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Parte II

Perché, non a caso, il Papa è argentino?  
Il Papa darà un colpo positivo o negativo, ancora non lo so, alla Chiesa che è molto vicina all'autodistruzione. Lo strumento che darà questo colpo che salverà o distruggerà la chiesa, proviene dalla Galilea dei Gentili e noi sappiamo che verrà da Dio. Noi siamo iniziati perché non separiamo il bene dal male come l'uno antitesi dell'altro ma sappiamo che questi due valori sono complementari. L'unica differenza è che dobbiamo discernere e sapere che il fine unico è sempre il bene.    
     
Chi sarà "l'Arcangelo della giustizia che attraverserà il cuore dell'Anticristo?”   
Cristo è l'Arcangelo della Giustizia. La nostra missione è smascherare il volto dell'Anticristo, saranno i due testimoni a farlo. Cristo poi, lo annienterà e lo distruggerà.   
 
Gli iniziati furono istruiti da Cristo?   
Gli iniziati sono esseri che appartengono a Cristo, alla Sua genetica e al Suo seme. Per tale motivo il maligno vuole a tutti i costi annientarli. Chiunque compie le opere del Signore appartiene al Suo seme.   
 
Coloro che accompagnarono Gesù 2000 anni fa erano iniziati?    
Erano iniziati, ma i loro strumenti erano semplici ed umili per poter permettere la personificazione. Erano dodici uomini personificati da dodici avatar, i quali si prendevano cura di loro, guidandoli. Quando Cristo se ne andò, gli undici uomini incominciarono ad evangelizzare il mondo. Undici, perché il dodicesimo era figlio della perdizione, un avatar del male. Giuda, figlio di Satana. Giuda era quindi l'anticristo, scelto da Cristo poiché aveva la missione di tradirLo. Non era quindi un uomo povero e disgraziato che sbagliò e tradì Cristo ma era il figlio del Principe di questo mondo e Gesù lo scelse di proposito. In realtà Giuda fu personificato da Satana nel momento in cui tradì Cristo. Gli altri undici invece furono personificati dal proprio avatar durante la Pentecoste. Prima di quel momento gli apostoli erano degli strumenti, per questo facevano sciocchezze e commettevano errori e Cristo li riprendeva continuamente, dal momento della Pentecoste invece vengono personificati e diventano una sola cosa con l'avatar che li personifica. Ecco che Pietro si trasforma in San Pietro. “San” è il Personificatore. Giovanni, che era il più cosciente di tutti, Bartolomeo, Matteo e gli altri presero tutti coscienza che erano esseri di Luce, Cherubini, e per tale motivo tutti diedero la propria vita. Nessuno degli apostoli ebbe famiglia, divenne un avvocato, un giudice o un banchiere. Nessuno tra loro disse:"Si, ho conosciuto il Cristo, ma ora ho le mie cose...” No! Diedero tutti la vita al Signore.
Ecco, ora comprendete perchè questa è la Chiesa di Giovanni; nella Chiesa di Pietro queste spiegazioni non esistono, questi concetti non vengono neanche contemplati ma è pur sempre la Chiesa di Cristo. Questa è l'unica differenza. Noi abbiamo il privilegio di conoscere la Verità che il Consolatore promesso ci ha elargito.
 
È possibile che oggi qui ci siano alcuni che furono con Lui?
Sì, tutti. La mia missione è trovare i 144 mila ed i chiamati che hanno conosciuto Cristo. Alcuni lo hanno frequentato intimamente, altri lo guardavano da lontano, ma vivevano in  quel tempo. La maggior parte di voi Lo ha conosciuto. Non la minoranza, ma la maggior parte di voi ed anche personalmente. Dovete sapere che Cristo parlò, così come io sto parlando a voi, a migliaia di persone. Tutta la Galilea, tutti gli ebrei, i siriani, libanesi, egiziani, iracheni, la zona attuale del Medio Oriente, tutti hanno viaggiato in Galilea per incontrare Gesù ed ascoltarLo. Quindi, almeno una volta, Lo avete visto. Ci sono persone tra voi che erano Suoi amici intimi.
 
Sono stati migliaia coloro che lo hanno visto?
Centinaia di migliaia, sì.
 
Qual'è la nostra missione al di là del vivere in amore ed unione?
La missione principale che noi abbiamo per evitare la seconda morte è quella di trasmettere la conoscenza, liberare la gente dall’ignoranza. La verità che abbiamo ricevuto dobbiamo trasmetterla al prossimo con amore, vivendola. Non dobbiamo trasmetterla e basta, dobbiamo viverla. Dobbiamo vivere la verità che è sacrificio, amore, sentimento di giustizia, tolleranza, amicizia, ecc. Tutto in riferimento al Cristo. Si sta avvicinando il tempo in cui le persone, per paura, si accosteranno alla chiesa di Giovanni, poiché molti eventi stanno per accadere. Faccio un piccolo esempio: quando si è dimesso il Papa, nella mia pagina internet che ha duemila lettori al giorno e quasi sessantamila al mese sono entrati migliaia di visitatori in una giornata. Quindi, solo perché il Papa si è dimesso sono entrati in quindici mila in un solo giorno. Ora, se una catastrofe colpisse Milano distruggendola o un'astronave atterrasse a Roma, la mia pagina esploderebbe. Quando gli eventi accadranno uno dopo l'altro, le persone verranno a cercarvi e se fate parte della Chiesa di Giovanni dovete rispondere perchè conoscete la verità. La nostra Opera parla soprattutto con gli eventi. Io so che questo accadrà per cui dovete prepararvi, anche fisicamente, perché vi troverete a dover rispondere a migliaia di persone. Se non sarete in forma, anche fisica, non riuscirete a farlo.
 
Offrire o imporre?
Dobbiamo divulgare nella maniera in cui ci viene data la possibilità di farlo. Senza imporre, così come stiamo facendo. Il Cielo ci dice in questo momento: andate avanti e fate sempre di più, siate forti in ciò che state facendo, non allentate, non indebolitevi, non perdete la fede, perché il maligno farà di tutto affinché voi possiate perderla. La nostra vita quotidiana non cambierà, nonostante gli eventi. Vi racconto un aneddoto di Cristo, per trarne insegnamento. Ascoltate con attenzione perché questo è ciò che vivremo e quello che stiamo già vivendo. Duemila anni fa, giusto in questi giorni, Cristo è stato crocifisso. Gli apostoli hanno lasciato tutto per seguirLo, vivendo il momento più grande della storia del mondo, perché sono stati testimoni dei miracoli: Lazzaro che resuscita, le guarigioni di tutti i malati, la resurrezione di Tabita e di un altro ragazzo che era ad un funerale, Cristo che cammina sulle acque. Hanno vissuto qualcosa che non avrebbero mai potuto nemmeno immaginare, la vita di tutti i giorni non aveva alcuna importanza per loro. Che importanza poteva avere per Pietro andare a lavorare se Cristo era lì? Pensate che a Matteo importasse riscuotere le tasse avendo vicino a sé il Cristo? Quando però il Signore morì, furono presi dai dubbi, perché avevano perso temporaneamente la fede. Allora Cristo apparve loro nel Cenacolo e si rallegrarono ma passati alcuni giorni iniziarono a chiedersi perché il Maestro non apparisse più, sapevano che Lui era risorto, Lo avevano toccato, ma Egli non si faceva più vedere. La vita quotidiana continuava ed un giorno Pietro disse agli altri: “Cosa mangiamo? Cosa c'è da mangiare? Niente. Ora che facciamo?”. “Non sappiamo cosa fare” risposero Giovanni e gli altri, erano in quattro o cinque. “Che cosa faremo? Dovremmo chiedere un prestito? Andiamo a lavorare. Qual è il nostro lavoro? Siamo pescatori, abbiamo preso in prestito una barca, andiamo” e si diressero a Cafarnao. Così andarono in mare tutta la notte per poter sfamare se stessi e le proprie famiglie ma non pescarono nulla, neanche un pesce. Il Maestro era resuscitato solo da quattro giorni, non erano trascorsi duemila anni, eppure tornarono a terra tristi, mentre si chiedevano come fare e dove fosse il Maestro, perché non avevano pescato nulla. Lungo il cammino videro un fuoco sulla spiaggia ed un uomo che grigliava del pesce ed aveva accanto a sé un sacco pieno di pesci. Solo dopo un po' capirono che quell'uomo era il Cristo che rivolgendosi a loro disse: “Oh! Come state? Non avete pescato nulla, vero?” Ed essi risposero: “No, Signore, purtroppo non ci sono pesci”. “Come non ci sono pesci? Tornate alla barca ed andate a sinistra”. Gesù diede loro le coordinate marittime dove andare a pescare. Gli apostoli obbedirono e furono così tanti i pesci raccolti che le reti non furono sufficienti a contenerli tutti e dovettero chiedere aiuto ad altre barche. Il Cristo aveva fatto quindi un altro miracolo. Ma qual è il significato di tutto questo, che insegnamento ci vuole dare il Maestro? Che l'unica cosa che ci serve nella vita è avere una fede forte, perché, ricordatelo, Lui sarà sempre presente, anche se attraverseremo momenti di grande crisi, di profonde sofferenze durante i quali potremo non avere più nulla. Questo accadrà nel tempo in cui si manifesteranno grandi segni in Cielo ma la vita di tutti i giorni non cambierà. La nostra fede dovrà essere quindi: Gesù c’è, ci sarà e ci aiuterà sempre. La tentazione è e sarà quella di pensare: “Ecco, non ho niente, non posso fare nulla, anche Cristo mi ha dimenticato”. Non è così. Non possiamo pensare: “Ma se io sono un iniziato come è possibile che devo servire Cristo e non ho niente per farlo, non ho la possibilità materiale per poterlo fare?”. Duemila anni fa Cristo resuscitò senza avere niente. Lui ci mette alla prova minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, giorno dopo giorno, noi dobbiamo avere la fede sempre al massimo, altrimenti questa lentamente si indebolisce.
 
