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domingoANTONIO URZI, ANCORA UN AVALLO NELLA MISSIONE

Seconda riunione di Arca, città di Maldonado, 21 giugno 2009

La seconda riunione dell’arca di Maldonado viene fissata per il 21 giugno, dopo l’arrivo a Montevideo di Sonia Alea, Sonia Tabita, Antonio Urzi e Simona Sibilla il 19 giugno.
Da Montevideo partono con il pulman, destinazione città di Maldonado, distante 158 km, Giorgio, Sonia, la piccola Sonia, Antonio, Simona, Erika, alcuni fratelli di Montevideo e i fratelli del Paraguay Omar Cristaldo e Jorge Figueredo (avvocato e giudice penale in Paraguay).
L’Arca di Maldonado, rappresentata dalla nostra cara María del Huerto Lezcano (Marita) ha organizzato l’incontro e ha scelto il Club Leones, distante pochi metri dal Terminale dei pulman, per questo incontro spirituale e per dare il benvenuto ai fratelli stranieri che per la prima volta sono venuti a trovarci, Antonio e Simona e, come nelle ultime riunioni di arca, sono presenti anche diversi invitati interessati a conoscere Giorgio e la sua opera.
Per quanto riguarda la prima parte di questa riunione, vi invitiamo a leggere la bellissima cronaca scritta da Marita, rappresentante dell’Arca di Maldonado (dal titolo Riunione con Giorgio a Maldonado) e per evitare di ripetere i concetti in questa cronaca ci limiteremo a riferire soltanto la seconda parte della riunione.
Tuttavia, vorremmo ricordare tre concetti fondamentali che Giorgio ha espresso nel primo appuntamento:
“… In questo momento della mia vita il Cielo vuole che io lasci ai fratelli delle arche del mondo un principio, un’impronta, un sigillo; se volete, un comandamento indispensabile per proseguire in un cammino spirituale… La mia missione è unire tutti i fratelli del mondo e allo stesso tempo è anche una guerra, io mi trovo in una guerra, sono un soldato… e come Cristo sono venuto a portare un messaggio di Giustizia, non di pace, ma di divisione –tra il bene e il male- e coloro che mi accompagneranno devono essere soldati, non persone che lavorano per negoziare…; il nostro compito, la nostra guerra non è una rivoluzione armata, non significa sparare con l’arma, con il fucile, ma sparare con la parola… Questa è la nostra missione, tutto si focalizza nella Seconda Venuta di Cristo e soprattutto devo parlare di Cristo, io devo diminuire e Lui crescere giorno dopo giorno e spiegare le parole del Vangelo, scriverlo… non è la prima volta che lo dico, ma adesso più che mai è fondamentale…”
“La mia visita qui ha due motivi, uno presentare Antonio Urzi, l’altro parlare ai miei fratelli degli eventi che succederanno, che saranno duri, forti e non sopravvivrete, voglio dire spiritualmente, se non ci sarà un’unione forte; forse sopravvivrete fisicamente, ma il corpo non ha importanza, dovete dare l’esempio dell’unione e lavorare insieme… Questo è il nostro vero apostolato, la nostra fede nel Maestro, il nostro vero amore verso Cristo è l’unione… Io sono l’annunciatore di Cristo e soltanto stando insieme tra amici supererete gli eventi che accadranno…”
Dopo una parentesi per un’intervista a Giorgio da un’emittente televisiva di Aiguà, che inoltre ha filmato parte dell’evento, prosegue la riunione con delle domande rivolte a Giorgio:
G: “Ringraziamo l’amico del canale televisivo che se lo desidera, pur trattandosi di una riunione privata, può rimanere con noi. Adesso domande.”
