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fatima100Di Ramón Gómez

Qualche giorno fa un amico, Jordán Gómez, di Aguilares “Tucumán”, mi ha intervistato per il suo programma radio “El Hombre en nuestro tiempo” (L’uomo nel nostro tempo), che va in onda ogni settimana da lunedì a giovedì, dopo aver trascorso qualche giorno con noi a Santa Rosa di Tastil, per conoscere e condividere il lavoro che stiamo realizzando in tutta la zona come Fondazione, oltre al lavoro spirituale che realizziamo a Santa Rosa…

D: Qual è il lavoro della Fondazione che tu e la tua famiglia state realizzando nella zona?

R: Il lavoro della Fondazione si focalizza specificamente nell’aiutare i bambini e le loro famiglie che vivono nella Puna Salteña (altopiano dell’Argentina). Come tu ben dici, aiutiamo praticamente tutti i sette giorni della settimana, quando siamo sui colli aiutiamo le persone che vivono in strada, e le persone disabili, come una ragazza che abbiamo incontrato nella località di Atocha, a pochi km. dalla capitale. Per questa ragazz,a che si chiama Fatima e ha 17 anni, stiamo procurando una sedia a rotelle su misura per lei. Fatima ha una paralisi cerebrale e presto avrà la sua sedia. Non è solo il lavoro come Fondazione, ma il sentimento che ci anima, che ci motiva come persone, come famiglia ad aiutare, migliorando la qualità di vita del prossimo.

D: Com’è costituita la tua famiglia?

R: La mia famiglia è costituita da mia moglie Sandra, le mie figlie Camila e Analia e mio figlio Leandro, ma più che famiglia siamo un team di lavoro; la mia famiglia in realtà è più grande di queste quattro persone. La mia Famiglia sono tutte quelle persone che fanno il bene, che appoggiano una causa giusta e aiutano i loro fratelli che vivono situazioni difficili, ogni persona che aiuta e fa il bene io la considero Famiglia, perché significa che facciamo nostro lo stesso messaggio e siamo uniti nell’azione. Mi viene alla memoria in questi momenti quando Cristo si trovava a predicare circondato da una moltitudine e uno dei presenti si avvicina dicendogli “Maestro, la tua famiglia ti cerca, tua Madre e i tuoi fratelli” e lui risponde all’insistenza di questa persona con un’altra domanda: “Chi sono mia Madre e i miei Fratelli? Mia Madre e i miei Fratelli sono tutti coloro che ascoltano la parola e la mettono in pratica…” Quindi uno deve mettere in pratica il valore spirituale, tutto ciò che un essere umano crede di sapere lo deve mettere in pratica nell’amore al prossimo, per questo dico che la mia famiglia è più grande di queste quattro persone… fondamentalmente si tratta di alleviare il carico del fratello, migliorare la sua qualità di vita, non possiamo sopperire a tutte le sue necessità ma possiamo aiutare ad alleggerirle. È come curare una ferita affinché faccia meno male, anche se la ferita continua ad esserci, questo è il lavoro che facciamo come Fondazione con la gente.

D: Vorrei che ci parlassi un po’ del tuo lavoro spirituale e della tua esperienza con la Madonna, e della ‘sanazione’ che fai da molti anni.

R: Faccio le ‘sanazioni’ da quando avevo 18 anni, dopo una manifestazione della Madre Celeste nella Grotta della Madonna di Lourdes nella catena montuosa di Cordoba, dove si presentò La Vergine della Medaglia Miracolosa e mi diede la missione di aiutare anche in modo diverso le persone nei loro problemi fisici. Allora io ero falegname e accettare la missione che la Madonna mi aveva affidato significò cambiare la mia vita, dovetti lasciare il mio lavoro e tutto quello che facevo per dedicarmi appieno alla missione che questa apparizione mi aveva dato. Con il passare del tempo si sono aggiunte altre attività, un altro modo di aiutare i fratelli. Credo che quando una persona si impegna a compiere ciò che il cielo chiede, il lavoro non diminuisce, al contrario, aumenta e non perché uno sia speciale, niente di ciò, qui nessuno è speciale. Tutti abbiamo il dovere e l’opportunità di aiutare e fare del bene. Forse quello che io ho verso il Cielo, quello che ho verso Cristo, verso la Madonna è la mia piena disponibilità, la mia disponibilità al cento per centro verso il mio Creatore. Forse è questa la differenza e l’ho capito sin dall’inizio e la mia famiglia per fortuna lo capisce e mi accompagna… In questo momento ci stiamo autodistruggendo, vivere come viviamo non è buono, deve avvenire un cambio di coscienza affinché questo mondo migliori, affinché questa società cambi. Noi ne facciamo parte e dobbiamo iniettare in questa società malata una dose di buone azioni per alleviare questo male che sta facendo ammalare sempre di più le persone … LA MANCANZA DI AMORE!

La sanazione fisica che facciamo a Santa Rosa è una scusa, quello che bisogna salvare è lo spirito, non il corpo, questo è in sintesi il lavoro spirituale che svolgo da quando avevo 18 anni. È molto importante che facciamo prevalere la spiritualità in ogni cosa, perché se non lo facciamo, se non ci stacchiamo dai beni materiali, se non ci stacchiamo da ogni cosa che ci impedisce di essere liberi, non possiamo essere disponibili a Dio. E non impareremo mai a condividere quel poco che uno possa avere. Condividere non significa dare quello che ti avanza, ma dare quello che hai, è come avere un solo pezzo di pane per mangiare, lo dividi e lo dai; quindi non sto dando quello che ho in più ma sto condividendo quello che ho, si tratta di questo, altrimenti dov’è il sacrificio e la vera intenzione di aiutare? Non dimentichiamo che da Dio veniamo e a Dio torniamo, è solo questione di tempo, nient’altro, non dimentichiamo questo, non afferriamoci a cose che non hanno senso, non afferriamoci a questa vita che è passeggera, così come tutto ciò che ci circonda. I beni che apparentemente appartengono a qualcuno, sono anch’essi passeggeri, quindi meglio condividere e generare ricchezze in un altro posto, dove la nostra parte spirituale arriverà prima o poi.

