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I DIRITTI NEGATI ALL'INFANZIA

Convegno al teatro cicconi

“La fame nel mondo è un investimento nella nostra società”

Qualsiasi società dotata seppur di un minimo quoziente intellettivo comprende l’esigenza di garantire il futuro alle nuove generazioni e quindi al pianeta stesso che la ospita. Tale primario obiettivo detiene quindi la priorità su qualsiasi programma, organizzazione o progetto sociale.
La salute del pianeta e la salvaguardia della crescita dei bambini e dei giovani dovrebbero essere la preoccupazione costante da parte di tutti gli abitanti del pianeta, nessuno escluso. Tutti sono chiamati a dare il proprio importante apporto a questa collettiva educazione di crescita, gli anziani con la loro saggezza, gli adulti con il loro esempio, i governanti con le loro leggi, e così via. I bambini e i giovani, la forza del futuro, dovrebbero solo ricevere, perché il loro dare è insito nel vivere in mezzo a noi. Dovrebbero essere seguiti con amore nella loro crescita, accompagnati passo, passo nel cammino della vita, rispettando le caratteristiche di ciascuno di loro, amplificando i loro valori, imparando da ogni loro gesto tutti i giorni, assicurandogli tutte le necessità affinché il loro valore innato e la loro splendida e irripetibile creatività possano esprimersi al meglio sorrette dall’esempio degli alti valori etici e morali dei loro genitori, dei loro insegnanti, dei loro governanti e dell’intera società civile.
Il Pianeta dovrebbe essere tutelato e curato in ogni suo aspetto e manifestazione, le ricchissime risorse che dona ai suoi abitanti dovrebbero essere sfruttate con intelligenza in modo che queste possano moltiplicarsi e divenire sempre più ricche e abbondanti.
È ciò che la nostra società ci propone?
Ma come non ci si può vergognare di vivere ciò che stiamo vivendo??? Uno schiaffo all’intelligenza umana.
Un livello etico, morale e culturale al di sotto dello zero e la gran parte della popolazione fa finta di non vedere ponendo come struzzi la testa sotto la sabbia, scaricando sugli altri le cause dei problemi e scandalizzandosi ogni qual volta c’è qualcuno che accusa e denuncia senza peli sulla lingua i fatti disarmanti e agghiaccianti che accadono, con il coraggio di fare nome e cognome dei responsabili. Il perbenismo sociale dietro che cosa ancora si vuole nascondere, quando l’evidenza è sotto gli occhi di tutti e la vergogna dovrebbe farci spogliare pubblicamente dei nostri panni sporchi, mascherati con etichette di cariche istituzionali o sociali e farci battere i pugni sul petto con un mea culpa generale, con il cuore e la mente carichi di quella umiltà che abbiamo perduto nel cammino della vita e che ci ha condotti verso una arroganza e un orgoglio che ha accecato i nostri cuori e le nostre menti, con gli effetti che ora ci troviamo a vivere.
I nostri bambini e i nostri giovani muoiono per fame, per sete, milioni di loro non hanno una casa, vivono nelle fogne a cielo aperto, sono violentati, sodomizzati, usati per soddisfare gli orgasmi sessuali di uomini perversi, sfruttati, uccisi, usati come cavie, come prodotti di merce da utilizzare per espianti d’organi indirizzati ai ricchi “bisognosi”, drogati, usati come uomini soldato addestrati ad uccidere, senza una istruzione, senza amore, senza una famiglia, per le strade, nei disagi delle nostre città senza che nessuno se ne renda conto o faccia niente per loro.
Che ribrezzo, che disperazione, che vergogna!

