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giorgio almendras radio sarandi200Di Jean Georges Almendras

A Radio Sarandí di Uruguay: Giorgio Bongiovanni e gli esseri di luce parlano dell’uso della bomba atomica

“La radio annunciò che un aereo strano stava sorvolando
sul nostro popolo, mia madre ascoltava
mentre preparava il pranzo a mezzogiorno;
siamo andati al rifugio della nostra cosa, ma pochi minuti dopo
i vetri delle finestre diventarono proiettili
e ci fu una luce come mille lampi simultanei,
rumore, esplosione e poi il silenzio”.
Yasuaki Yamashita.
Sopravvissuto alla bomba atomica a Nagasaki,


Sono trascorsi settantotto anni dall'orrore vissuto dopo il lancio delle bombe atomiche sulla popolazione civile di Hiroshima e Nagasaki, in Giappone, dai bombardieri statunitensi Enola Gay e Bockscar, rispettivamente, il 6 e il 9 agosto del 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale. La coscienza umana sembrerebbe essere sommersa nell'amnesia più inaudita, considerando il panorama dei nostri giorni che ci vede sull'orlo di una Terza Guerra Mondiale con l'uso di armi nucleari. Un schiaffo alla vita da parte dei potenti del mondo, responsabili di tutte le macchinazioni funzionali allo scontro imminente, che racchiude però un fatto non meno preoccupante, ovvero l'indifferenza della comunità umana - del cittadino comune – di fronte a questo rischio dell’uso di armi atomiche.

E la situazione di oggi, risultato di un drammatico susseguirsi di fatti attuali, ci ha portato come giornalisti del programma “Enigmas” di Radio Sarandí di Uruguay, a focalizzarci non solo sul nucleare in sé in relazione all'uomo, bensì fondamentalmente su ciò che esso significa spiritualmente. Per noi significa opporci tenacemente a questa pazzia dell’energia atomica, a coloro che la fomentano attraverso la comunicazione, a coloro che sono coinvolti nell’affare mafioso della guerra o vi partecipano, come protagonisti diretti o semplici spettatori, o peggio ancora a chi resta indifferente.

Quell'indifferenza che oggi caratterizza la maggior parte degli esseri umani, schiavi e prigionieri di un esacerbato individualismo e di un profondo egoismo, o come esseri insensibili che hanno come punto di riferimento del proprio microcosmo il potente signore Don Denaro, perché, oggi come oggi, il valore assoluto del denaro è in definitiva quello che segna il campo di gioco, quando – certamente - uno lo permette e non oppone resistenza.

Ma c’è chi sceglie la resistenza; una resistenza frontale ai gravissimi spropositi umani che mirano all'autodistruzione.

“Enigmas de JGA”, trasmesso da Radio Sarandí 690AM, ogni lunedì, alle ore 21:00 - da due mesi - è resistenza pura, e affronta temi che riguardano l'essere umano, le lotte per i suoi diritti, la presenza extraterrestre ed il grande universo, e anche i segni in Terra e in Cielo. Appunto perché è resistenza pura, non poteva tacere di fronte al tema dell'energia nucleare e dei suoi terribili effetti, in una data fin troppo significativa: 6 agosto 1945. 78 anni dopo che quelle due bombe annientarono migliaia di vite. Una data da non dimenticare, perché è sempre un chiaro e forte avvertimento, senza mezzi termini, diretto alla coscienza umana. Una data che è allo stesso tempo una cruda denuncia di quella che fu la distruzione massiva di un attacco nucleare in Giappone nel 1945, e di ciò che potrebbe accadere domani stesso se alcuni dei potenti che oggi si stanno affrontando – di Oriente e Occidente - premessero i pulsanti rossi, per scatenare ancora una volta l’orrore e l’inferno sul pianeta.