Cosa sta succedendo in Corea del Nord?
La Corea del Nord è la voce della Cina perché è un territorio completamente nelle mani dei cinesi dal punto di vista economico, militare e culturale; la tengono come un burattino e rappresenta un avvertimento per gli Stati Uniti. La Corea del Sud appartiene all’Occidente, quella del Nord è proprietà privata della Cina.
 
Questa minaccia continuerà, diventerà effettiva?
Continuerà e potrebbe perfino esplodere una guerra. Ci sono diversi punti nel mondo che possono rappresentare un avvertimento per l’umanità: il Medio Oriente, la Corea del Nord, il SudAmerica, la Russia, dove potrebbe scoppiare una scintilla e con effetto domino trascinare tutto il mondo. Io penso che la scintilla partirà dall’Iran, togli la “n” finale e cosa resta? Ira. L’ira di chi? Di Dio.
 
In SudAmerica potrebbe scoppiare la scintilla?
Sì, nel cono meridionale, non una guerra mondiale ma una rivoluzione. Ci sono alte probabilità invece che possa scatenarsi una guerra mondiale a partire dal Medio Oriente più che dalla Corea del Nord.
 
Potresti approfondire il ruolo di tutti noi al tempo di Cristo?
Il ruolo che voi avete avuto all’epoca di Cristo è stato quello di riconoscere il Messia e testimoniare: “Lui è il figlio di Dio, voglio essere Suo discepolo”. Nelle incarnazioni antecedenti voi avete testimoniato la Sua verità per questo oggi siete qui. Ed è per questo che il maligno vuole farvi cadere e lo vuole fare con il germe della divisione. Più siete uniti, più siete discepoli di Cristo. Soltanto l’unione, però, non è sufficiente per poter essere discepoli di Cristo perché se fossimo uniti ma non operativi saremmo una setta. Dobbiamo quindi stare uniti, e per uniti intendo uniti interiormente, e contemporaneamente divulgare il messaggio. Dobbiamo essere amici tra noi, trasmettere il messaggio e appoggiare i giusti che, anche se non fanno parte della nostra Opera, sono con Cristo. Tutti coloro che sono con Cristo sono con noi. Giovanni fu ammonito dal Signore proprio per questo motivo e oggi non ripeterà lo stesso errore. Questo fatto avvenne quando incontrò un uomo che predicava il messaggio del Cristo e aiutava il prossimo ma non faceva parte dei dodici, né dei settantadue discepoli, nè del gruppo di Gesù. Giovanni disse quindi al Cristo: “Signore quello parla di Te ma non sta con noi, perché gli permetti questo?” E Lui, guardandolo, gli chiese: “Giovanni, ma che fa quest’uomo?” E Giovanni rispose: “Parla di Te”. “E cosa dice?” domandò ancora Gesù: “Ti riconosce” rispose nuovamente Giovanni "Allora" disse Cristo: “Chi è con me non è contro di me. Lascialo fare”. Questi sono i giusti che si trovano fuori dall’Opera ma che noi dobbiamo appoggiare. È chiaro?
 
Qual è la differenza fra i discepoli e gli apostoli?
Non c’è differenza nella fratellanza, il discepolo e l’apostolo sono fratelli, l’uno non è più grande dell’altro. La differenza sta nel fatto che l’apostolo era un rappresentante del Cristo, scelto personalmente da Lui per essere capo di una Sua tribù. I discepoli erano e sono i testimoni della verità e anche in questo tempo seguono uno dei dodici. Ci sono discepoli che appartengono alla tribù di Pietro, altri alla tribù di Giovanni, altri ancora a quella di Bartolomeo, di Matteo ecc. Ma tutti, adesso che stiamo giungendo alla fine dei tempi, obbediscono alla tribù di Giovanni e a quella di Pietro. Io conosco alcuni sacerdoti missionari che sono apostoli di Gesù e fanno parte della chiesa apostolica romana ma conosco anche gli apostoli di Cristo che oggi seguono Giovanni.
 
I due testimoni e l'anticristo
L'identità del secondo testimone sarà una sorpresa, perché sorprenderà tutto il mondo. Potrebbe essere chiunque, persino il Papa Francesco che però potrebbe essere anche l’anticristo. Qual è quindi il nostro segreto per capire tutto e per non sorprenderci mai di niente? Sapete qual è? "Dai loro frutti li riconoscerete". Allora guardiamo i frutti. Noi, grazie a questa chiave, scopriremo chi è l’anticristo e chi è l’altro testimone. Non pensate che un giorno Giorgio vi dirà: “L'anticristo è lì"; oppure: "Quello è il secondo testimone”. Lo scoprirete da soli guardando i loro frutti. Arriverà un momento in cui si manifesteranno pubblicamente entrambi. Prima della venuta di Cristo, i personaggi protagonisti dell'Apocalisse sono tre: l’anticristo e i due testimoni, uno dei due testimoni è già pubblico, l'altro no. Se il maligno fosse tanto astuto da riuscire a confondere la mente ed i cuori in modo tale che i frutti appariranno tanto indecifrabili da sembrare buoni ma in realtà sono cattivi, cosa dovrete fare voi? Dove il Cristo verserà il sangue dalle sue Stimmate voi seguitelo e siate certi che non sbaglierete, perché da dove Egli verserà ilSuo sangue non vi potrà essere alcun inganno.
 
Oggi mi riesce facile essere qui perché ci sei tu ma se domani tu non dovessi più esserci cosa faremo noi?
Io ci sarò sempre, fino alla Seconda Venuta di Cristo. Ma se mi dovessero uccidere, cinque minuti dopo sarei nuovamente con voi perché sono un mutante. Sapete cos’è un mutante? Un essere che muta nel tempo, uno spirito che si incarna o personifica istantaneamente una persona. E mi farei riconoscere: “Ciao Agustin sono Giorgio. Ieri mi hanno ucciso ma ora sono qui”. Sono il precursore di Cristo, continuerei con la stessa missione.
 
Ci è sembrato che tu stessi prevedendo o annunciando qualcosa.
Devo sempre annunciare la mia partenza da questo mondo, affinché se dovesse accadere voi siate preparati. Non sto iniziando la mia missione, la sto compiendo, ma potrebbe passare un anno, forse due o dieci, prima che il Padre mi chiami. Quindi devo prepararvi sempre al fatto che possa essere l’ultima volta che ci vediamo. E non manca molto, perché  se non manca tanto che Cristo ritorni non manca neanche tanto che io debba andare via e lasciare il posto a Lui.
 
