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Parte V

Gli eventi quali effetti potranno avere a livello spirituale?
L’effetto di risvegliare anime fino all’ultimo momento prima che Cristo ritorni. Finchè Cristo non apparirà con grande potenza e gloria, la nostra missione è quella di risvegliare le anime, non di giudicarle, ma di risvegliarle. Per questo dobbiamo prepararci. La forza della nostra fede sarà amplificata dagli eventi che accadranno. 
 
Da dove avremo la forza per rimanere saldi? Perchè in quei momenti vivremo prove molto difficili e penso che chiunque perderebbe la speranza.
Dovremo avere la forza pensando che a  noi non accadrà nulla e su questo non ho assolutamente alcun dubbio. Vivo in una città in cui possono farmi a pezzi e vado in giro da solo, cammino da solo, potrei sparire e nessuno se ne accorgerebbe. So anche che può sollevarsi il mare della Sicilia e distruggere tutto, ma ho fede e so che se serviamo il Cielo non ci mancherà nulla, al contrario, ci verranno dati i mezzi per aiutare gli altri.  
 
Potrebbe succedere che durante questi eventi saremo da soli in mezzo alla gente o lontani gli uni dagli altri?
Potrebbe succedere, sì, ma sappiamo che anche se saremo a milioni di chilometri di distanza gli uni dagli altri, saremo comunque insieme, tra di noi e con il Cielo, e nello stesso tempo dovremo aiutare gli altri, aiutare a conoscere, a sapere perché la gente sarà come cieca e non saprà dove andare. Ci sarà un grande risveglio tra la gente e noi potremo arrivare a dare anche la vita, ma sappiamo che la nostra anima, il nostro spirito sarà con il Signore, il nostro premio più elevato è stare con Lui, vivere nel Nuovo Regno di Dio, con questo corpo o con un altro, non importa, ma viverlo.
 
Ci hai spiegato che Gesù diede la conoscenza a Giovanni ma non a Pietro forse perché la chiesa di Pietro è stata tentata da Satana, ma sia  Giovanni che Pietro sicuramente furono preparati da Cristo stesso; c’è un passaggio nel Vangelo in cui Gesù parla ai discepoli e dà ad ognuno una missione, Giovanni non era tra loro ma dietro di loro e Pietro Gli chiede “Cosa ne sarà di lui?”
E Cristo gli risponde: “A te cosa importa se lui rimane finché io ritorno?”. Si riferiva a Giovanni che è la guida spirituale degli apostoli e che conteneva in se anche l'altro Giovanni, il Battista.
Vorrei parlarvi di un’altra cosa importantissima. In questo momento viviamo tutti, ed io stesso in prima persona, una situazione particolare. Nonostante i diversi stili di vita in cui siamo cresciuti, vivo in un paese in cui per me è normale avere un’auto, un telefono e qualche soldo in tasca. Non siamo ricchi ma abbiamo il denaro per spostarci, viaggiare, affrontare le necessità quotidiane ma con la crisi che sta colpendo l’Italia, siamo tutti messi alla prova, io stesso che sono aiutato da tanti fratelli. In quasi cinquant’anni abbiamo vissuto di tutto, momenti buoni, momenti di crisi, ma mai come oggi. Per amore dell’opera, per fare le conferenze, per pagare i viaggi, ho venduto tutto, ho dato via tutto, ora devo cercare un posto in cui dormire nelle case dei miei fratelli e quando non ci sono arche o fratelli nei luoghi in cui mi trovo sono costretto a dormire in auto.
Ma questo a me non importa perché per fare l’opera io dormo anche per terra, con tutte le stimmate, non importa. Lo dico solo per spiegare che questa è la realtà che stiamo vivendo. Non chiedo a voi perché so tutto di voi e se in Italia non abbiamo qualcosa qui è sicuramente uguale o molto peggio. Ma davanti a questo, noi fratelli, come reagiamo?
 
Giorgio racconta nuovamente l'aneddoto degli apostoli che incontrano il Cristo dopo la sua Redenzione che arrostiva il pesce.
 
Ora, in questa notte di tenebra in cui non stiamo pescando nulla, io sento che Lui ci sta aspettando sulla spiaggia come fu allora per gli apostoli. Cristo è in mezzo a noi, abbiamo le prove che ci visita, abbiamo i segni, abbiamo le stimmate, Lui ci visita. Quindi il problema è solo che dobbiamo avere più fede. Non abbiamo denaro, che è lo strumento che serve per poter sopravvivere e poter agire in questo mondo, ma dobbiamo insistere, sulle nostre barche e credere che tornando sulla spiaggia incontreremo il Signore con una miriade di pesci. Non voglio essere fanatico né irresponsabile, ma io so che è così. Potreste chiedermi: “Ma perchè Cristo permette che tu soffri, sanguini, dormi in auto? Perché devi essere il primo a passare la prova? Ma se vivessi sempre nella comodità che esempio darei?  Dove sarebbe la prova da superare?. Il Signore vuole vedere come noi superiamo i momenti di difficoltà e quanta fede abbiamo in Lui.
 
E giunge anche il momento di lasciare l'Uruguay. Mentre saliamo la scaletta dell'aereo che ci porterà nuovamente in Argentina Giorgio guarda con melanconia questa terra che lo ha amato e custodito per tanti anni.
L'hotel Bauen è una meta obbligata, ci installiamo con i bagagli nelle stanze e abbiamo il piacere di vedere tantissimi dei nostri fratelli disposti nelle camere accanto o nei diversi piani dell'albergo, tanti altri si accomodano al piano terra nei locali del bar e adiacenti all'ingresso. È una sensazione stupenda! Ci incontriamo continuamente, nei diversi piani, negli ascensori, nella Hall, nelle stanze. Gli adulti, i giovani, i bambini. Penso a quanto sarebbe bello poter vivere tutti insieme in una grande comunità dove ci sarebbe chi si occupa della mensa, chi della sala riunioni, chi della terra da lavorare, chi dei bambini da seguire e educare con il gioco, chi dei ragazzi da impegnare con attività creative, culturali e artistiche, e poi ci sarebbero le redazioni "Dal cielo alla Terra" con le attività spirituali, conferenze e incontri da organizzare,  "Funima International" con le mense e le attività da portare avanti per aiutare i bimbi più disagiati e "AntimafiaDuemila" con le sue battaglie sociali.
Un velo di tristezza mi giunge improvviso. Ma so che un giorno tutto questo sarà possibile. Lo so e lo sento. Un giorno non lontano.
 
Come ogni anno la sala del Bauen è colma di persone che attendono l'arrivo di Giorgio.
La conferenza ha inizio.
 
CONFERENZA  BAUEN 6 APRILE 2013
 
"Il nostro obiettivo va oltre la ragione per la quale oggi siete tutti qui" dice Juan Alberto Rambaldo aprendo l'incontro "cioè quella di ascoltare Giorgio Bongiovanni. Il nostro proposito è lavorare a favore della vita, denunciando gli assassini, i mercanti di morte e risvegliare le coscienze per ricostruire un pianeta abitato da esseri umani.
Sappiamo, e ne siamo coscienti, che è una lotta ardua perché al di sopra di tutte le cose ci sono i grandi interessi di forti organizzazioni finanziarie e potenti gruppi economici, la cui unica ragione di esistere è quella di costruire potere, accumulare ricchezze, deculturalizzare ed emarginare la maggior parte della popolazione dal punto di vista sociale, riempiendosi le tasche di denaro con la vendita di armi e droga. A cominciare dalle istituzioni tanto serie come le banche, che in realtà di serio non hanno niente, questi imperi economici vogliono un mondo per pochi, continuando così a sperperare le risorse della madre Terra e a prosperare attraverso il sangue del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Come ho detto, il nostro obiettivo è la trasformazione, il cambiamento e per questo siamo chiamati a resistere sempre. La resistenza va fatta contro l’attacco subliminale da parte di chi detiene i mezzi di comunicazione, il potere e tutta la struttura economica, politica e sociale. Ma non siamo soli in questa lotta, ci sono molte organizzazioni e tanti uomini che si trovano ognuno al proprio posto e lottano per la Terra. Chiamo dunque qui al tavolo dei relatori Giulio Soldani, dell’assemblea permanente del Comahue per l’acqua”.
 