Gonzalo Ortiz: La mia idea è quella di invitare tante persone per formare un’arca, ma vorrei che fossero ben accette, in un ambiente di armonia, questa è la mia preoccupazione…
G: Le persone che si avvicinano all’arca devono per prima trovare l’amore, l’armonia, il senso di giustizia, il rispetto, l’amicizia in seguito devono capire cosa devono fare, sapere perché vengono. L’arca non è una chiesa, non è un’istituzione religiosa, è un movimento messianico dove si segue primariamente il messaggio di Giorgio Bongiovanni. All’interno di questo movimento, nel cui contesto si aiuta socialmente e si collabora a diffondere il messaggio dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni, ci sono diverse aspetti. La  persona può sentirsi più realizzata non tanto nell’aspetto religioso, ma più vicina ai problemi umani, sociali, dei diritti umani, del diritto alla libertà, contro la discriminazione, contro il razzismo, contro il nucleare e può entrare a far parte dell’arca. Può non collaborare direttamente con il messaggio di Giorgio Bongiovanni, ma sostenere l’altro aspetto, attraverso FUNIMA, che si dedica ai bambini. Ma deve riconoscermi come messaggero di Cristo o della vita, riconoscermi, altrimenti, non può entrare. Questo è importante, al contrario ci confondiamo, sbagliamo e si confonde anche la gente. Non siamo un movimento politico, ma facciamo anche politica quando appoggiamo uomini giusti. Queste sono le basi. Ovviamente, questo per la persona che entra. Per quanto riguarda le persone accolgono, esse devono essere integre, coerenti, bisogna essere uniti, come un gruppo di amici in armonia. Se siamo divisi, siamo come le chiese che si preoccupano più di avere cura dell’istituzione che della vera unione. Voi sapete che noi abbiamo come strumenti la rivista Antimafia, l’associazione FUNIMA e la redazione Del Cielo a la Tierra. Ci sono persone che collaborano con la rivista Antimafia che non sono cristiane, ma mi riconoscono come un messaggero di vita. C’è gente che fa parte dell’arca in Italia che non capisce bene come è Dio, ma mi riconoscono come un messaggero di vita. A Dio lo chiamano vita, l’importante è che riconoscano i valori e adorino Cristo come maestro di vita, ma sanno che non possono accompagnarmi nell’annuncio della Seconda Venuta di Cristo, si limitano ad aiutare la rivista Antimafia”.
D: Quando parli di riconoscerti, significa riconoscere il messaggio che tu diffondi del Cristo, no?
G: Si, assolutamente. È necessario per entrare a fare parte dell’arca. Ma una persona può anche non riconoscermi e collaborare a livello esterno”.
Qualcuno commenta che ogni essere umano è un messaggero di Dio.
G: Non sono l’unico. È una scelta, non un obbligo. Possiamo collaborare io e te; tu puoi non far parte dell’arca e collaborare insieme per cause a favore di Cristo.
Claudia Madero: Ci sono giorni che mi sveglio e sono molto triste, può essere una tristezza interiore?
G: Può trattarsi di tristezza per quello che succede nel mondo, la sofferenza della gente e tu senti questa energia. Condividere la tristezza del mondo è cristico, perché anche Cristo è triste. Ma dentro di te devi sentirti serena e felice, è come avere un doppio sentimento: da un lato io lo chiamo serenità, una serenità che deve essere ferma, forte. In questa serenità è corretto sentire sofferenza, tristezza, ma non per te stessa, soffri per quello che vedi, per la sofferenza di un bambino, perché un bambino muore, e lotti per cambiarlo. Devi essere serena e non tormentarti. La fede, l’amore verso Cristo, ci insegna che non dobbiamo sentirci tormentati, nervosi o negativi. Sarebbe invece egoistico ridere, essere felice pensando: “io sto bene, non mi importa degli altri”, questo è materialismo. Io sono triste, ma sono sereno, è quello che ci chiede il Cielo. Dobbiamo essere positivi nella nostra tristezza. La serenità significa che sei cosciente, sei in evoluzione. Questa tristezza non deve farti male, non ti deve fermare nel fare le cose, se invece ti fa male allora devi cambiarla”.
Domanda sugli esseri che ci visitano.
