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MESSAGGIO DALLA SICILIA, IL CUORE DELLA GALILEA DEI GENTILI
                                                                 Di Sonia Alea

Parole di profonda saggezza spirituale elargite ancora una volta da un testimone senza tempo, un testimone della Verità: Giorgio Bongiovanni.
Vi invito a leggere questa bellissima cronaca redatta da una dolce perla dell'Amore di Dio, pura espressione della Santissima Madre Celeste Miriam, la nostra amata sorella Valeria Di Blasi.
Noi diminuiamo e loro crescono. questo è il segno più grande della nostra missione perché i valori del Cristo possano crescere, vivere e rinascere sulle gambe di altri uomini. In attesa del Suo ritorno per un nuovo cielo e una nuova terra.

Vostra per cristo
Sonia Alea
Sant’Elpidio a Mare (Italia)
14 aprile 2011

Lui ci sarà sempre

BelpassoManca poco all’una. Con Angelo e Giorgino siamo seduti ad un tavolo a mangiare qualcosa, quando il mio telefono inizia a squillare. È Lorenzo che ci avverte che Giorgio ha appena sanguinato. Qualche minuto dopo ricevo un sms da Giorgio.

Non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che Giorgio sanguina in Sicilia a Palermo. Ma non so perché, nonostante io non fossi presente, ho avuto come la sensazione che da oggi tutto potrà avere inizio.

Il sangue di Giorgio, che esce dalle ferite che abbiamo inflitto a Nostro Signore, si è mescolato alla Terra della nostra bellissima e martoriata Isola. Terra che, come il Suo corpo, è stata violentata fino nel profondo.

Nonostante tutto però, tutti i giorni il Sole sorge e riscalda questa terra. Ed ecco allora che di nuovo ci viene offerta la Redenzione. Ancora una volta, con il Suo infinito Amore, il Signore ci offre la possibilità di cambiare, di scegliere la Vita eterna. Questo è tempo di scelte.

Tornati all’arca, ci apprestiamo a ultimare i preparativi con Angelo che si occupa della parte tecnica per trasmettere in teleconferenza l’incontro con Giorgio, mentre io e Giorgino pensiamo al resto. L’attesa è lunga.

Pian piano arrivano gli altri fratelli. L’arrivo di Giorgio era previsto alle 16:30, ma per alcuni problemi i ragazzi hanno dovuto posticipare la partenza.

Intorno alle 17:30, guardando fuori dal balcone, ecco che finalmente li vediamo arrivare.

Sono in tanti questa volta e la gioia di riabbracciare tutti dopo due mesi è tanta.

Così prendiamo posto e, dopo aver salutato tutte le Arche che partecipano alla teleconferenza, Giorgio prende la parola comunicando che ieri hanno ufficialmente ritirato le chiavi della casa di Palermo e che dal primo di Giugno si trasferirà qui.

La Missione richiestami dal Cielo di trascorrere un tempo nella mia Terra per divulgare il messaggio di Cristo e svolgere le altre attività correlate è arrivato.”

Giorgio coglie l’occasione per informare tutti della prossima conferenza, organizzata da Enzo Tata, che si svolgerà a Solarino, dove lui stesso, insieme a Pier Giorgio Caria, parteciperà.

Essendo il mese della Madonna, lo vedo come una sorta di debutto alla luce del trasferimento in Sicilia” che come Madre premurosa ci accoglie sotto il Suo manto come a voler dire di andare avanti e stare sereni perché Lei è al nostro fianco.

Quello che ci anima, la Missione che noi ci sforziamo di servire che è la ragione della nostra vita, è nel messaggio che ho scritto il 7 aprile 2011: «Noi cerchiamo il male per attaccarlo e distruggerlo! Le nostre armi sono il Verbo che si fa parola e scrittura. La ricerca della Verità è la ragione della nostra vita. I criminali e gli assassini della vita, cioè coloro che divorano corpi ed anime innocenti, sono i nostri avversari. Servire Cristo nella denuncia dei mali nel mondo e individuare coloro che lo causano è la nostra principale missione. Per questo esistono Antimafiaduemila e Terzomillennio che puntano l’indice contro l’Anticristo.

Sensibilizzare, evangelizzare e risvegliare le anime all’Amore di Cristo è anche un nostro dovere che cerchiamo di compiere con l’Opera Dal Cielo alla Terra. Noi cerchiamo il male, gli assassini della vita, coloro che violentano i bimbi, i capi delle grandi mafie autori di stragi e genocidi, i politici e i potenti corrotti, i guerrafondai. Il nostro titolo di giornalisti investigatori sul piano umano e la chiamata solare ricevuta dalle potenze celesti sul piano spirituale ci autorizza a farlo. È questa la nostra missione principale. Abbiamo anche altre attività in corso non meno importanti, tra queste preparare l’opinione pubblica al contatto con civiltà di altri pianeti ed il conseguente impatto fisico-psichico e spirituale, infine aiutare i poveri per quanto i nostri modesti mezzi ce lo consentono. Questo è il tripode sul quale poggia il mandato che abbiamo ricevuto dal Padre Adonay.
Le banche, il denaro sono un serpente vivo e pieno di veleno. L’humus del diavolo. Il nostro compito è di schiacciare la sua testa, con l’aiuto dei giusti e soprattutto di Gesù Cristo, nostro amico e maestro.”

Poi riprende un bellissimo messaggio del 2005 per spiegare come e perché avviene il contatto:

Il contatto tra la dimensione superiore avviene in questo momento, nel 2011, per un motivo ben preciso. La causale è che il messaggero, la persona che viene contattata, deve essere un operatore, accentrare persone e stimolare se stesso a lavorare nella società per cambiarla. La motivazione principale per loro non è mistica-telogica, ma socio-ecologica. Quindi se è un vero contattista, gli verranno forniti degli elementi per dimostrarlo.”

Tutti noi, guardando la situazione attuale che sta attraversando il mondo intero, ci rendiamo conto di quanto sia difficile oggi vivere su questo pianeta. Catastrofi si abbattono in ogni parte della Terra e ad una velocità incredibile, le guerre sono all’ordine del giorno. Ancora una volta Giorgio spiega che in un mondo come quello in cui viviamo non esiste futuro, non come quello per il quale i nostri genitori hanno lottato.