Giulio Soldani prende quindi la parola:
“Buonasera, vorrei ringraziare tutta la gente presente, perché è un’emozione grandissima per me potervi parlare e raccontare un po’quello che sto vivendo, in maniera abbastanza veloce, nella provincia di Rio Negro e Neuquén nel Nord della Patagonia. Qui si sta portando avanti un ecocidio, a causa delle norme che autorizzano la tecnica di estrazione del petrolio e del gas non convenzionale, attraverso l’utilizzo di una grande quantità di acqua. Si sta sviluppando un processo denominato “fracking o hidrofactura” nel luogo dove si trova Vaca Muerta, che è il terzo serbatoio di gas non convenzionale più grande al mondo. Usano l’acqua per fratturare la roccia del sottosuolo a 3 mila metri di profondità, utilizzando 50 milioni di litri di acqua per pozzo e l’intenzione è realizzare almeno 10 mila pozzi da qui a cinque anni. In questo modo tutta l’acqua dei fiumi, Rio Colorado, Rio Limay, Rio Neuquen sarebbe utilizzata per questo scopo e poi restituita totalmente avvelenata, senza un piano di risanamento. Si avvelena tutto, l’ecosistema, la gente, l’aria e l’acqua. Noi siamo molto preoccupati, stiamo portando avanti progetti per frenare un po’ l’avanzamento dell’industria petrolifera, pensiamo che sia come una seconda “campagna del deserto” e stiamo organizzando un incontro nei giorni 3 - 4  e  5 maggio, che si chiama “Parlagua”. È una riunione per coordinare un piano di lotta a livello internazionale per la difesa dell’acqua, invitiamo tutte le persone interessate a parteciparvi www.parlagua.com.ar.

Il 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua, in sua difesa si è svolta una marcia con più di duemila persone, che finalmente hanno iniziato a svegliarsi. Abbiamo ricordato una “lonko”, una sorella della comunità mapuche impegnata in questa lotta che il 14 marzo di questo anno è deceduta per problemi polmonari causati da un giacimento di gas, infatti nella sua comunità si realizzò il primo pozzo di shale gas dell’America Latina. La lonko si chiamava Cristina Lincopan, aveva 30 anni. Noi pensiamo che si stia facendo una profanazione della Terra e, giustamente, affermiamo che tutta l’Argentina è un Paese che sta diventando sempre più una zona da sacrificare, perché non è solo il fracking il problema ma la megamineria, la soia, l’energia nucleare, la deforestazione e una quantità di aspetti che si stanno verificando. Ci stanno esponendo realmente ad un ecocidio, al massacro di tutte le specie viventi. Grazie”.
 
Qualcosa sappiamo sulla follia dell'uomo ma penso che se fossimo coscienti al cento per cento di ciò che accade intorno a noi, di ciò che accade alle nostre spalle e sotto i nostri stessi occhi spesso imbambolati, penso che quella strisciante indifferenza, apaticità, assuefazione che lentamente assopisce i nostri sensi si trasformerebbe in una rabbia e in un desiderio di giustizia così forte e prepotente da non farci dormire la notte. Tuttavia non è così.
Il giudice Rambaldo riprende la parola: “Il tema dell’acqua è piuttosto gravoso e ci sono moltissimi interessi in gioco. Paraguay, Argentina ed Uruguay hanno il più grande giacimento acquifero del mondo. Le grandi potenze si sono già installate qui, diciamo gli Usa con le sue armi ed i suoi soldati, i quali in vista del futuro, con la scusa di formare “gruppi di aiuto” ai nostri Paesi, in realtà vogliono custodire quello che è per loro il tesoro più importante: l’acqua".
 
Juan Alberto chiama al tavolo dei relatori il giornalista Jean Georges Almendras.
 
“Oggi sta trascorrendo un’altra notte a Buenos Aires, in America del Sud , nel pianeta" dice Georges. E prosegue: "È una notte in cui un gruppo di persone come noi si è riunito, all'interno del quale esistono differenze professionali, culturali, di età, sentimentali, ideologiche. La questione è che siamo tutti seduti qui per una ragione, ognuno di noi deve scoprire qual è il motivo di questo incontro; magari la riunione si trasformerà in un segno per alcuni di voi,  collettivamente o individualmente, perché è una notte di segni. Il popolo argentino ed il Rio de La Plata piangono la perdita di 55 vite umane a causa della natura. A qualcuno bisogna dare la colpa, diamo sempre la colpa a qualcuno. L’uomo, data la sua condizione umana, si esime sempre dalle proprie responsabilità ma anche lui è parte di questa distruzione, perché la natura reagisce quando l’uomo continua ad agire contro di lei.
 
Ora il popolo argentino piange la perdita di esseri umani e di cose materiali, oltre a tutto quello che significherà il dopo. Nel frattempo noi siamo qua, non siamo a La Plata, non viviamo in zone dove ci sono guerre come in Medio Oriente, siamo seduti qui, dopo aver mangiato una pizza, essere andati al cinema, aver passeggiato lungo l'Avenida Corrientes, Callao, nella grande metropoli di Buenos Aires, non ci troviamo in una zona di guerra, siamo in questo luogo per parlare di cose spirituali e di cose tangibili. La spiritualità è anche una forma per materializzare ciò che la nostra anima possiede e dice attraverso delle forme. Questa sala, il nostro essere qui, sono una forma di espressione della nostra anima, siamo seduti qui per un qualcosa e non per prendere mosche in una piazza o in un teatro; nonostante ci sarà anche il tempo per andare a teatro, al cinema a divertirci ecc.
 
Ora è arrivato il tempo dei segni e voglio sottolinearlo perché devo presentare un segno tangibile, che possiamo toccare, ma voglio anche sensibilizzare le nostre coscienze. Rimarremo stupiti, così come lo siamo stati quando in una sola notte è caduta la stessa quantità di pioggia di intere settimane. In questa stessa sala sono presenti persone che conosco, le quali hanno sofferto nella propria carne insieme alla propria famiglia il dramma dell’acqua alta un metro e mezzo o due metri. Ci siamo sorpresi, lasciandoci scappare sicuramente qualche imprecazione per la terribile situazione di quella mattina, quando siamo stati travolti dal vento e dall’acqua. Ciò sta accadendo ultimamente nella regione del Rio de La Plata, stiamo vivendo gli uragani, ma cosa significa tutto questo? Anche la pietra che è su questo tavolo ci colpisce perché è un segno visibile, ma qualcuno in sala potrebbe dire: “Io non credo”. Allora questo qualcuno si alzerà, afferrerà la pietra, la toccherà e affermerà: “La pietra esiste”. Non ha piovuto invano in questo temporale, in questo tsunami, la natura esiste, si fa sentire. Se un milione di persone volesse vedere il concerto di Elton Jhon e venisse chiusa loro la porta dello stadio, queste persone che hanno pagato 100 o 500 dollari la romperebbero pur di vederlo. Allora noi dobbiamo cercare la risposta, dobbiamo cercare di capire. La natura si impone. Anche la distruzione è un linguaggio, un messaggio.
 
