Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

maraDi Mara Testasecca

Guido l'auto al rientro da Assisi, con me alcuni dei ragazzi. Le parole ed i commenti incalzano uno dopo l'altro, poi scende il silenzio, la riflessione, la memoria. Do via libera allo scorrere delle riflessioni più profonde che desidero condividere fin da subito.

9 ottobre 2016.
Di buon'ora da Sant'Elpidio a Mare siamo in 15 a partire, carichi di speranza, di gadget della Funima International, di dolciumi e quant'altro poter distribuire nel corso della biennale marcia della Pace che da Perugia fino ad Assisi annovera la partecipazione di migliaia di persone: il Popolo della Pace. Popolo sempre più numeroso (quest'anno 75mila) composto da giovani, da associazioni, immigrati, che nel nostro paese approdano ogni giorno, in condizioni disumane. Vengo a sapere che quest'anno hanno aderito 181 scuole e 476 Comuni.

Ad incrementare il corteo già in marcia da Perugia tantissimi volontari, quella cittadinanza attiva che in Italia attualmente fornisce servizi sociali, garantisce assistenza sanitaria agli anziani e ai disabili. La Protezione Civile, tutta bella gente, preziosa e valida presenza  anche nelle emergenze nazionali, come i terremoti.  
Giovanni Bongiovanni ci conferma che i giovani sono inseriti nella scaletta della giornata, e mi incarica di seguire questo aspetto con gli organizzatori.

Il palco è montato al lato della meravigliosa Basilica di Santa Maria degli Angeli, http://www.porziuncola.org/basilica-11-1.html# struttura suggestiva che custodisce al suo interno le mura della Porziuncola, dove frate Francesco accoglieva e predicava agli ultimi, agli emarginati, ai poveri, ai malati, agli indesiderati, ai rifiutati come lui stesso, ripudiato da suo padre e sdegnato dalle nobili famiglie di quella parte di Assisi ipocrita ed opulenta, nonchè da tutti quei prelati che andavano a braccetto col potere. Scalzo e vestito di sacco Francesco predicava nella Porziuncola, costruita a mano pietra su pietra, curava i lebbrosi e dormiva  in una grotticella seminterrata quando non viaggiava con i suoi fratelli... proprio qui a pochi metri da dove siamo noi. Il suo ideale di amore cristico che accomuna atei e credenti scorre nelle vene di chi oggi è nella piazza insieme a noi: giovani, vecchi militanti di partito, immigrati palestinesi, africani, siriani, disabili, studenti, giovani di rifondazione comunista, argentini, colombiani, giamaicani.

cheguevaraStessa data di oggi, 49 anni fa, Ernesto Guevara muore  a La Higuera, in Bolivia, prigioniero dell'esercito nazionale antiguerriglia. Imprecisabili le ore di agonia del rivoluzionario. Fu una pallottola al cuore che, dopo molte ferite, uccise l'uomo e il simbolo: l'ideale precocemente sbiadito del socialismo e della vittoria cubana. Il “Che”, partito alla volta della Bolivia travestito da Ramón Hernández Benítez, uruguaiano di mezza età calvo e con gli occhiali, veniva restituito al mondo intero con la sua barba e i suoi capelli lunghi, morto e circondato da uniformi e giornalisti.
A Cuba lasciava incarichi governativi, una moglie e 5 figli piccoli ai quali dedica la lettera che segue:

A mis hijos, Queridos Hildita, Aleidita, Camilo, Celia y Ernesto: Si alguna vez tienen que leer esta carta, será porque yo no esté entre ustedes. Casi no se acordarán de mí y los más chiquitos no recordarán nada. Su padre ha sido un hombre que actúa como piensa y, seguro, ha sido leal a sus convicciones. Crezcan como buenos revolucionarios. Estudien mucho para poder dominar la técnica que permite dominar la naturaleza. Acuérdense que la Revolución es lo importante y que cada uno de nosotros, solo, no vale nada. Sobre todo, sean siempre capaces de sentir en lo más hondo cualquier injusticia cometida contra cualquiera en cualquier parte del mundo. Es la cualidad más linda de un revolucionario. Hasta siempre hijitos, espero verlos todavía. Un beso grandote y un gran abrazo de Papá.

