Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024
mara2RIUNIONE SPIRITUALE ALL'ARCA ALEA LORES CON LO STIGMATIZZATO GIORGIO BONGIOVANNI
Arrivo all'arca Alea Lores insieme a quei due angeli incarnati che si chiamano Sergio Lenardon e Clara, esempio incarnato di alta aristocrazia spirituale. È prevista riunione spirituale questa sera e già stanno arrivando fratelli e simpatizzanti. Passano meno di dieci minuti e Giorgio ci chiama al capezzale del suo sacrificio: la sanguinazione delle piaghe permanenti impresse sul suo corpo da più di 20 anni...
Come sempre con discrezione si fa aiutare e chiede al caro Walter di giustificare con coloro che stanno arrivando il suo ritardo per la riunione. Vedo arrivare tante persone che non conoscevo, tanti giovani. Mi emoziono sempre quando posso abbracciare Emanuele, il figlio della nostra amata Lores. La saletta all'interno della casa è strapiena, lo spazio per sedersi sulle panche sembra insufficiente come sempre, ma poi alla fine ci si aggiusta, bambini compresi.  

La riunione inizia con la preghiera del Padre Nostro. Quelle mani giunte e senza guanti concedono a tutti noi presenti ancora una volta la presenza tangibile di un Segno Divino presente e operante. Beati coloro che credono senza vedere e senza toccare...questo mi è venuto da pensare in quel momento.   
“Ma perché io? Come può il Regno di Dio essere amico di un suo servo quale io sono?” Esordisce Giorgio.   
“Questa sera ho sanguinato ed ho ricevuto un messaggio preciso che vi devo trasmettere. Non è facile entrare nel Regno di Dio. È più facile che entri chi ama o  chi odia rispetto a chi indossa l'habitus del vittimismo, e lamenta sempre di non avere quello di cui ha bisogno, di non essere cercato, di non essere compreso, di non essere amato...
Bisogna stare molto attenti a questo atteggiamento che condiziona e pone in tentazione lo spirito e che a me personalmente irrita molto, perché mette a repentaglio la salvezza dell'anima e dello spirito. Vi devo spiegare perchè chi odia ha possibilità di entrare nel Regno di Dio: perché può convertire e trasformare la passione che sfoga nell'uccidere e nel fare del male in bene assoluto. San Paolo perseguitava e consegnava a morte ai Romani i primi cristiani; una volta folgorato dalla Luce sulla via di Damasco è diventato Apostolo di Cristo fino al sacrificio della sua vita. La scintilla divina in coloro che esercitano il male è molto attiva e Dio è molto attento a loro perché se mutano la loro predisposizione e le loro azioni in positivo possono dare molto alla vita”.
Ci sorride Giorgio e continua:
“Dobbiamo essere forti nell'unione, nella comprensione, bisogna cercare i fratelli senza aspettative, senza pretendere di essere cercati. Dovete sapere che il migliore, colui che ha più talenti lo dimostra mettendosi al servizio di tutti. Senza interessi personali e tornaconti.
Cercatevi gli uni con gli altri, senza contare, calcolare quante volte lo avete già fatto. Dovete sapere che più un fratello si allontana più io lo cerco, non formulo il pensiero: ma cosa ci posso fare se lui non mi chiama? Questa è una trappola, è VITTIMISMO, e con questo non si entra nel Regno di Dio.
Ecco fratelli, è questo il messaggio che ho ricevuto. Io sono qua con voi, chiedetemi ora tutto quello che volete”.

D. Come si fa con chi non vuole essere cercato?
“Non si possono costringere le persone. Comunque vi dico di non smettere di insistere e continuare a chiamare quella persona con dolcezza e con amore se accetta ed ha piacere di essere cercato; con l'amore si può incidere nell'anima di chi rifiuta. L'amore può tutto.  L'amore può tutto. Vi racconto che di recente alcuni fratelli della Sicilia che mi conoscono da più di 30 anni hanno testimoniato quello che per loro è stato il motivo per cui il Signore mi ha scelto. Allora ero il più giovane, ero un ragazzino e per me il C.S.F.C. (Centro Studi Fratellanza Cosmica) era tutto, la cosa più bella della mia vita. Secondo questi miei amici il motivo per cui il Signore mi ha scelto è perché io li cercavo sempre, in continuazione, nonostante loro da me, a Floridia dove abitavo, non venivano mai, ma mai veramente!”

D. Una volta tu hai detto: chi difende me difende la Verità, chi difende la Verità difende me. Ti chiedo come dobbiamo intendere la Verità.
“Non mi riferivo a me stesso, con tutti i peccati e debolezze che ho, mi riferivo al caso in cui dovessi subire una persecuzione per una causa giusta. In quel caso la Verità di quella causa va difesa; ciò va fatto senza nessun timore di perdere la faccia, di essere derisi o incompresi. È questa l'evoluzione, anche se a volte può costare un caro prezzo, come quello della vita. Ricordate Giordano Bruno? Aveva un carattere impossibile, ma lui oggi è ricordato per la Verità che ha testimoniato e difeso, al caro prezzo della tortura e della sua vita”.

