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PAKISTAN, UN INUTILE MASSACRO
Washington chiede all'alleato maggiore impegno nella guerra ai talebani nelle Aree tribali
La scorsa settimana la Casa Bianca ha criticato, per l'ennesima volta, l'inconcludente strategia militare del governo pachistano contro le roccaforti talebane nelle Aree tribali di confine, prendendo ad esempio gli scarsi successi dell'operazione 'Brekhna' (Fulmine in urdu) lanciata a gennaio nella regione di Mohmand.
''E' la terza volta in due anni - si legge nel documento inviato il 6 aprile al Congresso - che l'esercito pachistano si ritrova a dover condurre grandi offensive per riconquistare questa stessa regione: una chiara prova dell'incapacità dei militari pachistani e della loro carenza di una chiara strategia controinsurrezionale''.
Come un maggiordomo che, rimproverato dal padrone, cerca subito di dimostrarsi zelante per recuperare la sua stima, i generali di Islamabad, poche ore dopo le critiche statunitensi, hanno ordinato una massiccia offensiva aerea e d'artiglieria contro le basi talebane in Mohmand, nella quale sono rimasti uccise almeno cinquanta persone - tutti ribelli secondo i militari: solo ''due o tre'' i civili colpiti per errore.
L'attacco, sferrato tra venerdì e sabato, ha provocato la fuga di centinaia di talebani nelle vicine vallate dello Swat e del Bajaur, dove nel fine settimana si sono scontrati con i militari di Islamabad di stanza in quelle zone: almeno una decina le vittime.
Questo eterno gioco del gatto con il topo, con l'esercito che attacca da una parte e i talebani che scappano dall'altra e colpiscono le città, provoca enormi perdite umane (in media cinquecento morti al mese) senza indebolire minimamente il Movimento talebano pachistano (Ttp), che continua a contare sul suo quartier generale in Nord Waziristan.
Da lì - dove le forze governative non osano mettere piede, nonostante le pressioni di Washington - Hakimullah Mehsud continua a guidare indisturbato i suoi uomini nelle vicine regioni e a inviare kamikaze per colpire le città.
Come accaduto il 3 aprile con l'attentato a Dera Ghazi Khan, nel Punjab, che ha ucciso 50 persone. ''Una reazione alle atrocità commesse dal governo nelle Aree tribali'', hanno dichiarato i talebani.
Un ''barbaro atto di terrorismo'' che dimostra la necessità della ''lotta del governo pachistano per la creazione di paese pacifico e prospero''.
Negli ultimi sette anni, questa lotta tanto cara agli Stati Uniti ha cancellato almeno 34mila vite in una spirale infinita di attacchi e rappresaglie, sprofondando un paese giù povero in una crisi economica disastrosa dai risvolti sociali e politici imprevedibili.
Enrico Piovesana
12/04/2011  -  Peace Reporter