Sento dentro di me che è giusto e logico essere qui oggi con i fratelli di Ancona, di Gubbio e di Bari a rappresentare i fratelli di tutte le arche italiane da Varese a Milano, Pordenone, Buja, Carpi/Modena, Catania fino a Palermo.
Scalda il cuore l'unione dei fratelli legati ancor di più grazie alla chat coordinata da Sonia Alea, la chat Arche PIANETA TERRA... nome più azzeccato non poteva avere questa forma di comunicazione!  
A metà mattina riceviamo tra le altre la dedica di Matías Guffanti, che amo come un figlio perchè mi ha fatto capire che l'oceano Atlantico non ci separa, ma unisce le terre che calpestiamo:

Matias Guffanti

¡¡¡Un abrazo grande a todos los chicos y FUNIMA!!!? En el cumpleaños del revolucionario por la paz Jhon Lennon, el aniversario de la muerte de nuestro comandante el Che, a pocos días del recordatorio de la muerte del estigmatizado San Francisco… verlos a todos manifestándose por la paz en una nueva marcha de Perugia a Asís, de aquellas que en los años 50 nacieron para enfrentarse al poder atroz de la energía nuclear, nos llena de emoción a todos hermanos!
Felicitaciones a todos los jóvenes, que mantienen vivo en todos nosotros el espíritu de la revolución que Cristo nos llama a hacer, así como Giorgio Bongiovanni lo hace con cada uno de sus pasos.
Los seguimos desde el otro lado del océano, con los mismos sentimientos que nos unen y nos hacen inseparables.

A lui fa seguito Erika Pais:

Nuestra lucha màs dificil queridos hermanos es trasmitir al mundo ateo o no, que la revolucion màs grande, que la madre de todas las revoluciones debe ser y es necesariamente la de conciencia, por ende espiritual. Unir el espiritu con la consciencia intelectual del devenir del Ser, conocer profundamente la naturaleza humana y de las cosas, ser capaces de indentificar la Justicia prescindiendo de nosotros mismos y dar la vida por eso, saber desarrollarla y actuarla es el cimiento más firme para construir las bases del sueño del Hombre Nuevo. Esos valores y conceptos deben ser la sangre del verdadero revolucionario. Convenzamos al mundo de eso, contagiemos a los jovenes de ese sentimiento y habremos plantado la semilla para que Aquel que ha de manifestarse lo haga.

Fa proprio freddo ed il cielo è grigio, mi rendo conto che tra gli stand delle associazioni il gruppo abbatte l'età media degli attivisti presenti. Questo mi rende orgogliosa ed il mio pensiero va a Giorgio, sempre presente e protettivo. I sorrisi dei suoi figli fisici e  spirituali sono i suoi frutti, i frutti dell'opera, di tanti anni di divulgazione, di sacrifici, di semi di verità attecchiti e maturati... incredibilmente diventati importanti per i pochi giusti rimasti sulla terra a resistere e a dare la vita per la giustizia.  

Sappiamo che sta viaggiando per Varese per la conferenza spirituale di oggi pomeriggio, "La presenza degli esseri di Luce nel Vangelo. La seconda venuta di Cristo”.
https://www.youtube.com/watch?v=Q1DOWMYaHOY

Ci chiama ed incarica il nostro caro Oscar Morosini di filmare tutto al meglio. Arriva anche il messaggio del nostro Giorgio Bongiovanni: “Noi, insieme, per servire il Cristo e con l'onore di difendere i Suoi Giusti nel Mondo. Pace. Vostro Giorgio”.

I fratelli di Gubbio, di Bari,  Ancona e Sant'Elpidio sono sparsi lungo la marcia, offrono torte, panini, dolciumi vari bibite ai partecipanti, il ben di Dio sistemato dentro carriole e carrettini. Sono vivi, fantastici.

marciapace1web

Ore 11:00 am  

Guido Barbera, presidente del CIPSI – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale, dice basta alla fabbricazione delle armi, ed espone lo spirito della marcia organizzata da Flavio Liotti, organizzatore della marcia Perugia-Assisi:  

Ogni giorno quarantaduemila persone si mettono in cammino nel mondo per fuggire dalla morte e dalla disperazione. Oggi, in tanti e diversi, ci aggiungeremo a loro, camminando da Perugia ad Assisi. Il loro dolore, la loro angoscia, sono, in qualche modo, anche i nostri perché li sentiamo vicini, sentiamo le loro grida di aiuto, vogliamo fare qualcosa, reagire, rispondere, proteggere. Per molti, noi siamo semplicemente matti, anime belle ma inconcludenti perché pensiamo di affrontare questi problemi con una marcia della pace e della fraternità. Ma è solo un altro modo per tirarsi fuori e restare comodamente seduti nel proprio giardino di privilegi e illusioni.

