo, anche io ho una discendenza ebraica antica, sono nell’ultima parte della mia vita, non voglio avere segreti e nascondere a coloro che mi ascoltano ciò che so, per quello che posso, tantomeno alla mia famiglia, dunque mi chiedo: “Ma è vero?” Fu il Cielo a dirmi: “Tu sei stato questo e questo”. Ma se non fosse vero non mi cambierebbe niente, perchè potrebbero avermelo fatto credere per spingermi a fare quello che faccio, magari sono stato un calzolaio che realizzava le scarpe per Cristo.  Nel mio cuore so che ho fatto qualcosa di importante, di profetico, come annunciare la promessa di nostro Signore a moltissima gente. Allora torno ad essere immensamente felice.
 
Oggi sei in contatto con gli apostoli?
Sì, ho contatti con gli apostoli e a dire il vero nel vostro Paese ci sono moltissimi discepoli di Cristo, questo è sicuro, ma adesso non chiedermi i nomi. Penso che qui in Argentina ci siano apostoli che hanno conosciuto il Cristo duemila anni fa.
 
Riguardo il Sud del nostro Paese, hanno profetizzato che sia un posto sacro.
Si è così, tutta l’Argentina ed in particolare il cono meridionale, che include altri Paesi, sarà uno dei luoghi del mondo che ospiterà i membri della Nuova Era in cui si costruiranno le comunità del nuovo Regno; parliamo dell’Argentina, Uruguay, Paraguay e molti altri luoghi del SudAmerica, anche una piccola parte dell’Europa, molto piccola. Sicuramente questo per esempio è un luogo futuro, eletto da Dio.
 
La Terra sopravviverà all'inquinamento e alla devastazione provocata dall'uomo?
Sì, sopravviverà. I fratelli Extraterrestri hanno un piano di purificazione di tutto il pianeta, compresi quei luoghi radioattivi dove in questo momento non nasce niente; tutto sarà trasformato in una nuova Terra. Ciò che non posso promettervi è che l’uomo sopravviverà.  Questo non lo so, una parte dell’umanità sì, “i cosiddetti buoni” che sono milioni di persone, è scritto nella Bibbia ed io credo nella Bibbia, i 144 mila eletti ossia i maestri che stanno guidando il pianeta e i loro discendenti. Cara sorella io vorrei che si salvasse tutta l’umanità, i sette miliardi che siamo, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà, quante persone nel mondo realmente sono giuste? Non lo sappiamo, nessuno può giudicare, ma osservando l’attuale condizione del pianeta è palese che non siano molto numerose, altrimenti il mondo non sarebbe ridotto in questo stato, così pieno di sofferenza. La colpa, la responsabilità non è soltanto dei potenti, noi popolo molte cose non le vogliamo fare per questo non siamo giusti. Dunque solo alcuni uomini si salveranno e la Terra sarà completamente purificata, diverrà magnifica, straordinaria, compresa l’Argentina.
 
Sì, lo affermava anche Don Pedro Romaniuk, che voi avete visto una volta alla FICI.
Sì, Io l'ho conosciuto, eravamo amici, sono stato molte volte al Centro di Romaniuk. Ora lui sta bene, lassù è felice.
 
Se si è totalmente convinti che Gesù esiste e che verrà ma nella propria famiglia non ci credono e non hanno fede in Dio, io come madre, considerata una mistica, diciamo quasi delirante, cosa posso fare per i miei figli?
Insegnare loro ad essere buoni, a lottare per il bene comune, il bene universale, a rispettare gli altri ed il pianeta, ad essere onesti; quando lei ha fatto questo, ha fatto tutto. Se non crederanno non importa, la cosa importante è che facciano il bene. Lei dovrà avere pazienza, prima o poi crederanno, e se non sarà così non deve preoccuparsi, il Cristo li premierà lo stesso. Un messaggio rivoluzionario, eretico, ma vero, che ho ricevuto proprio da Cristo : Se l’ateo o il non credente fa le opere buone, quando Io ritornerò gli dirò: “Non hai creduto, adesso Io sono qui, non hai contemplato la mia esistenza nella tua mente, ma grazie alle opere che hai fatto ero presente nel tuo cuore. Entra nel nuovo Regno”. Ai molti che hanno creduto senza però fare le opere, il Cristo invece gli dirà: “Tu hai creduto, ma non hai realizzato le opere, non entrerai nel Regno di Mio Padre”. Questa è la verità.
 
Alcuni danno troppa importanza al fatto di avere fede, come se non fossero importanti le opere.
La fede è la forza che ci spinge a fare le azioni, chi non le compie mente quando dice di avere fede. La prova innegabile che si ha fede è data dalle opere. Chi non le mette in pratica è ipocrita, sta mentendo.
 
Non credi che la manifestazione di tante navi extraterrestri siano un segno?
Certamente! La manifestazione delle navi extraterrestri conferma la verità, permettimi un po’ di presunzione, mi aiuta a non farmi considerare un pazzo.
 
I grigi?
I grigi sono esseri che io ho conosciuto, sono al servizio degli Esseri di luce, non sono cattivi. Ti ringrazio, perché approfitto per dare un messaggio a tutto il pubblico: non credete alla gente che afferma che gli extraterrestri sono cattivi, non è affatto così; essi non fanno niente di male, non lanciano bombe atomiche, non violentano i bambini, non fanno le guerre, non schiacciano l’umanità che sta morendo di fame.
 
La mutilazione degli animali, per esempio?
Non sono mutilazioni, questi Esseri controllano lo stato di contaminazione che ormai è presente nella fauna, nella flora e nell’umanità stessa. I sequestri, i rapimenti, la mutilazione degli animali sono opera dell’uomo più che degli Extraterrestri. C’è un piano dei potenti, ed i films ne sono un esempio, soprattutto degli USA, che vogliono distrarre, confondere l’umanità riguardo la realtà extraterrestre. Ma questi esseri si presenteranno al mondo e dimostreranno chi sono, da dove vengono ed il motivo per cui sono qui. Tutto il pianeta assisterà a questa manifestazione. Non scenderanno solo a New York ma in tutte le nazioni del mondo. Non parleranno ai capi di Stato ma a tutta la popolazione mondiale. Non sceglieranno un potente come ambasciatore ma una persona umile e semplice.
 
Buonasera, molte grazie per essere in Argentina, mi piacerebbe chiederle informazioni sulle profezie dei Maya, in particolar modo il 21 dicembre, su quelle di Benjamin Solari Parravicini, su quelle di Nostradamus ed infine sulla profezia di San Malachia, la quale presuppone che questo sarebbe l’ultimo Papa.  
La profezia di San Malachia è vera, ma non è sicuro che questo sia l’ultimo Papa o per meglio dire io lo so, tuttavia non  voglio e non posso rivelarlo, non è il momento. Quello che posso dire e vi aiuto a comprendere, comprendendo io stesso, è che una mano divina ha voluto l’elezione di questo Papa. La sua vera missione ha due aspetti, in realtà solo Dio ne può essere a conoscenza, ma ciò che ho saputo da Cristo è che il pontefice ha davanti a sé due cammini. Vediamo quale sarà la strada che sceglierà. Una è quella di dire la verità, tutta la verità e fare pulizia all’interno della Chiesa, cacciando i criminali mafiosi, i cardinali di cui è circondato in questo momento, cambiare alcune leggi del vaticano e chiudere la sua Banca mafiosa investendo e donando tutto il denaro in progetti che aiutino a sostenere la Chiesa e naturalmente aiutare i poveri. Cambiare e rendere l’attuale sistema della curia vaticana  più umile e disponibile verso la gente e dire alcune verità, due o tre, non molte. Non deve cambiare gli insegnamenti della chiesa, deve solo aggiungere alcune cose: la rivelazione della presenza degli Esseri Cosmici, l'annuncio della Seconda Venuta di Cristo e se può, non è indispensabile, ma sarebbe importante, parlare della legge della reincarnazione. L'altro cammino che potrebbe scegliere è quello di non fare niente. In questo caso sarà un inganno, io prego affinché egli possa dire la verità, tutta la verità, ma dobbiamo aspettare alcuni mesi, non settimane, lasciamolo fare. È un Papa che ha un passato oscuro, non so se sia stato lui ad ordinare il massacro verso i suoi sacerdoti, ma non ha fatto nulla, come nessun altro membro della chiesa cattolica argentina, durante la dittatura per evitare lo sterminio. È stato in silenzio nella migliore delle ipotesi, nella peggiore ha collaborato con gli assassini criminali.  Nel 2001 il Papa, quando era ancora cardinale, chiese perdono per gli errori commessi dalla Chiesa durante la dittatura. Ora è tempo di agire, non deve solo parlare, deve fare, che è diverso, perché è dimostrato dalle chiare denunce fatte dallo stesso Papa che lo ha preceduto, lo stato corrotto della Banca vaticana e i crimini di pedofilia di cui si sono macchiati i prelati della chiesa. Ora Francesco deve agire basandosi sulle dichiarazioni del suo predecessore. Dovrà scacciare i potenti, apportare un cambiamento, come ho già detto prima, ma soprattutto preparare la gente alla Seconda Venuta di Cristo, perché lui sa perfettamente che il Signore ritornerà presto, non nei prossimi quaranta o 400 anni, ma presto, questione di anni, mesi. Deve preparare le persone, se lo farà e lo spero tanto, questo sarà l’ultimo Papa, ma non il Papa cattivo, bensì quello buono; l’unico o forse  uno dei pochi che ha mandato Dio per aiutare l’umanità prima della venuta di Suo figlio. Se non agirà in questo modo, sarà il Papa negativo.
 