Anche se sono sempre troppo poche le persone che si occupano del più grave problema che affligge la nostra società, chi lo fa ci mette tutta l’anima per sollevare il peso della croce di questi piccoli angeli.
Su questo tema lo scorso 9 Febbraio si è svolta una importante conferenza al teatro "L.Cicconi” di Sant’Epidio a Mare organizzato dal comune della medesima cittadina in collaborazione con l'Associazione Funima International Onlus che si occupa del sostegno di circa 1700 bambini che si trovano sulle Ande argentine, a Montevideo in Uruguay e ad Asuncion in Paraguay .
“I diritti negati all'infanzia”, il titolo del convegno che vede come relatori la responsabile della Funima International, Mara Testasecca, il direttore del periodico AntimafiaDuemila, il giornalista Giorgio Bongiovanni fondatore della Funima International in Italia, Marco Lopez, dell'associazione G.U.S., impegnata nella lotta contro l'abuso dei minori a Santiago del Estero (Argentina), e la straordinaria partecipazione della dott.ssa Marta Nesta Taccetti, Ambasciatrice della Repubblica Argentina che aveva già avuto modo di conoscere i giovani volontari della Funima lo scorso Novembre quando si erano recati all'Ambasciata a Roma per presentare la loro missione, le attività svolte e i progetti da realizzare.
L'afflusso delle persone denota la scarsa sensibilità della gente ad argomenti tanto gravi e delicati, sicuramente più interessante occuparsi del calcio, rifugiarsi nell'ipnosi televisiva o incontrarsi con gli amici a parlare del nulla o comunque restare indifferenti e passivi alla nuova tragica strage degli innocenti che si ripete in questo tempo. Apprezzabile l'apertura del consiglio comunale di Sant'Elpidio a Mare che con il suo sindaco Alessandro Mezzanotte mostra un reale impegno e una reale volontà di sensibilizzare i propri cittadini ai problemi sociali.
Il palco, curato nei dettagli dagli organizzatori dell’evento, i giovani della Funima International, si presenta con una delicata eleganza che anticipa la serietà dell’incontro. Una Funima International divenuta presente nel territorio italiano attraverso numerose manifestazioni e attività di beneficenza, e resa nota anche attraverso i numerosi articoli pubblicati su giornali a carattere locale o nazionale e sulle emittenti televisive, non ultima la partecipazione della responsabile, Mara Testasecca, alla trasmissione “Italia Rai” condotta dalla nota cantante italiana Gigliola Cinquetti andata in onda su Rai International dalle antenne satellitari in tutto il mondo.
La conferenza, aperta con fresca e spontanea classe dalla nostra Miriam Andaloro, presenta l’evento e i relatori che si susseguiranno durante la serata, dando la parola al Sindaco della città, Alessandro Mezzanotte. Il Sindaco ringrazia quindi l'Ambasciatrice per onorare la cittadina della sua presenza e tutti i relatori che partecipano al convegno sottolineando che i diritti dei bambini costituiscono una realtà purtroppo ancora non emergente e che rappresentano ancora oggi "un isola utopica lontanamente descritta, sognata ma sempre sfuggente”. La nostra amministrazione" dice "è sensibile alle tematiche dell’infanzia, le nostre istituzioni non bastano per risolvere il problema per questo è importante l’azione del singolo, occorre fare qualcosa di concreto come quella di partecipare per esempio ad una cena di beneficenza come quella che si terrà questa sera in favore dei bambini delle Ande presso l'agriturismo Fonte Rossa".
Miriam riprende la parola ringraziando le autorità che non hanno potuto essere presenti fisicamente ma che hanno inviato i loro saluti, come il Prefetto dott. Cifeli, il Presidente del Consiglio della Provincia Saccuti, l’Assessore alle politiche giovanili della Provincia di Fermo Licia Canigola e leggendo il testo del telegramma inviato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pietro Colonnella, che si scusa per la sua assenza.