Siamo di fronte a un momento dove il Cielo ci sta mettendo davanti ad una scelta definitiva. Siamo con le spalle al muro e bisogna scegliere definitivamente da che parte stare. Nel momento in cui facciamo questa scelta, ci deve essere l’impegno. L’impegno a stare dalla parte del bene. Quando scrivo io cerco il male, non è che mi metto su un piedistallo, o voglio fare l’eroe o il mitomane. Lo dico perché cercare il male in ciò che orbita attorno ai cittadini, a ciò che noi chiamiamo movimento spirituale, o anche intorno a noi stessi, per me è una perdita di tempo. Siamo tutti brava gente. La mia missione non è indicare la strada a chi cerca e fa parte di un gruppo spirituale, dire «segui me che sono più bravo, perché ho le stimmate e sono un messaggero di Cristo». La mia missione è cercare il male, denunciarlo e sensibilizzare la gente a non seguire quel male che per me è rappresentato da chi uccide i bambini, dai grandi boss mafiosi, dalle grandi criminalità organizzate. Nel contempo voglio parlare di Cristo e risvegliare le anime e seguire il Vangelo. Il futuro è in quel sentimento che non c’è più e sta portando alla distruzione. Il futuro è nella solidarietà, nell’altruismo, nella giustizia, nel sentimento del bene comune. Per far questo occorreranno dei grandi sacrifici. Bisognerà rinunciare a determinate cose. Se vogliamo un futuro dobbiamo pensare alla sopravvivenza del pianeta, non al benessere. Se non ci sarà la sopravvivenza, non potrà esserci il benessere tranne per quei pochi milionari. Ma anche per loro arriverà il tempo di magra. Il nostro compito qui in Sicilia e in tutta Italia sarà questo, stimolare la gente contro le mafie e lottare a favore della vita, per il bene comune affinchè tutti possiamo avere un futuro di sopravvivenza perché gli eventi prossimi saranno sempre più catastrofici. Ciò che è accaduto in Giappone non è finito, è iniziato. L’impegno, per chi crede in certi valori cristici, deve essere totale.”

Dopo queste considerazioni chiare ed esaustive iniziamo a porre le nostre domande a Giorgio:

Cosa pensi di questa situazione riguardante l’immigrazione di tanta gente dal nord africa che fugge dalla guerra e da una situazione di caos e che noi stiamo rifiutando, non volendo vedere il fratello?

Noi siamo colpevoli, non tanto perché non li sappiamo accogliere, perché li trattiamo come bestie, ma perché noi siamo i loro usurpatori. Noi abbiamo costruito, pagato, esaltato dei feticci che sono i loro dittatori, per sfruttare le loro risorse. Noi abbiamo sfruttato tutti i loro giacimenti naturali. Finchè questo poteva essere positivo, quindi creiamo il nostro benessere ed elargiamo anche un po’ di benessere a loro poteva andar bene. Invece noi abbiamo messo un dittatore per rendere schiavi tutti loro, in modo che i nostri profitti fossero maggiori. Tutto questo prima o poi sarebbe accaduto perché le generazioni di oggi non sono quelle di un tempo che guardavano la televisione e non capivano niente. Queste generazioni grazie anche alla tecnologia, vedono che noi qui stiamo bene. Si rendono conto che il loro è un dittatore, vogliono vivere bene e si ribellano e vorrebbero un nostro aiuto. Invece si ritrovano con un nuovo dittatore. Due sono le cose che potrebbero succedere: una guerra totale, oppure coloro che prenderanno possesso di questi governi non ci daranno più il benessere. Il resto ve lo lascio immaginare. Invece di cacciarli a pedate, dovremmo dire loro che abbiamo sbagliato e trovare il modo di sistemarli chiedendo aiuto all’Europa. Noi dobbiamo stare attenti a una profezia di Nostradamus e dell’Apocalisse che dice che il servo assalirà alla gola il padrone. Quindi questi ragazzi dai 20 ai 30 anni che hanno capito dove sta la verità, potrebbero riunirsi tutti, creare un unico blocco e fare la guerra contro di noi per vendicarsi. Li si che sarebbe un castigo di Dio. Speriamo che non accada… Diamo dei segni a Dio. Se noi siamo solidali può darsi che dal Cielo ci aiuteranno, ma se noi li respingiamo col calcagno, la pagheremo.”

Che differenza c’è tra una catastrofe naturale e un castigo divino? Nella storia della Terra, ci sono stati terremoti, ma non capisco quando finisce la natura e inizia il castigo divino.

Gli antichi popoli, quando erano in sintonia con la madre Terra e c’era un’evoluzione naturale, quindi la deriva dei continenti, l’assestamento dell’asse polare, le glaciazioni, venivano avvertiti anni prima dalla natura, dagli extraterrestri. Quindi dove avvenivano le catastrofi, che dovevano avvenire perché la Terra maturava, nessuno soffriva. Questa è la differenza. Oggi lo tzunami non ha telefonato a nessuno, anzi ha colpito inesorabilmente nei punti strategici per dare un messaggio. Ravvedetevi!
Perché è stato colpito il Giappone? Perché possiede la più alta tecnologia di tutta l’umanità. Quindi è come se qualcuno ci volesse dire «la più alta della vostra tecnologia di fronte alla natura non può niente». Quando qualcuno ci dice che i terremoti ci sono sempre stati possiamo dire che non sono mai stati con questa intensità e ricordare che la storia, i Testi Sacri, i testi apocrifi, le iscrizioni rupestri ci raccontano di popoli che migravano da una zona all’altra, e dopo, quella zona veniva distrutta. Come mai succedevano queste cose e oggi non succedono?”

Ci chiediamo se gli eventi bellici nel nord Africa sono riferibili al messaggio di Setun Shenar in merito ai programmi scellerati che alcune menti umane stanno programmando.

Si certo. Stanno organizzando lo scacchiere mondiale del prossimo futuro per scatenare una nuova guerra che nei prossimi cinque-sei anni vogliono fare alla Cina.

Cosa ne pensi del messaggio della Madonna ricevuto dalla veggente Miriam sulla possibile inondazione della città di Bari?

“Non lo so. Penso che tutto è possibile. Qualsiasi messaggio catastrofico che possiamo ricevere, noi dobbiamo continuare a fare il nostro dovere. Qualsiasi rivelazione conosciamo, per quanto riguarda le profezie che si compiono, non dobbiamo assolutamente avere paura di niente perché quando hai Cristo nel cuore non sei solo, mai. Puoi avere tanti amici, ti amano tutti, puoi stare bene, ma se Cristo non c’è sei solo. Con Cristo nel cuore non dobbiamo temere niente, nemmeno se stiamo di fronte allo scoppio di una bomba atomica. Bisogna essere sereni e perseverare nella fede. Noi non possiamo fare niente contro le catastrofi, non abbiamo nessun potere nè di fermarle, nè di anticiparle e nè di posticiparle, tant’è vero che nessuno di noi conosce mai il giorno e l’ora in cui arriva la catastrofe. Conosciamo il periodo, a volte io ricevo dei messaggi e posso dire che succederà questo, ma non conosco il giorno in cui avverrà. Dobbiamo lavorare per il bene, risvegliare le anime, essere altruisti. Se noi diamo tutto noi stessi, non dobbiamo temere niente perché il mondo non finisce, perché ci sarà un futuro migliore, un nuovo regno. A maggior ragione, visto che noi lo sappiamo, per entrare in questo regno dobbiamo dare tutto noi stessi, lasciare il vecchio, spogliarci di tutti i nostri abiti per dare tutto di noi stessi per candidarci a questo nuovo regno. Le catastrofi non ci devono preoccupare. Gesù ritorna, questa è la chiave per capire tutto.”