Malachia ha detto delle cose giuste, non si è sbagliato in niente, di conseguenza abbiamo la certezza che questo è il Papa nero, magari farà un atto di umiltà, qualcosa che tutto il mondo possa vedere a dimostrazione di essere realmente un buon Papa ma ci ingannerà tutti e alla fine si rivelerà essere un Papa nero, cattivo.
Con questa domanda mi dai l’opportunità di spiegare  una cosa fondamentale, soprattutto in questi tempi. L’unica profezia che si realizzerà al cento per cento è quella che Cristo ritornerà e giudicherà il mondo, semplicemente perché il profeta che annunciò questa profezia è Lui stesso. Ascoltatemi bene, seguitemi, perché parlerò di una cosa importantissima. Il profeta che annunciò la Seconda Venuta di Cristo è stato Gesù stesso, il figlio di Dio, il Messia. Tutti gli altri profeti che hanno annunciato profezie sono strumenti di Dio perché dichiarano cose che potrebbero accadere, ed accadranno se l’uomo non si pentirà e non cambierà il suo destino. Dunque non sono certe al cento per cento, sono previsioni, a volte perfette, ma previsioni. Se Dio è Dio, cioè Colui che può tutto, e Cristo è la Sua manifestazione, non esiste una cosa che Egli non possa fare, o una profezia che Lo possa limitare. Quindi, se Dio può tutto, può cambiare anche la profezia. Per questo affermo di non sapere cosa farà il Papa, devo vedere i frutti; se saranno buoni, la voce che grida nel deserto lo difenderà, se avverrà il contrario lo denuncerà. Quello che è sicuro è che Gesù ritornerà tutto il resto potrebbe mutare. C’è una profezia sulla guerra atomica ma questa potrebbe anche non avverarsi, speriamo. Divulgo io stesso la profezia di una catastrofe mondiale ma devo lottare perchè questa non avvenga. Se tutto è già profetizzato e deve accadere a che serve predicare, lottare, rischiare la vita stessa? Ebbene la risposta è che l’uomo può sempre cambiare con l’amore.

E questo fulmine che è caduto sulla cupola del vaticano?
È un avviso: “Attenzione, Io ci sono! Avete eletto Papa Francesco, attenti io sono qui” ci dice il Signore. Nessuno vorrebbe che succedessero cose catastrofiche, io spero che tutto il mondo si redima, e mi domando: “Ma l’uomo sapendo questo, attraverso la preghiera, potrebbe rivolgere una richiesta a Dio, che può tutto ed è Onnipotente? Esiste l’energia e ci sono gli Esseri che con la tecnologia e le loro capacità potrebbero cambiare la situazione della Terra. Alcune persone vogliono fare del male, preparano le guerre, come le mafie, i potenti, ma sono poche rispetto all'intera popolazione mondiale, eppure dominano il mondo, quindi uniamo le nostre forze per denunciare e far venire allo scoperto questa gente! Dobbiamo sperare nel ritorno di Cristo e guadagnarci la giustizia divina, conquistarla non solo chiederla, soltanto così si è candidati ad entrare nel nuovo Regno di Dio. Dare la nostra vita non è semplice, ma questo ci dice il Cristo: “Vuoi entrare nel Regno di Mio Padre? Devi dare la vita, anche se non è facile, ma è l’unico modo affinché tu possa essere eletto e far parte della società futura, dove spariranno l’egoismo, il materialismo, il denaro, l’invidia, l’odio. Per liberarci di tutto questo dobbiamo donare noi stessi, dimostrare al Cielo, al Padre Adonay che siamo giusti e buoni, per lo meno dobbiamo metterci tutta la nostra volontà. Mi capite?
 
Hai parlato della venuta di Cristo e a proposito dell’anticristo?
È presente anche l’anticristo, nome e cognome lo darò nel momento opportuno, quello che posso dirti è che lui dirige i venditori di armi, possiede una squadra di uomini miliardari che fanno parte della massoneria e sono dentro il vaticano, vicino a Papa Francesco, magari lui potrebbe smascherarli. Nelle banche ci sono soldati dell’anticristo che sono i più grandi narcotrafficanti del mondo. Sono padroni delle armi atomiche. L’anticristo è il principe di questo mondo ed è lui che in questo momento ha tutto il potere del mondo che sta manifestando con tutta la sua forza, governandolo. Nessuno lo conosce bene ma un giorno rivelerà il suo volto nascosto; i potenti che appaiono nelle televisioni sono i suoi maggiordomi e i suoi burattini. Lui sa che Cristo ed i Suoi angeli stanno ritornando, sa che Gesù ha alcuni strumenti sulla Terra, messaggeri che stanno preparando il Suo ritorno, sa che c’è un seme positivo che si sta sviluppando e sa che presto verrà annientato, per questo si sente pressato spiritualmente. Un giorno, quando il Cielo mi darà il permesso e la forza di rivelare il suo nome, lo rivelerò. Così come ritornerà Gesù, quindi, si manifesterà l’anticristo che è la reincarnazione di Giuda.
 
Buonasera maestro...
No, non sono maestro, sono tuo fratello. Il Maestro è uno: Gesù.
 
Come possiamo riconoscere un figlio di Dio?
Lo possiamo riconoscere dai suoi frutti. Se i suoi frutti sono a favore della giustizia per gli altri e non per la propria, allora sicuramente è un figlio di Dio. Una persona che diffonde un messaggio o difende una causa sociale e non appartiene ad alcuna istituzione né a grandi sponsor, cercatela ed ascoltatela; al contrario se nasconde un forte potere dietro di se, ascoltatela ma investigate, dubitate e osservatene i frutti. Non ci si sbaglia mai quando si vedono i frutti, certo, non si deve pretendere che la persona sia perfetta, non può esserlo. Non pretendiamo di essere perfetti, nè di trovare persone perfette, tutti possiamo peccare e commettere errori ma ciò che un figlio di Dio non può fare è corrompersi, accettare un compromesso con un potere politico, religioso, militare, economico, perché significherebbe ingannare il prossimo.

Cosa pensi del momento che sta attraversando ora l’Italia?
L’Italia, il mio Paese, sta vivendo una situazione drammatica, la peggiore da quando esiste la Repubblica italiana. Non abbiamo governo, ci sono tre forze politiche che si combattono tra loro ed una nuova formata da giovani con a capo il comico Grillo. Abbiamo Berlusconi, sempre potente, che è un uomo della mafia. Sono preoccupato che possano uccidere i giusti. I poteri, i sistemi criminali italiani non sono quelli che vediamo in televisione, ma sono i banchieri, le finanze, l’economia, la mafia. Abbiamo le prove, grazie alle nostre investigazioni antimafia, che i sistemi criminali stanno organizzando alcuni attentati per destabilizzare il Paese, per farlo ritornare nella stessa situazione politica precedente, con gente al governo come Berlusconi o similari; questa è la condizione attuale del mio paese. In tutto questo c’è però una cosa positiva che sta avvenendo, la nascita di un movimento senza nome, senza partito, non strutturato, costituito da milioni di giovani e di persone che hanno iniziato ad uscire per strada, a protestare, a pretendere "i valori" etici e morali di chi ci governa, tutto questo è positivo anche dal punto di vista spirituale. Siamo in una situazione disperata, la condizione economica è drammatica e potrebbe scatenarsi da un momento all’altro una guerra mondiale, se l’Italia dovesse entrare in guerra sarebbe una catastrofe. Questo è, in breve sintesi, ciò che sta accadendo.
 
Perchè il Papa ha scelto il nome Francesco?
In primo luogo, essendo un gesuita non doveva essere eletto, è stata un’eccezione appunto per la situazione drammatica che vive la Chiesa, perché i Gesuiti non possono diventare Papi. Egli ha scelto qualcosa che rappresentasse un segno di cambiamento nella chiesa Cattolica, ma potrebbe essere un inganno, io non lo so, non possiedo la verità rivelata, solo Cristo la conosce; aspetto di vedere i frutti. La struttura del vaticano è nefasta e lo sanno tutti gli italiani, non è più un segreto, la gente che ha un pochino di buonsenso è a conoscenza che all'interno vi è tanta spazzatura, se lui la tirerà fuori allora sarà un Papa buono, se non lo farà sarà un Papa cattivo o un papa che ha paura e  non ha coraggio, noi siamo fiduciosi, aspetto con ansia. Papa Francesco ha la fortuna di essere argentino, l’Argentina è un Paese forte e determinato che quando vuole una cosa la ottiene. Personalmente io detestavo, tra virgolette, Bergoglio quando era cardinale, ma ho cambiato idea perché negli ultimi anni ha aiutato i poveri ecc. Da quando è diventato Papa mi piace, sono sincero, non sono ipocrita, mi piace moltissimo. Quando celebrava la messa l'altro Papa, la piazza di San Pietro era vuota, c'erano dieci, quindici mila persone, ma con Francesco la piazza si riempie di 500 mila persone. Mi piacciono molto le sue posizioni, mi emoziona, ma ho paura che sia solamente un’illusione. Spero di no, mi auguro che faccia anche i fatti, la prova sarà la pulizia all’interno della Chiesa.  La gente sta sperando. Tutta la stampa parla di questo ma se non agirà così, sarà davvero molto grave per lui.
 
Il segno che apparirà nel cielo
Si manifesterà una croce nel cielo prima della venuta di Cristo e tutto il mondo la vedrà. L'intero pianeta vedrà apparire nel cielo questa croce.
 
Una persona può fare quotidianamente ciò che le piace e anche fare quello che Gesù ci ha insegnato? A volte io penso che si debba fare qualche lavoro e anche avere del tempo libero.
Il lavoro è una responsabilità che ci appartiene, dobbiamo mantenerci e mantenere la nostra famiglia, se ne abbiamo una, poi fare tutto ciò che possiamo per adempiere agli insegnamenti del Cristo. Le altre cose rappresentano una scelta caro, Cristo non ti dice: “Non ti devi divertire!” Non è un peccato farlo, nemmeno ti impone di non oziare, è una tua scelta, l’importante è che per evolverti devi rispettare la tua vita e quella degli altri. Non si può essere per sempre dei parassiti, se scegli una causa e vuoi avere un futuro, siccome sei giovane, devi lottare per questo futuro positivo; se lo faranno gli altri per te, quando il futuro si convertirà da negativo a positivo, tu non entrerai nel nuovo Regno perchè non te lo sei guadagnato. Se vuoi far parte del Regno di Dio, vivere in un mondo migliore, pieno di pace e di amore, devi lottare ed essere partecipe della sua  realizzazione. Ciò che non ti è possibile fare, lo compierà il Cielo per te, ma bisogna operare e fare la propria parte, altrimenti rimarremo in panchina, non entreremo in gioco con la squadra migliore.
 
Non capisco il sacrificio degli animali a quel tempo.
Gesù non sacrificava gli animali, però mangiava la carne perché rispettava la Sua religione e allo stesso tempo disse: “Se mangiate la carne e siete in sintonia con l'animale, l'animale che è stato sacrificato si evolverà”. Questo non significa che bisogna essere carnivori, sto solo tentando di spiegare perché Cristo mangiò l'agnello. Non mi risulta che Gesù sacrificasse animali, era una tradizione di quegli abitanti al tempo dell’Antico Testamento. Oggi posso affermare, perché siamo alla fine dei tempi, che ci sono anche cose sbagliate nell’Antico Testamento e Cristo le volle chiarire, anche per questo motivo volevano ucciderlo.
 
