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sonia1L'ALCHIMIA DELL'AMORE
La grande quercia, testimone di antichi incontri, dopo tanto tempo muoveva nuovamente le sue rigogliose e forti fronde per accogliere, una volta  ancora,  quella dolce Signora, quell'Essere Celeste che dopo tanti anni era ritornata. Un giovane ragazzo poggiava dodici rose rosse ai piedi del grande albero ...  in attesa di vederLa ... il cuore batteva forte ... “Ti aspetterò lì, sotto la grande quercia!”, gli aveva detto Lei. Da un globo di luce la bella Signora si manifesta, splendente più che mai ... quasi impossibile guardarla per quanta bellezza emana il Suo Essere ... “Sei l'ultima speranza per l'umanità” dice al giovane, in ginocchio davanti a lei, rivelandogli la sua prossima missione per il mondo ... “Vuoi portare un po' della sofferenza di Mio Figlio?”, gli dice ancora dolcemente con un amore impossibile da descrivere a parole; -Si, risponde il ragazzo- ... le mani delicate ed eteree della raggiante e regale Signora si uniscono, quasi a toccarsi  tra di loro ...  un vortice di luce   proietta un raggio luminoso che colpisce le mani del giovane ...  i segni della crocifissione di Suo Figlio Gesù si manifestano immediatamente su quelle mani divenute sacre ... Lei è la Santa Madre del Cielo ...

cristo_lago MAESTRO RITORNA PERCHÉ SI FA SERA

Un nuovo Santo Natale e l'inizio di un nuovo anno.
Anno domini 2010 ... tra il rumore sordo delle 26 guerre in corso nel mondo, tanto sordo da non essere più sentito ... tra le tante giovani vite spezzate, offerte in sacrificio al Dio denaro assetato di potere ... tra il nauseabondo odore di depravazione, di lussuria e di morte in un giro dantesco dove l'uomo divenuto bestia consuma le più aberranti perversioni ...
Anno domini 2010 tra abusi, inganno, disperazione, ingordigia ... tra gli agghiaccianti sogghigni di uomini malati di dominio e potere per il quale sono persino disposti ad uccidere i propri figli ...

LA FINE DEI TEMPI E LE NOZZE DELLO SPOSO
Sospesi nell'aria viaggiamo verso il grande continente americano. Da quassù tutto sembra diverso.  Le case, le strutture che l'uomo ha costruito con tanta compiacenza di se  si rimpiccioliscono sino a scomparire sotto i nostri occhi. Penso agli astronauti che volano nello spazio e hanno la possibilità di vedere il meraviglioso pianeta azzurro per intero sospeso nello spazio sconfinato ... la nostra casa... nostra madre. Mi domando con quale sentimento possano vivere quei momenti, quali riflessioni scaturiscono dai loro cuori. Ritorno all'interno dell'abitacolo e guardo Giorgio seduto nel piccolo sedile dell'aereo stracolmo di persone pronto ad affrontare questo nuovo sacrificio. Una sola parola lo muove: Unione ... ripetuta all'infinito... unione per un obiettivo comune, il Cristo, che racchiude in se i valori universali della vita. Davanti a noi Anna Petrozzi, la caporedattrice del nostro periodico AntimafiaDuemila e Giulietto Chiesa il giornalista europarlamentare che ha lavorato e lavora tutt'ora per il quotidiano italiano “La Stampa” e che è stato per tanti anni corrispondente per il quotidiano italiano “L'Unità” a Mosca. Vediamo Giulietto Chiesa assorto a studiare la lingua cinese con tutti i suoi particolari caratteri da un libro in lingua russa. Un uomo che ama conoscere, sapere e soprattutto dire la verità e lottare per una giustizia sociale cosciente. Abbiamo il piacere di viaggiare insieme a lui fino a Buenos Aires dove si fermerà per due giorni prima di arrivare a Rosario invitato dalla nostra redazione come relatore  per il Congresso Antimafia.
Mi soffermo ad osservare le persone e rifletto che la conoscenza e la cultura sono essenziali per superare la soglia dell'ignoranza, dell'ottusità che rende l'uomo schiavo del potere di turno, prigioniero di se stesso, incapace di elevare il suo stato, di spingersi con il pensiero verso il miglioramento, perché questa è la natura della vita, l'evoluzione dell'uomo.
Guardo di fianco a me e vedo un uomo stigmatizzato, guardo di fronte e vedo un uomo laico ma considero che le idee che li accomuna sono le stesse, così come quelle che accomunano tutti gli uomini assettati di verità e giustizia che lottano per gli stessi ideali in una visione universale della vita.
Arriviamo a destinazione. A Buenos Aires alcuni carissimi fratelli ci vengono a prendere tra i quali
da Rosario che ci portano direttamente nella cittadina argentina in provincia di Santa Fe.
Come sempre è un grande piacere rincontrare tutti e sembra sempre che il tempo non sia trascorso, questo ci dà la prova di quanto ci sentiamo uniti.
Poter riabbracciare Giorgio è un balsamo per tutti, una rinnovata carica vitale.
In questi due giorni che precedono il congresso approfittiamo per riprendere fiato dopo il viaggio soprattutto Giorgio che arriva dall'Italia molto stanco. Oramai vederlo così, arrivare allo stremo delle sue forze sta diventando una costante, il tempo sembra sfuggirgli dalle mani e lui non si da pace, perché le cose da fare sono tante e il tempo è sempre poco. Il lato economico è quello che in questo momento è il più difficile da gestire perché viviamo alla giornata, purtroppo il denaro che tanto detestiamo è quello che in questa società ci permette di portare avanti la lotta su un livello più alto. A tante persone nel mondo è stato dato il talento del denaro, un talento materiale ma che può diventare spirituale se diviene un mezzo da mettere a disposizione per una causa giusta. Sarà però come il Cielo vuole e in base a quanto l'uomo sia disponibile a comprendere il vero significato e il profondo valore di sentirsi partecipe con i propri mezzi di una vera lotta sociale.
Giorgio approfitta quindi per riposarsi un pochino, poi il lavoro delle varie attività lo insegue e quindi lo vediamo al telefono o al computer immerso in riunioni o comunicazioni operative. Ci rechiamo quindi all'arca Lily Mariposa di Rosario per incontrare tutti i fratelli di questa bellissima città di Rosario. Come sempre  il luminoso e curato ambiente che troviamo è di grande armonia e di piacevole allegria con tanti giovani nuovi e questo è per Giorgio una vera carezza nell'anima, una gioia e un piacere per tutti noi. Tra abbracci e scambi personali che sfruttiamo fino all'ultimo arriva il momento della riunione. Dopo che la cara, frizzante, giovane Anita presenta uno per uno i componenti dell'arca, con la giovialità che la contraddistingue, Giorgio saluta i presenti e con la profondità e la delicatezza della sua voce, con quella vibrazione che conosciamo, inizia a parlare dell'importanza di questo gruppo: “Questa arca è un premio per il lavoro costante che ha svolto Juan Alberto e la sua famiglia, Ines e gli altri ... Non per casualità infatti ha un nome per me sacro, il nome di un essere nostro che ci guida, che ci ama che sento aleggiare qui intorno ... di fatto il vero fondatore di quest'arca è lei ... la protettrice ... l'angelo di Liliana ... lei sta lavorando costantemente per proteggerla con le sue ali, per questo per me ha un valore sacro. Non voglio minacciarvi ... ma questa arca per me è un termometro ... perché questa è l'arca di Lili e quindi non può fallire, distruggersi, perché significherebbe un castigo di Dio. Non è una casualità che il cielo mi abbia dato l'ordine di fare qui la riunione di tutte le arche del mondo ... Mantenetevi così, quindi, migliorate, siate un punto di riferimento a prescindere che la mia base in Latino America sia a Montevideo ... quindi vi raccomando l'entusiasmo, la disponibilità, la tolleranza, il discernimento, le iniziative a fare sempre di più, aprite le porte e non chiudetele a nessuno ma con discernimento ... sono importanti i giovani che avete qui dovete indirizzarli e seguirli ... essere onesti ... avere chiari i propri limiti e dirli ...” Tra le lacrime del nostro Juan Alberto seduto accanto a Giorgio e quelle nostre ascoltiamo assorti in quelle parole. Poi lo spazio passa alle domande che si susseguono fino al termine della serata quando ci ritroviamo in un locale non troppo distante, per cenare insieme.
Giunge quindi l'atteso giorno del Congresso, si respira la tensione dei fratelli che hanno lavorato sodo affinché tutto fosse organizzato con grande cura e che ovviamente si augurano il successo dell'incontro.

 


Il Congresso ha inizio con la presentazione di Juan Carlos Paolini, uno dei nostri carissimi fratelli  dell'arca di Rosario, conduttore della nostra trasmissione settimanale “Tierra viva” nella emittente radio FM AZ. Juan Carlos ringrazia i relatori presenti trasmettendo poi il messaggio di coloro che non hanno potuto presenziare. Il Rettore della facoltà di diritto della città di Rosario, dottor Ricardo Silberstein, dà inizio all'incontro ringraziando il Giudice e docente dottor Juan Alberto Rambaldo, l'avvocato e docente dottoressa Ines Lepori, il giornalista Giorgio Bongiovanni e tutti  i relatori per l'organizzazione di un Congresso di tale importanza dai profondi contenuti culturali, sociali e civili. “Per questa facoltà” dice il Rettore “ha una enorme importanza la lotta contro la mafia” soffermandosi sul fatto che il problema più profondo in realtà è il problema dei valori, dell'onestà, ricordando una frase di Martin Luter King che diceva: -Non dobbiamo avere paura dei violenti, o temere i corrotti-, “Solo così potremmo organizzare molti di questi congressi” conclude. Al Presidente del Congresso, il giudice Juan Alberto Rambaldo, quindi il compito di dare inizio alla presentazione dei relatori: “So di avere una responsabilità che trascende il ruolo giuridico che riveste la mia professione perché credo che siamo di fronte ad una questione vitale ... è stata trasmessa purtroppo nel tempo l'ideologia che l'efficienza è la cosa più importante, prima che l'etica e i valori....”. Idilio Mendez è il primo a parlare. Giornalista dello stato del Paraguay, Mendez traccia un quadro dettagliato e tragico della situazione attuale del paese reduce di una storia vissuta tra inganni ed intrighi criminali dei governi militari o paramilitari, succedutisi negli anni, e dei servizi segreti degli Stati Uniti con conseguenze drammatiche per la popolazione il cui grado di povertà è passato dal 20 per cento degli anni della dittatura di Stroessner al 40 per cento della supposta democrazia, che in realtà fu una vera e propria oligarchia feroce e spietata. La situazione attuale con al governo il presidente Fernando Lugo, eletto per vox populi, sarebbe in netto miglioramento se il potere che lo circonda non continuasse ad ostacolare il suo operato tentando in ogni modo di portarlo sotto una cattiva luce. Alla dettagliata relazione del giornalista Mendez la parola passa alla caporedattrice della rivista italiana “AntimafiaDuemila” Anna Petrozzi che espone la sua relazione: “Italia, una democrazia in pericolo”. Con la sua elegante e viva capacità di entrare nel cuore del pubblico, Anna ripercorre la storia della mafia italiana soffermandosi su alcune delle vicende più salienti, sulla necessità di far intendere alla gente che la mafia non è quella immagine impressa nella visione collettiva comune di uomini con coppola e lupara ma qualcosa di molto più pericoloso e devastante. Sottolinea la dottoressa Petrozzi la realtà nauseabonda di una mafia diretta da organizzazioni criminali troppo spesso vestiti di abiti istituzionali e di una informazione quasi completamente asservita al potere. “Anzichè pretendere giustizia” dice la caporedattrice “si è scatenata una guerra tra mediocri, gli italiani non leggono più e si sono culturalmente degradati, questa è la ragione per cui hanno eletto un presidente mafioso... ma non ci sono solamente cattive notizie ...”  Anna cita magistrati, giornalisti , gente comune, uomini come Salvatore Borsellino che lottano ogni giorno contro l'attuale stato delle cose ... “Una parte degli italiani” conclude “non si sente rappresentata da Silvio Berlusconi. Vi è una parte di italiani che si sentono orgogliosi di essere la patria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Un forte applauso chiude la relazione della nostra caporedattrice, la prima parte si è conclusa. Una grande emozione mi esplode dentro unita a quella di Giorgio e di tutti i presenti.

 


Dopo la pausa pranzo il commercialista Fabian Spollansky, che a causa di un incidente non ha potuto presenziare al Congresso, interviene in contatto skype. Spollansky si sofferma a spiegare come la mafia opera all'interno del sistema finanziario argentino, che spesso crea società creando reti di corruzione attraverso funzionari  pubblici e uomini delle istituzioni. Si riferisce Spollansky ai maestri delle privatizzazioni marcando la differenza tra la delinquenza comune e il crimine organizzato.

La serata viene chiusa dal direttore della rivista “AntimafiaDuemila”, il giornalista Giorgio Bongiovanni che ringrazia il Rettore dell'università e il dottor Juan Alberto Rambaldo per l'organizzazione del prestigioso Congresso sui temi della lotta alla mafia ed educazione alla legalità. “Un tema profondamente importante” dice “soprattutto in questo tempo di grave e grande crisi internazionale dove la nostra società umana si trova in una delle più grandi crisi etiche della storia dell'umanità. E purtroppo non solamente etica ma che lede le necessità primarie dell'uomo conducendolo verso il pericolo per la sua stessa sopravvivenza”. Giorgio sottolinea la fondamentale importanza di trovare le cause del perché in questo momento la nostra società sta vivendo questa grave crisi. Ricorda le aspettative dopo la caduta del muro di Berlino, la speranza di un mondo migliore, e rivolgendosi al pubblico pone la domanda se in realtà dopo questo evento le cose siano realmente migliorate, riferendosi esplicitamente alla fame nel mondo, al cambio climatico, alle guerre. “... nel 1989” prosegue Giorgio “esisteva già la mafia in Sicilia, la mafia colombiana, la mafia giapponese e quella russa” e domanda “perché dopo la caduta del muro di Berlino le stesse hanno aumentato il loro potere economico e militare? ...”.  Il Direttore si sofferma poi a descrivere la mafia italiana che si divide in varie organizzazioni, Cosa nostra siciliana, la 'ndrangheta Calabrese, la sacra corona unita pugliese, che vantano un patrimonio liquido di circa 958 milioni di euro. “In mezzo a questa crisi finanziaria” continua Bongiovanni sono le uniche che hanno l'opportunità di avere la liquidità che le banche non hanno, che gli stati non hanno, ma anziché lottare per annientarle, le istituzioni si servono di queste. In tale situazione di estremo egoismo e carenza di solidarietà sconfiggere le mafie è praticamente impossibile visto che queste sono infiltrate nelle istituzioni in molti paesi del mondo perché sono in possesso del potere economico che accumulano attraverso il narcotraffico, il traffico di armi, gli appalti pubblici. L'unico modo per poter cambiare le cose anche se in un modo lento ma inesorabile è diffondere una vera informazione alla massa, una informazione lucida, corretta, denunciare come stanno le cose, questo toglie alle mafie il controllo sulla gente che gli è indispensabile. L'informazione è la chiave più importante, è una chiave affinché tutti noi possiamo risvegliarci e il fatto che in questo congresso molti dei relatori siano giornalisti è molto positivo. La mafia è una organizzazione che fa parte del potere economico militare e religioso ...”. Giorgio parla dell'assassinio di Falcone e Borsellino, del Generale Dalla Chiesa colpevoli di aver ostacolato i poteri forti, non solo quello delle organizzazioni criminali ... “Il potere politico democratico deve lavorare per il bene comune della società” prosegue “invece questo concetto non esiste nella mente dei potenti e per questo la mafia esisterà sempre. La chiave sta dentro di noi ed è quella di realizzare i valori dell'altruismo e della solidarietà che abbiamo perduto, insieme a quello della informazione. Abbiamo sottovalutato le mafie nel mondo che sono riuscite perfino a condizionare la democrazia italiana ...”. Il direttore di AntimafiaDuemila prosegue poi parlando della gravissima complicità del vaticano che, secondo le rivelazioni di numerosi mafiosi pentiti, è stato un punto di riferimento per Cosa Nostra, la mafia siciliana, soprattutto nel lavaggio del denaro sporco. “Dobbiamo creare un movimento massivo antimafioso a livello mondiale” conclude il direttore di Antimafia Duemila, “diffondendo una informazione corretta, entrando nel cuore della gente e spiegando loro come stanno le cose. Creare una resistenza, grandi movimenti, vale la pena, anche solo per sentirsi vivi”.
L'applauso del pubblico chiude l'incisiva ed esaustiva relazione di Giorgio Bongiovanni. Il dottor Rambaldo prende quindi la parola per avvallare il messaggio appena trasmesso da un uomo che oltre ad essere direttore di un importante rivista sul tema, è anche un uomo di fede, uno stigmatizzato. “Volevo soffermarmi” dice il Giudice, “sulla importanza di cogliere il valore delle ideologie che ci hanno trasmesso i rivoluzionari francesi: libertè, egualitè, fraternitè. E su quella famosa disputa tra Rosseau e Voltaire, io continuo a pensare che la cosa più importante sia l'uguaglianza, e continuo a sostenere che non può esistere libertà senza uguaglianza. Non ci potrà essere una possibilità di distruzione della mafia se ognuno di noi non si trasformerà in un lottatore sociale”.
Un altro applauso viene strappato al pubblico per le giuste parole di un giudice.

 


Al termine di ciascuna relazione viene data al pubblico la possibilità di porre le proprie domande. A Giorgio Bongiovanni e Juan Alberto Rambaldo l'onere di rispondere a vari quesiti che vanno dalla mafia ebrea alla massoneria, alle ingiustizie sofferte dal popolo argentino e in generale da tutti i popoli latini da sempre sottomessi al potere dell'economia mondiale.
Poi un altro  emozionante momento ci colpisce nel profondo. Giorgio chiama sul palco il giornalista Pablo Medina impegnato da anni in una costante lotta per la rivendicazione di una giustizia che chiede verità su un tragico evento che il 5 gennaio del 2001 colpì suo fratello Salvador Medina,  anche lui giornalista e presidente della “Radio Comunitaria ñemity”, portavoce di una vera e propria campagna contro il sistema di corruzione del suo Paese, ucciso per mano mafiosa in un agguato. Anni più tardi verrà ucciso un altro dei suoi fratelli.
Un grande e caloroso applauso abbraccia Pablo Medina e con lui il dolore di tutti coloro che hanno perduto i propri cari, martiri di una giustizia purtroppo ancora lontana.

Termina così il primo giorno del Congresso. La gente presente in sala non è tanta in verità e questo ci mette un po' di tristezza perché appena quattro passi al di fuori della sala congressi, l'università è piena di ragazzi. Commentiamo con Anna il medesimo pensiero sulla forza che potrebbero e dovrebbero dare i giovani a quella rivoluzione culturale e di coscienza che sta nascendo, e che già si sta combattendo in piccole sale come questa e che vorremmo si estendesse a macchia d'olio. Ma sappiamo, come diverse volte Giorgio stesso ci ha ricordato, che i grandi movimenti rivoluzionari sono nati così, nella semplicità, nella lotta di poche persone con una grande volontà di cambiamento.
L'impegno per la impeccabile organizzazione pratica e logistica dell'evento messo in piedi dal nostro carissimo Juan Alberto e la sua famiglia, dalla preziosa Ines Lepori, dalla amata Carmen e da  tutti i componenti straordinari dell'arca di Rosario viene premiata il giorno seguente. Già dalla mattina la sala accoglie un numero maggiore di persone per riempirsi poi quasi completamente nel pomeriggio.

Il secondo giorno di Congresso viene aperto dal dottor Juan Alberto Rambaldo che legge la relazione della dottoressa Beba Carmen Balvè, Direttore del CICSO, Centro de Investigación en Ciencias Sociales. Purtroppo anche lei per un incidente non ha potuto presenziare all'incontro. Una relazione che tocca i temi dell'Imperialismo, degli alimenti, delle cosche, che espone una magistrale investigazione e analisi sociologica e storica della situazione argentina.


Georges Almendras, giornalista di Canal 4 Uruguay, inizia il suo intervento immediatamente dopo, definendo le mafie e il loro operato in un contesto mondiale e sottolineando la situazione nel suo paese. La relazione di Almendras anticipa la presentazione di uno straordinario video-documentario di cui lui stesso ne è il regista, con il montaggio realizzato da Erika Pais, preparato per l'occasione. Un video-documentario realizzato  successivamente ad un viaggio in terra siciliana dal titolo “Resistenza!”. Un documentario impattante sin dalle prime immagini che mostra la mafia italiana e specificatamente siciliana, Cosa Nostra, in tutta la sua crudezza, incentrando il tema sulla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, emblemi di quella resistenza che contrasta questo fenomeno e che lotta per quei valori universali che lentamente ed inesorabilmente stanno scomparendo dalla società civile. Georges Almendras incentra il problema sulla condizione umana che travolge troppo spesso l'uomo in drammi e crimini assurdi.  Un video documento che vuole essere un cavallo di battaglia per una nuova coscienza giovanile affinché possa essere conosciuta una realtà apparentemente lontana ma in realtà vicinissima. “Alla mafia non importa la religione, la cultura né la ideologia” dice Almendras. Per loro la decisione di uccidere una persona o di corromperla è come voltare una pagina ... la missione fondamentale di tutti i giornalisti è denunciare, informare ...”. Georges parla degli autori ideologici dei crimini che vengono commessi nell'umanità che sono molto più criminali di coloro che commettono i delitti stessi. Un altro grande applauso viene quindi riservato per questo toccante intervento.

Dopo la pausa, un altro momento atteso, quello della relazione dell'avvocato dottor Ricardo Monners Sans, che affronta il difficile e sconcertante tema della povertà, dell'esclusione sociale e della corruzione nel suo paese, l'Argentina. Un allarmante situazione ereditata dalla successione di governi corrotti. “Per ciò che ho vissuto al tempo del menenismo combattente” dice Monner Sans, “posso dire che vedevo un desiderio di lottare molto più forte di quello che vedo oggi, la gioventù si avvicinava numerosa ad incontri come questo. Mi sembra che il sistema stia creando una forma di autismo, di abbrutimento che crea povertà, vedo la prepotenza del potere ...” e continua “è tempo di fare, tutti abbiamo qualcosa da fare in un luogo ... ci sono molti modi per fare ma non dobbiamo cadere nel fatalismo perché le generazioni future non ce lo perdonerebbero... per me la speranza continua a vivere, non mi importa che mi buttano a terra molte volte, ciò che è importante e ritornare ad alzarsi”.
Un fortissimo applauso chiude la viva relazione dell'avvocato. Il clima in sala è caldo.
Un onda di forte desiderio di cambiamento si infrange tra i presenti. La consapevolezza che volere significa potere.

 


Terminato l'intervento del dottor Monner Sans la parola passa ad un altra attesissima relazione, quella del giornalista europarlamentare italiano, Giulietto Chiesa,  tradotto dal giornalista stigmatizzato Giorgio Bongiovanni. Un intervento che desidero riportarvi quasi per intero per la sua importanza.
“Avevo scritto una relazione che butto via completamente” inizia Giulietto Chiesa, un uomo dai tratti somatici orientali ma perfettamente italiano, con una determinazione e una sicurezza nella sua esposizione che colpisce, impatta, spaventa per la gravità delle sue affermazioni, e prosegue: “perché voglio collegarmi con le ultime battute  della discussione di ieri sera, che riassumo così: le mafie come parte del potere. Voglio accentuare un po' di più questo concetto, direi così, la criminalità è ormai arrivata al potere, in alcuni dei poteri dei centri di comando nel mondo, faccio qualche esempio: noi abbiamo avuto alla presidenza degli Stati Uniti d'America, dico noi perché siamo tutti sudditi dell'impero, un signore che non è mai stato eletto dal popolo americano, le elezioni dell'anno duemila sono state una falsificazione clamorosa, cioè l'imperatore non è stato eletto da nessuno quindi noi abbiamo avuto alla testa dell'impero l'autore di un colpo di stato mondiale. Quello che è successo dopo è la conseguenza di questo. Ma vi voglio fare un altro esempio che sicuramente non conoscete e che conferma quello che ho detto all'inizio e cioè che la criminalità è al potere in alcuni centri di potere di comando nel mondo. Vi do qualche numero riguardo alla privatizzazione della Russia avvenuta subito dopo il crollo dell'unione sovietica, questa cifra nessuno di voi la conosce, né può conoscerla, perché l'unico ad averla pubblicata sono stato io e adesso voi capirete perché.
1)Vorrei che faceste un momentino mente locale su cosa è oggi la Russia e che cosa era la Russia nel 1991. La privatizzazione della Russia è stata fatta secondo un calcolo del suo valore di dieci miliardi di dollari, quattro anni dopo questa privatizzazione il valore della Russia è stato calcolato per cento mila volte di più. Chi ha fatto questa privatizzazione? Ve la racconto un poco affinché possiate capire bene. Tutto il valore della Russia è stato calcolato per dieci miliardi di dollari, i Russi erano circa 140 milioni di persone, hanno diviso dieci miliardi per 140 milioni e hanno distribuito a tutti i cittadini russi la quota a parte. Subito dopo hanno svalutato il rublo e per farla breve il risultato è che tutti questi soldi che rappresentavano il valore della Russia sono finiti nelle mani di cinquanta persone sostanzialmente, cioè  a dire queste 50 o cento persone che siano, si sono impadronite di cifre che facciamo perfino fatica a immaginare e dei più grandi giacimenti di petrolio del mondo, di gas, di carbone, di diamanti, di platino, d'oro, tutta la tabella  chimica di Mendeleev. Chi ha fatto questo? L'università di Harward. Il governo del primo presidente democratico della russia, Eltsin, riceveva via fax i progetti di legge scritti ad Harward. Ma tutta questa ricchezza dove è passata, dove è finita? E' passata attraverso le più importanti banche americane, cioè tutta questa operazione che vi ho raccontando fino adesso  per spiegarvi ciò che è accaduto, è stata organizzata dentro il potere imperiale e quindi come li vogliamo chiamare questi oligarchi che fino ad una settimana prima erano persone normali e nel giro di pochi mesi sono diventati pluri pluri pluri pluri miliardari? Quanti di voi sanno per esempio, nessuno di sicuro, che tra il 1991 e il 1993 all'aeroporto di Mosca arrivavano mediamente due o tre aerei boeing 747 stracolmi di biglietti di banca nuovi di zecca in pezzi da cento dollari l'uno? Io lavoravo lì, facevo il giornalista, quando andavo a cambiare i dollari in rubli e i rubli in dollari, i dollari mi arrivavano sempre in biglietti di banca da cento perfettamente nuovi. L'impero russo è stato colonizzato e dollarizzato nello spazio di due o tre anni.
Questi oligarchi sono quindi un gruppo criminale che ha derubato cento quaranta milioni di persone con l'aiuto della  Bank of America, della Federal Reserve e di tutte le banche europee, svizzere, italiane, tedesche, nessuno escluso. Vi faccio l'ultimo esempio perché ciò che vi ho raccontato è inimmaginabile, impensabile ma è la nostra vita di questi ultimi venti anni. E ora vi voglio raccontare l'ultimo esempio che è la nostra vita di adesso. Nel corso degli anni che vanno da 2001 al 2009 il tesoro americano e le banche più grandi di investimento degli Stati Uniti d'America hanno creato artificialmente moneta inesistente per la somma non piccola di un trilione di dollari. Queste sono le cifre molto attendibili che sono ricavabili dalle fonti ufficiali, ma probabilmente sono molto di più. Noi siamo entrati nella più grave crisi finanziaria della storia per decisione, per esempio, di un signore, ovviamente non è l'unico ma è una banda, voglio dire proprio una banda criminale, Alan Gree Span che era il capo della Federal Reserve degli Stati Uniti d'America, il quale dopo aver combinato questo disastro, intervistato dal New York Times ha detto: ho sbagliato tutto, non avevo capito chi erano gli uomini, non avevo capito cosa era il mercato! Ora, io ci posso anche credere, non so se voi ci credete, ma se è vero che non ha capito niente allora dobbiamo essere molto preoccupati! Siccome voi siete una platea di intellettuali di alto livello e non è una battuta di spirito, vi domando: che cosa pensate che sappiano i 30, 40 milioni di argentini, i 60 milioni di italiani, i 300 milioni di americani? Non sanno niente, nessuno sa niente e quindi tutto ciò di cui io e voi abbiamo parlato in questi giorni ha una sola e unica spiegazione, nulla di tutto ciò che è accaduto poteva accadere se il sistema dell'informazione, il sistema mediatico, il main stream non fosse stato controllato da un gruppo ristretto di persone che volevano nascondere la verità. Noi siamo in una situazione dove il 99,9 per cento della popolazione non sa nulla di ciò che sta accadendo in questo mondo attuale, questa è una cattiva notizia alla quale va aggiunto che la sinistra in Italia e nel mondo, tutte le sinistre socialiste e comuniste, tutti i sindacati, tutti coloro che avrebbero dovuto difendere gli interessi dei lavoratori non hanno capito niente e non hanno fatto niente per impedire che la comunicazione globale venisse controllata da un gruppo ristretto di criminali. Possiamo discutere a lungo sul perché questo è accaduto, io ho la mia spiegazione ma non voglio tediarvi, voglio solo fare una considerazione: c'è anche una buona notizia ma che diventa buona solamente ad una condizione cioè se noi iniziamo a pensare in un modo del tutto diverso dalla politica, ve la dico tra un minuto, ma faccio un passo indietro. Questa mattina è stata letta una relazione che ha iniziato con una affermazione di Marx che diceva più o meno così: una formazione sociale cessa di esistere solamente quando un altra formazione sociale più avanzata comincia ad apparire, sfortunatamente questa affermazione di Marx va rovesciata, la formazione sociale precedente che è già stata demolita, possiamo chiamarla la democrazia liberale e quindi del mercato che non esiste più, è stata demolita non da una organizzazione sociale più sviluppata ma da una organizzazione più arretrata, cioè stiamo tornando indietro. Allora qual'è la buona notizia? Questo è un punto delicato, la buona notizia è che coloro che sono là in cima e che adesso vi ho descritto hanno perduto il controllo, questo è un punto che vi prego di tenere presente, non c'è un centro di comando in questo momento, non esiste nessuno che abbia una ricetta per questa situazione sono nel panico più completo, il neoliberismo è collassato, l'impero è già finito anche se non si vede ancora bene ma basta riflettere un minuto per capire che è finito sul serio. Gli Stati Uniti d'America non sono più in grado di decidere la politica della Cina, questa buona notizia diventa buona solo se da qualche parte, non so dove, si comincia a mettere insieme le forze intellettuali per creare un nuovo punto di riferimento teorico. Con le vecchie ideologie incluse quelle del marxismo noi non sapremo fronteggiare questa situazione, torno a questo tra poco.
Noi abbiamo bisogno di una nuova narrazione del mondo, quella che abbiamo nella nostra testa e quella che hanno i nostri figli è la narrazione di un gruppo di criminali, senza questa nuova narrazione che va costruita, non sarà possibile costruire un movimento mondiale, come dicevamo ieri sera, per la sopravvivenza dell'uomo, sto parlando proprio della sopravvivenza dell'uomo, allora io non ce l'ho questa nuova narrazione del mondo, non può essere frutto di una sola persona e neanche di un solo paese, anzi io credo che possa essere il frutto della coopartecipazione di tutte le culture del mondo, rompendo lo schema occidentale eurocentristico. Ma qualche mattone di questa costruzione ce l'ho in testa e ve lo propongo in alcuni punti:
- Siamo in un tornante senza precedenti nella storia dell'umanità;
- E' giunta l'era dei limiti, tutti i nodi stanno arrivando al pettine e non c'è risposta che non sia catastrofica all'interno di questo sistema economico sociale, se vi va di chiamarlo capitalismo chiamatelo capitalismo, io personalmente ritengo che questo non sia più il capitalismo di cinquant'anni fa ma è un altra cosa completamente diversa, molto più pericoloso.
- Le crisi sono tante e sono tutte convergenti tra di loro. Abbiamo simultaneamente una crisi climatica, una crisi energetica, una crisi dell'alimentazione, una crisi dell'acqua, una crisi dei rifiuti, sono soltanto alcune e sono tutte convergenti e connesse tra di loro, tutte queste crisi si possono riassumere in una sola, semplice, piccola frase che è questa: non è possibile uno sviluppo indefinito in un sistema finito di risorse. Noi viviamo su un pianeta che è un sistema finito, noi abbiamo vissuto gli ultimi duecento anni nell'illusione che sia possibile crescere indefinitamente dentro questo sistema finito. E' un problema fisico non è un problema politico. La quantità fisica di energia fossile che noi abbiamo sprecato in un secolo e mezzo non è più riproducibile, la formazione del petrolio, del gas, del carbone è avvenuta in settanta milioni di anni, quando avremmo raggiunto il picco del petrolio, poi del gas, poi del carbone non ci sarà altro petrolio, altro gas, altro carbone! Di fronte all'uomo con la U maiuscola c'è una sola possibilità e questa possibilità avverrà nel corso di questo secolo ed è il passaggio all'energia solare, altre alternative non ci sono. Ma questo richiede un cambio radicale della nostra mentalità e anche della nostra politica perché vedete, paradossalmente anche nel marxismo vi è la stessa follia identica del capitalismo, nel marxismo non c'è il senso del limite, non c'è la visione della società che ad un certo punto deve cambiare la sua natura e questo spiega perché tutte le sinistre non hanno capito niente di ciò che stava avvenendo.
Concludo. Dove siamo? Siamo in una situazione di altissimo pericolo perché arriviamo a questa crisi quando i tempi sono molto corti, abbiamo a disposizione 20/25 anni massimo. Perché voi capiate quanto è poco questo tempo basti pensare che per costruire la società dell'automobile nella quale tutti abbiamo vissuto e ancora ci viviamo ci sono voluti 100 anni. Noi siamo di fronte ad un problema concreto di cambiare l'intera struttura industriale produttiva e agricola dell'intero pianeta in 25 anni e lo dobbiamo fare altrimenti la temperatura del pianeta aumenterà di tre/quattro/cinque gradi. Siamo quindi in una situazione molto grave perché arriviamo a questa crisi con la grande opinione pubblica mondiale che non sa nulla, dove anche i migliori, anche i più intelligenti, anche i più onesti dovranno prendere delle decisioni drammatiche, ma se milioni di persone non sanno niente queste decisioni saranno impossibili! Immaginate il presidente degli Stati Uniti Barack Obama che dice agli americani una verità cruda e inesorabile e cioè “In questa e nella prossima generazione voi dovrete rinunciare ad una parte rilevante del vostro tenore di vita”. Vi rendete conto che stanno arrivando nel mercato del consumismo altri tre miliardi di persone? Un miliardo e trecento milioni di cinesi iniziano a mangiare la carne come noi, un miliardo di indiani cominciano a comprare l'automobile come noi, gli scienziati del club di Roma hanno fatto i conti:  in questa situazione ci vorrebbe non un pianeta ma quattro pianeti come il nostro! Allora è chiaro che in questa situazione il pericolo diventa molto alto perché i più forti cercheranno di prendere tutto perché pensano così di sopravvivere e questo significa, lo dicevi tu (Giorgio) ieri, che se noi pensiamo alla guerra che abbiamo di fronte dobbiamo pensare in termini di guerre di sterminio dove moriranno centinaia di milioni di persone, e dobbiamo anche pensare che in una situazione dove non abbiamo più il controllo, ed insisto loro hanno perduto il controllo, il rischio più grave che dovremmo pagare sarà che dovranno pagare prima i più poveri di tutti i continenti del mondo anche senza guerra anche prima della guerra. Il fattore tempo è quindi un fattore decisivo, noi dobbiamo porci un compito politico e sottolineo questa frase, dobbiamo raggiungere milioni di persone e dire loro la verità perché possano difendersi! Un programma di difesa si può costruire solo se milioni di persone sapranno le cose che io vi ho detto questa sera e cominceranno a difendersi, a difendere il territorio, a difendere la cultura, a difendere l'educazione dei loro figli, a cambiare l'uso della propria vita, del proprio tempo, del proprio tempo libero, tutto questo deve essere fatto come termine politico. Iniziare una battaglia per la democratizzazione della comunicazione cioè battersi perché le televisioni diventino pubbliche e questa non può essere una parola d'ordine da mettersi in fondo a qualsiasi documento ma deve stare in cima al documento. Il punto numero uno è chi parla a milioni di persone ... perché chi non parla a milioni di persone non esiste. Noi possiamo essere qui in cento a dire tutto ciò che vogliamo e sapere e dirci tutte le verità del mondo ma se rimangono chiuse qua dentro non servirà a niente. E' un impresa difficile, molto difficile, ma io ritengo, e questa è un altra buona notizia, anche se relativa, e cioè che quello che oggi non è visibile diventerà presto visibile. Molte delle cose che non ci hanno raccontato stanno già venendo fuori, per ora milioni e milioni di persone provano solo una grande inquietudine, non sanno il perché ma capiscono che qualcosa di nuovo e molto grave sta accadendo e quindi coloro che avranno la forza e il coraggio di dire loro la verità si guadagneranno i crediti per il futuro. Ancora un'ultima cosa: questo non è un programma di sinistra, non è più un programma di sinistra, questa è l'unica possibilità che riguarda tutti, io l'ho proposta in decine di dibattiti in Italia, in Europa, in Russia e nel mondo, e avevo di fronte a me spesso non gente di sinistra, avevo gente normale, lavoratori intellettuali, gente di buon livello, perché solo la gente di buon livello va ai dibattiti, gli altri stanno davanti alla televisione. Ho capito che questo è un discorso che può essere capito da tutti i padri, da tutte le madri ... si capisce che c'è un problema comune umano, si capisce che noi abbiamo bisogno di un alternativa umana alla distruzione e non dobbiamo avere paura di dire queste cose di fronte a pubblici diversi, sarebbe sbagliato se noi pensassimo di poter parlare solo a una parte della società, questo destino è un destino comune e l'alternativa anche è comune. Se ci salviamo ci salviamo tutti e anche coloro che pensano di salvarsi da soli o in pochi sono di fronte ad un inferno insostenibile e quindi questa è una proposta politica per tutti. Grazie.

 


Giulietto Chiesa termina così la sua relazione ma questa non può essere definita una relazione
questo è un vero e proprio messaggio rivoltò all'umanità. Un lungo applauso chiude il discorso di Giulietto Chiesa, un uomo che si dichiara ateo ma che dimostra di essere più credente dei credenti. Lo dimostra con le opere e con la coscienza dei veri valori universali.
Il Congresso volge verso il termine, è il momento della tavola rotonda. I relatori rispondono alle domande del pubblico che si susseguono una dietro l'altra. Anche il dottor Monner Sans con una piacevole simpatia rivolge una domanda a Giulietto Chiesa sulla sua posizione rispetto a Green Peace e a tutte le associazioni ambientaliste, annunciandogli che lo avrebbe disturbato parecchio nei prossimi giorni per porgli tanti altri quesiti. La ilarità del Sans e la simpatia di Giulietto hanno in diverse occasioni suscitato le risate del pubblico nonostante gli argomenti drammatici trattati. La profondità spirituale di Giorgio e la serietà degli altri relatori hanno contribuito a creare una alta vibrazione di piena intesa tra pubblico e relatori.
“Voglio dirvi qualcosa di filosofico” continua Giulietto rispondendo alla domanda di Monner Sans “che si riferisce alla natura dell'uomo. Tutto ciò che noi maneggiamo e che è la produzione materiale dell'uomo ha a che fare con la natura, le bottiglie, l'acqua, il tavolo, anche la nostra tecnologia, ma l'uomo ha inventato qualcosa che non è in natura, questa cosa è il denaro. Bisogna che ci riflettiamo perché da qui nasce il problema, cioè l'uomo è un anomalia, l'uomo ha creato una potente forma di modificazione della natura. Vedete la natura è finita e su questo non ci possono essere dubbi, si possono fare i conti ma noi abbiamo creato denaro che per sua definizione è infinito e con questo denaro che è virtuale puoi modificare tutto l'ambiente naturale, tanti più soldi hai tante più trasformazioni puoi fare, cioè noi abbiamo introdotto nell'ecosistema del pianeta che è finito un elemento che è infinito e incontrollabile ... ora abbiamo raggiunto un grado parossistico di aumento della massa monetaria anormale, allora l'uomo sta diventando con questo sistema economico e sociale il distruttore della natura nella quale vive cioè il fautore dell'autodistruzione. Questo è il livello in cui si può discutere sulla difesa dell'ambiente e quindi il discorso verde, ambientalista deve riprendere ma ad un più alto livello concettuale ... un movimento politico” continua Chiesa “che sia un grande movimento rivoluzionario. Questa è la vera rivoluzione che mette in atto contemporaneamente il discorso dell'energia e il discorso della partecipazione popolare. Per esempio sulla difesa del territorio che significa non solo produrre energia ma significa piantare alberi e combattere contro chi li taglia ... questo diventa il nuovo terreno della lotta politica, questo è il salto che dobbiamo fare”.
Parole di grande saggezza alle quali più volte Giorgio Bongiovanni esprime la sua totale approvazione. Parole che ci mettono di fronte alla drammaticità della situazione.

Ma giunge anche l'ora della chiusura dei lavori. È lo spazio dei ringraziamenti.
Il Giudice Juan Alberto Rambaldo chiude l'incontro con i saluti e la consegna dei diplomi di partecipazione al Congresso a tutti i relatori a nome della Università di diritto della città di Rosario.

Felici per l'andamento del Congresso e per il grande lavoro svolto da tutti veramente con grande cura ci rechiamo in un caratteristico locale per la cena, dove abbiamo modo  di stare insieme ai tanti fratelli e di affrontare interessanti argomenti con Giulietto Chiesa. Argomenti che vanno dal concetto religioso a quello matematico ma che terminano entrambi nella coscienza dell'esistenza di una intelligenza universale che governa la Creazione nelle varie dimensioni. Il cuore del discorso è racchiuso nel concetto che solamente i “bigotti” si chiudono alle innumerevoli realtà umane. Evoluzione significa infatti apertura, studio, conoscenza. Le basi fondamentali però dalle quali si può partire per conoscere, capire e realizzare i misteri della vita sono il rispetto verso l'altro e la condivisione totale dei supremi ideali di Verità, di Giustizia di Pace e di Amore ... quindi  salvaguardia del pianeta, uguaglianza sociale ... solamente a partire da queste basi ci si può unire per portare avanti una seria comune lotta sociale.

La permanenza a Rosario è terminata. Dopo aver salutato i carissimi amici, fratelli e collaboratori ci rechiamo a casa di Juan Alberto dove abbiamo modo di trascorrere, anche insieme ad Anna e Georges Almendras, una giornata nel grande campo dove vive con la sua amata famiglia. Una casa pulita, profumata e curata da un essere molto speciale che lo accompagna in questa parte della sua vita. La dolce Alejandra che con la sua tenerezza accarezza il suo passo stanco custodendo i suoi cari figli e i suoi nipoti con la mano dell'amata Liliana sempre su di lei.
Ma un nuovo prodigio della sanguinazione ci attende ... un profumo intenso di rosa si espande nella stanza ... e ancora ci avviciniamo devoti a quel corpo disceso dalla croce ... a quella Cristica Luce che ci avvolge, beatificando una volta ancora i nostri spiriti ... un piccolo agnellino era nato poco prima, proprio mentre il nostro amato Giorgio sanguinava, avevamo visto la sua mamma ripulirlo dalla placenta con tutta la sua tenerezza ... un  segno dal profondo valore mistico ...  anche la cavalla da appena poche ore aveva partorito un puledrino, anche lui lo vediamo accanto alla mamma cercando di reggersi sulle sue instabili gambette tra il piccolo pony che li guarda curioso e le pecorelle che gli girano intorno. Ci sentiamo fuori dal mondo ... Nell'armonia del silenzio guardo commossa il nostro caro Juan Alberto che con le spalle ricurve accarezza dolcemente e devotamente i piedi di Giorgio con la profondità spirituale e l'emozione che fanno trasparire il profondo legame spirituale che lo lega a quell'essere disteso nel suo letto come un Cristo ... a quelle ferite sacre ... e le tenere mani di Alejandra che in ginocchio sostiene quella mano ferita come un Calice. Il tempo si ferma ... l'unico suono il canto degli uccelli e il vento che muove le alte fronde degli alberi.

