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Comunicato del 27 luglio 2013
Della Coletta Mara
Dalla sanguinazione delle stigmate dello stesso giorno:
 “Il Sole Cristico vi benedica”
Siamo nel punto operativo di Belpasso in Provincia di Catania che fa capo allo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni dove è in corso una lezione spirituale. Giorgio è onorato di avere in sua presenza anche un gruppo di persone, amici e fratelli,  della scuola teosofica di Catania oltre ai fratelli dell’Arca dell’Aquila. Auspicando una futura collaborazione per diffondere il messaggio di Cristo dice: “Il grande corpo mistico di Cristo racchiude tutti noi fratelli molti dei quali abbiamo apparentemente dei percorsi diversi.”
Questo è il tempo della seconda venuta fisica di Cristo “non conosciamo il giorno e l’ora di quando verrà per giudicarci secondo le opere che abbiamo fatto. Il buddista, il mussulmano, il cristiano,… il laico, tutti quelli che avranno lavorato a favore della vita saranno insieme nel Regno di Dio e questo è il messaggio universale più grande che possiamo ricevere.
Cristo è l’Avatar degli Avatar, l’Essere più evoluto dell’intero Universo. 2000 anni fa incarnato nel corpo di Gesù con il suo sacrificio ha preso il Karma di tutti noi e ci ha dato un cammino di salvezza.” Da questa affermazione prosegue parlando delle Gerarchie Celesti, del Nuovo Regno che Gesù  Cristo dopo il giudizio instaurerà sulla Terra per chi ha messo in pratica i suoi insegnamenti amando e sacrificandosi per la giustizia, la pace e la fratellanza e di chi non ha accettato l’offerta di redenzione quindi dovrà subire altre reincarnazioni in altri mondi in attesa di realizzare la reale identità spirituale.
“E’ tempo di selezione, di separare il grano dalla gramigna.
Il Regno di Dio è un traguardo che ci dobbiamo guadagnare giorno per giorno ma il Vangelo ci dice (cap.24 di Mt): “chi persevererà e avrà fede sino alla fine, sarà salvo“.
Il consolatore, lo spirito di Verità è in mezzo a noi e ci aiuta a capire cose che 2000 anni fa non potevano essere capite. L’Universo è infinito e abitato e poi c’è la terza dimensione, la quarta, la velocità della Luce di cui si possono trovare diversi approfondimenti nel sito www.giorgiobongiovanni.it.
Già per gli uomini di allora era difficile capire quando diceva: (Gv 6, 51-58) “mangiate la mia carne e bevete il mio sangue”. Egli si riferiva alla Comunione, si riferiva al grano, quindi al pane,  che il Sole fa maturare nel solstizio d’estate, all’uva, al vino, figuriamoci avesse parlato loro di extraterrestri o del Cosmo.
“Oggi noi possiamo capire che l’Universo è abitato, che ci sono centinaia di miliardi di mondi abitati che sono stati visitati da Cristo. Sono civiltà evolute. Credono in Dio, amano Cristo, gli Esseri Celesti e ci vogliono aiutare perché noi siamo fratelli ancora caduti. Noi siamo un po’ come gli Angeli caduti perché viviamo in un immondo infernale di violenza e di morte.
Prima di dare spazio alle domande vi racconto una cosa che ha avallato un discorso che faccio da anni. La NASA ha fatto un calcolo col computer grazie anche alle centinaia di migliaia di foto inviate dal telescopio Hubble in questi anni: nel Cosmo ci sono tante Stelle che superano 3000 volte la somma di tutti i granelli di sabbia della Terra comprese le spiagge. Cosa siamo noi? Niente. Ma nello stesso tempo il tutto perché Dio ci ha dato la coscienza per capire questo immenso e gigantesco Cosmo perché abbiamo lo Spirito Santo dentro".
Giorgio parla poi dei nostri fratelli extraterrestri che stanno preparando un grande contatto “vogliono farsi vedere da tutto il mondo come tentativo estremo di suscitare amore nello Spirito delle persone e dei potenti della Terra” e conclude “Ma noi che dobbiamo fare? Noi dobbiamo fare quello che Cristo ci ha detto: risvegliare le anime finchè Lui torna anche se è in atto l’Apocalisse".
Aggiorna i nostri nuovi amici dell’ attività svolta dalla rivista Antimafiaduemila di cui  è direttore compreso le manifestazioni organizzate, nello specifico il 18-19 luglio, a Palermo collaborando con il gruppo delle Agende Rosse capeggiate da Salvatore Borsellino fratello del magistrato Paolo Borsellino in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio.
E poi le domande, alcune profonde nel concetto che però troveranno spazio nella cronaca approfondita e dettagliata che seguirà.
28-7-2013
Della Coletta Mara