Hai ricevuto minacce per quanto riguarda la tua attività antimafia?
La rivista Antimafia, grazie a Dio, è in piedi, le minacce non contano, fanno parte del nostro lavoro. Credo che in questo periodo la mano di Dio stia intervenendo per evitare tragedie, ma come ho detto prima, questo è il momento più grave. I sistemi criminali hanno in mente di aprire quella che in Italia chiamiamo la strategia della tensione, del caos per provocare paura nella popolazione italiana, affinché ritornino la politica ed il governo di sempre. La città che da tempo detiene questo compito è Palermo, la nostra amata e disperata città. Lì si sacrificano le vite per cambiare in forma negativa la situazione del popolo italiano, a volte anche dell'Europa stessa. In questo momento ognuno di noi ha il suo compito, dico noi perché lavorano nell’Antimafia i giudici, i magistrati, giornalisti, poliziotti, professori e gente della strada, siamo un tutt’uno. Uno di noi, forse un giornalista oppure un giudice, che in questo momento rappresenta un simbolo, come lo erano Falcone e Borsellino, potrebbe saltare in aria, ma forse c'è una mano celeste che in questo momento lo sta impedendo. È il periodo storico più difficile, se lo superiamo senza stragi significa che qualcosa di positivo è accaduto e poi raggiungeremo la vittoria. Se invece la situazione dovesse rimanere tale, così com'è oggi, significherà che l'anticristo ha piena libertà di azione. Agisce ogni volta allo stesso modo, usa da sempre la stessa metodologia, colpisce la solita città e noi italiani siamo così stupidi da non capirlo. Ma questa volta, perdonami perché non voglio essere arrogante e presuntuoso, a tutto questo si frappone uno stigmatizzato, non è mai successo prima nella lotta contro la mafia, nella storia italiana, allora qualcosa potrebbe cambiare, no? Può darsi.
 
Potrebbe accadere quindi una guerra nucleare?
Setun Shenar mi disse in un messaggio, che vi invito a leggere nei miei siti internet, che potrebbe avvenire una guerra nucleare; loro hanno un piano per evacuare istantaneamente milioni di persone, ma non tutte, solo coloro che sono stati buoni e giusti. Mi disse ancora che non ha importanza a quale religione appartengano, se sono ebrei, musulmani o cristiani, devono essere persone che amano gli altri e la vita, secondo loro questo è sufficiente per salvarli.  La salvezza, se dovesse avvenire una guerra atomica, e spero di no, ci sarà solo per alcuni milioni di persone perché il pianeta Terra, che è una cellula dell'universo macrocosmico, necessita di alcuni enzimi-uomini per continuare ad evolversi, affinché possa esprimere la sua natura divina, soprattutto in un'era positiva. Per questo motivo vengono salvati fisicamente, sono ciò che loro definiscono “il salvabile."  Allora, riepiloghiamo, quando la Terra sarà ripulita, si avrà bisogno di una piccola percentuale umana positiva per ospitare il Nuovo Regno, gli altri visto che la morte non esiste ma esiste l'eternità dello spirito si reincarneranno in altri pianeti. Queste sono le ultime notizie del mio interlocutore spaziale.
 
Segue Parte VI

 
Parte VI

Per quale motivo la Vergine piange?
La Santa Madre piange perché noi non ascoltiamo i messaggi di Suo figlio e quelli che Lei stessa ci ha dato durante la storia, in migliaia di apparizioni, come a Fatima, a Garabandal, a Medjugorije, ecc.  e che ci da ancora oggi. Se l’uomo continua a peccare, cioè a generare catastrofi, guerre, violenze, lei piange sangue per richiamare l’attenzione dei Suoi figli affinché possano pentirsi e cambiare; la Vergine sa che presto si manifesteranno tante catastrofi ed i Suoi figli soffriranno e periranno. Lei vuole ricordarci che Suo figlio simbolicamente è di nuovo in croce e noi continuiamo a crocifiggerLo, anche la manifestazione delle stimmate sanguinanti è qualcosa di triste, no? Ma è un promemoria per l'umanità quello che io vivo con le stimmate, significa che dobbiamo cambiare e non continuare a crocifiggere il Cristo, questo è il senso.
 
Il papa ha l'organizzazione dei Gesuiti che lo appoggia ...
Il papa Francesco di sicuro ha l’appoggio dei gesuiti, ma non ho dubbi sul fatto che molti potenti tra questi non lo vogliano, perché ci sono correnti nemiche che lottano tra loro all'interno della Chiesa cattolica: una di queste è l’Opus Dei, ad esempio, che è molto potente. So che Cristo sarà con il pontefice se lui deciderà di dire la verità, ma so anche con certezza che Gesù lo abbandonerà qualora dovesse avere paura di rivelarla, dobbiamo ancora aspettare.
 
La parte mancante del segreto di Fatima
La parte del segreto di Fatima che non è stata rivelata, ed era compito del Papa farlo, te la sintetizzo in tre punti: la Seconda Venuta di Cristo, la presenza di Esseri Cosmici e la profezia di una grande sofferenza all’interno del vaticano; quest'ultimo punto già divulgato da Papa Ratzinger quando si recò l'ultima volta a Fatima. Probabilmente non se ne parlò molto, ma la stampa italiana diffuse la notizia, io l'ho udito dalla sua stessa voce; mentre si trovava dentro l'aereo disse: “Nel Segreto di Fatima la Vergine parla dei peccati della Chiesa come la pedofilia”, lo ha rivelato. Il nuovo Papa avrebbe dovuto  rettificarlo ed annunciare il ritorno di Cristo insieme alla presenza di altri Esseri che vivono nell'universo ma ancora non l'ha fatto.
 
Lei ha accennato all’inizio della sua conferenza che in Argentina accadranno eventi  terribili, vorrei sapere se è già a conoscenza delle cose tanto gravi che potrebbero accadere nel futuro immediato.
Avverranno terremoti ma non per distruggere l’Argentina, l’Uruguay ed altri luoghi del SudAmerica, come ho già detto, questa è una terra che si sta preparando per la nuova Era. Ci saranno alcune catastrofi ma saranno lievi rispetto a quelle che colpiranno il resto del mondo, grandi tsunami, intensi terremoti ecc.
 
Ma perché questa strage di animali continua?
Cristo disse: “Non perdonerò coloro che bestemmieranno contro lo Spirito Santo”, cioè contro gli animali, le piante, la flora, la fauna. Tutto il nostro bel pianeta lo preserveranno, questo te lo posso promettere, anche se molti animali continuano ad essere sacrificati. È facile che l’uomo possa essere annientato perché sta sfidando la Legge Cosmica del Padre Adonay, la legge di una cellula macrocosmica che si chiama Terra. Tutti i comandamenti: non uccidere, ama il prossimo tuo come te stesso, non rubare, non commettere adulterio, non trasgredire, l'uomo li sta infrangendo tutti, uno ad uno. Allora Dio, non il demonio, può ripetere quello che fece nell'Antico Testamento: un altro diluvio universale, un'altra distruzione di Sodoma e Gomorra; ma non uccidendo gli animali bensì l'uomo e salvando solamente coloro che lo meritano. Anche questo disse il Cristo nel Vangelo, quando Egli ritornerà sarà tremendo. Non ti preoccupare dunque per le razze animali, verranno preservate. Verranno preservati tutti e tre i regni: Animale, Vegetale e Minerale.

Esisterà il libero arbitrio nella nuova umanità?
Sì certo, ma non sarà permesso quello che è attualmente consentito. Coloro che entreranno nel nuovo Regno avranno una nuova coscienza quindi ameranno veramente e non commetteranno reati.
 
Gesù ha dato insegnamenti riguardo l'illuminazione o la capacità di arrivare a raggiungere un certo livello di conoscenza e saggezza?
Certo che ha insegnato la conoscenza, la gnosi.
 
Ma qual è il sistema che Gesù ha predicato per potersi liberare dai legami mentali che generano tutti i tipi di problemi sociali?
L'insegnamento che ci ha lasciato Gesù Cristo rispetto ad altri maestri orientali è stato un insegnamento che ci offre la possibilità di superare il karma in una sola vita. Cioè in una sola vita si può immediatamente arrivare alla realizzazione dell'entità divina che è dentro di noi, all'illuminazione. Il Cristo ci ha dato due percorsi paralleli, uno che si integra con l'altro, la preghiera che è la meditazione e le azioni concrete nella materia. Più azioni tu sviluppi nella materia a beneficio degli altri, più rapidamente evolve il tuo spirito. Più sacrifichi la tua personalità a beneficio degli altri, più il tuo spirito si evolve velocemente, fino a quando sconterai completamente il tuo karma donando la vita per i tuoi amici. Diventi un avatar, un illuminato, questa è la chiave che ci ha lasciato Cristo, nessun altro maestro. Lui è stato l'esempio, quando disse: “Accetto la crocifissione”, ci ha insegnato che se sacrifichi la tua vita con amore per gli altri ti evolvi rapidamente, non hai bisogno di molte reincarnazioni, perché con quel sacrificio d'amore hai fatto un salto verso la dimensione spirituale. Questo è l'insegnamento più grande che ci ha lasciato Gesù.
 
Che cosa ne pensa delle meteoriti cadute in Russia e a Cuba? Sono realmente meteoriti?
Sì, erano meteoriti, penso che il cosmo ci avvisi: "Fate attenzione!” Quando caddero in Russia si creò una situazione caotica, ci furono danni ed erano solamente pezzetti più piccoli di questa bottiglia. Ma potrebbe cadere un asteroide di 500metri, di 1 km, questa è una profezia della Santa Madre che apparve a Garabandal annunciando che ci sarebbe stato un grande avvertimento, tremendo. “Il nome di questo avviso incomincia con la A” disse la Vergine ai veggenti,  io penso che si tratti proprio di un “Asteroide”. Allora prepariamoci anche a questi eventi. L'ho già detto, insisto, accadranno molte catastrofi, ma voi non dovete avere paura. È chiaro, avere paura è normale, è umano, ma dovete superarla e trasmettere alla gente la fede, l’amore, chi ha fede e fa del bene non deve temere niente perché erediterà il nuovo Regno. Tutti gli eventi che accadranno prossimamente in Argentina e nel mondo costituiscono una preparazione per il nuovo Regno, per un mondo nuovo. Anche se dovesse scoppiare una guerra nucleare, Loro la fermerebbero in otto minuti del nostro tempo. Gli Esseri di luce mi hanno detto: “Se quei pazzi deliranti dei potenti della Terra vogliono fare una guerra atomica globale, noi la fermeremo in otto minuti. Purtroppo, potremo intervenire solo dopo l'esplosione delle bombe per il rispetto del libero arbitrio”. Non possono fermarci prima, abbiamo il nostro libero arbitrio, ma possono intervenire immediatamente dopo per evitare la distruzione del pianeta, e lo faranno. Accadranno catastrofi, ma dobbiamo essere tranquilli perché a tutta la gente che ha fede, dice il Cristo nel Vangelo, nessun capello sarà toccato.
 