D. Ci hai parlato tante volte della incarnazione per missione. Ci hai portato gli esempi dei bimbi che muoiono di fame o dei soldati che muoiono in guerre ingiuste. Che differenza c'è tra questi Cristi e quei casi di sofferenza forte, che portano anche al trapasso, che avvengono anche in mezzo a noi?
“Quando si muore di morte violenta è per karma e viene concesso di rinascere per missione se questa sarà a favore della vita.
Io dico NO! alla guerra senza SE e senza MA. Quindi in guerra si muore ingiustamente, per un valore che è antitetico al Padre. Coloro che perdono la vita a causa della guerra si incarnano poi per missione, in aree territoriali dove possono compierla e dove possono esprimerla, in ambiti culturali precisi.     
Per i bambini che muoiono di fame invece non si tratta di KARMA. A loro appartiene il Regno di Dio a prescindere da dove nascono e per quanto tempo si sono protratti i patimenti della fame. Loro sono il corpo Mistico di Cristo. Quando invece riescono questi esseri superano i 14 anni allora la loro esperienza è Karma.
Tre sono le leggi sui bambini che Gesù Cristo ha letteralmente 'gridato':
…Lasciate che i bambini vengano a me; (Marco 10,14)
…se non sarete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli. (Matteo 18, 1 -5).
...Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare (Luca 17,1).
Nessun maestro può dirvi che i bambini muoiono di fame per karma.
Venendo a noi vi dico che quasi tutte le sofferenze che patiamo sono causate da noi stessi, il più delle volte sono inutili, abbiamo avuto tanto dalla vita e non abbiamo motivo di lamentarci né di respingere la sofferenza.
Anzi, se la sofferenza patita non viene benedetta non siamo soldati di Cristo. Se invece si è in missione e si muore per Cristo allora si che si è un Suo vero seguace. Noi dobbiamo morire per Lui, si muore di morte violenta quando sei un Suo Apostolo. E anche quando si vive a lungo fino all'ultimo respiro si deve vivere per Lui, essere pronti a dare la vita sempre. Veniamo ai casi specifici: quando si muore di infarto si è concluso un ciclo. In mezzo a noi ci sono stati esseri speciali che sono trapassati ed hanno assunto su di sé i peccati dei fratelli. Vi ricordo Liliana in Argentina e la cara Lores qui in Italia. La loro è stata una grande missione. Entrambe sono state angeli che con il loro sacrificio ci hanno purificato. Non a caso i loro nomi sono stati dati a 2 arche molto importanti in Argentina (Las Parejas) e in Italia (Pordenone).
Si può trapassare per vecchiaia, ma sempre bisogna mantenersi come soldati di Cristo, si deve vivere fino all'ultimo respiro con passione, amicizia, lavorando per il risveglio delle anime, etc.
Il Suo giudizio è molto più severo per coloro che come noi hanno detto di amarlo, di volerlo servire, in particolare dopo aver visto i segni. Da noi Gesù vuole tutto, senza alcuna attenuante. Non ci saranno scusanti se avremo risparmiato anche l'1%. In tal caso non si farà la morte seconda, ma si dovrà comunque ripetere l'esperienza.
La parabola dei talenti è quasi 'cinica' in questo senso. Al servo che ha restituito l'unico talento che gli era stato dato invece di raddoppiarlo come aveva fatto il servo che ne aveva ricevuti 5 il padrone ha detto di tutto! E lo ha allontanato”.

D. Cosa accadrà per coloro che non credono?
“Prenderanno due schiaffi da Gesù, ma verranno accolti lo stesso e se hanno servito una causa giusta entreranno nel Regno di Dio. Il Regno di Dio è amare il prossimo come sé stessi, non c'è scampo. Ecco la prova che si deve superare, la meta da raggiungere. Lo spirito di ciascuno di voi si è incarnato per questo: per il Regno di Dio che si instaurerà su questa terra.
Tutto ciò che vi può dissuadere da questo è tentazione. Prima viene il Cristo e poi la famiglia, la moglie, il lavoro etc. Tutto rientra nel contesto della vita, ma prima di tutto viene il Cristo. Ricordate che quando il tentatore viene è perché ha avuto il permesso da Dio. Dio non ha rivali”.

D. Come dobbiamo intendere l'economia creativa?
“Come uno scambio tra dare e avere. Così come sulla terra è anche tra Dio e l'uomo. Dio è la Multinazionale, l'uomo è l'azionista, magari di maggioranza, ma comunque siamo chiamati a valorizzare la 'piattaforma'. La differenza è che lo scambio non è basato sul profitto di nessuno, ma è finalizzato alla stessa Creazione.
Il Signore ci vuole guerrieri e consapevoli della prova che ci arriva e che comunque POSSIAMO superare. La prova deve e può essere superata con forza, con spirito virile, senza spiagnucolamenti, senza passività. Abbiamo l'esempio del Maestro, quando dice: Adonay! allontana da me questo calice amaro, ma sia fatta la Tua non la Mia volontà...E poi grida a Zera: Non è me che vuoi? Eccomi, lascia liberi gli altri!...