Cosa significa nel quotidiano avere Cristo nel cuore?

Significa avere Cristo nel cuore, nel quotidiano. Quindi quando mi lavo i denti, quando guido la macchina, quando mi reco a lavoro per mantenere la famiglia ho Cristo nel cuore, quando mi arrabbio perché non mi sta bene qualcosa, quando faccio una carezza, quando parlo della Verità, quando metto al mondo un figlio. Quando sono nudo di fronte allo specchio con tutte le miserie e le schifezze che ho davanti e dire «Signore sono brutto con tutte le mie miserie, ma basta che Tu ci sei. Conosci tutte le mie sozzure, debolezze e tutti i miei errori. Sai che ho anche dei pregi. Ti prego stai sempre con me». Lui ci sarà sempre se noi ci predisponiamo, anche se non ci riusciamo e lottiamo per ottenere ciò che Lui desidera da noi che è una semplice cosa, ma difficile da realizzare e dobbiamo lavorarci ogni giorno. È una cosa sola che Lui vuole da noi, che non possediamo niente. Che tutto quello che abbiamo non ci appartiene, noi dobbiamo solo donare. Quando prendiamo coscienza di ciò, l’Amore ci verrà istintivo. Ancora oggi noi quando amiamo ci pensiamo, non lo facciamo istintivamente lo facciamo solo per i nostri figli. Ma non si può fare solo per loro, dobbiamo comportarci così con tutti noi fratelli e per arrivare ad amare istintivamente bisogna realizzare il concetto che non possediamo niente, nemmeno noi stessi. L’unica cosa che noi possediamo è l’intelligenza perché è ciò che ci fa dire ‘Io sono’. Ma anche quella a Cristo dobbiamo dare. Più noi riusciamo a realizzare questo concetto, più noi abbiamo Cristo nella quotidianità. La paura, ad esempio, è una cosa che noi dobbiamo vincere. Perché abbiamo paura? Perché temiamo di perdere qualcosa. Ma se non possediamo niente di cosa abbiamo paura? Non c’è ragione di avere paura. Se non hai niente ed hai l’eternità dello spirito, sei cosciente che non perdi niente. La cosa più aberrante è quando crediamo di possedere la Verità.”

Come si può credere di possedere la Verità? Un esempio pratico.

Uno crede di possedere la Verità quando pensa di possedere Cristo dentro di se e crede di essere infallibile. Quando si è egoista. Cristo ha dimostrato che tu diventi tutt’uno con Lui quando sei il servo degli altri. Se ti fai servire possiedi qualcosa e non sei libero. Invece dice ‘il più grande tra di voi sia il vostro servo’. Quindi più non possediamo niente, più ci innalziamo spiritualmente. Diventi maestro di Verità, ma non possiedi la Verità. È la Verità che possiede te.”

Noi tante volte abbiamo detto che gli esseri che visitano il nostro pianeta sono tutti positivi. Però, l’altro giorno leggendo qualcosa sui Veda dove si parlava di guerre stellari, mi è venuto un dubbio: questa guerra non può voler dire che forse c’è anche lì il bene e il male?

Il bene e il male sono sparsi in tutto l’Universo. Ma tutte le civiltà che visitano il nostro pianeta, e quindi che fanno dei viaggi interstellari, hanno una missione positiva nei nostri riguardi. Quelle civiltà spirituali o umane che sono negative, sono quelle che sono state catapultate nella Terra ed è la legione di Lucifero. È rimasta qua per scontare la sua pena.”

Ho sentito ad Annozero l’intervista di uno scienziato che diceva che il disastro che ha provocato il terremoto, il disastro nucleare, è talmente grave che ci vorranno 24 mila anni per esaurire l’effetto del plutonio. Esiste un elemento naturale per decontaminare quella zona lì o no?

Esiste un elemento extraterrestre. Non lo usano, lo useranno se sarà necessario.”

Cosa fare per non perdere la fede e rinforzarla?

Alimentarla. Quando uno ha fame che fa? Si ciba. E come la alimentiamo la fede? La alimentiamo amandoci gli uni con gli altri, testimoniando la Verità, facendo la cosa più bella che mi piace, quella di amare la vita. Così si alimenta la fede e il Cristo dentro di te, attraverso l’amore, l’altruismo. Da trentacinque anni la cosa che è rimasta sempre nel mio cuore e che racconto sempre ai miei fratelli è quella di alimentare la fratellanza, di stare uniti, di stare insieme, di vederci, di frequentarci, di aiutarci l’uno con l’altro e sostenerci. Questo alimenta la fede. Cercare il fratello anche quando è arrabbiato e vivere Gesù quando ti trovi con il fratello. Cercare delle attività per sostenere questo, attività giuste che possono migliorare la società. Creare comunione. L’isolamento, l’autoesclusione, la frustrazione, il vittimismo, l’esaltazione, l’orgoglio, ci allontana dalla fede anche se sei nel giusto. Tu ti ritrovi in Gesù quando sei d’esempio, di comunione. La tentazione per eccellenza è quando noi ci escludiamo e diventiamo frustrati. Noi tante volte pensiamo «come posso avvicinarmi a Cristo? Mi piacerebbe vederlo, mi piacerebbe sentirlo». Ma per vedere Gesù, per stare con Lui bisogna imitarlo. Tante volte noi diciamo ma perché Gesù non mi appare in sogno, non si avvicina, non sento il Suo profumo. Per avere questo dono, Gesù desidera che noi lo imitiamo negli insegnamenti. Noi viviamo questa grande contraddizione, noi cerchiamo Gesù ma quando dobbiamo mettere in pratica i suoi insegnamenti scappiamo a gambe levate. Noi vogliamo Gesù, ma siamo l’antitesi dei suoi insegnamenti, perché Gesù ci chiede di rinnegare noi stessi, essere il servo degli altri. Se qualcuno ti sputa tu abbraccialo e digli grazie. Noi non lo facciamo, però dopo diciamo «Signore mi piacerebbe vederti». Ma se non facciamo quello che Lui ci chiede, non Lo vedremo mai.”

La differenza tra la citazione di Gesù nel Vangelo: “Verrete perseguitati e uccisi in mio nome” e “ i buoni e i giusti non temano.”

Tutti quelli che lavorano per una causa giusta Cristica vengono perseguitati, uccisi, derisi, imprigionati, ma il loro spirito non sarà toccato. E quando il messaggio dice i buoni e i giusti non temano si riferisce alla loro anima. Perché è quella che conta, il resto non conta. Il nostro spirito dobbiamo salvare, perché se è degno del nuovo regno noi ci possiamo entrare in due modi, con questo corpo o attraverso la reincarnazione.”