Potresti spiegarci che cos'è la nuova genetica GNA della quale ha parlato Setun Shenar?
La genetica GNA è un gene che si trova all’interno del DNA di tutti coloro che operano per il bene. È una virtù, un gene spirituale che possiedono le persone che manifestano la giustizia, il bene, la pace e l'amore, qualunque siano le idee. Uno può avere la genetica GNA ed essere laico, ma sta lavorando a favore del pianeta, della gente, dei poveri, perché sono le azioni che determinano se una persona possiede questa genetica. L'ho detto prima, gli esseri che vengono da altri luoghi dell'universo non hanno religione ma possiedono i valori religiosi, le idee positive ed agiscono, le azioni sono la loro religione, non soltanto le idee. Qualunque persona metta in pratica il bene possiede la genetica GNA, milioni di persone nel mondo la possiedono e devono trascinare gli altri che non ce l'hanno.
 
Volevo sapere se quando parlavi delle possibili guerre atomiche, ti riferivi ad Israele, Iran e le due Coree.
Sto parlando di una guerra mondiale la cui scintilla scoppierà nel Medio Oriente. La Corea del Nord, secondo le mie informazioni, è la voce della Cina che minaccia gli Stati Uniti per ragioni economiche, in quanto ha un piano segreto per far crollare il dollaro, inflazionandolo, per non dover pagare i debiti. Gli USA  hanno un'abitudine che è questa: se contraggono debiti con altri Paesi si rifiutano di pagarli e se dovessero venire denunciati passerebbero al ricatto perché possiedono le armi più potenti al mondo. Questa è l'arroganza, la diabolicità di questo Paese e spero che Obama la possa cambiare, mi auguro che gli Stati Uniti possano diventare più umili, perché anche a loro potrebbe capitare una grande punizione. Io non sostengo la politica cinese, né quella Russa, non sono di questo pianeta ma sono un sostenitore degli Esseri di luce che non condividono alcun potere politico ma vogliono solamente la giustizia ed il bene dell'umanità. So ciò che accade nel mondo perché leggo e mi informo ma dove non arrivo, il Cielo, questi Esseri, mi comunicano le informazioni sulla situazione mondiale. In questo momento c'è una guerra fredda molto sottile tra l'Occidente cioè gli Stati Uniti ed altri Paesi, Italia compresa purtroppo, contro la Russia e la Cina. La Cina ha l'economia più potente del mondo, è armata molto bene ed appoggiata dal punto di vista militare dalla Russia. Siamo nuovamente di fronte ad una nuova guerra fredda. La guerra atomica scoppierà tra la Cina-Russia contro gli Stati Uniti e tutti i suoi alleati. La vera guerra la stanno preparando gli Stati Uniti perché vogliono attaccare la Cina. Ma in questo momento il pericolo più imminente è Israele che vuole attaccare l'Iran. Vogliono scatenare la guerra entro il 2020. Ora caro fratello, sono io a chiederti: “Ma una guerra fatta dagli Stati Uniti d'America ed i suoi alleati contro la Cina e la Russia, non sarebbe una guerra mondiale nucleare?” Credo proprio di si. Lo scenario che voi dovete guardare non deve essere quello dei Paesi piccoli, anche se sono famosi come Israele, Iran, gli Arabi, la Corea del Nord, l'India, il Pakistan, sono tutte braccia di questi due grandi imperi, che si dividono il mondo. In realtà sono due imperi che stanno continuamente in tensione ma oggi la situazione si è invertita. Prima gli USA e l'Occidente erano molto più ricchi della Russia che comunque aveva le armi nucleari e queste due forze oscillavano, ma ora la situazione è esattamente all'opposto. La Cina è il Paese più ricco del mondo, produce il Pil più forte e possiede enormi quantità di denaro, quindi pretende di vivere come noi; continua a minacciare sotto questo aspetto gli Stati Uniti.
 
Ora, immaginate un miliardo e mezzo di persone che vogliono avere ciascuno la propria auto, quanto può costare la benzina per tutte queste macchine? Un miliardo e mezzo di persone che vogliono mangiare carne e pesce, avere un cellulare, esattamente come noi. Sfortunatamente non abbiamo le risorse per tutti, quindi le dovremmo condividere, ma questo l'America non vuole permetterlo. La Cina ha più denaro dell'Europa e degli USA messi insieme, di conseguenza può dire: “Noi abbiamo il diritto di vivere come voi, non vogliamo mangiare sempre e solo riso, vogliamo le auto come voi ecc.”. Chi può produrre un miliardo e mezzo di macchine? Questi sono esempi banali, ora andiamo a quelli più terribili. Essi pretendono di avere le stesse armi nucleari che abbiamo noi, questo è il conflitto che nascerà tra il male contro il male. Questo conflitto nell'Apocalisse viene chiamato "Armageddon", il male esploderà finché alla fine interverrà il bene che li separerà distruggendoli per ricostruire un altro mondo. Tutti ne sono a conoscenza, i politici, i potenti, il Papa, la stampa, ma non lo dicono. Cosa ci riferiscono i mezzi di comunicazione del mondo, la stampa italiana, il Corriere della Sera, il New York Times? Ci rassicurano che tutto va bene, che continueremo a crescere economicamente, che saremo tutti più ricchi, questo dicono, ma mentono, la verità è un'altra. La verità è che sta finendo il petrolio, ci sono rimaste soltanto le riserve strategiche. Cosa faranno quindi? Vi faccio un piccolissimo esempio: l'Inghilterra non vi darà mai le Falklands perché è stato scoperto un immenso giacimento di petrolio vicino a queste isole, quindi è più probabile che l'Inghilterra distrugga l'Argentina con le bombe atomiche piuttosto che cedergli le Falklands. Non lo farà mai.
 
Questo è il punto fondamentale: tutto si muove per il potere. I ricchi non vogliono cambiare e condividere la ricchezza con il resto della popolazione mondiale, io so quello che stanno pianificando questi pazzi deliranti, ma non accadrà, non ci riusciranno perché c'è una potenza celeste al di sopra di loro. Sapete cosa stanno progettando? Stanno progettando di annientare cinque miliardi di persone per non perdere la loro ricchezza ed assicurarsi un futuro da ricchi. E come possono uccidere tutta questa popolazione, con i fucili? No, con le armi nucleari. Ora, pensando a Hitler, quasi mi consolo, di fronte a questi piani.
 
Per questo costruiscono le centrali nucleari?
Si, è questo il motivo, in Atucha e nel resto del mondo, perché l’unica difesa che può avere un Paese in questo momento è costruire la propria bomba atomica, erroneo ma è così.
Ora, se la signora Cristina mi ascolta sa che io ho ragione, lo sa perfettamente. L’unica motivazione per la quale può chiedere con forza e determinazione le Isole Falklands all’Inghilterra è perché nella sua mente vuole costruire la propria bomba atomica. Questo è il motivo per cui pianificano la costruzione di centrali nucleari in Argentina, non per dare energia. L’1%, il 10% può essere utilizzato in energia ma il 90% serve per fare plutonio. Allora, le centrali nucleari presenti in Francia, in Inghilterra, negli USA, in Giappone, in Cina ed in Russia sono state costruite esclusivamente per fornire plutonio. L'Argentina sta progettando centrali nucleari che non hanno senso ora, ma ce l'avranno domani perchè l’unica possibilità per la quale tra dieci, quindici anni essa potrà sedersi al tavolo delle trattative con l’Inghilterra sarà quella di poter essere in possesso di una bomba atomica, solo in quel momento diventerà possibile sedersi a negoziare le Falklands. Ora non si può negoziare, è molto chiaro, no? E queste isole sono le galline dalle uova d’oro. Perché qui non si sa quanti barili di petrolio ci siano, si parla di uno dei giacimenti più grandi al mondo. Ma nonostante questo, il petrolio finirà lo stesso. Solamente per chiarire, voglio sottolineare che io sono un ignorante in merito ma possiedo tutta questa informazione perché è il mio amico Setun Shenar a trasmettermela. Qualcosa leggo su internet, perché si trova molta informazione, ma dove non arrivo Lui mi dice: “Guarda, questo è così e così, dillo, trasmettilo”; ed io lo faccio.
 
Hai toccato il tema dell'uccisione di milioni di persone nel Pianeta, tempo fa si parlava anche dei vaccini e del contenuto degli alimenti ...
I vaccini sono un pericolo grave e gli alimenti sono armi che vengono usate anche queste per uccidere la gente, l'arma più lenta della bomba atomica è l'alimentazione industriale. Se avete la possibilità, ma prima viene la fede, comprate cibi biologici o più naturali possibili, ma se non potete abbiate fede. Se potete permettervelo rinunciate all'alimentazione industriale perché sono tutti questi prodotti che ci causano il cancro. Se un santo dovesse trovare la formula contro il tumore non permetterebbero la sua diffusione perché il cancro è una malattia che serve per uccidere la gente. Il problema dei potenti è che siamo in molti sulla Terra e non abbiamo le risorse. È la legge del più forte che vince sul più debole ma questo è distante da Cristo milioni di anni luce.
 
Quando sei entrato hai detto che l'amore è triste in questo momento.
Si, il nostro amore è triste perché vediamo cosa succede e a volte abbiamo dubbi ma dobbiamo mutare questa tristezza. Quando tu sai di essere eterno, che non morirai mai, quando pensi a questo quell'amore diventa felice e questo lo dovremo trasmettere anche agli altri perché noi siamo stati salvati da Cristo. Se crediamo, solamente se crediamo, non moriremo mai, il nostro spirito andrà nella luce, non nelle tenebre. Noi dobbiamo amare sempre e chiedere giustizia per gli altri.
 