G: Io ti posso dire quello che so. Gli esseri di luce che vengono sulla Terra sono tutti positivi e tutti servono la giustizia e l’amore di Dio. Ci sono esseri che alimentano la giustizia, come i grigi che ci mettono in evidenza quello che stiamo facendo al pianeta, quello che succederà se non cambieremo e ci sono esseri che ci dicono attraverso l’amore che non solo possiamo limitare i danni, ma possiamo anche cambiare la situazione. Ti posso assicurare che tutti gli esseri extraterrestri che ci visitano sono cristici, non sono esseri negativi. Dobbiamo prendere coscienza di una cosa, fratelli: noi esseri umani siamo dei virus che stanno danneggiando il cosmo, la Terra. Allora, questa intelligenza cosmica, questo essere divino, chiamatelo come volete, è al limite della tolleranza nei nostri confronti, perché questo virus sta diventando assassino e vuole distruggere l’armonia di una parte piccola, ma importante del cosmo, di una cellula viva di questo sistema solare. Allora, i guardiani del cosmo, che possiamo definire anticorpi, stanno aspettando che questa intelligenza dica: sopprimeteli o fate una selezione. Noi, che abbiamo avuto Cristo, i grandi maestri e abbiamo ricevuto grandi insegnamenti, siamo ancora in tempo a trasformarci, ma ci rimane molto poco per diventare, da virus che siamo, enzimi positivi della cellula che è la Madre Terra. Se superiamo questo tempo limite, dovremo affrontare dei grandi cambiamenti catastrofici che ci costringeranno a rispettare il pianeta. Si avrà una grande selezione. Ecco perché questi esseri, alcuni della giustizia, altri dell’amore,  entrambi lavorano per la stessa legge cosmica… L’uomo sta attentando contro l’ecosistema, abbiamo contaminato il pianeta. Abbiamo sterminato specie animali, altre stanno scomparendo e quando ci attaccano, la colpa non è loro, è dovuto al nostro modo di non rispettare il pianeta. La tendenza dell’ecosistema è quello di difendersi, allora ci attacca. Gli extraterrestri che ci visitano hanno l’ordine di non interferire nella nostra evoluzione e di non attaccare la nostra specie ne danneggiarla, possono studiarla per ragioni cosmiche, per individuare il tasso di inquinamento che abbiamo, ma nel momento che superiamo il limite di tolleranza nei riguardi della legge cosmica, se attentiamo contro la vita del pianeta con una guerra nucleare, loro ci sopprimeranno, non rimarrebbe nemmeno memoria della nostra civiltà. Negli archivi del cosmo scomparirebbe la storia dell’umanità. Meglio non provare la pazienza e la tolleranza del Padre Creatore Cosmico. Non abbiamo diritto a distruggere il pianeta, stiamo attentando contro la sua vita. Fin quando non avverrà, gli extraterrestri continueranno a mandarci messaggi di amore, ci aiuteranno a fare delle scoperte per aiutare la nostra specie. Quando avverrà il contatto massivo tra gli extraterrestri e gli uomini, sarà l’aiuto più grande che l’umanità possa ricevere, perché il denaro scomparirà immediatamente, così come la proprietà privata, le banche, le chiese e i politici. Cosa rimarrebbe? Alcuni scienziati, alcuni teologi che formerebbero un governo mondiale. Tutti avranno tutto. Una casa, una auto, potranno godere del pianeta, della tecnologia più avanzata, non ci saranno più ricchi ne poveri. Tutti avremmo lo stesso tenore di vita, elevato se dovesse essere elevato. Ci sarebbe un suicidio di massa di banchieri, politici, venditori di armi, venditori di droghe, un suicidio collettivo. Questo è quello che penso, ma è la verità! Per questo do fastidio. Per questo motivo nessun governo vuole diffondere la realtà extraterrestre, perché la loro presenza è l’unica che potrebbe risolvere tutti i problemi del mondo all’istante, non in quindici o trent’anni, ma istantaneamente perché offrono una tecnologia tanto avanzata da far scomparire la fame, la malattia. Pensate che i potenti possano appoggiare una proposta come questa? Impossibile, non lo vogliono. Ma prima o dopo questo contatto ci sarà, quando Cristo darà l’ordine”.
Quella tecnologia, implica il superare le leggi del mondo materiale?