Nel frattempo sono arrivate diverse persone invitate all’arca in occasione di questo incontro, che avevano espresso da tempo il desiderio di incontrare Giorgio. Tra queste, anche Michele Milazzo, giornalista, che segue Giorgio da diverso tempo e che ha posto delle domande per scrivere un articolo su di lui.

Di questi tempi nel mondo ci sono alluvioni, ondate di calore, siccità, cicloni, uragani e fenomeni naturali che da qualche tempo, creando crescente preoccupazione, provocano danni non solo economici, ma anche con morti, perdite di vite umane. Perché succedono queste cose?

Queste cose accadono perché l’uomo ha seminato, in questi ultimi cento anni della sua storia, tante di quelle spine e quei veleni dentro se stesso e dentro la madre Terra che adesso soffre del rigurgito di ciò che ha seminato. Malgrado abbiamo ricevuto in questi cento anni dei segni divini altrettanto forti, le nostra reazione è stata quella di fare orecchie da mercante. Abbiamo avuto il miracolo di Fatima, abbiamo avuto Bernadette in Francia, le apparizioni della Madonna in tutto il mondo, abbiamo avuto la presenza fantastica di queste astronavi che abbiamo scoperto ora con molta e più chiara coscienza di cento anni fa. Prima dovevamo parlare di Angeli, adesso vediamo, tocchiamo come Tommaso questo impero celeste, abbiamo avuto stimmatizzati eppure non abbiamo ancora compreso. Quindi subiamo la reazione violenta della Naura. Ma nello stesso tempo dobbiamo gioire poichè questi sono i segni della prossima venuta di Cristo. Nel capitolo 24 di Matteo Lui dice chiaramente che si sarebbe servito della natura per tornare. Quindi la natura si ribella e ubbidisce ad una intelligenza divina che vuole scuotere l’uomo.”

Hai parlato di dittatori. Secondo me oggi l’Italia è governata da un uomo che con le sue malefatte, sia come uomo che come politico, con la complicità di uomini e donne siciliani che pur di far carriera venderebbero la loro famiglia e la loro anima, ma soprattutto svendono la loro patria di Sicilia favorendone l’impoverimento, la disoccupazione e il tracollo economico.

Io non considero il presidente del consiglio un dittatore, ma un buffone di corte. Lui rappresenta il potere in Italia ed è il giullare di questo potere. Quello che mi da tanta tristezza e preoccupazione, è che questo personaggio viene comunque esaltato da almeno metà del nostro paese. Minimo la metà del nostro paese coltiva quei valori e sentimenti nefasti, anticristici che coltiva Berlusconi. La preoccupazione ancora maggiore è che in quella metà c’è il novanta per cento delle persone benestanti che rendono il nostro paese ancora per poco degno del benessere, della ricchezza. Non come Berlusconi, che ha commesso reati, ma nel modo di pensare. Quindi se nella nostra Sicilia c’è una maggioranza di persone o la metà dei siciliani che hanno la stessa mentalità del presidente del consiglio, e queste sono le stesse persone che danno lavoro, questo è preoccupante. Se poi ci mettiamo che tutta la mafia appoggia il berlusconismo la situazione diventa così grave che dico «Signore mio pensaci tu perché solo tu puoi estirpare questa perfidia». Noi però non dobbiamo stare fermi, ma cercare di sensibilizzare tutta la Sicilia a fare nomi e cognomi, lavorare alla sensibilizzazione dei ragazzi. Ma adesso verrò io in questa terra, e succederà la fine del mondo perché mi farò sentire.”

Hai parlato della mafia. Secondo me se leggiamo “I promessi sposi”, Don Rodrigo e i bravi rappresentano dei mafiosi. Allora noi siciliani non siamo gli unici mafiosi.

I ‘siciliani’ non sono mafiosi per niente, ci sono all’interno della nostra terra dei traditori vigliacchi e assassini che hanno tradito la loro terra. Ma loro non sono siciliani. Siamo noi siciliani.”

Il mese scorso è stato festeggiato il 150° anniversario dell’unità d’Italia. Ma questi 150 anni cos’hanno portato alla Sicilia?

Questi 150 anni hanno portato alla Sicilia miseria, fame, ma non perché c’è l’unità. Ma perché c’è la mafia che si è annidata in tutta Italia. Io sono per l’unità d’Italia, ma dobbiamo estinguere la criminalità. Dai politici corrotti, siciliani e non, ai mafiosi. Ma l’Italia deve rimanere unita perché la divisione la vogliono i criminali.”

A questo punto riprendono le domande dei fratelli.

Per non sembrare fanatici e non cadere in questo, come verrà divulgata anche da noi la terza parte della missione e la venuta di nostro Signore Gesù?

Come la sto divulgando io. Seguite la mia metodologia e non sarete fanatici sicuro. Quando noi denunciamo i mali del mondo, dobbiamo farlo asetticamente. Quindi non mescolare la religione con la denuncia. La denuncia dev’essere giornalismo investigativo. Una volta che abbiamo espresso la denuncia, noi proponiamo Cristo e il suo messaggio, il no alla guerra, le energie alternative, la spiritualità, le altre dimensioni. Questo non significa che se un giusto non è cristiano io non lo appoggio. La denuncia deve essere laica.”

Per poter rispondere alla gente che pensa che i fratelli cosmici siano cattivi o che ci vogliono far del male, cosa possiamo rispondere?

Gli extraterrestri possono essere cattivi, l’unico problema è che non riescono a raggiungere la Terra quindi non possono farci nulla. Quelli che raggiungono il pianeta Terra, non sono cattivi e siccome hanno superato la velocità della luce possono raggiungerci perché hanno sviluppato quei valori universali che ancora non ha sviluppato chi non ha superato la velocità della luce. Non solo non è consentito raggiungere altri pianeti, ma è una legge cosmica. Se fosse consentito distruggere a chi ha superato la velocità della luce, prima ancora di arrivare in un altro pianeta si autodistruggerebbe.”

Volevo dirti che nella solita mia classe in cui ciascuno ha avuto esperienze di sogni e visioni, ad una festa di compleanno hanno visto tutti le stesse cose. Hanno avuto questo contatto contemporaneo e me lo hanno raccontato. Ritornando al Giappone, i bambini qualche giorno fa mi hanno raccontato di aver fatto un sogno in cui vedevano una città giapponese, perché vedevano il tetto e le case tipiche. Vedevano la città deserta, non c’era il sole, il cielo rosso, corpi a terra smembrati e uno dei due bambini mi dice che sulle centrali nucleari è stato gettato del cemento ma che c’è una crepa. Tu pensi che possano essere le loro paure, o può avere senso profetico?