Ora ritorniamo a questa stessa situazione, anche la pietra si impone. Quando una pietra, come in questo caso, porta dentro di sé delle iscrizioni che i geologi hanno considerato un vero evento geologico inspiegabile, allora, anche noi restiamo meravigliati. Questa pietra, voglio spiegare ai presenti, ha 130 mila anni e non 130 giorni. Questa pietra apparve nel dipartimento di Artigas 45, 50 anni fa. Un uomo che lavorava tutti i giorni in miniera, ad un certo punto e non a caso, un’espressione che noi usiamo sempre qui, “non a caso, non per caso”, come non è una casualità che oggi siamo qui riuniti ma una causalità, insomma questo buon signore di nome Lucas un giorno, nonostante vivesse bene nella sua città natale, Artigas, decise di lasciare le comodità della propria casa e di recarsi in una miniera abbandonata. Non ha mai spiegato cosa lo avesse portato lì dentro, come è accaduto oggi ad alcuni di voi, che hanno sentito il bisogno di attraversare l’Avenida Callao e Corrientes, per essere presenti in questa sala alle 17:30 ad ascoltare in tutta tranquillità qualcuno. Continuando con il racconto, l’uomo andò in quella miniera e vi rimase per sette anni, i figli e tutta la sua famiglia dicevano che era pazzo, tutti lo consideravano tale. Ma è arrivato il giorno in cui quella pazzia ha dato una risposta e noi la stiamo vedendo qui, oggi, in una sera del mese di aprile 2013. Un giorno di cinquant’anni fa quel signore ricevette un camionista che voleva comprare delle pietre, ricordate, era un minatore e vendeva pietre d’agata per vivere. Voi conoscete Artigas, è la mecca delle pietre d’agata e di ametista che sono esportate nel mondo intero. Ora voglio coinvolgere gli argentini: il camionista che andò ad Artigas era un argentino, non era un uruguayano, un europeo, un francese, un tedesco, un cinese, un americano, ma un rioplatense, un argentino. Questi arrivò e caricò le pietre nel camion sgangherato che aveva. Lucas in un certo senso era contento perché viveva di questo commercio, per lui era motivo di sussistenza. Il veterano argentino si fermò a guardare all’interno della scatola caricata nel camion ed iniziò a tirare fuori le pietre per controllarle perché quelle vuote non sono utili per essere lavorare, per fare intagli e gioielli. L’uomo afferrò la nostra pietra e disse: “Questa è vuota, non mi serve”, tirandola fuori dal camion la pietra cadde a terra. Prima di andare via, non a caso, Laires Lucas disse all’uomo: “La porti con sé per ricordo, gliela regalo”. Il veterano argentino rispose: “No, no non mi interessa”. E la pietra rimase per terra. Lascio a voi l’interpretazione spirituale. L’argentino incrociò due volte la pietra di Artigas e per due volte la rifiutò: la prima volta quando la scartò buttandola a terra e la seconda nel momento in cui la ricevette in dono e la rifiutò.

Il camion si allontanò. Pioveva. Laires Luciano Lucas il giorno seguente, quando smise di piovere, si avvicinò alla pietra, notando che questa aveva la forma di un cuore vide che al suo interno vi erano delle iscrizioni. Iscrizioni, perché era come se fosse stata lavorata da un orafo, da un artigiano. L’uomo si chinò, sollevò la pietra e disse ai suoi figli: “Questo è superiore all’uomo” . E non si sbagliava. La pietra racchiude un enigma, un linguaggio, è un segno perché ha la forma di un cuore, è vuota, ed i medici osservandola hanno affermato che la sua struttura interna è uguale a quella di un cuore umano. Il cuore è un muscolo, se qui è presente qualche medico, infermiere o qualcuno che lavora nell’ambito della sanità, più tardi avrà l'opportunità di toccare questa pietra al suo interno  per poter constatare di persona e per osservarne le iscrizioni che ci sono dentro. Potrete vedere il pesce, voi siete cattolici, la maggior parte cristiani, sappiamo che un pesce è il simbolo del cristianesimo, c’è una  J che può significare “Jesus”, “Juan”, “Jeremia”, “Jarabe”, “Junco” non so, vedete voi, e c’è una C che può essere di Carlos, di qualsiasi cosa, magari di Cristo.
Sono visibili al suo interno anche la parola "mille", una colomba e diverse altre simbologie. Ora andiamo avanti nella storia. Laires Lucas, ormai anziano, continuò a vivere mostrando a tutti i suoi amici questa pietra, come ora stiamo facendo noi, 45 anni dopo. Tra i suoi figli, Hugo Lucas, mio amico personale e vicino a tutti noi, dopo la morte del padre riprende la missione di mostrare questa pietra e spiegare cosa essa simboleggi: un segno.

Ma ora c’è un dettaglio di cui vi parlavo all’inizio. Quest’uomo, Laires Luciano Lucas, è morto  mentre era alla ricerca della verità, per conoscere il messaggio che la pietra voleva darci. Se oggi un bambino di due anni afferrasse un cellulare, vedendo un messaggio sullo schermo ne chiederebbe la spiegazione alla madre o al padre. Ora noi dobbiamo iniziare a decifrare questo messaggio e formulare diverse interpretazioni a riguardo, ma parallelamente la pietra ha vita in sé stessa, ha percorso il mondo, generato polemiche divenendo una pietra mediatica e portatrice di pace; perché tutte le persone, al 90%, toccandola hanno sentito una determinata energia.
Evidentemente i credenti, gli atei e gli scienziati avendola in mano, l’hanno studiata e sono arrivati alla seguente conclusione: questa pietra possiede una energia propria. Le pietre sono sempre state una componente biblica, di questa, nessun geologo riesce a fornire una spiegazione.

La prima volta che è uscita dall’Uruguay, nell’anno 1996 o ‘97 non ricordo, si fermò proprio in Argentina quando ci fu una convocazione spirituale a San Nicolas in cui parlarono Hugo Lucas e Giorgio Bongiovanni, successivamente ha cominciato a viaggiare per il mondo. Hugo Lucas le ha fatto fare il giro del mondo. Qui è presente Michel Almeraz, è stato lui a portare e a far conoscere la pietra a tutta la nazione francese, circa quattro anni fa; Ognuno di voi si farà la sua propria opinione quando la vedrà e la toccherà. Ma voglio esprimermi bene, i segni sono un insegnamento, non un motivo di idolatria. Essi non hanno motivo di essere idolatrati nel mondo, non sono icone che bisogna adorare, ma  portano in se un messaggio più profondo dell’icona stessa.
 
La gente vede la Vergine ed il Cristo come fossero un’icona, ma l’insegnamento che ci dà il Signore è superiore all’icona, ad una stampa, ad un’immagine o ad una statua. La statua di questa Vergine è bella, il suo messaggio irradia energia. Questa pietra è un segno che dobbiamo capire, decifrare. Quando Giorgio Bongiovanni la vide nel 1997 disse che era il codice genetico del pianeta Terra, alcuni veggenti hanno affermato che questa pietra è di provenienza extraterrestre. Questa è una notte di segni. Tra poco incontrerete Giorgio Bongiovanni, un testimone vivente che porta nel suo corpo i segni di cui lui stesso è parte integrante; ecco la ragione per cui Giorgio e questa pietra si trovano qui, entrambi. I segni in un determinato momento devono stare insieme o per lo meno dobbiamo cominciare a capirli, costruendo un grande mosaico. Questi incontri ci permettono di trovare delle risposte; per questo motivo dobbiamo essere disposti e disponibili a creare consapevolezza nel mondo. Mi auguro che l’essenza di questa riunione riesca a penetrare dentro di voi quando uscirete da qui e tornerete nelle vostre case. Prendere coscienza è l’unico modo per cambiare la coscienza umana e quella mondiale, visto ciò che sta accadendo nel pianeta, con tutti i problemi che ci sono sopra le nostre teste: nucleari, climatici, sociali, umani e politici. Tutti noi siamo strumenti del cambiamento, ecco questa è l’unica e piccola esortazione che vi faccio, come giornalista dei mezzi di comunicazione, cosciente che questi a volte sono complici del disorientamento, della disinformazione e della corruzione. Grazie”.
 