L'ampio spazio davanti il palco si stipa di ragazzini, di giovani studenti e professori. Un mare di colori, striscioni e cartelli con su scritto il nome di appartenenza, dediche, inni alla pace, frasi contro la guerra.
Guido Barbera presenta le esibizioni delle scuole. Le seguo tutte mentre i giovani lungo le scale dell' edificio preposto per la stampa si prepara febbrilmente! Sonia Tabita, Asia, Noemi, Sonia De Marco Maurice i fratelli Jamil e Karim El Sadi. Li osservo ripassare la propria parte con attenzione e responsabilità, mentre si "vestono" e  truccano come possono.

Per motivi di lavoro e di salute mancano Stefano, Sofia, Naike e Rita, ma è come se ci fossero... questo percepisco perchè i ragazzi vivono così la loro unione, così come i giovani dell'arca di Montevideo e di Rosario... così come hanno vissuto tutti i gruppi giovani cresciuti da  Giorgio degli anni '90. Quei giovani di allora oggi coordinano le segreterie, si dedicano alla ricerca, organizzano seminari, convegni, scrivono libri, coordinano le redazioni antimafia, sono diventati registi e produttori di documentari inediti.  

Ascolto le canzoni dei ragazzini, le invocazioni di pace e di amore, le dediche a Papa Francesco, la musica di un complesso live... non sono la sola a pensare che i giovani faranno la differenza su quel palco.

Non può esserci pace senza giustizia. Questo concetto viene loro trasmesso da Giorgio Bongiovanni da sempre. Così come viene insegnato a chiedere giustizia per il prossimo prima che per sè stessi... è questa la password che apre la coscienza alla mondialità, alla fratellanza cosmica, all'amore verso il prossimo, quell'amore che ti porta a vivere ogni giorno con passione come se fosse l'ultimo, come se stesse per arrivare lo Sposo e quindi si fa del tutto per apparecchiare la tavola più bella e donare il meglio che si può.

Arriva per sms la dedica di Lorenzo Baldo, oggi vicedirettore della rivista Antimafia2000, al quale Sonia Tabita è particolarmente legata: "Cara Mara, dai un abbraccio grande a tutto il gruppo. Assieme a voi ci sono tutti coloro che hanno dato la vita in questa guerra infinita, che chiedono giustizia attraverso le nostre azioni. Un abbraccio forte a tutti.
Lorenzo Baldo".

Ore 12:30 arriva il momento dei ragazzi. Guarda caso i ragazzi vengono chiamati sul palco mentre scorre il fiume di persone della marcia che passa nella piazza di Santa Maria degli Angeli diretta ad Assisi, la città alta. Guarda caso le nuvole si diradano e il Sole ci scalda tutti fino al tramonto.  

marciapace2web

L'esibizione è stata grandiosa, sui generis, originale e cruda. Titolo: 7 storie mille speranze. I testi ideati e trascritti in pochissimi giorni da Sonia Tabita in collaborazione con i ragazzi più grandi. 25 minuti per resuscitare l'immagine, la voce, il sentire più intimo di migliaia/milioni di vittime immolate dalla bestia sanguinaria e dall'indifferenza.

Karim El Sadi: Vittorio Arrigoni, pacifista italiano ucciso a Gaza nel 2011;

Jamil El Sadi: uno- nessuno - centomila degli innumerevoli immigrati che in questa epoca perde la vita nel mar Mediterraneo;

Sonia Bongiovanni: Francesca Morvillo, moglie del giudice Giovanni Falcone che con lui e gli agenti della scorta salta in aria a Capaci, per mano della mafia;

Asia Centofante: Ana Frank, ragazzina ebrea che durante la Seconda Guerra Mondiale è costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Insieme ad altri sette compagni vive in clandestinità nella casa sul retro in Prinsengracht 263 ad Amsterdam. Dopo più di due anni questi clandestini sono scoperti, arrestati e deportati ad Auschwitz;  

Noemi Camaioni: Oksana Makar di 18 anni, un Sole bruciato, una vittima dell'aggressione del branco e della violenza sessuale di chi credeva suo amico;

Sara Santamaria: Sadako Sasaky. Nel 1955 a 12 anni vola in cielo dopo atroci sofferenze per le radiazioni dopo lo scoppio della bomba di Hiroshima;

Sonia De Marco e Maurice De Marco: ridanno parola a Carvalho Marcela e suo figlio Thiago, ultimi tra gli ultimi della nostra bella epoca, vittime della droga a Rocinha, favela nella zona sud della città di Rio de Janeiro.  