Qual è la differenza tra antropocrazia ed anarchia?
L'anarchia è non avere un ordine, una disciplina e non rispettare le regole; l'antropocrazia è il governo dell'uomo, ma non è sufficiente. Io direi antropocrazia, cioè il governo dell'uomo che deve però rispettare la legge di Dio, perché il governo dell'uomo ha fallito, da solo è arrivato a tutto questo: all'autodistruzione. L'uomo con Dio raggiunge la salvezza.
 
Gli Esseri di luce che comunicano con lei, le parlano dell’energia libera, rinnovabile?
Sì, certo, loro usano l’energia solare per fare tutto, qualunque cosa, perfino le loro astronavi sono fatte di energia solare.
 
E l’antigravità?
Gli Esseri di luce usano l'energia solare più che l'antigravità, la impiegano in tutto, manipolano la materia come noi manipoliamo l'argilla, possono fare ogni cosa. Addirittura si alimentano con l'energia solare, infatti non sono carnivori e neanche vegetariani; per questo motivo è una civiltà più avanzata della nostra di ben quindici miliardi di anni. Mi hanno detto che prima che noi arriviamo ad essere una civiltà come la loro, dovranno passare migliaia, miliardi di anni. Ora che viviamo nella materia possiamo usare l'energia solare, non abbiamo bisogno di quella nucleare, del petrolio o del carbone, con l'energia solare potremmo fare tutto. Il problema è che i potenti non vogliono, ma questo è un altro argomento.
 
Si è fatto tardi. Dobbiamo lasciare la sala. Giorgio saluta il suo pubblico con una immagine che resterà scolpita nella memoria di questa umanità. Una bimba dal sorriso di una purezza disarmante poggia la sua piccola mano sul tronco di un albero in cui Cristo ha voluto imprimere il Suo volto. Un prodigio avvenuto nella città di Montevideo pochi anni addietro. Note dolci e malinconiche accompagnano quella immagine dal valore eterno mentre in basso scorrono scritte le parole di un essere solare, Setun Shenar, in riferimento al segno miracoloso avvenuto durante la permanenza di missione in quella terra dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni (http://www.giorgiobongiovanni.it/messaggi-2010/1885-il-volto-di-cristo-in-un-albero-a-montevideo.html).
L'intensa vibrazione armonica già elevatasi durante il tempo della conferenza per la sintonia tra i presenti e il segnato da Dio raggiunge il suo apice terminando "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Così sia. Ora e sempre.
Una catena di amici si cinge attorno a quell'uomo che appartiene a Dio per contenere il numerosissimo pubblico che tra le lacrime vuole avvicinarsi, toccarlo, consolarlo, dargli forza, chiedergli grazie per se e per i propri cari.
L'indomani un nuovo incontro, l'ultimo di questo intenso viaggio è previsto ancora nella capitale argentina prima di salire sul volo che ci avrebbe riportato nella penisola italica.
 
RIUNIONE ARCA BUENOS AIRES E FRATELLI PRESENTI DELLE VARIE ARCHE
HOTEL BAUEN - DOMENICA 7 APRILE 2013

Siamo tanto emozionati e contenti, parlo anche a nome di Sonia Alea e di Sonietta che mi hanno accompagnato in questo viaggio, come spero faranno sempre. Tutti questi giorni, circa una quindicina, condivisi insieme a molti di voi sono stati importanti. Spero che il Signore Dio mi permetterà di venire ancora, di farvi visita ogni anno fino a quando Lui vorrà, tranne se gli eventi ci diranno che ognuno dovrà rimanere nella propria terra a predicare e aspettare la Sua venuta. Cari fratelli, sento che prima o poi questi eventi di cui vi parlo sempre, si manifesteranno, mi riferisco anche alle catastrofi, dunque la mia presenza fisica qui non sarà frequente come sempre, magari lo sarà meno. Qualcuno potrebbe dirmi: “Nel momento in cui avremo più bisogno, dovremo restare uniti fisicamente”, ed è così, ma il fatto che il Cielo ci imponga di rimanere nella nostra terra non significa scappare dagli eventi; al contrario, noi, nel luogo dove viviamo, potremo aiutare la gente che in quel momento sarà “colpita”. Dovremo predicare il Vangelo. Io mi predispongo per tornare il prossimo anno, ma gli eventi ci daranno indicazioni su cosa fare. Noi proponiamo, pensiamo di andare in Paraguay, in Cile e in Messico, se Dio vuole, ma dipende sempre dalla volontà degli Esseri Celesti non da me.
Tuttavia, penso che la nostra comunicazione, e mi organizzerò per questo, dovrà essere più frequente possibile. Ad esempio, visto che qui ci sono i rappresentanti di tutte le arche, mi piacerebbe che ogni tanto si potesse fare una riunione tramite skype con tutta l’Argentina, poi con l’Uruguay ed il Paraguay, poi con il Cile e il Messico. Juan Alberto questi giorni facciamo un’agenda e possiamo programmarne due, tre o quattro riunioni, quelle che riusciamo a fare, minimo tre nel corso dell’anno; così potremo essere collegati via skype e discutere sulle novità, gli eventi, farete le vostre domande su ciò che sta accadendo in Italia, insomma è importante che lo facciamo.

Tutto questo sarà una preparazione al momento in cui i miei viaggi in Sud America diminuiranno osi interromperanno, a seconda degli eventi. Ora, io vivo un conflitto, da una parte vorrei che il Cielo mi dicesse di non venire più, perché sarebbe il segno che si stanno per scatenare tutti gli eventi dopo dei quali ritornerà il Cristo, dall’altro lato mi mancherebbero i vostri visi, i vostri spiriti e così vorrei che non accadesse niente di tutto questo per poter tornare tra voi. Dunque dobbiamo scegliere, non possiamo avere tutto. Juan Alberto, c’è un’altra opzione: mentre succedono gli eventi potrei venire con un’astronave. Questo ho intenzione di chiederlo ad un amico extraterrestre che si chiama Setun Shenar, voglio dirgli: “Non ho mai chiesto nulla in cambio, non ho chiesto mai denaro, ora però vorrei chiedervi una cosa: potreste farmi il favore di portarmi una volta all’anno dai miei fratelli in cambio di tutto il lavoro che io faccio per Voi?”. Juan Alberto, è quello che chiederò, ma dovrò essere io a fare la richiesta. Se la farete tutti voi, lui mi dirà: “Guarda, tutti stanno chiedendo, non posso farlo”.
 
Allora che nessuno chieda niente, sarò solo io a farlo, altrimenti Setun Shenar prenderà la scusa che ci sono troppi fratelli che fanno richieste e non potrà fare nulla. Non è solo perché mi piace andare con le astronavi, si certo è anche così, ma soprattutto per necessità di lavoro. Al di là della battuta, comunque lo chiederò. La mia attività in Italia, in Sicilia, è quasi drammatica perché io sono molto stanco, a volte avete visto che il mio corpo smette di vivere e mi dice ciao. L'ultima influenza che ho avuto, diciamo misteriosa, mi ha causato una febbre di quasi 42º, in realtà era un raffreddore comune, che di solito non causa la febbre. Il corpo si debilita con il mio continuo viaggiare ma l'opera spirituale è al massimo. Abbiamo numerose conferenze e questo è positivo, infatti la partecipazione della gente, come ieri al Bauen, ora riempie le sale, prima in Italia non era così; significa che le persone incominciano a percepire quel che sta accadendo e vogliono venire ad ascoltarmi. PierGiorgio è un corridore di Formula uno, perché fa sei, sette conferenze al mese in Italia e termina ogni sua conferenza con la mia storia, mi anticipa, preparando la gente ad un successivo incontro con la mia presenza. Questa è l'Opera spirituale, poi abbiamo l'antimafia, come ho spiegato ieri viviamo una situazione molto delicata e la mia presenza nella redazione è indispensabile. Viaggio continuamente nelle arche e ne sono felice, ma il mio corpo è vecchio e stanco. Sembro giovane, ma sono vecchio. Ora dobbiamo essere uniti, se Dio vuole il prossimo anno ritornerò, potrebbe essere, non lo so, sono parole che mi escono dal cuore, non ho nessuna conferma, ma lo dico lo stesso.
 
Alla fine dell’anno, per Natale forse ritornerò, oppure il prossimo anno, altrimenti ci sentiremo per skype. Cosa dovete fare voi? Forse 40 milioni di volte ho detto che la parola più conosciuta al mondo che riguarda l'Italia è “mafia”, mentre quella più conosciuta nel mondo delle arche è: “Siate uniti”. Già la sapete a memoria: "Siate uniti". È la nostra bomba atomica, l’arma risolutiva che sconfiggerà il male, non abbiamo altre armi. Vi dirò di più, se un giorno dovessimo avere il denaro ed il potere, non vinceremo comunque se non saremo uniti. Il demonio è molto intelligente, sa di non riuscire a separare la nostra unione tentandoci nella fede, cioè  facendoci lasciare l’Opera, poiché sa che voi siete ostinati, allora userà un’altra strategia per dividerci, visto che siete forti in questo. Non so cosa farà, però io voglio stare sempre avanti dei metri dal maligno ed avvisare i miei fratelli con anticipo delle prove, ma se voi non mi ascolterete non potrò farci niente; Un giorno potrebbe usare la strategia di darci potere, di darci tanti soldi e voi penserete di poter aiutare l'opera ma poi piano piano proprio quei soldi vi allontaneranno dalla vostra missione e da me.

La nostra unione arriva al cuore della gente. Non voglio dire che se riceveremo la Provvidenza di Dio, che può essere anche economica, dobbiamo rifiutarla fanaticamente, no non voglio dire questo, ma bisogna fare attenzione alle forme sottili che potrebbe usare il demonio per separarci: sentimenti, economia, salute, orgoglio, zelo, invidia, queste sono le sue armi. Allora, quello che siamo riusciti a fare negli anni con enormi sacrifici non possiamo gettarlo nella spazzatura alla fine dei tempi, sarebbe un peccato. Qui vedo volti che conosco da dieci anni, tranne Juan Alberto, Almendras ed altri, la cui conoscenza risale a quasi venti, trent’anni fa e vedo i volti dei giovani ora diventati uomini. È un sacrificio enorme quello che avete ed abbiamo fatto, quindi dobbiamo resistere. Vi raccomando l'unione interna, la comunicazione, l'amicizia ma voi dovete sentirlo di stare insieme, ancora di più quando cominceranno a verificarsi gli eventi catastrofici. Allora, ricordatevi: l'unione, lo stato di coscienza, sentire dentro il Cristo che ci guida, pensare che se restiamo soli ci stiamo sbagliando, che dobbiamo noi cercare i fratelli e lottare per mantenere salda la nostra unione. La seconda cosa che dobbiamo fare è diffondere il messaggio dell'Opera, così come stiamo facendo. Le manifestazioni come Atucha sembrano essere banali, ma la gente sente, vede ed identifica in quel gruppo una possibilità di lottare per avere un futuro.
 