L'ingresso di Giorgio Bongiovanni nella grande sala è accolto da un forte applauso. Juan Alberto lo presenta con poche ma significanti parole: "Abbiamo tra noi un regalo del Cielo".
Il servo di Dio, così lui ama definirsi, con le ferite delle stigmate ancora umide di sangue per la sanguinazione appena avvenuta, con emozione saluta il suo pubblico. Il segno della croce e la preghiera rivolta al Padre nostro che è nei Cieli apre l'incontro. L'assemblea, in piedi in segno di rispetto e devozione, la recita insieme a lui.
 
“Dedichiamo questa preghiera a tutte le famiglie che hanno sofferto in questi giorni a causa dell’inondazione" dice Giorgio "alle persone che hanno perso la vita e a tutti coloro che in questo momento vivono praticamente in mezzo alla strada, perché hanno perduto tutto. Io spero che l’infinita misericordia della Madre Santissima possa aiutare questa gente, questi nostri fratelli.

Credo, ne sono convinto e per questo lo affermo, che i nostri fratelli si siano sacrificati anche per noi, perché madre natura agisce in accordo con il permesso del Padre. Noi credenti pensiamo che le forze della natura non agiscano per caso, reagiscono e spesso colpiscono luoghi del mondo in cui vive soprattutto la gente che soffre, i poveri che saranno gli eredi del messaggio di Cristo, quelli che Egli voleva e amava. Infatti sono i primi che si sacrificano affinché noi possiamo sensibilizzarci, credere di più, pentirci e cambiare. È difficile da capire per noi, ma anche così Dio manifesta la Sua presenza. Allora, non a caso, in questi giorni l’Argentina ha sofferto; ma ogni sacrificio giusto o per meglio dire sacrificio cristiano, quando si manifesta per amore porta qualcosa di straordinario. Coloro che comprendono questo, poveri o ricchi che siano, praticano la solidarietà verso questa gente che soffre, si muovono per aiutarla attraverso il sacrificio. L’azione d’amore diretta alla gente sofferente di La Plata ha mosso qualcosa di grande che non si era mai verificato prima.

Ora ci sono persone che con il proprio sacrificio hanno perso la vita e altre che sono rimaste senza niente; nello stesso momento in altri posti del mondo milioni di esseri umani non hanno nulla oppure vivono tra guerre e catastrofi. Quando Cristo verrà, questa gente sarà premiata insieme a coloro che si sensibilizzarono ad aiutare i nostri fratelli sofferenti; ecco il motivo per cui accadono eventi del genere nei luoghi dove si soffre molto. Da lì dobbiamo capire il messaggio di Cristo che questa sera voglio condividere con voi. Non sono l’unica persona al mondo che riceve i messaggi di Gesù, ma sì, sono uno di loro. Spero dunque che mi parliate, che mi facciate domande perché voglio condividere questa conferenza con voi, non voglio fare solamente un monologo e poi salutarvi, ma condividerla con voi. Questa volta sono venuto in Argentina per parlare, per trasmettervi un messaggio che è molto importante per me. Non devo farvi una rivelazione, perché la rivelazione ci è già stata data:  il messaggio di Cristo, la Sua offerta di redenzione. Ma devo insistere, confermare, avallare, ribadire e magari si, forse per alcuni di voi potrebbe essere oggi la rivelazione. Non tutto è perduto, anche se viviamo nel momento più triste e di massima crisi della  storia dell’umanità che coinvolge tutte le nazioni del mondo, sia ricchi che poveri, anche se ci troviamo in questa grande confusione e siamo pieni di dubbi e di incertezze, perché mai come ora l'uomo rischia l'estinzione. Non sappiamo a cosa credere, continuiamo a guardare, essendo anche noi molte volte protagonisti di sofferenze, purtroppo questo è un mondo di sofferenza più che di allegria, ma non è tutto perduto. In questo momento c’è l’amore si certo, ma è un amore triste e non so se questo sentimento, che ognuno di noi ha dentro sé, avrà un futuro. Tu ami, sei felice, ma guardando ciò che accade nel mondo hai paura; allora questo amore che provi per i tuoi figli, tua moglie, tuo marito, i tuoi amici, per la tua famiglia, viene meno. Il motivo qual è? Perchè ci vengono dubbi sul futuro che ci aspetta, abbiamo paura che tutto ciò che abbiamo potrà essere annientato e andrà a morire. Ma questo amore non finirà. C'è una parte del mondo che prova ancora una forma d'amore, seppur triste. Non è tutto perduto, perché iniziano a comparire i segni che Lui, Gesù Cristo, è qui sulla Terra presente con i Suoi angeli. È ciò che ripeto spesso in questa sala oramai da molti anni. C’è una forza celeste che fa capo a Cristo, ma anche ad altri maestri che obbediscono comunque a Lui, altre, chiamiamole così, comunità spirituali, apparentemente diverse tra loro ma con un'unica fiamma che viene da Dio, un'unico fuoco. Loro sono qui.

Dobbiamo credere e non rinunciare, avere la forza di resistere a cose peggiori di quelle che accadono in Argentina e nel mondo intero; l'amore che nutriamo dentro di noi deve trasformare l’amore triste ma sincero in amore allegro ed immenso.
La salvezza è certa, il mondo non finirà; potrebbe verificarsi una guerra mondiale, l’inizio di una guerra atomica, ma noi dobbiamo credere che c’è un Salvatore del mondo che ha promesso di ritornare e di salvare il pianeta, non tutti gli esseri umani,  ma sicuramente si i buoni.

Dunque, non so quanti giorni resterò in questo mondo, la mia vita appartiene a Dio, ma fino all’ultimo istante che avrò respiro voglio stare qui con voi, in Argentina, in Uruguay, in tutto il SudAmerica, in Italia, per dirvi di resistere. Siete coloro che possono salvare molte anime, potete essere il segno della consolazione per la gente che soffre e a cui manca la fede. È vero, i segni non sono numerosi nel mondo, ma allo stesso tempo quelli celesti sono tanti per coloro che sanno cercare e vedere e presto coinvolgeranno tutto il pianeta.  

Questo significa, per molti di voi presenti in questo salone o per chi ci ascolta da internet, che migliaia di persone verranno a cercarvi disperate, perché non capiranno quello che starà succedendo, ma sapranno dove andare a suonare il campanello per capire. Allora, ecco la vostra vera missione, dico vostra perché non so se sarò presente. Posso dirvi però che non è ancora iniziata. Questi incontri e altri ai quali parteciperete, tutta l’informazione che acquisite e che acquisirete servirà a prepararvi alla vera missione: quella di salvare le anime quando gli eventi si manifesteranno. Allora, trasmettete pace, senso di giustizia sostenendo le cause giuste con determinazione, sicurezza, coraggio, ma soprattutto trasmettete agli altri, ai vostri amici, alle vostre famiglie, ai vostri cari e ancor di più ai vostri nemici, l’amore e la certezza che il mondo non finirà. Spesso mi accusano di essere un catastrofista che annuncia la fine del mondo; io affermo esattamente il contrario, ma ironicamente sono gli stessi potenti che portano il mondo alla distruzione totale a dichiararlo; lo scopo di questi grandi ricchi è quello di annientare il pianeta e rimanere con il proprio pezzetto di terra, per poi schiacciarci, ma non sarà così come pensano.