Arriva il giorno seguente ed è il momento di partire anche da qui. Giungiamo, dopo circa tre ore di viaggio, a Buenos Aires dove ci attendono i carissimi fratelli dell'arca. Tra poco Giorgio terrà la sua conferenza. Giusto il tempo di isolarsi un pochino e una nuova sanguinazione è testimone di un rinnovato sacrificio d'amore. La sala che ospita la conferenza all'hotel Bauen è colma di gente. Lucine accese come stelle nel soffitto e quadri con bellissimi mandala appesi agli specchi che fanno da pareti creano una particolare vibrazione. Giorgio lentamente entra nella sala tra l'applauso del pubblico che lo aspetta ansioso. Lo scorso viaggio infatti a causa dell'influenza porcina la conferenza era stata annullata. Oggi la gente aspetta di sentirlo parlare.
L'incontro ha quindi inizio, Juan Alberto Rambaldo presenta la Fundación Los niños del mañana. Dopo il breve filmato di presentazione, il presidente dell'associazione, Raul Bagatello, espone un quadro generale della situazione delle otto mense situate sulla cordigliera delle Ande con la presenza di circa 1500 bambini. Il missionario punta il dito sulla mancanza d'amore della gente e sui governi corrotti che permettono la morte di milioni di bambini per fame in tutto il mondo. “Il nostro agire” dice Raul “dimostra quanto si può fare non avendo niente e per questo vi dico che se solo si volesse questa situazione potrebbe essere sanata”. La parola passa a Giorgio che
ringrazia i fratelli di Buenos Aires, di la Plata, e tutti coloro che con tanta cura hanno organizzato questa nuova conferenza spirituale, rivolgendo un omaggio poi alle sue redazioni antimafia dell'Italia, dell'Uruguay e dell'Argentina per la partecipazione al Congresso Internazionale appena concluso. Anna Petrozzi e Georges Almendras vengono quindi chiamati sul palco, per dare testimonianza del proprio lavoro  su questo delicato campo. Almendras esorta a denunciare sempre ogni forma di corruzione a tutti i livelli e a creare coscienza, Anna dopo aver ringraziato  gli organizzatori del congresso, Juan Alberto e Ines, ribadisce al pubblico del Bauen che c'è una resistenza che si oppone al sistema criminale non soltanto in Italia ma in tutto il mondo. Giorgio  sottolinea che Anna è la caporedattrice della rivista AntimafiaDuemila che vanta fino ad ora, per quanto riguarda la rivista on line, la visita di ben 30 mila lettori, da aggiungere a questi coloro che acquistano il cartaceo. “Un risultato straordinario” dice Giorgio “grazie a lei e ai ragazzi che lavorano insieme a lei”. Anche Juan Alberto ci informa quindi che la rivista Antimafia Argentina nata da appena un anno ha raggiunto le 500 visite al giorno. “Un complesso, le mafie, molto più grande e più profondo di quello che ci mostrano i film e che hanno a che vedere con il controllo economico mondiale, con i capitali finanziari, con il controllo culturale dei popoli, con la distruzione della natura, con la distruzione della salute ...”. Il pubblico ringrazia il lavoro di tutti loro con un  forte applauso. Giorgio saluta poi tutti coloro che sono collegati in internet dall'Italia e da diverse parti del mondo. Poi silenzio. Si alza in piedi ... con grande delicatezza e profonda devozione sfila i bianchi guanti dalle sue mani ... “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ...”, il Padre nostro viene recitato da tutto il pubblico davanti ai segni di Cristo visibili sulle sue mani che con delicatezza poggia incrociando le braccia sul suo petto per poi giungerle con la purezza di un bambino. Poi le parole di Giorgio come una musica si espandono nella sala che pare perdere la sua consistenza materiale per portarci su un livello di coscienza viva e vera.
Questo è un tempo importante e fondamentale per le nostre esistenze, si sta preparando una grande festa, una festa di nozze. Gli amici dello sposo, i collaboratori, i servi, gli impiegati del padre dello sposo stanno organizzando e preparando questa festa e stanno cercando gli invitati. Il Padre dello sposo che è il re è molto geloso di queste nozze, si sposerà suo figlio, l'unico che ha, e quindi cerca i più degni invitati, i migliori. Questo è il mondo dove verranno celebrate le nozze, ma pochi invitati saranno degni di parteciparvi, non perché il Padre dello sposo discrimini le persone ma perché gli invitati non vogliono parteciparvi, hanno altro da fare ... chi dice che non ha tempo, chi ha da fare altro, a chi non interessa e altri che commettono fatti nefasti neanche ascoltano l'invito. Al padre dello sposo piacerebbe che tutti potessero partecipare a questa festa d'amore in cui si celebra il matrimonio tra suo figlio e la terra, dà ordine quindi di inviare le partecipazioni a tutti. Gli angeli del cielo, che sono gli impiegati dello sposo, mandano quindi a tutti l'invito. Ma le partecipazioni non sono  lussuose, ostentate, sfarzose, non dimostrano arroganza, potenza, non sono ricche di oro, non contengono denaro, o abiti firmati o profumi prestigiosi, queste partecipazioni sono semplici, umili, a volte drammatiche, a volte piene di allegria ma soprattutto nonostante la loro semplicità dimostrano di andare al di là della nostra scienza, della nostra comprensione umana sfidando l'evoluzione dell'uomo terrestre per dimostrare che non sono di questo mondo”.
Poi con un caldo sorriso che abbraccia l'intero pubblico continua: “Delle nozze vi parlerò dopo, ora vi mostrerò le partecipazioni”. E alzandosi in piedi si dirige verso la regia dove ci sono i nostri ragazzi, tecnici della conferenza, per dirigere la sequenza delle immagini che scorrono una dietro l'altra commentate con la sua spiegazione ... immagini dei segni ...  degli inviti ...  i cerchi nel grano .... astronavi nei cieli ... immagini sacre ... la musica, i filmati, le spiegazioni di Giorgio entrano nei cuori delle anime iniettandole di nuova coscienza, una coscienza che risveglia l'animo e lo spirito sedati dalla materia di questo mondo. Poi dopo un applauso al caro Daniel di Rosario per la sua sintonia con Giorgio nella trasmissione delle immagini, un altro è rivolto ai cari Rafael e Santiago che curano due importanti siti sulle apparizioni mariane e sul messaggio che la Madre Celeste trasmette ai Suoi figli nel mondo. Poi la vibrazione si eleva ancora più in alto. “... la madre dello sposo che è la Madre Santissima si preoccupa anche Lei di mandare questi segni che vogliono preparare l'umanità all'impatto spirituale che avrà l'uomo quando arriverà Suo figlio”. Un forte applauso accompagna la bellissima immagine di Gesù sul lago di Tiberiade “Questo è lo sposo” dice Giorgio “il protagonista delle prossime nozze”  con un sorriso che scalda l'anima trasmettendo tutto il suo Amore per quell'Uomo-Dio che ha dato la Sua vita per noi.  “Tutto ciò che ha fatto Cristo duemila anni fa ... la Sua sacra opera ... la Sua predica ... le Sue guarigioni ... le Sue denunce ... le Sue profezie ... non era diretto alla gente che lo ascoltava in quel momento, Cristo parlava ad un altra umanità, una umanità del futuro, dove le stesse persone che lo ascoltavano in quel tempo lo avrebbero reincontrato in quell'altro tempo. Lui sta parlando a noi, a questo tempo, quindi quando leggete il Vangelo vedetelo in una forma differente, ascoltate le Sue parole dette per noi stessi, per questa umanità. Quando Lui racconta la parabola del re che prepara le nozze di suo figlio ci dice: -State attenti, state in allerta affinchè quando lo sposo arriva per celebrare le sue nozze non vi colga impreparati, siate in allerta affinché non accada ciò che è accaduto agli amici del figlio del re. Allora noi per poter essere degni di partecipare a queste nozze dobbiamo riconoscere queste partecipazioni, i segni che ci giungono ogni giorno. Risvegliare prima la nostra anima e poi quella di tanti altri spiriti. Dobbiamo essere uniti, umili, tolleranti, giusti e dobbiamo denunciare ciò che sta accadendo nel mondo, dobbiamo decidere da che parte stare perché questo è il tempo della prossima manifestazione della seconda venuta di Cristo nel mondo. Molto presto voi non mi vedrete più perché in questo tavolo e nei tavoli di tutto il mondo sarà seduto Lui, e io non potrò far altro che pulire le Sue scarpe. Ma questa volta Lui non dirà: -Padre perdonali perché non sanno quello che fanno-, questa volta verrà come giudice. Quando lui disse: -Padre perdonali perché non sanno ciò che fanno- guardava dalla croce i due soldati romani che lo avevano crocifisso e sapete a che popolo si stava rivolgendo chiedendo il perdono di Suo Padre per loro? Eravamo noi. I latini. Cristo in quel momento perdona il popolo latino e lo elegge come nuovo popolo, mentre il popolo che fino a quel momento era stato il popolo eletto lo allontana: -Gerusalemme, Gerusalemme, tu che castighi e uccidi i tuoi profeti quante volte ho dovuto riunirti così come la gallina fa con i suoi pulcini? Mai più mi vedrai fino a che non dirai benedetto colui che viene nel nome del Signore- (Luca cap.13, vers. 34)). Questo significa che il popolo latino ha la possibilità di riunirsi, di essere il popolo trascinante, di far parte di quelle nozze, ma questo dipende solo da noi”.
Giorgio parla di quanto il Maestro sarà severo nel Suo giudizio e della importanza di prendere molto sul serio quel giorno che presto verrà, di stare sempre in allerta e di essere concentrati a mettere in pratica il valore altruistico dei Suoi insegnamenti e avere sempre chiaro il cuore della nostra missione che deve essere incentrato sul risveglio delle anime alla Verità del tempo di tutti i tempi. “... ma attenti” continua “non dobbiamo essere arroganti, né superbi, dobbiamo essere come quella signora Cananea che va a trovare Gesù in Palestina alla frontiera con la Giudea mentre Lui si era isolato in una casa e aveva detto ai suoi apostoli che voleva stare solo. Gli apostoli però impietositi dalla signora decidono di farla entrare nella casa disubbidendo al maestro, sapendo che con un solo sguardo Lui la avrebbe aiutata. La cananea chiede al Signore di guarire sua figlia e il Cristo gli  risponde -Sono qui per i figli smarriti di Israele. Prima bisogna dare da mangiare ai figli poi ai cani. Ma la signora con una incredibile umiltà gli risponde: -Si Signore, hai ragione, ma anche i cani mangiano le briciole che i figli fanno cadere dalla tavola, anche i cani hanno diritto di mangiare-. E il Cristo  la guarda e gli dice” ... Giorgio con un sorriso e l'espressione di un amore infinito ci trasmette quel momento riportandoci il volto del Maestro ... “Donna quanto è grande la tua fede e la tua umiltà, tua figlia è guarita” (Matteo cap.15 vers.22). Così dobbiamo essere noi di fronte al Cristo, non pretendere niente anche se Lui ci dovesse considerare dei cani ma se noi ci inginocchiamo di fronte a Lui e Gli offriamo il nostro lavoro con umiltà, Lui ci dirà ciò che ha detto a quella signora: Quanto è grande la tua fede!
Grazie. Che Dio vi benedica”.

 


Un forte e caloroso applauso chiude il discorso intenso e come sempre carico di un'antica saggezza spirituale capace di riportarci accanto l'amato Maestro Gesù,  di respirare la sua emozionante, intensa, unica vibrazione d'Amore.
Prima di lasciare spazio alle domande, la presentazione del bellissimo libro per bimbi e ragazzi “Il canto della perla” scritto e disegnato dalla carissima dolce sorella Paola Becco che parla dell'evoluzione dell'uomo tracciando il percorso dello spirito dalla casa dal Padre alla discesa nella materia per poi fare ritorno nella sua casa. E poi l'intervento del caro Antonio Urzi in diretta sul grande schermo con un collegamento Skype che saluta il pubblico di Buenos Aires con grande simpatia. “Sto aspettando di filmare qualcosa di molto importante per l'opera di Giorgio” dice, “perché tutto ciò che faccio va a completare la sua opera”. Giorgio anticipa la partecipazione di Antonio ad una prossima conferenza, poi un applauso chiude il suo intervento.

Quindi il via alle domande.

Il significato del titolo della conferenza di oggi: l'ultima chiamata
E' un titolo simbolico perché la gente possa chiedersi: perché l'ultima chiamata? Ma a livello simbolico è veramente l'ultima chiamata perché non ci sarà una prossima generazione che Cristo perdonerà e tollererà se prosegue in questo cammino, per questo è l'ultima chiamata, l'ultima chiamata di questo secolo, l'ultima chiamata di questo tempo, l'ultima chiamata di questi giorni, settimane, anni, perché la terra geme di dolore, è in coma, la società è in coma, ogni tre secondi muore un bambino di fame, è una generazione nefasta, ci sono 27 guerre nel mondo ... l' ultima chiamata, si, l' ultima chiamata perché non credo che nel 2050/2100 ci potrà essere un altra chiamata se non arriva Cristo, se non cambiamo, per il semplice motivo che non ci sarà nessuno nel mondo per ascoltare qualsiasi chiamata.

Il messaggio Extraterrestre
Il messaggio Extraterrestre ha vari cammini che involucrano la religione, la matematica, la metafisica, loro vogliono che in tutti gli aspetti umani noi ci risvegliamo ma la cosa più importante che loro desiderano è che noi ci avviciniamo al Cristo.

L'egoismo
Noi abbiamo ricevuto un grande dono, il libero arbitrio, ma abbiamo scelto il cammino sbagliato, quello negativo, per ragioni materiali, e a prescindere dal fatto che stiamo soffrendo, siamo così stupidi che continuiamo a mettere in pratica questo sentimento che è l'egoismo.
L'egoismo è un sentimento stupido ma che come una droga ti fa apparentemente godere mentre l'altruismo è un sentimento intelligente, straordinario e giusto che ha diritto di esistere perché se tu dai e fai felici gli altri, il bene lo riavrai indietro, e nel momento che il bene ti viene ricambiato tu godrai di più che non conquistandolo con la violenza, con l'arroganza. Quindi l'altruismo potremmo chiamarlo egoismo intelligente. Allora noi non solo non siamo altruisti ma siamo egoisti diabolici per questo stiamo dentro il vortice del karma. Nel momento che tu realizzi l'amore altruistico, che è l'egoismo intelligente, e lo conquisti, la legge della evoluzione ti da un'altra opportunità che ti meriti, ti permette di passare all'amore disinteressato dove la forma di altruismo inizia a sublimizzarsi e tu inizi ad essere un essere quasi divino che ha la capacità di trasmettere senza preoccuparsi di ricevere, quando hai realizzato anche questo tipo di altruismo la legge divina cosmica ti da la ultima opportunità quella di passare all'amore più grande di tutti gli amori che è l'amore incondizionato, quello che il Cristo manifestò davanti ai Suoi carnefici, quando poteva annientarci tutti e invece ci offrì incondizionatamente il Suo amore con il Suo sacrificio. Quando realizzi questo tipo di amore divieni un maestro divino. Noi ci troviamo in questo momento all'egoismo diabolico, figuratevi quanto siamo in basso, per questo ci troviamo nella situazione che vediamo. Quando passeremo all'amore altruistico che è l'egoismo intelligente naturale questo pianeta inizierà a ripulirsi.

Il nome dell'anticristo
Lo chiamerei il padrone dell'economia mondiale, quindi negli uomini più ricchi del mondo si nasconde la sua maschera.

Che possibilità abbiamo se non dovesse ritornare Gesù Cristo di proseguire la nostra esistenza sul pianeta?
Io posso parlare per ciò che so e per ciò che sento, non posso rispondere per voi ... senza il Cristo non c'è salvezza, senza Gesù non c'è speranza, senza il Cristo non c'è amore e senza la sua presenza non c'è Luce. Questo è ciò che penso. Quindi è assolutamente indispensabile che Gesù ritorni, Lui è il nostro unico Re, l'unico che possa liberarci da questa schiavitù e soprattutto che possa liberare  tutti i bambini che soffrono nel mondo. Credo in questo perché Lui ce lo ha promesso e perché Lui è un amico che mantiene le promesse.

Come si possono qualificare le persone che hanno Esperienze spirituali?
Nella stessa forma che si qualifica un panettiere che fa 30 chili di pane e un altro che ne prepara solo un chilo, quale è il migliore?
Così puoi qualificare le persone che hanno esperienze spirituali, chi produce più pane è più credibile, chi produce più parole che pane è meno credibile.

È possibile che a fine anno Obama possa annunciare il contatto extraterrestre?
Si è possibile, non so se ci riuscirà, però se lo farà diverrà un uomo che avrà dato all'umanità una grande opportunità per salvare il mondo. Perché rivela la verità umana più grande di tutta la storia dell'umanità. La più grande in assoluto è quella del Cristo.

A cosa si riferisce il terzo messaggio di Fatima
Il terzo messaggio di Fatima si riferisce ad alcune profezie: la seconda venuta di Cristo, una catastrofe mondiale che dovrebbe essere una guerra, il contatto tra gli uomini ed esseri provenienti dal cosmo; ci sono poi altre profezie minori come ad esempio la caduta del vaticano. Il vaticano infatti non appartiene a Cristo ma appartiene agli uomini delinquenti e corrotti. Ho spiegato di recente ad uno dei miei ragazzi dell'arca di Italia, un arca fortemente anticlericale, che noi non dobbiamo rinnegare la chiesa cattolica perché se tu credi in Cristo sai che la chiesa cattolica è stata fondata da Cristo: -Pietro sopra questa pietra edificherò la mia chiesa ... - quindi noi non dobbiamo commettere l'errore di andare contro la chiesa, noi dobbiamo appoggiare la chiesa spirituale, dobbiamo difendere la vera chiesa. Noi siamo come la Resistenza, un movimento italiano che durante la seconda guerra mondiale si oppose al dittatore Hitler appoggiato dal dittatore Mussolini che invadeva l'Italia, ma il movimento non era contro le leggi del parlamento, il loro intento era quello di riconquistare ciò che l'invasore aveva usurpato. Nel nostro caso quindi dobbiamo lottare per riconquistare la Chiesa Santa del Cristo usurpata da alcuni delinquenti mafiosi, criminali, pedofili, riconoscendo i veri sacerdoti cattolici, i missionari, gli uomini santi come Padre Pio ecc. e scacciare i delinquenti, come fare non lo so, una forma è sicuramente evangelizzare, parlare alla gente, trasmettere la verità. Ma questo non significa che la chiesa cattolica sia falsa, assolutamente no. Quando il Cristo ritornerà riconoscerà la Sua chiesa e caccerà i criminali iniziando dal principe della chiesa e proseguendo fino all'ultimo prete che si è macchiato di corruzione e riporterà la chiesa alle sue origini. Dobbiamo quindi lottare per riconquistarla affinché al loro interno possano entrare solamente veri sacerdoti, affinché colui che prenderà il posto del vicario di Cristo non si baci con uno come Berlusconi, non vada a braccetto con i dittatori, con i delinquenti, ma sostenga i poveri. Tutti i battezzati hanno diritto di chiedere la sospensione dei vescovi se questi sono delinquenti perché siamo cristiani. Purtroppo pochi conoscete la teologia, vedete forse sacerdoti qui dentro? No! E sapete perché? Perché non si confrontano con me in quanto io sono teologo e so come rispondere e in questo caso gli risponderei che io sono battezzato e ho tutto il diritto di criticarli fino anche a cacciarli fuori dalla chiesa perché sono loro fratello, ho il battesimo sacro di Cristo. Chi non è battezzato non ha diritto di replicare teologicamente alla chiesa di Roma anche se può e deve esprimere il proprio punto di vista (secondo il catechismo della Chiesa Cattolica).

Le sanguinazioni
Sanguino quasi tutti i giorni, anche oggi ho sanguinato, perché quelle che mi sono state date da Gesù sono ferite permanenti che non si chiudono mai e sono venti anni che sanguinano sul mio corpo. Veramente no, non mi sono abituato. Quando sanguino non posso muovermi per il dolore, quando non sanguino invece convivo con il dolore. Sempre ho una comunicazione con Cristo quando sanguino, non sempre diffondo il messaggio che mi viene dato, dipende da ciò che Lui mi dice però si, sempre ho una comunicazione diretta sulla vita che devo fare, sulla missione che devo portare avanti e a volte anche sugli attacchi che devo rivolgere a coloro ai quali Cristo non piace.

L'unione
Questo è ciò che dico sempre e soprattutto ciò che dico ai miei fratelli, ai gruppi spirituali che noi chiamiamo arche, è un messaggio che è valido per tutti, io mi dispero e sono 33 anni che ho una parola insistente che ha accompagnato la mai vita fino ad oggi, così insistente da diventare a volte pesante ma continuo a ripeterla ... Unione. Perché se non saremo uniti, se non svilupperemo il valore della tolleranza non potremmo entrare nel regno di Dio. Il più conosciuto tra di noi, quello che ha una missione più speciale è quello che deve umiliarsi di più per dimostrare se è veramente un seguace di Cristo. Giorgio Bongiovanni quando viene sputato sulla faccia quindi deve dimostrare di saper perdonare, è colui che deve cercare il fratello che lo odia perché se cerchi quello che ti ama non sei discepolo di Cristo, quindi Giorgio Bongiovanni deve essere quello che deve dimostrare più di tutti altrimenti non è degno di entrare nel regno. Questo è ciò che mi fa disperare con i miei fratelli perché io so che solamente realizzando questo valore puoi entrare nella grazia di Cristo. Non so in che altro modo trasmetterlo, cerco di farlo con le mie sanguinazioni, con il mio sorriso, con il mio essere severo ma vi assicuro che non c'è salvezza se tra di noi non ci perdoniamo. Non sto parlando di perdonare il potente, il mafioso ma di perdonare il fratello, di tollerarci, di cercarci, di prendere il meglio di noi stessi e buttare nel cestino il peggio, di incontrarci nel denominatore comune che è il Cristo, buttare via le cose che ci fanno perdere tempo e pensare a risvegliare le anime perché i primi ai quali il Cristo chiederà conto saremo noi ... potrebbe anche perdonare personaggi come certi capi di governo che conosciamo ... ovviamente se si pentono del male che hanno fatto... ma sicuramente non me se anziché risvegliare le anime perdo il tempo a discutere con i miei fratelli. Quindi carissimi fratelli amiamoci e diciamo al fratello: Qual'è il meglio di te fratello? Il sorriso? Allora dammi un sorriso! Qual'è il meglio di te? Lo scherzo? Dammi uno scherzo? Qual'è il tuo valore migliore? Una carezza? Dammi una carezza! Il peggiore è lamentarti? Non lamentarti! Il peggiore è giudicare? Non giudicare! Il peggiore è guardare sempre la debolezza dell'altro? Non guardare sempre la debolezza dell'altro! Se non realizziamo questo cara sorella non entreremo nel regno di Dio.

Un sacerdote
Io ho fatto battezzare i miei figli da un sacerdote missionario che si chiama don Luigi Ciotti, è un lottatore contro la mafia, segue migliaia di giovani attraverso la sua associazione e penso che il premio nobel per la pace lo meriterebbe sicuramente lui, a prescindere che Obama lo meriti o meno.

La conferenza si chiude con il saluto e la benedizione di Giorgio. La gente gli si accalca e i fratelli devono fare un cordone attorno a lui per condurlo verso l'uscita. Siamo felicissimi di sapere che attraverso il collegamento in stream che i ragazzi hanno realizzato hanno potuto partecipare all'incontro diversi gruppi di persone in collegamento da Montevideo, Tucuman, Cordoba, Colombia, Catania, Rosario, Varese, Capilla del monte, Milano, Mexico, Cile, Porto Sant'Elpidio, La Plata, Perù, Uruguay, Paraguay, Las Parejas, Buenos aires ...

Approfittiamo della cena per condividere con i fratelli il tempo che ci rimane.
La mattina seguente l'incontro con alcuni giovani che hanno una particolare e forte esperienza spirituale attende Giorgio in una piccola saletta dell'hotel, prima della partenza per Montevideo. I carissimi Juan Josè e Veronica ci presentano i giovani ragazzi che raccontano la loro intensa e profonda storia. Da una vicenda negativa con la droga di uno di loro, parte l'esperienza di uno dei ragazzi, di 22 anni, dei suoi giovanissimi cugini e degli altri amici ai quali si manifestano degli esseri che danno loro dei messaggi riferiti all'umanità e soprattutto ai giovani. Un piccolo gruppo di fratelli ascolta attento e silenzioso. Giorgio annuisce e pone loro delle domande per conoscere meglio alcuni dettagli della loro vita, di ciò che sentono, di ciò che questi esseri comunicano continuamente a loro. Juan Alberto siede al fianco di Giorgio. Il giovane Ariel, di 16 anni, è colui che sarà designato ad essere il leader del gruppo, cosa che Giorgio conferma. Lui però ci tiene a sostenere che loro si sentono tutti uguali non c'è qualcuno particolare, si sentono amici con la stessa esperienza da portare avanti. Restiamo a bocca aperta ad ascoltarli parlare ... la semplicità ... la purezza dei loro occhi ... quel messaggio tanto chiaro ... le esperienze e le visioni di una chiarezza sconcertante ... questi Esseri li istruiscono sulla reincarnazione, sulla Legge di causa-effetto, sul tentatore mandato dal Padre, sul ritorno di Gesù e gli ultimi tempi, sul risveglio delle coscienze... questi Esseri ... che li hanno fino a lui ... il Calice Vivente ... “Io so che devo portare avanti la mia missione” dice il giovane Ariel. Qual'è la tua missione?” Gli domanda Giorgio, “Annunciare la fine dei tempi e avvicinare Gesù ai giovani”.

Con Amore
Sonia Alea

Montevideo (Uruguay), 19 Novembre 2009

sonia1 IL CIELO CHIAMA GLI UMILI

Le tappe di questo nuovo viaggio di Giorgio Bongiovanni in America Latina si susseguono cariche di profondità spirituale, all'insegna della denuncia contro il male e del risveglio delle anime che preparano l'evento più grande, il momento più atteso: il ritorno del nostro Signore e Re, Gesù Cristo. Successivamente alla prima tappa, avvenuta a Rosario per il quarto Congresso internazionale antimafia, segue la bellissima conferenza spirituale tenuta all'hotel Bauen, poi l'arrivo a Montevideo, l'incontro con la nostra redazione e il gruppo operativo, la riunione spirituale di sabato con fratelli e simpatizzanti (che poi approfondiremo con le cronache) e ieri il viaggio nella piccola cittadina di Maldonado situata a pochi chilometri da Punta dell'Est, cittadina che richiama migliaia di turisti d'élite durante l'estate. Giorgio, insieme ad alcuni fratelli di Montevideo, viaggia in un umile pullman di linea che in una ora e mezza circa ci porterà a destinazione. La stanchezza chiaramente visibile nell'espressione del suo volto e un dolore che lo attanaglia da giorni per una infiammazione gengivale lo portano a cercare riposo per quanto possibile. Arrivati a destinazione, ad attenderci i nostri amati fratelli, la gioia di poter riabbracciare Giorgio e tutti noi è sempre grande. Il tempo di bere un bicchiere d'acqua e ci ritroviamo subito nell'emittente radio “FM gente” per assistere ad una delle seguitissime trasmissioni che conducono settimanalmente i nostri fratelli, la più importante fino ad ora, visto che oggi ha l'onore di avere Giorgio in persona davanti ai microfoni. La presentazione di Erika, Daniel e Jonathan è perfetta. Il desiderio di trasmettere al pubblico la Verità sulla vita, sull'attuale situazione del nostro tempo e l'inestimabile valore della presenza in radio di un vero messaggero di Dio è grande. Giorgio saluta la gente che lo ascolta da casa, o forse mentre è seduta al bar con gli amici, o mentre cammina per la strada, nell'umiltà, nella povertà e nella semplicità di questa terra ... parole che come fiamme ardenti colpiscono il cuore degli spiriti incarnati infondendoli di Verità e Conoscenza Universale ... nessuno potrà più dire “Non sapevo” ... ora la risposta per chi sa, sarà chiara nelle azioni ... agire o non agire ... accettare passivamente la propria desolazione umana o lottare per risalire la quota, a partire dalle piccole azioni ...  occorre avere il coraggio di lottare per gli ideali del Cristo, per gli ideali della Vera Vita e affidarsi a Lui, il Re dei re, che prepara la Sua gloriosa manifestazione al mondo. “Noi” dice Giorgio “siamo cittadini del Cosmo ... e se non capiremo questo ci fermeremo allo stadio animale quale siamo... l'evoluzione materiale, tecnologica, deve crescere parallelamente a quella etica...”. Molte le chiamate in radio, molti messaggi di testo, anche dall'Italia visto che il programma è trasmesso anche via internet, messaggi che ringraziano, che mandano saluti e  abbracci a Giorgio e che inoltrano continue domande. I temi trattati spaziano nella loro profondità, dal significato del ritorno del Cristo, alla spiegazione del perché queste grandi verità non vengono rivelate al popolo dalla Chiesa e dai governi mondiali, e a ciò a cui l'uomo è chiamato in questo tempo di cambiamento. “ -Pilato chiede a Gesù:-” dice Giorgio “-Sei tu un re?-, -Si, lo sono- risponde Gesù, che con il viso e il corpo lacerati dalle frustate, completamente tumefatto e ricoperto di sangue continua a rispondere alle domande che gli venivano rivolte -Ma il Mio regno non è di questo mondo, se fosse di questo mondo i Miei angeli mi libererebbero immediatamente-. Allora, continua Giorgio, se Lui è un Re e a Lui appartiene una coorte angelica così come Lui stesso nomina diverse volte nel Vangelo, vi chiedo: chi è questa coorte angelica? Non sono forse gli angeli? Non sono forse Esseri che vivono in altri mondi? Gesù ci vuole far capire che costoro non sono esseri astratti ma Esseri che vengono da un altra dimensione e che possono materializzarsi nella nostra dimensione, Esseri che hanno un alto valore spirituale e che hanno il potere di venire a salvarlo. Sono coloro che vengono chiamati extraterrestri! E noi siamo i rivoluzionari  della resistenza Cristica”.
Terminata la bellissima trasmissione radio ci ritroviamo in una umile casa dove Giorgio benedice il pane e il vino. Poi le raccomandazioni per la bellissima arca che prosegue costante con le attività operative nell'armonia e nell'amore reciproci. “La costanza deve essere il valore fondamentale su cui si basano le nostre scelte, altrimenti perdono il loro valore ... l'unione sia sempre custodita perché avete ora qualcosa di ancora più prezioso da salvaguardare, mantenete questa comunione costante ...”. Giorgio parla ai fratelli, attenti e silenziosi di fronte a lui, seduti con umile devozione, il Consolatore dietro le sue spalle ci guarda, i Suoi occhi scrutano la profondità dei nostri spiriti incantati da quei momenti eterni ... “Vieni qui Jonathan, questo è per te”, Giorgio mette nelle sue mani il prezioso rubino che simboleggia nostro Padre Adonay, il Sole ... Il giovane Jonathan, con tanta emozione ringrazia promettendo un sempre maggiore impegno nell'opera che ha deciso di servire per poi andare ad abbracciare la sua bellissima sposa e la sua dolcissima bimba ... poi il rubino viene consegnato alla dolce giovane Noelia ... diversi altri preziosi fratelli non hanno la stella e solo un'altra è disponibile per essere destinata a qualcuno di loro in piedi di fronte a lui... Giorgio in silenzio guarda assorto ... poi il Cielo chiama ... l'emozione mi sale alta fino alle lacrime, e non solo a me, il chiamato è uno dei fratelli più umili, seduto in fondo alla piccola sala, assorto e devoto, quasi invisibile ... il Cielo lo chiama e lo abbraccia ... il rubino va a lui.

Con devozione profonda

Da Maldonado (Uruguay)
Vostra Sonia Alea

9 novembre 2009

Sonia Alea 13/10/09
Con queste righe desidero ringraziare i miei e nostri speciali, amati fratelli dell'arca Alea di Pordenone, una delle colonne portanti della nostra opera, per aver lavorato alla realizzazione del libro “Giustizia Pace Amore” che riporta la prima parte delle cronache redatte sulla missione di Giorgio Bongiovanni a partire dall'anno 2007, sunti di conferenze e incontri spirituali, racconti di vita quotidiana di un uomo al servizio del Cielo. Quando il Verbo si fa parola i preziosi insegnamenti del Maestro dei Maestri Gesù Cristo giungono a noi per bocca di un Suo messaggero, il Suo precursore portante i segni sacri della crocifissione. Gocce di spiritualità, perle di saggezza racchiuse in un trattato di filosofia cosmica che dovrebbe essere inserito come testo di studio per i nostri giovani in tutte le scuole della nostra società. Preziosi insegnamenti di cui faranno certamente tesoro le future generazioni. Un lavoro reso possibile grazie al prezioso ed amorevole aiuto di alcune persone in particolare che con il loro amore e la loro disponibilità hanno permesso di potermi dedicare alla realizzazione di questa preziosa testimonianza sgravandomi per quanto possibile da alcuni dei miei obblighi quotidiani ed illuminandomi ogni giorno con il loro esempio. Desidero ringraziare quindi le mie sorelle e guide insostituibili Lorella e Mara, la mia preziosa mamma, la mia cara Sole, la mia dolce Miriam e tutta la nostra amata numerosa famiglia. Ringrazio ancora la mia cara sorella Maria Josè per la sintonia spirituale e la cura nella traduzione in lingua spagnola insieme alla mia cara amica e compagna di battaglie Erika Pais, al mio caro fratello Gonzalo responsabile del sito di Giorgio e alla mia cara sorella Anubis, ringrazio inoltre la mia dolce e cara sorella Vanesa che con grande talento si è recentemente affiancata alle attività della stessa Maria José e la mia cara sorella Elisabetta per la rilettura delle stesse. Ringrazio ancora tutte le mie amate sorelle e i miei amati fratelli di Arca 3, miei preziosi amici e compagni di viaggio, per l'esempio quotidiano di donazione e di servizio a questa meravigliosa opera celeste, tra i quali i miei amatissimi fratelli di sangue Silvia e Matteo, e Pier mia preziosa guida spirituale al quale devo veramente tanto. Ringrazio ancora tutti i carissimi fratelli e sorelle delle altre arche italiane, spagnole, americane e di tutte quelle presenti nel mondo, vi ringrazio miei amati fratelli e sorelle per la bellezza interiore che ciascuno di voi esprime ogni giorno alla vita e per accompagnare, come angeli della Luce, la missione di questo Messaggero di Dio. Desidero ringraziare ancora i miei padrini spirituali, Juan Alberto Rambaldo e Raul Bagatello, per il loro esempio di dedizione alla missione ... e ringrazio quindi te, nostro amato Giorgio ... in te, nell'esemplare esempio della tua vita, abbiamo seguito il cammino del Figlio dell'Uomo ... in te alberga quello Spirito di Verità che il Maestro Gesù Cristo ci promise duemila anni or sono. Quello Spirito di Verità che rende l'Uomo libero ma libero davvero.

Eternamente a te grati.

Dedico l'edizione di questo libro e dei prossimi a venire al raggio di Luce che illumina il mio spirito ed il mio cammino: mia figlia, Sonia Tabita.
Lo dedico a lei, angelo di Dio sulla terra, ai suoi amati fratelli in Cristo e a tutti i giovani di buona volontà che saranno gli eredi della Nuova Era. Il Paradiso promesso. Il regno di Dio in Terra.

Una piccola goccia di questo meraviglioso Oceano Cosmico
Con profonda devozione
Vostra in Cristo
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 13 ottobre 2009

sonia1IL PANE DELLA VITA
15 e 16 agosto 2009 - Incontro spirituale ad Arca 3

Il 15 di agosto è il giorno in cui si ricorda l'assunzione in Cielo della nostra Celeste Madre Miriam ma è anche il giorno di ferragosto, cioè il giorno in cui in Italia tutti, o quasi tutti, si trovano in vacanza. Le persone che ancora non sono partite, si riversano nelle strade per raggiungere un posto di villeggiatura o per concedersi qualche ora di rilassamento e staccare così dalla routine quotidiana. Purtroppo anche il giorno in cui si contano ogni anno troppi morti sulle strade. La gente presa dalla frenesia della vacanza, alla ricerca di qualcosa che poi in realtà non trova, mette troppo spesso in pericolo se stessa e soprattutto gli altri. Ma quante persone dedicano un po' di quel tempo prezioso al proprio spirito, ad una ricerca interiore, alla ricerca della verità, alla conoscenza? Quante sono veramente preoccupate del futuro dei propri figli, dello sfacelo che la nostra generazione sta lasciando loro in eredità. Poche, pochissime. Eppure non è difficile sapere, occorre solamente il desiderio di trovare e la volontà di cercare ma l'assuefazione ad una società tanto assurda si è impadronita degli uomini che abitano questo mondo e la spinta verso il cambiamento si è spenta così come l'amore per la vita. Tanti si chiedono: ma come sarà fatto l'inferno? Ci siamo dentro caro uomo! Ma c'è di peggio, molto peggio. La morte seconda, un inferno che toglie all'uomo la capacità di agire come tale, riconducendolo all'interno dell'anima collettiva animale, affinché gli venga tolta la possibilità di danneggiare il prossimo e gli venga data la possibilità di imparare attraverso la sofferenza, visto che non gli sarà tolta la coscienza di essere stato uomo. A ciascuno di noi la scelta, in base alle proprie azioni. Ma il tempo rimasto è veramente poco per cambiare.
Il paradiso però può essere vissuto anche dentro l'inferno. Si, perché il paradiso è una condizione interiore, una coscienza, la coscienza del bene più prezioso che il Grande Spirito, Padre-Madre, ci ha donato: la Vita. Il Sole, nell'olocausto di questo mondo, ogni mattina si leva, comunque, alto nel cielo continuando ad elargire agli uomini alimento e calore con i Suoi luminosi raggi, accarezzando la Terra e i suoi figli con le mani calde, forti e sicure di un Padre.
Ma il tempo scade, il tempo per questa umanità adultera e malvagia è terminato, il Cristo sta preparando la Sua manifestazione al mondo perché una nuova era è alle porte: l'Era dell'Acquario. La nuova era di cui parlava il Maestro dei Maestri Gesù Cristo sta entrando in questo nuovo tempo, nel quale le tenebre saranno scacciate e la Luce regnerà e scalderà il cuore dell'Uomo Nuovo.
Noi, anche se immeritatamente, viviamo il paradiso seppur con tutte le nostre debolezze e i nostri peccati che ancora dobbiamo migliorare e cambiare. Abbiamo detto si al nostro Re, Gesù-Cristo, che ci ha chiamati a servirlo e alla Terra che chiede aiuto ai suoi figli.
Abbiamo detto si all'Amore, alla Giustizia per i deboli e gli innocenti, alla Pace, alla Fratellanza tra i popoli e in questo servizio che praticamente svolgiamo nelle attività sociali che portiamo avanti siamo illuminati dal faro di un essere molto speciale che come un comandante si trova sempre sulla prua della nave davanti al timone anche quando il mare è in tempesta e alcuni di noi si ritirano sotto coperta per proteggersi, di un uomo che, pur essendo come un Generale, si trova sempre a combattere in prima linea davanti a noi. Si chiama Giorgio Bongiovanni. A lui dobbiamo ciò che siamo oggi. Uomini e donne realizzati nel rispetto dei valori etici e morali della vita, nell'aiuto al prossimo, nella lotta per la libertà dei popoli, accanto ai giusti, in loro sostegno, per la difesa del supremo valore della giustizia, per la difesa della Verità senza la quale l'uomo vivrà sempre prigioniero di un potere che lo sottomette, prigioniero di se stesso. Coscienti delle Leggi che governano la Creazione e quindi anche l'uomo, andiamo avanti nella nostra battaglia insieme a tutti coloro nel mondo che come noi lottano per gli stessi ideali migliorandoci ogni giorno, seguendo i preziosi insegnamenti che il più grande degli uomini, Gesù Cristo, ci ha lasciato in eredità nei Vangeli, annunciando la Sua seconda venuta sulla Terra trepidanti nell'attesa di quel giorno da Lui annunciato.
Le note di un'antica, dolce melodia si diffondono intorno agli amici e fratelli venuti a trovarci da vari paesi d'Italia, dalle varie arche. Siamo felici come sempre di stare insieme e di poter “staccare” dal lavoro quotidiano che comunque portiamo avanti con passione e poter dedicare un po' di tempo allo spirito che anela ad una sempre maggiore coscienza. Sotto la nostra grande quercia le sedie sono tutte occupate mentre il sole brilla alto nel cielo di questo giorno di Santa Maria, nostra Madre protettrice, mentre gli alberi muovono le loro foglie accarezzate dal vento.
Giorgio lentamente, appena arrivato dopo una ennesima sanguinazione, si avvicina ai fratelli, li saluta dolcemente con la mano e si siede di fronte a loro. Le mani scoperte mostrano quei segni vivi che ancora trasudano quel sangue sacro ... le note di quella melodia entra nei nostri petti insieme al prodigio che ancora si compie dinanzi ai nostri occhi. La voce profonda ... commossa ... e rotta da un pianto che profuma di un amore non descrivibile a parole, di una sofferenza per il calvario di troppe piccole creature, di tanti innocenti in questo mondo ...  Giorgio, come servo di Gesù, invita i fratelli che non lo hanno mai visto da vicino, ad avvicinarsi a quel segno, sussurrando che il Maestro poco prima durante la sanguinazione gli aveva chiesto di farlo, la sua umiltà e il suo sentirsi sempre indegno di fronte ad una presenza tanto sublime profuma di santità ... i fratelli uno ad uno si avvicinano lentamente ... nell'aria solo i suoni della terra e dei suoi elementi che incoronano quel momento tanto intenso ... qualcuno si inchina dolcemente ... un altro bacia le sue mani piagate ... un altro ancora accarezza delicatamente quei segni ...  anche i nostri bambini che fino a poco prima ci giocavano intorno, si fermano ad assistere a quanto sta avvenendo, le più piccole delle bimbe spontaneamente si avvicinano a lui con i loro sorrisi beati porgendogli le loro manine ... “Una di loro era lì” sussurra Giorgio e continua “lasciate che i bambini vengano a me disse il Maestro” ... l'intensità e la profondità spirituale che si respira non ci permette di trattenere il pianto ... sollevo lo sguardo ... due perle dalle quali scorrono lacrime come diademi mi colpiscono nel profondo, sono i grandi occhi di Lorella che in quello sguardo narrano il cammino di quella santa croce ... mi sento avvolta da un onda di energia d'amore dove non ho più la percezione di dove finisce il mio essere e dove comincia quello dei miei fratelli, degli uccelli che volano intorno a noi, del vento, dell'acqua, della Luce ... l'unico sentimento è racchiuso in una sola parola: Unione.
Unione agli elementi creati ...  unione con la Vita ... unione con Dio.
L'intensità di quel momento il quale tempo non saprei definire, lo definirei un’assenza di tempo, prosegue con la stessa forte vibrazione e con la voce profondamente emozionata di Giorgio che inizia lentamente a parlare infondendo nei nostri spiriti una conoscenza e una coscienza che non sono di questo mondo. Il Verbo si fa ancora una volta parola di fronte a tutti noi ancora scossi per ciò che abbiamo avuto l'onore di vivere, di percepire, di sentire. Piccoli assaggi di vera vita.


“Lui verrà dopo di me, ma Lui è avanti a me, perché era prima di me ... non è la prima volta che dico queste cose ... dobbiamo prepararci ad accoglierlo, perché nessuno conosce il giorno e l’ora, ma il tempo è questo... oggi che è il 15 di agosto, giorno della Santissima Madre, so che Lei è felice che noi stiamo qui insieme, certo è triste per tutto ciò che accade nel mondo, ma felice che alcuni dei suoi figli stanno insieme così come noi oggi, anche in altre parti del mondo. L’arcangelo Gabriele, un nostro fratello venuto dal Cosmo ma insignito dallo Spirito Santo perché è un Angelo di Cristo, apparve a Miriam mentre si trovava nella sua stanzetta dicendoLe:Sono stato mandato da Dio per annunciarti che partorirai un figlio per opera dallo Spirito Santo”, Lei accettò la Sua missione adorando Dio, poi andò a trovare Elisabetta, sua cugina, che portava  anch'essa nel suo grembo un messaggero di Dio, Giovanni Battista, il quale sobbalzò nella pancia della madre quando Maria entrò nella sua casa, sapeva che nel Suo grembo si era adagiato il Maestro Gesù. Purtroppo quasi nessuno parla nelle sinagoghe e nei sinedri di questo tempo delle verità scritte nel vangelo perché i farisei di questo tempo sono peggiori di quelli di 2000 anni fa che usurpano il nome di Cristo per i loro interessi ... “Beata tu sei tra le donne dice Elisabetta rivolgendosi alla Madonna che le risponde con delle parole che vi voglio ricordare: “Lo Spirito di Dio si è degnato di chiamare la sua serva … Dio farà giustizia, consolando i poveri e gli afflitti e abbattendo i loro nemici con la sua Ira...”(Luca cap.1 vers.40). La Santa Madre Maria annuncia lei stessa la Giustizia Divina. Leggete il Vangelo! La Madre Celeste ringrazia Dio e invita l’uomo ad essere timoroso di Dio ... Questa Madre, apparsa da duemila anni, anche Lei annuncia la venuta di Suo figlio e la giustizia nel mondo e noi La dobbiamo ringraziare perché se il braccio della Giustizia di Suo figlio non si è ancora abbattuto sul mondo lo dobbiamo a Lei, alla Sua misericordia ma questo è il tempo e Gesù lo aveva profetizzato in tante, tante discussioni avute con il popolo di duemila anni fa e si disperava perché spesso non veniva creduto, ma annunciava questi tempi … e per quanto fosse grande quel tempo in cui Gesù venne sulla terra, che è l'avvenimento più importante di tutta la storia dell'umanità, questo tempo prossimo sarà ancora più grande perché vedremo il Cristo in tutta la Sua Gloria e in tutta la Sua Potenza. “Voi non potete immaginare quante persone hanno sognato questo momento”, diceva Gesù spesso ai Suoi discepoli, quanti profeti, quanti messaggeri di Dio avrebbero voluto vedere ciò che voi vedete ed ascoltare ciò che voi ascoltate ma non lo videro e non lo ascoltarono” e gli ricordava quanto erano fortunati perché il regno di Dio camminava in mezzo a loro. Ma io vi dico in verità che questo tempo prossimo sarà ancora più grande perché tutti voi vedrete la gloria di Cristo discendere dal Cielo con potenza e in quel momento avverrà il giudizio.

Gesù spesso insegnava attraverso il racconto di parabole, riferendosi ai nostri tempi, vi voglio ricordare per esempio la parabola di quel re, di quel padrone che aveva una grande vigna ma che dovette partire per un lungo viaggio, lasciando quindi ai suoi servi il compito di custodirla. Dopo qualche tempo, impegnato a conquistare delle terre, manda alcuni servi a controllare la situazione della sua vigna e ad annunciare a coloro che la custodivano il suo imminente ritorno. Gli amministratori della vigna, però, anziché accogliere i servi mandati dal loro padrone li cacciano dalla proprietà percuotendoli. Avviliti i servi ritornano indietro dicendo al loro padrone: “Ci hanno bastonato e non ci hanno riconosciuto!”. Il padrone decide quindi di inviare un gruppo più numeroso di altri suoi servi, ma anche questa volta gli amministratori della vigna ordinano di bastonarli e questa volta anche di ucciderli. Il padrone venendo a conoscenza di quanto avvenuto decide di inviare questa volta il suo figlio prediletto pensando: “Vedranno lui e finalmente capiranno che sono stato io a mandarli e così si calmeranno e prepareranno la vigna con tutta l'amministrazione dei miei beni per il mio ritorno”. Ma ancora una volta gli amministratori decidono, insieme agli altri servi rimasti nella vigna, di uccidere il figlio del padrone affinché l’eredità possa passare a loro. Quando il padrone riceve la notizia di quanto avvenuto si reca lui stesso presso la sua vigna sterminando tutti coloro che la avevano amministrata dicendo: “Non siete degni di amministrare la mia vigna, la consegnerò ad altri servi che cercherò e troverò al di fuori del mio regno” (Luca cap.20 vers.9). Questa è una parabola che si riferisce al nostro tempo ... il regno simboleggia la Terra, il padrone simboleggia Dio, il figlio prediletto il Cristo e gli amministratori iniqui sono le religioni di questo tempo e gli uomini stessi. Con questa parabola il Maestro ci ha trasmesso che Lui avrebbe annunciato il Suo ritorno ma che se l’uomo non si sarebbe fatto trovare pronto avrebbe manifestato la sua Giustizia. Dobbiamo prepararci a questo. Gesù diceva sempre: “Amatevi come io vi ho amato … non sarete riconosciuti come miei discepoli se tra di voi non sentirete l’amore l’uno verso l’altro e non vi aiuterete l’uno con l’altro, ma sarete riconosciuti come dei falsi e avranno ragione” (Giovanni cap.15. Vers. 12). Se invece ci amiamo l'un con l'altro allora siamo veramente discepoli di Cristo.

Ma Lui disse tante tante altre cose che prima di lasciare questo corpo dovrò dire su ciò che Gesù Cristo ha detto e vi rivelerò la Verità.

Un altro passo del Vangelo che si riferisce a questo tempo è quello che ora vi racconto. Quando si trovava a Gerusalemme, Gesù andava a predicare nel tempio tutti i giorni, soprattutto nell'ultima parte della sua vita. Il Maestro aveva rivelato ai Suoi apostoli che in questa città presto sarebbe stato ucciso e per questo motivo non volevano che Lui si fermasse in questa città. Un giorno Pietro, mentre Gesù parlava di questa imminente profezia lo interrompe e con grande preoccupazione tenta di dissuadere il Maestro dicendogli: “No Signore, non sia mai!”. Ma il Signore riprendendo Pietro gli risponde con autorità: “Vatene Sátana! Tu non metti in atto le opere desiderate da Dio ma quelle che vogliono gli uomini” (Matteo cap.16 vers. 22). Ma perché Gesù riprende il Suo apostolo in quella forma così dura? Perché ci vuole far capire che noi non dobbiamo agire secondo i nostri intendimenti ma secondo la volontà di Dio, secondo ciò che Dio vuole da noi. Quindi anche il migliore di noi può essere portatore di tentazione. Pietro era uno degli apostoli prediletti, il fondatore della Sua Chiesa, il custode della Chiesa spirituale, ma Gesù gli punta il dito perché vede in lui la tentazione. Pietro per debolezza si fa tentare dalla materia, era infatti nella volontà di Cristo il Suo sacrificio per la salvezza dei Suoi amici, e quindi dello stesso Pietro.
Voglio spiegarvi che il Vangelo è stato scritto per oggi, vi racconto quindi un altro fatto di quel tempo in cui il Maestro dei Maestri camminava in mezzo agli uomini.
Gesù un giorno ebbe una disputa fortissima con i giudei perché non gli credevano, aveva guarito infatti un Samaritano che aveva chiesto il Suo aiuto, e a quel tempo per i giudei i samaritani non avevano alcun valore. Il Sinedrio e i giudei lo accusavano perché non credevano in Lui e non sopportavano che anche se era giudeo non era un razzista come lo erano invece i fanatici potenti di quel tempo. Quindi gli dissero: “Sei un indemoniato!” Ma Gesù rispose loro: “Non sono indemoniato, io non faccio la volontà mia ma di Colui che mi ha mandato ... chi crede in me avrà la vita eterna”. I giudei gli risposero: “Ma tu pensi che noi non abbiamo come Padre Abramo?...” e Gesù disse loro: “Si, il vostro padre è Abramo, ma voi non mettete in pratica nelle opere gli insegnamenti di Abramo, voi dite di avere Dio con voi ma il vostro Dio è Satana, il diavolo, il Dio della menzogna”. Gesù si dispera e dice loro: “Ma perché non capite il mio linguaggio?” (Giovanni cap.8 vers.37). Ma poiché dopo aver compiuto tanti miracoli compresa la resurrezione di Lazzaro ancora non Gli credevano il Maestro giorni dopo disse loro: “Si compie così la profezia di Dio che tramite il profeta Isaia disse: Ho chiuso i loro cuori e ho accecato i loro occhi affinché non si pentissero, per non essere perdonati” (Giovanni cap. 12 vers. 37). Dio lo dovete conoscere … è spettacolare … è qualcosa di straordinario... Gesù vuole dire loro: “Voi che siete cattivi non mi riconoscete ma riconoscetemi almeno dalle opere che faccio”. Visto però che ancora non gli credevano Gesù rivolgendosi a Suo Padre disse: "Padre glorifica il Tuo nome”. Improvvisamente una voce si levò dentro il tempio dal Cielo che disse: "Io l'ho glorificato e lo glorificherò ancora” (Giovanni cap.12 vers.28) e tutti la ascoltarono. Immaginate che adesso qui in questo momento si levi una voce come il rombo di un tuono come vi sentireste? Vi prenderebbe un colpo! Ma in quel momento accadde esattamente così, e la gente immediatamente dopo, ancora scossa, cercando di trovare una spiegazione logica pensava: “Sarà stato un tuono” ... ma Gesú leggendo nei loro pensieri disse ancora: “Non è venuta per me questa voce, è venuta per voi”.
In un’altra predica ancora Gesù si riferisce a questo tempo dicendo: “In verità vi dico che le porte del regno saranno chiuse al loro popolo e saranno aperte alla gente che viene da oriente e da occidente, perché voi non avete creduto” profetizzando poi la distruzione di Gerusalemme. In diverse occasioni il Maestro dice che Lui non riconoscerà il suo popolo, ma riconoscerà tra il suo nuovo popolo e in tutta l'umanità solamente coloro che avranno fatto la sua volontà. “Io eleggerò il mio popolo al di fuori dal mio popolo” dice Gesù e questo nuovo popolo sono i gentili, siete voi, i popoli latini, il nuovo popolo eletto. Per questo io sono qua. E ancora dice loro: “Gerusalemme, Gerusalemme che uccidi i tuoi profeti e lapidi tutti quelli che ti ho dato, quante volte ho dovuto radunare i tuoi figli come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali? Ma tu non mi hai voluto e allora non mi vedrai più finché non dirai: “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore” (Luca cap. 13 vers.34). Se noi non mettiamo in pratica i comandamenti che Cristo ci ha lasciato non potremmo ereditare la terra e il fine della nostra missione in questo mondo è proprio quello di ereditare il nuovo Regno. E quali sono i comandamenti? Sono sette quelli che Gesù elenca: ama il prossimo tuo come te stesso, non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora il padre e la madre, non frodare alcuno. Questi sono i comandamenti che Gesù ci ha lasciato. Due sono stati aggiunti dal povero Mosè che aveva a che fare con un popolo “difficile” e che per poter stabilire un ordine morale aggiunse – non desiderare la roba d'altri e non desiderare la donna d'altri- ma in realtà la donna e la roba non appartengono a nessuno ma solamente a Dio. Gesù elenca quindi i comandamenti al giovane ricco dicendogli poi la frase: “E' piu facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli” (Matteo cap.19 vers.16). E allora io vi dico: “Guai ai ricchi!” Chi è ricco in mezzo a noi avrà dei grossi problemi, quindi vi auguro che siate poveri o che comunque abbiate il necessario, ma chi ha oltre il necessario, avrà dei grossi problemi con il Cristo. Gesù parlò chiaro quando il giovane ricco gli disse: “Maestro, ho fatto tutto, ho osservato tutti e sette i comandamenti, ora cosa devo fare?”. “Ti manca solo una cosa da fare figliolo: “Vendi tutto, dallo ai poveri e seguimi(Luca cap.18 vers.18). Il Maestro non lascia spazio a dubbi su ciò che vuole dire e dice. Significa che dobbiamo essere disponibili, in qualsiasi momento Lui ce lo dovesse chiedere, a lasciare tutto ed eventualmente mettere questo tutto a disposizione degli altri, di una causa giusta, di chi ha bisogno, questo significa. Quando il Cristo dice: "Vieni e seguimi” non lo dice nel senso che vorrebbero molti preti di oggi e cioè: vendi tutto, dai i soldi a me così io li dò agli orfanelli ... non è così.... Cristo è la Verità, Cristo è l'Amore e la Giustizia allo stesso tempo, quindi dare tutto ciò che hai per il Cristo significa darlo per una delle Sue cause giuste nel mondo, allora sarà facile che entrerai nel Regno dei Cieli altrimenti starai fuori... Io non ho niente e quando ho qualcosa mi preoccupo subito di liberarmene perché mi dà fastidio, non mi manca il necessario, ma ho solo quello, se mi arriva qualcosa immediatamente la metto a disposizione delle necessità della Verità e dell'opera ... Voglio farvi realizzare, inculcare che il Vangelo è per oggi, è la Via da seguire oggi.
Una volta portarono a Gesù nove lebbrosi che Gli dicono: "Signore ti prego, aiutaci, abbi misericordia di noi” e il Maestro risponde loro: “Abbiate fede! Andate e riferite ai sacerdoti”, e quelli mentre camminavano si accorgono di essere stati guariti. Ma solo uno di loro torna indietro per ringraziare il Signore dicendogli: “Signore grazie” e glorificando Dio. Costui era un samaritano cioè un’anima non appartenente al popolo eletto. Gesù quindi gli dice: “Ma non eravate in nove? Dove sono gli altri che ho guarito, sei venuto tu che sei Samaritano e non sono venuti gli altri che sono giudei?(Luca cap. 19 vers.11). Ecco perché il Signore profetizza: “In verità vi dico saranno espulsi dal regno i figli del regno mentre verranno da Oriente e da Occidente e guadagneranno il regno del Cielo”. Noi siamo i samaritani di oggi, non siamo il popolo eletto, siamo gli illegittimi, gli emarginati e questi Gesú vuole, i peccatori che si ravvedono, gli ultimi, gli umili, i semplici.
E' spettacolare ascoltare Cristo ... una volta disse ad un fariseo che credeva di essere giusto di fronte a tutti: “Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato(Luca cap.14 vers.11). Un giorno un fariseo va al tempio e prega il Signore: “Signore, dammi forza, io sono perfetto, digiuno due volte alla settimana, pago tutte le tasse, aiuto i poveri, sono ricco però amministro i miei beni, dammi forza, non sono come quel peccatore, quel pagano, quel pubblicano. Di fronte a te Padre io sono giusto”. Ma anche il peccatore prega il Signore, dicendo: “Signore non sono degno nemmeno di guardarti perché sono un peccatore, non sono degno di stare in questo posto, però ti chiedo perdono e voglio riscattarmi”. Secondo voi chi riceve nel Suo regno il Signore, il fariseo o il peccatore? “Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato” disse Gesù. Allora se noi ci umiliamo di fronte al fratello e siamo servi l'uno dell'altro, anche nella società, saremo grandi nel regno di Dio.

