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joli2Di Sonia Alea
Incontro a Palermo 1 febbraio 2015
La intima saletta dell'hotel Jolì ospita una cinquantina di persone venute nel pomeriggio di domenica per ascoltare Giorgio Bongiovanni. Amici di vecchia data, fratelli spirituali, compagni e compagne di battaglie sociali, e un ospite d'eccezione la bellissima Oxana, una carissima sorella di Mosca che durante i viaggi di Giorgio in Russia era stata una delle principali responsabili del grande lavoro di divulgazione e di organizzazione di conferenze, riunioni, dell'incontro con gli astronauti ecc. Un incontro inaspettato carico di emozione e di tanti bellissimi ricordi che Giorgio e Oxana condividono insieme al termine dell'incontro e durante la cena.

Specificando che il suo serio impegno nella città di Palermo attraverso le attività di AntimafiaDuemila è di natura laica perchè “la lotta alla mafia è una responsabilità di tutti”, Giorgio prosegue con il racconto della sua esperienza mistica iniziata fin dall'infanzia con la visione di esseri che venivano da altri mondi e di navicelle spaziali non terrestri definite UFO. Racconta quando all'età di quattro/cinque anni scappò di casa con grande preoccupazione dei genitori che con sconcerto lo ritrovarono concentrato e felice a spingere il carro di San Sebastiano durante la processione del paese. “Nella mia cameretta io avevo visto degli Angeli che mi avevano detto di andare a spingere il santo” dice Giorgio e prosegue: “Una volta invece, mi ha raccontato la mia mamma, mi sono alzato durante la notte  perchè era entrata una luce nella mia stanza e avevo visto un Angelo che portava il Santissimo Sacramento.” Giorgio divenuto giovane desidera sapere chi erano questi esseri che tante volte lo avevano visitato ed ecco entrare nella sua vita all'età di 13 anni la figura di Eugenio Siragusa che ne diviene la guida preparandolo con insegnamenti filosofici, metafisici e spirituali alla missione che lo avrebbe presto chiamato. “Il fulcro della mia esistenza è Cristo” dice Giorgio “e la Madonna 25 anni fa a Fatima, dandomi questo miracolo, ha marcato la mia vita cambiandola completamente” afferma raccontando che non avendo più la possibilità di poter lavorare per la stigmatizzazione avvenuta sulle mani decide di vendere la sua ditta e quanto gli rimane del guadagno del suo lavoro per potersi dedicare interamente alla missione affidatagli dalla Vergine. Si sofferma quindi a spiegare che è assurdo pensare di poter essere soli all'interno dell'universo sconfinato in cui viviamo.

Le domande di Giovanni Micale, che insieme ad Angelo Aiello (entrambi nostri carissimi fratelli), aveva aperto l'incontro in attesa del suo arrivo, conducono Giorgio verso risposte chiarificatrici per molti dei presenti. Alla domanda del perchè la popolazione non coglie i segni che vengono mandati sulla terra, sia di natura ufologica che spirituale, Giorgio spiega che su sette miliardi di persone solamente due miliardi e mezzo hanno la possibilità di pensare e di scegliere cosa fare della propria vita, perchè il resto della popolazione ha gravissimi problemi di sopravvivenza non avendo cibo e acqua a sufficienza per poter vivere, mentre altre centinaia di milioni sono in guerra o abitano in stati narcos e già stanno vivendo la fine del mondo, paesi come Siria, Libia, Nigeria, Iran, Palestina, vari paesi africani, Paraguay, Colombia. “Queste persone non possono quindi” prosegue “avere la lucidità di pensare a qualcosa che non sia cercare di sopravvivere. Noi in questa sala per quella gente siamo persone ricche perchè abbiamo il riscaldamento, la televisione, il cellulare, l'automobile. E quindi noi abbiamo la possibilità di pensare se vogliamo. Ecco perchè viene studiata la forma, da chi detiene il potere, per poter mantenere nascosta la verità. C'è un potere che non vuole che troviamo la verità nel campo spirituale, in quello farmaceutico, imprenditoriale, bancario, sociale, in qualsiasi campo. Il potere cerca quindi di non far passare le informazioni che possano dare alla gente la possibilità di pensare, riflettere e trovare la verità”. Ma la Verità può essere trovata da coloro che veramente desiderano conoscerla.