Il mondo sarà quello che viene descritto nella Bibbia come il Regno di Dio, ci sarà una grande e tremenda selezione, soprattutto quando Cristo si manifesterà, perché Lo vedremo tutti, ma prima di manifestarsi, ed è uno dei messaggi che questa sera voglio trasmettervi, visiterà ognuno di voi. Verrà a visitare il vostro cuore e vi dirà: “Uomo, Donna, sono Io. Preparati perché sto per mostrarmi al mondo. Sono Io”.  Se seguite il cammino spirituale, se siete attivi in difesa della vita,appoggiando le cause giuste e difendendo i deboli, annunciando il Suo ritorno e avendo il coraggio di dire sempre tutta la verità, se avete fede in Lui e in ciò che vi dico e vi sentite amici di Cristo, Suoi discepoli, Lui vi visiterà uno ad uno. Saranno visitati uno alla volta tutti coloro che fanno parte della nuova Galilea dei Gentili, il nuovo popolo scelto da Dio, che è identificata nei Paesi Latini dove il Cristo si manifesterà per giudicare il mondo.
Quando il vostro Papa Francesco si è affacciato alla finestra lì sulla piazza San Pietro era felice. Io gli ho scritto implorandolo di rivelare tutta la verità sulle nefandezze del vaticano e di ripulire la Chiesa; speriamo lo faccia, speriamo. La fede non può essere soltanto un atteggiamento, non consiste solo nel pregare,  trasmettere amore, il sorriso, bisogna aiutare coloro che soffrono, bisogna dire la verità, perché come disse il Cristo: “La verità ti farà libero, ma libero davvero”.

Questo tempo per me è molto simile a quello vissuto 2000 anni fa, ovviamente in una situazione materiale e sociale totalmente diversa, tecnologicamente molto più avanzata, ma il senso è lo stesso e la storia si ripete. Alcuni affermano che a volte ci si sente soli, ma non è così, perché grazie a Dio ci sono gli altri, anche se non sono molti. C’è una voce che grida nel deserto, che nessuno vede e vuol sentire, ma continua a gridare: “Arriverà il Messia! Sta per arrivare il Messia, attenzione, preparatevi, perché verrà con la spada di fuoco, con la Sua giustizia divina!!! Non perdonerà i potenti ma solo coloro che si pentiranno veramente e li battezzerà con il fuoco!” Nella stessa misura in cui questa voce grida nel deserto, così sanguina, e nello stesso tempo misteriosi segni appaiono nei cieli. Ora più che mai sta arrivando il momento in cui questo Messia si presenterà nel fiume Giordano, chiederà di esser battezzato e poi griderà, ma non sarà una voce che grida nel deserto, la Sua voce sarà ascoltata dal mondo intero che lo dovrà rispettare e obbedire, perché giudicherà le opere di tutti gli uomini della Terra ed avrà l'autorità di scegliere coloro che meriteranno il Nuovo Regno. Non sono un predicatore, né un pastore o un sacerdote, non appartengo ad alcuna chiesa, mi sento cristiano cattolico. La mia chiesa è quella di Giovanni, il fondatore di questa chiesa spirituale è Cristo. Non abbiamo riti, ma rispettiamo i sacramenti. Io sono un messaggero, non appartengo a questo mondo, per questo non ho una chiesa. I miei maestri sono Esseri Cosmici, il nostro unico comandamento, la nostra unica religione è: “Ama il prossimo tuo come te stesso”, chiediamo agli uomini di cambiare, di evitare un olocausto, perché ciò è possibile. L’uomo ha la possibilità di evitare che la natura reagisca, ma non possiamo imporre niente, l’unica arma che abbiamo ed ho, nel mio caso, è la voce e l’unica manifestazione sono i segni di Cristo, che sono qui, presenti; preparatevi ad aspettarLo, presto.

Seguite il vostro cammino, sorridete e non siate tristi, non è una storiella quella che vi sto raccontando. Il vostro cuore deve essere allegro, felice di trasmettere questo Amore, il più grande di tutti gli amori, perché sapete che la morte non esiste, che siamo stati salvati grazie alla crocifissione e non dobbiamo temere niente, né avere paura, anche se Dio ci dovesse mettere alla prova togliendoci tutto. Abbiamo la salvezza di Cristo e possediamo la vita. C’è la canzone di uno straordinario cantante italiano che è morto, cioè è ritornato al Padre, di nome Domenico Modugno, lo conoscete? Questa canzone si intitola “Meraviglioso” ed è bellissima, andate su internet ed ascoltatela, è un messaggio. Ora vi racconto il testo della canzone: un uomo che si trova a Roma, guardando il fiume Tevere vuole buttarsi giù da un ponte, la canzone dice: “D’un tratto qualcuno alle mie spalle, forse un angelo vestito da passante, mi portò via dicendomi così: Meraviglioso! Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso, perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglioso. Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare! Tu dici non ho niente, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore?” (http://www.youtube.com/watchv=t8XBa_LQ7zc). E l'uomo non si butta più perché l’angelo vestito da passante gli fa scoprire che alla fine tutto ciò che lo circonda è meraviglioso. Allora, la vostra vita è meravigliosa, qualunque cosa possa accadere passerà. Questo mondo non esisterebbe se il Cristo non fosse stato crocifisso. Fino a quando il Sole, che è il Cristo, il Padre, sorgerà tutte le mattine davanti a noi per riscaldare il nostro cuore, significa che niente è perduto. Pace a tutti.
 
Il Verbo si è fatto nuovamente parola. Perle di Verità arrichiscono e scaldano il cuore dei presenti uniti in un unico affatto d’amore. Lo spazio alle domande apre il dialogo verso i più svariati temi.
 
Io ho una discendenza ebraica e credo nella reincarnazione, ho capito che sei la reincarnazione di Giovanni il Battista. Se è così, saresti Elia, colui che venne prima dell'arrivo del Messia?
È così. Ma se un giorno scoprissi che non lo è, penserei di essere stato un povero disgraziato che ha annunciato la Venuta del Cristo, perché Lui verrà nonostante me. Mio caro fratello ebreo, anche io ho una discendenza ebraica antica, sono nell’ultima parte della mia vita, non voglio avere segreti e nascondere a coloro che mi ascoltano ciò che so, per quello che posso, tantomeno alla mia famiglia, dunque mi chiedo: “Ma è vero?” Fu il Cielo a dirmi: “Tu sei stato questo e questo”. Ma se non fosse vero non mi cambierebbe niente, perchè potrebbero avermelo fatto credere per spingermi a fare quello che faccio, magari sono stato un calzolaio che realizzava le scarpe per Cristo.  Nel mio cuore so che ho fatto qualcosa di importante, di profetico, come annunciare la promessa di nostro Signore a moltissima gente. Allora torno ad essere immensamente felice.
 
Oggi sei in contatto con gli apostoli?
Sì, ho contatti con gli apostoli e a dire il vero nel vostro Paese ci sono moltissimi discepoli di Cristo, questo è sicuro, ma adesso non chiedermi i nomi. Penso che qui in Argentina ci siano apostoli che hanno conosciuto il Cristo duemila anni fa.
 
Riguardo il Sud del nostro Paese, hanno profetizzato che sia un posto sacro.
Si è così, tutta l’Argentina ed in particolare il cono meridionale, che include altri Paesi, sarà uno dei luoghi del mondo che ospiterà i membri della Nuova Era in cui si costruiranno le comunità del nuovo Regno; parliamo dell’Argentina, Uruguay, Paraguay e molti altri luoghi del SudAmerica, anche una piccola parte dell’Europa, molto piccola. Sicuramente questo per esempio è un luogo futuro, eletto da Dio.
 