Un insegnamento che ritroviamo quando un soldato romano, un centurione, manda alcuni  anziani giudei per chiedere a Gesù di guarire il suo servo e Gesú gli dice: “Va bene, vengo a guarirlo”, ma il centurione informato che il Maestro stava per giungere nella sua casa  manda a Lui alcuni dei suoi amici per dirgli a suo nome: “No Signore io non sono degno  di riceverti in casa, per lo stesso motivo non sono venuto da te, ma tu dì una sola parola ed il mio servo sarà guarito. Anche io sono sottoposto ad autorità e ho sotto di me dei soldati, sono un ufficiale militare, e se dico loro -fai questo- loro lo fanno, quindi se tu dici una sola parola so che sarai esaudito”. Gesú meravigliato per quelle parole dice guardando ai suoi discepoli e ai giudei presenti: “Non ho mai visto una fede più grande di questa nemmeno in Israele... ” (Luca cap.7 vers.1).
Ecco ora mi sono ricordato il concetto che volevo dirvi prima e che al diavolo non piace tanto, per questo me lo aveva fatto sparire dalla mente, quando Gesù dice: In verità vi dico il regno dei cieli sarà dato alle prostitute, (Matteo cap. 22 vers.31) ai peccatori, ai ladri, sarà dato a loro perché si sono pentiti”, non vi è cosa più grande nel cielo che vedere uno spirito pentirsi e riscattarsi, gli angeli fanno festa, ecco perché Cristo scommette su di noi che siamo tutti peccatori, nel senso che abbiamo le nostre debolezze, e non scommette sugli ipocriti e su quelli che appaiono perfetti, senza peccato, ecco perché Lui cerca i vagabondi, quelli che vogliono riscattarsi e mettono la loro vita al servizio di una causa giusta, per questo il nostro compito è quello di risvegliare le anime, state molto attenti c'è un passo nel vangelo che vi ripeterò per tutta la serata dove Gesù dice: "Vigilate!” Leggete nel vocabolario cosa significa vigilare. “Non fatevi prendere” dice Gesù “dalle cose materiali, dalle cose umane, perché il vostro Maestro ritornerà quando meno ve l'aspettate e non vi preoccupate oggi di cosa dovrete mangiare domani ...” (Matteo cap.6 vers.25) di come faremo a pagare l'affitto, di cosa faremo nel futuro, o di avere paura di non farcela ... se avete fede in Dio, Lui non vi farà mancare niente. Lo diceva Gesù: “Gli uccelli lavorano? No, eppure Io non do forse loro da mangiare? E voi che siete più degli uccelli perché vi preoccupate?” (Matteo cap.6 vers. 25). Noi non possiamo più pensare a noi stessi, semmai l'avessimo fatto prima, noi dobbiamo pensare a risvegliare le anime e ad annunciare la giustizia divina ma nessuno di noi avrà il diritto di annunciare niente se prima non amiamo i nostri nemici, dobbiamo prima amare chi ci odia e solamente dopo avremmo il diritto di annunciare la giustizia. Quando Gesù manda i suoi apostoli a risvegliare le anime dice loro:Andate, perdonate, guarite, resuscitate i morti, liberate gli indemoniati, e se non siete accolti in una città vi assicuro che Sodoma sarà trattata meglio di quella città nel giorno del giudizio” (Marco cap.16 vers. 15 – Matteo cap.10 vers. 14). Gesù è molto severo, in tutto il Vangelo vi è il binomio amore e giustizia, Gesù che condanna chi non crede, Gesù che perdona il pentito, mentre i farisei fanno esattamente al contrario, condannano i pentiti e tollerano le loro iniquità e le loro ipocrisie, allora noi dobbiamo dedicarci nel prossimo tempo soprattutto a questo, al risveglio delle anime. La parabola dei talenti mi sembra perfetta: “A chi ha, sarà dato, a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha” (Matteo cap.25 vers.14), sapete che significa? Noi che abbiamo tanto, che siamo stati risvegliati da Cristo nella Verità dobbiamo dare, far fruttificare questi talenti perché se tenessimo la verità solamente per noi stessi, quando Lui ritornerà ci dirà: "Avete fatto fruttificare i talenti che vi ho lasciato? Tutta la ricchezza che Io vi ho donato, l'avete fatta fruttificare? Quante anime avete risvegliato, quante anime avete aiutato  in proporzione a quanto vi ho dato? Allora ci sarà chi risponderà: “Signore, noi le ricchezze che ci hai dato ce le siamo tenute strette perché siccome tu sei un uomo giusto e severo avevamo paura che se fossimo entrati nella società ci saremmo perduti ed avremmo perso quindi quelle ricchezze!” Ed allora Gesù  dirà a costoro: "Servi infedeli, avevate la Verità e l'avete tenuta per voi ed ora ve la tolgo e la regalo a quelli che hanno fatto fruttificare i propri talenti pur avendo meno di voi!”. Per questo, fino a che avrò respiro, continuerò a parlare della verità, non saranno mai chiuse le mie porte fino al giorno in cui il Cristo non scenderà dal cielo.
Ma dobbiamo essere anche avveduti,  molto avveduti, e lungimiranti perché a volte siamo ingenui e stupidi, non mettiamo in pratica l'astuzia che Cristo ci ha insegnato e invece lo dobbiamo fare, soprattutto con i figli di questo mondo. Gesù lo spiega nella famosa ed apparentemente incomprensibile parabola: “Fatevi degli amici dalle ricchezze ingiuste” (Luca cap.16). Vi racconto la parabola. C'era un uomo molto ricco che aveva un amministratore, un economo, che non gli amministrava più bene i suoi beni, allora va dal suo amministratore e gli dice: -Senti tu stai amministrando male i miei beni, le mie ricchezze quindi te ne devi andare, preparati perché non ti faccio più amministrare niente-. Il fattore si traumatizza e si ritira a pensare chiedendosi: -Come faccio adesso? Non so zappare e poi quanto mi ci vorrebbe ad imparare? Non ce la farei. Chiedere l'elemosina ... mi vergogno, come faccio? Allora, dopo aver pensato tanto, trova la soluzione: -So io come fare!  Chiama quindi a se tutti i debitori del padrone e parla con ciascuno di loro dicendo: -Tu quanto dovevi al mio padrone? Cento barili di olio. Scrivi nella carta cinquanta. E tu quanto dovevi al mio padrone? Cinquecento sacchi di frumento. Scrivi duecento cinquanta. Così facendo il fattore si conquista l'amicizia non solo dei debitori ma anche di tante altre persone. Il padrone avendo saputo ciò che aveva fatto il suo fattore lo ammira e lo loda per la sua avvedutezza. Questa è la storia che Gesù ci racconta per insegnarci quanto sia importante essere avveduti in questo tempo ... “Fatevi degli amici dalla ricchezza ingiusta perché i figli di questo mondo sono avveduti e sanno come risolvere i loro problemi, mentre i figli della luce no”. Gesù non elogia certamente chi ruba o chi va contro la Legge ma elogia il valore dell'avvedutezza e chiede a noi di essere avveduti, di essere lungimiranti, astuti, di non essere ingenui in questo mondo.
Nella nostra vita è sempre presente il maligno che ci tende le sue trappole. Queste trappole giungono a noi spesso anche attraverso l'amore, altrimenti sarebbero tentazioni troppo palesi nelle quali non cadremmo ... attraverso l'amore quindi ma ovviamente non quello disinteressato, l'amore interessato ... attraverso persone che ti promettono paradisi, persone che ti adulano, ecc... allora Gesù ci insegna e ci dice: fatti furbo, usa quella situazione che viene dal “male” per il tuo interesse che non è personale ma è indirizzato verso una delle mie cause che stai servendo, sempre però nel rispetto della legge. Quindi Gesù con quell'insegnamento ci parla e ci dice: Figlio mio sei ricco? Attenzione, la ricchezza non deve sottometterti e renderti schiavo, ma usa questo talento che ti ho dato per farmi conoscere, per aiutare una delle Mie opere sociali, una delle Mie cause in favore della vita, una delle Mie cause che hai scelto di servire. Hai un potere materiale? Non farti schiacciare e dominare da esso ma usalo con intelligenza per far conoscere la Verità dei Miei insegnamenti a tutti, per difendere i miei figli indifesi e per lottare contro le ingiustizie ... quindi siate avveduti figli miei ma nella giustizia e nella verità non nella menzogna. Il Signore ci vuole dire: fatevi furbi e non fatevi fregare ma siate intelligenti e astuti a trovare sempre, in qualsiasi situazione, una via d'uscita affinché possiate far trionfare il bene, altrimenti il diavolo vi fa cadere nella sua trappola.


E' spettacolare il Signore io lo adoro anche per questo ... perché Lui aveva ... aveva certe uscite ... che nessuno capiva niente ... e anche gli apostoli spesso non capivano niente di ciò che il Maestro diceva o faceva, ma lo amavano tanto, poi quando ricevettero lo Spirito Santo divennero maestri anche loro ... quando Lui va a resuscitare Lazzaro che era in Betania vicino a Gerusalemme dice a chi lo accompagnava: “Andiamo dal nostro amico che si è addormentato e lo svegliamo” () e gli apostoli che non capivano dicono: “Come dorme?” Pensando che si era addormentato e che Gesù forse lo voleva svegliare perché era tardi ... allora Gesù che doveva sempre spiegare tutto, dice loro: “E' morto!”. “E allora ci andiamo” dicono gli apostoli, ma tutti erano perplessi perché Lazzaro era morto da quattro giorni e sicuramente già il suo corpo puzzava. Tommaso come al solito incredulo e sarcastico dice: “Si, si andiamo e andiamo a morire con Lui!” (Giovanni cap. 11). Ma vi rendete conto che Gesù Cristo, il figlio di Dio, era lì con loro e dopo avergli detto una cosa tanto grande come quella di andare a resuscitare un uomo morto da quattro giorni, Tommaso gli risponde così!!! Io mi faccio delle risate a volte quando mi ricordo queste cose ... niente, a Tommaso proprio non gli entrava nella testa chi era Gesù ... quando poi vedeva il miracolo allora si inginocchiava e la fede ritornava ad essere viva: -Signore grazie! Signore mio, tu sei Dio-.
Ma ancora un'altra cosa vi voglio raccomandare, dice Giorgio intensamente, molte volte mi chiedono: -Ma perché Dio non fa giustizia ... perché non viene Gesù ... perché non migliorano le cose in favore degli afflitti ...- Ed io rispondo così ed anche voi dovete rispondere così: perché noi non preghiamo abbastanza, pregare non nel senso di recitare le litanie ma nel senso della fede e Gesù questo ce lo fa capire con un'altra bellissima parabola che dovreste inculcarvela nella testa tanto da farvela scoppiare nel cuore. Racconta Gesù di una donna che va del giudice iniquo che non temeva Dio e che odiava gli uomini e con insistenza gli dice: “Giudice, per favore fai giustizia con mio figlio” e il giudice gli rispondeva: “No, non mi seccare! Non ho tempo!” Ma questa donna insistentemente continuava ad andare da lui, e ci andava, e ci andava, e ci andava, finché quel giudice le dice: “Io non temo Dio e tanto meno gli uomini, ma questa donna proprio me la voglio togliere di mezzo, gli faccio giustizia e così me ne libero” e fa vincere dunque la causa a quella donna . Gesù dice quindi agli apostoli: “Se questo giudice disonesto che non temeva Dio, in seguito alle insistenze continue della donna, ha esaudito la sua richiesta di giustizia pensate forse che Dio che invece è buono e misericordioso non esaudisca la richiesta insistente dei suoi eletti?” Allora ricordate: “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto(Luca cap. 18). Non è chiaro il significato di questa parabola?
E Gesù ancora  racconta: “Un giorno un uomo va a svegliare un amico e gli dice: -Senti, uno dei miei fratelli spirituali è giunto ora da un lungo viaggio, puoi darmi del pane?- Era mezzanotte e l'amico gli risponde: - Ma stai scherzando? No, non  ti posso dare niente, tutti stanno dormendo compresi i miei figli!- e Gesú dice: “Pensate che quell'uomo non abbia continuato a bussare insistentemente alla porta dell'amico al punto che l'amico pur di farlo andare via non gli avesse dato il pane?”. Ed infatti glielo diede. Chiedete con insistenza e con fede, quindi, e vi sarà dato. Siatene certi.
Sono qui per servirvi, sono qui per parlare di Cristo, prego fatemi le domande, dice Giorgio.

Come bisogna chiedere
Con la preghiera e con le opere, non per se stessi ma per gli altri, per la verità. Lui sa di che cosa noi abbiamo bisogno, non serve chiederglielo. Lui sa che abbiamo bisogno di vestirci, di mangiare, di bere, di pagare la decima a Cesare cioè allo Stato e quindi di lavorare, Lui si preoccupa di noi e noi dobbiamo preoccuparci della verità, della fede, della spiritualità, di trovare i mezzi per poter servire e aiutare la verità ad essere diffusa. Ma non dobbiamo accontentarci di chiedere solo una volta a Dio, ma mille volte, e Dio dopo aver provato la tua fede, e la fede significa perseverare nel bene nonostante le difficoltà e anche quando sei sottoposto ad un'ingiustizia, ti aprirà le porte e la montagna si sposterà.

Perché quando domandarono a Giovanni Battista se era Elia lui lo negò e negò anche di essere un profeta?
Perché Giovanni Battista non portava testimonianza di sé, portava testimonianza del Cristo, ma ai Suoi discepoli lo aveva rivelato,  non l'aveva invece rivelato ai demoni e chi gli fece  la domanda, i discepoli o i demoni? I farisei, quindi i demoni, perché i farisei sono demoni, anche oggi, e non potranno sfuggire all’ira santa di Dio che li sovrasta e che li condannerà alla morte seconda. Così come oggi all'interno della chiesa anche duemila anni fa nel Sinedrio erano presenti delle anime buone ed anche degli spiriti molto speciali che anche allora erano una strettissima minoranza, purtroppo,  ma il potere della chiesa di oggi Gesú lo annienterà, lo sterminerà con la sua giustizia.
Gesù amava tanto Giovanni Battista, e Giovanni Battista si sentiva indegnamente amato da Lui, Gesú lo amava e parlava tanto di Lui. Era l'unico uomo sulla Terra, a parte i profeti delle scritture, che Gesú esaltava sempre. Gesù lo amava perché aveva il coraggio di dire la verità ed in quel tempo chi parlava di Cristo rischiava la vita, soprattutto quando Gesù era inimicato dai suoi persecutori ... Allora Gesú diceva alla gente: "Cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? (Matteo cap. 11). Giovanni Battista era il suo precursore.

Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice che il pane discende dal Cielo e addirittura dice: "... chi non mangia la carne ed il sangue del figlio dell'uomo...”, quindi parlava proprio della carne fisica?
- Giorgio: Ma chi è il Cristo?
-risposta:  Il figlio di Dio...
- Giorgio: Ma l'espressione della sua figura spirituale e fisica dove la vediamo?
-risposta:  In Gesú...
- Giorgio: Ma in quale astro splendido?
-risposta:  Il Sole...
Giorgio: Il Sole non è il Padre? Ed allora come facciamo a mangiarci il corpo di Gesù? Inteso letteralmente sarebbe assurdo, quindi capiamo i simboli in qualcosa che anche nella materia sia concreto. Il corpo di Cristo è simbolizzato dal pane, il sangue di Cristo è simbolizzato dal vino ed infatti ai Suoi discepoli il Maestro distribuisce il pane ed il vino dicendo: "Prendete, questo è il mio corpo, bevete questo è il mio sangue offerto in sacrificio per voi”... non per gli altri ... per voi e per molti, “per la redenzione di molti”. Quindi il Sole, il corpo Cristico del Sole, è il pane ma sapete perché? Ora vi faccio una domanda: quando matura il frumento? Nel solstizio d'estate? E quando matura l'uva? Nel solstizio d'estate? Quindi il Sole carica il suo corpo trasmettendo la sua massima energia in questi due particolari elementi divenendo carne e sangue, il "Corpo di Cristo".
Il Cristo è il Sole! Scrivetevelo nella testa, Cristo è il Sole, Gesú è il figlio dell’uomo. Quando Gesù dice: “Io sono la luce del mondo” è il Cristo che è in lui che parla, ecco perché dobbiamo inginocchiarci di fronte a Lui e adorarlo perché Gesù figlio dell'uomo è divenuto Gesù Cristo. Quando Gesú dice: “Mangiate e bevete il mio corpo”, non sta parlando un uomo, sta parlando il Sole ... “Io sono acqua viva fresca”, ma chi è che parla? E' il Sole che parla, perché è Lui che crea la vita, e i frutti della terra che incarnano la concentrazione massima della Sua energia, della Sua forza, della Sua vita sono il pane ed il vino, ma la Sua energia, la Sua vita si manifesta anche nella lattuga, in un fico, in una mela, in tutti gli elementi della terra.
Ricordatevi che in chiesa nel santissimo sacramento vi è raffigurato il Sole, non vi è raffigurata la croce o altro, la chiesa è cosciente anzi i principi della chiesa, perché la chiesa siamo noi, loro conoscono le verità ma come disse Gesù: “Non siete voi ad entrare nel regno dei Cieli e non permetterete ad altri di farlo” (Matteo cap.23 vers. 13) perché loro che conoscono la verità la occultano.

Gesù, vuole spiegarci che nel momento in cui diveniamo coscienti della Sua reale identità lo possiamo servire meglio, per questo ci invita a fare la comunione, fare la comunione significa essere insieme e  ricordare la Sua essenza, vivere l'essenza di Gesù che è il Cristo, che è il Sole. Un giorno, quando questa umanità adorerà il sole, così come l'adorava un tempo, 14.000.000 di anni fa, prenderete coscienza di quanto vi sto dicendo oggi. In  quel tempo sulla terra viveva un popolo che si chiamava Atlantide, dove io vivevo, ma non veniva adorato con riti fanatici come poi è avvenuto per i popoli Maya e Aztechi quando degenerarono. Quelle civiltà che si tramandarono quella cultura nel corso dei millenni adoravano il Sole nella sua essenza perché sapevano che da quell'astro si manifestava la Divinità, sapevano che gli Esseri di Luce venivano da lì, sapevano che è Lui, il Sole, il dispensatore della Via, della Verità e della Vita, il dispensatore di tutto. Il corpo cosmico di Cristo è il Sole, tutti i soli dell'universo sono il Suo corpo cosmico. Ovviamente lo Spirito non ha forma, è pura Intelligenza, ma è l'Intelligenza Divina che crea forme e sostanze nel Sole e crea l'Idea. Il Sole poi a sua volta a livello fisico guardate cosa crea ... guardatevi intorno ...  tutto ciò che vedete è partorito dalla Madre Terra, ma chi insemina questa bellissima cellula cosmica? Il Sole. Così come l'uomo insemina la donna che nel suo grembo custodisce e cresce una nuova vita fino a partorirla. "Io e il Padre mio siamo una sola cosa" dice Gesù cristificato, per questo quando guardate il Sole non vi è differenza se vi vedete il Cristo o Suo Padre, ma senza il Cristo non potete vedere Suo Padre, questa è la differenza. Per arrivare al Padre abbiamo bisogno del Figlio. Il Padre desidera che noi lo amiamo, che noi lo adoriamo,  che lo serviamo, che lo riconosciamo a condizione che adoriamo Suo figlio unigenito, perché a Lui ha affidato tutta l'esistenza del Creato, quindi il Padre, possiamo dire, è Colui che sta dietro, ma la figura centrale della nostra vita affinché possiamo conoscere, capire e contemplare il Padre, è Gesù Cristo, senza di Lui non vi è niente, vi sono le tenebre. E quando dico Cristo non intendo le religioni, ma i valori, le opere, anche un ateo che non crede in Cristo ed opera nell'amore, lotta per la giustizia e vive nel rispetto delle Leggi universali, Cristo sta in lui e siate certi che costui erediterà il Regno promesso. L'Ateo quando riconoscerà il Signore Gli dirà: “Signore perdonami nella mia mente non ti ho contemplato, sono stato chiuso, però ho messo in pratica le opere del bene che è quello che Tu hai insegnato” ed il Signore gli risponderà: “Figliolo, perdono la tua chiusura di mente, ma anche se non ero nella tua mente Io ero presente nel tuo cuore quindi verrai a far parte del mio Regno”. Il “credente” invece che si mangia il Cristo tutti i giorni e poi non mette in pratica i Suoi insegnamenti Gli dirà: "Tu che mi hai avuto sempre nella mente e nella bocca ma non hai osservato i miei comandamenti vai via da me, ipocrita, non ti riconosco”. Vi assicuro che questo succederà.

I falsi profeti
I falsi profeti sono i politici, i falsi profeti sono gli alti vertici delle istituzioni religiose, i falsi profeti sono coloro che si autoproclamano Dio o Cristo sulla Terra....
Io non posso giudicare, non ho questo potere ...  Ma chi verrà dopo di me giudicherà ... Io posso solo avvertirvi di stare attenti, ci sono molti messaggeri sulla Terra ma ci sono anche molti falsi profeti, il Papa è un falso profeta perché dovrebbe rappresentare la chiesa di Cristo e invece rappresenta una chiesa dove è entrato il fumo di Satana, mentre invece sono veri profeti i missionari della stessa chiesa che vivono il messaggio di Cristo con la loro vita, ma falsi profeti sono anche la maggior parte dei guru, falso profeta è la moda, falso profeta è la droga, falso profeta è la bomba atomica, falso profeta è il benessere materiale promesso da tutte le multinazionali di questo mondo, falso profeta è viziare i propri figli ad una vita lussuosa, materialista, ambiziosa, questo è falso profeta, falso profeta è la guerra, falso profeta è la mafia, ecc... Sono falsi profeti perché anche se non dicono: "Io sono il Cristo", ingannano gli uomini facendo credere il falso per interesse personale ... “Questo è il miglior partito! ... Votatemi e vi risolvo tutti i problemi”, ... “Fate parte della nostra chiesa e la vostra anima sarà salva” ... Ma Gesù anche in questo caso ci dà la soluzione per capire, per poter discernere: “Dai loro frutti conoscerete chi sono”.
Anche a me dicono che sono un falso profeta, ma io sono felice che me lo dicano e vi spiego perché: avete mai sentito dire ad un potente che il Papa o un vescovo è un falso profeta? O viceversa al papa che un potente è un falso profeta? No. Se fossi  osannato dal potere sarei molto preoccupato, perché Gesù nel Vangelo dice: "Quando vi perseguiteranno dovete esultare, invece se sarete acclamati dalla gente e adulati dal potere è il diavolo che sta con voi” (Matteo cap.5 vers.3). Questo è il significato della croce, fino a che Gesù non ritornerà sulla Terra la nostra missione sarà anche quella di rimanere inascoltati, non capiti, addirittura perseguitati e uccisi, una volta succedeva anche questo, oggi non lo so se ancora accadrà.


L'anticristo e il popolo ebraico
L'anticristo non è una persona, quello che tira i fili al di sopra di tutti gli anticristi è il diavolo che manipola la mente di questi grandi potenti, del potere d'oriente e del potere d'occidente. Nel momento in cui ritorna Gesù, l'anticristo potrebbe anche identificarsi in una persona, ma ciò che conta è che quando i due testimoni smaschereranno il suo volto non è che riveleranno il nome di un essere specifico ma riveleranno il potere che muove quest'uomo, o questa serie di uomini. Quindi non è una persona l'anticristo ma "il potere" nascosto che si concentra dietro a quella o a quelle persone. Potrebbe essere l'uomo più ricco del mondo, perché no? Il presidente di un consiglio di amministrazione di potenti, ma lui sarà solo il simbolo ...  la globalizzazione è l'anticristo, la guerra preventiva è l'anticristo, la giustificazione della costruzione di armi nucleari è l'anticristo ... facciamo la guerra ai terroristi, questo è l'anticristo ... il potere d'Israele è l'anticristo ... io sono ebreo e porto la stella di Davide sul collo, un medaglione originale che viene dalla Palestina di 2000 anni fa, per questo posso parlare ai miei fratelli ebrei, al mio popolo antico, e criticarlo, le bombe atomiche di Israele sono l'anticristo, coloro che hanno costruito il primo missile nucleare sono l'anticristo. Ecco perché accuso i miei fratelli ebrei, come il profeta Isaia, come il Battista che diceva: "Siete disubbidienti, Dio vi castigherà!". E Dio li castigherà servendosi dei nemici del suo popolo, è successo sempre così, si è servito degli egiziani, dei filistei, di babilonia ... questa volta si servirà dell'IRAN. Ottocento milioni di Arabi hanno circondato Israele ... io sono giudeo ma se il mio popolo disubbidisce al Padre Adonay, desidero che venga castigato così come è avvenuto per Sodoma e Gomorra, come è avvenuto con il Diluvio Universale e come avverrà quando il Cristo ritornerà, mentre desidero che i miei fratelli ebrei quelli puri, quelli buoni, quelli giusti siano salvati. Io riconosco in Abramo mio Padre, in Mosè mio Padre, in David mio Padre, ma Gesù è il mio Re. Purtroppo siamo duri, siamo molto attaccati ancora alle cose materiali, al potere, siamo razzisti, fascisti, omicidi, avidi di potere... vedi quello che hanno fatto in Palestina? Quel popolo desidera vivere tranquillo in un pezzo di terra e per cercare di ottenere quel suo diritto lancia quattro razzetti, perché di questo si tratta, verso la terra d'Israele, ma cosa fa  Israele? In tutta risposta manda loro l'intera potente flotta a distruggere un intero popolo a Gaza, questo fa il popolo eletto da Dio. E' come se vai in Sicilia e stermini tutti i siciliani per debellare la mafia, ti pare una cosa sensata? Loro ragionano così. Allora bisogna cambiare ma nessuno di noi ha il potere di farli cambiare, c'è un Signore però che si chiama Adonay, che è lo stesso Adonay che loro adorano, che gliela farà pagare molto cara, se non ci sarà un ravvedimento, Israele avrebbe potuto governare il mondo intero per i talenti che ha, per i valori che ha, per questo era stato scelto come popolo di Dio, per la genetica, per l'amore, ma se si continua a disubbidire il Padre Adonay non sarà tenero con lui. Voglio precisare comunque che Israele simbolizza l'umanità e quando Gesù nel Vangelo dice: “I figli di Israele” si riferisce al mondo. 

Gli arcangeli solari
Sette sono gli arcangeli e sono tutti Asthar Sheran, che significa “Capo Santo”. Io conosco due di loro, ho conosciuto Gabriele e Michele, sono due Esseri che si somigliano tanto e sono degli Esseri di Luce, che vengono con queste straordinarie astronavi. Pensa un po' che bestemmia ho detto ...

La manipolazione degli insegnamenti di Cristo e l'importanza dei Vangeli
Si è vero, nei diversi concili la chiesa ha manipolato, omesso e modificato troppe cose come la reincarnazione, l'eternità dello spirito, la dannazione eterna che non esiste, la vita nel cosmo, il ritorno del Cristo con potenza e gloria ... lo hanno fatto per ragioni politiche, per ragioni spirituali, per poter avere il controllo sulle anime, per il potere temporale, sono vari i motivi. Ma nonostante tutto anche se la bibbia ha subito delle manipolazioni,  i quattro Vangeli canonici hanno sufficientemente riportato l'insegnamento del Maestro Gesù Cristo. L'ultima cosa che mi resta da fare in questa vita è quella di scrivere il quinto Vangelo che non riporterà nessuna novità, ma che spiegherà, così come ho cercato di spiegarlo oggi, ciò che Gesú ha detto, portando i suoi insegnamenti sul piano della logica moderna. Quando Gesù disse: "Le stelle del cielo cadranno sulla Terra" (Marco cap.13 vers.25) spiegherò che Gesù parlava delle astronavi che discenderanno sulla Terra, quando Gesù disse: "Ed allora vedrete il segno del Figlio dell'Uomo" spiegherò che Lui parlava di una grande Croce nel Cielo che sarà come questa che vedete ... e quando disse: "La casa del Padre  mio è fatta di molte dimore" (Giovanni cap.14 vers.2). spiegherò che Lui parlava di altri pianeti nel cosmo ... Lui desidera che io faccia questo ...  Posso spiegare il vangelo perché Gesù mi ha dato, seppur indegnamente, questa grazia.

Tornerà come un ladro nella notte
So che questo è il tempo della venuta di Cristo, quindi asteroidi, catastrofi, maremoti, terremoti, fame, pestilenze, guerre, tutti sono segni che ci annunciano la Sua venuta ed è lí che dobbiamo stare più attenti, perché ci faremo tentare dalla paura, paura di non avere più niente, paura di morire, paura di tutto ed invece dobbiamo avere fede, perché Gesù ci ha detto: “Nessun pelo dei vostri capelli perirà” (Luca cap.21 vers.18).
Voi pensate che forse io esagero quando parlo di questi tempi prossimi, invece vi voglio ricordare che dovete stare attenti perché Gesù nel Vangelo dice tutto e vi avverte, vi avverte quando dice: “State attenti in quei giorni, perché sarete dissuasi dalle cose materiali, perché il figlio dell'uomo verrà quando nessuno l'aspetta, nemmeno voi ... ” (Luca cap.21 vers.34 - Marco cap.13.). E infatti chi aspetta Gesù oggi ? Anche noi a volte, presi dalle nostre cose quotidiane, non pensiamo che Lui potrebbe arrivare da un momento all'altro, ed  invece arriverà proprio così, magari mentre siamo a casa, o mentre siamo in banca, o mentre siamo a scuola, o mentre siamo a divertirci, o mentre stiamo aiutando qualcuno, ma ciò che conta è che ci facciamo trovare con le mani ben salde sull'aratro, che significa tenere sempre dentro il cuore Lui, il Cristo, mentre siamo attivi nella Sua Opera  ... certo se Gesù dovesse ritornare mentre stiamo rubando, siamo fregati ... se Gesù dovesse ritornare mentre stiamo facendo del male a qualcuno, siamo fregati, anche se abbiamo fatto del bene fino a poco prima ... Il Signore ci dirà: “Mi dispiace ... non potrai venire nel regno dei cieli”... Invece quello che fino a ieri aveva rubato e quel giorno si pente  chiedendo perdono a Dio e dandosi completamente ad una delle Sue cause nel mondo, il Signore arriva e gli dice : “Bravo figliolo ti sei pentito e per questo ti perdono, vieni con me nel mio Regno”. Quindi per evitare questo, perseveriamo sempre nel bene e non mi riferisco ai nostri peccati perché Gesù un giorno ci può trovare mentre stiamo avendo una debolezza umana, una debolezza della carne, o mentre ci stiamo bevendo un bicchierone di birra, o mentre ci siamo presi qualche giorno di vacanza, quando invece avremmo dovuto non smettere neanche un minuto di predicare e lavorare nella Sua vigna, allora magari ci darà uno schiaffetto e ci riprenderà ma poi ci dirà: “So che mi sei stato fedele, so che domani avresti continuato a fare ciò che hai fatto fino a ieri e quindi ti perdono”.
Ci dobbiamo far trovare pronti e soprattutto con la fede salda in Cristo e nell'opera. In modo che quando arriverà e ci chiederà: “Cosa stai facendo figlio mio?” Noi potremo rispondere: “Maestro mio, sto aiutando i Tuoi bambini” ... “Sto servendo la missione di Madre Teresa” ... “Sto appoggiando i Tuoi giusti a lottare contro la mafia” ... “Sto risvegliando le anime alla Tua Verità” ... “Sto lavorando per la difesa dell'ambiente” ... Questo è ciò che dobbiamo rispondere. Chi invece sarà impegnato ad ingannare il prossimo, a cercare di avere sempre più potere, a pensare ai costosi abiti da acquistare, ad essere indifferente a ciò che sta accadendo nel mondo, sarà castigato severamente. Anche i poveri che non hanno avuto fede saranno castigati severamente perché il Cristo dirà loro: “Il messaggio era per voi, per la vostra liberazione, io sono venuto a liberare voi non sono venuto a salvare i ricchi e se neanche voi mi credete cosa faranno tutti gli altri? Ecco perché i primi a perire sarete voi che  non avete avuto fede e non mi avete aspettato” ... Attenzione quando dico credete non parlo di religione, parlo di insegnamenti, di valori, perché uno può essere musulmano, buddista, può seguire Krishna, questo non è importante,  sono importanti gli insegnamenti Cristici che Gesù Cristo e i profeti venuti nel corso dei vari millenni della storia dell'umanità ci hanno trasmesso.

I poveri di spirito
Sulla terra sono incarnati esseri poco evoluti, medio evoluti, e molto evoluti, è una gerarchia, è normale... Gesù diceva: "Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo cap.5) . Il Maestro ci vuole dire:” beato quell'uomo che ha poca evoluzione spirituale ma che possiede la fede, perché anche se non intende le sottigliezze spirituali perché gli manca quella preparazione interiore e perché non ha sufficiente conoscenza, così come l'avete voi, si affida a me che sono il Cristo.  Invece voi che siete ricchi di spirito, che conoscete tutte le leggi, che siete evoluti e mi rifiutate o vi fate attrarre dalla materia sarete condannati.” Quindi il Maestro perdona il povero di spirito che si può far attrarre dalla materia ma Lo riconosce e quindi lo premia con il nuovo regno mentre invece non perdona il ricco di spirito che ha un’alta evoluzione spirituale e che accetta la tentazione della materia rinnegando la Verità che conosce e della quale è consapevole.
L'uno sbaglia perché non sa, l'altro sbaglia perché vuole sbagliare.

Il Regno di Dio sta dentro di voi
Quando il Cristo ti dice che il Regno di Dio sta dentro di te, ti sta dicendo che il tuo spirito non è nato dalla carne, il tuo spirito procede da Dio, quindi una parte di Lui, del suo Regno vive dentro di te, devi solo scoprirlo. E come lo scopri? Lo scopri quando realizzi che il Regno di Dio è l'amore, la giustizia, l'umiltà, la fratellanza, la tolleranza, l'armonia, l'equilibrio, la concordia, la tenerezza, l'adorazione, il rispetto delle leggi universali. Se realizzi questi valori vivendoli con il tuo prossimo ecco che conoscerai il Regno di Dio  dentro di te.

La disponibilità
Un giorno mentre Gesù rientrava a Gerusalemme avendo fame si avvicinò ad un albero di fico sperando di trovare dei frutti maturi ma vedendo che l'albero aveva solo tante foglie il Maestro si arrabbiò e disse all'albero: "Fico maledetto da te non nascerà più niente" e il fico si seccò all'istante. Pietro che aveva più coraggio degli altri a dire ciò che pensava e a chiedere spiegazioni al Maestro, gli chiese: “Maestro ma hai visto che questo si è seccato proprio?”. E Gesù gli rispose: “Se avete fede anche solo come un granello di sale dite a quella montagna: -Spostati!- e quella si sposterà” (Marco cap. 11 vers. 12) .
Un insegnamento immenso quello che ci trasmette il Maestro con questa parabola che abbiamo inteso per quanto riguarda la fede, ma perché Gesú fa seccare il fico che non aveva dato frutto, se quella non era la sua stagione?
E' un simbolo spettacolare, straordinario, sarete in pochi a capirlo se non vi immedesimate in questo concetto. Qualsiasi cosa vedeva Gesù, per Lui era la vita che si manifestava, parla alla pianta che non dà frutto come ad un essere individuale, la pianta per Gesù è una persona, quindi siccome Lui è il Figlio di Dio vuole dire a quell'essere vivente che deve essere sempre disponibile per il Signore, anche quando non è il tempo, anche quando non è matura, anche quando non lo sa fare, quindi l'insegnamento è “la disponibilità”. Il Maestro sacrifica quella pianta per dire agli apostoli: "Quando io vi chiamo perché ho necessità di voi, voi dovete essere disponibili, sempre” ...  Gesú dice che aveva fame ma in realtà Lui voleva dare un grande insegnamento infatti in un altra parte del vangelo i suoi apostoli vedendolo digiunare da giorni gli chiedono: “Ma perché non mangi?” E lui risponde loro: “Io mi nutro di un pane che voi non conoscete. E' chiaro quindi che in quella situazione Lui voleva insegnare la "disponibilità" ...  Quando Lui ci chiama dobbiamo essere pronti a risponderGli: “Si maestro, eccomi, sono qui”, anche se ci troviamo nelle situazioni più particolari ... mia moglie sta partorendo ... mio figlio sta male ... il lavoro ... ecc ... perché affidiamo in quel momento il nostro caro o quella situazione a Lui. Lui premia la disponibilità”.

Dopo la pausa per la cena ci ritroviamo ancora insieme per ricevere nuove perle di saggezza, incontro che prosegue anche nel pomeriggio del giorno seguente.

“Vi voglio ringraziare per essere venuti qui oggi, avete fatto tanta strada per venire a trovarmi, è un sacrificio quello che avete fatto ma non vano, anziché oggi andare al mare, in discoteca, a ballare, siete venuti qui ad ascoltare questa voce che grida nel deserto dell'umanità. Ma vi voglio dire che questa chiamata alla quale avete risposto, non è la mia  ma è di Cristo, non perché io sia il Cristo, io sono solo un suo messaggero. Gli angeli di Cristo e Cristo stesso mi hanno raccomandato di annunciarvi la sua venuta, mi hanno raccomandato di parlarvi del vangelo ma mi è rimasta un altra cosa in sospeso e ve la voglio dire ora, prima di andare a letto.
Vi racconto un’altra parabola di Gesù: “Il padrone di una vigna esce nella piazza di mattina presto e vede tanti giovani sbandati, mosso da pietà perché vedeva quei ragazzi senza fare niente e senza lavoro dice loro: “Che fate qua?” Ed essi rispondono: “Stiamo aspettando”. Il padrone quindi decide di far loro una proposta: “Vi do io il lavoro ... andate subito a lavorare nella mia terra, vi pagherò una moneta al giorno, siete d'accordo?”. “Se siamo d'accordo? Siamo felici!” Rispondono. E soddisfatto per la risposta dei ragazzi rientra in casa. Verso sera il padrone della vigna esce nuovamente e ritrova nella piazza altri giovani: “Che fate qui senza fare niente?”  domanda loro e continua: “E' possibile che non abbiate un lavoro? State qui nella piazza a sperare che qualcuno vi aiuti?”. E i ragazzi rispondono: “E' che nessuno ci dà un lavoro e ci paga la giornata!”. E anche a loro il padrone della vigna risponde: “Va bene vi prendo io, volete lavorare con me?”. “Certo che vogliamo lavorare con te!” gli rispondono i ragazzi. “Allora andate a lavorare e sbrigatevi perché è rimasto poco tempo è quasi sera”. Finita la giornata di lavoro, i due gruppi di giovani vanno a riscuotere le monete guadagnate. Il padrone paga una moneta a ciascun giovane del primo gruppo che aveva lavorato dalla mattina presto e paga anche una moneta a ciascun giovane del secondo gruppo che aveva lavorato solamente l'ultima ora. Il primo gruppo avendolo saputo si lamenta con il padrone: “Perché padrone hai pagato a quei ragazzi le stesse monete che hai dato a noi se loro hanno lavorato solamente un'ora e noi tutto il giorno?”. E il padrone risponde loro: “Ma cari giovani miei,  non avevamo forse accordato con voi una moneta per ciascuno? Per cui quale torto vi ho fatto? Ed in quanto agli altri giovani vi dico che di ciò che è mio faccio quello che voglio, per cui vi domando: perché dovrebbe darvi fastidio il mio essere buono e generoso con gli altri?”. Il Maestro dopo aver raccontato la parabola aggiunge: "Gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi, molti sono i chiamati e pochi gli eletti" (Matteo cap.20 vers. 1). Questo significa che dobbiamo essere sempre disponibili alla chiamata e rimanere fedeli alla stessa, sia che questa sia avvenuta 20 anni fa o che possa avvenire oggi. Il fratello che si risveglia oggi e va a lavorare nella vigna del Signore ha gli stessi diritti di quello che si è risvegliato venti anni fa, anzi è più facile che venga premiato maggiormente perché chi lavora per tanto tempo nella vigna del Signore può essere tentato, può essere provato, mentre l'ultimo è più fresco e più fedele quindi diventa primo... ecco perché tutti dobbiamo stare attenti ad essere sempre felici della generosità del Signore e noi dobbiamo fare sempre la Sua volontà ... cari fratelli miei in tanti siamo stati chiamati, ma quanti saremo fedeli fino alla fine? Quanti resisteremo? Gesù lo ricorda nella parabola del seminatore dove parla proprio dei chiamati:
"Il seme che cade nella pietra non germoglia, il seme che cade per la strada viene calpestato, il seme che cade in una terra non fertile viene aggredito dalle spine e soffocato e infine il seme che viene gettato in una terra forte e fertile germoglia e darà tanto frutto” (Marco cap.4 vers.3).
I semi che cadono sulla strada sono quelli che ascoltano il messaggio di Dio in un primo momento ma il diavolo li tenta nella fede e quindi si allontanano dal cammino, quelli che cadono sulla pietra invece sono coloro che credono ma non avendo radice profonda il loro credo si abbandonano alla tentazione e si perdono, il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che rispondono si alla chiamata ma nel tempo si lasciano tentare dalle preoccupazioni e dai beni materiali e si perdono, il seme caduto nella terra fertile sono invece coloro che rispondono si alla chiamata e perseverano nel tempo a servire il Signore.
Noi dobbiamo essere il buon seme che cresce nella terra fertile. Molte cose accadranno nella vostra vita da domani in poi che vi dissuaderanno alle quali voi non  dovrete prestare ascolto.


Relazione tra stigmate ed eucaristia
Il Corpo di Cristo viene offerto per la salvezza dei nostri peccati. Poiché la legge di "causa ed effetto" non può essere fermata, il Padre ha permesso la venuta del Suo figlio unigenito sulla Terra per annullare il  karma dei chiamati e far compiere comunque la Legge. Permettendo a Suo Figlio di sacrificarsi nella materia, soffrendo nel corpo e nello spirito e caricando su di Se il nostro karma. Ecco perché questo sacrificio è supremo, inimitabile, unico nella storia di questa umanità. Il Corpo di Cristo durante l'eucaristia, come vi ho spiegato oggi, è la personificazione del Sole nella nostra vita, ma è anche il ricordo del sacrificio del Sole che attraverso un uomo, Gesù, ci ha dato l'esempio di amore incondizionato. Ci sono tre tipi di amore nell'universo:  l'amore altruistico che è il primo livello dell'amore, un amore che vuole essere ricambiato, per esempio l'amore di coppia, poi c'è  l’amore disinteressato che è il secondo livello dell’amore, quell'amore dove tu dai ma non sei interessato a ricevere niente in cambio, quindi già è un amore che si avvicina a quello di Cristo, è un amore santifico, e il terzo livello è il più grande, l’amore incondizionato che è l'amore cristico, che significa dare la vita per i tuoi amici, per tutti, senza chiedere niente, e senza nemmeno curarti se quell’amore e quel sacrificio sia servito a qualcosa o meno, ma tu lo hai fatto lo stesso ... non parliamo ovviamente di sacrifici inutili perché Cristo si è sacrificato per tutti coloro che Lui sapeva di redimere non certamente si è sacrificato per quelli che non hanno creduto in Lui, infatti Lui dice: “Non sono venuto per condannare il mondo ma per salvare il mondo ma chi mi respinge e non accoglie la mia parola ha chi lo condanna, la parola che ho annunciato lo condannerà nell'ultimo giorno” .
Queste ferite, le stigmate, ricordano quel terzo livello di amore, l'amore incondizionato, perché Cristo a chi accetta il suo amore gli offre la redenzione cancellando il suo karma e questo accade per la prima ed unica volta nella storia, perché non si ripeterà mai più, almeno in questa civiltà. Ma sapete cosa è il karma? "Ciò che semini raccogli" ... “occhio per occhio, dente per dente" ... “ad ogni causa corrisponde un effetto” ... “se oggi hai fatto del male domani lo riceverai", il Cristo parla continuamente nel Vangelo di questa Legge ... "Vai e non peccare più altrimenti ti accadrà di peggio" ... “lascia la spada, se di spada ferisci di spada perirai” ... “ciò che darai riceverai”. Cristo ci ricorda continuamente nel vangelo la legge di "causa ed effetto", la ripete continuamente perché vuole fare capire che è la legge più importante del Padre che non può essere travalicata e vuole far capire all'uomo che Lui è venuto per darci la possibilità, per la prima volta nella storia dell'umanità, di superare questa legge ... un opportunità unica. Con il Suo sacrificio ci ha detto: Sono qui ... mi offro per voi” cioè “prendo su di me i vostri peccati perché la Legge del Padre non si può violare e quindi quei peccati da noi commessi devono essere pagati cioè quella causa negativa da noi emessa avrà un ritorno e quel ritorno il Cristo lo attira su di Se bruciandolo con il Suo sublime sacrificio d'amore incondizionato. “Padre punisci me nella carne e salva i miei fratelli che credono in te. Ma avete capito questo concetto? E' incommensurabile, ecco perché vi dico che anche i maestri venuti sulla terra si sono purificati con il sacrificio di Gesù Cristo. Quindi le stigmate vogliono ricordare questo e vogliono anche ricordare che l'uomo è ancora in tempo per accettare il riscatto, per risvegliarsi e ravvedersi, perché questo Golgota è ancora qui, vivo per voi, ma solamente fino al giorno del Suo ritorno con Potenza e Gloria sulle nuvole del Cielo. Dopo sarà troppo tardi. Abbiamo avuto duemila anni di tempo. Lui stesso dice: “Quando le potenze Celesti saranno sconvolte anche coloro che si risveglieranno non avranno più tempo per ravvedersi ... Allora comparirà nel cielo il segno del figlio dell'uomo e tutte le tribù della terra si batteranno il petto”. Questo è l’ultimo tempo. Io non sono Gesù, ma il segno che porto è vivo e presente per ricordarvi che ancora siete in tempo prima che si scateni il giudizio finale.