"A nome dell’Ambasciata della Repubblica Argentina ringrazio il sindaco e la vice sindaco per l’invito a questa conferenza e ringrazio in particolar modo l'Associazione Funima International per l’azione umanitaria che sta portando avanti nel nostro Paese in favore dei bambini più poveri argentini, i figli di piccole popolazioni native in estinzione" Così inizia il suo intervento l'Ambasciatrice Marta Nesta Taccetti "questo fenomeno" prosegue " che non riguarda solo l’Argentina ma tutto il mondo è un fenomeno duro e tremendo, è il risultato del programma del fondo monetario internazionale dettato dalle regole del capitalismo selvaggio, che considera l’essere umano una risorsa. Purtroppo quando l’essere umano non è utile al mondo produttivo viene considerato un peso per la società".
I pesi della società a volte hanno la fortuna di incontrare la sensibilità dell'uomo vero che con grande spirito di solidarietà si offre in loro soccorso. "Abbiamo bisogno di unire le forze in questa solidarietà e abbiamo bisogno dell'aiuto delle istituzioni" dice Miriam ringraziando la dottoressa Taccetti che ha parlato con la lucidità e la coscienza di chi ha capito bene quale è la causa del problema, e presentando come prossimo relatore il rappresentante dell’Associazione GUS (Gruppo Umana Solidarietà) il signor Marcos Lopez che parla dell’esperienza diretta del GUS a Santiago dell’Estero impegnato sulla difesa dei diritti umani nell’emergenza civile. "Siamo riusciti a consegnare le prime 60 carte d’identità, ancora oggi nel 2008, ci sono tanti bambini senza una identità, bambini violentati e non solo sessualmente, bambini in condizioni malsane e precarie e col nostro umile contributo stiamo cercando di fare quello che possiamo, senza fondi economici ma solo con le nostre forze. Non possiamo permettere più che accadano queste cose ma dobbiamo lavorare con il cuore al di là della religione, al di là della politica ma solo per il fatto di essere esseri umani. Dobbiamo difendere quei diritti che noi abbiamo e altri no". Persone impegnate sul campo che portano sulla loro pelle, nello sguardo dei loro occhi, nella rabbia e nella disperazione della loro voce, la sofferenza di questi piccoli Cristi in croce. Persone come la nostra rappresentante della Funima International Mara Testasecca che interviene presentando il video sulla realtà della Funima direttamente coordinata in terra Argentina dal presidente dell’associazione, il missionario Raul Abel Bagatello, con immagini che non hanno bisogno di commento "Quando senti che quei bambini potrebbero essere i tuoi figli” dice Mara, “ le cose cambiano dentro di te ... lo scenario che abbiamo davanti oggi è terribile: soprusi nei confronti dei bambini, al di sotto dei 5 anni muoiono 10 milioni di bambini per fame, sete, mancanza di assistenza, droga, abbandono, miseria, violenza, soldati, esperimenti nucleari, leucemie. Dobbiamo capire che questa situazione è globale, dobbiamo prendere coscienza, unirci e collaborare insieme per ottenere maggiori risultati, per questo motivo la Funima International ha deciso di entrare in un coordinamento nazionale, il Cipsi, e in un coordinamento provinciale, quello del Palazzo Monti”.
E Persone come un altro missionario laico, Mario Verardi, dell’associazione AGAPE che opera in diverse parti del mondo a sostegno degli indifesi, impegnato nella costruzione di case di accoglienza, pozzi, ospedali e tutto ciò che possa alleviare la sofferenza dei bambini disagiati. Ha costruito per la Funima nell’anno 2006 un centro di accoglienza di 400 metri quadrati in una delle mense costituite da Raul Bagatello sulle montagne andine a 3200 metri di altitudine. “Mi sento orgoglioso di collaborare con questi ragazzi favolosi della Funima che veramente si impegnano con tutto loro stessi” dice Mario Verardi, e prosegue “Non siamo finanziati da nessuno, operiamo direttamente sul posto e operare direttamente in questi luoghi significa cercare di ridare a queste persone quella dignità che gli abbiamo tolto nel tempo. Aiutiamoci per poterli aiutare perché quei figli sono i figli nostri”.
Si, la dignità della loro vita gliela abbiamo tolta e tutti siamo responsabili di questo atto contro la Vita.
“Deve essere messa in moto una giustizia sociale tutto è poco se non esiste un programma di governo di politica sociale economica e generale, di giustizia sociale che possa portare il figlio degli indigeni delle Ande e il figlio del proprietario dell’azienda più importante al mondo ad avere gli stessi diritti” esclama l’Ambasciatrice ringraziando di cuore i relatori per il grande, seppur sempre piccolo, lavoro svolto fino ad ora e assicurando una sua collaborazione all’interno dei progetti futuri.
Curare gli effetti è importante e indispensabile, soprattutto quando si parla della vita di un essere umano e ancora di più quella Sacra di un bambino, ma il lavoro più difficile, più ostacolato, più rischioso, è quello che va a toccare le cause dei gravi problemi dell’umanità che la dott.ssa Taccetti ha toccato e che affronta nella sua relazione il direttore del periodico AntimafiaDuemila, fondatore della Funima International in Italia.