Non escludo che possa avere senso profetico perché il Vangelo dice che i bambini avrebbero fatto dei sogni particolari. Ripeto, quello che è successo è solo l’inizio di ciò che potrebbe succedere. Queste cose che accadono dovrebbero stimolarci a fare molto di più di quello che stiamo facendo perché questi eventi catastrofici sono delle prove per tutti noi e per evidenziare, selezionare, le persone che sono degne di poter costruire una civiltà positiva futura. Quindi noi dobbiamo lasciare questo mondo illusorio e vivere per cambiare il mondo. Siamo chiamati a fare, se lo vogliamo, dei grandi sacrifici.”

Abbiamo detto che dobbiamo imparare a non avere attaccamenti umani, materiali, sentimentali ecc. Dobbiamo imitare Cristo, quindi accettare anche giudizi negativi disinteressandoci del giudizio umano. Allora anche quando i genitori ci rinnegano, ci giudicano pazzi a causa della nostra scelta, è inutile continuare più volte a perdonarli e dargli un’altra possibilità, parlargli della Verità, della Nuova Era con la speranza di portare un po’ d’armonia o di consapevolezza? È giusto non vedere più i nostri genitori come tali, ma come anime, fratelli, come il nostro prossimo? Come bisogna onorare il padre e la madre in questo caso?

Bisogna onorare il padre e la madre sempre. Non c’è un motivo che non te li possa fare onorare. Quindi bisogna tollerare il fatto che essi non comprendono. Certo, se mi ostacolano e cercano di fermarmi io seguo la mia strada. Gesù Cristo amava Sua madre al di sopra di ogni cosa sulla Terra, ma quando sua madre si avvicinava a Lui e lo cercava per proteggerlo, una volta Gesù Le disse «Donna cosa vuoi da me? Io devo fare la volontà del Padre mio». Quindi bisogna avere il senso della giustizia, ma rispettare i genitori e non odiarli mai. Se ci ostacolano noi diciamo «devo fare la volontà del Padre».”

Sugli ultimi terremoti, compreso quello in Giappone, si sta diffondendo nel web la teoria che siano provocati dal progetto Haarp, un enorme apparato di antenne realizzato in Alaska con la capacità di generare 3,5 milioni di watt concentrati in un punto preciso del pianeta, quindi sarebbero generati artificialmente a livello militare. Quanto di vero ci sarebbe in questa teoria?

Niente perché se avessero quest’arma avrebbero già distrutto la Cina per riprendersi i soldi del debito pubblico che ha nei confronti dell’America. Il Giappone è partner economico dell’America, per quale motivo dovrebbero distruggerlo? Questa è una prova matematica che non possiedono quest’arma. La forza della natura non la controlla nessuno sulla Terra, grazie a Dio. Hanno un controllo di tutti nostri discorsi, riescono ad intercettarli tutti. Questo sì.”

Quando Gesù dice «Ama il tuo prossimo come te stesso». Come riferimento abbiamo S. Francesco che di suo non aveva niente. In questo caso amare se stesso cosa significa?

Amare te stesso consiste nel rispettare la tua vita, nel manifestare i valori migliori nella tua vita verso gli altri e curare la tua anima. San Francesco non curava il suo corpo, perché attraverso la sofferenza del corpo innalzava al massimo i valori cristici. È una scelta metodologica. Era la sua missione, che ha accettato. Lui doveva compensare una gravissima, nefasta situazione che la Chiesa aveva creato. Lo sfarzo, l’opulenza, il messaggio di Cristo non è quello. Lui si è reso strumento di Cristo e non ha sofferto, perché Cristo era in lui e attraverso la crocifissione, la stimmatizzazione, la personificazione ha insegnato a tutti noi e alla Chiesa che il messaggio non era quello loro, ma quello di San Francesco. Gli stimmatizzati riproducono la Crocifissione di Cristo come una nuova offerta di redenzione. Fin quando Gesù non apparirà con potenza e gloria, riproporrà i Suoi segni di Crocifissione per dare la redenzione. Quando Gesù apparirà con potenza e gloria sulle nuvole, non ci sarà più possibilità di redenzione. Ci sarà il Giudizio. Ecco perché vi parlo come un forsennato, perché oggi chiunque può ancora pentirsi e ravvedersi, ma deve cambiare. Anche colui che si converte tre giorni prima del Suo ritorno può essere salvato, ma deve cambiare radicalmente.”

Tempo fa durante il programma “Le iene” hanno fatto un servizio su una chiesa frequentata da persone che volevano ricevere il dono della liberazione. Poi hanno intervistato un prete esorcista che contraddiceva i contenuti del servizio mandato in onda, perché diceva che si è posseduti dal demonio quando si parlano lingue sconosciute, quando si manifestano dei fenomeni fisici. Io mi chiedo che differenza c’è tra queste due manifestazioni e soprattutto, quando il male personifica uno strumento non si può dire una preghiera di purificazione? Se in questo istante c’è un demone che sta personificando un potente della Terra è un aspetto differente. Mi spieghi queste manifestazioni?

L’indemoniato semplice che può essere liberato con la preghiera non è alimentato da nessuno al di là della persona stessa che lo personifica. Il potente è alimentato da tutti noi, quella è la sua forza. Se noi lo abbiamo votato, la forza gliela stiamo dando noi. Siamo diventati adepti per questo non riusciamo a liberarlo. Se questa società desidera vivere come il potente di turno ci propone, come facciamo a scacciarlo? Per sconfiggerlo spiritualmente bisogna che chi lo alimenta apra gli occhi e dica no. Quindi quel potente diventerà debole e lo si potrà liberare. Cristo verrà con potenza perché Lui vuol dimostrare che esistono altri mondi, altre civiltà che possono vivere vicino a Lui. Se facesse tutto da solo allora non ci sarebbe alcun regno. In sostanza Gesù ritorna con altre civiltà extratterrestri e dimostra che Lui è il Re dell’Universo e che altre civiltà si sono messe al Suo servizio, e che noi dobbiamo far parte della grande famiglia cosmica.”

In questi giorni stiamo vedendo cosa sta succedendo con la guerra, quello che è già successo in Ruanda dove in cento giorni sono state uccise quasi un milione di persone e nessuno è intervenuto. Volevo chiederti se in alcuni casi è lecito l’uso della forza.