Che significato doveva avere la trasfigurazione di Gesù?
Il significato è che voleva mostrare a Pietro, Giovanni e Giacomo la Sua vera natura, che Lui è il Sole, che non era Gesù figlio dell’uomo ma la manifestazione Solare e che il luogo della Sua vera essenza è il Sole Cristico. Per questo si mostrò soltanto ad alcuni e non ad altri, perché erano i più preparati.
 
Egli disse loro: “Non dite ciò che avete visto”
Gesù disse: “Quando me ne andrò potrete raccontarlo”. È scritto nel Vangelo, per questo lo sappiamo.
 
Hai ricevuto minacce concrete nei confronti della tua persona?
Sì, ho ricevuto delle minacce. Hanno cercato di uccidermi e non ci sono riusciti; ora sto bene.
 
Il Cielo ti sta proteggendo?
Sí.
 
Come si manifesterà Cristo?
Il mio corpo e la mia anima sono totalmente al servizio di Cristo. Io sono a Sua completa disposizione e Lui può fare di me ciò che vuole. Il Signore ha varie opzioni per manifestarsi in questo mondo: la più sicura e certa è che Lui scenderà dal Cielo con le astronavi di luce e  si presenterà con il proprio corpo resuscitato di duemila anni fa. Voi siete gli iniziati della chiesa di Giovanni e dovete conoscere le varie possibilità della manifestazione Cristica del Sole che può avvenire appunto attraverso il corpo del figlio dell’uomo resuscitato o attraverso un altro uomo ma sempre con la presenza visibile dei segni del Suo sacrificio rappresentato dai segni sacri della crocifissione. Potrebbe anche usare una pietra, se non ci dovessero essere uomini disponibili. La pietra si alzerà, si trasfigurerà e parlerà dicendo: “Sono Cristo, vengo per giudicare tutti”. Voi siete stati preparati da migliaia di anni a questa verità, che non è una verità planetaria o terrestre, ma è una verità universale e solare. E il Sole è poliedrico, multiforme. Per questo arrivano a volte messaggi che dicono: "Cristo potrebbe personificare una persona, o Giorgio stesso" e poi arriva un altro messaggio: “Io tornerò con il Mio corpo resuscitato”; e ancora: “Io farò parlare le pietre”. Come si manifesterà dunque? Voi dovete essere preparati a tutte le possibili manifestazioni di Cristo. L’ importante è che Egli si manifesti e che noi lo riconosciamo. Questa è la cosa fondamentale. E siccome il Cielo ci ama, ci suggerisce le forme che il Signore potrebbe assumere. Per me conoscere queste informazioni è un privilegio.  
 
Si ripeterà di nuovo che tu dovrai battezzare Gesù Cristo?
Sì, si ripeterà. È scritto in un messaggio.
 
In Italia, in SudAmerica? Dove? Tu lo sai?
È scritto in un messaggio: “E presto Giovanni il Battista battezzerà il figlio dell’uomo”. Vi ho promesso che non vi nasconderò niente, ti posso dire quindi che non sarà qualcosa che accadrà sulle rive di un fiume come avvenne duemila anni fa. Sarà un incontro fra il Cristo ed il vostro fratello Giorgio, alla presenza dei fratelli, dove ci abbracceremo e faremo un rituale esseno. Più di questo non posso dirvi perché non lo so.
 
Il pianeta Nibiru?
Non è un pianeta. È un'astronave madre che viaggia fra gli universi.
 
Perché questa astronave ha il tuo stesso nome: Nibiru. È la tua?
No, non è la mia astronave, qualcuno, non so chi, le ha dato questo nome, che simbolicamente significa: “Il precursore della nuova Era”, della venuta di Cristo, perché quell'astronave rappresenta la Confederazione che si stabilirà nel pianeta Terra. Vi spiego meglio: il pianeta Terra entrerà a far parte della Confederazione Interstellare. Questa astronave madre ha al suo interno migliaia e migliaia di esseri che appartengono a questa Confederazione. Ci sono molte astronavi come questa. La Celeste Gerusalemme è l'astronave Sha che misura quaranta chilometri di diametro ed è l'astronave dell’Arcangelo Michele. Cristo è il comandante di tutte le astronavi.
 
È la prima volta che ti vedo, è un piacere conoscerti.
Grazie caro. I tuoi occhi non sono di questo mondo.
È esistita una civiltà nata 14.000 anni fa chiamata Atlantide? Cosa accadde?
Sì è esistita. I suoi abitanti perdettero la gnosi perché disobbedirono. Possedevano la tecnologia e la realizzazione spirituale per andare avanti e trascinare tutta l’umanità a una dimensione superiore ma si fecero intrappolare dall’ego, dalla magia e dai valori materiali; ecco perché Atlantide fu distrutta. Vennero salvati solo gli eletti. Gli iniziati furono portati all’interno della Terra, nell’El Dorado. Coloro che non erano iniziati, ma buoni, li fecero emigrare nell'America Latina, in Egitto, nel Medio Oriente, in Sicilia, nelle isole Canarie e in Sardegna.
 
Dagli atlantidei provengono le conoscenze che avevano i Maya?
Esattamente, le ereditarono dagli Atlantidei; fu un esperimento che fallì per il libero arbitrio concesso agli uomini. Altrimenti saremmo nella quarta dimensione da molto tempo.
 
È vero che manipolarono l'energia nucleare?
No, avevano qualcosa di peggiore: il teletrasporto e la telecinesi. Potevano distruggere un continente con la mente, per questo Atlantide venne distrutta. È così che fecero le piramidi, con il teletrasporto, non con gli schiavi come si pensa. Furono gli Extraterrestri ad insegnarglielo. Gli atlantidei vennero colonizzati dagli Esseri provenienti dalle Pleaidi. Io ero lì, ero un essere che veniva dalla Stella Maya, una delle sette sorelle di queste costellazioni.
 
Cristo ha scelto di rimanere statico nella sesta dimensione per aiutare gli altri esseri?
No, il Cristo non ha scelto di rimanere statico, non esiste la staticità nella dimensione della luce ma la creatività, la creazione continua. Esiste la contemplazione ma vi è anche una coordinazione di galassie, di sistemi solari. Il Cristo è una manifestazione, un effetto, frutto di una creazione anche Lui. Solamente uno è la causa del tutto: lo Spirito Santo. Tutto il resto, Dio compreso, è un effetto. L'inizio del tutto è quindi la manifestazione di un'Intelligenza che esiste prima del Tutto e al tempo stesso compenetra il tutto. Adonay è il Padre. Il Cristo è la manifestazione del Padre, ma se lo traduciamo in lingua cosmologica il Cristo è un Sole, la manifestazione solare della divinità. Ci sono miliardi di Soli, quindi ci sono miliardi di Cristi. L'energia cristica è una, ma le entità cristiche sono miliardi, così come lo sono le entità del Padre Adonay non è soltanto Uno, Egli è Uno dei tanti miliardi. Uno è lo Spirito Santo che compenetra miliardi di Soli, quindi se guardi il Padre devi inginocchiarti non perché sei di fronte a Dio ma perchè Egli contiene in sé lo Spirito Santo. Se vedi il Cristo, inginocchiati, adoraLo, non perché è il Cristo ma perché dentro Lui contiene lo Spirito Santo. Infatti il Cristo stesso ci dice: “Se bestemmiate contro di me Io vi perdono, se bestemmiate contro il Padre io vi perdono ma se bestemmiate contro lo Spirito Santo non sarete perdonati”. Perché fa questa differenza? Ci sta dicendo che vi è una Causa Una, una causa Prima, che è quella che noi chiamiamo Dio ma in realtà è lo Spirito Santo. Brian, anche tu un giorno ti trasformerai in un Adonay, in un Cristo. Questo è quello che la Chiesa Cattolica non capisce nonostante Gesù lo avesse detto: "Voi siete dei e farete cose più grandi di Me”. Perché disse questo? Tutto è dinamico, soltanto Uno è dinamico e statico allo stesso tempo e questo Uno è lo Spirito Santo, il quale è in tutto, anche in te, solamente che tu non lo hai realizzato come il Cristo. È presente perfino nella pietra. "Io sono Onnisciente, Onnipotente ed Onnicreante”. Egli è e non è. Quindi non dobbiamo inginocchiarci di fronte alla creazione ma si dinanzi alla Causa della Creazione, che è diverso. Anche tu sei creazione, la causa della creazione è  lo Spirito Santo. Quando il Cristo pregava, pregava il Padre Adonay che conteneva in Se lo Spirito Santo.
 
