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tavola2TAVOLA ROTONDA: UFO E SCIENZA - Trieste, 26 Marzo 2011
CONVEGNO “DAI MAYA E DAGLI SPAZI CELESTI…” – Calambrone (PI), 27 Marzo 2011
Di Fabio Maggiore
L’ultimo weekend di Marzo ci porta a due incontri: uno ufologico a Trieste e uno spirituale a Calambrone, a pochi Chilometri da Tirrenia (PI). Nonostante le lunghe distanze e la locazione di questi due convegni in parti quasi opposte dell’Italia, ci avviamo con gioia verso una nuova avventura.
L'incontro di Trieste è organizzato dal centro triestino del CUN, il Centro Ufologico Nazionale, nella persona della gentilissima Ariella Novato. I partecipanti sono: On. Falco Accame, presidente della commissione difesa nel corso dei suoi mandati parlamentari, attualmente presidente della Ana-Vafaf e dell’Osservatorio Parlamentare per lo studio del fenomeno U.F.O., Vladimiro Bibolotti, Presidente Centro Ufologico Nazionale, Colonnello Roberto Doz, Ass. Ufo e Piloti (aeronautica), Mons. Prof. Ettore Carlo Malnati. Dott. Boris Caris (psicologo), Prof. Fulvio Mancinelli, presidente del Circolo Culturale Astrofili Trieste, Pier Giorgio Caria, in veste di documentarista e regista di numerosi documentari sugli UFO.
A moderare era presente la giornalista Cristina Rossi.
Mons. Malnati esordisce dicendo che l’esistenza di altri mondi è perfettamente riconosciuta dalla Chiesa, in quanto teologicamente Dio è creatore, quindi di questo mondo e di altri. Conferma questo concetto Aldo Fra Giacomo, vescovo della Chiesa mormone di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, nella cui Dottrina è fondamentale il concetto che esistono altri mondi. Continua citando alcuni passaggi dalla bibbia Mormone e Cattolica in cui Mosé, Elia ed altri profeti parlano chiaramente della vita esistente in altri mondi, che in molti casi era presentata come molto più evoluta di quella terrestre.
tavolaComincia così nel modo migliore il convegno a cui hanno partecipato circa 70 persone durante l’arco dell’intera giornata.
Il convegno è di fatto, una tavola rotonda in cui gli ospiti si alternano esprimendo la propria esperienza e conoscenza sul fenomeno e scambiandosi pareri e idee sui vari punti.
Vladimiro Bibolotti esprime la necessità dell’analisi scientifica sui casi ufologici, e sottolinea come la ricerca su questi fenomeni spesso viene ostacolata a priori. Tuttavia molti casi indagati da autorità militari sono stati classificati come autentici, e sempre più documenti emergono a sostegno di una presenza nei cieli di mezzi non terrestri.
Pier prende la parola confermando che i dati scientifici esistono e come, tuttavia non sono a disposizione delle persone. Afferma che c’è una mole di dati e testimonianze che non lasciano dubbi sulla presenza extraterrestre nel nostro pianeta. Continua affermando che la ricerca costa grossi sforzi umani ed economici, costi che sono sostenuti dai singoli ricercatori mentre le istituzioni continuano a disinteressarsi al fenomeno. Solo in rari casi, come quello del giornalista Maussan, si riesce a far coincidere la ricerca con la professione e un adeguato ritorno economico.
Gli scienziati liberi sono veramente rari, e non sfondano il muro di omertà mediatica su questa straordinaria realtà. Inoltre gli scienziati hanno bisogno di finanziamenti e di uno stipendio, quindi sono facilmente ricattabili dai grandi potentati economici che non hanno alcun interesse a divulgare la verità su questo tema. Tanto per fare un esempio, se uno scienziato scoprisse un sistema per la Free Energy, certamente non potrebbe divulgarlo e se ci provasse, ci si aspetta che perderebbe subito il lavoro o ancora peggio.
Questo è un problema che quasi nessuno capisce, per cui il pubblico in generale non può neanche lontanamente rendersi conto di questo aspetto.
A livello militare e industriale-bellico invece, è estremamente importante cercare di retro-ingegnerizzare tecnologia extraterrestre, quindi questo fenomeno viene analizzato molto attentamente ma rigorosamente tenuto segreto. A livello militare perciò c’è la consapevolezza assoluta dell’esistenza aliena, ad esempio Robert Dean, ex ufficiale della Nato ne ha parlato estensivamente.
Pier racconta veri aneddoti: ad esempio quello in cui, assieme a Giorgio Bongiovanni, è stato invitato all’interno di una base militare atomica Russa nel 1994, per parlare di questo argomento e di altri episodi, sempre in Russia, in cui i militari hanno confermato questo fatto.
Insomma c’è una base scientifica dello studio ufologico, ma purtroppo ha forti limiti umani, sociali, strategici ed economici da considerare.
Il dott. Boris Caris, partendo dal caso Zanfretta, interviene sulla psicologia del contattista che si trova a dover scegliere se raccontare la verità e rischiare di essere preso per matto, o non raccontarla, continuando la propria vita tranquillamente. A tal proposito conferma che la scelta di dire la verità viene influenzata dagli schermi di difesa naturali che ogni individuo giustamente si pone soprattutto in questi casi.
Successivamente prende la parola l’On. Accame, che cita la commissione di inchiesta istituita da Andreotti, all’epoca ministro degli interni, presso l’aeronautica militare a Roma. Questa commissione di raccolta e catalogazione degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, è essa stessa una prova dell’effettiva esistenza e del reale studio del fenomeno da parte delle forze armate.