Divulgate il messaggio nella misura in cui accadranno gli eventi, attraverso la radio, la televisione, con le conferenze; tutto quello che possiamo fare, anche in base alle possibilità che abbiamo, lo dobbiamo fare. Se possediamo poco daremo quel poco, se qualche giorno avremo molto, dovremo spendere tutto. Se un domani, come penso, la Provvidenza mi permetterà di avere del denaro affinché io possa muovermi maggiormente lo spenderò tutto per salvare le anime e lottare contro il male. Ma ricordatevi che se ci divideremo, il maligno vincerà. Lui vuole soltanto la nostra divisione, lavora per questo e noi dobbiamo impedire a tutti i costi che ciò avvenga. Quindi, andiamo avanti.
 
"Ma tu come ci vedi, cosa senti?" Chiede un fratello.
"Forse sono condizionato da tutto questo amore che mi date" risponde Giorgio, "ovviamente non vedo i difetti o i problemi che sicuramente vedranno Juan Alberto o gli altri rappresentanti, ma i problemi esistono di sicuro. In questo viaggio però sono felice di tutto quello che abbiamo fatto. Dobbiamo migliorare noi stessi sempre e partecipare di più, penso che questo possa essere il vostro problema, dovete comunicare maggiormente tra voi, trasmettervi le informazioni, se potete riunitevi di più, se non fosse possibile fisicamente abbiamo i mezzi tecnici per farlo ugualmente, immediatamente e gratuitamente. Per il resto Juan Alberto, io sono contento del lavoro di tutti, del tuo principalmente e di tutti i ragazzi che stanno qui. A Campana ho detto che la lotta è dura, io posso accettare tutto, perdonare, resistere, tollerare, aiutare, ma non potrò fare niente se voi mi direte: “Rinuncio”. In quel caso dovrò abbandonarvi. E lì sarà la vostra fine, finirà tutto ciò per cui avete lavorato fino ad oggi.
 
Juan Alberto chiede di intervenire: "Io credo" dice "che d’ora in avanti si debba fare un salto qualitativo riguardo il concetto di unione e della nostra unità. Dobbiamo divenire un corpo unico, una struttura funzionale che non abbia solo un’attività meccanica, ma anche un’ attività sensibile, emozionale e spirituale. Abbiamo moltissimi difetti e ognuno di noi dovrebbe guardarsi dentro, ma abbiamo anche tantissime virtù. Dobbiamo lasciare da parte il nostro ego, molte volte determinate sensazioni di orgoglio sono uno stimolo per farci andare avanti, ma questo orgoglio non deve condizionarci. Lo dico affinché tutti possiamo rifletterci su, altrimenti ogni posizione tenderà a ritirarsi e a formare una specie di limite di sicurezza all’interno del proprio gruppo. Questo non solo ti impedisce di crescere, ma ti fa vedere l’altro con sospetto e diffidenza. Ogni volta che siamo sospettosi nei riguardi dell’altro pensiamo che sia lui la causa del problema e non ci rendiamo conto che anche noi stiamo creando il sospetto, è a doppio senso ed io questo lo sto vedendo molto. Sono contentissimo, come dice Giorgio, dello sviluppo dell’attività svolta l’anno passato e di quella che stiamo svolgendo quest’anno, la migliore di tutti i tempi. Tutto ciò ci richiede però anche un compromesso più grande, che va al di là del lavoro e dell’attività che già abbiamo imparato a svolgere. Ora dobbiamo apprendere un’altra cosa: imparare a sentirci. Per questo motivo ho detto ad Ezeiza che provavo un’emozione profonda e stavo cercando di trasmetterla, proprio come ora che siamo tutti insieme. Grazie ... Voglio ringraziarti, Giorgio, per non essere salito su quell'astronave con Setun Shenar ed avergli detto che volevi restare con i tuoi fratelli".

"Si, è vero" racconta Giorgio, "era Setun Shenar in compagnia di un piccolo essere extraterrestre che ha richiamato la mia attenzione e che mi guardava con gli occhi grandissimi, era un alieno. Mi hanno detto: -Vuoi venire con noi, fratello della luce?- Io ho risposto di no, perché voglio rimanere con i miei fratelli della Terra”.
"Si, certo" ribadisce Juan Alberto "ho capito perché hai scelto di restare in questo corpo che ieri hai detto essere già vecchio. Hai continuato a voler essere il Calice della Comunione Cristica per noi. Soffrendo per noi. Ti ringrazio di essere rimasto".
"Grazie a te”. Risponde Giorgio.
 
Juan Alberto profondamente commosso prosegue ancora: "Forse sono irriverente, ma io credo che sia la manifestazione materiale di quello che ci disse il Maestro: -Non vi lascerò orfani-.
 
Lo spazio viene aperto alle domande.
 
Quando si parla delle sette dimensioni, Adonay si trova nella settima, ci sono teorie che parlano di undici dimensioni, come si posizionano le altre quattro in base a ciò che noi conosciamo?
Le dimensioni sono sette, non ne contemplo undici o venti, almeno così gli extraterrestri mi hanno spiegato. La settima dimensione è il massimo dell’evoluzione per un essere umano con lo spirito individuale che inizia la sua esperienza dalla prima dimensione, quella minerale, per proseguire con la seconda vegetale e la terza animale. All’interno di queste ci sono le dimensioni intermedie. Tra la terza e la quarta dimensione vi è una dimensione intermedia che è quella umana. Successivamente vi è la quarta dimensione della quale fa parte l’essere umano realizzato cioè gli Extraterrestri. La quinta è una dimensione spirituale, si perde il corpo materiale mantenendo quello di luce, è una dimensione planetaria, il sistema solare. La sesta dimensione è una dimensione universale, la galassia. La settima dimensione è cosmica, il cosmo. Quando un essere arriva alla settima dimensione diviene un Dio. Da qui inizia un’evoluzione che non si misura più né in tempo, nè in numero, è infinita. Nella settima dimensione lo spirito diviene completamente puro. L’uomo-Dio si evolve di continuo poiché ha dentro qualcosa che non è mai stato creato: la Causa della Creazione che è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è. Non deve evolversi, tutto il resto che Lui ha creato si evolve, fino allo stesso Dio. Questa è la spiegazione. Tutti gli Dei vivono nei Soli che sono nei sistemi solari e sono Esseri della settima dimensione, i quali hanno un regno. Nell’universo ci sono vari regni, dove ci sono altrettanti re, e tutti si rispettano e si amano. Il Re dei re è lo Spirito Santo e la Sua manifestazione diretta qui è il Padre Adonay, Cristo. In altri luoghi è sempre Cristo. Allora quanti migliaia di miliardi di Soli ci sono nell'universo insieme ai propri sistemi solari? Sono tutti re, quindi quanti pianeti ci sono, quanto è grande questa Confederazione? Immensa.
 
E non c’è mai stata nessuna lamentela fra i re?
No, i problemi ci sono stati con i principi. Coloro che sono sotto i re a volte disobbediscono e cadono. Lo Spirito Santo che controlla tutto li fa cadere in una dimensione materiale, a Lucifero è successo questo. È caduto sulla Terra. Potrà recuperare e tornare ad essere un principe al servizio dei re e se obbedirà anche lui potrà un giorno divenire re. Ora è Cristo il Re dei re perché è il messaggero di tutti i re. I re di questo cosmo hanno eletto questa entità che viaggia nell’Universo per redimere le civiltà. Egli ha altri fratelli cristici ma Lui è il capo della missione che porta la redenzione nei pianeti dell’Universo. Per questo è il più grande.
 
È una battaglia che si combatte ad armi pari tra Cristo e Lucifero?
Si ad armi pari, ma vince Cristo. Diciamo che Lucifero e Satana hanno tutti i poteri per poter tentare, ma non quello di imporsi, ti possono fare solo un’offerta. Se tu gli dai la possibilità, ti prendono. Se rispondi "no" all'offerta tentatrice con fede e fermezza vanno via, perché non possono imporsi. Alla fine la decisione è nostra, la scelta di seguire l’uno o l’altro è sempre la nostra.
 
Puoi chiarire gli aspetti immanenti e trascendenti dello Spirito Santo?
Lo Spirito Santo è l’origine di tutte le cose ed è onnisciente, onnipotente e onnipresente. È la scintilla divina che hanno dentro tutti gli esseri viventi dell’Universo. Esistono esseri che possiedono un’entità individuale, lo spirito, e altri esseri che hanno un’entità collettiva, lo spirito collettivo e di questi ultimi fanno parte gli animali, le piante, i minerali, le pietre. Tutti hanno una scintilla che fa capo allo Spirito Santo. Le entità individuali, l’uomo della terza dimensione, ha un corpo-anima-spirito, l’essenza che chiamiamo spirito è l’intelligenza, la scintilla dello Spirito Santo. È una briciola, ma è parte dello Spirito Santo. Ognuno di noi la possiede e dobbiamo essere orgogliosi e grati di averla, perché Lui è dentro di noi, piccolo piccolo, ma c’è. Nella misura in cui ci evolviamo, questa scintilla divina si espande in quarta, quinta, sesta, settima dimensione. Progredendo nelle dimensioni spirituali realizziamo la nostra essenza divina. Quando arriveremo alla settima dimensione lo Spirito Santo ci compenetrerà e potremo fare tutto ciò che Lui fa: creare, distruggere, amare, coordinare, essere reggenti di un sistema solare, di una galassia o di un universo. La differenza fra Adonay, nostro Padre, il Cristo, nostro Maestro, e lo Spirito Santo è che il Padre e il Figlio sono stati originati, creati, mentre lo Spirito Santo non ha origine, non è stato creato, è la Causa Prima. Ecco perché Cristo disse: “Se bestemmierete contro di Me, Io vi perdonerò, se bestemmierete contro il Padre sarete perdonati, ma non lo sarete se bestemmierete contro lo Spirito Santo”. Perché il Cristo che sa tutto ed è figlio di Dio fa questa differenza? Cos’è questo Spirito Santo che è intoccabile? Il Cristo voleva dare una spiegazione religiosa, mistica di tale entità, affinché la gente potesse capire meglio. La Chiesa non ha dato una spiegazione corretta e chiara di chi è Dio. Dio in realtà è lo Spirito Santo. Il Padre non è Dio. Il Figlio non è Dio. Ascoltate bene, nel Vangelo c’è tutto. Filippo, l’apostolo, domanda a Cristo dopo l’ultima cena: “Maestro, mostraci il Padre”; non Gli disse mostraci Dio. Gli apostoli conoscevano la verità. E Cristo gli rispose: “Filippo, dopo tutto il tempo che siamo stati insieme Mi domandi questo? Chi vede Me, vede il Padre”. Quindi il Figlio ed il Padre sono la stessa cosa. Entrambi contengono lo Spirito Santo per questo è giusto adorare il Padre e il Cristo perché lo Spirito Santo dimora in Loro.  Dunque, lo Spirito Santo, Poimandres, è la Causa; Dio cioè il Padre, Adonay, è l’effetto; ma se il Padre ti parla non ti sta parlando per se stesso bensì per volontà del Santo Spirito che dimora in Lui. Egli è padrone della settima dimensione e può scegliere di compenetrare, quando vuole, chi vuole, persino una pietra e noi dobbiamo riconoscerLo in quella pietra ed inginocchiarci dinanzi ad essa; può compenetrare un povero disgraziato che cerca del cibo dentro la spazzatura, ed entrando qui dentro dirà: “Figli Miei, vi dico...” e noi dobbiamo riconoscerlo ed inginocchiarci. Questa è la grazia che Lui ci dona quando vuole toccare un essere vivo.
 
Lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo è immanente e trascendente. Immanente perché è dentro tutto, trascendente perché è allo stesso tempo dentro e fuori di tutto.
Lui è la Causa anche di ciò che non esiste, perché è comunque nella Sua mente. Il creato e l’increato, il manifesto e il non manifesto.
Lo Spirito Santo compenetra tutti gli esseri che hanno realizzato la gnosi e parla attraverso loro. Il risultato più grande che un iniziato possa raggiungere è la gnosi. I messaggi, ad esempio, che io ho ricevuto dal Padre, sono una personificazione dello Spirito Santo. Ma può succedere anche a te, a chiunque, lo Spirito Santo non deve chiedere il permesso né a Dio né a Cristo, nè a nessuno, Lui sceglie gli uomini che vuole compenetrare.
 
Guardando delle immagini del Cosmo possiamo vedere che il pianeta Terra è un niente. Lo Spirito Santo come  osserva questo puntino?
Questo è il segreto dell’Amore più grande di tutti gli amori, un amore immenso, onnipotente. Non dimentichiamo che siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza. Immaginate lo Spirito Santo come fosse collegato ad un computer centrale con tutti i terminali in ogni angolo dell'universo, dagli enormi cervelli elettronici  fino al più piccolo computer. Questo è l'amore più grande. Noi siamo abituati ai grandi che parlano solo con i propri pari. Nell'Universo invece il più grande parla quasi sempre con il più piccolo e comunica al suo pari attraverso il più piccolo. Per questo motivo Cristo disse: “Voi siete Dei e farete cose più grandi di Me”. Ma perché il Maestro disse questo se Lui è il più grande! Ci dice questo perché sa che lo Spirito Santo può compenetrare in qualsiasi momento qualunque essere umano e in quel momento superare tutti. Ecco la ragione per la quale Lucifero si riempì di orgoglio e disubbidì.
 
Perché Cristo disse: “Arriverete al Padre attraverso di Me”?
Non potrebbe esistere niente se in tutte le nostre scelte fisiche, evolutive e spirituali non vi fosse il sostegno del Sole. Cristo si riferiva al Sole quando parlava di Suo Padre. Tutti i vostri progetti non avrebbero nessun significato se non fosse il Padre Sole a governarli.
Noi siamo una civiltà cieca. Camminiamo sulla Terra come ciechi. Non ci confrontiamo mai con il Sole, non comunichiamo mai con Lui. Eppure Egli manda la Sua luce dando ogni giorno la vita agli Esseri che la abitano. Gli Esseri della Confederazione interstellare vengono dal Sole. Quando un giorno riusciremo a capire questo diremo: “Era tanto semplice! Cristo è il Sole, la luce solare che si incarnò in Gesù".
 
Tutti gli Dei creano a propria immagine e somiglianza?
Sì, perché tutti gli Dei contengono lo Spirito Santo. Non è necessario che la creazione in terza dimensione sia di natura umanoide. Noi siamo stati creati, come spirito, ad immagine e somiglianza degli Elohím. Coloro che crearono l'uomo sulla Terra furono una squadra di Esseri della settima dimensione, geni solari, il cui capo è il Padre Adonay. Crearono l'uomo, cioè lo strumento tridimensionale di questo pianeta che avrebbe ospitato lo spirito, l'ego sum. Ciò significa che, in una parte di questo Universo, ai creatori piace creare la forma umanoide. In effetti molti dei nostri fratelli extraterrestri furono creati dagli stessi Eloím; mi riferisco alla razza di Setun Shenar, ai nordici, ai pleyadiani. Quasi tutti gli esseri extraterrestri che ci visitano hanno gli stessi creatori, per questo motivo ci chiamano fratelli. Ci sono altri Dei, altri Eloím, a cui piace creare esseri con forma sferica o con un altra forma non umanoide. Io conosco una razza extraterrestre della quarta dimensione la cui forma umana somiglia molto alla nostra farfalla e possiedono una tecnologia che non potete nemmeno immaginare. Appartengono alla Confederazione Interstellare. Questa è la magnificenza della Creazione. Nell’Universo siamo tutti figli della stessa essenza.
 
Una bomba atomica può colpire alcune componenti dell’anima?
La mia risposta sincera è no. La bomba atomica non può colpire l'anima, ma può annientare, distruggere la creazione di Dio. Solo il demonio può annullare la tua anima se tu accetti la tentazione. Il Cristo lo disse, non c’è niente di cui avere paura, nemmeno se vi tolgono la vita, perché le vostre anime sono intoccabili. In realtà dovete avere molta paura non di chi vi toglie la vita, bensì di chi può prendervi l’anima. Non è possibile quindi che un’arma fisica possa distruggervi l’anima, mentre un’arma spirituale sì, e questa è l’entità del demonio che può conquistarvi.
 
I pianeti sono esseri vivi e in evoluzione, giusto?
Quelli su cui esiste la vita si trovano nella quarta dimensione: Saturno, Marte, Venere. Giove è un sole temporaneamente spento al cui interno però vi è vita spirituale. Il sistema solare è triste. Tutti gli abitanti degli altri pianeti, Marte, Venere, Saturno ecc. sono integrati nella missione della Confederazione per aiutare i terrestri.  Sono tristi perché la sposa, l'anima gemella del Sole che è la Terra è stata violentata, imprigionata. Quando libereranno la Terra da questa violenza, il sistema solare si illuminerà e l'altro Sole, ossia Giove, si accenderà.  Questo sistema solare avrà due soli, e sulla Terra non si farà mai notte. Il nostro pianeta è fermo nella terza dimensione a causa della violenza dell'uomo, ora però si prepara per entrare nella quarta insieme agli abitanti che saranno in sintonia con esso.
 
L’evoluzione dei pianeti è come la nostra?
Questo pianeta è il più bello del sistema solare, per i suoi colori, per la sua armonia, per la sua passione. La Terra è la sposa del Padre Sole, la sua anima gemella. Ma affinché possa avvenire il matrimonio tra il Sole e la Terra, il pianeta deve essere liberato. Solo allora potrà accendersi anche l'altro Sole. Questo sistema solare vivrà per più di cinque miliardi di anni. A causa del male di cui è gravemente affetta la Terra, il Sole aveva in progetto di distruggere il nostro sistema solare trasformandolo in un buco nero, facendo migrare gli abitanti degli altri pianeti in altri luoghi dell'universo. Quando un organismo cosmico è affetto da un cancro, lo Spirito Santo mette in atto un’operazione chirurgica trasformando quel luogo in un buco nero per evitare che possa contagiare gli altri. Ma poiché la Terra è un essere speciale, ha deciso di tenere in vita il sistema solare e di annientare gli uomini. È quello che farà. Distruggerà l'uomo del pianeta Terra.
 
Oggi 7 aprile, di 2013 anni fa, è stato il giorno della Resurrezione?
Non so se il 7 aprile sia stato il giorno della Resurrezione, ma so che in aprile Gesù resuscitò, il giorno esatto dovrei chiederlo. Nei primi giorni di aprile però è corretto.
 
Cosa significa essere cristificato?
Essere cristificato significa essere compenetrato dalla luce solare, cioè da un’entità cristica che vive nel Sole. Nel Sole non vive solamente Cristo, Colui che compenetrò Gesù, ma vivono sette Esseri Cristici e milioni di Esseri di luce. Quando sarai cristificato uno di questi milioni di Esseri di luce sarà dentro di te, potrebbe essere il capo, cioè il Cristo, o l’ultimo dei Suoi angeli, ma sarà sempre un Essere Solare cioè un Essere Cristico.
 
Questi Esseri dominano la materia.
Loro hanno la capacità di fare ciò che vogliono con la luce, di avere un’astronave di 40 km e ridurre la stessa ad una sfera che entra in questa abitazione. Se Ashtar Sheran, il comandante, volesse entrare qui con la sua astronave "Sha" lunga 40 km, lo potrebbe fare tranquillamente, riducendola alle dimensioni di questa poltrona. Questi Esseri dominano la dimensione materiale.

Quindi Marte è abitato?
Si, i suoi abitanti sono nella quarta dimensione. La vita si è sviluppata all’interno del pianeta. È intraterrena. Il pianeta si sta sviluppando ora anche all'esterno perché circa 100 milioni di anni fa ha subito una catastrofe ma all'interno la sua civiltà si è evoluta. Nel futuro la vita si manifesterà anche all’esterno del pianeta, si creerà un’atmosfera ed il pianeta cambierà. Il cambiamento del pianeta Terra  modificherà positivamente tutto il sistema solare, anche il povero Giove e Plutone che ha una temperatura di 800° sotto lo zero. Quando Giove si illuminerà aumenterà la temperatura anche su Plutone dove si formerà la vita. La quarta dimensione è la massima evoluzione per un pianeta, nella quinta dimensione diviene un Sole.
 
Marte ha vita interna a causa di Mallona?
A causa di ciò che accadde a Mallona, gli abitanti di Marte si trasferirono internamente e si evolvero. Furono colonizzati ed aiutati dagli Esseri delle Pleiadi.
 