In termini generici, l’uso della legittima difesa è lecito. Ma se noi andiamo a cercare le cause della crisi a livello mondiale, avendo un’organizzazione che dovrebbe regolare la pace nel mondo, cioè l’ONU (che non serve a niente), non abbiamo ragione di fare le guerre. Potremmo evitarle tutte, basterebbe che i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si sedessero a tavolino con l’Europa e con tutti i paesi più potenti dell’Asia, decidendo di attuare una distribuzione più o meno equa delle risorse del mondo o cambiare lo stile di vita subito perché le risorse naturali stanno finendo. Altrimenti bisognerà fare una guerra perché alcuni si accaparrino le risorse a discapito di altri. La scelta è stata che i pochi ricchi si appropriano delle poche risorse rimaste. Il resto del mondo dovrà soccombere. La guerra non viene fatta per legittima difesa, ma perché noi occidentali vogliamo vivere nel consumismo, nello spreco. Non c’è una sola guerra giusta nel mondo. Adesso c’è una guerra in atto, quella che l’uomo ha intrapreso contro la Natura e che l’uomo perderà perché la Natura lo distruggerà. La Natura ci ama perché dietro di lei c’è Dio. Essa farà una selezione: alcuni uomini, donne e bambini se li terrà stretti nel suo seno, tutti gli altri li ucciderà attraverso le forze della natura.”

Il tempo a disposizione sembra esser finito anche per oggi. Giorgio si appresta a salutare tutti e ancora una volta non smette di regalarci emozioni che fanno vibrare i nostri cuori.

Noi possiamo vivere con l’ambizione di vedere il Cristo se noi viviamo con la preoccupazione quotidiana di fare felice il fratello che ha bisogno. Non aspettate che il fratello vi cerchi, non cadiamo nel vittimismo e nella frustrazione perché è quello che ci dividerà. Ciò che ci unisce è la gioia di cercarci e, questo ci renderà forti. Aiuterà me qui in Sicilia e vi assicuro che vi renderà felici. Noi dobbiamo cercare di avere sempre come punto di riferimento la nostra gioia di ricevere il fratello cercando di guardare sempre l’Amore infinito che Cristo ci ha dato. Voi dovete sempre pensare a cosa Lui possa desiderare da voi, cosa farebbe se fosse al vostro posto. Tutto il resto è secondario. Lui è la perla unica.”

Prima di andare a mangiare un boccone insieme, Saro pone ancora qualche domanda a Giorgio. Questa intervista, che verrà registrata, servirà per una trasmissione televisiva che Saro, Angelo, Claudio e Giorgino stanno realizzando e che verrà trasmessa nelle reti locali di Messina e che potrà essere seguita anche in Calabria.

D: Il senso di questa tua complessa esperienza.

“Il senso è dare un messaggio. Messaggio che risvegli le anime su tutti i piani che contemplano l’uomo, quello spirituale, quello umano, quello sociale, e se mi viene permesso anche quello che Dio esiste.”

D: Diciamo che Dio si è manifestato in una maniera un po’ particolare. L’attenzione di questo tuo interesse verso la spiritualità è nato con lo studio in questa visione etica-spirituale dell’ufologia. La domanda che voglio farti è qual è l’aggancio, il collegamento tra questa realtà che viene definita col nome di Dio e quella di carattere ufologico?

Quando parliamo di Dio dobbiamo avere dei punti di riferimento altrimenti parliamo di qualcosa di astratto. Chi è questo Dio? Questo Dio lo possiamo chiamare intelligenza divina, spirito unico, ma nel concreto dobbiamo avere punti di riferimento. Siccome Dio conosce le nostre limitazioni ha mandato sulla Terra una manifestazione chiara, tangibile, razionale e spirituale allo stesso tempo che si chiama Gesù Cristo. Un uomo si manifesta a noi, nasce in questo mondo e esprime con tutta la sua forza, con tutta la sua passione, con tutta la sua intelligenza, la forza divina. Sia nell’amare i propri amici, quindi dal punto di vista sociale umano, a tal punto che per difendere le proprie idee di solidarietà, di giustizia, di uguaglianza si fa uccidere, sia dal punto di vista divino perché questo personaggio non è solo un divulgatore di idee rivoluzionarie sia per quei tempi che per oggi. Ha dei poteri che nessun uomo sulla Terra possiede. Cosa racconta la storia? Che questa persona resuscita i morti, guarisce, cammina sulle acque, comanda ai venti. Fa delle cose, chiamiamole soprannaturali. Quando parliamo di Dio, dobbiamo identificarlo. Noi, io, tutti noi cristiani più o meno lo identifichiamo in questa figura. Premesso ciò, questo uomo Dio che si rivela attraverso Gesù Cristo ci da una strada, ci indica dei valori, ci da degli insegnamenti e ci spiega con il linguaggio di quel tempo che l’Universo, questa creazione è Vita e che noi esseri umani non siamo soli nell’Universo. Lo dice in molti passi del Vangelo, parla di altre razze, di altre entità, quando si riferisce ai suoi Angeli, quando i Suoi Apostoli lo vedono accompagnato da esseri di luce. Quando scende dalle nuvole e si trasfigura, quando addirittura viene rapito in Cielo all’interno di queste sfere di luce. Quando da queste sfere di luce, da questi apparati di luce c’è gente che parla ai discepoli, gente fisica che loro vedono anche durante la Resurrezione. Per me, nella mia esperienza trentennale ormai, trattasi di civiltà di altri pianeti. Quindi noi scopriamo un Gesù Cristo, non solo esclusivo della razza umana, ma anche e soprattutto un Gesù Cristo che regna in questo Universo macrocosmico all’interno del quale ci sono tante, ma tante civiltà come la nostra e più evolute della nostra.”

D: Sicuramente è una visione rivoluzionaria anche il concetto di deità e che mette in crisi sicuramente alcuni parametri secolari della religione. Però alla fine va a deporre favorevolmente verso una comprensione più razionale che va bene per i nostri giorni. Vorrei tornare un attimino sul versante dell’ufologia sul versante particolare che conosciamo noi, il fenomeno del contattismo Giorgio. A distanza di quasi sessantanni, dai primi decenni …fino ad arrivare al nostro Eugenio. Come inquadrarlo e ridimensionare la particolarità di questo nostro grande fratello che è Eugenio Siragusa, stante quello che è nell’attualità odierna una variegata sequela di esaltazione e fanatismo che aleggia sulla sua figura.