7 storie per 7 denunce tremende. Non riesco a trattenere il pianto, ma non sono la sola, vedo tanta gente commossa, con il volto rigato dalle lacrime. Vedo i più giovani ed i ragazzi fermi, concentrati, ...sento il tempo come dilatato, una sensazione particolare, la stessa che provo a volte quando Giorgio Bongiovanni ci parla di Gesù.

Un'apoteosi di applausi e di grida di consenso, la piazza scoppia, giustizia è resa. Onore alla memoria. Alcuni professori presenti mi chiedono che scuola di recitazione hanno fatto i ragazzi, chi ha scritto per loro i testi, come hanno fatto a recitare a memoria pezzi così lunghi e complessi. Rispondo:" Da soli!" ...ancora inebedita per l'emozione troppo forte che provo. Ma non è finita.

Veniamo a sapere che sarebbe arrivata da lì a poco la mamma di Vittorio Arrigoni. Egidia è una donna ormai grande, il dolore per la scomparsa tragica di Vittorio è stampato nel suo viso, parte integrante di ogni sua ruga. Una delle tante madri che ho incontrato in questa vita, una donna piegata dal dolore, ma non vinta.

La signora Egidia Beretta è la mamma di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano ucciso a Gaza la notte tra il 14 e il 15 aprile 2011, a 36 anni. Una donna forte e determinata, da sempre impegnata nel sociale. Ancora oggi si reca nelle scuole a parlare dell’esperienza di suo figlio. Ma, come lei stessa ammette, sotto la corazza che si è costruita nasconde un dolore lacerante. “Certi giorni, quando sono sola, mi rifugio nella stanza segreta del mio cuore e lascio che il dolore mi strazi, e piango e lo chiamo, chiamo forte il mio bambino che non c’è più”.

Il nostro Karim si è innamorato di quel bimbo che non c'è più e senza alcuna scuola di recitazione come Sonia Tabita e tutti gli altri lo ha riesumato, per lui ha replicato il suo grido di giustizia per il popolo palestinese della striscia di Gaza. Sì, perchè Vittorio non è morto.

Egidia Beretta, 70 anni, è stata sindaco con doppio mandato a Bulciago – provincia di Lecco. Oggi è uscita di scena; dopo una vita dedicata alla politica, al sociale e infine all’amministrazione comunale ha dichiarato ufficialmente che la sua prossima missione sarà divulgare sempre più il messaggio e l’esempio del figlio Vittorio.  

Alla fine di tutta la manifestazione mi metto d’accordo con Guido Barbera ed otteniamo lo spazio e la disponibilità del server per una seconda presentazione dello spettacolo, a patto la nostra piena autonomia anche per la presentazione... un minuscolo sassolino nella scarpa sinistra per uno come Jamil El Sadi!

Tanta gente gira ancora tra gli stand, i ragazzi prendono contatti con organizzazioni importanti e con altri giovani come loro, onorano il padre comboniano Alex Zanotelli e Don Luigi Ciotti, immancabile presenze in queste occasioni.

marciapace3web

I più piccoli - si fa per dire!! - come Sara, Asia e Maurice non restano indietro. Li ho visti parlare a gente adulta, a catturare l'attenzione dei distratti per portarli allo stand della Funima International, li ho sentiti spiegare chi siamo e cosa facciamo con scioltezza e preparazione impeccabile.  