Il livello di amore nella vita di coppia
Nella vita di coppia si sviluppa il primo livello d'amore, l'amore altruistico perché tu dai al tuo compagno e desideri essere ricambiato, ma poi la coppia insieme deve sviluppare l'amore disinteressato e anelare a vivere l'amore incondizionato. Sono tanti coloro che hanno realizzato e vissuto l'amore disinteressato, i veri santi, i veri missionari che hanno dato senza pensare di ricevere niente in cambio, mentre sono stati pochissimi coloro che hanno vissuto l'amore incondizionato perché dare la vita per gli altri non è una cosa tanto semplice ma ci sono stati, oltre a Gesù Cristo, altri grandi esseri come Gandhi, Falcone e Borsellino, San Francesco, Madre Teresa di Calcutta ...  Dare la vita per gli altri significa essere disponibili a darla, prima dando tutto se stessi per una causa a favore dell'umanità e poi essendo pronti anche a darla fisicamente se la vita dovesse chiamarti a farlo.
Questo è amore incondizionato.

L'amore, l'unico valore che può sostituirsi alla Legge di causa-effetto
Il Cristo ci dà un'opportunità unica nella storia di questa civiltà insegnandoci che l’amore, in casi eccezionali, può sostituirsi alla legge di causa-effetto, ma solo se questo amore viene accettato: “Signore grazie per esserti sacrificato per me, io sono un peccatore indegno, mi pento e accetto il tuo sacrificio d'amore, da oggi sarò un uomo nuovo”. È in quel momento che il tuo peccato viene bruciato, cancellato. Ma solo nel momento in cui mettiamo in pratica i Suoi insegnamenti altrimenti quel sacrificio sarà stato vano. Coloro che non avranno accettato l'offerta di redenzione si ritroveranno a scontare non solo i propri peccati ma anche quelli che il Cristo ha scontato per loro sopra la croce, coloro invece che hanno accettato il sangue da Lui versato come offerta redentrice si riscatteranno. Ecco perché quando Gesú ritornerà non perdonerà perché è stata rifiutata un'offerta di riscatto unica, di un amore incommensurabile. Dio è giusto, la sua misericordia è una “chance”  ma non è la Legge, la misericordia è una possibilità d’amore ma la legge è: causa-effetto.

Gesù Cristo e Maria Maddalena
Cristo è manifestazione androgina. Ma Gesù come uomo, rappresentava la parte maschile, il tao,  mentre Maria Maddalena rappresentava la parte femminile. La Maddalena stava sempre in disparte perché la parte manifestativa era Gesù, ma lei era lì, presente, e Gesú a volte rimproverava gli apostoli quando si lamentavano perché lei lo accarezzava, gli passava l’olio nella testa, gli accarezzava i piedi, lo ha fatto più volte, lo ha fatto a casa del fariseo, in casa di Simone il lebbroso, a casa di sua sorella Marta. Un giorno mentre Gesú si trovava a casa di Simone il lebbroso per consumare la cena, Maria gli spalma dei profumi, gli bagna i piedi, insomma gli fa le coccole ma gli apostoli che erano gelosi peggio delle donne dicono al Maestro: “Perché tutto questo spreco quando tutti quei soldi usati per comprare oli e profumi potevano essere dati invece ai poveri?”. Maria infatti aveva usato una grande quantità di olio di Nardo contenuto in un prezioso vaso di alabastro, che aveva un’energia particolare e che costava tantissimo all'epoca. Ma Gesú riprendendo i suoi apostoli dice: “I poveri li avrete sempre con voi, a me invece non mi avrete per sempre e questa donna mi sta amando ... dovreste essere felici che lei mi stia passando questi profumi che serviranno per la mia sepoltura”. Lui sapeva infatti che stava per giungere la sua ora e siccome rispettava le leggi, era molto ligio in questo e Lui conosceva la tradizione che diceva che dovevano essere passati gli unguenti nel corpo prima della sepoltura, permise a Maria, che lo fece per istinto, di cospargere olio e unguento nel suo capo e nei suoi piedi perché sapeva che non avrebbe potuto farlo successivamente dopo la sua morte . Poi il Signore che sentiva borbottare i suoi apostoli e che era ribelle ma nel senso positivo e giusto, dice loro: “Voi avete sentito questo? E allora in tutto il mondo e per tutta la storia dell'umanità si racconterà ciò che questa donna ha fatto per me” (Giovanni cap.12 vers.3) e infatti dopo 2000 anni ancora ne parliamo visto che è riportato sui vangeli.
Lei era la compagna spirituale di Gesù.

I quattro vangeli
I quattro Vangeli sono sufficienti per conoscere la verità, lì trovate tutto, ma se volete fare una ricerca ancora più approfondita vi posso consigliare, a voi che siete i miei fratelli, i Vangeli apocrifi perché dicono molte verità che i Vangeli canonici hanno tolto, o hanno manipolato. Io sono cresciuto con il Vangelo di Giovanni, perché  rappresento Giovanni il Battista e amo molto Giovanni l’apostolo che è mio fratello nello spirito, ma siccome devo spiegare la vita di Cristo in tutte le Sue manifestazioni soffermandomi su tutto ciò che Lui ha detto e tutto ciò che Lui ha fatto, perché Gesú anche quando respirava dava un messaggio all'umanità, mi servo di tutti e quattro i Vangeli per darvi i riferimenti. In ognuno di questi troviamo delle particolarità uniche, per esempio quello di Giovanni rispetto a quello di Matteo racconta delle particolarità che Matteo non trasmette, ma Giovanni non racconta i dettagli dei miracoli mentre invece Matteo, Luca e Marco sono molto capillari in questo, Giovanni invece risalta la parte che riguarda i discorsi di Gesù. Giovanni infatti era amante della filosofia cosmica, mentre gli altri erano più attratti dall'aspetto miracolistico, cioè cercavano di dimostrare con tutto loro stessi che la prova del fatto che Gesú era il Cristo stava proprio in quei miracoli. Quindi tutti i Vangeli sono importanti e insieme  danno il quadro generale della vita di Gesù in quel tempo. È molto bello anche il vangelo apocrifo di Pietro, quello di Tommaso. Io il vangelo lo conosco non perché l'ho letto ma perché l'ho vissuto. Gesù e gli apostoli li ho conosciuti personalmente, a volte leggo i passi del vangelo per vedere se nel tempo sono stati riportati correttamente alcuni fatti raccontati dagli apostoli, vissuti duemila anni fa.

Il valore dell'umiltà
Se volete essere il più grande tra voi siate  il più piccolo, se volete essere il primo siate l'ultimo, se volete essere esaltati siate umili”, Gesù era coerente nei suoi insegnamenti ... E molti insegnamenti sono al contrario di ciò che noi pensiamo e che spesso mettiamo in atto  ... l'autorità non si esprime con l'arroganza nei Cieli, l'autorità si esprime con il carisma, con l'umiltà, Dio ti comanda con carisma non con arroganza e tu obbedisci a lui con onore.
Una sera Gesù decide di andare a riposare in una città vicina e desidera stare da solo perché è stanco quindi dice agli apostoli: “Non fate venire nessuno perché io mi devo rigenerare”. Quando Gesú sanava, infatti, le persone gli portavano via tutta la linfa vitale e il Maestro si svuotava completamente di energia. Mentre si trova quindi in una casa presa in “affitto” diciamo, per riposarsi, (di solito il Maestro era sempre ospite di qualcuno), giunge presso  questa casa una signora "Cananea", quindi non del popolo di Israele ma delle regioni di Tiro e Sidone, avendo saputo dalle voci che giravano ovunque sul Maestro, che Gesù  si trovava  lì. Anche il Maestro aveva i Suoi ragazzi, gli apostoli, che gli facevano da filtro e lo aiutavano con le persone che a volte arrivavano, tra esaltati, disturbatori e brava gente e quindi fa loro pressione per essere lasciato tranquillo. Ma questa signora che insisteva tanto, fece talmente pietà agli apostoli che cercarono di convincere il Maestro, dicendogli: “Rabbi, ascolta questa donna che si lamenta tanto per sua figlia”. Loro sapevano che il Maestro dall'interno della casa sentiva la donna che parlava con loro e abituati a vederlo resuscitare i morti, a guarire qualsiasi tipo d'infermità della gente si domandavano cosa costasse al Maestro toccare questa donna o dirle una sola parola. Ma il Signore non  risponde. Gli Apostoli decidono quindi di farla entrare sperando che il Maestro vedendola si sarebbe impietosito come tante altre volte. Quando la donna entra in casa chiede insistentemente a Gesù: “Signore aiutami, mia figlia sta tanto male, è tormentata da un demonio” ma Lui continua ad ignorarla, non la guarda e non le risponde. Ma la donna continua ancora ad insistere. Il Maestro allora seccato le risponde: “Donna, prima devo aiutare i figli, dopo posso aiutare i cani”   Figli stava per popolo d'Israele e cani per altri popoli... cioè prima di aiutare gli altri devo aiutare il mio popolo. La frase esatta del Vangelo è: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini” (Matteo cap.15, vers. 21).. La donna con grande maestria ma soprattutto con grande umiltà d'animo risponde a Gesù: “Certo Signore, ma anche i cani sono sotto il tavolo e raccolgono le briciole dei figli”. Il Signore che, oltre che amore puro, era anche un uomo molto intelligente e spesso anche un provocatore, e con le Sue provocazioni risvegliava i talenti che si nascondevano dentro le persone che gli si avvicinavano, colpito e meravigliato da quella risposta risponde alla donna: “Donna! Brava, bravissima! Davvero grande è la tua fede! Per ciò che mi hai detto tua figlia guarirà all’istante” ... mentendo quindi ciò che aveva detto poco prima: "prima mi dedico al mio popolo e poi agli altri ...” . Gesù voleva far emergere da quella donna il valore dell'universalità, quindi le fa capire: “Io sono venuto per Israele, non sono venuto per il tuo popolo, prima devo redimere Israele e dopo posso redimere l'umanità”, tecnicamente Gesú di fronte alla legge di Israele è impeccabile, ma nello stesso tempo provoca la donna per vedere se lei  riconosce in Lui il Cristo di tutti, non il Cristo solo di Israele. E quella donna glielo dice in una maniera tanto umile con delle parole che tradotte spiritualmente significavano: “Tu sei venuto per l'umanità non solamente per Israele”, aveva capito che era il Figlio di Dio.

Perché Dio sente l'istinto di creare
Chiedete ad una donna perché desidera avere un figlio e vi sarà data la stessa risposta che vi  darebbe Dio. Un grande Maestro che si chiama Ermete Trismegisto disse: “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, muta solamente la forma ma non la sostanza ... Dio crea perché ama se stesso, ama la vita per se stessa e questo amore Lo esprime nella creazione continua delle forme ... questa domanda non ha una risposta logica, ha una risposta emozionale, è un sentimento, guai se avesse una spiegazione logica, se la tua domanda avesse una spiegazione logica, Dio sarebbe cinico. Il giorno in cui un uomo mi darà la risposta del perché Dio crea, Dio è uno scienziato pazzo che fa degli esperimenti e a me gli esperimenti non piacciono, a me piace la passione, il sentimento, oltre che la logicità, ma prima l’istinto, l’amore e l’amore non ha logica.
Tutto il resto Dio lo fa per logica: le leggi, le armonie, causa effetto, l’universo, il big bang, le galassie, la materia, la chimica, la fisica ... ma il motivo per il quale Lui crea è il sentimento di puro Amore. Una volta ho sentito dire da un mio amico filosofo mentre rispondeva ad una domanda provocatoria: “Dio è presente dentro di voi, piú di quanto voi siete presenti in voi stessi". Si chiamava Giordano Bruno, era un grande personaggio che scriveva opere teatrali, era contro il potere, contro la Chiesa, lui pensava che la logica del cosmo avesse un fine matematico, numerico e scientifico, ma era anche sostenitore del pensiero che la vita si manifesta per puro sentimento, per passione, non per una logica come gli uomini vorrebbero farci credere, certo che in realtà esiste questa logica ma è indecifrabile quindi perché dovremmo cercare a tutti i costi di scoprirla, di intenderla tanto sublime e lontana si trova dai nostri concetti razionali umani.

L'inizio della nuova era
Su sette miliardi di persone che popolano l'umanità rimarranno circa sei/sette milioni di persone che erediteranno la terra. Appena concluso il Giudizio Gesú organizzerà sulla Terra una super civiltà. Eleggerà quindi un gruppo di angeli, cioè di esseri superiori provenienti da altri pianeti, che organizzeranno lo sviluppo sociale, etico, economico, politico, religioso e spirituale, della nuova società che la Terra merita. Lui sarà presente per un periodo di tempo, la tecnologia immediatamente farà un balzo di mille anni, avremo quindi la tecnologia che avremmo sviluppato nel tremila, terminerà il consumo delle energie da idrocarburi, saranno utilizzate esclusivamente energie alternative, le persone saranno organizzate in comunità e in un primo tempo non si perderà la cultura dei propri paesi, i rapporti saranno vissuti e alimentati dalla fratellanza cosmica, dalla fratellanza Cristica, e Gesú lascerà ad ogni gruppo un Maestro, una Guida.
La società sarà fornita di robot che svolgeranno le attività lavorative delle quali oggi si occupa l'uomo: agricoltura, ufficio, cantieri, fabbriche, pulizia della casa, cucina, ecc ... tutto ciò che in questo momento è “lavoro che schiavizza l'uomo” sarà assolutamente abolito. L'umanità avrà bisogno di una grande rigenerazione, ci sarà la preghiera, la contemplazione, cioè la conoscenza, l'uomo dovrà conoscere, viaggiare, esplorare la Terra, questo sarà il lavoro dell'umanità. Tutto sarà purificato e la scienza positiva sarà messa totalmente a servizio dell'uomo. La Terra sarà una scuola e tutti gli uomini saranno gli studenti che per alcuni anni dovranno apprendere questo nuovo stile di vita e quando usciranno dalla scuola e torneranno nelle proprie case sperimenteranno ciò che la Guida Divina gli ha insegnato,  in seguito verranno fatti dei test viaggiando all'interno del pianeta e successivamente nel cosmo fino a realizzare il valore della Fratellanza Cosmica. Ovviamente non esisteranno le malattie e la morte, che avrà il valore di un viaggio, sarà vissuta coscientemente. La vita media dell'uomo all'inizio sarà di circa 300 anni, le future generazioni arriveranno invece fino ai 1200 anni per ogni incarnazione. La concezione del tempo sarà più accelerata, cioè se un'ora oggi è di 60 minuti nel futuro sarà vissuta di 25 minuti, quindi 1200 anni si vivranno come fossero 600 di oggi. L'invecchiamento sarà molto lento perché le cellule avranno una linfa energetica centuplicata rispetto a quella che abbiamo adesso.

Ho visto Gesù, ho sentito il Suo profumo
Io ho visto Gesù, la sua pelle emanava un bellissimo profumo di rosa, come quando la rosa è secca, la rosa fresca infatti ha un profumo femminile quando invece è secca ha un profumo maschile.
La pelle era olivastra, tipo quella della Palestina, indossava una tunica usata, vecchia, come quella che usava duemila anni fa. Quando Lorella mette alla Madonna le rose che poi si seccano, in casa si sente un odore bellissimo, questo è il profumo preciso che sento quando mi appare Gesú. E spesso sento questo odore che ho sentito sulla pelle del Maestro quando  l'ho abbracciato provenire dalle stigmate che porto sul mio corpo.
Che sensazione ho avuto quando l'ho abbracciato? Quando Lui ti abbraccia ti senti in estasi, ti senti indegno, senti il desiderio di inginocchiarti, invece Lui in quel momento mi ha abbracciato ...  e quindi ti senti amico, fratello, ti senti tanti sentimenti messi insieme, sopratutto la devozione, per ciò che riguarda me, la devozione. Certo in quel momento non pensavo al profumo che sentivo della Sua pelle, ma dopo che è andato via mi sono reso conto di quell'odore bellissimo che la Sua pelle emanava ...  in quel momento ti senti uno scemo, ti senti che non hai capacita di intendere e di volere, per quanto è forte l'emozione che ti scoppia dentro il cuore, su tutti i dettagli ci ragioni dopo ... Non sapevo cosa dire e dalla mia voce è uscito solo: “Maestro posso offrirti del pane?”, in realtà poi ho capito che quelle parole avevano un profondo significato delle quali in quel momento non avevo assoluta coscienza. E a quella domanda Lui mi rispose: “Si certo, ma devi mangiare con me il pane della vita” che significa servire la verità e quindi farla entrare dentro di te, ed essere libero nello spirito. In quel momento subentra anche il fatto che non credi a ciò che stai vedendo, sei incredulo, dici: -Non può essere, com'è possibile?- Pero ti lasci andare a quell'esperienza e non ti fai più nessuna domanda, non sai nemmeno dove sei, in che tempo sei, se ci sei, se sei morto, se sei vivo, niente, la tua vita è in balia di quella situazione, di quell'esperienza, che finisce solo quando ti accorgi che Lui se n'è andato, e non sai quanto sia durata, un mese, due anni, tre anni, 5 minuti, queste sono tutte le sensazioni che provi....e mi sono fatto la domanda di come farà la gente a sopportare la Sua presenza con autorità e così ho pensato: “Tanta gente morirà d'infarto!”. Quando sanguino invece lo vedo mentre sono in estasi, quella è una visione spirituale ed è sempre la stessa negli anni, non cambia mai, una beatitudine che vivi fuori da questo mondo, in un altro mondo, nella Sua dimensione”.

Con profonda devozione
Sonia Alea
Sant'Elpidio a Mare, 28 settembre 2009

 

Conferenza presso la comunità “Villaggio Verde”
La chiusura del cerchio

Nuvole nere minacciose coprono la volta della Terra. La pioggia scrosciante batte sui vetri dell'auto che conduce Giorgio e tutti noi che lo accompagniamo verso il nord Italia per una nuova conferenza. Tante macchine percorrono l'autostrada ... osservo le persone all'interno e penso alla loro vita, a dove quel viaggio sta conducendo il loro percorso ... per cosa vivono ... che speranze hanno per quei loro piccoli ... che futuro pensano di lasciargli ... Il Cielo piange ... Giorgio ci racconta l'ultima agghiacciante notizia ... piccole donnine, non più bimbe ma neanche ragazze, ... vengono adescate per poi essere vendute a ricchi depravati, malati di aids, e poi violentate da schifosi maiali che chiamarli demoni significa offendere i demoni stessi ... ma è solo una delle tante, tantissime notizie raccapriccianti che  riceviamo e che prontamente Giorgio pubblica sul suo sito internet affinché la gente prenda sempre più coscienza dei tempi che viviamo, dei pericoli che corriamo ... La nausea e il senso di vomito mi pervadono fino a provocarmi un senso di vertigine ...  una rabbia come un onda in piena sale dal profondo del nostro cuore e in un grido interiore di disperazione si proietta verso il Cielo, verso il nostro amato Padre Adonay che da lassù ci guarda aspettando il giusto momento per agire ... Padre, Padre nostro amato ... Tu che hai mandato il Tuo figlio Unigenito, nostro meraviglioso adorato Maestro Gesù Cristo, a morire in croce per noi, Tu che ancora scaldi il cuore e permetti la vita di buoni e cattivi ogni giorno, Tu che ancora hai mandato i Tuoi figli a versare il Tuo sangue per noi ... Ti chiediamo, leva la Tua Santa e Giusta mano, manda a noi il giudizio di Tuo figlio ... pagheremo quel che dovremo pagare ... ma libera i tuoi pargoletti dagli artigli di questo male che violenta, sodomizza, uccide, in una follia criminale che dilaga ogni giorno di più divenendo orami sempre più insopportabile, inaccettabile ... Tutti i chiamati devono essere risvegliati nello spirito prima di quel tempo che solo Tu conosci, Padre nostro adorato, dacci la forza per dare il massimo di noi stessi affinché possiamo portare a termine il tuo disegno senza perdere neanche un minuto con le nostre misere e insignificanti debolezze umane.
Padre Adonay grazie perché esisti, grazie per permetterci la vita attraverso la Tua  Luce sublime ... grazie a Te Santo Spirito, Intelligenza della Creazione e Madre di tutte le cose ... noi piccoli figli Vostri  ci inginocchiamo di fronte a tanta immensità rimettendo la nostra vita nelle Vostre mani...
Grazie amato Maestro nostro Gesù, in te e nella Tua manifestazione confidiamo ogni giorno nel deserto di questo mondo arsi dalla sete di Te. Noi continueremo a servirti cercando di dare sempre di più per la Tua sublime Causa Universale ... il sangue che scorre ogni giorno dai segni sacri delle stigmate del Tuo messaggero Giorgio Bongiovanni in cammino per il mondo è sangue di consolazione, è sangue di redenzione ma anche sangue di severo giudizio e castigo. Chi ha occhi per vedere veda ed orecchie per udire oda.
Santissima Madre purissima consola il nostro cammino, proteggi i Tuoi figli con il Tuo Celeste manto ... Madre nostra ... proteggi i nostri figli dagli artigli del male, proteggi e consola il passo stanco e sanguinante, ma sempre forte, della tua ultima speranza in missione sulla terra, il Calice Vivente della comunione Cristica, proteggi i nostri spiriti dalle insidie del serpente e illumina il nostro cammino in attesa della venuta di Tuo Figlio nostro Maestro, il Cristo Gesù.
Il Cielo sa come proteggerci ma spetta a noi permetterglielo. Allora non lasciamo MAI i nostri figli incustoditi, MAI! Soprattutto quando ci troviamo fuori casa, non siamo leggeri ma teniamo sempre le antenne dritte, la soglia dell'attenzione sempre alta. I nostri figli sono perle preziose da custodire costantemente, tutti i bambini e i giovani lo sono, ma noi che abbiamo, o almeno dovremmo avere, la coscienza di ciò che oggi viviamo, abbiamo una grande responsabilità. Ricordiamoci: Mai! Mai, vanno lasciati incustoditi, non mettiamo le loro foto su internet in programmi come skype, facebook, messenger o quant'altro permetta ad altri di vedere i loro volti, controlliamoli quando stanno al computer ... il male è astuto ... noi sappiamo ... se non lo faremo il Cielo non potrà aiutarci.

Il giorno seguente la giornata è splendente. Il sole brilla alto nel cielo. La comunità “Villaggio Verde” è immersa nel verde rigoglioso della provincia di Novara. Un progetto di eco-villaggio ideato agli inizi degli anni '80 da Bernardino del Boca noto utopista e spiritualista nonché artista antropologo e filosofo fondatore della Casa Editrice “L'Età dell'Acquario”, dipartito nell'anno 2001. L'attuale presidente della Fondazione Enrico e il presidente dell'associazione Matteo, insieme ad alcuni dei soci, bellissimi e profondi spiriti, accolgono Giorgio e tutti noi con grande amore e aristocrazia spirituale. La sala adibita a conferenze ed incontri all'interno del villaggio è già pieno di persone, molti nostri fratelli e amici ci hanno raggiunto dal settentrione dell'Italia per poter partecipare alla conferenza.

Il presidente Mauro presenta l'incontro “Questa è una giornata organizzata dalla fondazione “Bernardino del Boca” insieme all'associazione “Amici del villaggio verde” che sono due entità che operano nel contesto del villaggio verde e organizzano eventi di questo genere”. Mauro presenta con gioia e con grande onore Giorgio Bongiovanni. Si sente nei cuori dei responsabili di questa comunità il dolore per la mancanza “fisica” del loro maestro, ma con i loro sorrisi e con la loro purezza d'animo esprimono tutta la sua presenza spirituale. Giorgio prende la parola salutando gli amici del Villaggio Verde e il pubblico presente: “Sento di riunire tutte le nostre energie spirituali con un piccolo rito ... io non sono amante dei riti, anzi sono un po' eretico dei riti, ma ci sono dei raccoglimenti meditativi o comunemente chiamati preghiera che vanno fatti per racchiudere ed incanalare certe energie e quindi voglio salutarvi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ricordando e tenendo presente l'amore universale che chiama gli esseri umani ad unirsi che è l'amore di Cristo, di Gesù Cristo, il figlio di Dio. Non ho esitato un solo istante ad accettare l'invito che questa bellissima comunità mi ha rivolto attraverso il suo presidente ed i suoi collaboratori ricordando il Professor del Boca fratello degli antichi giorni che adesso vive nella luce e che da lassù ci guarda e ci guida insieme a tanti altri messaggeri che sono venuti a testimoniare la verità del Cristo o del Padre che è la stessa cosa”. Giorgio apre così l'incontro con grande profondità spirituale parlando del suo maestro Eugenio Siragusa contemporaneo del Prof. Del Boca e della prosecuzione della loro opera attraverso i loro figli spirituali che superando gli ostacoli hanno portato e portano avanti gli stessi insegnamenti risvegliando le coscienze alla Verità del Cristo. “Onore” prosegue Giorgio “a questi esseri che da lassù desiderano che portiamo a compimento la missione dell'annuncio della venuta del Cristo perchè è quello che loro hanno fatto, ciascuno con la propria metodologia, per tutta la loro vita”. Giorgio presenta poi la Fondazione Funima, lo straordinario lavoro del missionario Raul Bagatello e l'impegno della nostra Funima International nel sostenere i bambini che dalle Ande argentine fino alla città di Montevideo affluiscono ai vari comedor, invitando i presenti presso il banchetto informativo dove potranno essere raccolte le donazioni che saranno poi inviate come sempre direttamente in terra argentina. Una missione completa la nostra che abbraccia verità tenute nei secoli rigorosamente nascoste dal potere temporale, timoroso di perdere il proprio dominio sull'uomo che sempre gli ha garantito la salvaguardia del proprio potere. Verità che portano in se l'arma più temibile: la coscienza e quindi la libertà. Verità come reincarnazione, legge di causa effetto, eternità dello spirito, la presenza dei nostri fratelli celesti, il ritorno del Cristo, l'universalità del Suo messaggio, il Suo giudizio finale sulle opere e non sulle idee o sulle appartenenze. Un testimone della Verità accompagna in questo tempo il segno vivente e oggi è qui ad onorarlo con la sua presenza. Antonio Urzi. “Oggi ho avuto la graditissima sorpresa di avere qui con noi” dice Giorgio “uno dei protagonisti della nostra missione e di questi straordinari filmati che vi farò vedere, uno dei più importanti personaggi contattati da questi esseri che filmano le loro astronavi a distanza ravvicinata. Stasera è qui con noi e sono felice di farvelo conoscere”. Poi, in attesa di far parlare Antonio, Giorgio presenta il nostro caro Flavio: “Flavio spiegherà il perché io sono qua, perché porto i segni della crocifissione del Cristo, perché questo messaggio terribile che ci viene dal cielo annuncia delle catastrofi, catastrofi che Dio vorrebbe evitare ma che noi con le nostre continue provocazioni ci stiamo inesorabilmente attirando. Una spada di Damocle che giorno dopo giorno ci sta cadendo addosso”. Si sofferma proseguendo il discorso sull'importanza di cercare i segni, gli eventi, i gravissimi delitti che accadono ogni giorno nel mondo che una demoniaca informazione ci tiene volutamente nascosti. “Accadono tante cose terribili oggi” dice “ma è presente anche una chiamata dal cielo molto umile, meravigliosa, evidente, netta, senza ambiguità che ci vuole dire -Fermatevi, unitevi, perché il mio tempo è venuto!- e mi riferisco a Colui che duemila anni fa promise ai suoi apostoli e quindi a tutti noi: -Non vi lascerò orfani ritornerò in mezzo a voi”. Quindi aspettiamoLo. Stasera parleremo di Lui. Stasera parleremo di Gesù Cristo”. Flavio prende quindi la parola creando una cornice dorata attorno al cuore centrale del messaggio che il segnato da Dio con il suo verbo elargirà successivamente agli spiriti assetati di Verità. Un discorso chiaro, vero, carico di profondità spirituale, quello di Flavio, carico di conoscenza universale ... “Esistono preparazioni spirituali parallele che fanno capire che esiste un’ unica verità. Poniamo che il Sole sia la Verità e che vi sia un prisma che prendendo i raggi del sole li trasforma in altri tanti piccoli raggi e ognuno prende ciò che più gli giova a dimostrare la propria verità. -La Verità è unica, gli aspetti sono molteplici- diceva il nostro padre spirituale Eugenio Siragusa. Noi di fronte alla Verità che sentiamo dentro abbiamo dei momenti in cui siamo obbligati a fermarci a pensare, a meditare, può accadere per un sogno, un incontro, una telefonata, un amico che ci dice una parola buona o cattiva, il sogno di un bambino che ci colpisce ... poi ci fermiamo a meditare su quanto ci è accaduto ... questi sono dei piccoli segni che compaiono nella nostra vita, che accompagnano la nostra esistenza e che ci fanno meditare. Segni che fermano la nostra capacità meditativa. Ma oltre ai segni personali ci sono anche dei segni collettivi ... i terremoti, le catastrofi, una statua sacra che sanguina, un'apparizione mariana, segni in cielo e in terra che stimolano la nostra indole di cittadini, la nostra indole di uomini, segni che ci fanno riflettere sulle ingiustizie, che ci fanno meditare sul fatto che dovremmo vivere con maggiore serenità. La nostra vita è quindi contornata da segni ...  ma per capire a cosa servono facciamo un piccolo ragionamento perché in qualche maniera vogliono dare uno scossone alla nostra vita tranquilla ... a che cosa mirano quindi i segni? Già il fatto che ci fanno meditare e riflettere è uno scopo ... il fatto che ci inducano a riflettere sullo stato della nostra società e a cercare di migliorarla è un altro scopo. Ma in questo momento storico ci sono due scopi fondamentali per i quali i segni avvengono ... nelle apparizioni mariane si parla di conversione, ma nel significato logico che cosa significa convertirsi? La conversione ha un significato molto più profondo di ciò che si pensa, ha un significato di saggezza e consapevolezza, significa cambiare il nostro modo di pensare, ma per pensare bene dobbiamo, come diceva il buon Budda, anche istruirci bene. Ecco che quindi se pensiamo bene, poi agiamo bene. Se non pensiamo bene non possiamo essere fautori di buone azioni e per avere un buon pensiero bisogna istruirsi. Io vorrei sapere quanti di coloro che dicono di essere cristiani hanno letto almeno una volta il Vangelo ... È importane acquisire la consapevolezza di ciò che si è, e non di ciò che si appare. Oggi è importante apparire. Oggi ci sono tanti emeriti imbecilli che sono famosi, perché appaiono in televisione. Ma qual'è la nostra vera essenza, che cosa siamo noi? Quando ci specchiamo crediamo di essere ciò che vediamo riflesso nello specchio ... Errore! Quello non sono io ... ciò che vediamo allo specchio in realtà è un’illusione, non siete voi ... casomai sarete una colonia di cinquanta mila miliardi di cellule le quali si comportano come  voi, mangiano, bevono, si riproducono, sono esseri viventi. Ma sapete perché abbiamo questa illusione? Perché noi siamo stati educati, indotti a pensare questo dal più grande, nefasto, diabolico “ismo” che l'uomo abbia mai potuto creare. Tutti gli altri ismi hanno per base questo ismo, ovverosia il meccanicismo, cioè quello che vedo, che tocco, è vero, quello che non vedo e non tocco non è vero, non esiste. Questa è la base degli ismi di destra e degli ismi di sinistra, e questo ismo è entrato anche nelle religioni. Vi faccio un esempio: Abbiamo fatto un documentario per Voyager gli scorsi mesi sulla Santa casa (la casa della Madonna posata nella terra di Loreto) quando siamo andati ad intervistare i prelati, cioè coloro che vengono chiamati i maestri del sacro, (sacerdote viene da sacra-docens che significa colui che ci insegna le cose sacre), questi ci hanno detto -Ma no! Non c'è niente di miracoloso, sono stati i crociati che hanno preso questa casa, l'hanno scomposta e poi l'hanno portata fin qui con le navi!-. Un professore laico invece ci ha commentato: -Ma sono pazzi! Se in una stessa giornata la casa è qui ben costruita e la notte seguente appare a cento chilometri di distanza ma come hanno fatto i crociati a smontarla e rimontarla?- Perché addirittura la chiesa nega il miracolo? Perché l'ismo è entrato anche dentro le religioni. Noi non siamo pura materia. Diceva Einstein che l'organismo più importante della vita è il campo. Ovviamente non parlava di un campo di grano. Perché qualsiasi oggetto, anche le nostre cellule, producono energia. Pensate ad un sasso che cade dentro l'acqua, potete notare che produce delle onde, due sassi che cadono dentro l'acqua formano altre onde, quando queste onde si incontrano creano un campo, ora se queste onde che si incontrano, si incontrano in sintonia cioè cadono con lo stesso peso, nello stesso istante, queste onde si sommano, se invece queste onde sono in dissonanza si sottraggono. Quindi se le nostre cellule producono energia e ogni cellula produce 1,4 volt, abbiamo detto che abbiamo cinquanta mila miliardi di cellule, quanto fa cinquanta mila miliardi di cellule per 1,4 volt? Circa 70 mila miliardi di volt. Sapete che cosa possono produrre 70 mila miliardi di volt? Possono produrre una fiammata che riesce a distruggere una casa di sette piani. Questo noi siamo e questa è la nostra capacità, la nostra potenzialità. Ma la usiamo? No! Perchè? Perché le nostre onde interne non sono in sintonia. Quindi noi non siamo in sintonia nemmeno con noi stessi. Non siamo coscienti, non siamo sapienti, siamo degli individui dissociati interiormente, anche a livello fisico, non riusciamo a dare la nostra energia. Il mio padre spirituale parlava di corpi pensiero. Il pensiero produce energia. Se io in questo momento guardo quella signora e penso male di lei, io sto tirando un sasso contro quella signora, se le nostre menti non sono in sintonia con noi stessi e il nostro prossimo, noi tiriamo continuamente sassi tra di noi facendoci la guerra. Questa non è fisica. È spiritualismo. Come è composta la nostra società? Ci sono i sindacati dei lavoratori. Ma tutti i lavoratori? No! Ci sono i sindacati dei metalmeccanici e poi all'interno di questi ci sono quelli della Cisl, della Uil, della Cgl, ecc ci sono tanti sindacati perché? Fisica: se io prendo una pila 1,4 più una pila 1,4 e la metto negativo con negativo e positivo con positivo mi dà sempre 1,4,  ma se io metto queste pile negativo con positivo e positivo con negativo la capacità diventa 2,8, sommandosi però la pila dura di meno invece nell'altro caso dura di più. Ecco spiegata la ragione del perché non ci uniamo perché unendoci dureremo di meno materialmente perché dobbiamo dare del nostro all'altro, invece noi duriamo di più materialmente perché preserviamo per noi stessi, siamo egoisti. Pensate che questa sia solo fisica? No, non è fisica è un’educazione spirituale negativa che ci portiamo dagli ismi. Noi siamo negativi perché siamo divisi. I segni sono la dimostrazione che la natura si mette in sintonia creando un’immagine per dirci cosa siamo. Noi siamo spirito, siamo energia, il primo fondamentale scopo per cui appaiono i segni è quello di invitarci ad essere uniti. Noi non siamo individui isolati, noi abbiamo la capacità di controllare tutto l'universo e di metterci direttamente in contatto, in stretta unione con la natura, noi facciamo parte della natura ... e invece ci mettiamo in disunione con lei, la distruggiamo, creiamo dei momenti di dissociazione, dei momenti di colluttazione, di lotta, di guerra, e ci sono lotte, ci sono colluttazioni, ci sono guerre. Creiamo questo perché non siamo coscienti di quello che siamo, non abbiamo una cultura spirituale tale da poter mettere in pratica la nostra consapevolezza di essere esseri di Luce. Noi siamo esseri di Luce, esseri di energia, abbiamo una capacità distruttiva di settanta mila miliardi di volt, qui siamo cento persone, moltiplicate settanta mila miliardi di volt per cento, quanto fa? Altro che smuovere le montagne! Non era un discorso allegorico quello che faceva il Cristo, era un discorso vero, un discorso altamente spirituale, ma ce lo siamo dimenticati. Il primo messaggio dei segni è proprio questo: ricordatevi che per andare avanti dovete essere uniti, essendo uniti è vero che durate di meno perché quello che ha di più dà del suo per poter aiutare quello che ha di meno ma essendo uniti voi costruirete una sintonia tra l'uomo, la natura e l'universo. Quindi due sono le motivazioni per cui questi segni appaiono: Indurci all'unità, perché noi abbiamo capacità grandissime nello stare uniti, con noi stessi, con la natura e con  tutti gli uomini, e prepararci al ritorno del Messia”. Il discorso intenso e profondo di Flavio lascia spazio alle immagini di due brevi filmati da lui realizzati che racchiudono il cuore del discorso appena tenuto. Le immagini dei segni dei tempi: catastrofi, guerre, violenze, il calvario dei nostri bambini, i cavalieri dell'apocalisse al galoppo, segni in cielo e in terra, crop circles, astronavi di Luce, il ritorno del Cristo, il giudizio universale -... avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi-. “Il giudizio” conclude Flavio “non sarà basato su quante volte siamo andati a messa, o quante volte ci siamo confessati o abbiamo meditato, quella è un’esigenza personale, Lui ci ha detto su cosa sarà il giudizio ed è come se il prof. di matematica ci dicesse prima dell'esame non solo l'argomento su cui si baserà l'esame ma addirittura l'esercizio già fatto, una persona intelligente se lo studierebbe a memoria così da poter prendere il migliore dei voti. Noi siamo così imbecilli che questo non lo facciamo”. Poi prima di lasciare la parola a Giorgio, Flavio si sofferma brevemente su un altro importante concetto dicendo: “Avete mai chiesto ad un medico cosa misura quando esegue la tac? Misura il valore energetico, ma il chirurgo che vede la tac dice per caso qui manca energia o dice qui bisogna tagliare? Esiste a livello scientifico il progresso ma la chirurgia continua a dire tagliamo, cuciamo come se fossimo delle macchine, ecco perché è importante avere questa conoscenza. E voglio concludere dicendo che sempre l'unione ha fatto la forza ma in questo momento più che mai, un tempo in cui tutto appare nebbioso dove sembra che tutto stia crollando, è importante anzi fondamentale unirsi ...  perché se tutti noi che seguiamo i problemi spirituali non ci uniamo, resteremo soli, senza consolazione e senza salvezza. Grazie”. Flavio termina così la sua importante relazione carica di grande profondità spirituale e di chiara coscienza, passando poi la parola a Giorgio: “Non so cosa potrei aggiungere a ciò che ha già detto Flavio che ha esposto in maniera magistrale il suo discorso. Cercherò semmai di approfondire ciò che il mio fratello spirituale vi ha già espresso. I segni parlano, i segni annunciano la venuta del Cristo spirituale come insegnava Rudolf Steiner, la presenza cristica nella nuova era, la stessa energia che si incarnò in Gesù figlio dell'uomo, ma anche la presenza umana come incarnazione diretta di Gesù che, asceso al cielo, ritornerà e sarà la chiusura del cerchio. Anche qui voi volete chiudere un cerchio in questa bellissima struttura, e lo volete chiudere perché vi siete prefissati una meta che volete raggiungere per la realizzazione di qualche cosa, la realizzazione dello spirito, la realizzazione della comunità, la realizzazione di certi valori. La chiusura del cerchio quindi non è il termine di qualche cosa, ma semmai è l'inizio, la fine di un ciclo e l'inizio di un altro migliore. I Maya ci dicono che il cambio di questo ciclo sarà sancito da una data: il 2012. Ma non dobbiamo fanatizzare che in quella data debba accadere tutto, quella è la data di un passaggio, perché il cosmo non ha il nostro tempo, un anno cosmico sono 24 mila anni terrestri. Tutte le profezie sono concordi nel dire che in questa data avverrà il passaggio da una era ad un’altra, ma come questo debba avvenire dipende solo da noi ... con felicità, con tristezza, nel terrore, nell'armonia ... secondo i segni che ci giungono continuamente dalla politica, dalla società, dalla scienza, dalle chiese, possiamo intuire che sarà un passaggio terribile in quanto siamo circondati dalle guerre, stiamo deturpando il pianeta, uccidendo i nostri bambini, persino il presidente degli Stati Uniti ha detto che abbiamo gravissimi problemi energetici e chiede al mondo di trovare energie alternative. Questo passaggio quindi non avverrà come avevano sperato gli antichi maestri incarnati sulla terra. Ma per quanto oscuro e tenebroso sia il tempo che stiamo vivendo, il passaggio avverrà. In un tempo drammatico, pieno di sofferenza, ma il passaggio ci sarà e sarà un passaggio verso il positivismo, verso una nuova era, verso l'amore e la giustizia, andremo verso il miglioramento, purtroppo il prezzo che dobbiamo pagare è duro. Ma più duro sarà il prezzo karmico che pagheremo più il passaggio sarà rapido anche se purtroppo pochi lo erediteranno, quei pochi che si salveranno, mi riferisco alla salvezza dello spirito, cioè al risveglio delle anime ai valori spirituali, all'universalismo, al misticismo, a tutti gli insegnamenti universali che già conoscete. Noi dobbiamo intanto stare all'erta, cercare i segni, individuarli e  trasmetterli perché possiamo così risvegliare molte anime che dormono, che vivono nel buio, nella materia. Non dobbiamo creare una chiesa già ce ne sono abbastanza, semmai creare delle comunità come questa e come tante altre nel mondo”. Giorgio prosegue spiegando che le forze negative tentano continuamente di impedire il risveglio delle nostre anime propinandoci il materialismo e sottolinea l’importanza di andare a cercare i segni perché l’informazione schiava del potere lavora per nasconderli, affinché le persone possano non prendere coscienza. Poi la statistica agghiacciante sulla attuale situazione della nostra società: cento milioni di persone sul pianeta sono ultra miliardarie, un miliardo e duecento milioni di persone hanno il necessario per vivere bene o meno bene, quattro miliardi e ottocento milioni di persone vive in stato di estrema povertà con 30 mila bambini che muoiono ogni giorno per la fame ... “Signora mi aiuta a contare?” Dice Giorgio ad una signora presente in sala, “contiamo insieme fino a cinque …  1 2 3 4 5 adesso è morto un bambino di fame ... ora, mentre le sto dicendo questo, sono passati altri cinque secondi e né è morto un altro. Allora?” domanda con un impeto di disperazione intrisa di ira, non ci si può “abituare” a ciò che accade ogni giorno nel nostro mondo, no! Veramente no! “La nostra civiltà si può chiamare civiltà che uccide i propri figli per fame? C'è una razza animale che lascia morire di fame il proprio pargoletto? No, non c’è”. Il verbo risuona nella sala con parole che affondano nei nostri spiriti come spade di fuoco, non ci può essere rassegnazione, occorre far crescere dentro quella rabbia cosciente che ti spinge a dare la vita per il trionfo di quella santa giustizia che ancora non c’è. “Noi abbiamo un grande privilegio rispetto a questi esseri nostri fratelli che soffrono come il Cristo prendendo il nostro Karma e mettendolo sulle loro spalle. Loro con la loro sofferenza di piccoli innocenti si sacrificano per purificare i nostri peccati e per dare a noi la possibilità di risvegliarci nello spirito”. Poi Giorgio riprende il discorso sull’importanza di cercare e testimoniare i segni affinché sempre più persone possano prendere coscienza, quella coscienza che apre il suo orizzonte verso la libertà dello spirito, quella libertà che cancella l’ignoranza, l’egoismo, la malvagità. Coloro che hanno acquisito questa coscienza sono testimoni, tutti noi abbiamo la grande responsabilità di essere testimoni di questi segni, testimoni della verità che ci è stata servita su un piatto d’argento, d’oro, oserei direi. Un importante testimone di questi tempi è Antonio Urzi che Giorgio ha la gioia di presentare raccontando brevemente la sua storia tanto profonda ed eclatante da aver vinto quest’anno negli Stati Uniti d’America il premio come miglior documentario sui più bei filmati Ufo nel mondo: “Sono i filmati più importanti del mondo” dice Giorgio “lui è contattato da questi Esseri, lo è fin da quando era piccolo, lo hanno preparato per la missione a cui è stato chiamato oggi. Loro crescono i loro soggetti perché possano  poi divenire contattati, fanno questo per preparare l'umanità ad un contatto massivo. Lui si sente chiamato da Loro e le astronavi posano per lui perché gli Esseri di Luce vogliono far conoscere anche la loro realtà fisica”. Antonio prende la parola emozionato di stare accanto a Giorgio e felice di servire questa importante missione. Spiega la sua esperienza e la concomitanza delle manifestazioni di questi Esseri spesso con la sanguinazione dalle stigmate di Giorgio.
Questi esseri”, dice Antonio, “non vogliono farsi pubblicità, non sono qua per dare spettacolo ma dobbiamo capire il messaggio che vogliono darci, il messaggio di chi viaggia dentro quelle astronavi e penso che Giorgio sia l'unico nel mondo che possa interpretare appieno la volontà di questi esseri”. Antonio racconta come l'aiuto di Giorgio gli abbia permesso di raggiungere quel giusto equilibrio psico fisico spirituale per  poter controllare e gestire l'emozione che la presenza e la chiamata di questi grandi fratelli cosmici gli procurano, per poter affrontare con serenità il contatto e filmare la Loro presenza. Antonio mostra alcuni dei filmati più belli spiegando le particolarità e le emozioni del momento poi il Verbo si fa nuovamente parola: “Mi permetto di darvi un messaggio, molti di voi mi conoscete, altri no. La mia missione si può sintetizzare su tre piani”. Giorgio racconta quando a Fatima la Madre Celeste e il Maestro Gesù gli consegnarono la missione sigillando quel patto con il segno sacro delle stigmate. “Cristo ha chiesto, a me e a coloro che mi accompagnano, di realizzare i valori dello spirito anche e sopratutto attraverso l'azione pratica, cioè la realizzazione dei valori cristici nell'azione, non solo nella meditazione e nella preghiera. Mi è stato detto di aiutare i bambini che soffrono ... ma non sono io che sto aiutando questi bambini e non siete voi che li aiutate se fate una donazione  ... loro soffrono la fame perché portano la passione di Cristo, sono Esseri Cristici incarnati, dobbiamo stare molto attenti perché loro non sono bambini che stanno scontando un karma ma con il loro sacrificio prendono su di se le sofferenze dell'umanità ... si incarnano quindi attraverso genitori poveri, soffriranno la fame ma sono degli angeli che vengono dal mondo spirituale delle Gerarchie Celesti ... Poi c’è un’altra parte della missione altrettanto importante che fa parte di questo tripode che mi è stato affidato: quella della denuncia. Io sono come Giovanni Battista, la mia missione è denunciare il male, dove vi è il male devo puntare il dito, parlo del male della società, un male che chiamo mafia ma che in realtà è un appellativo per definirla e farmi capire dalla gente, un male diretto dall'anticristo che domina il mondo, che vuole schiacciare l'umanità e sottometterla  e quindi rubare l'anima a tutti i fratelli del mondo. La mia missione è individuare chi sta provocando questo genocidio spirituale, chi costruisce le armi, chi le vende, i mafiosi che corrompono i politici, la corruzione all'interno delle chiese, la corruzione all'interno dell'economia, la mia missione è dire -Voi siete l'anticristo- ... So che è una missione difficile ma la devo compiere... per questo sono il direttore di Antimafia Duemila ...  presto mi trasferirò in Sicilia per questa ultima parte. La mafia non è quella che voi vedete in televisione, quelli sono gli esecutori materiali, ma dietro di loro ci sono potenti che non potete nemmeno immaginare. Non solo li devo denunciare ma devo anche tentare di risvegliare il loro spirito, non vi meravigliate se dico questo, perché se uno di questi personaggi si pente, dice tutta la verità e collabora con la giustizia illuminando i giusti sulla conoscenza dei fatti, si salva. Gesù perdona tutti quelli che veramente si pentono.
La terza attività dove io sono concentrato maggiormente è quella che si occupa di annunciare la seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra e di diffondere i segni che si manifestano nel mondo. Il Regno dei Cieli presto si manifesterà sulla terra, perché il Cristo è il regno dei cieli. Preparatevi quindi perché Lui è sulla terra e la mia missione è quella di annunciarlo. Voi non dovete cambiare la vostra religione, se siete cristiani rimanete cristiani, se siete buddisti rimanete buddisti, se siete musulmani siate musulmani, se siete della religione induista siate induisti, quello che dovete fare è mettere in pratica l'insegnamento della giustizia, della pace e della fratellanza universale perché il Cristo giudicherà dalle opere e non dalle idee. Per questo il vaticano mi vorrebbe uccidere perché io parlo delle opere e così gli porto via le pecorelle. Se sei cristiano è meglio, perché ti avvicini a Cristo, ma è peggio perché Cristo pretenderà da te di più che da coloro che non sono cristiani, Cristo ti dirà -Tu sei mio seguace, ma hai seguito ciò che c'è scritto nel Vangelo? ... Non ti avevo raccomandato di porgere l'altra guancia? L'hai fatto? Non ti avevo raccomandato di non fare quello che fanno gli scribi e i farisei? L'hai fatto? Non ti avevo raccomandato di non accumulare tesori sulla terra ma di lasciare tutto, darlo ai poveri e seguirmi? L'hai fatto? Ecco perché è meglio non essere cristiani, perché essere cristiani significa mettere in pratica i Suoi insegnamenti. È meglio essere atei e laici perché per essere cristiani bisogna seguire il Cristo e portare la croce come l'ha portata Lui. Un bacio a tutti”. Un profondo applauso chiude il messaggio di Giorgio come sempre carico di grande chiarezza e profondità spirituale, poi la serata si apre alle domande.