“Un bambino muore di fame ogni 5 secondi. Questo è il delitto più grave della nostra società”. Esordisce Giorgio Bongiovanni. “Perché il problema non viene risolto, malgrado vengano stanziati per i bambini tanti miliardi dall’ONU, dalla FAO, dall’UNICEF e da tutti i grandi industriali che scaricano una percentuale dal loro bilancio ogni anno destinato ad opere di beneficenza?” e continua con la chiarezza di chi sa e di chi ha il coraggio di affermare: “Purtroppo i finanziamenti che sono stanziati in favore dei bambini arrivano a loro solo in minima parte, la gran parte di questi soldi vengono trattenuti dai dittatori dei Paesi ai quali sono diretti. Vi faccio un esempio: Un miliardo di euro vengono stanziati dall’ONU per sostenere la drammatica situazione dei bambini e delle famiglie dello stato del Congo, 900 milioni di euro vengono trattenuti dal dittatore di quello Stato per situazioni politiche, per pagare le multinazionali che devono estrarre il petrolio, ecc, ecc, e solo 100 vengono destinati per il vero problema. Questa è la situazione. Ecco perché mi viene da piangere quanto sento parlare i ragazzi della Funima, Mario Verardi, o tutti i missionari che veramente operano con il cuore. Chi ha fede nel Cristo spera in una giustizia divina, il laico spera al risultato della lotta per una politica trasparente affinché nei governi possano venire elette persone oneste che si occupano dei veri problemi sociali. Quando andiamo a votare cerchiamo di votare personaggi che abbiano dei programmi seri e di cui ci si possa fidare. Le nostre mafie hanno un patrimonio immobiliare di mille miliardi di euro, questo significa che la prima industria italiana è la mafia, prima della FIAT, prima dell’ENI, ecc., ma nei programmi elettorali non compare un programma di contrasto alle mafie o se compare non viene rispettato”.Su questi toni parla il direttore del giornale AntimafiaDuemila spiegando che la gente nel Sud Italia si appoggia alle mafie per risolvere i problemi che lo Stato non riesce a risolvere, ma lo Stato anziché combatterle o agire solo in momenti emergenziali preferisce convivere con essa.
“Perché quindi non vengono annientate le mafie?” prosegue Giorgio Bongiovanni “Il problema è solo economico. È vero che la Chiesa Cattolica, i grandi imprenditori, finanziano i paesi del terzo e del quarto mondo ma tutto ciò è solo un lavoro di copertura, vi faccio un esempio: mentre la Chiesa Cattolica ha tanti missionari in tutto il mondo, le mafie riciclano il denaro all’interno delle banche del Vaticano. Ci sono indagini in corso su questi fatti ed è questo il motivo per cui sono stati inviati dei proiettili al direttore di “Sole 24 ore” Ferruccio De Bortoli, e al direttore del “Corriere della Sera” Paolo Mieli in quanto avevano pubblicato un articolo su una statistica internazionale dove veniva detto che la banca del Vaticano ricicla i soldi delle mafie.