Quindi alle 15:45 di nuovo tutti sul palco. Ho visto Sonia Tabita spronare e convincere i suoi compagni a superare la stanchezza perchè ...quella ripetizione non sarebbe stata per loro stessi. E' stata una splendida opportunità per tutti i fratelli delle arche di Gubbio, Bari ed Ancona che non avevano potuto assistere alla prima uscita. Ma l'onore più grande è stato avere in prima fila lei, la signora Egidia. Mi aveva detto che forse doveva andare via e invece la vediamo arrivare. Insieme ad Anna, mamma di Jamil e Karim la facciamo accomodare ...e le stiamo vicine per consolare il suo pianto mentre ascoltava la recitazione di Karim. La morte non esiste, e ...penso che nell'abbraccio forte di Karim quella mamma abbia ritrovato un po’ del suo Vittorio.

marciapace4webDedico questo passaggio a Lorenzo Baldo perchè nella mia lucida follia penso che la mamma di Attilio Manca "suicidato" dalla mafia senta Lorenzo un po' come se fosse suo figlio... così come lo dedico a Dyrsen Medina che non conosco personalmente, ma sento vicina in questi giorni prossimi all'anniversario dell'uccisione di suo padre, il giornalista Pablo Medina e della sua giovane assistente per mano della mafia e dei narcotrafficanti in Paraguay.

Mi sono veramente dilungata... finalmente me ne accorgo.
Quindi grazie a te Sonia Tabita, piccola grande donna, non dimenticherò mai l'inizio di questa vostra storia stupefacente ...quando eri convinta di poter presentare a Palermo lo spettacolo "L'arte uccide la mafia" almeno 8 volte nelle piazze e nei teatri della città! Sei un talento, sei geniale. Leggo scolpito nel tuo animo che il teatro popolare di strada rappresenta ed è una forma di comunicazione che il buon Dio ti ispira, la vera essenza delle antiche ed originarie rappresentazioni sceniche che questa umanità annoveri.

Grazie a tutto il tuo gruppo che in quei 25 minuti in piazza di Santa Maria degli Angeli ha scosso le coscienze. Ci avete fatto sentire l'odore del sangue dei martiri, ci avete fatto sentire il fragore assordante delle bombe, ci avete fatto respirare l'odore acre delle armi chimiche, della carne bruciata, della sporcizia più assurda... tutto giusto, perchè questa è la verità. Tutto vero. Tutto sbattuto in faccia a chi pensa di cambiare la storia dando un morso a Cristo nell'ostia la domenica mattina, o pensando solo a sè stessi.  

Grazie infinite a Giorgio, che spero di poter consolare con questo spaccato di opera, perchè lui è il primo tra di noi a servire, lui che ha dato ogni respiro per la nostra unione, che a calci nel sedere quasi ci scaccia per lanciarci tra le braccia di Gesù il Cristo, la Luce Del Divino amore fattosi carne e sangue per dimostrarci che da DIO si può morire inchiodati in una croce... per amore, solo per amore!
E qui mi fermo. Perchè piango di nuovo e perchè non sono sola a rendere grazie a Dio. Seguono le dediche solo alcune – perdonatemi - che ho potuto raccogliere. A queste si uniscono con tutto il cuore chi ha organizzato e tutti i fratelli che hanno partecipato.

Giovanni Bongiovanni

Marcia della Pace Perugia-Assisi 2016

I ragazzi sul palco, contro la guerra, le ingiustizie, i soprusi!
Per gridare la sofferenza di uomini, donne e bambini di tutto il mondo, raccontando storie di vita reali, e personaggi esempio di una vita al servizio!
Standing ovation del pubblico ad ogni intervento! Numerosissima la presenza di giovani, associazioni, ragazzi immigrati e gente impegnata che da tutta Italia viene qui a marciare, nella terra di San Francesco. Oggi, il giorno del l'anniversario della morte del Comandante Ernesto Che Guevara... un uomo e un simbolo per tutti coloro che amano la vita e la giustizia e vivono da rivoluzionari!!!

Barbara Drago
Anna... non è scontato ringraziare una mamma ed io voglio farlo. Ieri vedere il tuo sorriso e la tua gioia nell'accompagnare i figli e nel vederli realizzati sul palco nel pieno della loro sana espressione giovanile, mi ha fatto tanto emozionare. La tua tenacia nel volerli qui ha dato questo splendido frutto. La loro anima è calda, emoziona e sono ricchi della loro interculturalità che gli scorre nelle vene. Per noi averli qui e vederli crescere insieme agli altri è un dono speciale. Ti voglio bene e grazie per Tutto ciò che fai. Sorridi sempre     