Centri energetici
L'Italia è il centro energetico dove vi sarà l'estrema manifestazione del bene ma anche l'estrema manifestazione del male, dobbiamo prepararci quindi a grandi avvenimenti in Italia. Ecco perché il Vaticano è qui, e non di certo schierato dalla parte positiva. Ci sono dei punti energetici in Italia che muoveranno una forza contraria a quella negativa, un’unione di energia così forte da permettere alle Potenze Celesti di manifestare grandi segni nel nostro Paese. Per adesso questi segni sono concentrati principalmente nel Latino America ma presto si sposteranno qui o comunque saranno forti in entrambe queste terre perchè qui dovranno accadere degli eventi che si legano alla seconda venuta di Gesù”. Poi Flavio aggiunge: “Voi sapete che i centri energetici come questi, anticamente erano universalmente riconosciuti. Gli esegeti erano persone che avevano studiato, avevano la capacità di riconoscerli e di solito ci costruivano dei monasteri. Uno di questi centri sta per essere distrutto dalla costruzione di una ferrovia veloce. Pare fatto appositamente per distruggere dei meccanismi con cui la Madre Terra si manifesta attraverso questi punti di energia. Ma questo perché l'uomo non crede più a certe verità, crede solo alla materia.

Il terzo messaggio di Fatima e la giustizia divina
Il terzo messaggio di Fatima annunciava il passaggio traumatico verso la nuova era e la caduta del vaticano.  Figuriamoci se il vaticano annuncia la sua caduta! E poi non è la caduta della chiesa, ma del potere temporale della chiesa, perché la Madonna vuole una chiesa spirituale. Un papa ha tentato di  riformare la chiesa, si chiamava Giovanni Paolo I, e per questo lo hanno ucciso, potrete leggere anche questo crimine nel dossier “Crimini in vaticano” pubblicato sui miei siti.  Nel primo e nel secondo segreto fu diffusa oltre alla visione di Lucia anche la spiegazione della Vergine a quelle visioni, “stranamente” nel terzo segreto, secondo il vaticano, non vi erano spiegazioni della Madonna ma solamente la visione di Lucia ... nella versione ufficiale ad un certo punto si dice che Lucia vede il pianeta dall'alto e vede che due angeli dal cielo versano una coppa sulla terra, Lucia vede quindi il pianeta dall'esterno ...  La rivelazione straordinaria di quel messaggio è che si parla di esseri provenienti da altri mondi che vengono sulla terra. A me è stato dato il compito di diffonderlo e per questo l'ho diffuso e ancora lo diffondo. Io credo nella giustizia divina, credo che esiste il Cristo e anche giudice, credo che le gerarchie celesti si dividano in consolatori e castigatori. Ho dei messaggi nei quali queste gerarchie celesti sono molto dure con gli uomini … io so che quando vengono stuprati i bambini come è avvenuto in Messico e come avviene tutti i giorni in qualunque parte del mondo, quando vengono tagliati a pezzettini i pargoletti della vita come certe mafie fanno, quando alcuni nostri connazionali italiani vanno in Messico ammalati di aids e contattano la mafia messicana e pagano trenta mila euro per stuprare una bambina di 14 anni, e questi bimbi vengono rapiti per essere consegnati a questi mostri, perché questo fa la mafia e dietro ci sono persone apparentemente per bene, industriali, banchieri, che cosa volete che possano dire le Potenze Celesti? “Se continuate così  saremo costretti a portare via solo alcuni fratelli e vi annienteremo. Sapete che sono pronti i piani in Israele per attaccare l’Iran con armi nucleari? Noi che dobbiamo fare, gli spettatori passivi? No! Dobbiamo dire la verità. Io sono felice di ricevere questi messaggi perché altrimenti sarei vinto dall’angoscia ma poi vedo che la giustizia divina esiste e questo mi da la forza di andare avanti e lottare.

La denuncia contro l'anticristo
Duemila anni fa Giovanni Battista battezzava nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo poi indirizzava le folle, dopo che ha battezzato Gesù, a Lui, che in quel momento viene compenetrato dal Cristo. Giovanni Battista al tempo era più famoso di Gesù perché tutti lo conoscevano e tutti i discepoli che lo seguivano lui li battezzava e li mandava dal Maestro che era arrivato. Quindi inizia ad annunciare la verità, a denunciare l’anticristo in modo che le folle non venissero ingannate. Lui seguiva i precetti di Mosè ed era molto ortodosso in questo, all’interno della sua chiesa però denunciava la sua stessa chiesa. Mentre gli apostoli seguivano Gesù e ovviamente non si permettevano di denunciare nessuno. Allora Gesù per dare l’esempio segue la linea di Giovanni il Battista, dicendo: -Io non sono venuto a cancellare la legge dei profeti, sono venuto a completarla, e sono venuto a separare il grano dalla zizzania … non sono venuto a portare la pace ma sono venuto a portare la spada … sono venuto a separare il Padre dal figlio, la moglie dal marito…- Il Maestro separava il bene dal male. Questa è la missione dei cristiani. Padre Pio aveva la missione di traumatizzare interiormente le anime della chiesa cattolica e farle avvicinare alla pietà, all’amore, ma ci sono tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscere Padre Pio e che raccontano un Padre Pio non solo tenero e carico d’amore ma anche severo, che schiaffeggiava, che denunciava ... Padre Pio spesso traumatizzava le sue anime. Siamo stigmatizzati entrambi ma ognuno ha avuto e ha il suo compito. Io sono cristiano ed anche cattolico visto che sono battezzato e cresimato ma voglio che la chiesa si riformi radicalmente. Per esempio la reincarnazione fa parte dell’insegnamento cattolico ma poi questa verità è stata abolita, io la voglio reintegrare. Noi siamo perfettamente delineati con le religioni orientali anzi abbiamo il maestro più grande che si chiama Gesù Cristo, ma abbiamo anche i rappresentanti di Cristo più corrotti del pianeta, anche quello abbiamo.

Esperienze con gli Esseri di Luce
Si questi esseri li ho visti anche materialmente. Ho avuto tantissime di queste esperienze. Ti posso raccontare quella che ho avuto a Montevideo nella spiaggia dove un tipo di quell’astronave che avete visto filmata da Antonio esce dal mare, io vedo le gocce dell’acqua che scendono dall’astronave e poi si cristallizzano all’istante, vedo l'astronave levitare nell’acqua e avvicinarsi nella spiaggia, poi dall'interno di essa esce un sottilissimo raggio di luce, tipo laser, e si materializzano due esseri: Setun Shenar e Ithacar. Mi hanno parlato, mi hanno detto cosa dovevo fare, poi mi hanno condotto all'interno dell’astronave, mi hanno portato in una base sotterranea della terra che si chiama Eldorado dove mi hanno fatto vedere in un grande pannello puntati di rosso, i punti sulla terra dove sono posizionate le basi nucleari che loro controllano attivamente perché l’uomo potrebbe distruggere la terra.
In un’altra esperienza ho visto, durante una delle visioni in cui vedo Gesù che mi parla, il mio amico Setun Shenar. Mentre io parlavo con il Cristo, lui stava inginocchiato con il metodo dei templari, con un ginocchio solo e con la testa abbassata. Quando la visione è finita mi ha detto:-Ho assistito al colloquio tra un figlio dell’uomo che sei tu e il figlio di Dio che è il Cristo il quale anche per noi è il Signore. Io so chi Loro sono, se adorano il Cristo si vede che sono redenti mentre noi no.

Il prelevamento
Lo dice il vangelo stesso e poi lo dice san Paolo quando scrive ai suoi apostoli - “In quel giorno e in quell’ora saremo tutti rapiti e viaggeremo con il Signore nell’aria ... “Fatti simili al Signore e riportati sulla terra”, Lo dice San Paolo ai Tessalonicesi: -Ed in quel giorno quando Gesù ritornerà saremo rapiti tutti insieme, viaggeremo nell’aria, nelle nubi, con il Signore e poi ritorneremo sulla terra-. Non ce lo dice in forma enigmatica, ce lo dice chiaro. Ma avete mai sentito nella messa parlare di questo?

Riconoscere i segni e spogliarsi dei vecchi abiti
Il segno ti indica la strada ma poi la strada sei tu che la devi percorrere. È proprio lì che inizia il cammino. Non è sufficiente credere, devo spogliarmi degli abiti vecchi che porto addosso e vestirmi dei nuovi, devo intraprendere un cammino spirituale. Chi si risveglia vedendo dei segni o vedendo un segno interiore deve lasciare tutto e questo non significa lasciare il lavoro, i figli, assolutamente no, significa lasciare tutte le cose materiali e dedicarsi allo spirito nell’azione sociale o nell’azione puramente spirituale, in qualsiasi campo ma occorre farlo, non abbiamo più tempo di pensare alle vacanze, non abbiamo più il tempo nemmeno di respirare, noi dobbiamo rinunciare a certe cose della vita, dobbiamo guadagnare il pane per sostentare noi stessi e la nostra famiglia ma dobbiamo trovare del tempo da dedicare al Signore cioè allo spirito e se questo non lo troviamo non saremo giustificati, ecco cosa significa risvegliarsi, ecco cosa significa prepararsi alla venuta di Cristo, ci dobbiamo far trovare con le mani salde sull’aratro. Gesù non pretende da noi che diventiamo capi di stato o personaggi potenti, Gesù da noi pretende che lasciamo il vecchio, per seguire il nuovo cammino spirituale, per prepararci ad essere idonei a questa nuova era. Una nuova era nella quale potranno entrare solamente coloro che sono preparati a vivere con quelle vibrazioni … sintonia con la natura … sintonia con il cielo … amare il prossimo come se stessi …rinunciare al diritto della proprietà … non possedere niente ... quella è la nuova era … non possedere neanche i propri figli perché non ci appartengono, anche loro appartengono alla comunità di Cristo, ma siamo veramente pronti a questo? Un’umanità dove vi è lo stato, l’organizzazione della super civiltà che garantisce il benessere per tutti, dove la Ferrari, se Ferrari ci deve essere, ce l’hanno tutti e dove l’aeroplano, se aeroplano ci deve essere, ce l’hanno tutti e in banca nessuno avrà niente perché la moneta non esisterà più, ma è pronto a questo solo chi rinuncia adesso a tutte queste cose.

Castigo o Legge di causa-effetto
Castigo non significa che Dio prende un fulmine e ce lo tira sulla terra ma è l'effetto di una causa che noi abbiamo generato, esiste nell’universo la seconda legge più importante che Dio ha istituito, si chiama Legge di causa-effetto o Legge del Karma. Gesù lo insegna in tanti passi del Vangelo, uno tra i più importanti è rappresentato dal momento in cui Pietro prende la spada e taglia l’orecchio al soldato Malco, mentre il Maestro veniva arrestato, e Gesù rimprovera Pietro dicendo: -Pietro, lascia la spada, chi di spada ferisce di spada perisce-, Non è forse questa la legge di causa ed effetto? Poi addirittura Gesù cancella il Karma di Pietro risanando l'orecchio del soldato. Noi ci attiriamo i castighi, Dio non castiga, Dio interviene personalmente quando deve riequilibrare dove vi è il caos, le guerre, i genocidi sono causa nostra, Dio lo permette perché siamo liberi. Dio invece interviene attraverso le forze della natura per riequilibrare uno squilibrio. E di questi interventi della natura ce ne dobbiamo aspettare parecchi prossimamente.

L’ “inferno” e la reincarnazione
La parola inferno significa sofferenza, tormento, quando Gesù parla della geenna dove sarà pianto e stridor di denti, non si riferisce a qualcosa dove lo spirito per sempre dovrà patire terribili sofferenze e non avrá nessuna possibilità di ritorno. Lo spirito quando va nel cosiddetto inferno in realtà va nelle tenebre dove diviene prigioniero, non è cosciente e non si può esprimere. Questo processo avviene attraverso la morte seconda della quale Giovanni parla nel libro dell'apocalisse quando dice -Chi non crederà in Cristo (cioè nei valori universali) farà la morte seconda, cioè lo spirito regredirà nello spirito collettivo animale per rifare l’esperienza, indietreggia nell’evoluzione. La reincarnazione è la scuola della vita. Non puoi laurearti nella prima classe elementare. Perché Nicodemo fa la domanda a Gesù se la  reincarnazione non esiste? “Maestro ma come può un uomo diventato vecchio rinascere nel ventre di sua madre?” … e perchè quando gli apostoli dicono a Gesù: “Maestro i farisei dicono che prima di te deve venire Elia”, Gesù risponde: “Ma Elia è venuto e non lo avete riconosciuto”, gli apostoli capiscono che il Maestro si riferiva a Giovanni Battista”. Ma se Elia era venuto cinquecento anni prima con una faccia e Giovanni Battista ora ne aveva un'altra come dobbiamo chiamare questo spirito di Elia che entra in Giovanni Battista come dobbiamo definire questo “ritorno”? Lo dobbiamo definire reincarnazione perchè sia Elia che Giovanni Battista sono nati da donna.
L’inferno è la purificazione dell’anima che avviene attraverso la sofferenza o nella materia o nei mondi spirituali dove deve attendere per reincarnarsi.

La cosa più importante che vi posso dire, oltre all'importanza che già vi ho espresso di aiutare i bambini che soffrono, è quella di avvicinarvi molto di più ... in una forma anche carnale ...  fisica ... sensoriale ... fino quasi a toccarlo con la mano ... a Gesù ... a Gesù Cristo ... vivere con Lui un rapporto non solo a distanza come figlio di Dio ... come nostro Salvatore ... ma viverlo ... pensando a Lui non in una forma fanatica o morbosa che Lui detesta ma cercando di imitarlo in quello che ha fatto ... cercando di conoscerlo profondamente ... di capire profondamente perché ha lavato i piedi dei Suoi apostoli ... perché piangeva ... perché guariva ... perché ha dato la vita per questi Suoi amici che siamo anche noi ... perché Lui e non un altro ... Lui, il figlio di Dio ... perché questo amore incondizionato ... quale merito abbiamo noi per aver conosciuto anche in forma carnale, fisica, la divinità che si è fatta uomo ... quindi chi siamo per far si che Gesù ci abbia visitato ... cosa rappresentiamo per Lui. Avvicinatevi a questa figura, di cui abbiamo tanto sentito parlare fin dalla infanzia ma in una forma nefasta che in realtà ci ha allontanati da Lui, ... noi Lo dobbiamo cercare, desiderare, farlo conoscere, perché Lui, Gesù, ha fatto ciò che nessun Maestro ha fatto per noi ... quello di aver cancellato il mio e il tuo karma per una parola che si chiama Amore Incondizionato... Ecco spiegato il motivo per cui sotto quella croce dove sanguinavano le Sue ferite dobbiamo dire “Grazie Signore per sempre”.

Giorgio piange ... la vibrazione del Maestro Gesù è troppo forte ... un intenso commosso applauso chiude il cerchio di questo nuovo prezioso incontro nella comunione degli spiriti in cammino. Nell'attesa della Sua manifestazione al mondo quando le trombe del Cielo e della Terra suoneranno a festa perchè il Re è tornato, i Suoi figli sono stati liberati e i Suoi pargoletti possono correre nuovamente nel prato fiorito della loro Madre, la Terra, avvolti dai raggi del loro Padre, il Sole ... il tempo della paura, del terrore, del sacrificio è finito ora solo abbracci, tanto Amore e sorrisi che risplendono come diamanti nel tempo della nuova era in cui la notte è giorno ed il giorno splendore.

Con devozione
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 1 giugno 2009

Ho visto un uomo soffrire per Amore, l'ho visto trattenere il grido di dolore per quella passione, un grido che silenzioso esplode nell'etere di questa umanità incendiando il cuore dei giusti, dei pacifici, dei puri di cuori, degli assetati di giustizia, per giungere fino alle alte vette della volta celeste dove i suoi Fratelli nella Luce, testimoni di un nuovo calice versato, chinano il Loro devoto capo, cinto dalla regalità solare, in attesa che il Padre dia Loro l'ordine di agire.

Ho visto quell'uomo adagiato sopra un nuovo sudario.
Ho visto le sue mani tremanti e i suoi piedi affusolati trasudare sangue, ho visto il segno di quei chiodi che da parte a parte trapassano quelle carni vive e ho visto la ferita sanguinante sul torace sinistro provocata da quella lancia. Sono le stigmate di Cristo, le ferite che vennero inflitte al più sublime degli Uomini, al più grande dei Maestri, al più bello degli Esseri dell'intero Universo, all'Uomo-Dio, l'unigenito figlio del Padre Sole, Adonay Arat Ra. Lui, Gesù Cristo, crocifisso per aver offerto la Redenzione alla nostra umanità, colpevole di aver dato all'uomo la chiave per liberare il proprio spirito dalla schiavitù della materia, colpevole di aver rivelato la Verità più grande, più completa, colpevole di aver Amato ... incondizionatamente Amato.
Ferite vive che da quel meraviglioso Essere vengono riprodotte nel tempo, nel corpo dei suoi strumenti, i calici viventi nel mondo. In questo tempo, l'annunciatore del Suo ritorno, Giorgio Bongiovanni, è stato insignito da quei regali segni.
Quelle mani e quei piedi trafitti, simbolo dell'offerta di redenzione.
Quel torace lacerato, emblema del rifiuto dell'uomo a quel riscatto, a quella salvezza, segno dell'arroganza che oscura l'occhio dello spirito, che chiude la via alla conoscenza, alla coscienza.
Due millenni di storia trascorrono in un attimo, e quel tempo fissato in un giorno e in un’ora di quell'anno zero sigillano, marchiandola a fuoco, la nostra umanità.

Ho visto quell'uomo rivolgere i suoi grandi occhi verso il Cielo, un Cielo che muove i Suoi passi, che imprime il suo Verbo per la salvezza degli uomini di buona volontà, per gli assetati di Verità e Giustizia.
L'ho visto cercare di contenere quel dolore ... ho visto il suo diaframma sollevarsi per i continui spasmi e l'ho visto cercare il respiro che a fatica trovava una sua regolarità.
Ancora una volta eravamo lì, impietriti, testimoni di quell'ennesimo sacrificio. Un sacrificio d'Amore che infonde ai cuori dischiusi il soffio sacro della Vita, la passione per quei valori universali che governano le Leggi del Creato e un sacrificio di estrema Giustizia che conduce l'uomo verso una scelta, una scelta definitiva tra bene e male.
Ogni spasmo è una lancia che trafigge il nostro cuore ... membri della sua famiglia in rappresentanza di tutta la sua grande famiglia, i nostri fratelli chiamati ad immortalare il prodigio in rappresentanza di tutti i fratelli nel mondo, il dottore testimone della veridicità di quei segni in rappresentanza di tutti i testimoni della verità nel mondo.

Dinanzi alla telecamera, il dottor Nicola Ceglie, medico Primario ospedaliero di Bari, con camice bianco e guanti sterili tocca con grande delicatezza quelle ferite aperte, mostrando alla telecamera il sangue vivo, mostrando la continuità di quelle lesioni che trapassano le carni di parte in parte, testimoniando la presenza di quelle ferite, che non presentano alcun segno di infiammazione o infezione della cute circostante, da oramai ben venti anni. Per la scienza e per la medicina ci troviamo di fronte ad un caso inspiegabile. Per i credenti ci troviamo di fronte ad un grande miracolo. Successivamente il dottore rilascerà un’intervista dove spiegherà in maniera molto profonda il significato di quei segni come medico e come uomo e la fondamentale importanza, per chi non conosce questa storia e vuole conoscerla, di approfondire con spirito aperto, con intelligenza e profondità d'animo, non solamente il fenomeno del segno ma di analizzare la persona ed in particolare ciò che nella società questa trasmette, apporta di positivo o negativo, i frutti quindi  che essa produce. Seguirà di seguito l'intervista a Giorgio appena ripreso dalla sanguinazione e un’intervista a Mara Testasecca in testimonianza di questo prodigio che si riproduce oramai da venti anni. Sarà ancora una volta Jaime Maussan nel suo programma Los Grandes Misterios del Tercer Milenio a raccontare quello che è accaduto l’11 agosto del 2009 a casa di Giorgio Bongiovanni. “20 años con los estigmas” questo sará il titolo che Maussan dará allo speciale dedicato a Giorgio.

Ho visto quell'uomo morire e rinascere ancora una volta, mentre i capelli oramai bianchi mostrano il tempo trascorso, la stanchezza di quel corpo martoriato ... e mi ritorna alla mente come in un film la meravigliosa esperienza di questi anni vissuti insieme ai miei amati fratelli accanto ad un messaggero di Dio ... al suo essere Uomo, al suo essere guida, al suo essere compagno e padre, al suo essere messaggero di questi incantevoli Fratelli Superiori, servo del Maestro più grande, il Cristo ... al suo luminoso sguardo, al suo brillante sorriso capace di abbracciare l'intera umanità.
La stanchezza è grande ma la volontà di giungere alla meta lo è molto di più: il compimento di quella missione tanto amata consegnata nelle sue mani, in quel lontano giorno del 2 di settembre del  1989, dalla Santa Madre Celeste e dal Suo figlio Gesù Cristo per amore dei chiamati ... per amore della Vita che esplode dentro il suo petto ancora forte dopo 33 anni di missione in questo mondo.

Mai potremo ripagare il tuo immenso sacrificio d'Amore.

I tuoi figli, la tua famiglia e i tuoi fratelli in Cristo.
Con profonda devozione.
Sonia Alea

11 agosto 2009

sonia1IL CRISTO È COME UNA ROSA, CHE SBOCCIA, CRESCE, PROFUMA DOVE VI È AMORE

Fino a che sarò nel mondo non mi stancherò mai di lottare perchè i miei fratelli imparino ad amarsi.
(Giorgio Bongiovanni)

Rapita tra le stelle del cielo respiro l'eternità della vita, la sua continua evoluzione, tra le innumerevoli galassie, nello spazio sconfinato di un'infinità d'universi dove Esseri Macrocosmici governano al cospetto dell'Intelligenza Onnicreante e della Sua Legge Universale, plasmando continuamente forme e sostanze insignite dal sigillo dell'Armonia e dell'Equilibrio. La via lattea mostra i suoi pianeti vivificati dal proprio Monarca, il cuore pulsante che nelle Sue esplosioni d'Amore crea la vita, innestando la Sua genetica. Adonay Arat Ra, il Padre reggente di questo sistema solare mostra con orgoglio le Sue incantevoli creature. Una lacrima però discende dalla Sua corona solare adagiandosi su quella che è la più bella delle Sue spose, un pianeta meraviglioso, chiamato Terra, gravemente ammalato. Il caos regna su questa Cellula Madre e quella lacrima, insieme ad altri lumi lucenti, è un balsamo per Lei, la Sua ultima speranza, un faro per chi cerca la Via, la Verità e la Vita. Una cappa grigia sovrasta il cielo del pianeta azzurro, le forze del male hanno preso possesso della società che la abita chiudendo l'occhio spirituale dei suoi abitanti con la densità della materia, tutto è nebbia, sofferenza, desolazione, morte. I piccoli lumi a fatica si mantengono accesi alimentati dalla Luce del Padre, lottando ogni giorno contro il vento malefico che freme per vederli spenti.
La lacrima di sole, vestita d'uomo, giace su un letto ... rosse lenzuola avvolgono il suo corpo ... il volto sofferente ... lo sguardo intenso e luminoso ... i grandi occhi rivolti verso un mondo invisibile ... fremiti di dolore contraggono quelle membra provate da continui spasmi ...  il segno dei chiodi che forarono le carni di quelle mani e di quei piedi sono evidenti sotto il rosso di quel sangue vivo che ancora trasuda dai fori aperti ... il segno della lancia che trafisse quel torace è ancora indelebile su quel petto ... ferite vive nel tempo ...  il Figlio dell'uomo ... i Suoi calici viventi ... siamo lì attoniti ... fratelli nella luce dello spirito senza frontiere ... il battito di quel martello ancora risuona sordo nel cuore di chi ha amato e ama quell'Uomo che incarna la Verità ... e il prodigio si rinnova nel tempo in un eterno presente ... “Il regno di Dio è dentro di voi” sussurra, “tutto ciò che ci ha lasciato il Maestro Gesù è grande ed importante, qualsiasi parola, qualsiasi insegnamento, ma questo tra tutti è il più sublime”. Una nuova sanguinazione dalle stigmate di Giorgio Bongiovanni, un servo di Cristo ... l'onore di assistere all'ennesimo prodigio ... di accarezzare quei piedi, quelle mani sacre e sentire in ognuna di quelle carezze la mano di coloro che accompagnano il passo glorioso di quella croce ... Lorella ... Mara ... Elisabetta ... Mariela ... Juan Alberto, Raul, Erika e tutte le mie sorelle e i miei fratelli nel mondo che con lo spirito sono costantemente presenti ... e vedo negli occhi dei miei fratelli, testimoni di una nuova passione, gli occhi dei suoi figli che incessantemente sostengono il suo cammino nel mondo... “Il Cielo manifesta la sua presenza, i Suoi miracoli in maniera disadorna, nella semplicità della vita” ricordo il meraviglioso senso di quelle sue parole ... e posando il mio sguardo su quelle ferite insanguinate rifletto ancora una volta sul significato più profondo di quei segni, cosa chiedono ad ognuno di noi, chi è e cosa rappresenta veramente quell'uomo che tanto amiamo e che ogni giorno  cammina, parla, abbraccia, diffonde, riprende, ama, e riposa con quelle ferite aperte da oramai 20  anni ... un profumo di rose si espande nella stanza ...  non ci chiedono altro che armonia e unione ... niente di più.
“Non c'è tempo né spazio per inutili divisioni, questo è il mio messaggio” nella piccola cittadina di Maldonado Giorgio parla ai fratelli dell'arca locale e ai presenti dell'arca di Montevideo con i quali siamo giunti in pulman, citando una cronaca scritta dai nostri carissimi Domingo, Adriana e Loreley su un importante discorso da lui fatto qualche mese prima ai fratelli e prosegue: “In questo momento della mia vita il Cielo desidera che lasci ai fratelli delle arche nel mondo, un principio fondamentale, un marchio, un segno e se volete un comandamento indispensabile per poter proseguire nel cammino spirituale. Non c'è più tempo per inutili divisioni, l'obiettivo della mia missione è l'unione di tutti i fratelli del mondo e allo stesso tempo combattere questa guerra. Io sono un soldato, non sono un pacifista sono un uomo che vuole combattere, così come ha detto il Cristo, io sono un Suo discepolo, non sono venuto per portare la pace ma la divisione, la spada. Cristo infatti disse: Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra, non sono venuto a portare la pace, ma la spada”… (Matteo cap. 10, vers 34-37). Sono un uomo d'amore, d'armonia e desidero che tutti ci amiamo ma non sono venuto a portare un messaggio di pace ma di giustizia. Voglio lottare, combattere la guerra contro il male, con la fede in Cristo, con i segni di Cristo e con i segni dei fratelli extraterrestri. Per questo tutti i fratelli che mi accompagneranno devono essere soldati, non persone che lavorano per negoziare ma persone pronte a fare la guerra. La nostra guerra non è una rivoluzione armata, la nostra arma è la parola, la denuncia, combattiamo la nostra guerra per il risveglio delle anime. Vinciamo le nostre battaglie quando riusciamo a far nascere un'arca, conquistiamo un territorio quando denunciamo un crimine, la corruzione di un potente, quando smascheriamo i volti dell'anticristo. In traduzione mistica questo è ciò che facciamo quotidianamente, che si concretizza poi nell'aiuto a Funima, nel costante lavoro con le attività antimafia e nella cosa più importante che mi resta da fare, annunciare la seconda venuta del Cristo. Parlare di Lui. Io diminuisco e Lui cresce. La Sua figura, il Suo messaggio, il Suo viso, i Suoi insegnamenti, i segni che quotidianamente ci invia. Parlare di Lui, spiegare le Sue parole attraverso il Verbo, scrivendo, lavorando, annunciando. Questo è ciò che mi resta da fare nella mia terra in Sicilia, in Italia e in America Latina. L'unione quindi di questi soldati di Cristo, che noi pretendiamo di essere, deve essere vera, unica. Nessuno si deve sentire obbligato a realizzare e servire questa missione ma dal momento che la elegge propria, lo deve fare”. Giorgio parla dell'importanza di essere centrati nella propria scelta, determinati e coscienti della responsabilità che questa comporta stendendo le sue ali d'aquila sulla sua tribù in vista dei prossimi eventi, preparando i figli di Giovanni affinché possano essere pronti ad affrontarli, ad affrontare le ultime battaglie. “Prossimamente si manifesteranno nel mondo segnali che involucreranno tutto il pianeta. Direttamente nei paesi che saranno colpiti da questi segnali positivi  o catastrofici e indirettamente nel caso di altri paesi che vedranno questi segni in televisione e che saranno coinvolti ugualmente a livello umano, sociale, politico e spirituale. Ecco perchè devo avvisare i miei fratelli delle arche e dirvi che chiunque di voi non lascerà tutto inizierà a sentirsi a disagio, sarà selezionato e alla fine si allontanerà dal cammino. Solamente chi avrà questa coscienza potrà superare le prossime prove. La motivazione di questa mia nuova visita in America Latina, a parte quella di presentare la storia di Antonio e Simona e la loro visita in questa terra, è quella di annunciarvi, prima dei prossimi eventi che si manifesteranno, che se non ci sarà tra di voi una forte unione interiore, una amicizia profonda, e una totale dedizione all'opera che avete scelto di servire vi dividerete tutti e le arche si distruggeranno tanto forti saranno gli eventi che  si  manifesteranno, tanto forti saranno le energie che si scateneranno. I gruppi responsabili che dirigono la nostra opera come qui a Montevideo hanno una grande responsabilità di fronte alle arche del Latino America, sono arche che devono dare l'esempio, e l'esempio è appunto l'unione, l'amicizia, amarsi e lavorare tanto per ciò che possiamo fare. Il Cielo conosce le nostre difficoltà, le limitazioni che abbiamo, di lavoro, economiche, familiari ecc., ma questa non è la scusa per non amarsi, per non incontrarsi, per non fare nulla. Anche gli apostoli avevano famiglia, figli, eppure hanno dato la vita per il Cristo ... Questi Esseri che ci visitano e che quotidianamente Antonio filma con le loro navi, questi collaboratori del Cristo, Suoi Angeli, Architetti del Cosmo stanno valutando fisicamente, sociologicamente, umanamente, psichicamente e spiritualmente tutte le persone dei vari gruppi nel mondo per vedere se ci sono le basi per poter costruire una nuova società. Le arche sono punti che a Loro interessano. Se la valutazione supera il cinquanta per cento nel mondo, ci sarà una buona possibilità di ricostruire il mondo altrimenti saremo distrutti come Sodoma e Gomorra e questi Esseri ricostruiranno l'umanità solamente con un uomo e una donna. Per questo sono qui, sento che non mi resta molta forza fisica, sono stanco, ogni giorno sento che la vita mi sta per abbandonare, anche se so che il mio spirito è eterno. Per questo insisto a sottolineare l'importanza che ha la vostra unione di fronte a tutta l'umanità, voi neanche potete immaginarlo. La stella che portate al collo significa che voi interessate a Loro ... stiamo vivendo il tempo più importante della storia dell'umanità per questo tutto ciò che di umano attraversiamo nella nostra vita è relativo e lo potremo superare solo se saremo uniti... siete stati chiamati ... oggi il Cielo è interessato a voi, ma se voi rispondete che avete altro da fare, domani potrebbe essere troppo tardi e al Cielo potreste non interessare più. La Verità è come un treno che parte, se saliamo lo prendiamo, altrimenti lo perdiamo perchè all'interno ci sono persone che hanno fretta di giungere a destinazione. Esiste la distanza ma grazie a Dio abbiamo oggi i mezzi che ci permettono di comunicare e la distanza in tal modo si riduce. Molto presto, credo entro l'anno 2010, ci sarà una guerra, forse mondiale, forse nucleare, speriamo di no. Io sto lavorando perchè questo non avvenga. Sono pronte a manifestarsi anche catastrofi naturali che si scateneranno in Europa, l'Italia è già stata colpita nella città dell'Aquila, ma sappiate che questo è solo l'inizio”. Come già raccomandato precedentemente Giorgio si sofferma ancora una volta sull'importanza di non spostarsi dal proprio Paese nel momento in cui inizieranno a manifestarsi gravi eventi profetizzati e di proseguire con la diffusione del messaggio fino al momento in cui il Cristo ritornerà. “Se in Italia ci sarà una guerra civile con gas e armi chimiche che farai?” Gli chiede uno dei fratelli “Mi contaminerò con i gas e le armi chimiche fino a che morirò annunciando la Sua venuta. Non mi nasconderò, i bambini sicuramente li preserverò ma io resterò in mezzo allo sfacelo annunciando la Verità e continuando a risvegliare le coscienze ... -Puoi salvarti fratello, lascia le armi e ascoltami, ti offro la salvezza- Questa sarà, fino all'ultimo momento  della mia vita, la mia missione. Qui o dove mi chiamerà il Cielo, credo nella mia terra di Sicilia perchè voi siete la Galilea, la nuova Galilea dove il Cristo si manifesterà”.
Negli occhi dei nostri fratelli la gioia di poter condividere quelle ore con lui e con tutti noi. La nostra Erika accanto a Giorgio conduce il discorso verso la soluzione di piccoli problemi che come sempre possono essere soluzionati solamente con l'amore, la tolleranza e l'unione tra tutti.
Fuori, il freddo è intenso, la giornata grigia, piove. All'interno della sala, una grande stanza di una casa adibita ad un club sportivo, il fuoco arde nel grande camino, riscaldando l'ambiente circostante, i bambini attorno ad un tavolo disegnano sereni. Giorgio è felice di presentare i nostri carissimi Antonio e Simona ospiti in questo viaggio in America Latina per la presentazione pubblica della loro eccezionale storia, il microfono viene ceduto quindi ad Antonio che con emozione saluta i fratelli presenti e continua: “... Eugenio e Giorgio fanno entrambi parte di un piano divino, penso che Eugenio sia stato quello che ha preparato la strada a Giorgio che è l'ultima speranza per l'umanità e io mi ritengo fortunato a lavorare per lui. Ciò che faccio lo faccio per tutti voi ma soprattutto per Giorgio perchè so che questo è il mio ruolo. Ho aspettato 15 anni per poter stare accanto a lui ed essere qui oggi insieme a voi. Vi assicuro che per me è più naturale e più normale filmare un'astronave che stare vicino a lui perchè io so chi è”. Antonio è un nostro carissimo fratello ma è anche un testimone, un contattato, uno di noi insomma che vive costantemente legato alla presenza dei nostri Fratelli superiori, costantemente legato a Giorgio che sente e trasmette continuamente come colui che rappresenta questi Esseri sulla terra, al punto che Giorgio stesso è costretto più volte a moderare i toni delle sue parole per ridimensionarne la portata. Ma d'altro canto Giorgio non sarebbe ciò che è, e non avrebbe potuto costruire un'opera tanto grande se la sua profonda umiltà non lo avesse accompagnato in tutti questi difficili ma meravigliosi anni di missione. Antonio con la sua purezza e la sua impulsiva personalità non riesce e non vuole moderare le sue parole ecco perchè il suo pensiero viene sempre fuori dalla sua bocca così come nasce direttamente dal cuore. Gli occhi azzurri, magnetici, non riescono a distaccare lo sguardo da quel cielo che lo chiama, la telecamera, divenuta oramai parte del suo corpo come uno dei suoi organi vitali è sempre pronta a filmare le meravigliose evoluzioni di quelle astronavi multiformi guidate da meravigliosi Esseri multidimensionali. Immagini che poi attraverso Giorgio Bongiovanni e Jaime Maussan vengono rese pubbliche e diffuse in tutto il mondo. Lo vediamo emozionarsi e piangere di fronte all'ingiustizia umana, di fronte ai bambini del nostro amato comedor, o ai bambini bisognosi che incontriamo per la strada, si ferma insieme alla sua Simona e comprargli qualcosa da mangiare ... camminando per le vie di Montevideo mi raccontano vicende della loro vita quando hanno potuto respirare e toccare con mano il degrado, l'assenza di valori, il materialismo, l'angoscia più profonda, la disperazione, il senso di annientamento che vivono i nostri giovani ...  poi, mentre facciamo pranzo o mentre parliamo o mentre stiamo svolgendo una qualsiasi attività, lo vediamo scomparire, la testa verso quel cielo che lo chiama ... “Eccoli li sento, ci sono! Dai fratellini fatevi vedere!” e Simona, divenuta sua moglie da poco più di un mese, è sempre lì, accanto a lui, forte, sicura, decisa, pronta a portare il suo Antonio con i piedi per terra quando ce ne bisogno ma a proteggerlo e a tranquillizzarlo quando l'ansia diviene troppo forte, l'ansia di non vederli, di non poter mostrare la loro evidenza ... Non è facile, i loro tempi non sono i nostri e noi siamo solo strumenti. “Devi avere pazienza” gli dice Giorgio, “Loro decidono quando farsi vedere, noi dobbiamo solo essere pazienti, umili a saper aspettare, dobbiamo dare la nostra totale disponibilità ma i tempi sono i loro”. I grandi occhi magnetici di Simona di un azzurro intenso impattano chiunque la incontri, impossibile non notarla, “la nostra extraterrestre” la chiamiamo, perchè veramente è questa la vibrazione che trasmette. Il suo bellissimo animo sensibile e dolce si nasconde dietro quell'apparente durezza, dietro quello sguardo a volte scostante che usa per difendersi da un mondo che non l'ha mai capita, da un mondo dal quale si deve proteggere. Un essere speciale che già da piccola viveva esperienze con esseri provenienti da altri mondi, i cosiddetti grigi, che le si presentano tutt'ora in determinate circostanze per tutelarla, incontri ai quali è stato presente anche Antonio negli ultimi cinque anni, da quando stanno insieme. Sempre disponibile Simona, pronta ad aiutare nelle varie faccende domestiche, ma con l'occhio sempre vigile su Antonio che vive continuamente tra cielo e terra.
Vivendo a stretto contatto con loro abbiamo vissuto ciò che è la loro vita quotidiana, vivere per la missione celeste affidata a Giorgio nella quale a loro è stato affidato il compito di essere testimoni della presenza di Esseri Intelligenti che vivono nell'universo e che visitano la terra in questo tempo. Così come loro hanno avuto modo di vedere a loro volta la nostra vita quotidiana accanto ad un messaggero di Dio.
L'incontro all'arca di Montevideo, il martedi 23 giugno, è gioioso di ospitare oltre i fratelli locali anche il nostro amato Juan Alberto, la sua dolce compagna Alejandra e la nostra cara Carmen, Raul invece, accompagnato da Gaby, ha dovuto trattenersi in albergo a causa della febbre molto alta. “Non importa ciò che ci riserva il nostro destino o ciò che il Padre ha previsto per noi, ciò che importa è che possiamo servire questa causa e che possiamo tentare di mettere perlomeno un petalo sulla terra dove poggerà i piedi il nostro Maestro” dice Erika aprendo l'incontro all'arca e passando la parola a Giorgio che mette a punto con il gruppo operativo gli ultimi dettagli sull'organizzazione della conferenza che si terrà il giorno seguente. Poi ci trasmette la bellissima notizia che finalmente un governo nazionale federale, quello Uruguaiano, ha approvato la richiesta di sostenere uno dei nostri comedor, appunto il comedor di Montevideo, inviando mensilmente alimenti di base come pasta, zucchero, latte in polvere, ecc.. Erika sottolinea che questo aiuto permetterà al comedor stesso di migliorare la qualità dell'alimentazione dei bambini per la possibilità di poter comprare, grazie al prezioso apporto dei mercatini, una maggiore quantità di frutta, carne e verdure. Un importante risultato del lavoro dei nostri fratelli. Si sofferma poi a raccontare la forte emozione di Antonio e Simona durante la visita appena avvenuta nei locali della nostra mensa “Un rayo de Luz”,  una forte emozione che ha chiuso la gola anche allo stesso Giorgio nonostante conosca molto bene il suo comedor e i suoi bambini, una emozione carica di angustia nello scorgere, dietro quelle espressioni di gioia dei nostri bimbi, un senso di smarrimento e di profonda tristezza. Quali pensieri passano nella mente di questi nostri Angeli? Forse tante volte hanno paura! Cosa trovano rientrando nelle loro case? Cosa li aspetta al di fuori di quel nido di protezione che rappresenta la nostra mensa? Interrogativi di difficile soluzione perchè vi è un limite oltre il quale non ci è permesso entrare. Rimettiamo nelle mani del Cielo la protezione dei nostri bambini laddove non ci è permesso agire e Giorgio prosegue l'incontro mostrando un grande e importante segno avvenuto nella citta argentina di Tucuman dove è stata fotografata un'astronave sulla mano del Cristo posizionata come se il Cristo la stesse indicando con il Suo dito. Dopo aver visto la fotografia mostrataci da Raul il giorno prima, e inviata a tutti per e mail, Filippo Bongiovanni chiama suo fratello Giorgio per metterlo al corrente di aver scoperto che Tucuman è una città gemellata con Floridia, la cittadina natale di Giorgio e anche di Filippo dove ancora vive insieme alla sua famiglia. Poi la presentazione di Antonio e Simona all'arca di Montevideo: “Antonio per me è un fratello, un amico e anche un discepolo e quando dico Antonio dico anche Simona”, dice Giorgio passandogli la parola. Antonio saluta calorosamente tutti e continua: “Vedo attraverso ciò che fa Giorgio l'intenzione che hanno questi Esseri di lavorare per il Cristo,  io posso solo accettare la Loro proposta di collaborazione, chi al mio posto la rifiuterebbe? Penso nessuno di voi. Io amo questa esperienza, non posso fare a meno di viverla, di stare vicino a Giorgio perchè so che questo è il mio ruolo e sento che tutto ciò che faccio ha una stretta relazione con il suo messaggio, a prescindere che uno possa crederlo o meno ... sono tanti anni che Giorgio porta avanti la sua esperienza come manifestazione vivente del Cristo e per me lo rappresenta in pieno, io mi sento di seguirlo e di portare questa testimonianza per lui ma anche per offrirla a tutti voi”. L'applauso dei fratelli accoglie con tenerezza le parole di Antonio e la presenza di Simona poi la parola passa a Giorgio: “Oggi ho sanguinato, il cielo mi sta dando più tempo di ripresa e sto sanguinando ogni due giorni, perchè il mio corpo è affaticato, mi sento stanco e questo è un segnale in più che io diminuisco e un personaggio fantastico, straordinario, immenso che è Gesù cresce. Devo scomparire lentamente, inesorabilmente e preparare il cammino alla Sua presenza che tutti voi godrete e vedrete spero il più presto possibile. Non ho l'autorità del Padre per conoscere il giorno della manifestazione di Gesù nel mondo ma so dalla Vergine e dal Cristo stesso che i giorni sono questi. Il mio corpo si consuma, la mia figura inizia a ritirarsi, è una allegria per me perchè è un segnale che io diminuisco e lui cresce. Ho l'obbligo, e lo sento con tutto il mio cuore, con tutto me stesso, in questo momento in cui Lui non può e non vuole manifestarsi a tutti, di parlare continuamente, costantemente, quotidianamente della Sua figura e dei Suoi insegnamenti, di ciò che Lui ha voluto dire nel vangelo, di ciò che Lui ha lasciato come mandato e come comandamento. Come sempre durante le sanguinazioni o anche durante i miei contatti, le mie visioni, ... Gesù mi indica i passi del Vangelo sui discorsi che Lui ha fatto duemila anni fa affinchè io possa diffonderli alla gente e spiegarli in un linguaggio moderno affinchè questi insegnamenti possano penetrare nei vostri cuori. Oggi, per esempio, Lui mi ha domandato: -Tu amico e discepolo mio sai qual'è la frase più importante che io ho lasciato scritto nei vangeli?- E io Gli ho risposto: -Maestro, Cristo mio, tutto ciò che Tu hai detto, per me è immenso, come posso eleggere la frase più importante se per me anche quando Tu respiravi davi un messaggio?!- E Lui mi ha risposto: -No figlio, c'è una frase che si distacca dalle altre e che riassume tutti i miei insegnamenti e Io voglio che tu la trasmetta a tutti i fratelli e alla gente che ti ascolta mentre si prepara il mio ritorno-. Giorgio prosegue raccontandoci che mentre Gesù parlava, i farisei che lo ascoltavano gli chiedono quando e come si sarebbe manifestato il regno di Dio alla quale domanda Gesù risponde: -Il regno di Dio e’ dentro di voi-. “Questa è la frase chiave affinchè le vostre anime si possano salvare”, continua, “perchè dentro di noi si trova la scintilla divina che viene dal Padre Sole, l'Intelligenza Cosmica, dobbiamo solo scoprirla, realizzarla e viverla. Io ringrazio il Maestro che mi da la chiave per poter aprire il terzo occhio e poter capire così tutte le Sue parole riportate nel vangelo ... tutti i Suoi insegnamenti d'amore, di misericordia, di tolleranza, della non violenza, ma anche della suprema giustizia divina, della interazione degli elementi della natura dell'universo con l'uomo, della intelligenza che ha la natura nel difendersi, dell'amare il prossimo tuo come te stesso, di chiedere giustizia per gli altri e non per te stesso, di porgere l'altra guancia ... Ecco cosa mi ha detto oggi. Lui me l'ha detto ed io ve l'ho trasmesso. Vi trasmetterò e scriverò il quinto vangelo”. Juan Alberto prende la parola per ringraziare Giorgio ed esprimere il profondo significato del valore della sua presenza, e per dare il benvenuto ad Antonio e Simona a nome delle arche argentine sottolineando l'importanza e la trascendenza di avere nelle arche la presenza di  un testimone vivente dei segni che ci confermano la veridicità della profezia che annuncia da duemila anni il ritorno del Maestro. Antonio ancora una volta sottolinea che sente più un miracolo stare accanto a Giorgio che filmare le astronavi che filma. “Ti ringrazio Antonio” dice Juan Alberto “per ciò che hai detto perchè è un sentimento che tutti condividiamo, Dio mi ha dato la grazia di poter stare al suo lato, di poter partecipare alla sua opera, di poterci sentire soldati di una missione che è trascendente e io non posso parlare molto di Giorgio senza emozionarmi” ... le lacrime e il nodo in gola interrompono il discorso di Juan Alberto che sostenuto da un applauso continua: “Il Cielo ci ha fatto un regalo e per tale motivo dobbiamo dimostrargli che siamo meritevoli di questo, dobbiamo tirare fuori tutta la nostra forza, per dire tutta la verità della menzogna in cui stiamo vivendo, dobbiamo trasformare in realtà questa utopia, queste sono le cose che ci hanno lasciato e queste sono le cose che dobbiamo far rivivere, grazie Giorgio, grazie Antonio”. La profondità spirituale carica di saggezza del nostro amato Juan Alberto ancora una volta ci accarezza l'anima con la sua cristallina e devota emozione. Lui, il Calice vivente è lì in mezzo a loro, anime pure e semplici della nostra Uruguay, e anime forti e battagliere accanto a lui per affrontare al di là dell'oceano l'ultima battaglia. Un sostegno che fortifica l'andare del guerriero. Il sostegno che gli sussurra continuamente “Non sei solo, siamo con te!”. Non solo Uruguay ma anche Argentina e altri Paesi del Latino America.
Diversi fratelli sono giunti insieme a Juan Alberto e Raul per la conferenza al Cinema Movie Center dove Giorgio presenterà Antonio e la sua storia. Le nostre carissime Ines e Carmen, la dolce Paula, la carissima famiglia Abrusky, il nostro amato nonno Edgardo, il nostro caro fratello Prasilio de la Pampa, i carissimi Omar Cristaldo e Jorge  Figueredo venuti dal Paraguay ed altri cari fratelli ... Ci ritroviamo il giorno precedente la conferenza nella nostra casa per una riunione operativa dove viene stabilito il calendario del prossimo viaggio di Giorgio, previsto per i mesi di ottobre/novembre prossimi. Abbiamo così modo di trascorrere piacevolmente un po' di tempo insieme, ed è sempre sentirsi in un unica grande famiglia. Sorrisi, baci, abbracci, carezze, sguardi che trasmettono  sentimenti d'amore, di tenerezza, di complicità, per trasmettersi la gioia di servire la vita, il Cristo, il suo strumento in mezzo a noi ... insieme.
Il giornalista Jean Georges Almendras apre l'incontro. “El Advenimiento – Antonio Urzi contattato extraterrestre presentato dallo stigmatizzato Giorgio Bongiovanni – Il ritorno del Cristo”, questo il titolo della locandina che presenta la conferenza. La sala del cinema Movie Center ospita circa 400 persone in attesa di vedere gli annunciati filmati, di conoscere Antonio Urzi e di ascoltare Giorgio. Il giudice Juan Alberto Rambaldo prende la parola: “Sono il responsabile di questa Opera nella Repubblica argentina” dice, “per me e credo per tutti, questo è un momento molto speciale, un momento speciale perchè si uniscono due aspetti trascendenti: il contatto attraverso un contattato e attraverso il segno vivente. Il testimone quindi della presenza extraterrestre, Antonio Urzi, ed il suo vincolo con l'aspetto spirituale personificato nella persona di Giorgio Bongiovanni, stigmatizzato, che per me e penso per tutti è un inviato del Cielo, colui che mi ha dato l'onore di considerarmi suo amico, la voce cantante che grida ai quattro venti il ritorno del nostro Maestro Gesù, il fatto più trascendente della storia dell'umanità”. Juan Alberto chiude la presentazione di Giorgio con quell'emozione spirituale che invade il suo spirito ogni volta che parla di lui e che non può che trasmettersi al pubblico presente. Poi a lui ancora il compito di presentare la storia del nostro missionario Raul Bagatello assente purtroppo per la febbre che ancora si mantiene alta ma che è presente con tutto il suo spirito con la sua Gaby insieme a noi, le parole lasciano quindi spazio ad  immagini che parlano da sole attraverso i volti dei nostri bambini di Funima. Il silenzio del pubblico in sala denota una grande attenzione, la serata prosegue con la presentazione di Antonio Urzi e la trasmissione del documentario realizzato per la Rai dai nostri fratelli della Studio 3tv sulla sua storia. Davanti agli occhi del pubblico le evoluzioni delle stupefacenti astronavi che solcano i nostri cieli e preparano l'umanità ad entrare in una nuova era, in una nuova dimensione in cui lo spirito prevarrà sulla materia. Una nuova era nella quale lentamente già stiamo entrando, all'interno della quale il nostro occhio avrà modo di allargare la sua vista per scoprire di essere parte non solo del  suo pianeta ma di una famiglia ancora più grande, quella cosmica. Lo schermo del cinema ci permette di entrare all'interno di quelle immagini, di quando in quando si possono sentire le espressioni di Antonio e Simona che spontanee si riferiscono a quanto stanno vivendo in quel momento durante le riprese. La gente con la bocca aperta e gli occhi sbarrati si lascia andare ad esclamazioni di meraviglia. Terminato il filmato, Giorgio invita Antonio a raccontare le sue esperienze vissute fin da quando era piccino ... croci di luce nella sua cameretta ... e poi queste astronavi che sempre hanno richiamato dal cielo la sua attenzione: “Grazie a Giorgio Bongiovanni” dice Antonio, “ho capito l'importanza di questa manifestazione e ribadisco che l'aspetto spirituale sta alla base del fenomeno”.  Antonio racconta quando Giorgio gli anticipò che avrebbe filmato una prossima manifestazione della Madre Celeste che poi si manifestò nel cielo e fu documentata per tutti in un modo che Antonio stesso non si sarebbe mai aspettato ... “Sono dei segni fantastici che stanno aumentando di frequenza in questi mesi ... vi assicuro che io non ho da guadagnarci niente a parlare di ufo perchè la gente spesso non crede, se volessi avere successo sfrutterei altri canali ...” dice Antonio. Avrebbe avuto infatti il successo materialmente assicurato con la sua professione di stilista e la sua conoscenza ed esperienza nel mondo dello spettacolo anche all'interno delle nostre televisioni nazionali, poi continua: “Io sono accanto a Giorgio perchè so, per mie esperienze personali che ora non vi sto a raccontare, che Giorgio rappresenta il segno vivente che racchiude tutti i segni. Lo seguo dal 1995 e da 5 anni con Simona, lui è un essere veramente speciale. Io sono solo un mezzo del cielo, un uomo di buona volontà, ma solo Giorgio può dare il messaggio di Cristo. Sono una persona comune, ho i miei giorni si e i miei giorni no, ma ho questa esperienza straordinaria che vivo e che ogni giorno vedo che si sta avvicinando sempre di più a noi”. Giorgio che come sempre cerca di contenere i sentimenti che Antonio manifesta nei suoi confronti prosegue parlando al pubblico di Montevideo. Parla dell'onore di poter presentare al pubblico persone che hanno questo tipo di esperienze manifestando la speranza che altri ragazzi come Antonio  in tutto il mondo possano divenire testimoni di questo straordinario fenomeno per il bene di tutta l'umanità. Erika sale sul palco per comunicare la direzione del nostro sito internet al quale fare riferimento per eventuali forme di collaborazione o di contatto ed informa i presenti del lavoro costante della nostra redazione, del nostro gruppo di cultura che lavora a favore della vita, contro il nucleare ecc. e della redazione Antimafia nata anche a Montevideo diretta dal capo redattore Jean Georges Almendras.
Giorgio prende la parola: “Questo signore che sta alle mie spalle (l'immagine di Gesù sul lago di Tiberiade) è il punto di riferimento massimo, si chiama Gesù Cristo. Ora vorrei rivolgervi delle domande: La realtà extraterrestre, Gesù Cristo e i grandi Maestri Universali potrebbero ritornare d'accordo alle loro profezie? È possibile che possano scendere da una astronave? Se Gesù è nato in una grotta, se il Cristo si manifestò come uomo, se fu crocifisso, se una stella in cielo segnò la via ai Re dell'Oriente, perchè non potrebbe ritornare oggi con una civiltà extraterrestre, una civiltà di esseri umani convertiti in angeli? La visita extraterrestre è una realtà che ci dimostrerà che Lui, Gesù Cristo, è il figlio di Dio, che ha redento altre civiltà nell'universo, io non soltanto lo credo ma metto in gioco la mia vita per dimostrarvelo. Questa è una realtà che si relaziona con i grandi maestri spirituali e con i grandi insegnamenti cosmici che abbiamo ricevuto nei secoli”. Giorgio prosegue spiegando che la manifestazione al mondo di questi esseri evoluti cambierebbe le sorti della nostra umanità, niente più guerre, niente più fame, malattie, ingiustizie. Come potrebbero quindi annunciare la loro presenza coloro che hanno in mano le sorti delle nostre nazioni, governanti folli, potenze economiche affamate di potere? “Vi dico un altra blasfemia” continua, “se scendesse un'astronave e una nuova civiltà ci offrisse la propria tecnologia e la propria etica terminerebbe all'istante la proprietà privata. Ora verrò accusato di essere comunista, ebbene si, sono un comunista, un comunista cristiano. Tutti potremmo usufruire delle ricchezze che ci offre il nostro pianeta, potremmo godere delle sue incantevoli bellezze, una civiltà extraterrestre ci potrebbe risolvere tutti i problemi economici, politici, sociali, potrebbero anche proporci di ripulire il nostro pianeta, e ora che le risorse economiche stanno terminando e che il petrolio è quasi finito ci offrirebbero una energia alternativa, questo potrebbe cambiare il mondo ma ci sono molti che non lo vogliono cambiare, noi si, per questo per noi la realtà extraterrestre è la verità più grande di tutta la storia dell'umanità dopo quella della presenza del Cristo. Grazie”. Un forte applauso chiude l'intervento di Giorgio che viene circondato dalla gente che lo ringrazia, lo abbraccia, lo saluta, i fratelli gli si stringono accanto  fino all'uscita del centro commerciale.
Sono giorni intensi, concentrati, tra diffusione del messaggio, incontri spirituali, organizzazioni operative. Lui, messaggero di Dio, la voce che grida nel deserto, non si ferma, una volontà che supera qualsiasi ostacolo umano. L'abbiamo visto partire dall'Italia carico di una stanchezza difficile da descrivere a parole, la preoccupazione che quel corpo fisico non potesse reggere ancora tanto, poi come sempre in lui la capacità di morire e rinascere ogni giorno.
Con la coordinazione di Georges Almendras, Giorgio ha rilasciato, insieme ad Antonio e Simona, delle interviste per alcune trasmissioni che annunciavano la conferenza pubblica e la presenza di Antonio in terra di Uruguay: a Canal 4, centro Montecarlo de noticias, dove lavora Georges Almendras è stata realizzata un’intervista per il notiziario più importante a livello nazionale, a Canal 21 Montecable è stato mandato in onda il bellissimo e approfondito programma “Enigmas” realizzato da Almendras sul caso di Antonio legato alla missione di Giorgio e alla situazione mondiale, un’altra intervista a Giorgio è stata trasmessa su Fm Alfa, un’altra su CX30 Radio Nacional. Un grande avviso pubblicitario è stato pubblicato nel quotidiano nazionale “El Pais”. In contemporanea è proseguita la coordinazione insieme ad Almendras del sito Antimafia sezione Montevideo, con Gonzalo quella del sito di Giorgio che porta il nome dell’associazione Unpuntoenelinfinito, con Anubis la sezione della corrispondenza, con Chacho la coordinazione dei vari lavori manuali, con Erika la coordinazione generale e quella riguardante tutti i lavori di realizzazione video che, dopo l'uscita di scena di Sebastian, ha dovuto prendere nella mani. Tutti siamo necessari per il Cielo ma nessuno è indispensabile, questo è chiaro, se lasciamo la mano di chi da lassù ce l'ha tesa, quella mano divina ne troverà subito un altra ben felice e onorata di poter essere stretta. Chi perde, se lasciamo, siamo soltanto noi stessi. Nessun altro. Proseguono le varie riunioni e coordinazioni con l'arca, con il gruppo di cultura, con Elena e i responsabili del nostro amato comedor, con le redazioni del centro direttivo in Italia, tra cui quella Antimafia che sta organizzando la conferenza e l'importante manifestazione che si terrà a Palermo per la commemorazione della strage di via D'Amelio. Insomma un lavoro ed una responsabilità enormi che aumentano ogni giorno che passa. Tra gli incontri all'arca uno in particolare è stato dedicato ad Antonio e Simona  dove si è esibito il complesso Ultima Imagen, il gruppo in cui suona il nostro caro Gonzalo, il fratello di Claudia sua moglie e un altro caro amico fraterno. In un’armonia di suoni ed immagini viene trasmesso il messaggio universale che unisce i nostri spiriti assetati di quell'amore e quella giustizia che solamente con il ritorno del Cristo potranno essere nuovamente instaurati sulla terra. Poi le note di un armonia toccano le sensibili corde del nostro spirito, note che dal cielo alla terra parlano formulando musiche astrali. Giorgio suona alcuni brani incisi negli anni passati. Andiamo via con quelle note nel cuore portandoci dentro l'amore dei nostri fratelli, il prezioso dono dei bambini del nostro comedor che attraverso Elena ci hanno inviato un angioletto con tante cartine colorate con sopra scritti i loro nomi e i loro dolci pensieri.
Antonio e Simona lasciano quindi la città di Montevideo per andare in Argentina e precisamente a Cordoba da dove poi partiranno insieme a Raul e ai fratelli di Funima per visitare i nostri comedor sulle Ande.
Ma è un momento molto delicato per questa parte del Latino America. Dopo il Messico infatti anche Argentina e Uruguay sono state colpite dall'allarme della peste suina. Il virus A/H1N1  si propaga tra la gente in una forma incredibilmente rapida. Il panico si estende a tutta la popolazione. Improvvisamente ci sembra di vivere all'interno di un film apocalittico sulla fine del mondo e tutti i discorsi che abbiamo ascoltato in questi anni, tutti i messaggi ricevuti, le profezie  che ci avevano messi al corrente dei segni che saremo andati a vivere divengono improvvisamente realtà. La televisione trasmette continuamente l'alto livello di emergenza sanitaria e viene dichiarato lo stato di pandemia. I nostri bambini si ammalano, la febbre alta ha il sopravvento, i medici vengono a visitarli, anche Georges Almendras in casa viene attaccato dal virus che dilaga. Viviamo giorni di estrema attenzione e anche di preoccupazione nelle nostra casa insieme alla nostra Erika, alla dolce Marinella, alla cara Anubis e alla cara Rachel anche se sappiamo che il Cielo è presente e che stiamo servendo la Sua Opera. Giorgio prosegue con tutte le Sue attività attento però a tutto ciò che ci accade intorno, non facendo mancare la sua tenerezza ai nostri bambini. Le attenzioni sono fissate sulla pulizia, sulla disinfezione delle stoviglie, sul lavarsi spesso mani, bocca e base delle narici con acqua e sapone o con l'acool in gel antibatterico che sembra sia il miglior strumento preventivo per non venire contagiati oltre ovviamente il tentare di tenere alte le difese immunitarie e di assumere vitamina C. Erika, dopo aver superato da pochi giorni un improvviso intervento chirurgico, con anestesia totale, vissuto in 24 ore comprese le dimissioni (un intervento che ci è sembrato più di natura extraterrestre che umano visto l'andamento incredibilmente rapido e incisivo dell'operazione), si trova ad affrontare, insieme a tutte le attività operative che la presenza costante di Giorgio comporta, anche il ricovero in ospedale di Georges Almendras per una complicazione dell'influenza che gli ha provocato una Polmonite bilaterale. La situazione negli ospedali è da piena apocalisse, tutta la gente che passa, staziona, visita, si ricovera è  protetta da una mascherina che copre naso e bocca ... i medici stessi sembrano non capire quanto stia accadendo realmente, appaiono disorientati, sono costretti a rispondere ogni giorno a migliaia di chiamate, ad assistere migliaia di pazienti.
Il Tamiflù è il farmaco antivirale della casa farmaceutica Roche (Leggere allegato alla cronaca, ndr.) che viene consigliato a coloro che hanno problemi respiratori e che pensano di avere contratto il virus dell' “Agripe A”. Veniamo a sapere da alcuni medici che in realtà il novanta per cento dei pazienti con febbre alta ai quali era stato analizzato l'essudato era stato diagnosticato il virus  A/H1N1. La situazione è fuori dal controllo. Ci dicono di chiamare con urgenza quando i sintomi sono: febbre alta, difficoltà respiratoria, dolori alla schiena, alterazioni cutanee. L'allarme intanto continua a salire, viene data la notizia che in Argentina sono state chiuse le scuole anticipatamente alle vacanze invernali, i teatri, i cinema, tutti i locali di attività pubblica sono chiusi. La paura dilaga. La conferenza di Giorgio e Antonio prevista a Buenos Aires per l'11 luglio viene annullata. Malgrado ciò la domenica mattina i fratelli lo aspettano con ansia nella sala dell‘hotel Bauen dove si terrà la conferenza stampa per le radio che trasmettono per la nostra associazione “Dal cielo alla terra”, poi nel pomeriggio è previsto l'incontro delle arche.
Tutto è pronto. L'emozione è forte. Il desiderio di sentire finalmente Giorgio parlare è immenso, di potergli rivolgere tutte le domande, soprattutto nella situazione drammatica che si sta vivendo.
Iniziano le domande alle quali le risposte giungono con una conoscenza, una coscienza, una vibrazione che disseta lo spirito di chi ascolta. Come sempre. Noi da Montevideo insieme ad altri fratelli da altre parti del Sud America e dalla stessa Italia seguiamo l'incontro grazie ai nostri carissimi fratelli de La Plata che attraverso il collegamento skype ci danno la possibilità di essere presenti. Accanto a Giorgio, come sempre, Juan Alberto Rambaldo e Raul Bagatello e questa volta anche Antonio Urzi.