D. Come mai nell'orto degli ulivi avevano bisogno di riconoscerlo?
“Gesù era conosciuto dal popolo ma non dalle guardie del tempio, da tutti gli scribi e farisei. I 'Nazareni' inoltre  avevano lo stesso modo di tagliare la barba ed i capelli, perciò di notte nell'orto degli Ulivi non volevano commettere errori. E comunque Gesù somigliava molto a Giovanni l'apostolo, seppur questi fosse più giovane di Lui di 10 anni”.

D. Gli Israeliti che attaccano Gerico, abbattono le mura, e invadono la città... perché hanno poi sterminato donne e bambini?
“Bisogna vedere quale Dio essi servivano. Loro hanno scelto di seguire un Dio sbagliato che hanno chiamato Jahvè, e hanno posto in essere scelte sbagliate, contro la vita. Sapete che è successo più di una volta  a questo popolo.
Cristo non ha mai nominato il nome di  Jahvè, solo il nome di Adonay...ci sarà un motivo. Questi sono discorsi altamente iniziatici.
Nel popolo eletto c'era tanta confusione, il Cristo è venuto ed ha chiarito tutto. Ecco perché Lui ci ha detto che non si possono servire due padroni. Che Dio è quello della guerra, della decima, del sabato?!...Non  voglio disquisire sui nomi, ma il Dio che ordinava la guerra non era Adonay.
Di dei che si sono camuffati e che hanno disubbidito a Dio ce ne sono stati tanti”.

D. La prova di Abramo sull'altare. Giorgio, io sono madre e l'ho provato sulla mia carne. Mi chiedo tante volte se la prova dell'altare che Dio ha sottoposto ad Abramo è stata amore per Dio o timore per Dio; io non riesco a capire quella prova; io stessa con la prova di sofferenza che abbiamo avuto con il nostro bambino non ce l'ho fatta più e mi sono detta: “Basta Signore con tutta questa sofferenza!”
“Cara, la prova di Abramo è dimostrazione che il figlio che si ha esiste, ma non ti appartiene, è come se fosse concesso in prestito; è stato concepito in te, ma non ti appartiene e se Lui, il Padre, lo rivuole è Suo...quella di Abramo è stata una prova di affidamento totale, di fedeltà.   Ricordate che Dio è il Monarca e che può essere Lui o Suo Figlio ad inviare i suoi angeli. Dio ha fermato il braccio di Abramo e ciò è avvenuto perché questi ha avuto fede, ed ha superato la sua prova".

Le lacrime di Francesca e lo sguardo di Vittorino mi toccano dentro, l'emozione è intensa.

D. Come si alimenta l'amore?
“Con la solidarietà, alimentando l'amicizia tra i fratelli. Con la propria moglie o compagna si alimenta con l'affetto, la tenerezza, la premura. Essere solidali tra di noi è importante e non significa essere deboli.”

D. Adonay quindi è il massimo...
“Sì. Così come per noi Cristo è il massimo. Ma ci dobbiamo chiedere come Lui ha potuto dire che avremo fatto cose più grandi di Lui? Ci voleva dire che sfruttiamo solo in minima percentuale l'intelligenza che abbiamo,...e che non abbiamo fede. Lui ha resuscitato i morti...quindi noi arriveremo a non morire mai. Sfruttiamo solo in minima percentuale il potenziale che abbiamo, perché il nostro spirito è poco evoluto”.

D. Giacinta? È ritornata?
“Giacinta è Lorella. Nella mia casa lei è un raggio della Madonna che mi protegge dalle mie miserie.”

D. Binomio tra amore e giustizia.
“Sono due aspetti differenti dello stesso sentimento. La giustizia divina ti porta comunque a realizzare l'amore, anche quando si devono espiare colpe tremende.
Pensate al ricco epulone che è andato all'inferno per non aver dato da mangiare al povero. Non vorrei essere nei panni dei ricchi come lui...Questa vita è un lampo nei confronti dell'eternità. Anche quando si vive nella dimensione delle Tenebre si è con la coscienza dello spirito eterno, ma si ha, e si vive con la sensazione del tempo che scorre. È terribile. Si espia la colpa incarnati in una forma fisica involuta, ma con la sofferenza emotiva di essere umano...magari per 49 milioni di anni...”

D. Il linguaggio del sole. In questo periodo si è intensificata l'attività solare...la vedo come un linguaggio; cosa ci sta comunicando il Sole?
“Linguaggio del Sole è anche colui che ti sta parlando!”.

Con questa espressione Giorgio si alza e abbraccia tutti.

Che l'emozione dello spirito alimentata dalla Verità di tutti questi insegnamenti sia il sale e il lievito delle nostre vite.

Con amore. Mara  
Pordenone. Arca Alea Lores
1 Ottobre 2010

A Roma alcuni giorni fa una cara persona ci ha fornito il link per ascoltare una canzone. Testo e musica di Marco Malatesta.

http://www.youtube.com/watch?v=8_U5TFtqll4