G: Restiamo nel mondo materiale; loro possono offrire l’aiuto nel rispetto della dimensione nella quale ci troviamo. In quale dimensione siamo? Fisica, allora ci aiuteranno fisicamente. Che problemi avete, malattie? Problema risolto. Che problema avete, denaro, moneta? Non serve, carta straccia. Tutti possono avere tutto. Che problema avete, la discriminazione? No, sono tutti fratelli. Che problemi avete, le risorse del pianeta? Ecco l’energia solare. Ci offrirebbero tutti gli strumenti per risolvere i nostri problemi. La condizione, insisto, è che i politici scompaiano, così come i banchieri, i venditori di armi, anche gli imprenditori. Non ci saranno imprenditori, ma direttori. La proprietà privata scompare, pensa a cosa sto dicendo! Per queste semplici parole mi vogliono uccidere. Perché sfido il sistema nefasto, diabolico, che esiste in questo mondo, dove uno possiede una proprietà e l’altro no; questo è diabolico. Siamo tutti padroni del pianeta. Certo, ci deve essere un direttore che dirige, amministra, ma tutti dobbiamo fruire della tecnologia. Gli extraterrestri, le astronavi che filma Antonio, non sono di Setun Shenar, lui non l’ha comprata, appartiene alla sua civiltà e lui se ne serve. Nemmeno i figli appartengono ai genitori, ma alla comunità. Se in Paraguay non ci fossero più bambini violentati ne malattie, non sarebbe straordinario? Grazie a questi esseri, ma pensi che i narcotrafficanti delle tre città della triplice frontiera lo accetterebbero?”.
Sarà un sistema socialista?
G: Senti, dico, una bestemmia (mi piace bestemmiare in questa società). Sarà un sistema comunista, socialista, cristiano, di destra. Perfetto, eh? Coinvolge tutti, in realtà questa bestemmia nasconde una verità, che è un sistema di amore e di giustizia, come diceva il nostro padre spirituale Eugenio Siragusa: “Il necessario a tutti, il superfluo a nessuno”. Cosa significa? Che il superfluo, se ci fosse, tutti avrebbero diritto ad averlo oppure nessuno. Tutti hanno diritto, se è una necessità, ad avere tre case, una in città, una in montagna e una al mare. O tutti o nessuno. Se la superciviltà possiede così tanta tecnologia che una famiglia si può permettere tre case, tutta la popolazione le avrà. Se c’è un jet, uno yatch, ce l’ hanno tutti. Le astronavi che volano, i dischi volanti, li hanno tutti o nessuno. Cosa significa? Che tutti possono godere di tutti i beni di cui dispone la civiltà. Un governo federale mondiale, dove ognuno ha le sue abitudini, la propria cultura, arte, ci sono gli indigeni, gli europei, ma tutti fratelli che godono e si intercambiano la propria cultura e la stessa tecnologia. E poi c’è un governo centrale che amministra la giustizia affinchè non manchi niente a nessuno. Questi sono gli extraterrestri, mia cara. Da dove io vengo –adesso che ti sto rivelando da dove vengo- ti chiedo, uno che viene da una civiltà come quella, come può vivere qui? Io provengo da quella civiltà, come posso vivere in questo mondo? con tanta amarezza che mi fa morire di disperazione”.
Perché avvenga questo cambio, deve morire parte della popolazione del pianeta?
G: Si, credo circa quattro o cinque miliardi. Dopo questa catastrofe, l’umanità si renderà conto che è meglio vivere come ho detto prima… La vita è eterna, se non sarai viva fisicamente, lo sarai nello spirito,  vedrai lo stesso, perché in quel momento, quando Gesú discenderà fisicamente si aprirà l’altra dimensione; quelli che saranno qui si incontreranno con quelli che sono di là. Un evento miracoloso, che solo Cristo può fare. Quando Lui si presenterà in questo mondo, anche l’altra dimensione dove si trovano i nostri cari, genitori, nonni, si aprirà, perché anche loro saranno giudicati. Tutti potranno ascoltare Cristo che parla”.
Cosa succederà con le specie che si sono estinte sulla Terra, ritorneranno?
G: Loro, gli extraterrestri, hanno portato in alcune astronavi specie che noi abbiamo manipolato. Loro lavorano a favore del pianeta, noi contro”.
Cosa ci puoi dire dell’influenza A?