La Terra sopravviverà all'inquinamento e alla devastazione provocata dall'uomo?
Sì, sopravviverà. I fratelli Extraterrestri hanno un piano di purificazione di tutto il pianeta, compresi quei luoghi radioattivi dove in questo momento non nasce niente; tutto sarà trasformato in una nuova Terra. Ciò che non posso promettervi è che l’uomo sopravviverà.  Questo non lo so, una parte dell’umanità sì, “i cosiddetti buoni” che sono milioni di persone, è scritto nella Bibbia ed io credo nella Bibbia, i 144 mila eletti ossia i maestri che stanno guidando il pianeta e i loro discendenti. Cara sorella io vorrei che si salvasse tutta l’umanità, i sette miliardi che siamo, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà, quante persone nel mondo realmente sono giuste? Non lo sappiamo, nessuno può giudicare, ma osservando l’attuale condizione del pianeta è palese che non siano molto numerose, altrimenti il mondo non sarebbe ridotto in questo stato, così pieno di sofferenza. La colpa, la responsabilità non è soltanto dei potenti, noi popolo molte cose non le vogliamo fare per questo non siamo giusti. Dunque solo alcuni uomini si salveranno e la Terra sarà completamente purificata, diverrà magnifica, straordinaria, compresa l’Argentina.
 
Sì, lo affermava anche Don Pedro Romaniuk, che voi avete visto una volta alla FICI.
Sì, Io l'ho conosciuto, eravamo amici, sono stato molte volte al Centro di Romaniuk. Ora lui sta bene, lassù è felice.
 
Se si è totalmente convinti che Gesù esiste e che verrà ma nella propria famiglia non ci credono e non hanno fede in Dio, io come madre, considerata una mistica, diciamo quasi delirante, cosa posso fare per i miei figli?
Insegnare loro ad essere buoni, a lottare per il bene comune, il bene universale, a rispettare gli altri ed il pianeta, ad essere onesti; quando lei ha fatto questo, ha fatto tutto. Se non crederanno non importa, la cosa importante è che facciano il bene. Lei dovrà avere pazienza, prima o poi crederanno, e se non sarà così non deve preoccuparsi, il Cristo li premierà lo stesso. Un messaggio rivoluzionario, eretico, ma vero, che ho ricevuto proprio da Cristo : Se l’ateo o il non credente fa le opere buone, quando Io ritornerò gli dirò: “Non hai creduto, adesso Io sono qui, non hai contemplato la mia esistenza nella tua mente, ma grazie alle opere che hai fatto ero presente nel tuo cuore. Entra nel nuovo Regno”. Ai molti che hanno creduto senza però fare le opere, il Cristo invece gli dirà: “Tu hai creduto, ma non hai realizzato le opere, non entrerai nel Regno di Mio Padre”. Questa è la verità.
 
Alcuni danno troppa importanza al fatto di avere fede, come se non fossero importanti le opere.
La fede è la forza che ci spinge a fare le azioni, chi non le compie mente quando dice di avere fede. La prova innegabile che si ha fede è data dalle opere. Chi non le mette in pratica è ipocrita, sta mentendo.
 
Non credi che la manifestazione di tante navi extraterrestri siano un segno?
Certamente! La manifestazione delle navi extraterrestri conferma la verità, permettimi un po’ di presunzione, mi aiuta a non farmi considerare un pazzo.
 
I grigi?
I grigi sono esseri che io ho conosciuto, sono al servizio degli Esseri di luce, non sono cattivi. Ti ringrazio, perché approfitto per dare un messaggio a tutto il pubblico: non credete alla gente che afferma che gli extraterrestri sono cattivi, non è affatto così; essi non fanno niente di male, non lanciano bombe atomiche, non violentano i bambini, non fanno le guerre, non schiacciano l’umanità che sta morendo di fame.
 
La mutilazione degli animali, per esempio?
Non sono mutilazioni, questi Esseri controllano lo stato di contaminazione che ormai è presente nella fauna, nella flora e nell’umanità stessa. I sequestri, i rapimenti, la mutilazione degli animali sono opera dell’uomo più che degli Extraterrestri. C’è un piano dei potenti, ed i films ne sono un esempio, soprattutto degli USA, che vogliono distrarre, confondere l’umanità riguardo la realtà extraterrestre. Ma questi esseri si presenteranno al mondo e dimostreranno chi sono, da dove vengono ed il motivo per cui sono qui. Tutto il pianeta assisterà a questa manifestazione. Non scenderanno solo a New York ma in tutte le nazioni del mondo. Non parleranno ai capi di Stato ma a tutta la popolazione mondiale. Non sceglieranno un potente come ambasciatore ma una persona umile e semplice.
 
Buonasera, molte grazie per essere in Argentina, mi piacerebbe chiederle informazioni sulle profezie dei Maya, in particolar modo il 21 dicembre, su quelle di Benjamin Solari Parravicini, su quelle di Nostradamus ed infine sulla profezia di San Malachia, la quale presuppone che questo sarebbe l’ultimo Papa.  
La profezia di San Malachia è vera, ma non è sicuro che questo sia l’ultimo Papa o per meglio dire io lo so, tuttavia non  voglio e non posso rivelarlo, non è il momento. Quello che posso dire e vi aiuto a comprendere, comprendendo io stesso, è che una mano divina ha voluto l’elezione di questo Papa. La sua vera missione ha due aspetti, in realtà solo Dio ne può essere a conoscenza, ma ciò che ho saputo da Cristo è che il pontefice ha davanti a sé due cammini. Vediamo quale sarà la strada che sceglierà. Una è quella di dire la verità, tutta la verità e fare pulizia all’interno della Chiesa, cacciando i criminali mafiosi, i cardinali di cui è circondato in questo momento, cambiare alcune leggi del vaticano e chiudere la sua Banca mafiosa investendo e donando tutto il denaro in progetti che aiutino a sostenere la Chiesa e naturalmente aiutare i poveri. Cambiare e rendere l’attuale sistema della curia vaticana  più umile e disponibile verso la gente e dire alcune verità, due o tre, non molte. Non deve cambiare gli insegnamenti della chiesa, deve solo aggiungere alcune cose: la rivelazione della presenza degli Esseri Cosmici, l'annuncio della Seconda Venuta di Cristo e se può, non è indispensabile, ma sarebbe importante, parlare della legge della reincarnazione. L'altro cammino che potrebbe scegliere è quello di non fare niente. In questo caso sarà un inganno, io prego affinché egli possa dire la verità, tutta la verità, ma dobbiamo aspettare alcuni mesi, non settimane, lasciamolo fare. È un Papa che ha un passato oscuro, non so se sia stato lui ad ordinare il massacro verso i suoi sacerdoti, ma non ha fatto nulla, come nessun altro membro della chiesa cattolica argentina, durante la dittatura per evitare lo sterminio. È stato in silenzio nella migliore delle ipotesi, nella peggiore ha collaborato con gli assassini criminali.  Nel 2001 il Papa, quando era ancora cardinale, chiese perdono per gli errori commessi dalla Chiesa durante la dittatura. Ora è tempo di agire, non deve solo parlare, deve fare, che è diverso, perché è dimostrato dalle chiare denunce fatte dallo stesso Papa che lo ha preceduto, lo stato corrotto della Banca vaticana e i crimini di pedofilia di cui si sono macchiati i prelati della chiesa. Ora Francesco deve agire basandosi sulle dichiarazioni del suo predecessore. Dovrà scacciare i potenti, apportare un cambiamento, come ho già detto prima, ma soprattutto preparare la gente alla Seconda Venuta di Cristo, perché lui sa perfettamente che il Signore ritornerà presto, non nei prossimi quaranta o 400 anni, ma presto, questione di anni, mesi. Deve preparare le persone, se lo farà e lo spero tanto, questo sarà l’ultimo Papa, ma non il Papa cattivo, bensì quello buono; l’unico o forse  uno dei pochi che ha mandato Dio per aiutare l’umanità prima della venuta di Suo figlio. Se non agirà in questo modo, sarà il Papa negativo.
 