La croce apparsa sulla fronte di Eugenio Riganello
È un segno che abbiamo ricevuto noi, fratelli delle arche. Ed è anche un segno di Yogananda del quale Eugenio è discepolo.
 
È un ulteriore segnale che ci avverte del Suo imminente ritorno?
Sì, ma è anche il segno che il Maestro Yogananda fa parte della chiesa di Giovanni.
 
Ma se Dio contiene in Se lo Spirito Santo, offendere Lui non è offendere lo Spirito Santo?
Nel concreto sì, ma il Cristo ha dato questa spiegazione per differenziare le entità. Cristo è un’entità, il Padre Adonay è un’entità, lo Spirito Santo è un’entità e tutte le entità allo stesso tempo. Allora la causa Una che ti ha dato la vita non La puoi bestemmiare. È chiaro che il Padre ha in Sé lo Spirito Santo ed è ovvio che non dobbiamo bestemmiare né il Padre, nè il Cristo ma in questa parabola Egli ha voluto dividere la Trinità per spiegarLa.
 
Lo Spirito Santo può annullare una creazione?
Non c’è cosa che lo Spirito Santo non possa fare. La parola impossibile non esiste, altrimenti non sarebbe lo Spirito Santo. Teoricamente potrebbe distruggere ed annullare l’universo, far sparire Dio ed il Cristo stesso, vivendo solo Lui. In teoria. Ma io sono un messaggero della Luce e credo che non lo farà. Il motivo per cui secondo me non succederà? Perché è la manifestazione dell’amore, non della distruzione. Allora eventualmente dobbiamo chiederci: “Potrebbe distruggere tutto?” Sì, ma non lo fa, al contrario continua a creare universi. Per questo l'universo è infinito. Lo Spirito Santo risponderebbe così alla tua domanda: “Non distruggo tutto, non lo voglio fare, non lo posso fare perché la Mia natura è Amore e l’Amore è creazione continua”.
 
Lo Spirito Santo è sempre esistito? Come facciamo con la nostra mente a comprendere qualcosa che è sempre esistito?
Con la nostra mente non possiamo farlo, proviamoci con l'emozione, con l'intuizione; per il momento la nostra intelligenza non arriva a comprendere questo concetto ma la nostra intuizione sì. Vi faccio un esempio: quando ci si innamora di una donna, di un uomo, di un figlio, non viene misurato quanto è lungo o quanto è grande questo sentimento, perché è infinito. Come puoi misurare l'amore che provi per tua moglie, per i tuoi figli? Inizi ad avvicinarti a qualcosa che non ha fine. Dunque, se l'amore non ha limiti ed è un qualcosa di infinito che si prova per un altro essere, significa che esiste un sentimento, che è anche un'intelligenza, senza limiti. Ora il problema è se vive da sempre, ma questo non è contemplato dalla nostra mente, ciò avviene soltanto quando si muore e si inizia a guardare con lo spirito, lì vedi che sei eterno e capisci che c'è un Dio eterno. Per questo, Cristo ci disse: "Abbiate fede". Egli sapeva benissimo che la nostra mente non sarebbe riuscita a capire qualcuno che è esistito da sempre, ecco perché ci chiede di avere fede. Affinché noi lo potessimo capire, cosa fece? Sfidò le leggi della natura resuscitando i morti, parlò alle forze della natura. Se vedi un uomo che fa questo, la mente dice: “Si, allora esiste qualcosa che è infinito e che noi chiamiamo Dio”. Ma, onestamente, ora non posso spiegartelo con la razionalità mentale, quando lascerai il corpo lo contemplerai.
 
Quando sei in contatto con gli Esseri delle astronavi, come avviene, li vedi, li senti, li percepisci?
Li vedo fisicamente e ricevo il contatto spirituale. Il più diretto e rapido è la personificazione. Ho avuto anche contatti fisici, ho parlato con gli extraterrestri come ora sto parlando con voi, ho viaggiato nelle astronavi ed ho avuto contatti spirituali con loro; ma il contatto più frequente è la personificazione: io entro in uno di loro oppure uno di loro entra dentro di me.
 
Cosa dovremmo fare se a qualcuno di noi si presentasse un'astronave? Non dovremmo opporre resistenza.
No, assolutamente, nessuna resistenza. Dovete invece avere pensieri positivi recitare il Padre nostro e dire: “Fratelli cari, sono una sorella, vi amo molto, sono qui per servire, a vostra disposizione”. Loro risponderanno con amore. Se invece avete paura, avete nel cuore sentimenti negativi e di confusione, se ne andranno quasi immediatamente.
 
Se ci invitassero a salire sull'astronave, come dovremmo comportarci?
Dovete obbedire. Rimettervi ai loro ordini e dire: “Sono qui”. Essi sono gli Esseri Divini, sono gli Angeli del nostro Signore, i cattivi siamo noi.
 
Quando Gesù ci domanda: “Chi sei?” A cosa si riferisce?
Lui vuole spingerci a prendere coscienza della nostra vera identità spirituale e cioè che siamo esseri di luce. Lo stato di coscienza ci permette, quando raggiungiamo la coscienza cristica, di poter vivere all'inferno e riuscire a convertire i diavoli, perché in quello stato si vive il paradiso interiore in qualunque luogo fisico ti possa trovare, in qualunque luogo dell'universo, persino all'inferno il Cristo voglia mandarti, tu sarai sempre un essere cristico che offre la redenzione. Non sarai un essere che deve purificarsi dal  karma, ma un essere che ha la luce di Cristo. Per questo, quando ci domanda chi siamo, Egli vuole che realizziamo la nostra identità di luce, per raggiungere questa coscienza viviamo l'esperienza della sofferenza, della reincarnazione. Ma oggi dobbiamo realizzare la nostra identità spirituale perché sta per tornare il Cristo ed il nostro stato di coscienza deve essere cristico per riuscire a guardarLo in faccia, per trasformarci in Suoi soldati e viaggiare nell'universo, offrendo la redenzione alle civiltà che la necessitano.
 
Cosa intendeva dire Gesù nel Vangelo quando disse: “Colui che si trova in Giudea, fugga sui monti, chi sarà sulla terrazza e avrà i suoi arnesi in casa, non scenda a prenderli; e chi sarà nel campo non torni indietro".
Gesù intendeva dire che bisogna essere disponibili a ricevere la chiamata del Cielo e a lasciare tutti i beni materiali. Se il Cristo ti chiama e tu rispondi: “Si, Signore!” Perché sei Suo, allora devi lasciare tutto, qualsiasi cosa e darGli la disponibilità totale. Durante gli eventi finali che si manifesteranno, il Signore ci chiamerà a dare la nostra disponibilità totale e a lasciare tutto ciò che è materiale, persino la nostra stessa vita. Le uniche cose che non dobbiamo mai abbandonare sono la fede e la nostra identità spirituale, non dobbiamo venderle al demonio. Il Cristo quindi ci vuole dire che in qualsiasi luogo ci troveremo dobbiamo lasciare tutto ed essere disponibili a servirLo.
 