G: È una manipolazione dell’informazione, una manipolazione genetica in vari aspetti. Fanno sondaggi per vedere la reazione della gente a livello mondiale a scopi non positivi di sicuro. Questo penso. Posso dirti soltanto che può darsi che in un futuro si manifestino delle pestilenze.. Mi preoccupa che questo modo terrificante, catastrofico, per spaventare la gente, continuerà, e poi potrebbero esserci delle malattie reali che metteranno la vita in pericolo. Ma noi dobbiamo avere fede e andare avanti, usando tutte le prevenzioni possibili per i nostri figli, stare attenti in luoghi dove ci siano dei batteri, avere cura dell’igiene corporale, fare il possibile, il resto lo fa Dio”.
Le persone che stanno morendo, si reincarneranno in un pianeta di terza dimensione?
G: Possono reincarnarsi in questo stesso pianeta. Se sono stati buoni, possono ereditare la nuova era, dipende da  quello che hanno fatto, se hanno seminato bene o male… I bambini no, sono tutti positivi, saranno loro a ripopolare la Terra, si stanno sacrificando per colpa nostra. Tutti i bambini che soffrono nel mondo sono piccoli “Cristi” che si sacrificano per noi.
Qualcuno commenta che ha sognato la croce di fuoco in Cielo.
G: “La croce è l’ultimo segno, giorni prima della venuta di Cristo si presenterà una croce in cielo, come cita il capitolo 24 del vangelo di Matteo. Cristo stesso parla di questa croce”.
Giorgio passa la parola a Antonio Urzi e gli fa da interprete.
Antonio Urzi: Quello che dice Giorgio è sempre una novità per me, è una scuola continua nonostante io conosca l’opera dal 1995, nonostante io conosca le intenzioni di questi esseri extraterrestri che ho la fortuna e l’onore di filmare. Per me è come se fosse sempre la prima volta, quando filmo e quando ascolto Giorgio, l’interpretazione del Messaggio è sempre con più sfaccettature. Penso che stiamo vivendo un momento molto importante, in cui tutte le persone possono avere la fortuna di conoscere Giorgio e l’opera e l’intenzione di questi extraterrestri verso di noi. È importante essere uniti in questo ultimo periodo e per concludere voglio dire che è importante ascoltare. Dobbiamo prestare attenzione ai segni e alla parte spirituale che è alla base dell’opera, che costituisce il messaggio, sentirlo forte dentro, questo voglio dire”.
D: Come senti questa chiamata?
A: Vivo queste esperienze sin da piccolo. Vedo queste straordinarie astronavi da quando avevo quattro o cinque anni. Sento fisicamente la presenza di questi esseri che mi chiamano. Riconosco che questo sentimento, questa percezione, è cominciata esattamente quando è iniziata la mia stretta relazione con Giorgio, che mi ha aiutato molto in questi ultimi quattro anni. Oltre ad ascoltarlo, lui è stato molto vicino alla mia esperienza e mi ha aiutato a coordinare le mie emozioni. Penso che adesso vivo un ottimo livello di percezione, è stato graduale, lento, prima percepivo la presenza ma non come in questo momento. Adesso sento la chiamata, sento la percezione psico-fisica, una pressione nelle tempie, per spiegarvi sinteticamente quello che mi succede, e riconosco questa pressione come una chiamata, so che stanno vicino, significa che si trovano nella zona –dovunque io sia- ad esempio mi è successo ultimamente in Turchia, in un congresso molto importante insieme al ricercatore Pier Giorgio Caria e a Jaime Maussan. Inoltre abbiamo avuto un’esperienza con questo popolo musulmano che ha accettato la figura di Cristo. La mia gioia più grande è che io li vedo fisicamente e che tutti possono vederli. Anche le persone che sono vicino a me li vedono, non solo io. Lo vede anche la videocamera e la gente che sta lì a guardarli. È successo in Turchia, di fronte a quattrocento persone, quattro volte lo stesso giorno. La cosa più incredibile che mi sorprende sempre è il silenzio completo di queste astronavi, una massa omogenea, un disco volante. Io non ricevo messaggi, sento la presenza, vedo e filmo. Penso che molti di voi potrete