Giorgio racconta che la Madonna di Fatima gli disse di recarsi in alcuni stati del mondo come ad esempio in Russia e negli Stati Uniti, dove luì si recò e incontrò astronauti, militari, generali, che gli diedero numeroso materiale sulla presenza extraterrestre nel nostro pianeta. Una congiura del silenzio quindi su questa realtà. Ma perchè? “Loro, gli uomini di potere, hanno capito che questi esseri molto più evoluti di noi, sono pacifici” spiega Giorgio “e non sono interessati a farci del male, ma solo a sensibilizzare il nostro spirito che è malato di egoismo. Se noi abbiamo fondato il nostro potere sulla ricchezza e sulla sopraffazione, come pensate possano accettare la presenza di esseri che sono in grado di risolvere tutti i problemi del mondo con uno schiocco di dita?” La platea segue attentamente. “Tutte le grandi multinazionali fallirebbero all'istante” continua Giorgio, “potremmo vivere senza più i soldi, senza più le guerre, senza più le malattie, purificherebbero completamente il nostro pianeta. Hanno la capacità di superare la velocità della luce. Ecco perchè il potere deve prendere dei provvedimenti. Chi detiene il potere sulla terra ha capito purtroppo la metodologia di questi esseri che non possono interferire con il nostro libero arbitrio e per questo hanno studiato il modo per tenere nascosta la loro presenza. Ma non sanno che nel momento in cui Dio gli darà l'ordine di annientare l'umanità loro lo faranno” precisa Giorgio “quello stesso Dio di Sodoma e Gomorra e del diluvio universale. Quel Dio che vuole separare il bene dal male. Perchè non dovrebbe rifarlo ora?” Una domanda alla quale è difficile trovare una risposta. “Noi abbiamo perduto il timore di Dio, abbiamo dimenticato i dieci comandamenti, ecco perchè Dio può scatenare la Sua Santa giustizia” dice Giorgio “Ma il mondo non può finire casomai si trasforma. E comunque ricordiamoci che tutti siamo eterni…”.

In un clima intimo e amichevole si susseguono le domande dei presenti che proseguono toccando vari temi. “Per acquisire conoscenza dobbiamo reincarnarci” spiega Giorgio rispondendo ad una domanda sulla reincarnazione, “poi quando prenderai la laurea non dovrai reincarnati più ma farai altre esperienze fino a raggiungere la gnosi cioè fino a divenire come Dio. Gesù stesso c'è l'ha detto: ‘Voi siete dei e farete cose più grandi di me’. Solo che lui è Colui che ci ha creato mentre noi siamo i creati quindi gli dovremo sempre devozione. Il motivo di ritornare a nascere in acqua e spirito  è quello di acquisire conoscenza attraversando la pianura della gioia e la montagna del dolore. Occorrono centinaia di anni per terminare la scuola delle incarnazioni. Mentre invece lo spirito è eterno”. Giorgio spiega che il ricordo condizionerebbe le scelte durante l'incarnazione per questo ci dimentichiamo alla nascita le vite passate ma il valore di quanto abbiamo vissuto in quelle vite rimane dentro di noi. Ci ricorderemo nuovamente di tutto solo quando acquisiremo conoscenza e coscienza. Sottolinea che vi è anche una incarnazione che avviene per missione ma questa appartiene solo ai mutanti.

