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caza_chinoL’IRA DEGLI USA PER LA CORSA AGLI ARMAMENTI DI PECHINO
Spesi 150 miliardi di dollari per rafforzare l’esercito nel 2009.  La Repubblica popolare ha rinnovato la flotta e acquistato nuovi sottomarini nucleari. In un dossier Washington esprime la propria preoccupazione.
Emanuele Bompan
Fonte: Terra - 18 agosto 2010
ll dipartimento della Difesa americano ha pubblicato ieri il nuovo rapporto sullo stato dell’esercito cinese, il Pla, People Liberation’s Army. Il documento, giunto con 5 mesi di ritardo mostra i passi da gigante compiuti da Pechino nel settore militare anche se “rimane lontana la capacità di disporre di potenza militare per operazioni di combattimento ad alta intensità, «almeno per la prossima decade». Ammodernamento, aumento del potere offensivo ed influenza strategica nell’oceano Pacifico e Indiano, questi gli elementi che emergono dalle 83 pagine del dossier redatto per il Congresso americano.
Cresce il budget (150 miliardi di dollari), anche se rimane solo un quinto della spesa Usa per gli armamenti. Uno dei punti più critici resta l’isola Taiwan. L’ex Formosa, oggi uno degli stati più ricchi del Sud Est asiatico, separatasi dalla Repubblica popolare cinese nel 1949, vede la Cina ancora oggi avanzare pretese di annessione. Da sempre intimorito dall’imponente esercito taiwanese, negli ultimi mesi l’esercito cinese ha installato una serie di missili balistici, dopo che il Dipartimento della Difesa Usa aveva annunciato che gli usa avevano intenzione di vendere a Taiwan armi per 6 miliardi di dollari.
A seguito di quell’annuncio le relazioni military-to-military, i rapporti diretti tra il Pentagono e la Pla erano stati congelati dalla Cina, considerando la mossa “ostile”. Crescono, poi, gli armamenti navali. Rinnovata più della metà della flotta di sottomarini, con l’aggiunta di sottomarini nucleari con missili balistici intercontinentali, aumentano poi anche i missili balistici da intercettazione ovvero i “carrier killer”. Il Pla ha deciso inoltre di raddoppiare risorse anche per la “guerra spaziale” e quella cibernetica. Gli Usa, nonostante l’apertura economica sono scettici. Le cause vanno cercate negli «scarsi progressi nei rapporti con la difesa».
Un ufficiale, intervenuto durante una conferenza stampa al dipartimento della Difesa a Washington, ha dichiarato: «Siamo preoccupati per l’assenza di trasparenza sulle intenzioni di espansione, per lo scarso accesso ad informazioni sulle capacità militari che sta acquisendo la Cina, e sulle intenzioni che sottendono queste acquisizioni» specie legate a Taiwan.
Il sito inglese dell’agenzia cinese governativa Xinhua, rimanda al mittente le accuse, anche se qualche analista come Norman Finkelstein le classifica come una sorta di messaggio diplomatico sottointeso per rafforzare i legami militari tra i G2. Secondo Xinhua, la Cina ha inviato all’Onu ogni anno dal 2007 un rapporto dettagliato sulla spesa militare.
Intanto gli Usa continuano a consolidare relazioni militari con avversari regionali cinesi, quali Vietnam, India e Corea del Sud. Con quest’ultima gli Usa hanno iniziato lunedì, 11 giorni di esercitazioni militari congiunte, mobilizzando più di 80mila unità. Un segnale per la Corea del nord, ma anche per la Repubblica Popolare.
Articolo al link http://www.terranews.it/news/2010/08/l’ira-degli-usa-la-corsa-agli-armamenti-di-pechino