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nuclear_04ATOMICHE, ACCORDO TRA USA E RUSSIA. SARANNO RIDOTTE DEL 25%.
A giorni una telefonata tra Medvedev e Obama per definire gli ultimi dettagli .
NEW YORK - Tra America e Russia sboccia il disgelo, è via libera a un nuovo smantellamento bilaterale delle armi nucleari strategiche. Obama e Medvedev firmeranno prestissimo il nuovo trattato per ridurre i rispettivi arsenali. Il summit, riferisce l´ambasciatore russo nella Repubblica Ceca, si terrà a Praga all´inizio di aprile, probabilmente l´8, a un anno dal loro primo incontro e dal discorso che Obama fece nella capitale cèca sulla "denuclearizzazione" (5 aprile 2009). L´annuncio è arrivato ieri in contemporanea da Washington e Mosca, in seguito a «progressi decisivi» nei negoziati. Secondo la Casa Bianca, entro pochi giorni Obama e Medvedev avranno un colloquio telefonico per risolvere gli ultimi aspetti concreti.
Il nuovo trattato sostituisce lo "Strategic Arms Reduction Treaty" (Start) del 1991, che era scaduto nel dicembre scorso. In base all´accordo le due superpotenze taglieranno del 25% le testate nucleari e i missili balistici. Scenderanno da 2.200 fino a 1.600 o 1.500 le rispettive testate, mentre verranno dimezzati (a quota 800) i cacciabombardieri strategici e i missili. La svolta di ieri è il più importante progresso nelle relazioni Usa-Russia dopo un lungo periodo di stallo. Fu quella crisi che spinse Obama ad auspicare un "reset" del rapporto, alludendo al tasto dei computer che si preme per far ripartire daccapo i programmi.
L´appuntamento di Praga è il primo successo concreto di Obama in politica estera. L´annuncio, giunto a 48 ore dalla riforma sanitaria, ha rafforzato l´impressione che sia cominciata una nuova stagione positiva per il presidente americano. L´accordo con Mosca era atteso da molti mesi. Per superare le diffidenze reciproche l´anno scorso Obama decise di accantonare lo "scudo spaziale" di Bush, almeno nella versione che prevedeva il dispiegamento di batterie anti-missili in alcuni paesi dell´Europa dell´Est vicini alla Russia. Ma quel gesto non bastò a rasserenare le relazioni. Nelle ultime settimane, però, i segnali di progresso erano stati avvertiti, a cominciare dal dossier delle sanzioni all´Iran: un terreno sul quale oggi per Washington l´interlocutore più coriaceo è il governo cinese, non quello russo.
La notizia dell´accordo sul nuovo trattato Start ieri è filtrata mentre Obama stava ricevendo alla Casa Bianca John Kerry e Richard Lugar, i due più influenti senatori della commissione Esteri. Un democratico e un repubblicano: a conferma che il presidente punta su una ratifica veloce e bipartisan. L´appuntamento di Praga si colloca opportunamente prima del vertice mondiale sulla non-proliferazione nucleare, che Obama ospiterà a Washington il 12 e 13 aprile. Arrivare a quell´appuntamento multilaterale con il nuovo Start già firmato, è un fiore all´occhiello. È anche un risultato simbolicamente prezioso, per fare avanzare la causa della non-proliferazione coinvolgendo altre potenze. L´obiettivo di Obama è una riduzione ben più sostanziosa delle armi nucleari, fino alla loro eliminazione completa. E come prossima tappa, avendo ricucito il dialogo con Medvedev, spera di ottenere un altro giro di riduzioni, e far scendere a quota 1.000 le testate atomiche.
(f.ramp.)
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LA REPUBBLICA 25 MARZO 2010