Perchè il Cristo ritorna in questo momento storico? Perché non è tornato prima?
Il Cristo ritorna perché l'uomo in questo tempo ha la possibilità di distruggere completamente la creazione di Suo Padre con tutte le sue forme di vita: minerale, animale, umana e planetaria. L'uomo ha scelto, con il libero arbitrio, di governare il pianeta disubbidendo a tutti i comandamenti del Padre, offendendo la Sua creazione, violentando le Sue creature plasmate con infinito amore, impedendo a se stesso e al suo prossimo di evolversi, torturando, violentando e uccidendo i pargoletti della vita. In questo tempo più che mai, l'uomo ha questa possibilità; con le bombe atomiche infatti egli è in grado di distruggere il pianeta Terra e per effetto domino, cosmologico, di annientare il Sistema Solare. Se sulla Terra dovessero scoppiare cento bombe atomiche, questo fortissimo impatto la farebbe uscire dalla sua orbita e a sua volta da quella della Luna e dopo essersi scontrata con Marte il Sistema Solare collasserebbe. Dunque, il momento più opportuno, affinché Cristo intervenga, è proprio questo. Perché non lo ha fatto prima? Perchè prima l'uomo, nonostante i suoi peccati gravi, non aveva la possibilità di distruggere e annientare la creazione. È necessario quindi l'intervento del Padre attraverso Cristo. Io cara, posso assicurarti nel nome del Padre che Cristo interverrà ed è possibile che Egli possa annientare tutta l'umanità, esclusi i bambini ed i giusti, per evitare che gli uomini potenti, con la complicità dell'umanità vigliacca, debole, sottomessa per migliaia di ragioni, possano distruggere il mondo. Per questo Cristo ritornerà con potenza e gloria, non perché vuole mostrare la propria autorità, ma perchè deve difendere la creazione del Padre. C'è un essere che si chiama uomo che sta per cancellare la creazione e questo non può essere permesso. Ecco il motivo per cui non lo ha fatto prima, perché non avevamo il potenziale tecnologico di oggi, creato diabolicamente per fini di potere e non con amore per migliorare la qualità della vita degli abitanti del pianeta. La storia si ripete. In Atlantide successe la stessa cosa, ma ora tutto il pianeta è coinvolto, là era solo una parte.
 
Qual è il significato di Giovanni il Battista che ha battezzato Cristo e che lo battezzerà di nuovo nella Sua Seconda Venuta?
Duemila anni fa il Padre permise alla Luce Cristica di personificare il figlio dell'uomo. Gesù da figlio dell'uomo divenne figlio di Dio, venne cioè personificato dal Cristo, il Maestro dei Maestri, figlio di Dio. In quel momento Gesù, fratello di Giovanni il Battista e fratello di Giovanni l'Apostolo, diventa Gesù Cristificato, Maestro di entrambi i Giovanni. Dunque da quel momento Cristo convive con Gesù. Questo è quello che è accaduto. Oggi non succederà la stessa cosa perché Gesù è già Cristificato. Si ripeterà un rituale iniziatico perché si realizza la missione di Cristo, malgrado Giovanni il Battista dirà ancora: "Sei Tu Colui che deve battezzare me, io non sono degno, perché permetti questo? E un altra volta Lui risponderà: “Perchè deve compiersi la missione! Ti ordino di farlo”. La missione di Cristo non è compiuta, lo sarà con la Sua Seconda Venuta, con la quale si chiuderà un ciclo cosmico. La Chiesa di Pietro ci ha sempre insegnato che la missione di Cristo si è compiuta con la Sua Resurrezione; non è così, la missione di Cristo si compirà con la Sua seconda manifestazione al mondo, questa volta con Giustizia e autorità Divina sull'uomo e su tutta la creazione.
 
Quando tornerà Gesù, noi se saremo eletti dove andremo?
Il messaggio di oggi dice che siamo candidati, ciò significa che possiamo perdere tutto con le nostre tentazioni, ecco perchè dobbiamo sempre sentire il timore di Dio oltre che la serenità dell’amore, ma il timore deve essere sempre presente per farci stare in allerta perché un giorno potremo perdere tutto. Coloro che lo meriteranno entreranno a far parte del Regno di Dio, di una nuova super civiltà basata sull'amore, la pace e la fratellanza, non esisteranno più la corruzione e la moneta; ci sarà una tecnologia molto più avanzata di quella che conosciamo oggi ed un governo planetario di saggi.
 
Cristo può sceglierti per personificarti nella Sua Seconda Venuta?
Può scegliere perfino una pietra!
 
Supponendo che ti scelga, cosa succederebbe al Battesimo, visto che eri Giovanni il Battista?
Non lo so. Ci sarà un Giovanni Battista che farà quello che deve fare. I piani non cambiano mai, cambiano le figure, gli attori, l’Opera è sempre la stessa. Io sento e sono quasi certo che Cristo tornerà con il Suo corpo resuscitato di duemila anni fa, così come lo vedo io, con le stimmate nelle mani, nei piedi, nel costato, con i capelli lunghi, con molta luce e con la tunica. A volte l’ho visto anche con una tuta spaziale.
 
Lui è biondo, moro, com’è?
È come la figura della Sacra Sindone, i capelli sono castani e gli occhi color marrone scuro. L’immagine della Sindone che fece la NASA è quasi uguale al volto di Cristo.
 
Hai sentito parlare dell’isola di Pasqua? I suoi abitanti costruivano con la telecinesi?
Certo, la conosco. Ci fu una razza di giganti nel pianeta Terra, esseri alti cinque, sei metri che furono guidati dagli extraterrestri. Erano i Lemuriani. L’ultimo pezzo della Lemuria è l’isola di Pasqua. La Lemuria era un continente che è stato distrutto da un asteroide, una cometa caduta nell’Oceano Pacifico, prima di Atlantide, un milione di anni fa.
 
Quando il Cristo ti compenetra e parla dov'è Giorgio?
Ci sono entrambi, ma Cristo è Cristo e Giorgio è Giorgio. Certo, mi parla; ma Lui è il mio Maestro, il nostro Maestro, il nostro Re.
 
Parla in prima persona attraverso Giorgio?
A volte mi compenetra oppure mi parla faccia a faccia, come stai parlando tu.

A volte dici con certezza: “In quell’epoca era così e così”.
Lo dico perchè io c’ero! Ero presente.
 
Cosa devo fare e fin dove posso spingermi con i fratelli per creare l'unione, anche verso coloro che si sono allontanati?
La nostra unione è imprescindibile e dobbiamo viverla, Gerardo, se non ci riusciamo, faremo semplicemente la seconda morte. Non avremo attenuanti, non saremo perdonati e saremo puniti più dei criminali assassini. Allora se facciamo lo sforzo e non ci riusciamo, non ci rimane altro da fare che dare la vita per riuscirci fino a che moriremo. Questo ci eviterà di fare la seconda morte.
 
Le domande dei fratelli stimolano Giorgio ad approfondire importanti concetti spirituali che allargano gli orizzonti, che amplificano la coscienza, mostrandoci la vita da un altro punto di vista, quello universale. Vivere la quotidianità ci porta spesso a farci possedere dai problemi umani, dalle difficoltà materiali e sentimentali facendoci dimenticare chi veramente siamo e dove siamo diretti, facendoci dimenticare lo scopo della nostra esistenza.
Squilla il telefono. Giorgio interrompe la riunione per rispondere. È Georges Almendras che chiama da Montevideo per una intervista radiofonica, in diretta da Radio Sarandì.
 
Bongiovanni, come possiamo vivere questa settimana Santa...
Ciao Georges, buonasera da Rosario, Argentina! Dobbiamo vivere questa settimana Santa aspettando la Seconda Venuta di Cristo. Questo è il tempo. Il caso del Papa, la minaccia di una guerra mondiale, i segni in Cielo, le manifestazioni sacre, i messaggi, sono tutti avvisi che ci indicano che questo è il tempo. Ora più che mai, ciò che da 23 anni sto annunciando, la manifestazione Cristica del Figlio dell’Uomo, è molto prossimo.
 
Giorgio, un ascoltatore chiede cosa pensi, in sintesi, di questo Papa?
Il Papa è un segno, ne sono sicuro. Ora, il nostro discernimento ci dirà nel tempo se questo Pontefice è un messaggero di Cristo, cioè l'altro testimone dell'Apocalisse, o se è l'Anticristo. Lo vedremo con i frutti che egli darà. Se smaschererà e annienterà i peccati della Chiesa, i pedofili, la Banca del Vaticano e della mafia, la corruzione, la manipolazione, la menzogna che sta dentro il vaticano, allora questo Papa sarà il secondo Testimone dell'Apocalisse. Se non lo farà, sarà chiaramente una manifestazione dell'Anticristo. Questa è la grande aspettativa che genera Papa Francesco.
 
Perché oggi c’è tanta violenza politica, sociale e spirituale?
L’educazione religiosa che abbiamo ricevuto, soprattutto dalla chiesa e anche dai nostri genitori è stata nefasta, materialista, e per tale motivo siamo arrivati a questo punto. Tanto materialista che stiamo per distruggere il mondo con il materialismo.
 