È in pericolo la democrazia del nostro Paese e se non stiamo attenti diventeremo peggio dell’Argentina” continua, sottolineando la gravissima situazione a cui andrà incontro l’Italia se Silvio Berlusconi dovesse vincere le elezioni. “Ma ci sono tante persone in Italia che vogliono cambiare” prosegue “e questo ci da speranza. Desidero ringraziare le autorità della nostra cittadina, Sant’Elpidio a Mare, che ci danno l’opportunità di realizzare attività concrete sul territorio e di informare la gente. Voglio concludere dicendo che il volontariato è importante, aiutiamo questi bambini, quindi, ma ricordiamoci che non stiamo curando le cause del problema anche se sono pienamente d’accordo con l’Ambasciatrice che anche per un solo bambino vale sempre la pena lottare. La fame nel mondo purtroppo è un investimento nella nostra società. Più in basso di così non possiamo arrivare. Penso che se esiste un Dio prima o poi si stancherà di questa umanità”.
Le forti parole di Giorgio Bongiovanni pietrificano la sala. La verità spesso fa male.
La vice sindaco, dott.ssa Sibilla Zoppo Martellini, Assessore ai servizi sociali, prende la parola sottolineando la sua posizione al direttore di AntimafiaDuemila e al pubblico, chiarendo il suo credere nelle istituzioni, testimoniando la sua visione pulita delle stesse, perlomeno nell’ambito del suo lavoro e del suo consiglio comunale. Continua poi parlando dei cosiddetti “bambini invisibili” che sono costretti ogni giorno a rinunciare ai loro diritti fondamentali, sottolineando che la regione Marche è una delle regioni più attente ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza e che investe maggiormente in politica su questi casi. “Spesso le persone hanno grandi difficoltà a chiedere aiuto, vorrei dire quindi alla popolazione che noi ci siamo. Se avete bisogno di noi, siamo qui, venite e cercheremo di risolvere insieme a voi, nella legalità, questi problemi, ci teniamo soprattutto a non essere discriminanti ma ad agire per tutti allo stesso modo”.
“Lei è una mosca bianca” ribatte Giorgio alle parole della vice sindaco. “Sarebbe bello poter portare l’esempio di questa mosca bianca anche all’esterno” risponde la dott.ssa Sibilla, e Giorgio chiarisce “Sono d’accordo con Lei, infatti, siamo qui a parlare insieme, anche io credo nelle istituzioni, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino come tanti altri martiri della giustizia credevano nelle istituzioni, ma la verità va sempre detta altrimenti i problemi non si risolvono. Noi giornalisti dobbiamo dire sempre la verità e dare le notizie vere alla gente”.

Il clima è caldo per gli argomenti scottanti trattati ma anche di grande rispetto e apprezzamento per il lavoro di ciascun membro dei relatori che in differenti modi apportano aiuto al miglioramento della società civile. La vice sindaco conclude quindi il suo discorso “E’ stato fatto molto per i bambini ma riconosciamo con molta amarezza che noi adulti non siamo comunque in grado di garantire ad ogni bambino la sua infanzia, la sua adolescenza senza che questi momenti si riducano ad una estenuante lotta per la sopravvivenza, occorre la reale ed effettiva volontà di farlo, un obbligo morale per ogni essere umano. L’attenzione verso di loro deve essere una priorità assoluta perché senza di loro non c’è futuro. Oggi in questa conferenza abbiamo fatto diventare visibili questi bambini, l’intento di questo incontro vuole essere un inizio per una serie di altre iniziative” .
Il Convegno oramai al termine lascia spazio alle domande del pubblico. Molte domande rivolte all’Ambasciatrice trovano risposte forti, in sintonia con i chiari, contundenti discorsi di Giorgio Bongiovanni.
“Come pensa che il nuovo Presidente dell’Argentina Cristina Kirchner possa proseguire l’opera di Evita Peron senza rimanere strumentalizzata dai giochi di potere?” domanda una docente presente in sala. “La grande persecuzione viene sempre dalla grandi mafie internazionali” risponde la dott.ssa Taccetti “che si chiamano denaro. Non si può combattere con un mostro così grande pensando di vincere, lottare contro di lui significa perdere, è importante comunque fare ciò che si può per contrastarlo. Perché l’Africa è povera? Perché i potenti gli portano via i suoi prodotti. Io sono peronista e vi sto parlando non come Ambasciatrice ma come cittadina della Repubblica Argentina”.
“A che punto si trova il processo in Argentina sui desaparecidos?” domanda una ragazza.
“La risposta è relazionata con ciò che ha detto prima Bongiovanni” risponde l’Ambasciatrice “anche questo fa parte delle mafie internazionali che avevano dato l’ordine di far sparire tutte le persone che disturbavano il Dio denaro. Il successo a volte significa uccidere, il meglio era far sparire le persone. In questo modo sono scomparse 30 mila persone”.