Un anno terrestre e un anno cosmico
L’anno cosmico è il tempo che il sistema solare impiega per fare il giro della galassia perché il sistema solare si muove, gira all'interno della galassia. Un anno cosmico equivale a 24 mila dei nostri anni, quindi il tempo calcolato da Dio, dagli Esseri più evoluti, è differente dal nostro. Oggi ci troviamo nel tempo in cui si sta compiendo un ciclo cosmico.
 
Quando Gesù era nel deserto è stato tentato da Satana e ovviamente ha passato tutte le prove, ma cosa sarebbe successo se non avesse superato una delle prove, una delle tentazioni? Se si fosse lasciato tentare da una sola? Cosa avrebbe fatto Adonay con Gesù, o  con noi?
Tu ed io non saremmo qui a parlare oggi e in questo pianeta si starebbe come su Plutone, a 800 gradi sotto zero, senza luce. Questo pianeta sarebbe stato un pianeta di tenebre. Quali responsabilità si prese sulle Sue spalle il Maestro! Dobbiamo ringraziare Lui di poter vedere la luce che riscalda la nostra anima, che ci dà un’opportunità di vita, nonostante ci troviamo in un mondo pieno di sofferenza. Grazie al Cristo che si è fatto crocifiggere per noi sulla Terra il Sole sorge tutti i giorni.
 
Gesù avrebbe fatto la morte seconda?
Sì, Gesù Cristo avrebbe fatto la morte seconda perché Cristo era dentro di Lui.  Voi non capite che l'incarnazione non è la personificazione. Nella personificazione l'Essere può andare via mentre nella incarnazione no. Quando Gesù fu battezzato, il Cristo non lo ha solo personificato ma si è incarnato in Lui. Cristo volle essere uomo. Inseminò la nostra Santa Madre e prima di nascere preparò il Suo corpo. Fu il Padre Adonay, in realtà, a tentare Suo figlio. Un Padre giusto e misericordioso nello stesso tempo. Per indurre in tentazione Suo figlio ricorse all'essere più perfetto per poterlo fare: Satana. Il Padre gli ordinò di ubbidire e di andare da Gesù. Satana quindi tentò Cristo, ma non vinse. Gesù gli rispose perfettamente. Nell'orto del Getsemani Satana istigava Gesù: "Questa gente Ti ha tradito! I Tuoi stessi fratelli Ti hanno tradito! Che fai? Ammazzali  tutti! Sei il figlio di Dio! Chi vuoi salvare se sono un branco di caproni?". E Lui invece ci salvò, salvò noi indegni facendosi crocifiggere. Questo si chiama Amore più grande di tutti gli amori. Quando arriva Satana, la tentazione è diversa per ognuno di noi ma tutti dobbiamo dire: "Padre, grazie perché mandi i Tuoi messaggeri per tentarmi. Ti ringrazio, questo per me significa che mi ami. “Se non hai tentazioni diventi indifferente e significa che il Padre ti sta abbandonando. Nel momento in cui io sento di non avere tentazioni le cerco, così Dio dice: “Guarda questo figlio, si cerca da solo le tentazioni per richiamare la Mia attenzione, bene che cosa vuoi?” Ed io Gli rispondo. L'indifferenza, l'apatia rappresentano l'abbandono di Dio verso i Suoi figli. Il Padre ti consola o ti tenta. Se qualcuno mi dicesse che non ha tentazioni, significherebbe che non vede mai Dio e io gli risponderei che il Padre lo sta abbandonando e che deve fare qualcosa per riconquistarLo.
 
Perché Yogananda e Borsellino sono tanto vicini alla tua missione?
La famiglia Borsellino è un mistero mistico nella mia vita. Fa parte della missione antimafia nella quale sono impegnato, ma credo che il vero perché lo scopriremo quando ritornerà Cristo. Io sento dentro che Paolo Borsellino è legato al segreto di Fatima e quindi alla mia missione.
Yogananda rappresenta un legame tra il messaggio di Cristo e gli insegnamenti mistici dei grandi maestri orientali. La sua missione era proprio quella di creare questa relazione. Penso che Yogananda sia un apostolo divino, un avatar; è vicino a noi e partecipa nell’annunciare la Seconda Venuta di Cristo.
 
Riguardo l’Anticristo, come si muove dentro questi poteri?
La relazione tra di loro ora è di negoziazione ma il Cristo li metterà l'uno contro l’altro, affinché possa esplodere l’Armagedon e gli angeli del Cielo possano intervenire. Un messaggio che ho ricevuto dal Cristo dice: “Metterò la mente dei potenti una contro l’altra”.
Perché gli Eloim ci hanno creato in un luogo dove c’era Lucifero, dove c’era il male?
No, non c’era. Lucifero venne qui quando Mallona si distrusse.
 
Perché esiste l’Anticristo, qual è il suo scopo?
L'anticristo esiste perché lo ha creato l'uomo, a causa delle scelte che ha fatto. Dio, il Padre, gli mostrò la strada positiva e quella negativa, l'uomo scelse quella negativa per sperimentare.  Scegliere per conoscere non è anticristico, è legittimo, ma lo diventa quando si sceglie  perseverando nel male. Nel momento in cui l'uomo cominciò a perseverare nell'errore, l'anticristo cominciò a formarsi come una pianta carnivora che cresce, cresce e lentamente ti divora. Fu l'uomo a creare l'Anticristo, se al contrario si fosse convertito, l'Anticristo, la pianta carnivora non essendo alimentata si sarebbe seccata. Questa è la verità. Alla fine quindi chi è l'Anticristo?
 
L'uomo, che ha sfidato Dio e che ha disubbidito alle Sue leggi. Non c'è Anticristo peggiore dell’uomo, è più facile riconciliare Lucifero con Dio che l'uomo con Dio. È più facile riconciliare Satana con Dio, infatti Satana dirà: “Mi sono stancato, voglio stare con te Signore” mentre l'uomo non si stanca, continua e continua ancora a sfidare Cristo, Dio. Il Padre in questo momento detesta l'uomo. Fratello, sai cosa significa questo? Siamo sul punto di sparire, perché l'uomo ha commesso tante atrocità che neanche lo stesso demonio commetterebbe. Allora, Dio, il Padre, sta per bruciare questo pianeta, più che il pianeta questa civiltà. Mi riferisco al Sole che sta preparando un soffio  di energia cosmica che farà salire la temperatura della Terra a 180/200 gradi. Questo è ciò che c’è in questo momento nel cuore del Sole. L'uomo ha superato se stesso, non ha disubbidito, è andato oltre la disubbidienza; penso non ci sia bisogno di citare esempi ... violenze contro i bambini, contro gli animali, contro la Madre Terra ... torturiamo, uccidiamo, distruggiamo tutto. Ma prima che possiamo arrivare a distruggere il pianeta che ci ospita, il Padre Sole personalmente sparerà in otto minuti un'energia termica dalle fiammate solari che distruggerà l'uomo. Ci troviamo esattamente a questo punto, cari fratelli. Forse siamo ancora in tempo per cercare di evitare questa punizione solare, forse, ma non siamo più in tempo per evitare le catastrofi. È vero anche che il numero delle anime positive che si stanno risvegliando sta aumentando. Da noi, che siamo i figli del Sole, Lui pretende che facciamo tutto il possibile, per evitare che possa agire così. Ma se niente cambierà, Lui lo farà, io Lo conosco, lo farà.
 
Cosa possiamo fare quindi per comprendere profondamente la Sua reale dimensione e far parte del Calice vivente della Rivoluzione Cristica?
Continuiamo a fare quello che stiamo già facendo, cercando di migliorare sempre. Prendiamo coscienza che dobbiamo stare uniti interiormente e praticamente, e questa unione la dobbiamo dimostrare giorno dopo giorno. Dobbiamo andare avanti. Una nuova parola chiave, quindi, in questo viaggio. La prima: "Siate uniti". La seconda: "Non rinunciate". Fino a quando non rinuncerete mi troverete sempre per aiutarvi. In qualsiasi parte del mondo. Ma se rinuncerete non mi troverete più. Mi perderete per sempre.
 
Si conclude qui questa nuova missione nel Cono Sud del tropico del Capricorno. Una delle terre appartententi alla Galilea dei Gentili. Tanti insegnamenti e un nuovo grande impulso di pura energia spirituale che ci aiuterà ad andare avanti con sempre maggiore impegno per poter riuscire ad attraversare quella via stretta che ci porterà un giorno, speriamo presto, dinanzi al nostro Re e Signore Gesù Cristo. Sentimenti ed emozioni che porteremo nel nostro cuore, così come il ricordo di ognuno dei vostri volti, dei vostri sguardi, e dei tanti momenti vissuti insieme, tra lacrime e sorrisi nei racconti delle vicende di vita vissute durante l'ultimo anno appena trascorso di grandi gioie o di profonde sofferenze che raccontare in questa cronaca sarebbe impossibile. Si, è vero, l'unione fa la forza. E la presenza del Calice Vivente amplifica questa Verità rendendola Viva.
 
Signore. Mio Signore. Concedici la forza per restarTi fedeli, donaci il coraggio per poter essere coerenti, affinchè possiamo essere un riflesso del tuo Amore, aiutaci ad essere desti e pronti insieme ai nostri fratelli nello spirito. Sostieni e proteggi sempre i nostri amati figli con la Tua Luce dorata, loro sono tuoi, li consegnamo a Te perchè da Te sono venuti. Angeli, che hai mandato per consolare il nostro spirito in questo mondo difficile e per preparare il Tuo Regno promesso. Io sono qui, umile peccatrice quale sono. Ma tua. Fa di me ciò che vuoi.
 
A Nibiru Arat Ra la mia devozione più profonda e il mio eterno amore
A mia figlia il mio cuore e la mia vita
Ai miei figli, alla mia famiglia e ai miei fratelli in Cristo la luce del mio Spirito perchè donandola a loro so di offrirla al mio Signore.
 
Un ringraziamento particolare ai fratelli di Campana che hanno organizzato con grande cura e profondo amore l'incontro di tutte le arche dell'anno 2013, e a tutti i rappresentanti e fratelli delle altre arche del Sud America che hanno lavorato con altrettanto amore per organizzare questo viaggio di missione. Un immenso grazie a tutti i miei fratelli del Latino America e dell'Italia che hanno permesso la stesura di questa cronaca.
Con profonda devozione.

Sonia Alea
27 Gennaio 2014