Sonia De Marco
Marcia per la Pace finita, siamo ripartiti anche noi... volevo ringraziarvi di cuore ragazzi! A chi è stato  presente fisicamente e a chi non  ha potuto.. esserci, ma era li col cuore. Grazie a chi è riuscito a percorrere tutta la Marcia della Pace portando al suo arrivo un entusiasmo esplosivo,  a chi da casa si  è  messo al forno e fornelli per preparare torte, biscotti pizzette e non solo...  chi ha preso in mano carriole e tavolino facendo slalom tra i marcianti. Grazie  ai ragazzi che hanno fatto vibrare con la loro passione ogni mattonella della piazza, ai genitori  e le  persone che li hanno accompagnati... Grazie a tutti voi che avete reso possibile questa giornata, per aver percorso insieme un altro tratto di strada dove scuotiamo coscienze e realizziamo sogni.

Maurizio Santamaria (papà di Sara)
Grazie ragazzi. Quello che sta accadendo in questi ultimi anni, sono veri miracoli che si manifestano con quella luce che solo il Cristo può donarvi. Da un piccolo seme è  nata una foresta. Da una piccola recita natalizia di 3 anni fa sono nati spettacoli di grande levatura e di una importanza unica. Noi vi abbiamo seguito, aiutato con tanti sacrifici, ma è grazie a voi se stiamo vivendo momenti indimenticabili ricchi di emozioni indescrivibili. L'estate scorsa in Sicilia abbiamo conquistato Palermo. Dal corteo  dove la nostra Asia iniziava a gridare le frasi a sostegno del giudice Nino di Matteo e tutto il corteo la seguiva in coro,... alla conferenza  alla Facoltà  di Giurisprudenza, presentata dal nostro Lorenzo Baldo. ... Nella casa di Paolo dove il 17 luglio scorso non riuscivano a far funzionare il microfono ed io e mia sorella Maria (mamma di Noemi)  abbiamo risolto il problema. Che dire poi di Via D'Amelio dove il nostro Aaron ha presentato l'evento ed i nostri ragazzi insieme ad Adriana Gnani  hanno emozionato tutti. Grazie ragazzi per quello che siete e per quello che fate. Non arrendetevi mai. Maurizio

Stefania Baghetti (mamma di Sara)
Grazie a tutti ragazzi, siete stati meravigliosi. Questo termine è tuttavia riduttivo, perché non riesce a rendere l'unicità, l'emozione profonda che ha pervaso i cuori dei presenti. Ragazzi, voi fate la differenza sempre e comunque! Avete il Sole dentro che splende dai vostri occhi. Un abbraccio fortissimo a Stefano, Rita, Sofia e Naike, ci siete mancati davvero, ma la vostra voce era in quella dei vostri amici. Grazie a Sonia De Marco che ha organizzato questa stupenda giornata, ai ragazzi di Funima, Mara, i genitori, i tecnici, gli accompagnatori e tutti tutti. Siete benedetti dal Cielo e farete grandi cose. Onorata di essere al vostro fianco. Con tutto il mio amore.

Anna Ferri (mamma di Karim e Jamil)
Ieri è stata una giornata indimenticabile... piena di emozione.
La vibrazione era altissima alle parole di giustizia da parte dei nostri ragazzi. Ciascuno ha interpretato una storia di vita vera... Bravissimi tutti... hanno recitato con il Cuore... accompagnati dal "Padre Sole". Hanno emozionato il pubblico, i giovani ed i giovanissimi. Ed anche la Mamma di Vittorio Arrigoni... emozionatissima alle parole di Karim nell'interpretazione del figlio.
Grazie ancora a te Giovanni, Barbara, a Sonia De Marco per l'organizzazione di questa giornata. Grazie ad Oscar per le riprese.

Bruna Artioli gruppo Funima Modena, ideatrice dell'agenda Raggi di Luce. Pasqua e ragazzi tutti siete bravissimi!! Che il Cielo ripaghi questo vostro impegno con una giornata di Sole splendente dentro e fuori di voi densa di condivisione, speranza e certezza per un domani che deve essere migliore di questo schifo che vediamo oggi! Grazie per essere lì, a nome di tutti noi di Funima. Divisi apparentemente dalla distanza, in realtà legati indissolubilmente dal doppio filo della comunione di intenti in Cristo.

Con devozione Mara.
11 Ottobre 2016