Daniel -  FM Radio Rosario
Come dobbiamo prepararci alla seconda venuta di Cristo?
Dobbiamo prepararci avendo dentro la conoscenza profonda della vita del Cristo, quella soprattutto che Lui ha vissuto  quando ha personificato Gesù sulla terra. Una conoscenza profonda del Suo messaggio, dei Suoi insegnamenti, della Sua passione, della Sua abnegazione, della sua dedizione e della Sua autorità divina. Non saremo pronti al Suo ritorno se non conosciamo le parole che Lui ha detto, è sufficiente conoscere quelle riportate nei vangeli canonici, con la coscienza che ciò che lui ha detto duemila anni fa, lo diceva per l'intera umanità e parlava per questo tempo “... non passerà questa generazione (Era) prima che tutto ciò che vi ho detto si compia” e questa Era sta giungendo al termine (era dei pesci). Dobbiamo quindi capire il messaggio per metterlo in pratica seguendo l'esempio che Lui ci ha dato, dobbiamo prepararci interiormente ad aspettare e ad essere protagonisti e testimoni delle Sue profezie che si compiranno in questo tempo, in questa epoca, in questa generazione. Ma l'unico modo per essere preparati a riceverlo è rinunciare a tutto, a tutto ciò che abbiamo, a tutto ciò che siamo, rinunciare a tutti i nostri progetti umani. Se non faremo questo, non riceveremo bene il Suo ritorno ... io conosco il Cristo ... restereste traumatizzati ... siamo in mezzo alla fine di una guerra e sono in gioco le nostre anime ... è la seconda offerta di redenzione, quella definitiva per i chiamati affinchè possano convertirsi in eletti ma per fare questo devono cristificarsi cioè dare la vita per il Cristo che non significa per forza dare la vita fisica ma tutto se stessi si. E questo non lo dico io, l'ha detto Lui. La mia missione è spiegare il Vangelo.

Carmen de Huertos -FM “Radio platino 1043”
Le 12 tribù d'Israele sono incarnate sulla terra e stanno preparando la seconda venuta di Cristo con differenti ruoli? Quali sono?
Le 12 tribù d'Israele sono l'umanità perchè Israele sia nel male che nel bene si è espansa in tutto il mondo e la sua genetica si è moltiplicata. Quelli che facevano parte della tribù di Giovanni il Battista e Giovanni l'evangelista si sono incarnati nei popoli latini e sono i dodici mila eletti, poi ci sono altri chiamati nel mondo che raggiungono il numero di circa 7 milioni di persone facenti capo alle 12 tribù  sparse nel mondo. Non tutte hanno il compito di annunciare la seconda venuta di Cristo ma tutte stanno lavorando per Lui, chi nella sezione scientifica, chi ambientalista, della giustizia sociale, nel campo spirituale, vi sono apostoli incarnati nella religione di Krishna e nelle altre religioni nate nel mondo ma quelli che annunciano massivamente la seconda venuta sono i Suoi precursori, i due Giovanni, quindi la tribù giovannea e quindi anche tutti voi. Non so se è una missione migliore o peggiore delle altre, sicuramente è la missione più difficile.

Alicia Conti - FM “Los signos de este tiempo” Buenos Aires
Come fare a far capire alla gente che la santa ira di Dio che si manifesterà attraverso gli elementi della terra in realtà è un grande atto d'amore?
In un modo laico, dicendo: “Credi alla natura? Credi alla scienza medica? Allora ti chiedo: cosa fa un medico quando hai un virus nel corpo che ti sta uccidendo? Ti somministra un potente antivirale. E cosa fa lo stesso tuo cervello? Crea degli anticorpi affinchè possano uccidere il virus per salvare la tua vita. Allora adesso ti chiedo: l'uomo è un virus o è un enzima obbediente al metabolismo umano?”. Se la risposta è: l'uomo è un enzima obbediente, allora gli dai l'indirizzo di uno studio psichiatrico perchè evidentemente è una persona che vive al di fuori dalla realtà. Se invece ti risponde che effettivamente l'uomo sta distruggendo tutto, gli domandi: “E allora cosa dovrebbe fare la natura in questo momento? È la Legge cosmica che agisce non è questione di credere o di non credere. A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.
Oppure in un modo spirituale per i credenti, domandando: “Credi in Dio, credi nel Cristo o  in qualsiasi profeta o maestro spirituale? Ebbene è riportato in tutti i testi biblici che quando l'uomo disobbedisce, disobbedisce, e disobbedisce ancora tante volte, alla fine interviene la giustizia divina, nella nostra religione vediamo il Signore Iddio intervenire con diluvi universali, calamità naturali ecc, in quelle orientali con le spade di Krishna che taglia le teste ... Se l'uomo attenta alla evoluzione delle anime pacifiche, deboli, innocenti, allora Dio, questa Sacra Trinità interviene”.
Se poi non capiscono neanche così allora come disse Gesù “ ... scuotete la polvere dai vostri calzari e andate via, andate ad annunciare la santa novella in un altro luogo dove sarete accolti con gioia.

Anita FM de “Frequencia joven”  Rosario
Come facciamo a trasmettere ai giovani che dobbiamo mantenere le mani salde nell'aratro? In realtà sono molto pochi i giovani rispetto a quelli che potrebbero essere, sono pochi quelli che ascoltano e che danno riscontro anche attraverso le trasmissioni radio che facciamo, come facciamo a fargli capire che sono loro i protagonisti di questo tempo, i protagonisti della seconda venuta?
Dobbiamo trasmettere loro che la vita è sacra, che la vita non è soltanto ciò che vediamo nel mondo. Voi giovani che avete questa coscienza dovete dire agli altri giovani: “Noi siamo il futuro di questo pianeta e noi dobbiamo lavorare e lottare per una alternativa in questa società inutile, apatica, indifferente. Noi giovani abbiamo tutte le ragioni per protestare, per ribellarci a questo sistema ma dobbiamo cambiare la forma di fare questo perchè non ci rendiamo conto che quando ci ribelliamo a questo sistema consumando la droga stiamo facendo ciò che il sistema vuole: annientare la nostra coscienza. Quando andiamo ad un concerto rock e perdiamo la testa, il controllo di noi stessi, come forma di protesta contro il sistema, noi stiamo facendo esattamente il gioco del sistema: annientarci, distruggerci dentro per distrarci dai veri valori della vita che noi amiamo. Noi dobbiamo protestare difendendo le cause giuste, addirittura scendere nelle strade, nelle piazze, o anche attraverso concerti musicali dove però diveniamo promotori di campagne contro la droga che è un mezzo del sistema per distruggerci. Dobbiamo unirci per combattere le nostre battaglie in una vera rivoluzione sociale, pacifica, ma con la speranza, la determinazione e l'obiettivo che qualcosa deve cambiare. Oggi la speranza di noi giovani che crediamo nel Cristo si è trasformata in certezza perchè sappiamo che Lui compirà le Sue promesse”. È importante che voi giovani parliate e trasciniate altri giovani perchè voi siete in grado di non annoiarli come noi grandi, con idee sempre nuove e creative per trasmettere e far capire loro che il messaggio da trasmettere deve essere costruttivo e non distruttivo come i nostri giovani fanno senza rendersi conto. Dobbiamo mettere in atto una vera rivoluzione fondata sul risveglio delle coscienze e sul cambiamento. E poi un altra cosa importante Anita: dire sempre e continuamente no alla guerra, no a qualsiasi tipo di guerra. Perchè con la droga sono riusciti a fermare i nostri giovani, ora hanno anche un altro obiettivo: quello di mandarli in guerra con la scusa di difendere la patria, dell'antiterrorismo, della globalizzazione ecc., offrendogli uno stipendio cospicuo. Dite loro di non accettare mai proposte del genere perchè è un grande inganno. Sapete che ai giovani soldati  vengono date delle droghe per farli diventare più aggressivi? Non avete idea fin dove le menti diaboliche sono arrivate.

Se avessimo accettato la redenzione
Se avessimo accettato la redenzione, da scimmie saremmo divenuti esseri intelligenti e addirittura evoluti, Angeli, così come i nostri fratelli extraterrestri, invece rifiutandola da scimmie siamo divenuti serpenti.

De la Plata - FM “La vida en el universo”
Volevo chiederti una opinione su ciò che sta accadendo in Argentina con la peste suina (Agripe A)
Immagina di vedere in lontananza un uragano che si sta formando, vedi le nuvole che si ingrandiscono, si gonfiano e diventano sempre più nere. Ad un certo punto iniziano a scendere delle gocce da queste nubi nerissime che ti avvisano che sta per arrivare una tempesta. Queste gocce sono le pandemie che si stanno manifestando in questo momento, ma ciò che dovrà arrivare non ve lo potete nemmeno immaginare. Se già adesso c'è il panico, la paura, la confusione, figuriamoci quando si scatenerà l'uragano ciò che accadrà nel cuore della gente! Non so se questo virus è stato creato dall'uomo o dalla natura ma so che si tratta di quelle famose goccioline che annunciano che quell'uragano sta per arrivare. L'apocalisse è un miscuglio di interventi della natura (inviati da Dio) e dello stesso uomo (procurati dalla Legge di Causa-effetto).

Mirta de Mayo -  FM “Anunciando el retorno”
Raul com'è la situazione di Funima rispetto a quanto sta accadendo?
Raul: Dietro l'aiuto ai bambini in realtà vi è l'obiettivo di risvegliare le persone ad aiutare il prossimo e per me in questo non siamo cresciuti per niente. Vi è un cambio in Funima che è un ordine della Madre Celeste quello di trasformare i comedor in ospedali, iniziare a realizzarli, a preparare i medici che vi andranno affinchè tutto sia pronto per il 2010. Questo virus così come ha detto Giorgio rappresenta solo una goccia di ciò che accadrà per questo dobbiamo essere pronti oltre che ad alimentare i bambini anche a curarli. Penso che questo virus sia di natura umana e faccia parte del progetto di sopprimere il 70 per cento della razza umana. Funima è forte perchè sta aspettando il ritorno del Cristo e perchè abbiamo grandi persone come Giorgio, Antonio, Juan Alberto che lavorano per annunciare la Sua venuta.

Felipe – AM “Radio Fortaleza” Paraguay
Negli ultimi tempi in Paraguay ci sono state delle lacrimazioni della Madonna di lacrime umane e di sangue ed è apparso il volto del Cristo nella corteccia di un albero e in una parete, che segni sono per il Paese?
Sono segni positivi perchè vi è la presenza del Cristo, ma anche negativi perchè le immagini sacre quando lacrimano sangue annunciano eventi drammatici ma non solo per il Paese dove si manifestano ma per il mondo. La Vergine quando piange di amore o di dolore piange per tutta l'umanità.

Paolo Paolini - FM “Tierra viva” Rosario
Cosa pensi del papa?
Mi dispiace, ma non lo riconosco come rappresentante del Cristo, assolutamente, lo rispetto tanto perchè mia mamma è credente e per lei è qualcosa di importante, per amore a lei fino a questo momento non mi sto irritando tanto forte contro questa persona ma se un giorno il Cielo mi darà l'ordine lo farò perchè è una grande ingiustizia, un inganno, un tradimento ... ho il sospetto che il papa stesso che è un grande teologo sia arrivato ad un punto tanto irreversibile che non possa più tornare indietro e rivelare una verità, sebbene piccola, perchè significherebbe l'autodistruzione del vaticano. Il vaticano è un'istituzione nefasta, anzi è l'unico stato del mondo governato da un monarca che ha un potere assoluto. Ho scoperto ultimamente, durante una investigazione che ho fatto per volontà del Cielo, riportata nella mia rivista in un messaggio articolo dal titolo “crimini in vaticano”, che il vaticano ha una banca che si chiama istituto opere religiose e ho scoperto che questa banca è una delle più ricche nel mondo. È la banca che non ha attraversato crisi durante la crisi economica mondiale, è la banca dove i narcotrafficanti e i mafiosi hanno lavato il denaro sporco. La chiesa di Cristo è macchiata dal sangue degli innocenti che i Suoi rappresentanti hanno torturato e ucciso quindi chiedo al Cristo di fare giustizia prima di tutto con loro. Ho scoperto che è una organizzazione molto più potente di quanto io potessi immaginare. Ora capisco perchè un Presidente degli Stati Uniti si inginocchia davanti ad un papa. Non è una forma di rispetto è qualcosa di più, molto di più. È una potenza economica, è un centro di organizzazioni mondiali, diabolico, chi vi entra all'interno se poi vuole uscire muore. Ciò che vediamo nei film è ridicolo rispetto alla realtà. Ma inizia lentamente ma anche inesorabilmente l'autodistruzione del vaticano, non della chiesa, la chiesa è una cosa, il vaticano è un altra. Io sono cattolico, credente, praticante ma pratico gli insegnamenti di Cristo non del vaticano, difendo i veri sacerdoti ma accuso i criminali della chiesa cattolica, difendo la teologia della chiesa ma quella dove all'interno vi era anche lo studio della reincarnazione che cancellarono. La reincarnazione, l'eternità dell'anima, la seconda venuta di Cristo, i mondi abitati, c'è tutto nella nostra chiesa, è il vaticano che ha manipolato gli insegnamenti della chiesa cattolica. Io riconosco i sacramenti, il battesimo, la comunione, il segno della croce, il padre nostro, non riconosco i santi che ha eletto il vaticano come papa Borgia che era un criminale perverso, non riconosco la ricchezza e la corruzione del vaticano ma difendo la vera chiesa. Noi siamo i riformatori della chiesa cattolica, lo sono tutti coloro che stanno facendo una rivoluzione dal basso in attesa della venuta di Cristo. In questa ultima incarnazione io sono al di fuori della istituzione cattolica perchè altrimenti non avrei potuto fare la missione che sto facendo.

Veronica  Mendez - Buenos Aires
L'anticristo.
Può essere che un giorno possa apparire un deus ex macchina che dice: io soluziono tutto, ma non sarà lui l'anticristo, l'anticristo è un sistema e i veri anticristo mai appariranno in uno schermo, stanno sempre dietro. Colui che incarnerà l'anticristo apparirà quando apparirà il Cristo, ma ti prometto che prima che il Cristo si manifesti, i due testimoni, Enoch ed Elia, smaschereranno il suo volto di fronte al mondo.

Carmen de Huertos - FM “Revelaciones de las rosas”
Cosa significa cosmicamente la seconda venuta di Cristo?
Significa salire di frequenza, dalle basse-medie frequenze alle alte, per ciò che si riferisce questo pianeta, il nostro sistema solare ed una parte della galassia. Significa che il nostro pianeta che è una delle spose del Padre Sole, l'anima gemella, che in questo momento è crocifissa dalla malvagità degli uomini, trasformerà questo sistema solare dandogli una carica di energia più elevata e questo andrà ad influire su tutti i pianeti e anche sullo stesso sole. Questo processo inizierà il 21 dicembre del 2012 quando il sole, la terra e il sistema solare saranno di fronte al centro della galassia, e si concretizzerà definitivamente quando il Cristo si manifesterà sulla terra perchè il Sole cristico cioè l'intelligenza cristica compenetra Gesù. In quel momento sarà dato inizio alla nuova era. Quando Gesù Cristo si manifesterà sulla terra inizierà un nuovo cambio per il sistema solare che compirà la sua missione in 5 mila milioni di anni, al suo termine si concluderà la missione di questo sole che si spegnerà. Dalle informazioni che mi hanno dato i Guardiani Cosmici che conoscono l'evoluzione dell'universo, il sistema solare farà un salto di qualità a prescindere dal fatto che già nel nostro sistema solare ci sono pianeti abitati, perchè manca il salto dimensionale della parte più bella che è la terra. È programmato che l'altro sole, Giove, che in questo momento è una stella addormentata, piccola, si incendierà nuovamente e quando si accenderà raddoppierà la sua grandezza e ritornerà ad essere un sole, questo darà un salto di qualità a tutto il sistema solare e qui nella terra la notte scomparirà. È scritto anche nell'apocalisse “... in quel giorno la notte sarà giorno e il giorno splendore”. Ci sarà un cambio umano, il dormire sarà molto differente, la vibrazione molto differente e tanto di più.

Alicia Conti - FM “Los signos de este tiempo” Buenos Aires
Siamo prossimi al compimento dei tuoi 33 anni di opera spirituale, si può dire il numero della vittoria di Gesù Cristo nel quale rivelò chi era. Questa coincidenza nella tua missione significa qualcosa?
Si. Significa qualcosa.

Cosa sente Gesù Cristo nell'attesa del Suo ritorno in questo mondo?
Si, questo anno compio 33 anni di cammino spirituale. Ho conosciuto Eugenio Siragusa esattamente nel luglio del 1976. Ero molto giovane e così iniziava il mio cammino, sono passati 33 anni da quel giorno e mai neanche un solo minuto ho lasciato questo percorso, vi ho trascorso tutta la mia gioventù, gli anni più belli della mia vita li ho dedicati al centro studi fratellanza cosmica dove mi sono iscritto sentendomi come l'ultimo dei suoi iscritti. Ho ancora lo stemma con il disco volante e le due mani che si stringono. Ciò che ti posso dire rispondendo alla tua domanda è questo: in qualunque giorno, iniziando dal giorno successivo l'incontro delle arche che faremo a Rosario nel mese di Novembre, potrò scomparire. Questo significa per me 33 anni. Qualunque giorno a partire dai primi giorni di dicembre potrei terminare la mia missione come potrei invece anche, secondo la volontà Dio, restare per altri 33 anni. Il Cielo mi prepara a questa possibilità e anche voi dovete prepararvi a quel giorno. So che voi desiderate che io stia qui, così come anche la mia famiglia e voi sapete quanto amo la mia famiglia ma so che mi devo preparare anche al fatto che se un giorno il Cielo mi chiama devo andare via. Tutto il tempo che il Cielo mi permette di restare in questo mondo non sarà per merito mio ma sarà per merito delle vostre preghiere, questa è un altra cosa che io so, il Padre potrebbe commuoversi come Mangiafuoco nel libro di pinocchio. Ma, fino a quel momento, fino a quel giorno, so che devo combattere ... la missione in Sicilia si sta preparando in una forma molto grande ma il compimento dei 33 anni significa questo: -Preparati che in qualunque giorno posso chiamarti!-
L'altra domanda invece: Cosa sente Gesù ... come posso risponderti? ... Io non sono il Cristo, posso dirti però che quando Lui mi fa sentire il Suo amore, il Suo dolore, che porto nel mio corpo quasi tutti i giorni, mi trasmette, con la Sua sofferenza, con la sanguinazione dalle Sue stigmate, molta pena. Credo che il dolore più grande che sente il Cristo sia la pena per l'umanità e per questo vuole manifestarsi con giustizia, per salvare i suoi amici, gli eletti e gli innocenti, sento che ha voglia di intervenire e non può perchè il comando di tutto ce l'ha il Padre Adonay, Lui darà l'ordine a Suo figlio di intervenire e Suo figlio è pronto ma il Padre Adonay ha le Sue ragioni cosmiche per aspettare il giorno e l'ora che Lui solo sa.

La conferenza stampa termina qui. Dopo un break di poche ore ci si ritrova nel primo pomeriggio per la lezione spirituale, per l'incontro con le arche, tutte le arche dell'Argentina, alcuni responsabili della nostra arca in Paraguay, alcuni fratelli di Montevideo e alcuni di Neuquen dove Giorgio nella prima parte di questo viaggio si è recato per una conferenza pubblica e per fondare una nuova arca di cui si è parlato in una precedente cronaca di Erika Pais. Mentre i fratelli del Cile impossibilitati a venire hanno nei giorni precedenti tenuto un incontro con Giorgio via skype fissando un prossimo appuntamento con lui in Cile per una conferenza pubblica nel mese di Novembre.

Dopo la visione del documentario sulla storia di Antonio, quello che avrebbe dovuto essere un incontro privato tra arche si trasforma in una vera e propria conferenza con la presenza di circa 130 persone tra fratelli e simpatizzanti. Vengono rivolte ad Antonio alcune domande alle quali lui risponde raccontando le sue esperienze dall'età della fanciullezza fino ad oggi e la sua profonda ed emozionante esperienza, vissuta insieme a Simona, Raul e Gaby, durante la visita ai vari comedor dislocati sulla bellissima catena montuosa andina che, manifesta Antonio, segnerà ancora più profondamente la sua vita. Il discorso prosegue poi sul racconto delle sfere filmate durante la permanenza nella nostra casa di Montevideo delle quali noi stessi siamo stati testimoni, della bellissima astronave filmata a Capilla del Monte alla presenza della carissima famiglia Abrusky ed un’altra bellissima esperienza, purtroppo non filmata, vissuta ad Alto de Las Juntas con Raul e Gaby per circa trenta minuti ... “La gente non guarda più il cielo per questo non vede niente” dice Antonio. La parola passa nuovamente a Giorgio che si sofferma ad approfondire l'importanza della missione di questo “nostro” testimone della Verità. “Lui” dice “è un testimone che deve dare un segnale pacifico a tutta l'umanità, per me è un’allegria, un onore avere un fratello che fa parte della nostra opera che è stato contattato per essere testimone della Loro presenza. ... che filma i migliori avvistamenti al mondo ... e questo è, per me personalmente, un autentico regalo che ci ha dato il Cielo premiando più di cinquanta anni di sacrifici, di persecuzione, e non mi riferisco a me ma al mio maestro Eugenio Siragusa che a quel tempo non aveva la possibilità di avere prove filmate della Loro presenza, tranne una foto importante ... dopo nel tempo mi è stato dato un segnale a livello spirituale che poi Setun Shenar mi confermò ... Antonio è stato preparato perchè un giorno possa filmare una evidenza mai filmata prima nella storia umana, un contatto diretto tra questi Esseri ed una persona sulla terra con la quale parleranno e alla quale daranno un messaggio. Nella storia biblica troviamo molti di questi eventi ... i pastori che vedevano queste luci nel cielo e degli Esseri angelici che annunciavano la nascita del Salvatore ... l'incontro del nostro patriarca Abramo nel querceto di Mamrè con tre Esseri, uno dei quali, quello al centro, era un Essere Cristico personificato dal Padre Adonay ... la trasfigurazione del Cristo alla presenza degli apostoli che scende da una nuvola di Luce dalla quale scendono anche Elia e Mosè. Gli Esseri extraterrestri hanno deciso per ordine dei Maestri Cosmici di creare questo evento in questo tempo. Un candidato, che possa filmare questo incontro tra un messaggero di Dio, che potrebbe essere il vostro fratello che vi parla, e questi Esseri e trasmetterlo al mondo, è Antonio Urzi. La missione di Antonio è estremamente importante. La parte negativa che attacca la missione di Cristo non vuole che accada questo perchè un documento di tale portata, a prescindere che il vaticano o la scienza diranno che si tratta di un filmato hollywoodiano, risveglierebbe la coscienza di milioni di persone che si renderebbero conto di quanto sta accadendo. Un evento che cambierebbe la mentalità di milioni di persone, non fatevi illusione però che l'umanità possa cambiare, anzi sarà l'opportunità per molti di ferirci, criticarci, a prescindere dal fatto che sarà qualcosa di straordinario. Accadrà in un luogo della terra che potrebbe essere tra il Latino America e l'Italia. Potrebbero essere Giorgio Bongiovanni e Antonio Urzi i designati al compimento di questa profezia a condizione che si mantengano disponibili, integri, incorrotti, onesti e che non abbiano alcuna intenzione, neanche minimamente, di vendere tali immagini mai filmate nella storia dell'umanità. Se tutto dovesse proseguire così come in questo momento, vi posso assicurare che tutto ciò accadrà. Ma se non dovesse accadere con Giorgio ed Antonio perchè non saranno stati reputati idonei, l'evento accadrà ugualmente ma con altri strumenti perchè ci sono anche altri candidati al mondo.
Tutte le missioni che portiamo avanti, a partire da me, da Raul, da Juan Alberto e tutti voi sono parte di un unica missione e si riuniscono nel cuore del nostro Signore Gesù il Cristo. Se Satana ci vincesse non impedirebbe certamente la manifestazione del Cristo ma sicuramente la potrebbe ritardare, perchè prima del Suo ritorno il numero dei chiamati da risvegliare deve essere raggiunto. Dobbiamo essere integri. Sappiamo e vediamo che Simona e Antonio non sono di questo mondo ma questo mondo può prendere anche loro se sottovalutano la capacità della forza negativa nel mettere ostacoli ai messaggeri di Dio. Antonio è un essere libero, ed io voglio che lui si senta tale, non sottomesso o condizionato, che lui parli della sua esperienza, ma certamente deve sottostare alle regole di questo cammino se vuole portare fino in fondo questa missione perchè gli extraterrestri sono molto esigenti. Io li conosco personalmente, Loro sono integri e vogliono da noi integrità a prescindere dal fatto che conoscono il mondo in cui viviamo dove ci sono limiti, debolezze ma  quando ci chiedono di diffondere un messaggio e noi accettiamo, Loro pretendono la nostra disponibilità totale”.
Le missioni del Cielo si concretizzano in mandati che i missionari, messaggeri, contattati devono compiere. Una di queste, quella della “Fundacion los niños del mañana” affidata dalla Vergine Madre al nostro Raul Bagatello.
Un libro, giunge nelle mani di Giorgio, inaspettato, una sorpresa. È un nuovo testo redatto da Daniel Quinteros
Giorgio lo presenta. Il titolo: “33 minuti”. Un libro che racconta una storia al di là della terra. L'esperienza di Raul Bagatello. Un libro romanzato che ricalca le tappe fondamentali della missione di Raul nella sua essenza. Un forte applauso vuole ringraziare il protagonista del libro, Raul, per il suo instancabile lavoro e per la sua dedizione a quei piccoli angeli che accanto al Cristo vivono il loro Calvario ogni giorno per la nostra redenzione. Un libro realizzato, dice Raul, con l'intento di risvegliare nuove anime  e per raccogliere fondi per Funima.
Il silenzio scende nella sala dell'hotel Bauen ... quella vibrazione che abbiamo sentito tante volte e dalla quale non vorremmo mai distaccarci ritorna ... forte ... intensa ... si chiama Amore.
Ma non è amore umano ... non è quell'amore che possiede ... che pretende ... è un Amore diverso ... Amore per la vita ... Amore per gli esseri speciali che ti stanno accanto ... Amore che ti fa sentire vivo ... che ti fa sentire una unica cosa con l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco, che ti fa sentire una unica cosa con tutti gli esseri viventi e con l'intero universo ... Amore che ti fa sentire libero dal vincolo della materia che imprigiona l'anima ... Amore che dà e non amore che chiede .... l'Amore del Cristo.
Voglio fare, se siete d'accordo,” dice Giorgio, “una preghiera, concentriamoci ... voglio che si avvicinino qui tutti i fratelli che non hanno mai visto le stigmate ... li voglio toccare con le mie mani” ... il segno sacro delle stigmate impresso su quelle mani benedice i chiamati che uno ad uno si avvicinano nel silenzio e nella devozione più profonda ... si percepisce il battito dei loro cuori che tumultuoso si unisce al nostro e alle lacrime che riga i nostri volti ... il Calice è vivente in mezzo a noi ... il tempo e lo spazio si assottigliano sempre di più fino ad annullarsi ... non so quanto tempo sia passato fino al momento in cui l'ultimo fratello ha accarezzato e baciato quelle mani sante ... Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ... Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà, come in Cielo così in Terra, dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti così come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione. Amen.

“Sono a vostra disposizione per interrogarmi” sussurra Giorgio. Il silenzio trasmette la difficoltà a riprendere un discorso, ad interrompere quello stato di armonia che non appartiene a questo mondo. “Un applauso a Giorgio” dice Antonio emozionato mentre il nostro Juan Alberto termina di asciugarsi gli occhi. Battono forte le mani dei fratelli e ogni battito è un ringraziamento, una promessa. Il Verbo si fa parola.

“Sentirsi in comunione con il Cristo significa amarsi gli uni con gli altri” dice Giorgio, “significa sentirsi uniti con la Santa Madre Maria, sentirsi un peccatore ma anche un lavoratore nell'opera del Cristo, sentire il desiderio di cercare il fratello, di stare uniti, di condividere con lui la gioia e il dolore, sentire la necessità di amare il fratello come quando una donna sente la mancanza del suo uomo e ha bisogno di lui e viceversa. Il Cristo ci chiede questo, che ci amiamo, che ci manchiamo e che superiamo le barriere che opprimono la nostra anima ... voi potete farlo ... e con questo amore  guadagnerete il paradiso in terra ...  ricordatevi che siamo tutti fratelli ... mai Gesù nella Sua vita terrena chiamò la Sua sposa o Sua Madre con il sentimento di marito o di figlio, sempre li amò primariamente come fratelli ... Un giorno mentre il Maestro predicava nel tempio alcuni dei Suoi apostoli vedendo arrivare Sua Madre Maria, la Sua compagna Maria Maddalena e i Suoi fratelli, avvisano immediatamente Gesù: “Maestro, sono arrivati Tua madre, Maria Maddalena  e i Tuoi fratelli, vogliono vederti”, ma il Maestro rimproverandoli risponde loro: “Tutti coloro che fanno la volontà del Padre mio sono mia Madre, la mia compagna, i miei fratelli...”.
Il Maestro quando parla dei Suoi apostoli li chiama prima fratelli e dopo amici ... lava loro i piedi per insegnargli il valore dell'umiltà e per dire Loro che il servo non è meno del suo padrone, hanno due compiti differenti ma sono uguali di fronte a Dio. Ma perchè sono uguali? Sono uguali perchè  sono fratelli. Gesù Cristo accetta che noi Lo sentiamo come il nostro Maestro ma Lui desidera che prima di sentirlo Re, Maestro, Dio, lo sentiamo fratello, perchè uno solo è il Creatore: il Padre. E se tutti siamo i Suoi figli persino il Suo figlio unigenito dobbiamo sentirlo come fratello maggiore. Dobbiamo nella profondità del nostro cuore realizzare questo concetto. Dobbiamo uscire dal concetto, umanamente corretto, ma spiritualmente errato, che io ho la mia famglia, tu la tua, io ho i miei figli, mia moglie, ecc. ... cioè dobbiamo viverlo e sentirlo con il giusto equilibrio perchè di fronte alla eternità spirituale siamo tutti fratelli. Per questo motivo abbiamo l'obbligo per tutta l'eternità di amarci, è normale e anche giusto discutere quando la discussione è costruttiva, ma non dobbiamo assolutamente dividerci. In tutte le cose che facciamo dobbiamo sentirci fratelli. Tutti coloro che hanno avuto contatti con l'al di là ci hanno trasmesso che i loro padri o parenti che avevano incontrato dall'altra parte non li chiamavano più padre o figlio ma fratelli. Quando si lascia questo corpo e si ritorna al mondo spirituale il vincolo matrimoniale della coppia, del sangue, del padre, della madre, scompare in quella che è la vera vita perchè esiste un unico sentimento quello dell'amore fraterno. Esiste una particolare attenzione e affetto che proviene da una unione più che da un sentimento umano, l'unione di due anime gemelle, che non è il valore di una coppia così come noi la intendiamo, ma quello di due fratelli che però vivono all'interno di un medesimo involucro spirituale. Non è diabolico, quindi, sentirsi marito, moglie, ecc, ma per poter essere eredi del nuovo regno dovete sentirvi fratelli. Persino il più grande criminale dobbiamo sentirlo fratello, lo avete sentito nel messaggio che vi ho letto questa mattina, gli Esseri Arcangeli che mi parlano con grande pena e senso di giustizia ci dicono: “Nonostante tutto, voi siete i nostri fratelli, fratelli maledetti perchè offuscati dal male, ma fratelli” . Il messaggio più importante che voglio lasciarvi oggi, fino al giorno del mio ritorno, se il Cielo mi darà l'opportunità di ritornare, è che vi sentiate fratelli, un valore che dovete profondamente realizzare che vale più di milioni di conferenze che potrete organizzare, più di milioni di astronavi che potrete filmare, più di qualsiasi dono mi possiate fare. Fino a che sarò nel mondo non mi stancherò mai di lottare perchè i miei fratelli imparino ad amarsi. Non mi sto lamentando di voi, ma conosco i momenti che dovremmo affrontare e l'unica cosa che ci resterà sarà l'amore tra di noi e sarà lì che il Cristo si manifesterà. Il Cristo è come una rosa, sboccia, cresce, profuma in un ambiente adatto, altrimenti si secca e muore, e l'unico ambiente dove può crescere è l'amore e dopo la giustizia. Un essere che ama assume il diritto di denunciare, pretendere, protestare, di condurre una battaglia contro tutti, ma un essere che non ama non ha diritto di chiedere giustizia. Questa è l'unica forma per avvicinarsi all'amore cristico. Alcune volte avremmo tutte le ragioni per chiedere giustizia per noi ma non sono pronto per il regno di Dio se difendo me stesso, sono pronto per il regno di Dio se difendo il Cristo, l'Opera, Funima, i ragazzi che lottano contro la mafia, i giudici incorrotti, i sacerdoti missionari, ma non me stesso. Gesù non si difese, denunciò tutti i corrotti e difese gli innocenti, curava tutti, meno che se stesso, e risuscitò tutti, tranne che se stesso, Lui è stato resuscitato dal Padre ...  “Il figlio dell'uomo lo perseguiteranno, lo sputeranno, lo tortureranno, lo crocificheranno, lo uccideranno ma il Padre dopo tre giorni lo resusciterà ...”, quindi il Padre ha fatto giustizia per Lui e non Lui per Se stesso .... se capirete questo concetto non sarete lontani dal regno di Dio. Quindi difendiamo sempre l'innocenza, la purezza, i deboli, i giusti ma non noi stessi. Mantenete sempre impressi dentro i vostri cuori questi concetti e ricordatevi che più tempo dedichiamo nella nostra vita agli altri meno il tentatore ci provocherà a difendere  noi stessi ... e io capisco che devo essere a immagine e somiglianza Sua (di Cristo) e non mia e quando sbaglio  Gli dico: “Signore perdonami”.

Le parole di Giorgio entrano nei nostri cuori come note di violino. Quando quel sentimento d'amore puro è presente è facile capire ... sentire ... spetta a noi però mantenerlo vivo nel tempo ... desiderarlo ... volerlo ... realizzarlo.
Voglio fare due applausi” dice, “uno a Santiago Lanus che è qui in sala e che è un fratello molto devoto alla vergine Maria e soprattutto un missionario dell'apparizione di Garabandal, leggete il suo sito internet è straordinario e a volte mi da l'onore di pubblicare anche a me i suoi testi”. Santiago, una bella e profonda persona, un nostro amico e fratello che emozionato risponde: “Giorgio, fratello, amico, ti voglio ringraziare tanto per averci aiutato a diffondere il messaggio di Garabandal”. Giorgio chiede poi di fare un altro applauso questa volta al nostro caro fratello e collaboratore Rafael che ha realizzato un importante sito internet sulle apparizioni mariane, un punto di riferimento per le nostre ricerche. E un altro applauso lo rivolge a Georges Almendras purtroppo ricoverato in ospedale per una polmonite, traduttore e coordinatore del video appena visionato sulla storia di Antonio Urzi, realizzato da Pier Giorgio Caria e Jaime Maussan nella edizione spagnola. Poi chiedendo una cronaca alla nostra cara Ines e scherzando con lei sulla sua insistenza di ricevere continuamente le cronache sugli avvenimenti che viviamo si sofferma a spiegare l'importanza e la motivazione di questa richiesta: “Spesso Satana mi ruba il concetto spirituale che esprimo e che non viene da me e lo vuole distruggere ma io lo vinco facendo scrivere a voi le cronache affinchè quei concetti possano restare impressi nel tempo. Il diavolo esiste, non sottovalutatelo mai!”.
L'incontro prosegue con le domande dei nostri amati fratelli della terra Latina d'America sempre cariche di profondità spirituale.