Parteciperai alla manifestazione ad Atucha, contro le centrali nucleari? Una lotta di questo tipo, come la vive un uomo stigmatizzato?
La vivo sotto il punto di vista del mio compromesso sociale per una educazione alla legalità e alla salvaguardia della vita. Così come considero la lotta contro la mafia un compito spirituale, reputo la bomba atomica, l'energia nucleare, la guerra, la mafia stessa, la droga, la corruzione, effetti dell'Anticristo. Teologicamente sono manifestazioni del Male, del Diavolo. Come stigmatizzato ho il compito di combattere contro il Demonio che si manifesta concretamente sulla Terra attraverso la violenza di ogni tipo e attraverso le opere nefaste che attentano alla vita. Ecco perchè personalmente partecipo a queste iniziative.
 
Quale messaggio vuoi dare al pubblico oggi, per chi volesse essere partecipe della costruzione di questo nuovo mondo?
Dobbiamo vivere il Cristo, vivere il Bene denunciando il Male, partecipando attivamente nella società dando la nostra faccia. Se non saremo attivi nella società, quando Cristo ritornerà non ci riconoscerà. La partecipazione sociale per lottare a favore del bene per un futuro migliore è un nostro obbligo, altrimenti siamo codardi. La Pasqua di Resurrezione per me significa questo, compromettersi per il Cristo, per il bene, per la vita.
 
Giorgio, sei stato davvero gentile e so che sei molto stanco. Qui è la stessa ora di Rosario, sappiamo che hai svolto molte attività, con una stanchezza assai superiore rispetto a quella che può sopportare una persona che non ha le stigmate. Grazie Erika e grazie a te Giorgio.
Grazie Fratello, un applauso dal pubblico di Rosario. Straordinario Almendras, un grande oratore.
 
Un applauso per Radio Sarandì e i suoi impeccabili locutori, Georges Almendras e Erika Pais la quale in questa occasione si trova con noi a Rosario e ci accompagna per tutto il viaggio. Giorgio riprende la riunione.
 
La nostra unione è un risultato obbligatorio da realizzare, la pena, se non lo realizzeremo, sarà la seconda morte, ripeto: la seconda morte. Lo ribadisco per la terza volta: la pena sarà la seconda morte. Io farò la morte seconda se non darò la mia vita per l'unione di tutti i fratelli delle Arche. Se vedo che c'è disunione, umilmente lo riconosco, ma per evitare la seconda morte devo dare la vita, rinnegare la mia famiglia, lasciare tutto ciò che possiedo (anche se non ho niente, soltanto l'amore della mia famiglia). Se non vi riuscirò significherà che non ho avuto la forza, l'amore cristico per riuscire ad unire i miei fratelli e allora dovrò cercare una causa da servire dove per questa dovrò essere ucciso. Dovrò dare la vita. Di conseguenza voi dovete fare la stessa cosa. Io non posso pagare per tutti, ognuno risponde per se stesso. Questo è il messaggio universale, abbiamo una grazia, un dono, ma abbiamo anche un obbligo irreversibile. Per i fratelli che sono andati via non possiamo fare niente, è la loro libera scelta, possiamo chiamarli ogni tanto, se la vita ci dà l'opportunità: “Ciao Fratello, come stai? Vuoi venire? Viene Giorgio”. “No, non mi interessa”. “Ok, ciao, grazie”. Ma noi che siamo nell'Opera, noi che abbiamo detto si, non abbiamo nessuna giustificazione. Dobbiamo essere uniti, se non ci riusciremo significherà che in realtà non abbiamo mai creduto. Questo è chiaro? Non possiamo imporre agli altri di stare con noi, ma dobbiamo imporre a noi stessi di essere uniti, questo si.

Ascoltando il messaggio di oggi, mi sono ricordato di aver letto alcune parti in Giovanni l'Evangelista, dove il Cristo dice: “Colui che Mi ama sarà fedele alla Mia parola e Mio Padre lo amerà, andremo a Lui e dimoreremo in Lui. Colui che non Mi ama non è fedele alla Mie parole, la parola che voi avete ascoltato non è Mia, bensì del Padre che Mi ha mandato. Io dico queste cose mentre sono con voi. Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio nome vi insegnerà tutto e ricorderà tutto quello che ho detto”. Mi fai ricordare questo passo del Vangelo Giorgio.
Tu l'hai detto. È la verità, è così. Lo Spirito della Verità è in mezzo a voi.
 
Giorgio, quando il fratello stava leggendo le Scritture, si riferivano direttamente a te?
Si riferivano allo Spirito di Verità.
 
Sì, della Verità, ma io ti stavo guardando ed ho visto che ti sei emozionato e ho visto anche che si è formata la croce nella tua fronte. Di solito si manifesta quando ti emozioni, per lo meno nelle conferenze. Io l'ho notato. Volevo dire solo questo. Grazie.
Grazie caro. La tua è una testimonianza.
 
Tutti gli insegnamenti di Cristo riportati nel Nuovo Testamento, esistevano da prima?
Esistevano nella memoria del Sole, perché Cristo è il Sole. Patrizio, poi approfondiremo questo concetto, intanto ti lascio con qualcosa su cui riflettere. Cristo venne per mettere in evidenza la Legge del Padre Adonay, smascherare il Dio della Materia che è Yahvé e dividerli per creare il Nuovo Testamento; perché l' Antico Testamento è un gioco diabolico e solare tra Adonay e Yahvé. Cristo, il figlio di Adonay, disse la verità: “È lì, non sta là”. Pensa invece a queste parole che trovi nella Bibbia: "Alzati, vai a conquistare questo Paese, violenta i suoi figli, uccidili e conquistali. Io sono il Dio degli Eserciti e te lo ordino”. Mentre in un altro passo troviamo invece:  "Alzati, riunisci il tuo popolo e marcia verso la terra promessa. Io farò miracoli per aprirti la strada ed annienterò i tuoi nemici”. Non dice che ucciderà i nemici, ma “Io lo farò con le forze della natura”, cioè il Mar Rosso, il diluvio universale. Allora chi è il Dio che comanda gli elementi della natura e chi è il Dio che ordina agli Ebrei di uccidere i propri fratelli di altri paesi e violentare i suoi figli? Viene il Cristo e dice:  “Vi è stato detto: ama i tuoi fratelli ed odia il tuo nemico. Ma Io vi dico amate i vostri nemici”. Allora il Cristo va contro un Dio. Quale Dio? Suo Padre? No... un altro Dio. Approfondiremo.
A domani.
 
La riunione termina qui. È tardi, andiamo tutti insieme a cenare in un grande locale non lontano dall'arca per poi abbracciarci e darci appuntamento all'indomani mattina, l'atteso giorno della Santa Pasqua.
 
ANNO DOMINI 2013 SANTA PASQUA DI RESURREZIONE
RIUNIONE DI TUTTE LE ARCHE DEL SUD AMERICA
 
Nella prima mattina il prodigio della sanguinazione si compie una ennesima volta. Quel corpo straziato disteso su un bianco sudario quasi esanime lentamente riprende vita. Il Calice è vivo. Il suo battito d'Amore è più forte della sofferenza e ancora una volta vince la morte. Giorgio si solleva lentamente. Con movimenti delicati e leggeri si veste. Le ferite sono ancora aperte e fresche nelle mani, nei piedi e nel costato. Fuori dall'hotel ci attendono Ines e gli altri fratelli dell'arca di Rosario, compresi tutti i giovani. Lo vedono arrivare immerso in una luce eterea, unto da una energia che stordisce per quanto forte. Sale in macchina e ci mettiamo in viaggio tutti insieme per raggiungere la località nella provincia di Buenos Aires dove ci attendono tutti gli altri fratelli.
L'atteso incontro di tutte le arche quest'anno si svolge nella cittadina di Campana presso una tenuta situata in aperta campagna. Nonostante sia iniziato l'autunno fa ancora tanto caldo.
L'ingresso di Giorgio è accompagnato da un forte applauso. Il suo sorriso riscalda il cuore dei tanti  fratelli giunti numerosi che hanno atteso quel momento per un intero anno. Tutte le difficoltà, le tristezze, le preoccupazioni svaniscono come per incanto, la sua presenza è un onda travolgente di gioia, di pace e di amore. È Pasqua di Resurrezione. Lui vive questo giorno ogni giorno. Morendo nella materia e rinascendo nello spirito.
 