Malachia ha detto delle cose giuste, non si è sbagliato in niente, di conseguenza abbiamo la certezza che questo è il Papa nero, magari farà un atto di umiltà, qualcosa che tutto il mondo possa vedere a dimostrazione di essere realmente un buon Papa ma ci ingannerà tutti e alla fine si rivelerà essere un Papa nero, cattivo.
Con questa domanda mi dai l’opportunità di spiegare  una cosa fondamentale, soprattutto in questi tempi. L’unica profezia che si realizzerà al cento per cento è quella che Cristo ritornerà e giudicherà il mondo, semplicemente perché il profeta che annunciò questa profezia è Lui stesso. Ascoltatemi bene, seguitemi, perché parlerò di una cosa importantissima. Il profeta che annunciò la Seconda Venuta di Cristo è stato Gesù stesso, il figlio di Dio, il Messia. Tutti gli altri profeti che hanno annunciato profezie sono strumenti di Dio perché dichiarano cose che potrebbero accadere, ed accadranno se l’uomo non si pentirà e non cambierà il suo destino. Dunque non sono certe al cento per cento, sono previsioni, a volte perfette, ma previsioni. Se Dio è Dio, cioè Colui che può tutto, e Cristo è la Sua manifestazione, non esiste una cosa che Egli non possa fare, o una profezia che Lo possa limitare. Quindi, se Dio può tutto, può cambiare anche la profezia. Per questo affermo di non sapere cosa farà il Papa, devo vedere i frutti; se saranno buoni, la voce che grida nel deserto lo difenderà, se avverrà il contrario lo denuncerà. Quello che è sicuro è che Gesù ritornerà tutto il resto potrebbe mutare. C’è una profezia sulla guerra atomica ma questa potrebbe anche non avverarsi, speriamo. Divulgo io stesso la profezia di una catastrofe mondiale ma devo lottare perchè questa non avvenga. Se tutto è già profetizzato e deve accadere a che serve predicare, lottare, rischiare la vita stessa? Ebbene la risposta è che l’uomo può sempre cambiare con l’amore.

E questo fulmine che è caduto sulla cupola del vaticano?
È un avviso: “Attenzione, Io ci sono! Avete eletto Papa Francesco, attenti io sono qui” ci dice il Signore. Nessuno vorrebbe che succedessero cose catastrofiche, io spero che tutto il mondo si redima, e mi domando: “Ma l’uomo sapendo questo, attraverso la preghiera, potrebbe rivolgere una richiesta a Dio, che può tutto ed è Onnipotente? Esiste l’energia e ci sono gli Esseri che con la tecnologia e le loro capacità potrebbero cambiare la situazione della Terra. Alcune persone vogliono fare del male, preparano le guerre, come le mafie, i potenti, ma sono poche rispetto all'intera popolazione mondiale, eppure dominano il mondo, quindi uniamo le nostre forze per denunciare e far venire allo scoperto questa gente! Dobbiamo sperare nel ritorno di Cristo e guadagnarci la giustizia divina, conquistarla non solo chiederla, soltanto così si è candidati ad entrare nel nuovo Regno di Dio. Dare la nostra vita non è semplice, ma questo ci dice il Cristo: “Vuoi entrare nel Regno di Mio Padre? Devi dare la vita, anche se non è facile, ma è l’unico modo affinché tu possa essere eletto e far parte della società futura, dove spariranno l’egoismo, il materialismo, il denaro, l’invidia, l’odio. Per liberarci di tutto questo dobbiamo donare noi stessi, dimostrare al Cielo, al Padre Adonay che siamo giusti e buoni, per lo meno dobbiamo metterci tutta la nostra volontà. Mi capite?
 
Hai parlato della venuta di Cristo e a proposito dell’anticristo?
È presente anche l’anticristo, nome e cognome lo darò nel momento opportuno, quello che posso dirti è che lui dirige i venditori di armi, possiede una squadra di uomini miliardari che fanno parte della massoneria e sono dentro il vaticano, vicino a Papa Francesco, magari lui potrebbe smascherarli. Nelle banche ci sono soldati dell’anticristo che sono i più grandi narcotrafficanti del mondo. Sono padroni delle armi atomiche. L’anticristo è il principe di questo mondo ed è lui che in questo momento ha tutto il potere del mondo che sta manifestando con tutta la sua forza, governandolo. Nessuno lo conosce bene ma un giorno rivelerà il suo volto nascosto; i potenti che appaiono nelle televisioni sono i suoi maggiordomi e i suoi burattini. Lui sa che Cristo ed i Suoi angeli stanno ritornando, sa che Gesù ha alcuni strumenti sulla Terra, messaggeri che stanno preparando il Suo ritorno, sa che c’è un seme positivo che si sta sviluppando e sa che presto verrà annientato, per questo si sente pressato spiritualmente. Un giorno, quando il Cielo mi darà il permesso e la forza di rivelare il suo nome, lo rivelerò. Così come ritornerà Gesù, quindi, si manifesterà l’anticristo che è la reincarnazione di Giuda.
 
Buonasera maestro...
No, non sono maestro, sono tuo fratello. Il Maestro è uno: Gesù.
 
Come possiamo riconoscere un figlio di Dio?
Lo possiamo riconoscere dai suoi frutti. Se i suoi frutti sono a favore della giustizia per gli altri e non per la propria, allora sicuramente è un figlio di Dio. Una persona che diffonde un messaggio o difende una causa sociale e non appartiene ad alcuna istituzione né a grandi sponsor, cercatela ed ascoltatela; al contrario se nasconde un forte potere dietro di se, ascoltatela ma investigate, dubitate e osservatene i frutti. Non ci si sbaglia mai quando si vedono i frutti, certo, non si deve pretendere che la persona sia perfetta, non può esserlo. Non pretendiamo di essere perfetti, nè di trovare persone perfette, tutti possiamo peccare e commettere errori ma ciò che un figlio di Dio non può fare è corrompersi, accettare un compromesso con un potere politico, religioso, militare, economico, perché significherebbe ingannare il prossimo.

Cosa pensi del momento che sta attraversando ora l’Italia?
L’Italia, il mio Paese, sta vivendo una situazione drammatica, la peggiore da quando esiste la Repubblica italiana. Non abbiamo governo, ci sono tre forze politiche che si combattono tra loro ed una nuova formata da giovani con a capo il comico Grillo. Abbiamo Berlusconi, sempre potente, che è un uomo della mafia. Sono preoccupato che possano uccidere i giusti. I poteri, i sistemi criminali italiani non sono quelli che vediamo in televisione, ma sono i banchieri, le finanze, l’economia, la mafia. Abbiamo le prove, grazie alle nostre investigazioni antimafia, che i sistemi criminali stanno organizzando alcuni attentati per destabilizzare il Paese, per farlo ritornare nella stessa situazione politica precedente, con gente al governo come Berlusconi o similari; questa è la condizione attuale del mio paese. In tutto questo c’è però una cosa positiva che sta avvenendo, la nascita di un movimento senza nome, senza partito, non strutturato, costituito da milioni di giovani e di persone che hanno iniziato ad uscire per strada, a protestare, a pretendere "i valori" etici e morali di chi ci governa, tutto questo è positivo anche dal punto di vista spirituale. Siamo in una situazione disperata, la condizione economica è drammatica e potrebbe scatenarsi da un momento all’altro una guerra mondiale, se l’Italia dovesse entrare in guerra sarebbe una catastrofe. Questo è, in breve sintesi, ciò che sta accadendo.
 