La seconda venuta di Cristo
Leggete nel primo capitolo degli atti degli apostoli come avverrà il ritorno di Gesù: “... uomini di Israele perchè piangete? Così come Lo vedrete ascendere al Cielo nella stessa forma ritornerà”. Scenderà da una astronave di Luce accompagnata da altre milioni di astronavi, con lo stesso volto e lo stesso corpo di duemila anni fa. Se saremo ancora in questa epoca tutte le televisioni del mondo  saranno invase da un segnale che nessuno potrà disattivare, una frequenza che gli Esseri di Luce utilizzano e che chiamano: onde Welter. Sono onde elettromagnetiche che impediscono a tutti i mezzi di comunicazione della terra di cambiare sintonia, tutte le emittenti si troveranno a ripetere il medesimo segnale dove sarà trasmessa la discesa di questo bellissimo e straordinario Uomo che io amo tanto, accompagnato da questi Esseri che rappresentano la sua Coorte Angelica. Gli uomini non potranno far altro che ascoltare ... tutti i computer del mondo ... delle banche ... delle borse ...  tutti ripeteranno il medesimo segnale, tutti gli aerei in volo saranno costretti ad atterrare perchè le radiazioni magnetiche saranno controllate dalle forze extraterrestri e i piloti non avranno più il comando degli aerei che atterreranno da soli. Gli extraterrestri saranno costretti ad intervenire  solo se tenteremo di far esplodere ordigni atomici o se tenteremo di lanciare contro il Cristo missili nucleari.
Ma il Maestro potrebbe anche ritornare durante lo scatenarsi di catastrofi, tsunami, terremoti ecc., o di una guerra mondiale, in un momento drammatico ... spero fortemente che possa avvenire in un momento di pace ... comunque sia il giudizio inizierà dai potenti, e tutti i potenti saranno davanti a Lui per essere giudicati uno ad uno, davanti a Lui e davanti alla Sua delegazione, rappresentata non solamente dai Suoi Angeli ma anche dai Maestri che lo accompagneranno. Mi piacerebbe vedere i volti degli ebrei e degli islamici quando accanto al Cristo, Abramo si abbraccerà con Maometto, è una delle cose che non vorrei perdermi.

Comò fu preparato Gesù sulla terra.
Gesù fino ai 12 anni stava con la Sua mamma e il Suo papà, faceva cose che non venivano comprese perchè Lui andava contro la legge umana e faceva rispettare la Legge divina, era un rivoluzionario che non permetteva l'ingiustizia, difendeva i deboli e faceva miracoli che la gente non capiva. A volte si disperava con la Madre santissima, la mamma gli parlava e molte volte, per fare un favore alla madre, Gesù non insisteva nella sua giustizia. Questo nell'infanzia, poi iniziò ad uscire e molte volte scompariva e viaggiava per il mondo. In certi periodi frequentava una scuola per iniziati che si trovava anche in Galilea, la scuola essena, dove preparavano i profeti. Israele aspettava il Messia, per questo c'erano i profeti che lo annunciavano e quando individuavano un profeta che Dio mandava in mezzo a loro, lo riconoscevano e lo iniziavano, poi a trent'anni iniziavano la loro vita pubblica, la predicazione. Anche Giovanni Battista visse questo, stava nel deserto e frequentava anche questa scuola. Ma Gesù non era come gli altri, Gesù in realtà iniziava e viaggiava per il mondo, creando scuole spirituali in India, nel sud, nel centro e nel  nord America presso le civiltà dei nativi americani, ecc. Ci sono storie dei vostri fratelli indigeni che raccontano di uomini che appaiono bianchi con barba ... gli aztechi e i Maya per esempio raccontano queste cose ...Qquetzcoatl è il Dio bianco ma chi era in realtà? Era il Cristo, era Gesù. Ma Gesù non viaggiava certamente con l'asinello, viaggiava con le Sue astronavi di Luce, per questo in pochi anni potè visitare tutte quelle culture, giungeva nelle diverse parti del mondo in pochi minuti, per questo a volte sua madre non si rendeva conto di dove potesse essere suo figlio, magari partiva la mattina e rientrava la sera e tutto il giorno era stato in Australia, in Russia, in Italia, in Sud America, a volte non rientrava per giorni perchè si tratteneva per condividere momenti profondi con i popoli che andava a trovare e quando rientrava continuava a frequentare la scuola essenica. Quando entrava in questa scuola, entrava come alunno e si sedeva come alunno ma quando prendeva la parola nessuno gliela toglieva più e anche i Maestri si inginocchiavano e si sedevano intorno a Lui ad ascoltarlo perchè era Lui il Maestro. Era fratello di Giovanni l'apostolo e Giovanni Battista, fratello astrale non biologico. Quando il Cristo personifica Gesù, non è più il loro fratello è il Cristo che rimane in Lui per sempre. Per questo quando Gesù va a farsi battezzare, Giovanni si sorprende e dice “Io dovrei farmi battezzare da te Maestro!”. Nessuno sapeva chi Lui era in quel momento ma Giovanni Battista si. Quando riceve il Cristo dentro di se, nel momento del battesimo, Gesù inizia la Sua missione, il Cristo compenetra Gesù e diviene Gesù Cristo. Fino a quel momento la Luce Cristica lo aveva solamente guidato.

Giorgio, Maestro, fratello, grazie per essere qui. Nel mondo si sente rumor di guerra forte. Una esplosione nucleare accelererebbe il processo del ritorno?
Più che accelerarlo direi che sarebbe giunto il momento stabilito. Ma qual'è il momento giusto, quello che decide il Padre o quello che decide l'uomo? Penso proprio sia quello che decide il Padre, quindi qualsiasi momento in cui Lui ritornerà sarebbe il momento che Lui ha deciso, cioè il momento giusto. Si vede che a quella guerra nucleare sarà permesso di esplodere in quel momento. E comunque la guerra nucleare costringe l'intervento degli Extraterrestri non determina il ritorno del Cristo, perlomeno non ci è dato di saperlo, sicuramente se i due eventi non coincidono sono però vicini tra di loro. L'avviso di Garabandal si riferisce invece all'arrivo di un asteroide che provocherà una grande paura.
In ogni caso, se non dovesse cambiare niente nel frattempo, nel 2050 l'ecosistema non si riprodurrà più e moriremo tutti. Questo lo sanno gli scienziati, i potenti, ecc. per questo motivo sta accadendo ciò di cui parlava Raul Bagatello e cioè che stanno programmando lo stermino di quattro mila milioni di persone, cioè il 70 % della popolazione mondiale, che in una forma o in un altra dovranno morire con virus, guerre, malattie, pestilenze per far in modo che le risorse alimentari ed energetiche possano essere sufficienti per una parte dell'umanità almeno fino al 2100. Penso che siano totalmente pazzi ma vi assicuro che pensano così, non amano i propri figli e tantomeno i propri nipoti, si tratta di preservare il futuro ma a questi personaggi il loro futuro non interessa vogliono solamente guadagnare soldi e dominare. Quando i loro stessi scienziati mettono sulla loro scrivania i rapporti della situazione attuale e le drammatiche previsioni future anziché fare di tutto per cambiare la situazione programmano come poter uccidere più gente possibile. Questo si chiama anticristo. Ma in realtà questa gente vuole uccidere la Madre Terra, questo è ciò che sento, è il demonio che personifica questa gente che odia la Madre Santissima. Si chiama autodistruzione.
(Vedere messaggi allegati sul progetto di sterminio dell'umanità).

IL PRESENTE E IL FUTURO DEL MONDO 22/4/05
I PIANI DELL’ANTICRISTO 13/1/07
SETUN SHENAR E ITHACAR, DALL’ASTRONAVE PAX, COMUNICANO 24/02/07

In che senso potresti o potremo ritardare la venuta del Cristo?
Il Cristo ritornerà a prescindere da chiunque, ma intendevo sottolineare la mia responsabilità nel portare avanti la missione essendo l'annunciatore. Se il demonio vince una battaglia contro di me ottiene il ritardo, anche se di poco, della venuta del Cristo perchè dovrebbero preparare un altro annunciatore. Può succedere però che l'annunciatore non parli più o che taccia per un tempo e che al suo posto parlino le forze della natura: l'aria, l'acqua, la terra e il fuoco. Il Cielo potrebbe dirmi: “Neanche noi daremo altri messaggi, ma daremo segnali affinchè la gente possa sentire nuovamente il timore di Dio e tu potrai parlare solamente ai chiamati”. Il piccolo simbolo di ciò che è accaduto qui a Buenos Aires e cioè che ho ricevuto l'ordine di sospendere la conferenza qui nel Bauen per l'allarme della peste suina è una piccolissima dimostrazione che il Cielo non vuole che io parli massivamente ma che parli solamente a coloro che hanno ascoltato la chiamata, a quelli che non l'hanno voluta ascoltare non parlerò, a coloro che non hanno potuto ascoltarla, invece, il Cielo in una forma o in un altra li aiuterà perchè per giustizia hanno diritto di conoscere la  Verità.
É probabile che a Novembre potremo fare la conferenza che abbiamo annullato in questi giorni e stiamo di fatto già organizzando il ritorno di Antonio affinchè il pubblico di Buenos Aires e tutti coloro che vogliono possano ascoltare il messaggio e vedere questi grandi segni del cielo. Ma il futuro è chiaro: io diminuirò e i segnali cresceranno. Non scomparirò ma parlerò poco mentre i segni parleranno molto. Il Cielo mi sta dicendo: “Preparati! Preparati! Perchè la tua predica terminerà” e sarà il dolore più grande che il Cielo mi darà e cioè quello di non poter parlare alla gente, ma a voi parlerò sempre fino a che avrò la forza. Non pensate sia una discriminazione perchè grazie a Dio non sono l'unico messaggero nel mondo però questa è la mia missione e devo obbedire. Il Padre Adonay inizia a dirmi in una forma tenera, delicata, per non farmi soffrire: “La tua predica massiva, costante, insistente, che hai fatto in questi 33 anni di Opera sta giungendo al termine”, fino al momento in cui me lo dirà con la Sua autorità e allora non parlerò più. Ma inizia a prepararmi così, gradatamente, perchè Lui sa che io amo l'umanità più che me stesso ma certamente non posso disubbidire alla Sua autorità. Ricordatevi che la giustizia più grande, più potente, più distruttrice di uno tsunami per l'umanità è che il Cielo taccia, che non parli più della Verità. Perchè è la Verità che fa liberi, non lo tsunami, per questo è la forma di giustizia più incisiva. Io spero che questo non accada ma potrà accadere. Quello che è certo è che io mai smetterò di parlare a voi e a coloro che cercano la Verità.

Differenza tra anima e spirito.
L'anima è il corpo eterico e lo spirito è l'intelligenza. In altre parole l'anima è la vera dimora dello spirito, il corpo è lo strumento per fare esperienza. L'anima quindi è il corpo astrale, la luce che ha lo spirito, perchè lo spirito non ha forma, si sente ma non si vede, per poterla vedere deve avere un anima. Io identifico il vostro spirito non con il vostro corpo fisico che cambia continuamente nelle varie incarnazioni ma lo identifico con la vostra anima, con l'aura che ha i suoi colori, la sua energia. Riconosco Carmen, per esempio, dalla sua anima, dall'aura che emana il suo spirito non dal suo corpo fisico. Il corpo invece mi inganna perchè non mi dice chi è realmente quella persona. Anche l'espressione che viene dagli occhi riflette l'espressione dell'anima.

Come possiamo guidare i nostri bambini?
Molto spesso sono i nostri bambini che guidano noi. Comunque ai nostri bambini certamente dobbiamo dare un’educazione, soprattutto controllare la loro sete di giustizia, controllarla, equilibrarla, affinchè loro possano evitare, crescendo, che possa trasformarsi in violenza. I bambini di oggi hanno infatti una istintività molto forte nel reagire alle ingiustizie perchè nascono con il valore della giustizia molto elevato, allora noi abbiamo il compito di equilibrarlo con l'amore e il rispetto. Quando loro trovano questo equilibrio manifestano la loro vera personalità che è angelica. Parlo dei bambini indaco, cristallo, ma tutti i bambini di questo mondo sono speciali, anche i bambini dei delinquenti, che possono essere nati in quella famiglia per soffrire, per redimerci, come i bambini di Funima e di altri luoghi nel mondo che soffrono la fame e l'ingiustizia per salvare la nostra  anima, mentre altri invece nascono in famiglie dove possono essere seguiti e guidati spiritualmente per poi divenire guide. Come dice il Cristo nell'ultimo messaggio che mi ha trasmesso: tutti i bambini saranno salvi quando Lui ritornerà, tutti.

Il Cristo prepara il Suo strumento.
Gesù è un Genio Solare. Il più grande. L'unico che poteva ricevere dentro di se il Logos Cristico. Di fatto il Cristo creò personalmente il Suo strumento nel seno della Madre Santissima. Quando l'arcangelo Gabriele annuncia alla Madonna: “Sarai beata tra le donne ... benedetto il frutto del tuo seno” sta annunciando che dentro il Suo Seno Sacro verrà concepito lo strumento fisico, biologico, astrale e spirituale del figlio di Dio, ed in quel momento il Cristo stesso crea nel seno della Madre Santissima il suo seme, la sua anima, il suo strumento. Per questo Gesù è il più bello, il più grande, il più puro, il più tutto.
L'arcangelo Gabriele va anche a visitare Zaccaria e gli dice “Tu concepirai con la tua sposa e darete alla luce un bimbo che si chiamerà Giovanni Battista” ma Zaccaria gli risponde “Ma come facciamo se siamo sterili!”. Mi fa letteralmente ridere il vaticano quando parla di tolleranza e misericordia, mentendo alla gente. L'Arcangelo Gabriele subito dopo che il povero Zaccaria si convince di quelle parole gli dice: “Per il tuo dubbio ti sarà tolta la parola e fino a che non nascerà tuo figlio resterai muto”. E quando termina l'apparizione il povero Zaccaria inizia a parlare alla gente a gesti. Il giorno che Elisabetta dà alla luce Giovanni Battista, Zaccaria riprende la parola e quando Elisabetta va a visitare la Madre Santissima, Giovanni Battista sussulta nel grembo di Sua madre ... i misteri di Dio. Loro possono creare la vita perchè sono Arcangeli, creatori di forme e di sostanze e lo fanno per mandato di Cristo, Cristo è l'Arcangelo più alto, noi siamo niente a Loro confronto, siamo un campo di patate con lo spirito di patata, e crediamo di sapere tutto, diamo lezioni, ci permettiamo di andare contro Dio, è come se un vermiciattolo si sedesse con la pretesa di dare lezioni come docente nella migliore università dell'Argentina.

Ci parli del tuo pianeta Maya?
Maya è una stella non un pianeta. Il nostro sole è una stella che gli somiglia molto. L'intelligenza è la stessa che compenetra tutti i soli perciò per me guardare qualsiasi sole dell'universo significa guardare mio Padre. Il cuore di mio Padre sta nella stella Maya che si trova nella costellazione delle Pleiadi ma l'intelligenza che sta in Maya sta anche in questo sole e si chiama Cristo o Adonay. Sono la medesima cosa in due entità differenti, la medesima essenza, la stella Maya è molto simile alla composizione fisica, astrale e spirituale di questo sole, e ci sono intorno pianeti bellissimi come la terra con civiltà molto evolute. Nel sole da dove vengo vi è la stessa vita, la stessa essenza, la stessa organizzazione sociale e spirituale della gente che vive negli astri. Ci sono tre forme di vita, una vita dinamica, una contemplativa e una creativa, la mia è dinamica, la contemplativa è quella dei maestri cosmici e la creativa è quella del centro solare che crea continuamente forma e sostanza. La dinamica è come una pila atomica che carica l'energia a tante luci che devono stare accese per illuminare, luci che devono muoversi continuamente nell'universo, quindi la mia patria è il sole dove ricarico le pile affinchè possa viaggiare nell'universo e aiutare le altre civiltà. Non so come spiegarvelo diversamente. Migliaia di milioni di spiriti vivono nel Sole e sono coloro che voi chiamate Angeli e hanno un corpo di luce, i Maestri Cosmici hanno un corpo quasi puro, il nucleo centrale è il sole. Cristo è un Maestro Cosmico. Questi Esseri di Luce manipolano la luce così come noi manipoliamo la materia, possono fare qualsiasi cosa, possono dare la vita, resuscitare la vita, possono controllare tutte le forze che esistono nella materia, l'acqua, gli animali, la terra, possono compenetrare qualsiasi forma biologica che esiste nell'universo e personificarla, ad esempio un Essere di Luce del mio mondo può tramutare questo pezzo di legno in un essere vivo che parla perchè è materia biologica. Vivono la fratellanza universale, convivono in comunità, la famiglia è una famiglia patriarcale, c'è un Genio Solare che è il patriarca di vari esseri, di vari figli, non esiste la materia, tutto viene creato con la luce. Viaggiano continuamente e si turnano tra coloro che vivono lì e coloro che viaggiano nell'universo, quando un essere abbandona il corpo fisico e diventa un Essere di Luce, la sua missione è viaggiare nell'universo e vivere nella sua patria che è il sole per caricare le pile, per contemplare o per creare, contemplare non significa stare senza fare niente, significa vivere la beatitudine. Tutto questo vive nella stella Maya. I soli comunicano tra di loro, le stelle comunicano tra di loro e con le civiltà inferiori che sono quelle umane per aiutarle nella propria evoluzione e questa è un altra attività che svolgono gli Esseri di Luce. Non esiste la schiavitù, sono tutti beatificati, tutti vivono nella ricchezza più grande, tutti hanno il potere di fare ciò che vogliono ma rispettano la Legge di questi patriarchi, i saggi. Apprendono continuamente la forma migliore per scoprire il mistero della creazione, quindi si programmano come viaggiare fino agli angoli più remoti dell'universo perchè più scoprono le meraviglie del creato più si avvicinano allo Spirito Onnicreante che non è colui che sta al centro del sole che è Dio, è qualcosa più in alto che Loro vogliono conoscere attraverso l'esplorazione e aiutando le civiltà nella loro evoluzione. Il mio vero nome è Nibiru Arat Ra.

Come fate a sopportate la carne?
Giorgio: Ricordandomi da dove vengo e chi sono realmente.
Juan Alberto: facendo ciò che so che devo fare.
Antonio: è talmente alta per me ora la connessione con il cielo che tutto ciò che è materia non esiste.
Raul: Divido la materia dallo spirito. La materia mi serve come veicolo per andare dove devo andare e poter aiutare coloro che hanno fede e spiritualmente mi sento molto felice di poter stare in un luogo dove credo di poter essere utile, quindi la materia la tengo con molto piacere e anche quando ho un dolore fisico che mi fa soffrire lo porto con molto amore e accetto ciò che Dio mi fa vivere attraverso di essa. Lo spirito mi serve per insegnare agli altri quel poco che ho e che abbiamo imparato.

Riconosci l'esperienza di Conchita Gonzalez?
Certo che la riconosco! È una delle più importanti veggenti della storia, la chiesa purtroppo non la riconosce ma a me non interessa perchè l'importante è che la riconosce Dio, di sicuro è una delle più importanti apparizioni mariane, è la continuazione di Fatima. Nei messaggi dati a Concita la Vergine preannuncia la venuta di Cristo e la manifestazione di segnali nel cielo prima della Sua venuta: l'avviso, il miracolo e il castigo. Tra le altre cose la Vergine disse a Concita che avrebbe dovuto rivelare 8 giorni prima del suo manifestarsi il miracolo. La storia di Garabandal è una storia impressionante, molto emozionante e vi invito a vedere il video che trovate nel sito di Santiago Lanus. Eugenio Siragusa mi diceva sempre di parlare della Vergine di Garabandal, lui aveva una corrispondenza epistolare con lei.

La tua missione in questo pianeta è un’elezione o un mandato?
Tutte e due le cose. Non solo mi piace questo pianeta ma ho un autentica adorazione per ciò che  vediamo in questo pianeta. Io lo vedo nella sua forma spirituale, per me è una madre, la rappresentazione della Madre Santissima, per questo la amo tanto.

Cosa accadrà nel prossimo futuro?
Dove si sono riuniti i potenti nell'ultima riunione del G8? In un luogo colpito da una catastrofe. E questo non è forse un segno? E più precisamente all'Aquila, un nome che rappresenta il simbolo della nostra opera. Ai potenti non resterà altro da fare che raccogliere catastrofi. Ciò che penso accadrà nel futuro prossimo, a prescindere dalle buone intenzioni di Evo Morales, di Fernando Lugo, Rafael Correa (capi di stato di paesi sudamericani) o dello stesso Barack Obama che credo sia un uomo onesto ma purtroppo anche lui condizionato e manipolato, non darà loro il tempo di fare qualcosa perchè la forza che domina nel mondo, l'anticristo, li pressionerà così tanto da imporre loro lo scatenarsi  di una guerra mondiale, e mi riferisco ai due lati sia oriente che occidente, quindi tutto quel poco che si sta costruendo in questo momento sarà distrutto in una forma lenta di alcuni anni. Ma noi dobbiamo continuare ad andare avanti. Non credo in cambi politici positivi, non credo in una giustizia umana che cattura i grandi mafiosi, anche se la mia rivista anela a questo, non credo che i mandatari ideali degli assassini di Falcone e Borsellino saranno arrestati, non credo che godremo della giustizia lottando con questa resistenza. La resistenza che stiamo facendo serve per dare consolazione ai giusti, per preparare il cammino di nostro Signore, per dare una evidenza agli extraterrestri che esistono cellule di comunità umane in grado di costruire una nuova civiltà, in grado di ripopolare il pianeta. La vera ragione per cui appoggio la lotta sociale, l'antimafia e i giusti è perchè gli extraterrestri mi usano come strumento di investigazione per cercare cellule umane, nel senso di comunità, disponibili e capaci di organizzare una nuova super civiltà. L'investigazione che stanno portando avanti attraverso di me è positiva perchè significa che non tutto è perduto, ci sono nelle varie comunità del mondo laico, religioso e anche politico nuclei di giusti che vale la pena appoggiare ma non sicuramente per cambiare lo status di questa società. I miei punti di riferimento sono gli Esseri di Luce e Loro già me lo hanno detto: “Nessuno dei giusti che stanno nel mondo saranno in grado di cambiare la situazione che andrà sempre più a peggiorare, Colui che cambierà le cose sarà solamente il Cristo con le Sue milizie celesti. Voglio che sia chiaro dentro i vostri cuori che quando arriverà il Cristo avverrà una vera e propria invasione del nostro pianeta con legioni militari, una invasione autoritaria dove moriranno persone se reagiranno alla Loro autorità. Questa è la storia biblica, quando Dio ha perso la pazienza nel passato ha manifestato la sua ira annientando l'umanità, il diluvio universale uccise circa 50 o addirittura 100 milioni di persone. Sarà un intervento drastico, autoritario, drammatico, spero fortemente che possiamo accoglierli senza reazioni inutili. Ci sono diversi nuclei di persone che potrebbero essere elette a vivere in una nuova superciviltà che in tutto non arrivano a dieci milioni di persone, ma se il numero dovesse scendere potrebbero restare solamente i 144 mila più due persone. I 144 mila che ritorneranno da dove erano venuti, e due persone che resteranno per ripopolare la terra. Io credo in voi e in tutti coloro che non sono presenti, credo nella vostra capacità di creare una superciviltà. Voi siete persone oneste che amano e i peccati che avete sono peccati  ma che non pregiudicano, fino ad oggi, il fatto di essere candidati a far parte della nuova società. Ma non credete alla possibilità di cambiare qualcosa prima del ritorno del Cristo perchè entrerete in confusione e perderete il cammino, solo Lui può cambiare le cose perchè nel mondo ora vi è il regno del demonio e noi non abbiamo nessun potere contro di lui per poter vincere una battaglia e l'unico potere per poter resistere è la fede. Noi siamo l'avanguardia del nostro Re, un avanguardia stanchissima ma avanguardia che aspetta. Che aspetta Lui, Gesù Cristo, con le sue milizie.

Chavez è un personaggio che è stato messo lì per attaccare l'imperialismo degli Stati Uniti, un fedele alleato dell'altro blocco, quello d'oriente, l'altra bestia, (Cina, Russia, Iran e altri che formano l'altra bestia dell'apocalisse) ha un suo ruolo all'interno delle profezie dell'apocalisse, all'interno del blocco orientale, ha delle cose buone, apparentemente aiuta il suo popolo ma non è un liberatore. Il povero Evo Morales (Presidente della Bolivia) che io considero una persona onesta e trasparente si sta giocando tutto per il suo popolo ma neanche lui potrà cambiare le cose, sicuramente sarà un esempio, questo si. Ciò che potrà succedere nella prossima metà dell'anno è un attacco da parte di Israele all'Iran, un attacco che è già nel tavolo dei militari giudei manca solo il visto degli Stati Uniti perchè Obama in questo momento è un ostacolo ma lo supereranno questo ostacolo. Mi posso sbagliare di mesi ma non di ciò che accadrà a meno che non avvenga un miracolo. È la guerra globale che inizia paese per paese .

Ci sarà un miglioramento dell'economia così come dicono?
Questo è ciò che mi irrita tanto, con il sorriso ingannano la gente e la gente è così ingenua che ci crede ma le notizie se le cerchi le trovi sulla verità. A me non vengono dati dagli extraterrestri i messaggi sui dati dell'economia, li cerco, li trovo e me li leggo, il Cielo mi da indicazioni generali ma i dati me li devo trovare ... gli unici che guadagnano  vero denaro sono i venditori di armi, il mio paese è il quarto paese al mondo per la vendita di armi, per quanto riguarda le armi leggere, a seguire i narcotrafficanti e le mafie. Moriremo di fame tutti se non migliora almeno un poco la situazione, perchè questi criminali pur di salvarsi porteranno il mondo intero alla fame e faranno scoppiare una guerra mondiale per uccidere gran parte della popolazione. È lì la verità ma i nostri governanti ci considerano così stupidi da dire: “Non c'è bisogno che nascondiamo la verità tanto loro non la capiscono! Tranquillizziamoli tanto loro ci credono...!”.

Credo molto in voi e il regalo più grande che potete farmi perchè il Padre continui a darmi l'opportunità di stare insieme voi è la vostra unione, se voi sarete divisi il Padre potrebbe darmi l'ordine di isolarmi da voi e di dedicarmi ad altre cose, spero di no, e per questo vi chiedo con tutto il mio amore, di stare uniti di stare in contatto e di continuare a seguire l'opera “Dal cielo a la tierra” e “Funima”. Qui in Argentina continuerà ad essere mio rappresentante generale Juan Alberto Rambaldo, quindi consultatevi con lui e con Raul Bagatello, ovviamente, per quanto riguarda Funima. Nessuno può fare niente se non vi è unione tra di voi. Desidero ritornare e ritrovare la stessa armonia, la stessa sintonia e lo stesso amore che abbiamo trovato oggi qui, seguite gli eventi, non sottovalutate niente e proteggete il vostro spirito soprattutto e poi il corpo per quello che è possibile, ma la protezione deve essere spirituale, ciò che potrebbe accadervi è una distrazione che vi può proporre il maligno con la routine quotidiana, che non deve ostacolare il cammino spirituale. Se vi troverete in difficoltà chiedete aiuto ai fratelli e non isolatevi perchè sarebbe una gravissima tentazione. La forma migliore per riuscire a fare questo è quello che vedo adesso, questa unione, questo anelare a migliorarsi. Vi amo tanto e vi do un bacio grande.

L'incontro si chiude così tra gli abbracci e l'emozione dei fratelli, di Giorgio, di Raul, di Juan Alberto, di Antonio e Simona, per poi ritrovarsi ancora tutti insieme a consumare la cena.
L'indomani giungiamo a Buenos Aires anche noi e ci rechiamo in quella che è la casa dei fratelli più vicina all'aeroporto, la casa della nostra cara sorella Alejandra Berenyi con le sue bellissime figlie. Trascorriamo intensamente le ultime ore prima di questa nuova partenza da questa terra benedetta , con la compagnia di pochi carissimi fratelli, insieme a Vanesa e Georgina che partiranno la stessa notte con noi per l'Italia, dove per nostra grande gioia si trasferiranno. Durante la cena, vissuta intensamente, Santiago Lanus ci porge il santo crocifisso baciato dalla Vergine Maria durante una delle apparizioni di Garabandal ... nella comunione dei nostri spiriti accanto a quella Lacrima di Sole e a quei segni sacri che illuminano il nostro cammino devotamente e delicatamente lo baciamo sfiorandolo con le nostre labbra mentre sentiamo poggiare sul nostro capo la Sua Celeste mano. La calda e protettrice mano di nostra Madre.

Con profonda devozione
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 7 agosto 2009

 

ALLEGATO 1

Nel bel mezzo della crisi economica mondiale, i produttori degli antivirali Roche (Tamiflu) e GlaxoSmithKline (Relenza) hanno visto non solo moltiplicarsi le loro vendite, ma le loro azioni alzarsi in Borsa rispettivamente del 7% e del 5% dall’inizio della diffusione dell’influenza suina, per un valore complessivo di circa 8.800 milioni di euro. Seguiamo la storia del Tamiflu.

tamiflu

L’antivirale fu inventato dalla Gilead Science Inc. ed è stato raccomandato dall’OMS come trattamento anche per la precedente Influenza Aviaria. Il presidente della Gilead, che avrebbe poi ceduto il brevetto alla multinazionale svizzera Roche era, dal dicembre 1997 fino al 2001, Donald Rumsfeld che, dopo aver dato le dimissioni per assumere la direzione del Pentagono sotto l’amministrazione di George Bush, ha conservato il suo pacchetto azionario della società e detiene tuttora azioni della Gilead per un importo valutato tra 5 e 25 MILIONI di dollari. Roche continua a pagare a Gilead il 22% dei profitti derivanti dalla vendita del Tamiflu. Tra l’altro, in soli sei mesi della campagna terroristica dei mezzi di informazione sulla cosiddetta emergenza Aviaria le vendite del Tamiflu sono schizzate facendo guadagnare a Rumsefeld un ulteriore MILIONE di dollari. Oggi il prezzo di una confezione di Tamiflu è di circa 40 dollari. Il maggior acquirente del medicinale è l’esercito statunitense, dopo che proprio Rumsfeld ha imposto la somministrazione obbligatoria del Tamiflu alle truppe nord-americane. Gli altri governi del mondo occidentale si stanno attrezzando e comprano ingenti quantità dell’antivirale. Da non sottovalutare che Donald Rumsfeld detiene anche i diritti dell’Aspartame, un neurotossico di cui è provato che provoca il cancro e che è contenuto in oltre 9.000 prodotti di largo consumo (dolcificanti, prodotti dietetici, yogurt, dolciumi, bevande ed altroi

Vogliamo un mondo diverso, vogliamo nazioni diverse, vogliamo governanti che sappiano governare i nostri paesi, governanti dei quali sentirci orgogliosi, uomini che desiderino il bene dei nostri popoli, che si prodighino con passione verso il continuo miglioramento e sviluppo della nostra società sulla base dei valori fondamentali, etici e morali. Vogliamo vivere in una società dove riconosciamo in chi ci passa a fianco sempre un amico, dove il bambino asiatico o il bambino africano possa avere le stesse possibilità del bambino italiano o del bambino americano, dove tutti i cittadini possano avere le stesse opportunità di scelta ... Siamo stanchi di questa umanità che non ha occhi per vedere né orecchie per udire, un’umanità votata alla sofferenza e alla desolazione per propria volontà, siamo stanchi ... proprio stanchi. È per questo che gridiamo a chi è stanco come noi, a chi vuole rialzarsi, continuiamo a vivere i nostri giorni combattendo per costruire un nuovo mondo, un mondo migliore, prendiamo la nostra croce sulle spalle e uniamoci a coloro che anelano alla stessa meta, andando oltre le differenze culturali, religiose o politiche, perchè la vera unione si basa sui valori, e noi vogliamo vivere per il valore della Giustizia, della Pace, dell'onestà, della coerenza, dell'altruismo e dell'Amore. Dobbiamo resistere e combattere ogni giorno contro la guerra dell'ignoranza, del servilismo, dell'interesse, dell'assuefazione, della rassegnazione, sventolando le nostre bandiere che mosse dal vento richiamano i nostri fratelli sparsi nel mondo ad unirsi in un unica forza in grado di abbattere il muro dell'oscurità in cui è precipitato l'uomo affinchè la luce possa squarciare quella nebbia che offusca la vista e indebolisce il passo anche di coloro che portano in se il seme della rinascita. Vogliamo un mondo diverso. Vogliamo vivere in simbiosi con la madre Terra, imparare ad ascoltare i suoi elementi e a comunicare con tutte le Sue creature ... Vogliamo sognare mondi lontani e prepararci a raggiungerli, prepararci ad incontrare i nostri fratelli superiori che dall'alto ci osservano e aspettano di poter intervenire in nostro aiuto, vogliamo raggiungere quel  profondo valore interiore che ci permetterà di entrare a far parte della Loro confederazione e di poter visitare le Loro civiltà che vivono in altri pianeti del cosmo, che appartengono ad altre stelle lontane, civiltà dalle quali avremmo tantissimo da imparare ... e con  le quali potremo scoprire le infinite meraviglie dell'universo infinito ...

Vogliamo che il nostro Re, Gesù Cristo, ritorni, con lo scettro della Verità e della Giustizia perchè possa essere instaurato un vero regno di Pace e di Amore. Prepariamoci alla Sua venuta stendendo petali di rose bianche dove i Suoi piedi si poggeranno, petali di rose bianche nate dal soffio delle nostre azioni al fianco dei giusti sulla terra, al fianco dell'Uomo che porta i Suoi segni, inviato per annunciare  il Suo ritorno e per accendere la vera rivoluzione, quella delle coscienze.
Per i nostri figli ... per le future generazioni.

Conferenza Pordenone
30 maggio 2009

Con la passione e la serietà che li contraddistingue, i nostri amici e fratelli di Pordenone hanno organizzato un nuovo incontro con Giorgio Bongiovanni. Come sempre gli stand informativi e di oggettistica realizzata a mano per la raccolta delle offerte pro Funima sono pronti, la gente, puntuale come sempre nel nord d'Italia, è giunta e attende l'inizio della conferenza.
Dopo la presentazione della Funima da parte di Mara, Giorgio presenta i suoi fratelli e collaboratori  seduti al tavolo accanto a lui, che con la loro vita e il loro lavoro lo accompagnano nella testimonianza della verità. “Antonio Urzi, Pier Giorgio Caria e Giorgio Bongiovanni” dice Giorgio “che vedete seduti di fronte a voi apparentemente vi possono sembrare diversi ma in realtà sono persone legate da un medesimo filo conduttore...chiamiamolo Universo, chiamiamolo Cosmo, chiamiamolo Amore, Armonia, libertà, equilibrio, gioia, felicità, altruismo, chiamiamolo Cristo, Dio, chiamatelo come volete ... ma siamo legati dalla stessa verità universale ...  una rivoluzione copernicana che è in atto per far si che possiamo uscire dal tunnel dove la nostra società si è infilata ... come persone ... come cultura ... siamo rimasti attaccati a valori che sono illusione ... la strada maestra che ci libererà dall'ignoranza è l'universo, l'infinito universo, è una civiltà extraterrestre che può squarciare e distruggere tutto ciò che di falso e mitologico è stato creato. Stasera vi proponiamo quello che forse vedrete tra cinque, dieci o venti anni ma sicuramente lo vedrete con i vostri occhi cioè l'incontro con una civiltà extraterrestre che ha superato le barriere dell'ignoranza e ha conquistato la libertà nell'universo, dopo di che ci sarà un altro incontro, con un personaggio molto importante”. La parola passa a Pier Giorgio che presenta Antonio Urzi come la persona che sta realizzando i migliori filmati di dischi volanti al mondo e che da circa cinque anni ha raccolto in archivio un numero di circa duemila filmati. Poi Giorgio mostra l'immagine di Gesù sul lago di Tiberiade scattata da una ragazza in gita in Galilea. “Una delle più belle fotografie mai viste in tutta la mia vita” commenta  “dove Gesù si manifesta attraverso l'astrale.  Tutto ciò che lega l'esperienza di Antonio e questi segni che Piergiorgio vi ha mostrato e spiegato in forma magistrale è la figura di Gesù Cristo che è il punto di riferimento centrale dell'esperienza che noi portiamo avanti, il punto di riferimento centrale della mia esperienza come mistico, come persona spirituale, come uomo di fede, come stigmatizzato. Il messaggio che ho ricevuto ha avuto dei contrasti molto forti con la classica dottrina domenicale e catechistica che ci è stata impartita da secoli ma sempre è stato così, la Verità ha sempre dovuto scontrarsi con la tradizione ufficiale, con la verità ufficiale, con la chiesa ufficiale, con la religione ufficiale, lo stesso Gesù, il nostro Signore, che era venuto come ha detto Lui, non a cambiare la legge di quel tempo ma a completarla, diceva questo ai suoi concittadini e ai vescovi di quel tempo. Gesù fu portatore di un messaggio rivoluzionario che cozzava con le tradizioni secolari di quella chiesa, con i fanatismi di quella chiesa, con le sue esagerazioni, con i suoi settarismi e con i crimini che commetteva quella chiesa ... Gesù guariva di sabato e il sabato per la legge ebraica era sacro non si poteva nemmeno respirare di sabato, solo pregare, invece il Cristo andava in giro e guariva di sabato e predicava nel tempio di sabato e quindi veniva rimproverato e accusato ... ma lui rivoluzionario come era, rispondeva a chi lo provocava: -... Voi siete ipocriti! Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato, se di  sabato vostro figlio cade in un precipizio voi che fate, lo lasciate morire? O se una pecorella del vostro gregge si perde il giorno di sabato la fate morire nel burrone o la andate a prendere e la salvate? ...-. Da queste cose Gesù Cristo iniziava a mettere in discussione la tradizione, il settarismo. Lo accusavano quindi perchè voleva  rivoluzionare, cambiare le regole di quel tempo, oggi noi non siamo Gesù ma in un certo senso siamo un po' pionieri di una verità che sfida la tradizione, sfida i settarismi di questa scienza senza coscienza, sfida il modo di vivere aberrante della nostra società portando questa verità come una verità che può salvare la nostra società, e mi riferisco alla presenza di questi fratelli extraterrestri che vi è stata illustrata benissimo dai miei fratelli qui presenti. Tutti questi segni sono il compimento di una profezia che Gesù Cristo annuncia nel Vangelo: il Suo ritorno ...”. Giorgio parla quindi della profezia del Consolatore promesso e dei segni che avrebbero annunciato quel ritorno “-... Il tempo passerà ma le mie parole non passeranno mai ... e prima che questa generazione passi io ritornerò ...-. Si riferiva ad un’era” dice Giorgio “un'era si aggira intorno ai 2100 anni e Lui ha fatto questo discorso intorno al mese di marzo/aprile dell'anno 32 / 33. Nel capitolo primo degli atti degli apostoli si racconta che un giorno Gesù, salito sulla montagna, saluta gli apostoli per poi essere prelevato da una nuvola di luce dall'interno della quale degli Esseri splendenti dicono: -Uomini di Israele perchè piangete? Questo Gesù che vi è stato tolto, abbiate fede, nello stesso modo un giorno ritornerà ...-.  La discesa sulla terra di queste civiltà extraterrestri sarà un punto d'incontro di tutte le religioni del mondo. Ma perchè il papa non annuncia niente di tutto questo? Perchè il direttore della Nasa o della scienza accademica o il primo ministro italiano o il presidente americano Obama, o il presidente italiano non annunciano questa visita così bella, la nuova rivoluzione copernicana, perchè si trovano solo pochi uomini semplici ad annunciare questo? Perchè ancora vi è non solo scetticismo ma anche ridicolizzazione su questo fenomeno? C'è un perchè ... Perchè Gesù è nato in una stalla? Perchè non si è incarnato nel figlio del re Erode? Sarebbe stata più facile la vita di Gesù se fosse stato il figlio di un re! Perchè è nato da una Signora, che poi è diventata la donna più famosa del mondo, la Madonna, ma che allora era una semplice sconosciuta? Perchè si è fatto figlio adottivo di un povero falegname che si chiamava Giuseppe? Perchè Gesù, che poi è diventato l'uomo più famoso del mondo, è andato a cercare ladri, pescatori, peccatori? Perchè? ... E perchè Giordano Bruno, uno dei più grandi filosofi che abbiamo avuto in Italia nel rinascimento intorno alla fine del 1500, in una grande università inglese, quella di Oxford, durante una lezione profondissima gli ridono tutti in faccia, lanciandogli i pomodori, soltanto perchè diceva che l'universo è infinito, che la terra gira intorno al sole. Giordano Bruno quel giorno  si arrabbia tanto perchè era una persona che rispondeva agli insulti ma quel giorno se ne va via distrutto, massacrato interiormente ... perchè? ... Ci sarà un motivo ... eppure Giordano Bruno aveva ragione ... fu bruciato vivo da quella santa madre chiesa cattolica apostolica che si permetteva il lusso nel nome di Cristo di uccidere la gente ... pensate Cristo si è fatto uccidere per noi e i seguaci di Cristo che lo rappresentavano uccidevano nel suo nome .... perchè quell'uomo che diceva che l'universo è infinito e che la terra gira intorno al sole aveva ragione ... e per questo fu condannato a morte ... ecco perchè oggi  questa verità non viene accettata ... c'è un perchè ... immaginate che questa stasera venga qui un extraterrestre ... o immaginate il giorno in cui verrà, perchè prima o poi in questo teatro ci sarà un alieno che vi parlerà, ... e questo teatro sarà stracolmo di persone così come lo saranno tutti i teatri del mondo quando ospiteranno esseri extraterrestri che vi parleranno ma quel giorno voi dovete sapere che la moneta che portate in tasca non varrà più niente, la potrete bruciare, che tutte le medicine che vi andate a comprare in farmacia le potete andare a buttare nella spazzatura perchè una scienza nuova avrà guarito tutte le malattie, perchè il petrolio che consumate ogni giorno con le vostre macchine non servirà più a niente perchè ci sarà un energia alternativa pulita che lo sostituirà, ora secondo voi le case farmaceutiche sono pronte ad accettare questa verità se un alieno sarà in grado di guarire tutte le malattie? I grandi petrolieri a partire da Moratti, che vedono morire all'interno delle loro raffinerie i nostri giovani, saranno pronti ad accettare che una civiltà extraterrestre ha trovato una energia alternativa al petrolio in modo che tutti possiamo usufruirne gratuitamente? Secondo voi sarà accettato che tutti potremo rifornire di benzina i nostri mezzi gratis? Secondo voi il potere potrebbe accettare che nelle autostrade non venga più pagato il pedaggio? E ancora di più pensate che le banche potranno accettarlo, visto che dovranno chiudere tutte perchè ciascun cittadino potrà avere la propria casa, la propria macchina, la propria villa al mare, il proprio aereo privato? Pensate che il potere potrebbe accettare che una civiltà aliena offra questa soluzione all'umanità terrestre? Voi pensate che tutti ne sarebbero felici o che questo potere che vi schiaccia ogni giorno, che ogni minuto vi opprime la vita con gli interessi, con il mutuo da pagare,  con i pochi soldi che avete in tasca, con lo stipendio che non vi fa arrivare a fine mese, con le medicine che dovete compare, preferisca mantenere questo stato di cose? Pensate che il potere .. la chiesa cattolica ... accetterebbero che un alieno gli dicesse: -Io ho conosciuto Cristo e lo servo invece tu sei un criminale perchè hai ucciso tanta gente e non meriti di essere seguito ... pensate che le religioni accetterebbero una civiltà extraterrestre? ... Non occorre che mi rispondiate ... datevi voi stessi la risposta ... e con questo vi abbraccio ...”. Dopo lo scrosciante applauso del pubblico che accoglie quelle parole come vere, come giuste Giorgio riprende: “Voglio fare una scommessa con tutti voi ... io metto in gioco la mia vita, metto la mia vita sul tavolo e voi scomettete un euro .. quello che vi ho detto si avvererà nei minimi particolari e voi vi ricorderete ciò che oggi vi ho detto ... non dovrete aspettare cinquant'anni ma pochissimi anni ... questa sala un giorno sarà colma di vostri concittadini che saranno stati chiamati per qualcosa di pubblico e invece qui troveranno, come in tutte le sale del mondo, gli extraterrestri a parlare e voi piangerete di emozione... io non ci sarò perchè sicuramente pagherò con la vita questo prezzo ma voi lo vedrete e direte -Un povero disgraziato ce lo aveva detto, un altro Giordano Bruno-.”
Il vero valore di ciò che ci è dato di vivere oggi lo interiorizzeremo solo domani, in questo momento possiamo percepirne solamente l'emozione, la gioia, riceverne quella pienezza interiore che ci da la certezza di un domani migliore, di un futuro certo per i nostri figli e l'esempio di un uomo che ha dato la sua vita per consegnare il futuro ad una generazione che porta in se il seme della rinascita. Il messaggero di Dio elargisce ancora parole di consolazione per gli spiriti stanchi di un mondo assurdo e disperato portando il Cielo sulla terra, il paradiso accanto ... che quasi lo puoi toccare e che lo puoi sentire lì vicino ... dentro i nostri cuori se ci uniformiamo a quei valori che lo creano ... dentro il nostro tempio se lo trasformiamo nel tempio di Dio. “Vi posso dire che l'esperienza di Antonio sta preparando a questo, ad un contatto di queste civiltà con l'uomo della terra che scenderanno in tutte le nostre piazze ... non so la data e siccome non sono un buffone non vi posso dire una cosa che non so ... e non sono neanche un uomo di spettacolo ... ne avete abbastanza in televisione uomini di spettacolo che dicono tra l'altro abbastanza bugie, quello che vi posso dire è che succederà, e per noi sarà  un grande momento di felicità. Oltre a realizzare i valori dello spirito, perchè ci sentiremo eterni, realizzeremo dentro di noi la verità spirituale, assisteremo al matrimonio tra la scienza e la religione, saremo più vicini a Gesù Cristo e a tutti i maestri spirituali che abbiamo conosciuto nei secoli. Questi Esseri non sono Dio ma sono entità che hanno realizzato determinati valori e che ci aiutano a risolvere i nostri problemi a patto che noi umilmente abbandoniamo i valori della violenza, del dominio, dell'egoismo, altrimenti non ci aiuteranno anzi se mettiamo a rischio la stabilità del pianeta ci distruggeranno, salvando solo alcuni soggetti che hanno le qualità per amare, per rispettare il prossimo, ... Dio ha distrutto Sodoma e Gomorra, Dio ha scatenato il diluvio universale, cioè ha ucciso milioni di persone e ne ha salvate solo alcune ... era lo stesso Dio che ha permesso la crocifissione di Suo figlio, il Cristo, ma oggi ancora una volta potrebbe far scatenare la Sua santa ira e far accadere ciò che è accaduto con il diluvio universale perchè si dice nella Bibbia che gli uomini che abitavano Sodoma e Gomorra erano dei violenti, dei degenerati, ma in confronto a noi erano solo dei santi ... non ho letto per esempio nella Bibbia che a Sodoma e Gomorra accadevano fatti come quelli che ho letto l'altro ieri e che accadono qui su questa terra, sapete che sono il direttore della rivista antimafia e quindi il mio impegno di giornalista mi porta ad occuparmi di fatti di cronaca criminale, mi occupo di Cosa Nostra, di 'ndrangheta, di camorra, di pedofilia, ho letto che è stata sgominata una banda di trafficanti appartenenti ad una organizzazione criminale che vendeva a centinaia di migliaia di euro filmati che riprendevano bambini stuprati da animali ... il sacerdote che avete conosciuto qui a Pordenone, Don Fortunato di Noto, ha denunciato alla polizia queste bestie, non so come altro definirli, che sono riuscite a fare quello che neanche al diavolo verrebbe nella mente di fare ... ora, se voi foste Dio che cosa fareste a questa gente? ... Non merita la nostra generazione di fare la fine di Sodoma e Gomorra? Io voterei: si lo merita! Perchè i bambini non si toccano ... siamo riusciti a far morire ogni 5 secondi un bambino di fame nella nostra società ... io vi chiedo ma voi cosa rispondereste? Signore vogliamo la giustizia sulla terra ... questa società mi fa orrore e non la sopporto più ... siate certi che primo o poi questo Dio Adonay darà l'ordine di intervenire e interverrà ... intanto aspettatevi forti reazioni della natura ... terremoti, maremoti ... è la terra che reagisce alla nostra violenza ... non prendetemi per un tiranno, io amo il Cristo, ma Lui stesso ha detto: -Beati coloro che hanno sete e fame di giustizia perchè saranno saziati e io faccio parte di questa categoria perchè sono un guerriero, non sono un violento ma sono un guerriero”.

In una calda giornata di sole ci ritroviamo all'arca per una nuova lezione spirituale, perle di saggezza si diffondono nell'aria serena e luminosa della nostra casa allietata dai nostri bambini che giocano intorno a noi nel verde prato colorato dai fiori e protetto dalla nostra saggia quercia testimone del vangelo di questo tempo. Il Calice vivente ci parla e il suo Verbo insegna ai nostri spiriti il valore della vita, il rispetto profondo, delicato, assoluto per gli spiriti che si accostano alla verità, per gli spiriti che cadono in errore ma che desiderano cambiare, rinnovarsi ... come cristalli da rispettare ciascuno nella più profonda intimità ... e non si finisce mai di imparare ...
Il missionario Mario Verardi è venuto a trovarci, ad incontrare Giorgio, un esempio come il nostro Raul di donazione totale verso il prossimo, un esempio di vero missionario di Cristo che insieme alla sua compagna, la dolce e forte Anna Maria ci onorano della loro presenza. Persone che nonostante l'età non cedono alla stanchezza che il corpo fisico richiama, perchè il tempo è poco e i bambini ad avere bisogno sono tanti ...troppi ... bambini che aspettano di mangiare ... di dormire ... di essere protetti e amati ... in Africa ... in America ... in Asia ... in India ... in tutto il mondo. “Se tutta la gerarchia della chiesa” dice Giorgio “avesse fatto quello che hai fatto tu, caro Mario, non ci sarebbero più morti di fame nel mondo ... ma dobbiamo andare avanti ...”
Anche il nostro caro piccolo Mattia che come un riflesso di Padre Pio ci visita portando consolazione a Giorgio con il suo sorriso, con i suoi occhi limpidi e puri di un bimbo molto speciale. Così in questa atmosfera di pace ascoltiamo le parole del Segno che parla ...