“Eugenio Siragusa è stato sicuramente il mio punto di riferimento massimo di tutta la mia gioventù. Chiamiamolo maestro spirituale, padre spirituale. Io l’ho seguito per tantissimi anni, lui mi ha formato ed ha avuto, non è stato un caso, sicuramente nel mio caso, è stato strumento del Cielo per risvegliare in me quei valori di cui avevo bisogno per poter poi espletare, esprimere, mettere in pratica la missione che mi è stata affidata. Perché Eugenio aveva la missione, rispetto ad altri contattisti che hai nominato, quello di risvegliare, portare il piano, il messaggio ufologico extraterrestre nel campo più difficile e minato e controverso della religione. Questo ovviamente nel mio caso è stato provvidenziale perché un uomo come Eugenio Siragusa ha aperto in me la coscienza per poter poi affrontare tranquillamente, e con la preparazione dovuta, la missione che sto affrontando quella appunto di continuare questo discorso che Eugenio ha iniziato cioè fare una relazione tra spiritualità-religione con il fenomeno extraterrestre. Io sto continuando il seme che Eugenio ha gettato e poi anche approfondirlo, se necessario perché poi parliamo del valore profondo della missione di Cristo di cui Eugenio Siragusa si è fatto promotore per tanti anni. Quello che non va bene è che si esalti la figura di Eugenio Siragusa, o la mia, o quella di qualsiasi altro e sostituirla, paragonarla in qualche modo alla figura di Gesù Cristo. Questo è l’errore che non si deve fare  e che se si fa è grave, non solo a livello storico, ma soprattutto a livello spirituale. Perché Cristo è il nostro redentore, mentre tutti gli altri siamo eventualmente suoi discepoli, seguaci, suoi figli spirituali. Questa figura di Eugenio rimane sempre impressa nel mio cuore come la figura Giovannea, lo spirito dell’apostolo di Gesù, ma siamo fratelli. Noi dobbiamo preparare la venuta del nostro Re e il nostro Re è Cristo.”

D: Andrei ad un argomento particolare che ti ha visto coinvolto in prima persona. Parliamo delle cosiddette apparizioni mariane. Tu hai una storia che ti lega intimamente, marchiata nelle tue carni, a Fatima. Poi abbiamo fatto vedere anche ai nostri telespettatori il documentario “I messaggi segreti della Madonna” in cui insomma per ispirazione, tu hai avuto un contatto con la Madonna..

“Si è stato proprio un volere suo di far vedere i messaggi più importanti che Lei ha dato nel secolo passato.”

D: In base a questo diciamo poi c’è tutta una complessità che abbiamo evidenziato di fatti più o meno conosciuti, fenomeni che avvengono con frequenza giornaliera. Queste apparizioni dalle più grandi alle più piccole, hanno un filo conduttore. Possiamo considerarle, come fu per il contattismo, un altro canale di avvertimento o/e di preparazione?

“Non solo dobbiamo considerarlo, ma è il più importante. La Madonna che appare è il segno più importante che l’umanità riceve prima della venuta di Cristo, È la Madonna l’annunciatrice vera della venuta di Cristo. Noi siamo dei discepoli, degli apostoli della Madonna e di Suo figlio. È Lei la donna che nell’Apocalisse regalmente annuncia la venuta di Suo figlio Cristo sulla Terra. Quindi i segni che da la Madonna sono segni che aprono il cammino al nostro discepolato e soprattutto alla venuta di Gesù sul nostro pianeta. Ed è molto più importante, come segno lo metterei in prima categoria, dopo viene l’ufologia. Poi ci sono gli stimmatizzati come me, ci sono le lacrimazioni. Ma l’apparizione della Madonna ad oggi è il segno principale.”

D: Ecco, quello che ci lascia un po’ perplessi in questa situazione, ovviamente parlo per chi è credente, però attenzione molte volte il messaggio della Madonna si rivolge a chi non è credente, è che non ci sia coscienza globale, planetaria. Probabilmente perché si dice che chi, per mandato istituzionale, aveva il compito di far conoscere l’importanza dei contenuti drammatici importantissimi, non abbia fatto questo. Ci riferiamo alla Chiesa cattolica e al Vaticano in particolare. Perché, secondo il tuo pensiero, la chiesa o il Vaticano, non ha dato molto seguito a questo tipo di avvertimento?

Il Vaticano non è la Chiesa cattolica. La Chiesa cattolica è la Chiesa Universale di Cristo. Il Vaticano è l’istituzione che ha conquistato, usurpato e occupato militarmente, a livello delinquenziale, a livello criminale e a livello omicidiario, la Chiesa cattolica. Quindi noi abbiamo all’interno della nostra Chiesa un occupante che ha ferocia, ipocrisia, depravazione, tutti questi elementi tipici di satana che in questo momento occupa abusivamente la nostra Chiesa. Il nostro compito è quello di cacciarlo e riconquistare la nostra Chiesa. Non abbiamo questa forza. L’unica cosa che possiamo fare è aprire gli occhi, di seguire la Chiesa cattolica nei Sacramenti, ma di lavorare per cercare di cacciare, attraverso la resistenza non armata con la parola di Cristo, questi criminali. Dai cardinali, quasi tutti, fino ai Vescovi, papa compreso. Non ci riusciremo? Ci sarà Gesù Cristo che lo farà. Questa non è un’idea, ma una constatazione che posso dimostrare in qualsiasi dibattito, in qualsiasi anche tribunale qualora qualcuno dei principi della Chiesa ha il coraggio di confrontarsi con me. Ma i principi della Chiesa sfuggono da me perché hanno paura che io dica la Verità. Infatti sono direttore della rivista Antimafiaduemila e lotto contro la mafia. Siccome la mafia ha avuto dei contatti a livello economico con il Vaticano, la mafia potrebbe un giorno cercare di uccidermi, ma perché lo chiede il Vaticano. Solo per questo motivo, non ci saranno altri motivi.”

D: Molto pesante quello che dici. Rimango senza parole difronte a queste affermazioni che hanno sicuramente un certo peso.

“Lo dico solo perché io conosco i fatti. Solo per questo. Conosco determinati fatti che sono accaduti dentro la mafia e dentro la Chiesa che mi fanno sospettare che potrebbe esserci questo tentativo che è ancora molto lontano, ma potrebbe essere posto in essere. Ma non perchè, sebbene io faccia il giornalista, vado contro i mafiosi.  Non interessa in questo momento a cosa nostra la mia presenza. Interessa invece molto al Vaticano. Siccome il Vaticano ha fatto molti favori alla mafia, riciclando miliardi di euro potrebbe chiedere un favore molto personale perché questo discorso teologico-spirituale che io faccio ha accesso a milioni e milioni di persone, quindi il Vaticano ha molto interesse a eliminarmi fisicamente perché non ha teologicamente la capacità ne la preparazione culturale e teologica per affrontarmi pubblicamente. Nessuno, nemmeno il Papa.”

D: Vorrei rimarcare la differenza tra la grande energia spirituale dei fratelli con chi gestisce questa grande macchina millenaria che è la Chiesa cattolica.

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché io riconosco dei sacerdoti cattolici che sono veri ministri di Dio. Tanti missionari sudamericani, i nostri italiani Don Ciotti, Padre Zanotelli, quelli uccisi dalla mafia stessa. Abbiamo dei Santi dentro la Chiesa, ma abbiamo anche dei criminali e lo dobbiamo dire e avere il coraggio di dirlo e non avere la paura di tacerla.”

