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IL PAPA: ABBIAMO PECCATO CONTRO LA TERRA

 Durante l’udienza trasmessa in diretta e dedicata alla 50ª Giornata mondiale della Terra che si celebra oggi, Papa Francesco ha fatto un “mea culpa” che tutti noi dovremmo fare nostro prendendo consapevolezza di non aver avuto cura del nostro pianeta, della nostra casa, di averlo maltrattato, sfruttato e fatto soffrire. “Abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore, il Padre buono che provvede a ciascuno e vuole che viviamo insieme in comunione e prosperità” così si è espresso il Papa.

La reazione quindi di autodifesa della Terra come cellula vivente prima o poi sarebbe arrivata, aggiunge il Pontefice dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico: “Dio perdona sempre, noi perdoniamo alcune volte sì alcune volte no, la terra non perdona mai. La terra non perdona. Se noi abbiamo deteriorato la terra, la risposta sarà molto brutta”.

Il nostro ruolo come umanità ospite del pianeta era quello di tutelarlo e godere delle numerose ricchezze che ci offre senza sfruttarlo creando squilibrio nella natura stessa: “A causa dell’egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della terra – continua il Papa - L’abbiamo inquinata, l’abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene. Abbiamo mancato nel custodire la terra, nostra casa-giardino, e nel custodire i nostri fratelli”.

Il Papa ha espresso apprezzamento per quei movimenti, soprattutto giovanili che stanno nascendo e che cercano di risvegliare le coscienze e promuovendo un cambiamento radicale di interazione con la nostra Terra.

Il Pontefice ha concluso dicendo: “Questa primavera ci invita ad unirci alla lode che la natura, i fiori e gli animali rivolgono al Creatore. Possa il Creato trovare in questo anno un’occasione particolare per rianimarsi e rinvigorire”.

Maria José Lastra
22 Aprile 2020
papafracking100
 
Pressocché ignorata dai principali media nostrani, ha trovato spazio su molti blog anche italiani e su Europa quotidiano la notizia dell’incontro di qualche giorno fa avuto in Vaticano dal papa con un gruppo di ecologisti sudamericani fra i quali il regista e attivista e politico argentino Fernando “Pino” Solanas. Insieme ai quali Francesco si è lasciato  fotografare tenendo in mano due magliette: una con la scritta “No al fracking”, l’altra con lo slogan “L’acqua vale più dell’oro” che pare alludere alla protezione delle falde acquifere.

 
 
DAL CIELO ALLA TERRA
 
 HO SCRITTO IL 25 MAGGIO 2013:
 
LA GIUSTA TESTIMONIANZA DI PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO.
PRENDIAMO ATTO CHE IL PAPA FRANCESCO DICE LA VERITÀ SU UN CONCETTO UNIVERSALE CHE IL CRISTO NOSTRO SIGNORE CI HA LASCIATO.
ADESSO ASPETTIAMO LE SEVERE RIFORME CONTRO IL VATICANO.
LEGGETE! MEDITATE E DEDUCETE.
 
G. B.
Palermo (Italia)
25 Maggio 2013
 

ATEI IN PARADISO? LE PAROLE DEL PAPA ACCENDONO IL DIBATTITO
 
24 mag. 2013  - "Il Signore ha redento tutti. Non solo i cattolici. Il suo sangue è stato sparso per tutti. Anche per gli atei". Papa Francesco prosegue nel suo progetto ecumenico. Anzi, stavolta va oltre. Strizza l'occhio anche a coloro che dicono di non credere in Dio. Cade un altro tabù all'interno del Vaticano?
Il direttore esecutivo dell'American Humanistic Association, senza nascondere il proprio scetticismo verso l'apertura del Papa ai non credenti, ha accolto con favore il discorso del pontefice. "Se altri leader spirituali si unissero a lui si farebbe un grande passo in avanti nel processo di unificazione e di convivenza tra persone di diverse religioni e anche tra religiosi e atei, vincendo così la reciproca diffidenza.
 
Le parole di Bergoglio hanno trovato grande eco anche sui social media, in cui gli utenti si sono scatenati per cercare di capire se il Papa intendesse dire che c'è un Paradiso anche per atei e agnostici. E' corso al riparo il reverendo Thomas Rosica, che con una nota esplicativa ha sottolineato che se una persona conosce la chiesa cattolica e la rifiuta non può trovare salvezza.
Anche se le parole di Papa Francesco circa la salvezza per gli atei hanno sorpreso qualcuno, i vescovi e gli esperti sono stati concordi nel considerarle espressione della fede del Pontefice.

Il reverendo John Zuhlsdorf ha spiegato sul suo blog che "Francesco è stato chiaro nell'affermare che la grazia per gli atei è offerta da Cristo, e che dunque non può esserci salvezza se non attraverso il suo sacrificio. In altre parole non sta dicendo che puoi essere salvato, andare in Paradiso, senza Cristo, come qualcuno suggerisce".
Molte personalità del mondo cattolico hanno sposato la tesi di Zuhlsdorf, sostenendo che Papa Francesco volesse rimarcare l'apertura di Gesù verso i non credenti, e non la possibilità di giungere alla salvezza continuando a non credere.
Positiva la reazione anche del mondo ateo. David Silverman, presidente dell'American Atheist ha detto di apprezzare la volontà del Papa di includere i non credenti nella discussione morale.

Fonte: buonanotizia.org 


“TUTTI NOI ABBIAMO IL DOVERE DI FARE IL BENE”.
 
“Questa chiusura di non pensare che si possa fare il bene fuori, tutti, è un muro che ci porta alla guerra e anche a quello che alcuni hanno pensato nella storia: uccidere in nome di Dio. Noi possiamo uccidere in nome di Dio”.