Il fenomeno ufologico esiste e viene rimarcato dal relatore. Tuttavia, ogni fenomeno captato sui radar militari, deve essere ben studiato per capire cosa provoca la “macchia sullo schermo”, prima di affermare che si tratti di effettiva presenza intelligente aliena. L’on. Accame ribadisce inoltre che è molto difficile portare avanti la ricerca sul fenomeno ufologico, in quanto basta solo citare l’argomento per essere oggetto di scherno.
Dopo la pausa pranzo, il presidente del CUN Bibolotti fa una disamina sulle evidenze storiche ed innegabili che abbracciano scienza, militari e prove inconfutabili di normali cittadini a autorevoli esponenti dl mondo scientifico, militare, politico ecc., il cui messaggio di base è che il tempo della verità è venuto, i cittadini del mondo hanno il diritto di essere informati.
Dopo prende la parola Pier Giorgio e fa una carrellata degli ultimi eventi eclatanti tra cui Urzi, Ruiz e Yalman, mostrando i loro straordinari filmati UFO. Pier spiega il concetto che non solo è da sfatare il mito che non ci sono prove, ma anche che non ci siano prove scientifiche. A tal proposito spiega l’impronta magnetica sul nastro del filmato di Ruiz e le anomalie provocate sul nastro del filmato dall’inusuale potenza del campo magnetico emanata dall’oggetto volante sconosciuto. Pier conclude il suo intervento spiegando la natura etica del contatto extraterrestre.
È la volta di del Col. Roberto Doz, il quale ha raccontato una sua straordinari esperienza accaduta nel 1985. Ufficiale pilota ed esperto di riconoscimento di oggetti volanti, è stato protagonista di un avvistamento molto eclatante nel Lazio, il quale è stato testimoniato anche da altre persone.
A seguito di questo avvistamento, nel quale ha visto un oggetto volante silenzioso simile ad un vagone ferroviario effettuare manovre impossibili ad oggetti volanti terrestri, si è deciso ad investigare il fenomeno UFO per comprendere e testimoniare questa importante realtà. Il Col. Doz ha istituito un’associazione denominata “UFO e Piloti”, grazie alla quale ha raccolto un numero altissimo di testimonianze di colleghi piloti civili e militari, i quali hanno deciso di non testimoniare pubblicamente le loro esperienze di avvistamento, per non rischiare una sicura interdizione dal volo e quindi rischiare di perdere il proprio lavoro. A tal proposito, è da notare che i militari americani pare siano addirittura passibili di una multa pari a 5-10 mila dollari in caso del rilascio di una testimonianza di avvistamento di un fenomeno UFO. Per questo motivo molti ex militari trovano il coraggio di parlare solo una volta andati in pensione. Termina il Prof. Fulvio Mancinelli, presidente del Circolo Culturale Astrofili, esprimendo il suo punto di vista e le sue considerazioni come astrofilo
Il convegno si chiude con cordialità e dopo ci mettiamo in viaggio alla volta di Calambrone, un viaggio reso lungo e pesante da un’inaspettata chiusura di un tratto di circa 50 chilometri dell’autostrada del sole, trasporto eccezionale ci viene spiegato...
Domenica mattina arriva troppo presto… ancora stanchi dal viaggio del giorno precedente, ci alziamo comunque di buon umore e Pier si prepara per la sua relazione dal titolo: “Dai Maya e dagli spazi celesti messaggi di elevata spiritualità e di grande amore”.
La relazione di Pier, cui sono presenti circa 30 persone,  viene seguita molto attentamente data la qualità dei documenti mostrati. I principali temi trattati sono: la profezia dei Maya, i cerchi nel grano, la missione e le stimmate di Giorgio Bongiovanni, l’impatto che avrebbe la visita extraterrestre nella nostra società e l'annuncio del ritorno di Cristo.
Il primo argomento trattato è quindi la profezia Maya, secondo cui ognuno è artefice della propria salvezza in base alle scelte fatte, e secondo cui nel 2012 inizia la nuova era, portatrice di una nuova coscienza. In particolare, Pier spiega l’importanza dell’ultimo Katun (20 anni) di questa era secondo i Maya, cioè il tempo in cui l’umanità deve scegliere se operare nel bene o nel male.
tavola1Successivamente si passa ai cerchi nel grano, partendo dai primissimi cerchi nel grano degli anni ‘60, accennando al messaggio inviato fin dal primo cerchio grazie al quale si è capito che il fenomeno era una comunicazione attraverso i simboli e che significava: “unione tra cielo e terra” cioè “comunicazione tra cielo alla terra”.
Pier termina presentando i video del cerchio del grano col volto sindonico ed il bellissimo video di Urzi del 29 aprile 2007.
Finita la relazione, Pier rimane come sempre a disposizione per domande e approfondimenti che non mancano mai. Domande che arrivano a raffica da tutti quelli che gli si avvicinano, sia durante il pranzo che dopo… ma purtroppo arriva l’ora del nostro ritorno a casa.
Un’importante conclusione di questi 2 giorni è che se l’analisi sulla realtà della visita extraterrestre fosse impostata come un processo in tribunale, il verdetto sarebbe che tutte le evidenze probatorie convergono sulla dimostrazione scientifica della reale esistenza e manifestazione sul nostro pianeta di intelligenze provenienti dal cosmo.
Il caso è chiuso. Ora bisogna comprendere, a livello umano e spirituale, l’importanza della visita.

Fabio Maggiore
27/03/2011