Sono presenti in sala mamme e papà di figli scomparsi molto giovani che cercano consolazione e speranza nelle parole di colui che offre verità e certezza. “Il sacrificio di queste creature angeliche avviene perchè loro vogliono salvare la nostra anima” dice Giorgio. “Puoi dare un messaggio a noi mamme che abbiamo perso i nostri figli?” chiede una di loro facendosi portavoce di altri genitori che vivono il medesimo dramma e che hanno a loro volta creato gruppi di incontro: “Non potrei mai di fronte al terribile dolore di una mamma che ha perduto un figlio dire qualcosa di scontato. Posso dirvi che dovete trasformare in gioia e in ringraziamento quel dolore perchè i vostri figli vi hanno ricondotti a Cristo. Dobbiamo ringraziarli perchè hanno salvato la nostra anima. Gesù mi ha detto che quando tornerà e giudicherà il mondo, il muro che ci separa da loro si squarcerà e noi potremo finalmente rivederli”. Un'altra mamma porta la sua testimonianza in avallo al messaggio appena dato: “Mia figlia è morta ma ci ha trasformato la vita salvandoci tutti. Volevo solo dare una conferma a quello che ha appena detto lei” esclama la signora. Prove di vita difficili, tragiche e dolorosissime che ci aiutano a comprendere e a prendere esempio da queste persone che hanno trasformato la loro disperazione in forza di redenzione ricordandoci quanto siamo fortunati quando la vita ci risparmia da queste sofferenze e quanto dobbiamo essere grati ad essa con la gioia nel cuore e il servizio verso il prossimo.
Il discorso verte poi sulle apparizioni di Medjugorie delle quali Giorgio rivela credere fermamente anche se “i ragazzi sono stati condizionati per intervento della chiesa. Purtroppo i veggenti non hanno la stessa forza di attaccare il male così come perlomeno a me la Madonna ha detto di fare. Diciamo che sono cauti e non rivoluzionari come me” dice. Poi una domanda sul diavolo, Totò Riina e il riscatto: “Nel caso di Toto Riina” risponde Giorgio “possiamo dire che ha fatto il patto con Lucifero e che quindi lo dobbiamo combattere con tutte le nostre forze. Certo che si può riscattare ma deve dare tutto, dire tutta la verità e dare la vita per la Giustizia. Tutti coloro che portano morte e violenza lavorano con l'anticristo, nella mafia italiana ci sono uomini tra i suoi migliori alfieri”.

Una signora presente in sala chiede di poter raccontare la sua esperienza vissuta nel tormento del demonio. “Ma io sono un alfiere del diavolo? Chi sono io me lo dici?” domanda a Giorgio. Lui la guarda intensamente chiedendole il suo nome, poi dice: “Daniela come stai ora?” “Meglio” dice lei. “Metti una figura di Cristo nella tua stanza. Tu sei una mia sorella non sei un alfiere dell'anticristo. Prega e fai azioni, anche piccole, ma ogni giorno per il bene, mantieniti impegnata e stai tranquilla non ti disturberà più. Vieni abbracciami”.
“Nel Vangelo troviamo la Verità” prosegue ancora Giorgio in risposta ai quesiti posti. “Nei quattro Vangeli canonici  la vita di Cristo è concentrata fortemente nel rispetto della legge del Padre, nell'aiutare chi soffre e nello scagliarsi contro il potere” Giorgio afferma che nonostante sia stato accertato il taglio di alcune parti  o siano state fatte delle traduzioni non precisamente esatte che ci portano a dover interpretare alcuni passi del Vangelo,  possiamo dire tutto sommato che la sintesi è ottimale. Sono presenti infatti gli insegnamenti basilari per poter comprendere e seguire Cristo.

Cristo ci parla degli extraterrestri chiamandoli – I miei soldati-. “Sono coloro che apparvero ai pastori quando nacque Gesù” prosegue ancora spiegando poi, in risposta alle varie domande, le sembianze di questi esseri: “Alcuni sono come noi, altri sono di luce, hanno le nostre sembianze ma sono tutti di luce, nella bibbia vengono chiamati Angeli e hanno la capacità di materializzarsi. Poi ci sono quelli bassi e piccoli. Ma quello che ci accomuna è lo spirito. Loro per noi provano tanta pena ma riconoscono che anche se noi siamo peccatori e poco evoluti siamo fratelli e ci vogliono aiutare”.

Ma il cuore della conferenza appartiene sempre a Lui, Gesù Cristo.

