“ENERGIA NUCLEARE: MINACCIA DI ESTINZIONE PER L’UMANITÁ”

“Energia Nucleare: Minaccia di Estinzione per l’Umanitá”, questo è stato il titolo della conferenza che ha avuto luogo lo scorso 5 dicembre 2008, presso l’Aula Magna della Facoltà di Psicologia di Montevideo (Uruguay), organizzata dalla “Comision Por La Vida”. Hanno presenziato circa 130 persone interessate ad essere informate sull’argomento e che hanno prestato somma attenzione per tutta la durata della conferenza, circa 3 ore e mezza. Sono stati proiettati due video: il primo riguardo i rischi di inquinamento degli impianti nucleari (“Diario di una Minaccia”) e il secondo sulle energie rinnovabili e pulite (“Rinasce la Speranza”), sottolineando l’ esperienza del fisico italiano Carlo Rubbia in Spagna, che riguarda lo sviluppo dell’energia solare termodinamica. I sette relatori hanno spaziato sui diversi aspetti delle conseguenze derivanti dall’uso dell’energia nucleare, il suo vincolo con l’industria armamentista, l’impossibilità totale di controllo da parte della popolazione, il silenzio che esiste dietro questa industria, la dipendenza nella quale scivolerebbe il nostro Paese rispetto ai paesi che “tutelano” l’energia nucleare, le elevatissime spese, il lucro, la corruzione che si nasconde dietro gli affari dell’energia nucleare e fondamentalmente il rischio di vita per l’umanitá e per il pianeta, che registra ormai una elevato livello di contaminazione a causa della radioattivitá che le attivitá dell’uomo hanno provocato nel terreno, la terra e l’acqua, attraverso lo sfruttamento di materiali radioattivi, esplosioni atomiche e l’installazione di impianti nucleari.
I relatori: Jorge Larrosa, giornalista; Irma Oliveira, avvocato e membro della Comisión por la Vida, Gonzalo Abella, storico ed educatore; José Da Cruz, Dottore specializzato in rischi e disastri; Enrique Viana, giudice; Freddy Pohle, ricercatore di energie alternative e rinnovabili e membro della Comisión por la Vida; Delia Villalba, membro della Comisión por la Vida, attivista socioambientale.
Da mettere in risalto la ricchezza dei discorsi dei diversi relatori che hanno fatto luce su un tema tanto buio quanto scabroso in un momento in cui il governo uruguayo, insieme a tutto lo spettro politico parlamentare porta avanti il progetto di istallare un reattore nucleare nel nostro paese.
Da sottolineare allo stesso tempo l’attiva partecipazione del pubblico, con la presenza di tanti giovani che ci hanno ringraziato e hanno espresso il bisogno di informare e sensibilizzare le persone per mettere un freno definitivo a questa pazzia architettata alle spalle del popolo e con la complicitá dei media salvo qualche eccezione, come per alcuni mezzi di comunicazione presenti all’incontro, 36 – Radio Centenario, il settimanale “Búsqueda” e una radio comunitaria.
Come dice Machado: “Camminante non c’è cammino, si fa cammino all’andare”. Con tanto amore e speranza abbiamo iniziato a camminare.