vedere, non manca molto tempo perché le vediate. Si può anche chiedere al Cielo e il Cielo ti darà. Sempre mi sono sentito grato a loro, da quando ero bambino. L’emozione la vivo sempre, ma ultimamente mi sento forte nel controllare le emozioni, senza manifestarle molto, perché è giunto il momento di dare segni molto più grandi di quelli che io ho diffuso –tramite Giorgio- anche al mondo. Sento che stanno per presentarsi eventi importanti per il mondo, è stato progressivo. La manifestazione sarà sempre più evidente. È una sensazione fantastica, con un po’ di malinconia poichè quando loro non ci sono, sento la loro mancanza visto che mentre filmo l’emozione è forte. Da bambino io vedevo e chiamavo queste cose “navi” e non “ufo”. Le persone che erano con me li vedevano anche. Ho visto astronavi di diversa tipologia. Inutile mostrare la straordinarietà di questi oggetti se alla base non c’è un messaggio. L’unica persona che secondo me riesce a mettere sullo stesso piano questi due fenomeni, pur apparentemente diversi, astronavi e spiritualità, è Giorgio. L’unica persona nel campo dell’ufologia mondiale. La mia prima esperienza è stata quando ho visto nella mia stanza una croce di luce e per questo motivo riconosco l’opera di Giorgio che mi ha dato tanta forza in questi anni fino ad oggi. Simona e io abbiamo avuto l’opportunità di filmare la figura della Madonna per due ore, dalle due di pomeriggio alle quattro, alla presenza di diciassette persone, testimoni, e abbiamo filmato questa immagine durante 53 minuti. Era domenica e avevo una sola cassetta, altrimenti avrei filmato di più. Un’esperienza straordinaria, fantastica. Era il 10 dicembre del 2006, giorno della Madonna di Loreto in Italia. Giorgio mi aveva annunciato dieci giorni prima che la Madonna ci avrebbe dato un segno molto importante. Nonostante il cielo fosse così lontano, sentivamo di trovarci di fronte ad un essere divino. Queste evento ha avuto più eco qui che in Italia –a parte le arche- ma il popolo italiano non ha reagito. Qui invece c’è stata una reazione positiva, perché voi sicuramente avete un’indole spirituale più forte che in Europa e questo è molto importante”.
D: La Madonna è lo spirito della Terra?
G: Si, è lo Spirito della Terra, come Madre Cosmica. Infatti, tutte le culture indigene del mondo adorano la Madre Terra come un essere sacro, non come un semplice pianeta e il Padre Sole come  un Dio…”
“La Bibbia è stata manipolata in alcune parti, è vero. Ma soprattutto il nuovo testamento, i quattro vangeli sono sufficienti per capire tutta la Verità. Cristo parla molto chiaro per quei tempi. Bisogna fare qualche interpretazione, ma non tante. Quando il vangelo dice: “tagliati la mano, se è causa di delitto”, ovviamente uno non deve tagliarsi la mano, bisogna interpretarlo. Quando ti dice: “se tu non odi i tuoi genitori, non puoi essere mio discepolo”, odiare non nel suo significato letterale. Quando Cristo dice “se tu non odi tuo padre e tua madre…” vuole dire, se tu non ti allontani affettivamente da loro non puoi essere mio discepolo. Ci sono parole che devono essere interpretate, ma i vangeli sono corretti, sono perfetti. Questo è quello che sto facendo e che farò, spiegare tutte le parole di Cristo. Sto scrivendo, anzi, lo sto annunciando e Sonia Alea sta scrivendo il quinto vangelo. Io sto spiegando giorno dopo giorno tutte la parole dei quattro vangeli”.
Daniel Amaral: Cosa sente Antonio per Eugenio Siragusa?
A: Che tutti e due fanno parte dello stesso piano divino; che Eugenio ha preparato il cammino a Giorgio il quale è l’ultima speranza per l’umanità. Io mi sento fortunato di avere l’onore di lavorare con lui. Ho aspettato 15 anni per accompagnare Giorgio ed essere qui con voi, non un giorno, ma quindici anni. Sto cercando di assimilare questo, perché per me è più facile filmare un’astronave extraterrestre che stare al lato di Giorgio perché io so chi è lui”.

18 agosto 2009

Adriana Navarro
Victoria Camboni
Domingo Silva