D: Che importanza hanno i messaggi Mariani per questi tempi, principalmente il messaggio di Fatima?

R: Il messaggio di Fatima è uno dei messaggi più importanti che abbiamo, direi dopo quelli che Cristo ci ha lasciato: il messaggio di Fatima ci avverte, ci minaccia, ci richiama, ci aiuta; purtroppo la Chiesa continua ad occultare il vero messaggio, che è molto profondo, dove la Vergine ammonisce la Chiesa, il Vaticano, dove avverte che ci saranno armi con il potere di distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità. Lo disse nel 1917, ed oggi quelle armi esistono, oggi è nota la corruzione nel Vaticano. La Madonna annunciò che Satana si sarebbe infiltrato nel Vaticano e avrebbe camminato nelle loro file, e lo ha già fatto. Ecco perché ci sono preti che abusano dei bambini, sacerdoti pedofili che attentano all’integrità di un bambino che sono gli angeli di Cristo, i suoi prediletti. Cristo stesso disse: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e si getti nel profondo del mare!”. Purtroppo questo sta già avvenendo dentro la Chiesa e la Vergine ci aveva avvisato, ci ha avvisato di tutto questo, e continuiamo ancora addormentati, manipolati da coloro che negano la verità. Ma ti dico una cosa Jordán, così come il male controlla oggi il mondo, è anche vero che le grandi potenze non potranno evitare, tutte le religioni insieme, tutti i governanti del mondo, non potranno evitare la prossima manifestazione di Cristo, perché non hanno il minimo potere per farlo, così come non potranno evitare i prossimi avvenimenti, perché il danno è fatto, la Terra è ferita a morte, la Terra sta agonizzando e noi siamo quelli che provocano tutto in questo al pianeta, quindi soffriremo le conseguenze attraverso la natura che si rivolterà contro l’essere Umano.

D: Cosa ci puoi dire dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni che nel 1989 ricevette la missione di divulgare il terzo segreto di Fatima?

R: Giorgio è un instancabile combattente a favore della vita e un testimone dei messaggi del cielo. Lui continua ad essere quella voce che grida e cerca di far risvegliare l’umanità, e lo sta facendo da molti anni. Da molti anni, prima che tu o io lo conoscessimo, lui svolge la sua missione ininterrottamente ed è un esempio che bisogna imitare, perché è una persona che non si stanca, che non abbassa le braccia, non importa se non vede i risultati che vorrebbe, a volte non ha l’appoggio che vorrebbe, ma lui va avanti lo stesso, perché sa che l’importante è andare avanti, ma ciò che è più importante ancora è che sa il perché e per chi lo fa. Quindi Giorgio è un esempio da seguire al di là delle stigmate, che per me sono un segno sacro. È vedere quello che fa la persona, cosa fa ogni giorno, plasmando giustamente il messaggio che diffonde nella quotidianità, dimostrando il suo amore e dedizione totale a Cristo.

P: A cosa ti riferivi dicendo che nessuno potrà evitare la seconda venuta di Cristo?

R: Perché sarà così per una semplice ragione: Lui lo ha promesso! Gli Angeli esistono, quell’esercito di cui Cristo parlò di fronte a Pilato esiste e saranno loro a manifestarsi a livello mondiale e capiremo una volta per tutte una realtà occultata per troppo tempo al genere umano. In quel momento capiremo che realmente non siamo soli, che non siamo mai stati soli e che ci sono livelli spirituali ai quali questi esseri appartengono. Cristo si manifesterà con questi eserciti, con queste legioni di Angeli che lo accompagnano e lo accompagnarono quando Lui era fisicamente qui e camminava sulla Terra tra di noi, solamente speriamo, e con questo concludo Jordán, che il Suo ritorno avvenga presto, perché non so quanto tempo ancora potremo resistere e sopportare quello che stiamo per affrontare, perché la lotta è ogni volta più complicata e più dura e, com’è stato detto, “se i tempi non fossero abbreviati persino gli eletti si perderanno o cadranno”. Quindi la parte spirituale è a rischio, un rischio molto grande. Abbiamo bisogno che il Padre definisca il tempo, che segni il giorno e l’ora del Suo ritorno, il tempo reale non lo sa nessuno, solo il Padre conosce il giorno e l’ora, ma dobbiamo chiedere che si affretti a definire il giorno e l’ora in cui Suo Figlio verrà a ristabilire ogni cosa e pulire questo mondo. Io non posso dirti quando ritornerà, ma posso dire a te e a tutta l’udienza quando dobbiamo aspettarlo a Cristo, e lo dobbiamo fare tutti i giorni! Perché quel giorno può essere oggi o forse domani o tra vent’anni, non lo so, ma dobbiamo aspettare Cristo tutti i giorni. Stare allerta, aspettarlo, non dimenticare che Lui ritornerà.

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Ramón Gómez

25 Agosto 2017