Juan Alberto Rambaldo da inizio all'incontro con la sua solita toccante profondità spirituale: "Ringrazio Giorgio che si trova qui con noi in un giorno tanto speciale come la Pasqua di Resurrezione e spero che ognuno di noi prenda coscienza del significato di ciò che lui ci indicherà. Voglio anche ringraziare i fratelli paraguaiani, cileni, uruguaiani, messicani che rappresentano tutti i fratelli del Latino America perché per noi è un orgoglio averli qui".
 
Giorgio, con le mani scoperte, ancora umide del sangue rosso vivo delle stigmate, prende la parola e la sua parola è una benedizione: "Buona Pasqua a tutti. Sono felice di essere qui con voi. Era un desiderio del Cielo che io stessi qui in questa Santa Pasqua, speriamo un giorno di poter avere l'opportunità di poterci riunire insieme a tutti i fratelli delle arche del mondo, tutti, nessuno escluso. Ma qual'è il motivo per il quale siamo qui? Compiere la nostra missione. Ma qual'è la nostra missione? La nostra missione è annunciare il ritorno di Cristo, vivere il Suo messaggio e realizzare la Comunione Cristica tra di noi. Cristo ci parla, non è assente, non sta in silenzio, è presente, ci invia segni e messaggi e uno di questi, l'ultimo, voglio condividerlo con voi".
 
Giorgio legge il sublime messaggio della Santa Pasqua ricevuto dal Maestro Gesù dove Egli annuncia di aver deciso il luogo in cui si manifesterà al mondo con la Sua potenza e la Sua gloria preannunciato dallo scatenarsi delle forze della natura, esortandoci  a vigilare, a stare uniti, esaltando tra di noi il valore Sacro della Comunione, ricordandoci che il cammino solitario è una tentazione che ci porterebbe inesorabilmente lontano dalla Luce Cristica e quindi lontano da Lui. Il Maestro ci ricorda poi: "IL CALICE DELLA COMUNIONE CRISTICA CHE VIVE TRA DI VOI ESISTE PER SAZIARE LA SETE DEL VOSTRO SPIRITO CANDIDATO ALLA REDENZIONE CON L'ACQUA DELLA VITA! ASCOLTATELO! ABBIATE LA MIA PACE!".
 
"Il Cristo resta fermo su alcuni concetti basici per tutti noi" prosegue Giorgio, "primo fra tutti l'unione. L'unione dei chiamati candidati ad essere eletti. Noi facciamo parte della chiesa di Giovanni. La chiesa spirituale del Cristo è una, ma gli apostoli erano diversi e due di questi, Giovanni e Pietro, hanno ereditato la missione di essere le guide degli altri apostoli. Giovanni che era il prediletto da Cristo ha ricevuto in consegna la missione di dire la Verità, tutta la verità e iniziare gli altri discepoli, che siamo noi, che avrebbero dovuto risvegliare le anime alla rivelazione cosmica. Quindi la chiesa di Giovanni non è la chiesa di Pietro, entrambi sono parte del corpo mistico di Cristo e portano due insegnamenti complementari. Egli disse: "Io vi manderò lo Spirito della Verità, il Consolatore che vi dirà tutta la verità sulle cose celesti, tutta la verità sul giudizio". Il consolatore promesso è Giovanni. Lui annuncia la Seconda Venuta di Cristo, rivela che le armi del Cristo, della giustizia divina sono le forze della natura, ci dice che dobbiamo fare una rivoluzione ma non una rivoluzione armata perché non abbiamo bisogno di armi. La nostra arma è il verbo. Questo messaggio di Pasqua è anche un ammonimento per noi perché il Maestro ci chiede anzi ci dà l'ordine di essere uniti. Di essere uniti tutti, spiritualmente, ma anche umanamente, vivendo la fratellanza universale perché la divisione ci porterebbe verso la morte seconda. Sono qui affinché voi possiate realizzare sempre di più che siamo alla fine dei tempi, chi siamo, dove andiamo, qual'è la nostra vera chiesa, qual'è il nostro ruolo all'interno di essa, qual'è la nostra missione finale. E sono qui per rispondere alle vostre domande.

Questo tempo non è diverso da quello di duemila anni fa, quando il Cristo si alzò dal sepolcro mostrandosi alle donne, a Sua madre e ai Suoi apostoli. Il Cristo anche oggi è resuscitato e così come allora si sta manifestando a noi, a me per esempio che sono il vostro fratello Lui si è presentato con il Suo corpo resuscitato di duemila anni fa, e sono oramai 23 anni che mi parla e mi dice continuamente "Ci sono, Sono presente, dillo ai tuoi fratelli, preparali alla mia potenza e alla mia gloria". Duemila anni fa vivevano il miracolo della presenza di Cristo, il miracolo della resurrezione ma vivevano anche la quotidianità così come oggi. C'è un aneddoto raccontato nel Vangelo che si riferisce ad oggi, alla nostra vita quotidiana di questo tempo. Alcuni giorni successivi alla resurrezione del Maestro gli apostoli andarono in Galilea. Nonostante avessero rivisto Gesù resuscitato, avessero parlato con lui, lo avessero toccato, baciato non avendo di che mangiare si preoccupavano e si chiedevano come poter fare: "Come facciamo, non abbiamo da mangiare, chiediamo a qualcuno se ci  presta un po' di soldi, ci cerchiamo un lavoro" Questo si chiedevano tra di loro, allora Pietro disse a Giovanni, a Giacomo e agli altri: "Andiamo a pescare, d'altronde questo è il nostro lavoro" e andarono a pescare nel lago di Tiberiade di fronte a Cafarnao. Qui si trattennero sulle barche per tutta la notte ma non riuscirono a pescare praticamente niente e rientrarono tristi e disillusi, sempre più preoccupati nonostante stessero vivendo il più grande periodo della storia dell'umanità. Vivevano sotto una prova di fede. Ad un certo punto videro un fuoco ardere da lontano, era l'alba, un uomo stava al lato del fuoco arrostendo del pesce, gli apostoli decisero di avvicinarsi e man mano che l'uomo si faceva più vicino si accorgevano che era il Cristo resuscitato. Fortemente emozionati arrivarono accanto a lui che disse loro: "Ehi ragazzi! Non avete pescato niente eh?". Loro con vergogna e profonda umiltà risposero che non avevano pescato nulla, allora Gesù gli offrì del pesce e gli disse di andare in un punto preciso e di tirare le reti. Loro obbedirono e pescarono così tanto pesce che persino le reti si ruppero e dovettero chiedere aiuto ai pescatori delle barche vicine. Qual'è quindi la morale di questo aneddoto? Che nonostante anche oggi viviamo in uno dei momenti più importanti della storia con la presenza dei segni di Cristo, dei segni celesti che si manifestano al mondo, dobbiamo comunque vivere la quotidianità, lavorare, cercare denaro per poter vivere, per poter sfamare i nostri figli. Ma tutto questo dobbiamo viverlo con la fede. A volte ci può sembrare che Lui non ci sia ma non è così, nel momento in cui abbiamo bisogno di Lui, Lui c'è. Anche se Lui mai ci darà ricchezza. Per coloro che lo vedono e anche per coloro che non vogliono vederlo, questo è il tempo più importante ma anche il più terribile della storia dell'umanità e noi tutti ci stiamo giocando l'ultima partita. È come se stessimo giocando la coppa del mondo dove non possiamo ne pareggiare e nè tantomeno perdere. Dobbiamo vincere ma potremo vincere solo con la fede, con la nostra fede.
 
