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A COLONIA LA LUCE DEL SOLE

Le ore di viaggio, i fratelli, la luce del Sole che filtra dal finestrino del pulman, guardo mio figlio, così piccolo, soltando due anni, che fa parte di questa missione di divulgazione. Seduto in braccio al suo papà, dorme tranquillo mentre la calda luce solare accarezza i suoi capelli. Una sensazione di pace e di fiducia invade il mio essere, non esiste nient’altro oltre a divulgare la verità, lavorare per essa.
Lottare per ognuno di quei bambini, senza maschere, con forza, con volontà, amando la Verità, la Giustizia, con le nostre debolezze, Doni, mancanze, carenze, ma con la certezza e la felicità di servire.
Questi anni non sono stati facili per nessuno e se guardo dalla mia ottica personale nemmeno per me. Sono stati anni di duro distacco. Guardo indietro e vedo il passato, non rimane quasi niente: l’università, gli amici, casa mia, tutto è sfumato, rimane solo il presente e il prezzo da pagare per viverlo. Prezzo che non tutti sono disposti a pagare o preparati a farlo, non so se mai un giorno io lo sia stata, ma è successo, l’ho pagato a rate e ancora mi rimane da coprire gli interessi. Ma questo pomeriggio, guardando mio figlio, ho ringraziato il Padre per aver permesso che mi accompagni, per il vederlo circondato dai fratelli, per vederlo giocare all’entrata della sala, per vederlo ascoltare la verità con le sue manine in tasca, anche se soltanto per pochi minuti perchè dopo ha chiesto di ritornare a giocare, per vedere ogni fratello regalargli un sorriso, un biscotto, una carezza...
La sala era piena, oltre 300 persone di un piccolo paese a 200 km dalla capitale.
La cara sorella Carolina, così sola, così lontana, che riesce a vederci così poco e che insieme al suo sposo si è lanciata nell’azzardata avventura di organizzare una conferenza. Ha condiviso poche ore con Giorgio per motivo delle distanze, ma la sua voglia interiore di fare ha iniziato a dare i suoi frutti la domenica 8 giugno. Un pomeriggio difficile, perchè in Uruguay il calcio occupa un posto speciale e quel pomeriggio si giocava la finale di un campionato; perchè un pomeriggio freddo e di domenica: tutti elementi che potevano giocare contro nel momento di presenziare la conferenza.
Eravamo ansiosi, lo si vedeva nei nostri volti, presente tutta l’arca di Montevideo e alcuni fratelli di Maldonado per offrire il nostro sostegno, oltre che per accompagnare Giorgio, ascoltare la Verità e vedere l’anteprima della nuova storia di Giorgio Bongiovanni realizzata da Jean Georges Almendras e Studio3 Uruguay con la collaborazione di molti fratelli.
Poco a poco la sala del Centro Helvetico di Nueva Helvecia, Colonia, ha iniziato a riempirsi, c’erano circa 300 posti a sedere e abbiamo dovuto cercare altre sedie. Il pubblico prendeva posto in attesa dell’arrivo di Giorgio.
Il freddo si è fatto sentire e abbiamo dovuto accendere qualche stufa per riscaldare un po’ l’ambiente, poichè c’erano alcune persone anziane e alcuni bambini.
Le luci si sono spente nel momento che Georges e Carolina hanno dato il benvenuto e finalmente Giorgio ha presentato il video sulla storia della sua Opera e della sua vita.
Avevamo preparato anche un dvd con evidenze ufo e segni nel Cielo “Il ritorno del Figlio dell’Uomo” ed era previsto trasmetterlo dopo la storia di Giorgio.
Ma le immagini della sua vita, gli anni di Opera, la dedizione di Giorgio, di molti fratelli che ci sono ancora e di altri che non ci sono più, si sono susseguite sotto lo sguardo attento e silenzioso del pubblico presente.
La presentazione si è conclusa con un momento di silenzio. Giorgio ha iniziato a parlare. Sono state talmente tante le cose che ha detto e tante le domande da parte del pubblico che il dvd delle evidenze ufo è rimasto nella sua scatola. Non è stato necessario farlo vedere. Quelle persone avevano bisogno di sentire parlare del ritorno di Cristo, della corruzione, dell’anticristo, della mafia, della metodologia celeste, dell’esistenza dei fratelli delle stelle, del contatto e del suo perchè.
Il libero arbitrio è cosí difficile da comprendere, è tutto così complesso e così profondo che è quasi impossibile arrivare fino in fondo affinché la nostra logica comprenda realmente la metodologia e le sfumature spirituali dell’Opera, dell’Umanità, del Pianeta. Il Padre Adonay continuerà ad essere un Padre senza volto fino a quando queste Verità non saranno accettate. La Fede nella Giustizia Divina è la differenza tra il perdonare e il rimanere statico di fronte a una stessa situazione. La Fede che tutto ció che facciamo sarà misurato con la Verga d’Oro delle forze Celesti e che il forgiatore di quella Verga é il Maestro Jesús Cristo, è ciò che ti incita ad andare avanti, anche quando ciò che senti dentro è rabbia per le ingiustizie del pianeta. Il richiamo è chiaro, è il momento di iniziare, la terra non solo sta cadendo a pezzi, sono anni che sta accadendo, ma inoltre la vita sta diventando insopportabile. Gli insegnamenti di vita di molti missionari e anime nobili si alternano con dolorosi rovesci come l’assassinio di una bambina di quattro anni a colpi sotto lo sguardo impavido di sua madre. Le proteste contro le centrali nucleari si intrecciano con la manipolazione del clima, pratica tanto pericolosa in tutto il pianeta, le manifestazioni per la pace si intrecciano con la corsa agli armamenti a livello mondiale e che farà scatenare senza alcun dubbio una terza guerra mondiale, la pratica millenaria della meditazione si intreccia con l’assassinio in massa di gente per strada dovuto all’harbar.
Siamo noi i grigi, gli alieni cattivi, quelli che non siamo di questo mondo, quelli che non meritiamo questa terra, nè questo cielo, nè quello che verrà dopo... siamo noi quelli che ci nutriamo della libertà di scegliere tra il bene e il male, ma senza sapere cosa sia l’uno o l’altro...

Erika Pais
8 giugno 2008
Nueva Helvecia, Colonia (Uruguay)