I sessanta minuti del programma non sono stati sufficienti per riassumere non solo le informazioni che abbiamo trasmesso insieme ad Erika País, ma anche per affrontare senza limitazioni un tema che, benché sia molto presente, sembra comunque essere distante, per la semplice ragione che lo percepiamo lontano dalla nostra quotidianità e dalla nostra geografia. E, chiaramente, perché non ci troviamo nella zona interessata dai fatti e perché la nostra routine di ogni giorno fa sì che quegli orrori facciano parte del passato o che li conosciamo solo attraverso internet o mezzi di comunicazione che ci mostrano le immagini in tempo reale. Lì si ferma la nostra consapevolezza.

Ma non tutti sono assopiti, perché “Enigmas” in questo programma del 7 agosto, ha potuto costatare che buona parte dell’audience – che sta aumentando - ha consapevolezza di cosa significa la guerra nucleare. Ha coscienza dell'orrore. Ha chiara consapevolezza che parlare di guerra nucleare significa parlare dell'estinzione del pianeta, della vita umana.

Gli ascoltatori sono stati chiari e decisi nelle loro espressioni, nei loro interventi: voci di differenti quartieri di Montevideo e dell'interno dell'Uruguay hanno espresso la propria opinione. Voci giovani e meno giovani. Voci che ci hanno fatto capire che bisogna lavorare non solo contro la guerra nucleare, ma contro l'uso incosciente dell'energia nucleare, perché in tutti i messaggi che ci sono stati comunicati non sono mancati i riferimenti ai disastri di Chernobyl e di Fukushima.

Così come nel nostro programma radio non è mancata la lettura spirituale e la lettura che da molti anni fanno gli esseri extraterrestri - attraverso uno dei loro contattati – riguardo uno dei peggiori errori ed orrori della nostra umanità, nelle mani di una scienza senza coscienza.

Il 7 agosto 2023, Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato e contattato extraterrestre, ha divulgato al mondo un messaggio intitolato “Hiroshima e Nagasaki: l'incubo della bomba atomica come una spada di Damocle”. 72 anni che ripetiamo, come un mantra, la stessa cosa: “se non ponete in essere un serio ravvedimento in tempi brevi la vostra fine sarà inesorabile e solo il salvabile sarà salvato”.

Leggete attentamente gli innumerevoli messaggi degli extraterrestri sul pericolo e le conseguenze di una terza guerra nucleare”.

Abbiamo letto questo messaggio di Giorgio Bongiovanni negli studi di radio Sarandí e non sono mancati i commenti in senso di appoggio e comprensione. Opinioni che davano conto di aver appreso una realtà spaventosa.

Una realtà che, se è spaventosa per noi 78 anni dopo, possiamo solo immaginare quanto possa essere stata spaventosa e terribile per chi si trovava in quelle città bombardate dalla mano demoniaca dell'uomo.

L'aereo responsabile del bombardamento mise fine alla vita di circa 70 mila persone ad Hiroshima, e gli effetti secondari sono rimasti in molti per anni, in alcuni casi fino ai nostri giorni.

La morte per deflagrazione, per avvelenamento da radiazione. Molte persone persero la vita, letteralmente incenerite. Una distruzione indicibile. Un bilancio vicino alle 200 mila vittime, tra entrambe le città. E tra i sopravvissuti, la cosa più orrenda fu l'alto livello di ustionati gravi. Ustionati gravi che morirono in breve tempo. Altri subirono gli effetti delle radiazioni ed il cancro fu la diagnosi più comune, soffrirono di ridistribuzione cromosomatica, carcinomi papillari della tiroide e - come se non bastasse - furono anche portatori di un gene cancerogeno destinato a colpire la prole. Ma le radiazioni hanno colpito anche la natura: l'acqua, l'aria e la terra sono state contaminate. C’era solo orrore, orrore ed orrore. Come a Chernobil e a Fukushima anni dopo, la stessa storia, per aver scelto di ricorrere all'energia nucleare per la convivenza umana.