I segni dei tempi si stanno manifestando al mondo, le stigmate che sanguinano, le apparizioni sacre, le manifestazioni di astronavi extraterrestri, gli angeli del cielo, in tutto il pianeta, terremoti e scintille di guerra. La Corea del Nord ha minacciato una guerra mondiale giusto il venerdì santo. Un altro segno è stato l'elezione di un papa latino appartenente alla Galilea dei Gentili. Un papa che potrebbe cambiare la chiesa, potrebbe riformarla e farla ritornare ad essere la Chiesa di Cristo. Ma ha anche la possibilità di distruggerla con il suo silenzio, non dicendo la verità sui misfatti del vaticano, pedofilia, banco del vaticano all'interno del quale la mafia lava il suo denaro, un denaro di sangue, di assassini, di delinquenti, dove vi è una curia vaticana di cardinali criminali, degenerati sessuali. Il papa Francesco potrebbe quindi convertirsi nel secondo testimone dell'apocalisse o se accettasse il silenzio e il compromesso in un braccio dell'anticristo. Perchè questo mio parlare così duro e determinato? Perchè alla chiesa di Giovanni il Cristo ha insegnato che non dobbiamo guardare le persone per la fede che proclamano o per l'autorità che manifestano o per il grado militare che possiedono ma per i loro frutti. Sotto questa luce li osserviamo, li appoggiamo oppure li denunciamo. Non siamo quindi ipocriti. Semplicemente vogliamo la Verità, la verità che libera l'uomo. Mi piacciono tanto gli atteggiamenti di questo nuovo papa mi piacciono meno, a volte, le sue parole. Ieri ha detto: "Dio reagisce al male con la Sua misericordia e con il perdono". Non è così. È una menzogna. Cristo perdona infinitamente, con grande misericordia coloro che si pentono ma Dio castiga anche. Dice il Cristo nel Vangelo: "Ritornerò e giudicherò tutti. Coloro che bestemmieranno contro lo Spirito Santo non saranno perdonati". Mi permetto di parlare così con la chiesa di Pietro perché non devo sottostare al dogma cattolico dell'obbedienza, in quanto la mia chiesa è la chiesa di Giovanni dove siamo tutti fratelli e dobbiamo obbedienza solo a Cristo e dove da Lui ci è stata data una guida che è rappresentata dall'apostolo prediletto che è Giovanni. In realtà la nostra chiesa non è una istituzione, noi ci riuniamo come gli antichi cristiani nelle catacombe. La nostra istituzione è spirituale. Dobbiamo seguire i segni, ognuno di noi è protagonista della Seconda Venuta di Cristo. Protagonista significa che ognuno di voi è un Giorgio Bongiovanni, ognuno di voi ha le stigmate invisibili. Voi siete stigmatizzati. Non avete le stigmate sanguinanti ma avete le stigmate invisibili. Siete i segnati e per questo la vostra responsabilità cresce, cresce. Sempre avete pensato e detto: la missione di Giorgio, le stigmate di Giorgio, Giorgio sanguina, dobbiamo aiutarlo, stargli vicino, appoggiarlo e umilmente anche noi siamo discepoli del Cristo. Ora invece siete divenuti stigmatizzati anche voi spiritualmente. Quindi per aver ricevuto l'onore di portare il segno di Cristo nel vostro spirito dovete imitare il vostro fratello Giorgio, lasciare tutto, divenire servi dei vostri fratelli, lavorare per l'armonia, l'unione, ed essere assetati di giustizia. Io non ho nessun potere per ora, ho solo il potere della forza dell'amore e questo potere lo uso cercando di imitare il mio Signore, e lo userò fino all'estremo sacrificio per salvare i miei fratelli. Per cui dovete non sentire un senso di colpa quando sapete che io sanguino, come qualcuno di voi mi ha detto, perché anche voi sanguinate spiritualmente ma dovete sentirvi protetti da questo sangue. Protetti spiritualmente perché questo sangue mantiene ferma la nostra unione. Il Calice della Comunione che sanguina fortifica la nostra unione e dobbiamo essere grati al Cristo per questo. Gesù ha detto: la cosa più grande che possa fare un uomo sulla Terra è dare la vita per i propri amici e questa è la mia missione. Il nostro segno è il segno delle stigmate e non è poco, la chiesa di Pietro non ha questo segno, lo ha avuto in passato attraverso Padre Pio, San Francesco, ma non l'ha saputo riconoscere. Io sono un Calice, questo calice sanguina e io stesso bevo da questa coppa, il Santo Graal che si chiama Nibiru. Un giorno questo calice potrebbe terminare di versare il Suo sangue e potrebbe trasformare la croce in spada ma mai contro di voi. Io sono venuto in questo mondo per voi, cari fratelli, per abbracciarci e riunirci sotto le ali del Cristo. Mai potrei mettere in atto un’azione di giustizia contro di voi e se un domani dovesse venirmi dato dal Cielo un potere non lo userei mai contro i miei fratelli. Lo userei contro l'anticristo.
 
Allora come prima vi dicevo il nostro compromesso per il Cristo ora è più alto. Ricordatevi che io non posso fare niente per obbligarvi a compiere la vostra promessa, nè potrò fare niente se voi doveste rinunciare. Perchè voi siete i chiamati, voi siete coloro che nel vangelo vengono definiti "Coloro che sono segnati sulla fronte". Segnati in fronte con il segno di Cristo. Il maligno fa di tutto per strapparvi via da questo segno. La rinuncia alle cose materiali deve essere totale, la rinuncia alla gelosia, all'invidia deve essere totale, l'impulso ad amare il fratello, a cercarlo, a cercare continuamente l'unione deve essere alla base, fino al momento in cui io sarò in questo mondo voi dovete cercarmi, dovete chiedermi suggerimenti, consigli, partecipare a ciò che faccio ogni giorno. Dobbiamo vincere questa battaglia contro il diavolo perché il numero degli integranti della chiesa di Giovanni in questo momento sono sufficienti per far parte della nuova era. Non siamo i soli candidati, ci sono tanti altri candidati nel pianeta Terra, tra cui fratelli che fanno parte della chiesa Cattolica, molti dei candidati non conoscono la verità, il nostro compito è trasmettere la verità, la Verità sul Cielo, sugli extraterrestri, sulla reincarnazione, sulle dimensioni spirituali, sulla realizzazione dell'uomo, sulle profezie, sulla creazione del Sole, delle Stelle, sull'intelligenza suprema, tutte queste cose dobbiamo trasmettere agli altri e nello stesso tempo fortificarci, prendere coscienza di chi siamo. Quando domani 7 di aprile ci saluteremo e io ritornerò in Italia voi dovete dire "Io sono un segnato di Cristo" con orgoglio e umiltà e offrire questa cristificazione, offrire la nostra stessa vita. Noi non siamo condannati a dare la vita, noi siamo onorati di dare la vita per Cristo. Essere parte della Tribu di Giovanni significa donare la vita per Cristo anche fisica o perlomeno essere pronti a farlo. Noi siamo servitori del Dio Adonay e siamo nemici del Dio Javè. Questi due Dei che litigavano nella bibbia nessuna chiesa sa spiegare il perchè. IL nostro Cristo Salvatore che è il Cristo Salvatore di tutto il mondo è venuto per chiarirci anche questo che nella bibbia c'era il Padre Adonay ma erano presenti anche altri Dei ai quali l'Intelligenza Suprema permetteva di compiere opere per tentare nella fede il popolo eletto. Quindi attenti perchè senza renderci conto possiamo convertirci in servitori del Dio Yavè che è il Dio della materia. Penso che non serve spiegarvi che cosa è la materia. La materia è egoismo, materialismo, paura. La materia è avere paura della morte, avere paura di non avere soldi, o di non averne abbastanza, avere paura di perdere qualcosa o qualcuno, la materia è tutto ciò che è egoismo, gelosia, tirannia, potere, dittatura. Noi siamo l'antitesi di questo. A volte siamo chiamati a fare delle scelte forti, prendere posizione su quale parte stare e quando nella società ci sono giusti che danno la faccia noi dobbiamo scendere in piazza e appoggiare questi giusti che sono nostri fratelli. Chiunque di noi non appoggia la giustizia significa che è un traditore. Siete quindi pronti per l'ultima tappa? Fino all'ultimo momento in cui resterò in questo mondo sempre sarò accanto a voi per fortificare la nostra fede, affinché possiamo proseguire facendo le opere. Ciò che chiede il maligno è la nostra divisione e che non diffondiamo la verità, a lui non interessa se facciamo una grande chiesa con tanta gente, a lui interessa che non denunciamo che non chiediamo giustizia. A noi non importa fare templi perchè il tempio è il nostro corpo dove risiede il nostro spirito che è uno spirito servitore di Cristo. Questa unione è necessaria, anche fisicamente, perchè siamo umani e dobbiamo sentire l'amore del fratello che ci è accanto. Vi amo tanto. Grazie
 
Segue Parte III