E Giorgio prosegue “Il governo argentino Kirchner ha fatto una cosa seria, con i governi di Menem e di Alfonsin non si era fatto niente, ma questo governo ha fatto processare e arrestare questi assassini. Anche in Uruguay il mese scorso hanno processato uno dei dittatori più feroci e l’hanno arrestato. In questo caso l’Argentina e l’Uruguay hanno superato di gran lunga l’Italia perché noi, gli stragisti, invece, li lasciamo liberi. I mandanti esterni della strage di Falcone e Borsellino, della strage di Bologna, di piazza della Loggia, di Peteano, di Brescia sono tutti liberi, non si sa chi sono o se si sa sono seduti al Parlamento o al Governo e non li tocca nessuno quindi posso dire che voi ci avete battuto di gran lunga in questo. Ancora dopo 40 anni sono aperte le indagini sulla strage del 1974 a Brescia, ancora sulla strage di Bologna del 1980 hanno trovato gli esecutori ma non i mandanti”.
Un applauso carico di approvazione chiude il cerchio delle domande.
Il Convegno volge al termine. La vice sindaco sale sul palco per invitare tutti alla cena di beneficenza passando poi la parola al Sindaco che saluta il pubblico chiudendo la serata: “L’augurio è che le istituzioni non debbano mai, mai, distrarsi dai troppi problemi politici ma siano concentrati ai problemi che affliggono la nazione e molti di questi purtroppo sono riferiti all’infanzia”.
Con lo spirito di chi vuole arrivare alla vittoria, la vera vittoria che ridarà la dignità a questi bambini lasciamo il teatro e ci rechiamo presso l’Agriturismo Fonte Rossa pensando al nostro Raul Bagatello impegnato sulle Ande e a tutti i suoi e nostri bambini, alla nostra Chantal e i nostri bambini del Paraguay, alla nostra Elena e i nostri bambini di Montevideo a tutti i loro collaboratori, nostri amici e fratelli, a tutti i bimbi del mondo e ai missionari di tutto il mondo che operano ogni giorno per sollevare la sofferenza di questi piccoli Cristi in Croce.

Ritroviamo alla cena di beneficenza la dott.ssa Sibilla Zoppo Martellini e parte del consiglio comunale di Sant’Elpidio a Mare. Il ricavato sarà devoluto per il sostegno della mensa di Antofagasta De la Sierra, sulle Ande argentine. La serata è allietata e animata dal famoso chitarrista Michele Pucci, nostro amico e fratello, che riesce a far vibrare le corde della sua chitarra componendo note che ci legano in un vortice di emozioni ricche di sentimenti, primo tra tutti quello di sentirsi uniti nel desiderare un mondo diverso, migliore e nella volontà di lottare per fare in modo che ciò diventi realtà.
Abbiamo l’onore il giorno seguente di ospitare presso la sede della nostra associazione l’Ambasciatrice argentina, un esempio di vera donna, vera rappresentante di una istituzione, di uno stato, esempio di semplicità e di purezza, con la quale uniti da un immediato sentimento di amicizia Giorgio e i responsabili della Funima in particolare, hanno modo di fondare le basi per una futura proficua collaborazione.


Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 25 febbraio 2008