“Gesù non era di questo mondo e lo dimostrava con quello che faceva” la voce di Giorgio si fa calda e profonda come sempre quando parla del Suo amato Maestro. “Quello che mi rende devoto a Lui è il fatto che Lui è l'incarnazione della difesa dei deboli, è l'antitesi di tutti i poteri, l'antitesi della chiesa stessa con i suoi roghi, le sue persecuzioni, la sua ricchezza, speriamo che ora con il nuovo papa qualcosa possa cambiare veramente. Cristo era il figlio di Dio e con uno schiocco di dita poteva farci scomparire tutti, invece Lui cosa fa? Si allea con i deboli, con gli umili, con i peccatori. Quando Gesù entra nella casa dell'apostolo Matteo vi trova  prostitute, orge, droga. Il nostro Signore entra e trova venti, trenta persone ammucchiate, drogate, tutti si scandalizzano, compresi gli apostoli. Appena entra tutte le escort di quel tempo si coprono per un istinto di vergogna. Ma Gesù dice che Lui è venuto per aiutare chi ha bisogno schierandosi contro la mafia, il potere. Questa è la Sua bellezza. -Voi siete i nemici di Mio Padre- fa capire ai potenti, quindi quando noi andiamo contro i potenti, contro il potere, stiamo facendo il volere di Cristo. Cristo è l'esempio della manifestazione di Dio. In questo mondo abbiamo dei falsi Cristi che nel Suo nome fanno delle cose aberranti. Gesù ritornerà con potenza e gloria sulle nuvole, non rinascerà come un bambino perchè Lui è risorto dai morti ascendendo al Cielo con tutto il Suo corpo e per dimostrarcelo ritornerà con il corpo di duemila anni fa. Sarà accompagnato da questi esseri straordinari che sono gli Angeli e tornerà per giudicare gli uomini e far transitare questa umanità da una frequenza umana materiale ad una superiore spirituale. Sarà Lui a stabilire chi potrà essere idoneo ad entrare in questo nuovo regno e lo saranno coloro che avranno fatto azioni in favore della giustizia, della  fratellanza, dell'altruismo. La conoscenza che abbiamo acquisito della verità è una grande tentazione se non facciamo niente per il nostro fratello che soffre o che è perseguito dalla giustizia. Noi dobbiamo dire la verità e difenderla. Io sono fortunato perchè Gesù l'ho visto non solo in visione ma anche in carne ed ossa, è venuto a trovarmi a casa mia, per questo posso dire che Lui è già sulla terra”.

Alla richiesta dei presenti Giorgio racconta l'esperienza che nonostante la abbia raccontata tante volte è sempre incantevole da ascoltare: “Vedo nel tetto della cucina di casa mia un puntino di luce dal quale parte un raggio laser rosso e oro che si proietta fino a terra. Immediatamente questo raggio di luce si materializza e vedo la figura di Gesù, molto simile alla figura della Sindone. Un misto di emozioni mi pervade, rimango bloccato, fermo, aspetto di vedere cosa fa. È scalzo e sollevato a terra, indossa una tunica rossa consumata e emana un forte profumo di rose. Quando tocca il pavimento con i piedi stigmatizzati inizia a camminare lentamente, ha una barba rossiccia tagliata nel mezzo del mento, i Suoi occhi sono penetranti. Del pane è rimasto sulla tavola dalla cena. Faccio un movimento con la mano per invitarlo a sedersi e  Lui si siede di fronte a me. Io sono lì, come uno scemo, ma devoto, posso solo abbassare la testa e aspettare. Lui sta lì, con le mani appoggiate sul tavolo e mi guarda. La prima cosa che mi viene in mente in quel momento è quella di offrire al Signore il pane che era sulla tavola e Lui mi risponde con una voce possente, da uomo forte e vigoroso, mettendo la Sua mano stigmatizzata sulla mia spalla: ‘Si figliolo ma ricordati che dobbiamo mangiare il pane della vita’. Prende quindi il pane, lo porta alla sua bocca, lo mastica e lo ingoia. Poi mi guarda e capisco che deve andare, fa il percorso a ritroso e torna indietro senza darmi mai le spalle, io lo seguo con lo sguardo, il suo corpo diviene nuovamente di luce assottigliandosi fino a divenire il raggio laser che avevo visto entrare dal tetto e così come l'ho visto arrivare se n'è andato. Mi aveva detto -Dobbiamo mangiare il pane della vita- perchè la Sua umiltà è immensa ma intendeva dire: -Devi mangiare il pande della vita- che significa: -Devi seguire il percorso della Croce ed essere disponibile a dare la tua vita-.

Bisogna mettere la nostra vita nelle mani di Cristo servendo la Sua Causa, disponibili a lasciare tutto per Lui e per il futuro dei nostri figli, pronti a superare qualsiasi prova la vita ci metta davanti.
“La prova più grande e più pericolosa” dice Giorgio, “quella che mi fa più paura è la prova della fede. Quando siamo attaccati nella fede. Quando iniziamo a vacillare nella fede. Stiamo attenti perchè c'è il rischio che non ci rialziamo più. Abbiate sempre fede perchè Cristo ritornerà e porterà la pace a tutti gli uomini sulla terra. Ma prima di quel giorno ricordatevi sempre che qualsiasi cosa accada intorno a voi dovete dire: Sia fatta la Tua volontà Signore”.

Da Palermo
Sonia Alea
Palermo 3 febbraio 2015