Giornalisti e ascoltatori, abbiamo dato forma al programma sulla bomba atomica e sulle sue conseguenze. In questo contesto, abbiamo mandato in onda due estratti di una recente videoconferenza tenuta da Giorgio Bongiovanni qualche giorno fa in Italia, quando il giornalista Daniel Rodrigo, di Rosario Argentina, gli ha posto una domanda. Un'unica domanda che sicuramente ha permesso all'ascoltatore di "Enigmi" di conoscere una sfaccettatura centrale su questo argomento: come influisce un'esplosione nucleare sullo spirito delle persone che sono colpite dalle radiazioni?

"No… nello spirito non colpisce niente, influisce sul corpo astrale, sulla materia, sul corpo… annientamento, morte istantanea per il corpo… ma allo spirito non può fare niente. Lo spirito è influenzato dal karma se nella causa della morte istantanea è nell'esplosione di una bomba atomica... ci sono dei complici. Quindi coloro che sganciano la bomba atomica saranno colpiti nello spirito, pagheranno con la morte seconda, pagheranno nello spirito i capi militari che hanno autorizzato lo sgancio di una bomba atomica. I presidenti, naturalmente, e la popolazione che sarà annientata pagherà nello spirito, tutti pagheranno nello spirito, compresa quella parte di popolazione che non ha protestato contro la bomba. Solo coloro che hanno protestato in modo umile, mediocre e infantile si salveranno, salveranno lo spirito. Il resto dell'umanità morirà di morte seconda perché non si è mai opposto”.

In occasione di quella videoconferenza, ho avuto modo di chiedere personalmente a Giorgio Bongiovanni qualcosa di molto più globale, che non riguarda solo la bomba atomica. Gli ho chiesto la sua opinione sul candidato americano Robert Francis Kennedy, 69 anni, figlio di Robert F. Kennedy e nipote dell'ex presidente assassinato nel 1963 John F. Kennedy, che è alla ribalta della speranza dell'umanità nel contesto delle recenti dichiarazioni dei membri dell'esercito, dell'aviazione e dell'intelligence americana che hanno rivelato al Congresso di avere, all'interno delle metodologie di governo, un programma di studio della cattura di navicelle e di esseri. E ho aggiunto che il suo parere sarebbe stato fondamentale in un momento come questo in cui la realtà nucleare coinvolge tutti noi.

La domanda è stata formulata nei seguenti termini: quale lettura dai in questo momento - so che spiritualmente è un segno, lo ammettiamo, ma lo è anche dal punto di vista geopolitico - alla presenza di Kennedy contemporaneamente al rilascio di informazioni che stanno facendo il giro del mondo con tanto clamore e alla guerra nucleare alle porte? Quale lettura dai, che si può tradurre nel linguaggio scientifico e geopolitico di coloro che forse non sono nella confraternita?

"Gli Stati Uniti e la Russia hanno un problema in comune, grazie a Dio, la presenza di UFO che visitano il nostro pianeta da altri pianeti, questo è un problema serio ma positivo per entrambi perché sanno che esistono, sanno che sono qui, sanno che sono molto più evoluti di noi. Che di fronte a loro siamo formiche o topi della peggior specie, che non abbiamo alcun potere. Allora cosa facciamo, la Russia e gli Stati Uniti hanno le stesse informazioni e anche la Cina ha molte informazioni, so che ne ha molte ma non sanno cosa vogliono, non sanno cosa fare, non sanno qual è il messaggio, lo leggono attraverso le nostre pagine, ma dubitano, perché un povero Giorgio Bongiovanni... sì, forse ha messaggi alieni, ma finché riguardano lui… Gli scienziati militari dubitano di noi anche se riconoscono che siamo contattati e dubitano degli extraterrestri, dubitano che dicano la verità, forse sono bugiardi, perché sono uomini, non riconoscono la divinità, non riconoscono gli esseri di Luce, non riconoscono che sono dei perché sono laici, non credono in Dio, non credono in niente, solo nella scienza militare e nelle cose che dice la NASA. Quindi hanno un problema e attivare l'informazione, la disinformazione... attivarla positivamente è un segnale che i militari inviano agli alieni. Noi stiamo dicendo qualcosa, voi cosa farete? La risposta aliena è più avvistamenti, più presenza”.

