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ETA ANNUNCIA LA FINE DELL'IMPUESTO REVOLUCIONARIO, LE LETTERE DI ESTORSIONE AGLI IMPRENDITORI BASCHI
'Come conseguenza del cessate il fuoco dichiarato il 10 di gennaio scorso'.
L'organizzazione armata basca Eta ha inviato numerose lettere a industriali baschi e navarri per annunciare che mette fine al cosiddetto impuesto revolucionario, principale mezzo di sostentamento di tutta la struttura logistica dell'organizzazione. Secondo quanto riferito dall'unione degli industriali Confebask le lettere riportano che le estorsioni ai danni degli imprenditori cesseranno 'come conseguenza del cessate il fuoco dichiarato il 10 di gennaio scorso'.
L'ultimo invio di lettere ricattatorie risale al 26 di ottobre. Il fatto è stato giudicato con ottimismo e in maniera positiva dal governo basco e dal partito socialista basco, che esprime la maggioranza, dopo elezioni 'monche' in cui la sinistra indipendentista è stata esclusa con ogni mezzo dalla partecipazione.
La comunicazione dell'organizzazione armata è di particolare im portanza rispetto a possibili scenari futuri e risponde a una logica che si avvia verso la strada prospettata dalla proposta di pace della stessa sinistra basca: una verifica internazionale che porti a un processo di dialogo su due tavoli - militare e politico - che avrebbe come conseguenza e risultato finale lo smantellamento di Eta e un percorso politico per riconoscere la capacità di decidere del proprio futuro per i cittadini baschi.
Il segnale di Eta, forte, arriva negli stessi giorni in cui si attende il pronunciamento sull'esclusione di una coalizione elettorale, Bildu, accusata da un teorema politico-giudiziario di far parte di una strategia non meglio precisata di Eta. L'altro partito, Sortu, che ha soppiantato quello che era Batasuna, con nuovi statuti e rifiuto della violenza, è stato estromesso per via politico-giuridica sempre con la stessa accusa di essere al servizio della strategia dell'organizzazione armata.
28 aprile 2011 – Peace Reporter