Perchè il Papa ha scelto il nome Francesco?
In primo luogo, essendo un gesuita non doveva essere eletto, è stata un’eccezione appunto per la situazione drammatica che vive la Chiesa, perché i Gesuiti non possono diventare Papi. Egli ha scelto qualcosa che rappresentasse un segno di cambiamento nella chiesa Cattolica, ma potrebbe essere un inganno, io non lo so, non possiedo la verità rivelata, solo Cristo la conosce; aspetto di vedere i frutti. La struttura del vaticano è nefasta e lo sanno tutti gli italiani, non è più un segreto, la gente che ha un pochino di buonsenso è a conoscenza che all'interno vi è tanta spazzatura, se lui la tirerà fuori allora sarà un Papa buono, se non lo farà sarà un Papa cattivo o un papa che ha paura e  non ha coraggio, noi siamo fiduciosi, aspetto con ansia. Papa Francesco ha la fortuna di essere argentino, l’Argentina è un Paese forte e determinato che quando vuole una cosa la ottiene. Personalmente io detestavo, tra virgolette, Bergoglio quando era cardinale, ma ho cambiato idea perché negli ultimi anni ha aiutato i poveri ecc. Da quando è diventato Papa mi piace, sono sincero, non sono ipocrita, mi piace moltissimo. Quando celebrava la messa l'altro Papa, la piazza di San Pietro era vuota, c'erano dieci, quindici mila persone, ma con Francesco la piazza si riempie di 500 mila persone. Mi piacciono molto le sue posizioni, mi emoziona, ma ho paura che sia solamente un’illusione. Spero di no, mi auguro che faccia anche i fatti, la prova sarà la pulizia all’interno della Chiesa.  La gente sta sperando. Tutta la stampa parla di questo ma se non agirà così, sarà davvero molto grave per lui.
 
Il segno che apparirà nel cielo
Si manifesterà una croce nel cielo prima della venuta di Cristo e tutto il mondo la vedrà. L'intero pianeta vedrà apparire nel cielo questa croce.
 
Una persona può fare quotidianamente ciò che le piace e anche fare quello che Gesù ci ha insegnato? A volte io penso che si debba fare qualche lavoro e anche avere del tempo libero.
Il lavoro è una responsabilità che ci appartiene, dobbiamo mantenerci e mantenere la nostra famiglia, se ne abbiamo una, poi fare tutto ciò che possiamo per adempiere agli insegnamenti del Cristo. Le altre cose rappresentano una scelta caro, Cristo non ti dice: “Non ti devi divertire!” Non è un peccato farlo, nemmeno ti impone di non oziare, è una tua scelta, l’importante è che per evolverti devi rispettare la tua vita e quella degli altri. Non si può essere per sempre dei parassiti, se scegli una causa e vuoi avere un futuro, siccome sei giovane, devi lottare per questo futuro positivo; se lo faranno gli altri per te, quando il futuro si convertirà da negativo a positivo, tu non entrerai nel nuovo Regno perchè non te lo sei guadagnato. Se vuoi far parte del Regno di Dio, vivere in un mondo migliore, pieno di pace e di amore, devi lottare ed essere partecipe della sua  realizzazione. Ciò che non ti è possibile fare, lo compierà il Cielo per te, ma bisogna operare e fare la propria parte, altrimenti rimarremo in panchina, non entreremo in gioco con la squadra migliore.
 
Non capisco il sacrificio degli animali a quel tempo.
Gesù non sacrificava gli animali, però mangiava la carne perché rispettava la Sua religione e allo stesso tempo disse: “Se mangiate la carne e siete in sintonia con l'animale, l'animale che è stato sacrificato si evolverà”. Questo non significa che bisogna essere carnivori, sto solo tentando di spiegare perché Cristo mangiò l'agnello. Non mi risulta che Gesù sacrificasse animali, era una tradizione di quegli abitanti al tempo dell’Antico Testamento. Oggi posso affermare, perché siamo alla fine dei tempi, che ci sono anche cose sbagliate nell’Antico Testamento e Cristo le volle chiarire, anche per questo motivo volevano ucciderlo.
 
Hai ricevuto minacce per quanto riguarda la tua attività antimafia?
La rivista Antimafia, grazie a Dio, è in piedi, le minacce non contano, fanno parte del nostro lavoro. Credo che in questo periodo la mano di Dio stia intervenendo per evitare tragedie, ma come ho detto prima, questo è il momento più grave. I sistemi criminali hanno in mente di aprire quella che in Italia chiamiamo la strategia della tensione, del caos per provocare paura nella popolazione italiana, affinché ritornino la politica ed il governo di sempre. La città che da tempo detiene questo compito è Palermo, la nostra amata e disperata città. Lì si sacrificano le vite per cambiare in forma negativa la situazione del popolo italiano, a volte anche dell'Europa stessa. In questo momento ognuno di noi ha il suo compito, dico noi perché lavorano nell’Antimafia i giudici, i magistrati, giornalisti, poliziotti, professori e gente della strada, siamo un tutt’uno. Uno di noi, forse un giornalista oppure un giudice, che in questo momento rappresenta un simbolo, come lo erano Falcone e Borsellino, potrebbe saltare in aria, ma forse c'è una mano celeste che in questo momento lo sta impedendo. È il periodo storico più difficile, se lo superiamo senza stragi significa che qualcosa di positivo è accaduto e poi raggiungeremo la vittoria. Se invece la situazione dovesse rimanere tale, così com'è oggi, significherà che l'anticristo ha piena libertà di azione. Agisce ogni volta allo stesso modo, usa da sempre la stessa metodologia, colpisce la solita città e noi italiani siamo così stupidi da non capirlo. Ma questa volta, perdonami perché non voglio essere arrogante e presuntuoso, a tutto questo si frappone uno stigmatizzato, non è mai successo prima nella lotta contro la mafia, nella storia italiana, allora qualcosa potrebbe cambiare, no? Può darsi.
 
Potrebbe accadere quindi una guerra nucleare?
Setun Shenar mi disse in un messaggio, che vi invito a leggere nei miei siti internet, che potrebbe avvenire una guerra nucleare; loro hanno un piano per evacuare istantaneamente milioni di persone, ma non tutte, solo coloro che sono stati buoni e giusti. Mi disse ancora che non ha importanza a quale religione appartengano, se sono ebrei, musulmani o cristiani, devono essere persone che amano gli altri e la vita, secondo loro questo è sufficiente per salvarli.  La salvezza, se dovesse avvenire una guerra atomica, e spero di no, ci sarà solo per alcuni milioni di persone perché il pianeta Terra, che è una cellula dell'universo macrocosmico, necessita di alcuni enzimi-uomini per continuare ad evolversi, affinché possa esprimere la sua natura divina, soprattutto in un'era positiva. Per questo motivo vengono salvati fisicamente, sono ciò che loro definiscono “il salvabile."  Allora, riepiloghiamo, quando la Terra sarà ripulita, si avrà bisogno di una piccola percentuale umana positiva per ospitare il Nuovo Regno, gli altri visto che la morte non esiste ma esiste l'eternità dello spirito si reincarneranno in altri pianeti. Queste sono le ultime notizie del mio interlocutore spaziale.
 
Segue Parte VI