"Ma il primo passo del contatto tra noi e loro è abbandonare tutte le guerre. Se i russi, i cinesi, gli ucraini, gli africani, il paese di Juan Pérez, chiunque, lasciano la politica della guerra e dicono: lasciamo la politica della guerra, ci interessa più la fame del mondo, risolvere l'economia e lo studio dell'universo, lo studio degli ufo… questo sarebbe il messaggio, la passsword affinché gli extraterrestri scendano e si mostrino. Ma fino a che vedono che c'è un'informazione, una disinformazione, positiva verso il fenomeno ufo e continuano con la guerra, non ci saranno più avvistamenti e messaggi che arrivano attraverso i contattati."

"Il secondo problema che hanno gli USA e la Russia è l'ecosistema. La terra sta diventando più calda… Gli icebergs stanno mettendo in pericolo i mari, si innalza la temperatura delle acque, si alzano i mari sulle coste, c'è un inquinamento inquietante, nei prossimi anni le acque potrebbero invadere le coste, superandole… la fame continua ad aumentare… non sappiamo che cosa fare, abbassiamo l'anidride carbonica ma per ottenere questo le industrie produrrebbero meno e moriamo di fame, ed abbiamo un problema economico. Non abbiamo la possibilità di utilizzare l'energia solare e l’energia elettrica che abbiamo non è sufficiente. Questo è un problema grave."

"Il terzo problema che hanno gli Stati Uniti, la Russia, la Cina ecc. è il problema economico: non ci sono soldi, nessuno ha soldi a parte le mafie, i soldi veri, tutto è virtuale, tutto è una menzogna, sono tutti titoli in borsa che non esistono e carta igienica. E come superare il problema economico: solo vendendo armi. Se vendiamo armi dobbiamo fomentare guerre, vendere armi per immagazzinarle e non serve a niente. Vendiamo armi, consumiamo proiettili, polvere da sparo, cannoni, carri armati, aerei da guerra e in questo modo possiamo avere un'economia abbastanza florida”.

"Il traffico di droga è importante, ma non è sufficiente per l'economia nera e bianca. La vendita di armi è necessaria. Insomma, le guerre sono un problema a parte. Questo è il quadro della situazione. Di fronte a questa situazione, gli alieni non si presenteranno a nessuno. Aspettano che ci auto distruggiamo per salvare ciò che può essere salvato e basta”.

Sicuramente le prove attorno a noi, visibili e osservabili oltre i nostri rispettivi confini, suonano tanto o più forte delle parole di Giorgio Bongiovanni, ma non per questo vanno sottovalutate.

Al contrario. Sono parole del Cielo. Sono le Loro parole, degli esseri di quelle civiltà che non si avvicinano nemmeno lontanamente alla superbia o all'ipocrisia e men che meno all’arroganza della specie umana.

Una specie umana che continua a farsi abbagliare dal denaro, dalle guerre e dall'indifferenza.

9 Luglio 2023

Audio del programma completo:

 Allegati:

- 16-04-23 Giorgio Bongiovanni ospite a Radio Sarandi (Uruguay)
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2023/9923-giorgio-bongiovanni-ospite-a-radio-sarandi-uruguay.html

- 13-02-12 Giorgio Bongiovanni a "Enigmas del Tercer Milenio" di Radio Sarandi
https://www.thebongiovannifamily.it/arche-2012/4112-giorgio-bongiovanni-a-enigmas-del-tercer-milenio-di-radio-sarandi.htmlAdjuntos:

Intervista a Radio Sarandi
https://www.thebongiovannifamily.com/multimedia/transmisiones-radiotv/9930-entrevista-en-radio-sarandi-2015.html