D: Un altro aspetto fondamentale del tuo impegno, e di chi collabora con te, è la rivista Antimafiaduemila. Ultimamente abbiamo letto anche alcuni tuoi scritti in cui tu addirittura dici Noi cerchiamo il male per attaccarlo e distruggerlo. Questa idea di lottare contro il male, altre volte indicato anche con il termine anticristo, ci puoi spiegare cosa significa e come anche rientra nell’etica del buon cristiano.

Cristo faceva tre funzioni durante la sua predicazione: pregava e predicava, guariva quindi aiutava i bisognosi e denunciava le ipocrisie e i mali di quel tempo. Ecco siccome io voglio seguire Cristo con tutte le mie miserie, cerco di imitarlo. Quindi divulgo il messaggio di Cristo con la mia esperienza mistica, aiuto i poveri per quello che posso fare, non ho la potenza di Cristo nel guarire e nel risuscitare i morti, quindi devo farlo a livello sociale cercando di aiutare dei bambini e terzo voglio imitare Cristo nella denuncia perché Cristo nel Vangelo, per chi l’ha letto, purtroppo noi cattolici siamo così ipocriti e ignoranti che quasi nessuno di noi l’ha letto e ci proclamiamo cattolici, ma se uno legge il Vangelo è una denuncia continua, una maledizione continua che Cristo lancia ai potenti, ai ricchi, agli ipocriti, agli assassini della vita ed è una carezza, una tenerezza continua per chi ha bisogno, per chi è malato, per chi è povero. Agli scribi, ai farisei, a Erode, ai potenti di quel tempo Gesù li minaccia, li denuncia. Addirittura li maledice pure. A Gerusalemme la maledice più volte nel Vangelo. Maledice coloro che non gli credono quando dice sarete scacciati dal regno, molti verranno da Oriente e da Occidente che non appartenevano al regno, il regno verrà dato alle prostitute, ai pubblicani e sarà tolto ai figli d’Israele. Sono cose che io ho letto, non me le sono inventate. Nella denuncia, di quei criminal del tempo, cerco di imitare Gesù nel mio piccolo denunciando i criminali di oggi. In questo senso io cerco il male, qui tra amici non lo trovo il male. Anche in questi gruppi spirituali che ci sono, più o meno fanatici, non lo trovo il male. Il male sono gli assassini della vita, gli spacciatori di droga, i potenti della Terra che bombardano con guerre ingiuste, le armi nucleari, la vendita di armi, cosa nostra, la criminalità organizzata. La mia arma è la parola e la scrittura, io altre armi non ne ho.

D: Una concezione del male e di Cristo che è molto più in linea, molto più in armonia con quelle che sono tante aspettative di tanti ragazzi, i quali si sentono un po’ a disagio anche dal punto di vista religioso con questa continua riproposizione di un Cristo mistico nell’alto dei Cieli.

Va bene, basta che poi quando usciamo dalla chiesa troviamo il Cristo che ama gli altri, che aiuta gli altri. Il Cristo che denuncia i potenti. Cristo non è stato mai amico dei potenti, sempre dalla parte dei deboli. Mente questo Vaticano è solo dalla parte dei potenti, quindi è Anticristo.”

D: Ma se venisse adesso nella nostra Italia, così con questo governo, che cosa farebbe Cristo secondo te?

Se venisse da solo come duemila anni fa, Lo rinchiudono in qualche ospedale psichiatrico. Anzi farebbero una legge contra0 personam per riaprire i manicomi e rinchiuderLo o ucciderLo attraverso un attentato mafioso. Quindi se deve tornare Cristo, deve tornare con un esercito e con una tecnologia che possa fermare tutte le armi del mondo, quindi i suoi Angeli.”

D: So che tu adesso ti trasferirai in Sicilia perché la tua missione la devi continuare qui così come ti è stato detto. Come spieghiamo ai siciliani che bisogna combattere il male? Che bisogna prendere le distanze da un aspetto mentale, o che sia, di carattere mafioso? E nello stesso tempo, come riusciamo a parlare a calabresi e siciliani che il ritorno di Cristo è vicino?

Per quanto riguarda la mafia dobbiamo essere coscienti e partecipare, fare una scelta quindi dare la faccia. Farci vedere dalla mafia stessa che noi siamo dalla parte del bene. Quindi partecipiamo alle manifestazioni di piazza contro la mafia, iniziamo a difendere i magistrati che lottano contro la mafia, iniziamo a non accettare i compromessi piccoli, medi e grandi che ci propongono le mafie, iniziamo a dare il voto alla gente che non è indagata per mafia che non ha amici mafiosi, anzi che sono dei politici con facce nuove e sono a duemila chilometri dalla mafia e che lottano contro la mafia. Tutte queste piccole cose che il cittadino può fare, sono segno di cambiamento, segni che i nostri giovani, soprattutto, danno alla nostra terra. Dopodichè, per chi non è laico, possiamo anche approfondire sul lato evangelico la figura di Cristo e parlare del suo ritorno. Ma dev’essere una scelta spontanea che parte dal di dentro, ma vi assicuro, e forse posso dire una cosa eretica, non è quello che a Cristo interessa. Ciò che a Cristo interessa è che uno cambi e si impegni  a favore del bene. Quindi se in quella terra c’è la predisposizione a stare lontano dal male e vuoi lavorare nella società per cambiarla in bene, però Cristo non ti interessa, sei lontano da Cristo, non riesci ad avvicinarti a Lui, non ti preoccupare che sarà Lui a cercarti e ti troverà.”

D: Un ultimo saluto prima di andare.

“Posso solo augurarvi tutto il bene, desidero che ognuno di voi si schieri. Mi auguro che nel vostro cuore possa scoppiare la scintilla del fuoco della fede, ma se questo in questo momento è prematuro, mi auguro che possa scoppiare dentro di voi il fuoco della rabbia per le ingiustizie che ci sono nella nostra terra e di dire finalmente no a questa devastazione del nostro paese e fare una scelta, anche se potrà costarci qualche inimicizia o qualche problema in famiglia. Intanto rimandare a casa questo delinquente che si chiama Silvio Berlusconi, e poi dopo organizzarci per creare una terra migliore, la nostra e andare avanti.”

Per concludere questa cronaca, vi lascio con delle parole che ho trovato sul web e che mi hanno colpito particolarmente.

Etimologia di amore: La parola è composta dalla A che è un alfa privativo greco, cioè un suffisso che nega la parola che segue, come morale/amorale seguito da MORS che significa morte. Quindi la parola amore significa sconfiggere la morte. L'amore è l'unica energia in grado di farlo perché da la vita, quindi non siamo noi a creare l'amore.. ma l'Amore a creare noi…e solo amando si è realmente VIVI - Dario Roselli

Che il Signore tenga stretto  al Suo cuore le nostre anime e ci guidi tutti affinchè il vero Amore prenda vita nell’intimo di ciascun essere.

Vi voglio bene

Valeria
Catania 14 aprile 2011