Gli atti impuri
Gli atti impuri sono commessi da un uomo quando questo commette una violenza su un bambino, quando esercita sesso con venti prostitute solo perchè deve esprimere il suo desiderio bestiale, quando, con tutto il rispetto per gli omosessuali, due uomini o donne della stessa natura praticano sesso ... l'omosessuale credente in Cristo può esercitare la sua omosessualità platonicamente, ma non esercitare l'atto sessuale perchè è contro natura ... l'innamoramento con un altro essere non deve per forza essere vissuto anche sul piano fisico ... gli atti impuri sono commessi quando si esercita la pornografia, la pedopornografia, quando si inquina la madre terra, quando si tradisce la propria famiglia senza un motivo (quando vi è una motivazione può essere giudicato un peccato ma non un atto impuro), altri atti impuri sono i delitti tremendi che ha compiuto la chiesa cattolica, o accoppiarsi con gli animali, la corruzione, la dominazione verso gli altri ... ma non dobbiamo nemmeno essere tiranni ci possono essere degli errori, dei peccati che non sono gravi come gli atti impuri ... Gesù disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” ... non vedo in mezzo a noi atti impuri posso vedere dei peccati ma non atti impuri ... siamo persone che sbagliano ... in riferimento al tuo esempio e alla tua domanda posso dirti che ho visto persone che lasciavano il proprio compagno o la propria compagna per mettersi con un altra persona e sbagliavano e poi ne hanno pagato le conseguenze e ho visto anche, da queste nuove unioni misteriose, nascere dei profeti ... ecco perchè non dico niente, perchè la vita privata delle persone è strettamente personale ma se mi si chiede un parere  devo dire ciò che penso e cioè che di fronte alla Legge, cioè di fronte a ciò che Gesù ci ha insegnato è un errore il tradimento della coppia, soprattutto quando si hanno dei figli in particolare figli piccoli, a meno che non ci sia dietro una volontà divina, un disegno divino, e siccome io non sono nella mente di Dio non posso giudicare. Noi abbiamo l'obbligo, l'ordine, pena essere puniti severamente, di suscitare il perdono dentro i nostri cuori, soprattutto di fronte a quelle anime che rivelano, a noi indegni, i loro peccati. Quando un’anima mi si avvicina rivelandomi il peccato che sta commettendo io ho il dovere di sentirmi indegno di ascoltare quell'anima perchè io sono peccatore come lei ma non sto rivelando a lei le mie schifezze, me le sto tenendo per me, allora quando Gesù mi manda un anima che mi rivela il peccato mi mette alla prova, mi mette in condizione di farmi sentire un verme di fronte a quella persona perchè mentre quella persona mi rivela umilmente il suo peccato, io nella mia arroganza e nella mia farisaica posizione sono come il giusto che la deve assolvere o condannare ... allora io devo dire a quest'anima: -Cara anima tu stai sbagliando ma stai parlando con una persona che ha fatto più peccati di te quindi cosa ti posso dire cerchiamo di non farlo più ...-. Voglio spiegarvi questo con l'esempio del Vangelo -... C'era una donna che aveva commesso adulterio e siccome oltre alla Legge di Mosè anche Gesù si era espresso molto severamente con chi commetteva adulterio, gli scribi e i farisei lo provocavano dicendoGli:  -Maestro la legge dice che una donna che commette adulterio deve essere lapidata, tu cosa dici?-, E il Maestro risponde: -Chi è senza peccato scagli la prima pietra- e gli uomini se ne vanno buttando a terra ciascuno la propria pietra. Dopo Gesù dice alla donna: -Nessuno ti ha giudicato?-, -No signore- risponde la donna -nessuno-. -E allora nemmeno io ti giudico- dice Gesù -ritorna a casa e non lo fare più-.  Quella donna aveva fatto un errore non aveva ammazzato qualcuno. Trasformiamolo ad oggi. Mi portano di fronte una donna sposata che è andata a letto con un altro uomo e mi dicono: “Tu che hai le stigmate cosa dici di questa donna, ha sbagliato, dovrà essere castigata, quale strada gli insegni da percorrere? Io rispondo: -La strada che insegno da percorrere a questa donna ve la dico dopo, prima vi voglio chiedere: voi avete peccato? Allora quando voi mi avrete rivelato tutti i vostri peccati io vi risponderò cosa dirò a questa donna-. Allora non è meglio cari fratelli invece caricarsi di grande umiltà e dire a colui che ci rivela il peccato: .-Senti, non lo facciamo più, preghiamo insieme, ti conviene non farlo più, ma io che ti posso dire se sono più peccatore di te?- ... E quella persona resterà profondamente colpita dalla nostra umiltà e forse in quel momento troverà la forza per cambiare. ...  Tu mi hai fatto la domanda qual'è la strada cristica per aiutare un fratello che ci rivela un peccato? Ora ti rispondo: la strada cristica è l'umiltà, è affidare a Lui, Gesù Cristo, il giudizio. Il peccatore lo dobbiamo fare nostro fratello e conquistarlo facendogli capire che non è il solo a peccare ma che anche noi siamo peccatori, l'importante è lasciare questo peccato dietro di noi e sposare il Cristo perchè non ci sono persone perfette e giuste. Siamo tutti nella stessa barca. Ingordigia arroganza dominio, sono tanti i peccati che possiamo aver commesso o che potremmo commettere, quindi indirizziamo quel fratello con l'umiltà e l'amore verso il cambiamento.

Il volto di Dio
Gesù chiama a se Pietro, Giacomo e Giovanni che erano i Suoi tre apostoli più predisposti a determinati discorsi spirituali e li porta con Se sul monte a pregare ... mentre Gesù prega avviene una trasfigurazione ... gli apostoli racconteranno che mentre Gesù pregava il Suo voltò cambiò d'aspetto e la Sua veste diventò candida e sfolgorante, divenne cioè  di luce, poi videro scendere dal cielo una nuvola di luce, e sappiamo di che cosa si tratta, e da questa nube uscirono due esseri che erano Mosè ed Elia e iniziarono a parlare con Gesù. Gli apostoli si  spaventarono a morire, immaginate poveretti, prima vedono Gesù trasfigurarsi, e già erano rimasti pietrificati, poi vedono arrivare Mosè ed Elia da un altro mondo ... Mentre Gesù da quella forma di Luce comincia a riprendere nuovamente la Sua forma umana, gli apostoli riprendono coraggio e gli dicono: -E' bello stare con te Signore, prepariamo tre tende per Te, per Mosè e per Elia-. Il vangelo racconta che Pietro non si rendeva conto di ciò che diceva per l'emozione ...  poi la nube li avvolse tutti, anche gli apostoli, e mentre si trovavano all'interno della nube sentono una voce forte e tuonante provenire dal nulla che sconvolge gli apostoli  e che dice: “Questo è il mio figlio diletto, l'eletto, ascoltatelo”. Dopo che questa voce parla tutto finisce e i tre apostoli rimangono soli con Gesù che li calma e li tranquillizza ordinando loro di non raccontare niente fino a quando Lui sarebbe risorto. Gesù impone il silenzio ai suoi apostoli perchè nessuno avrebbe capito, non avevano capito niente neanche loro, figuratevi gli altri ... Ora Gioacchino mi chiede com'era Dio, come lo avevano visto ... certamente la voce che avevano sentito parlare era Dio, Adonay, che parlava senza manifestarsi fisicamente ma nessuno vieta a Dio di personificarsi attraverso un essere umano, come quando si manifestò ad Abramo nel querceto di Mamrè ... Abramo vede due Angeli e nel centro vede questo Essere senza capelli, lucente, che era Dio che prendeva forma in un essere umano ... con Mosè invece si manifestò attraverso un roveto ardente ... Dio non ha volto ma ha un miliardo di volti ... se vuole può personificare l'uomo-Dio cioè un essere angelico, un essere superiore ... Abramo Lo vede e Lo vede mangiare la carne e bere il latte, il Padre Adonay si era manifestato personificando un essere superiore”. Flavio interviene nel racconto di Giorgio aggiungendo: “Gesù è il Verbo incarnato ma il verbo è Dio, si dice nel vangelo che questa voce, che era la voce del Verbo,  aveva impaurito così tanto gli apostoli che questi si nascosero con la faccia per terra all'interno della nube”, Giorgio prosegue quindi continuando a raccontare i passi del vangelo come un ricordo “ ... La stessa voce si manifesta ancora una volta, dando un altro grande segno pubblico, mentre Gesù si trova nella sinagoga. Mentre Gesù parla nel tempio i giudei che non Gli credono lo tempestano di domande e lo provocano, Gesù si difende benissimo con la Sua autorità, riportando le scritture a memoria, ricordando che Mosè parlò di Lui, che le scritture parlano di Lui e che loro sono in errore perchè non Gli credono, quindi si accende un dibattito molto forte tra Gesù e questi giudei che cercano di metterlo in difficoltà, con cattiveria, con l'intento di trovare il movente per arrestarlo, quando Gesù dice: -Se non credete in me non potrete andare al Padre, io e il Padre mio siamo la stessa cosa, io non faccio la mia volontà ma di Colui che mi ha mandato, la gloria non viene da me ma dal Padre mio e chi glorifica me glorifica il Padre- e in quel momento si sente una voce che dice: “Io ho glorificato mio figlio”. Nel tempio erano presenti ottocento, mille persone, tutte accalcate che volevano ascoltare Gesù e in più tutta la folla di persone al di fuori in quanto all'interno non vi era più posto, quando questa voce si manifesta il tempio trema e persino le persone che si trovavano fuori esclamano: -È stato un tuono!-. Invece fu quella voce che calmò la bestialità dei giudei, i quali avrebbero voluto uccidere il Maestro in quel momento. Quando la voce termina di parlare Gesù dice: “Non è per me il segno ma per voi che non volete credermi”. Anche quando Giovanni Battista battezza il Maestro Gesù si manifesta la stessa voce e dice: “Questo è il mio figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto” anche se in questa circostanza non erano presenti tante persone come quelle che invece erano state testimoni nel tempio. Eppure il popolo malgrado avesse ricevuto questi grandi segni lo manda in croce lo stesso ... ma adesso Lui ritornerà con la giustizia ...

Rapporto genitori figli
La responsabilità di tutti questi giovani che si uccidono è della società che non propone nessun futuro ai ragazzi, è dei genitori che pensano solo a provocare orgasmo materiale ai ragazzi, quando loro hanno bisogno di valori interiori, di un futuro dove possano essere felici insieme. Che cosa propone la televisione? Materia, sesso, successo, soldi, potere, sopraffazione ... dietro i banali motivi per la quale si scatenano reazioni violente o il desiderio di uccidersi nei nostri giovani si nasconde una profonda crisi interiore dei ragazzi che i genitori sono lontanissimi dal capire, io sono molto arrabbiato con i genitori ... genitori che cadono dalle nuvole quando si trovano coinvolti nelle tragedie che colpiscono i loro figli e non capiscono ... genitori che mettono i figli davanti alla tv per tutta la giornata perchè hanno problemi in ufficio o l'amante da incontrare o la vacanza, ma che genitori sono questi? I genitori oggi, spesso, troppo spesso se ne fregano dei figli e neanche parlano con loro purtroppo. La società è fatta da tutti noi ma i genitori hanno una grave responsabilità nella crescita dei propri figli, nell'insegnamento dei valori della vita da seguire, nell'esempio da dare loro ogni giorno ... ma poi vado ancora più in alto, cosa ci propongono le chiese, le scuole, i governi? Se io governassi in Italia pretenderei dai ragazzi delle scuole medie inferiori e da quelle superiori i voti massimi, per poter essere promossi, sulle materie di base che sarebbero: educazione alla legalità, comportamento, lettura della costituzione e sua interpretazione, storia delle religioni, poi esigerei dagli insegnanti che scendessero al dialogo con il giovane, cercando di capire di cosa ha bisogno, proporre iniziative che lo rendano felice, libero, cercare di costruire per loro una società più giusta, migliore, che non gli propini il materialismo sfrenato.
Davide, Stefano, Lorenzo, voi che avete 14/15 anni siete attratti da ciò che fanno tutti i ragazzini della vostra età ma dovete stare attenti perchè vi possono proporre delle cose che poi vi rovinano la vita, dovete essere molto attenti e dovete ringraziare quello che adesso la vita vi sta offrendo, la possibilità di ascoltare e di crescere in un discorso spirituale, la fortuna di avere dei genitori esemplari, degli amici speciali, di avere l'arca che vi tutela e vi protegge, cari ragazzi miei dovete custodire queste cose preziose perchè è una grande fortuna averle e non a tutti è dato di riceverle. Guardate ciò che accade ai ragazzi della vostra età oggi ... alcuni si uccidono, altri si sentono vuoti, soffrono, piangono e non sanno perchè, altri ancora si drogano e vivono drammi terribili invece voi, anche se a volte vi annoiate, vi ritroverete questa grande fortuna e la valorizzerete tanto quando avrete 18, 20, 22, 25 anni.

Con devozione
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 16 giugno 2009

dalcieloallaterra

 

LEGGETE ATTENTAMENTE I DISCORSI CHE NEL RECENTE PASSATO SONO STATI ENUNCIATI ATTRAVERSO LA BOCCA DI UNO DEI NOSTRI MESSAGGERI SULLA TERRA, LO SCRIVENTE PORTANTE LE STIGMATE DELLA PASSIONE DI GESÙ-CRISTO, NOSTRO E VOSTRO SIGNORE.
DISCORSI MAGISTRALMENTE VERGATI DA UN ALTRO TESTIMONE DELLA VERITÀ, SONIA ALEA.
ANCHE QUESTO È UN SEGNO DEI TEMPI, ANZI, QUESTO È IL SEGNO.
CHI HA ORECCHIE DA INTENDERE INTENDA.
PACE!

                                                                                                 DAL CIELO ALLA TERRA

Giorgio Bongiovanni
stigmatizzato
Sant'Elpidio a Mare (Italia)
2 Maggio 2009

UNA VITA, UNA MISSIONE SUI PASSI DEL FIGLIO DELL'UOMO
DOMENICA DELLE PALME E PASQUA DI RESURREZIONE
NEL SEGNO DELLA SOFFERENZA, NEL SEGNO DELLA CONSOLAZIONE
ANNO DOMINI 2009

Attraversiamo più di mezza Italia in macchina, il centro della nostra amata penisola e il suo sud tanto amato quanto disgraziato .... Montagne, colline e pianure dalle svariate forme e colori, il contrasto del cielo azzurro con il marrone della terra ...  il rosso, il rosa, il fucsia, l'arancio, il verde dell'erba, delle piante, dei fiori ... lo sguardo si perde nell'orizzonte sconfinato del mare che circonda il nostro paese e nell'incantevole infuocarsi del tramonto nel magico momento in cui il Padre saluta i Suoi figli lasciandoli nelle braccia della luna e del suo tenue chiarore, perché possano riposare, riflettere, migliorare ogni giorno, ammirando gli astri che da lontani mondi li guardano in attesa ... Che meraviglia incantarsi nell'ammirare l'intenso miracolo che il Sole amando la sua sposa compie ogni giorno, esplodendo in una passione d'Amore che crea VITA, come diademi in miriadi di espressioni .. l'Uomo, che dovrebbe vivere avvolto dall'estasi di questo incanto in un continuo impeto di dare nelle più svariate manifestazioni creative verso il continuo perfezionamento dell'Armonia della Creazione, vive invece nell'oscurità della propria coscienza, e convinto di essere cieco non apre gli occhi alla vita perdendosi ogni giorno quella felicità che è insita in lui ... dall'eternità del suo spirito.  Attraversiamo lo stretto di Messina con il traghetto che ci porta ancora una volta nella terra di Sicilia. Il vento soffia forte ... vediamo lo sguardo di Giorgio perdersi nell'orizzonte, nel  movimento delle onde del mare, in quel Cielo che gli parla e in quella terra che lo aspetta ... Tocchiamo terra. Attraversiamo metà isola fermandoci in prossimità di Gaggi per salutare il nostro caro Saro che aspetta il nostro arrivo e consumare con lui la cena per poi riprendere il viaggio verso il sud dell'isola. Finalmente alle quattro del mattino giungiamo ad Agrigento. Antica città che si erge su una collina che domina il mare a quattro chilometri dalla costa meridionale dell'Isola. L'antica Akragas fondata nel 581 AC dai coloni greci che divenne in breve tempo una delle più importanti città della Magna Grecia. Volto africano della trinacria, culla delle lettere, impareggiabile testimone dell'impronta ellenica nel Mediterraneo. Una delle città che ha ospitato nella sua infanzia il poeta italiano, premio nobel per la letteratura, Salvatore Quasimodo, natale della vicina città di Ragusa. Agrigento mostra chiari i segni della magnificenza di un tempo. Fu descritta come la città più bella dei mortali. Gli splendidi resti della città antica sono situati in uno splendido panorama con vista sul mare e vengono considerati i più importanti resti dell'antica Grecia al di fuori di essa. Tutti gli edifici sono orientati verso est affinché l'ingresso alla cella che ospitava la statua della divinità fosse illuminata dal sole nascente  fonte e principio di vita. Classificata dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'umanità, la Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben sette templi in stile dorico. Il tempio di Hera Lacinia dedicato all'omonima Dea, il tempio della Concordia, il tempio di Eracle in onore al Dio Ercole, il tempio di Zeus Olimpico in onore del Dio Giove, il tempio dei Dioscuri (o di Castore e Polluce) fu costruito per onorare i due gemelli figli di Sparta e Giove, il tempio di Vulcano, il tempio di Esculapio. Tutte le epoche fiorenti della civiltà umana lo sono state solamente quando hanno operato in armonia con Dio, con la madre terra e con i suoi elementi lavorando per il bene comune della società umana. Ogni epoca ha avuto i suoi messaggeri inviati da Dio per spingere l'umanità verso una più rapida evoluzione. Ma l'uomo perdendo il suo cammino ha perduto se stesso, ha perduto il ricordo della propria identità spirituale, della propria natura divina. Nel corso dei millenni i messaggeri divini hanno chiamato l'uomo a questo risveglio ma pochi hanno risposto a questo richiamo. È  giunto però ora il tempo della Verità e della Giustizia. Il consolatore promesso duemila anni fa dal nostro Maestro Gesù Cristo, ci è stato inviato ed è ritornato al cielo ed ora quelle parole di verità seguono attraverso l'opera di Elia, il precursore. È l'uomo che grida nel deserto, l'uomo vestito di sacco che porta i segni della Sua passione, morte e resurrezione. Il messaggero che risveglia le anime alla verità del tempo di tutti i tempi, che consola, denuncia, annuncia, profetizza. La conoscenza e la coscienza sono fondamentali per divenire liberi, liberi dalla materia, liberi dall'ignoranza.

-Io sono un cittadino della Galilea dei Gentili, perché la Sicilia in linguaggio biblico è definita così-, dice Giorgio, dopo la presentazione del caro Saro, salutando e presentandosi al pubblico agrigentino e non solo, venuto alla conferenza organizzata dalla cara Serenella presso l'hotel Mosè. Un albergo suggestivo, circondato da palme, che pare riportarci indietro nel tempo situato a 5 minuti dalla Valle dei Templi. -Ormai sono 33 anni che seguo un cammino spirituale e venti che porto il segno della crocifissione di Gesù-. La coreografia dei segni che verranno proiettati e spiegati da Pier Giorgio e dallo stesso Giorgio portano al cuore centrale del messaggio: la seconda venuta del Cristo sulla terra. -La domanda è:- dice Giorgio -Siamo pronti per essere giudicati?Quali sono state le nostre opere? Abbiamo dato da mangiare a chi aveva fame? Abbiamo consolato gli oppressi?...- Poi prosegue parlando dell'infinito universo, degli Angeli del Cristo e delle apparizioni della Madre Celeste.  Delle tre parti su cui si basa  la sua missione. Della nostra Funima e di Raul Bagatello.  Della lotta contro la mafia. Accusa la chiesa cattolica di non fare niente o quasi niente contro la mafia tranne pochi veri sacerdoti che danno e hanno dato la vita lottando contro di essa come Padre Puglisi. Due cameramen, uno dell'emittente televisiva Tele Acras e uno di Tv A entrano in sala filmando l'incontro e le parole di Giorgio che non a caso pronunciava proprio in quel momento: -Un cristiano che non combatte contro la mafia non è un vero cristiano-. Pier Giorgio prende la parola: -Tutto ciò di cui vi parliamo non ha l'intento di convincervi ma di farvi pensare-.  Dice, partendo con la carrellata di filmati che hanno inizio con la meravigliosa croce impressa sui cerchi nel grano. Mentre scorrono le immagini, spiega la natura spirituale di questi segni e il loro significato concreto, diretto allo spirito di chi vuole vedere e ascoltare. Giorgio intanto viene chiamato in disparte delle televisioni locali per una intervista. Quando ritorna al tavolo dei relatori presenta la straordinaria immagine di Gesù Cristo pervenutagli pochi giorni prima. Un grande emozionante segno che non ha bisogno di commenti. È una fotografia scattata al tramonto di fronte al lago di Tiberiade che riprende la figura del Maestro Gesù in forma luminosa che pare camminare sul lago, lo stesso lago dove duemila anni fa il Maestro camminò sull'acqua di fronte ai suoi apostoli. Un immagine che non può non provocare una  grande gioia interiore a chi sa, a chi Lo ama, a chi Lo aspetta. -Le vie del Signore sono infinite e misteriose- dice Giorgio soffermandosi a parlare del Maestro Gesù, dell'importanza di leggere il Suo vangelo, della promessa della Sua venuta e dei segni che la annunciano ... che annunciano la Sua venuta accompagnata dai Suoi Angeli. -Quando prendono Gesù per arrestarlo, Pietro reagisce con violenza tagliando, con la spada, l'orecchio del soldato- racconta Giorgio, -ma Gesù gli dice: Chi di spada ferisce, di spada perisce”, ecco quindi il Maestro parlare chiaramente della legge di causa effetto, e continua: “Ma se io volessi salvarmi il Padre non mi manderebbe forse 12 legioni di Angeli?” E chi sono questi Angeli? Potevano essere secondo voi degli angeli con le alette? O forse erano degli esseri umani come noi, divenuti Angeli perché credendo in Lui sono stati redenti? Vi pare così difficile credere questo? Non è forse logico? Angeli che potremo essere anche noi se accettassimo la redenzione-. Il discorso va poi sull'ultima parte della missione e sui segni che la accompagneranno, soprattutto in questa terra. Segni che aiuteranno a capire, a credere, a prendere coscienza che Lui è in mezzo a noi. Giorgio annuncia l'arrivo di catastrofi, guerre, crisi ambientali, fame anche nel nostro paese. Poi sottolinea: “Non posso concludere senza dire che nell'opera che faremo in Sicilia ci sarà anche la lotta contro la mafia che rappresenta una delle braccia dell'anticristo e tutti coloro che, a partire dalle istituzioni religiose, politico e militari, per finire ai semplici cittadini, avranno taciuto questo male non saranno perdonati. Che Dio vi benedica”.
Il discorso di Giorgio come sempre chiaro e cristallino lascia spazio alle domande del pubblico che riempiono la sala dell'hotel Mosè. Domande alle cui risposte giungono sempre grandi insegnamenti. Primo tra tutti l'umiltà di un messaggero che vestito di sacco grida ancora nel deserto di questo mondo che il tempo è giunto, grida agli uomini: Convertitevi!.
Al termine della conferenza la cena organizzata da Serenella in un caratteristico locale dà modo ai nostri fratelli e amici di poter stare ancora un pochino insieme a Giorgio che dona ad ognuno una copia della bellissima fotografia del Maestro Gesù sul lago di Tiberiade. La serata si conclude con le foto di gruppo. Rientriamo nel Bed and Breakfast che ci ospita addentrandoci nelle tipiche viuzze dell'antica città. È notte. Un tratto di strada dobbiamo farlo a piedi percorrendo i viottoli del paese. Quei piedi sanguinanti camminano con il peso di una croce spesso resa invisibile da quel sorriso, da quella forza. La famiglia lo segue passo dopo passo, sostenendo il suo cammino.
La mattina seguente la riunione operativa ci permette di rivedere tutti i nostri amici. Presenti tutti i fratelli di Catania, di Palermo, ovviamente di Agrigento e di altre parti della Sicilia. Durante l'incontro si delinea quindi il piano operativo della Sicilia con la formazione ufficiale di tre arche. La prima, già attiva da circa un anno, è l'arca di Catania che vede come responsabili Saro, Angelo ed Enzo, la seconda, che ufficialmente nasce oggi, è l'arca di Palermo anche se il responsabile Giovannone è operativo in questa città già da alcuni anni, e nasce oggi anche l'arca di Agrigento che vede come responsabile la cara dinamica e sensibile Serenella. Giorgio sottolinea l'importanza delle arche, i valori sui quali devono essere fondate e le attività che devono essere proiettate e incentrate sui tre pilastri della missione affidatagli dal Cielo: Dal Cielo alla terra (annuncio della seconda venuta di Cristo), Funima (sostegno ai bambini di Raul Bagatello), Antimafia (lotta contro la mafia). -E' indispensabile- dice Giorgio, -che chi vuole seguire la nostra opera si schieri contro la mafia cioè che non abbia alcun timore di affermare che fa parte di un'associazione che si batte appunto contro di essa”- Poi Giorgio si sofferma sul primario obiettivo del nostro lavoro che è il risveglio delle anime e dell'obiettivo di fondare almeno un arca in ogni provincia siciliana. Il discorso poi si incentra sull'organizzazione interna di queste, Serenella ha le idee molto chiare in merito e insieme a Giovannone, a Saro, Angelo ecc decidono di fissare un incontro mensile tra tutte le arche per mantenere un filo operativo comune, per una più efficiente organizzazione e per il piacere di stare insieme. Giorgio sottolinea l'importanza della comunicazione delle arche con la sede centrale di Sant'Elpidio a Mare e delle varie arche siciliane tra di loro, a questo proposito l'intervento del nostro Giovanni Bongiovanni e di Francesco Belvisi chiarisce il concetto, con la spiegazione dell'organizzazione pratica tra la sede centrale e le varie arche, in modo che tutto possa essere svolto con la massima efficienza e il massimo equilibrio possibili e che i parametri siano uguali per tutti. Giovanni sottolinea, prendendo come esempio la nostra arca di Sant'Elpidio a Mare, che la prima regola deve essere la disciplina. -Se abbiamo raggiunto i risultati che vedete- dice Giorgio -è proprio perché siamo ben organizzati e perché rispettiamo le regole. Ho voluto dare un taglio alla impostazione delle vecchie arche che erano continuamente immerse in problemi umani. Noi dobbiamo essere seri e trasmettere il messaggio molto seriamente per questo dobbiamo creare un gruppo forte, unito che lavora in armonia. Pensateci molto bene prima di entrare a far parte dei gruppi operativi delle arche, perché saremo un treno in corsa-. Poi Mara ricorda l'importanza dell'organizzazione dell'incontro di Settembre. Giorgio prendendo spunto da questo continua: -A settembre, i giorni che ricordano l'anniversario delle stigmate, organizziamo da alcuni anni, come sapete, un convegno. Quest'anno dovete essere tutti presenti. Anzi, questo convegno che organizziamo in onore di Eugenio Siragusa alle falde di questo monte sacro che è l'Etna diverrà l'incontro annuale con i fratelli della Sicilia-. Il discorso si incentra poi sul sostegno ai  giusti, sul messaggio ricevuto da Gesù che chiede di appoggiarli, di sostenerli. -Ecco perché- dice Giorgio -se un Giulietto Chiesa, un Salvatore Borsellino, un magistrato che lavora in prima linea, tiene una conferenza o organizza qualsiasi altra cosa, dobbiamo essere in prima fila per sostenerli, addirittura per aiutarli nell'organizzazione se dovessero avere bisogno. Dove vi è la giustizia noi dobbiamo sostenerla-. Discorsi per le arche appena nate ma utili e importanti da ricordare per tutti, dalle arche più vecchie a quelle più nuove, perché non si finisce mai di imparare, di apprendere ...  -Le arche non sono dei luoghi dove si fa del proselitismo- continua Giorgio, -le persone che fanno parte delle arche sono persone che vengono per svolgere il loro lavoro nelle attività che hanno scelto, poi ognuno può vivere la propria spiritualità come sente più affine a se stesso, questo non è un problema, pregare, meditare, andare a messa, questa è una scelta personale, invece l'operatività deve essere organizzata e vissuta collettivamente e non singolarmente. Nell'arca non c'è chi è più in alto e chi è più in basso, ogni componente è al medesimo livello dell'altro, c'è solo un'organizzazione da rispettare-. Il discorso si concentra sull'importanza dell'efficienza, il nostro Francesco parla dell'importanza di aiutarsi nel lavoro, di venirsi incontro perché, dice, l'importante è portare a compimento l'obiettivo, mentre Mara sottolinea che è nell'operatività che dimostriamo l'amore per il Cristo. I nostri fratelli animati dallo spirito di voler fare, trasmettono con i loro occhi tutto l'entusiasmo di poter servire questa splendida opera di Cristo e di voler lavorare insieme. Nascono subito iniziative come quella della cara Grey, insegnante alle scuole medie, di promuovere attività della funima all'interno delle scuole, o della cara Maria Rita, anche lei insegnante, che propone iniziative sull'educazione alla legalità negli istituti scolastici. Vincenzo, amico di Serenella, metterà a disposizione un locale della sua casa come sede per la nuova arca di Agrigento. E sono già in programmazione due conferenze: una a Torregrotta e una prossima probabilmente a Caltanissetta. Insomma lo spirito è quello giusto, l'amore per il Cristo, il desiderio di lottare per un mondo migliore, di garantire un futuro ai nostri figli, la passione di voler preparare la strada al ritorno di Gesù, la coscienza che solo l'unione fa la forza, che siamo tutti fratelli e sorelle, che viviamo nella stessa casa, nostra Madre la Terra, e che tutti siamo illuminati dallo stesso Padre, il Sole, questa coscienza ci unisce e ci fa sentire uno ... Italia ... Spagna ... Uruguay ... Paraguay ... Argentina ... Cile ... Messico .... e tutta l’umanità che vive di questi valori ...  Siamo un unico corpo, il corpo di Cristo, che pensa, che agisce, che ama.
Che responsabilità, ma anche quale più grande onore e quale più grande gioia!
Lasciamo Agrigento con gli abbracci dei carissimi fratelli che salutano Giorgio in attesa di rivederlo presto ... lui quel calice vivente che unisce gli spiriti dei chiamati al cospetto del Maestro dei Maestri, Gesù Cristo.
Lasciamo le vie agrigentine dopo aver visitato la stupenda Valle dei Templi, e dopo la visita di Giorgio al papà di Serenella, la salutiamo ringraziandola per la perfetta cura nell'organizzazione di questa visita di Giorgio in terra agrigentina.
Partiamo soddisfatti dei risultati, Giorgio, stanco ma felice, coglie l'occasione di questo viaggio per andare a trovare la sua mamma Giovanna che non aspetta altro che poter riabbracciare suo figlio, suo figlio da tempo donato al Cielo. È l'occasione anche per incontrare Filippo, suo fratello, e tutta la sua cara famiglia.
Ma sono giorni intensi, la casa di mamma Giovanna diviene un punto redazionale. Giorgio seduto davanti al computer è in contatto permanente con le arche. Il momento è delicato e come sempre in questi casi la sua concentrazione sugli eventi del mondo e sulle disposizioni del cielo  è  totale.  Appena giunti, apprendiamo infatti della forte scossa di terremoto che ha colpito l'Aquila e provincia e via, via tutte le notizie che si susseguono sul numero dei morti, sulla disperazione della gente, sulla paura. L'uomo di questo pianeta non impara se non soffre. Purtroppo a farne le spese come sempre gli innocenti ... i bambini. Anche nella nostra sede a Sant'Elpidio a Mare il terremoto si è sentito e continua a sentirsi, ogni notte, la terra tremare. Questi momenti fanno riflettere tutti, ma proprio tutti, sul valore della vita.
E giunge il momento di ripartire. Trascorriamo le tante ore di viaggio con le incessanti notizie che dalla radio ci giungono continuamente sui danni del terremoto, sulle persone che continuano ad essere estratte dalle macerie, commentando i messaggi ricevuti dal Cielo in merito all'accaduto e a quanto ancora dovrà accadere.
Dopo un lunghissimo estenuante viaggio in macchina durato un giorno e mezzo rientriamo a casa.  È venerdì Santo. Giorgio cerca di riposare un pochino. Intanto giungono i fratelli venuti dalle diverse arche d'Italia per trascorrere con lui i giorni di Pasqua. Sabato Santo Giorgio si chiude in isolamento per qualche ora. La passione della croce vive nuovamente in lui manifestandosi nelle sacre ferite sanguinanti. Il tempo di riprendersi e di rientrare in questa densa dimensione, ed è nuovamente all'arca, disponibile a offrirsi ancora per i suoi amati fratelli, per il suo amato maestro che riconosce  vivo in ognuno di loro ... da Pordenone, da Bari, da Roma, dalla Calabria, ...
La lezione spirituale ha inizio. È presente anche il nostro Mattia, il piccolo che anche i nostri fratelli del Sud America hanno conosciuto durante il viaggio in Italia nel 2007, che vive delle continue esperienze con Padre Pio. -Oggi ho fatto venire questo bambino, Mattia-, dice Giorgio, -che tutti voi conoscete, che ha questo forte legame con Padre Pio ... in questi giorni sente dei forti dolori nelle mani e nei piedi .... lui oggi deve stare accanto a me, deve stare insieme a noi-. Mattia con quegli occhioni grandi e innocenti lo guarda e gli sorride e per tutto il tempo sta seduto di fronte a Giorgio ad ascoltarlo attentamente. -La Pasqua- continua Giorgio -deve essere un ricordo costante nei nostri spiriti, che dobbiamo sentire tutti i giorni. La Pasqua significa amare il prossimo tuo come te stesso, significa gridare giustizia, uguaglianza, fratellanza e invece purtroppo troppo spesso si ritorna alla vita quotidiana e si perde di vista il suo valore-. Giorgio si sofferma a puntualizzare la responsabilità che abbiamo nella missione e soprattutto la responsabilità che ha lui, chiedendo però a tutti noi di prendere coscienza che il ritorno del Maestro non dipende da lui, che la missione del Cristo è molto grande e che noi ne siamo solo una piccola parte e prosegue spiegando che  qualsiasi cosa dovesse accadere a lui stesso, o a qualsiasi strumento, l'unica cosa certa è che  Gesù si manifesterà lo stesso, Gesù compirà la Sua missione a prescindere da tutti. -Non dovete fare questo errore- dice Giorgio -anzi non solo dovete condividere questo, ma addirittura pregare che io non abbia questa responsabilità. Io sono un servitore della Verità, l'annunciatore della Verità, certo questo si, sono segnato da Gesù e credo di compiere la mia missione, però sono anche un uomo che potrebbe cedere ... ora le probabilità sono molto poche ve lo assicuro, perché io ho dato la mia vita nelle mani a Cristo ma nello stesso tempo non sono Lui. Invece dovete vivere quotidianamente con la certezza assoluta che Lui compirà la Sua missione, che Lui manterrà la Sua promessa, che Lui ritornerà con gran potenza e gloria sulle nuvole. Non fatevi mai tentare da Satana che un uomo sulla terra possa essere uguale al Figlio dell'uomo, nessun uomo può essere paragonato al maestro Gesù, noi siamo apostoli e servitori, la nostra vita è nelle Sue mani, Lui è il Re dei Re, Lui ha nelle mani il destino del mondo. Vi chiedo quindi di pregare sempre che Gesù mi dia la forza di andare avanti e di fare quello che devo fare, che vi tenga sempre nelle Sue grazie. Lui tornerà. Lui è la Verità, Cristo è il cammino-. Giorgio racconta poi il ricordo di un episodio accaduto duemila anni fa: -Mentre Gesù entrava a Gerusalemme, la domenica delle palme, tutti lo salutavano sventolando le palme con le mani e cantando: “Osanna nell'alto dei cieli, benvenuto in mezzo a noi, Gesù era felice perché veniva accolto come un Re. Ma gli scribi e i farisei per provocarlo gli dicevano: “Ma non è giusto che ti accolgano così, tu non sei un Messia, sei un maestro, perché permetti a questa gente che ti accolga con le palme?”. E Gesù gli disse: “Se io dovessi impedire loro di fare ciò che fanno, al loro posto lo farebbero le pietre, si alzerebbero da terra e con le palme in mano direbbero Osanna nell'alto dei Cieli, quindi perché mi provocate?”. Siccome Gesù non faceva niente per caso, anche in quella circostanza ci ha lasciato un insegnamento. Ciò che vi voglio trasmettere stasera è che se Giorgio non dovesse più avere la forza di fare ciò che sta facendo, altri uomini o le pietre stesse farebbero ciò che devono fare. Forse il Cristo o la Madonna non si manifestano nelle statue di marmo o di legno? Allora il fatto che Lui tornerà non lo dovete mai dubitare. Tutti gli uomini sulla terra che parlano di Lui devono essere credenti, insegnare ciò che Lui insegnava ed essere integri come lo era Lui, altrimenti sono dei pagliacci, nessun maestro ricco in denaro Lo può rappresentare, tutti coloro che Lo rappresentano devono avere il necessario per vivere ma non avere potere e ricchezza perché a Lui non interessa avere questi rappresentanti, Lui vuole Suoi rappresentanti nei fatti, non nelle parole ... che ci possiamo fare ... Lui è fatto così, che facciamo, mica possiamo andargli contro-. Il discorso cade poi inevitabilmente sul cataclisma appena avvenuto. -Sono molto deluso dell'ignoranza e della superbia che le autorità politiche, e di queste lo potrei anche capire visto che il nostro stato è laico, ma soprattutto le autorità religiose hanno mostrato in questi giorni. Avrebbero dovuto dire pubblicamente “Signore abbi pietà di noi, Signore sotto la settimana santa ci hai mandato questa catastrofe, cosa ci vuoi dire?”  Almeno porsi degli interrogativi e spingere le anime a riflettere su quanto accaduto. È sufficiente che la chiesa di Cristo, la chiesa più potente della terra, la cattolica, e poi le altre chiese e la massa inizino a porsi tali interrogativi pubblicamente, perché la terra inizi a calmarsi. Ecco spiegata la ragione per cui accadrà un altra catastrofe peggiore di questa. E così via fino a che gli uomini non capiranno. È purtroppo una catastrofe che ci meritiamo perché noi non siamo fratelli e sorelle quando stiamo bene, ci odiamo l'un con l'altro, pensiamo solo a noi stessi, siamo egoisti, poi quando arrivano le catastrofi e viviamo la sofferenza diveniamo improvvisamente fratelli e sorelle. Io non ho segreti che il Cielo mi da, quando mi vengono dati certi messaggi dei quali io stesso a volte ho paura, so che li devo dire e li dico. Quindi pensate di me ciò che volete, vi posso anche capire ma devo solo dire ciò che mi viene detto di dire. Mi è stato detto: “Questo é solo l'inizio, farò accadere altri cataclismi, avverti i tuoi fratelli”. E questo farò. Noi uomini dobbiamo sviluppare il valore dell'Amore, della fratellanza, della solidarietà, che ancora non abbiamo. L'Italia è la quarta potenza al mondo per la vendita di armi ... le Potenze Celesti mi hanno fatto alzare durante la notte e mi hanno fatto scrivere: Vendete morte? Morte riceverete! Ora ditemi: chi è che si ribella e va in piazza a gridare non vendete la morte? Ma appariranno anche segni celesti di consolazione ... apparizioni della Madonna, manifestazioni dei nostri fratelli celesti, ecc ...-
E' tempo che l'uomo incominci a fermarsi a riflettere, prima che sia troppo tardi.
L'incontro prosegue poi con le domande che conducono a tanti altri discorsi spirituali:

I principati e le potestà non erano gerarchie angeliche?
Ci sono soldati angeli e arcangeli e ci sono re, ma questo anche nelle sfere negative. Satana è l'arcangelo delle tenebre e Lucifero è il re delle tenebre, è l'anticristo. Anche loro sono una legione con migliaia di demoni a loro servizio. La battaglia si combatte nei cieli e anche sulla terra. Per  cieli  in questo caso si intende nel corpo eterico di questo pianeta, nei cieli del cosmo non c'è battaglia altrimenti Gesù non diceva: “Il regno del Padre mio è nei cieli”. La battaglia tra il bene e il male quindi si sta combattendo nella parte spirituale della terra, il cielo della terra, e anche nella parte umana. Anche nel corpo astrale della terra, il cosiddetto aldilà, ci sono anime negative e anime positive che combattono tra di loro. Le anime negative sanno che sono alla fine perché sta per ritornare Gesù Cristo, cercano quindi di ritardare l'instaurazione del regno di Dio sulla terra. Quando il Messia ritornerà ci saranno anime che si riscatteranno e verranno quindi liberate, e anime che invece  saranno espulse e mandate in altri pianeti dove possono continuare a fare ciò che stanno facendo ora sulla terra fino a che non capiranno che devono abbassare la testa e ubbidire alle leggi del Padre, solo allora si potranno evolvere. Tutti gli esseri negativi saranno espulsi dalla terra perché sia sul piano fisico che sul piano spirituale astrale verrà instaurato il regno di Dio.

Siate accorti
Se noi abbiamo scelto di essere servitori di Gesù Cristo, pur con le nostre limitatezze, dobbiamo seguire la Sua opera. La Sua opera in questo momento è rappresentata anche dalla manifestazione dei segni del Padre sia sul piano fisico che sul piano spirituale, dobbiamo quindi seguire le vicende mondiali, quelle locali, tenere sotto controllo quelle personali, mantenere integra la propria famiglia o comunque portarla su un cammino cristico, fare attenzione ad essere uniti tra di noi, a non sottovalutare mai nulla di ciò che il maligno ci può offrire per distrarci dall'opera, bisogna stare attenti e allontanare le offerte sibilline che fa il demonio per allontanarvi dalla missione o dal  Cristo. State attenti alla salute altrimenti se vi ammalate non potete lavorare per Cristo, ad avere il necessario per vivere ...  Ma tutto deve essere vissuto sempre per un fine cristico e mai egoistico. Questo è importante. Dobbiamo sempre dare un significato particolare a tutto ciò che avviene all'interno della nostra vita, attorno alla nostra vita o all'esterno di essa per capire il linguaggio di Dio. Non dobbiamo mai sottovalutare niente. In particolare modo le cose che nella vita ci fanno gioire tanto o soffrire tanto hanno un profondo significato spirituale, sono il segno di un messaggio che qualcuno dall'alto ci vuole dare. Non dobbiamo essere superficiali e quindi analizzarli come casi della vita. Ad ogni cosa dobbiamo dare un significato, senza fanatismo, ma con assoluta responsabilità soprattutto in questo tempo. Più noi mettiamo in atto azioni in favore dell'amore e della pace, ma soprattutto della giustizia, più diveniamo amici delle forze della natura. Ecco perché non accadono grosse sofferenze dove si trova uno strumento di Dio e un amico delle forze della natura, perché altrimenti non potrebbe portare avanti la sua missione.

L'uomo in simbiosi con la terra
Mi è stato detto dagli extraterrestri per quanto riguarda il futuro delle nostre terre, che la Sicilia si spaccherà in due all'altezza di Agrigento, all'altezza del Belice, e si formerà un isolotto grande e uno più piccolo. Io andrò in Sicilia anche per questo, potranno essere risparmiate milioni di persone se mi ascoltano, altrimenti moriranno ... questo potrà essere evitato se vi sarà un risveglio di massa delle coscienze ... L'Italia che è attraversata da una faglia che parte dalla Slovenia, attraversa il Friuli, passa dall'Aquila e arriva fino a Messina, sarà spaccata parzialmente o totalmente, è probabile, non sicuro al cento per cento, che possano formarsi due penisole. É certo invece che le coste si restringeranno, la larghezza dello stivale da circa 300 km diverrà di circa 250 km, perché il mare invaderà le coste. Il movimento teutonico della terra e il nuovo assetto dell'asse polare provocherà, a parte le glaciazioni, la deriva dei continenti. In altri luoghi emergeranno dalle acque nuove terre, mentre altre sprofonderanno come è accaduto in epoche passate, così come accade in ogni ciclo settenario della  terra che va di settecento milioni di anni in settecento milioni di anni. Purtroppo la distonia tra noi e il geoide provoca alterazioni e squilibri molto più gravi di quelli previsti naturalmente. In stato di armonia l'uomo avrebbe captato le indicazioni che la terra gli invia in modo da far spostare le  comunità umane in posti più sicuri. Ma noi siamo stati dietro alla globalizzazione anziché dare ascolto agli scienziati onesti, abbiamo pensato solo alla vita materiale e non alla vita spirituale che non significa credere in Gesù ma entrare in sintonia con la terra, rispettare l'ambiente, amare il prossimo, seguire l'evoluzione del pianeta e quindi tutti i suoi movimenti, così come facevano gli antichi popoli che seguivano le indicazioni del cielo e della terra e si spostavano in base a questa conoscenza, coscienza e sintonia. Alcuni popoli, per esempio gli abitanti di Machu Picchu, gli Inca, si sono spostati in massa dalle loro terre stabilendosi a  5000  metri d'altezza, in qualche modo erano stati avvertiti dal cielo o dai loro studi e dai segnali della terra che sapevano riconoscere che le loro terre sarebbero state sommerse. Noi purtroppo questa simbiosi con la terra ce la sogniamo.

Se Gesù avesse chiesto l'intervento di Suo Padre.
Voi sapete che cosa sarebbe successo se Gesù durante la crocifissione avesse detto a Suo Padre “Signore intervieni”? Che si sarebbe portato via Suo figlio e questo pianeta sarebbe diventato come Plutone, lontano dal Sole, deserto, senza vita, buio, avremmo visto il sole come lo vediamo qui alle cinque di mattina, a 400 gradi sotto zero, pieno di scheletri. Invece quel meraviglioso Essere ci ha salvato. Ci ha salvato. Le lacrime rigano il volto di Giorgio che piange per la piena coscienza del valore e della grandezza del nostro amato Maestro Gesù, piange per l'amore che nutre per lui e piange per l'incoscienza, l'egoismo, la cattiveria dell'uomo. Dovremo vivere in pace solo per questo ... ci ha salvato dalla morte più brutta che possa esistere: quella dello spirito.

Perchè Gesù Cristo non cambia le menti delle persone?
Perché è proprio lì che sta il segreto del Suo vero amore per noi. Ci lascia liberi ...Lui vuole che noi liberamente, con coscienza e con intelligenza desideriamo servirlo e amarlo perché lo sentiamo, perché ne abbiamo capito il valore, la gioia e il senso di pienezza che ne deriva da questo ... Lui vuole che tu ci arrivi da solo, che prendi coscienza da solo e ti da tanti segni di gioia e di sofferenza perché tu possa capire.
Imporrà invece la Sua volontà per instaurare il regno che ha promesso ai giusti in questa terra, ma chi non desidera vivere questo, e lo dimostra con i fatti, sarà portato in altri mondi a fare ciò che desidera continuare a fare.

Il Padre quanto ci ama?
Gesù Cristo ci ha dato il segno di un amore incondizionato offrendo la Sua vita per noi. Suo Padre ci ama ancora di più perché ha mandato il proprio figlio a sacrificarsi per noi. Voi forse mandereste vostro figlio a sacrificarsi per il bene di un altro? Non è venuto il Padre a sacrificarsi, ma ha mandato la cosa più preziosa che aveva, il Suo Figlio Unigenito. Quindi che amore è questo? Io, se dovessi pagare un prezzo per liberare i miei fratelli dalla prigionia, non manderei mio figlio a immolarsi, ci andrei io. Ma se vado io si vede che c'è qualcuno che io amo più dei miei fratelli che è mio figlio, se invece dico a mio figlio di andarsi a sacrificare per quei fratelli si vede che io amo quei fratelli, più del mio stesso figlio! Quindi prima di tutti dobbiamo ringraziare il Padre Adonay per questo sublime atto d'amore. Cioè dobbiamo ringraziare tutti e due allo stesso modo, ricordando che il Padre ci ha dato un grandissimo segno d'amore.

Come in alto, così in basso
Tutto ciò che c'è sulla terra o nel cosmo infinito materiale è equiparato a ciò che c'è nel cielo o nei mondi spirituali. Non vi è differenza, cambiano le forme delle manifestazioni ma la sostanza rimane la stessa ... Amore ... Pace ... Giustizia ... nel mondo materiale abbiamo forme e sensazioni, nel mondo spirituale abbiamo emozioni, ma la sostanza è la stessa. La materia ti serve per acquisire conoscenza fisica nell'universo poi quando vai dall'altra parte te la ritrovi in forma spirituale, però la devi acquisire prima qui, nel mondo materiale. Vi faccio un esempio: noi partiamo da Dio con il serbatoio senza benzina, dobbiamo venire sulla terra per ricaricare il serbatoio, quando questo è pieno ritorniamo nel cielo e quel serbatoio lo usiamo per l'eternità perché abbiamo acquisito conoscenza. La conoscenza è il serbatoio necessario per poter contemplare la beatitudine dello spirito. Senza conoscenza sei uno spirito povero, puoi anche essere beato però sei povero.

Pasqua di Resurrezione
E giunge il giorno di Pasqua. La sala dell'hotel Royal è piena per lo più di fratelli venuti da diverse parti d'Italia, anche persone che da pochissimo sono venute a conoscenza del messaggio. I bimbi seduti in un tavolo predisposto per loro in fondo alla sala ci danno allegria, conforto e gioia con i loro sorrisi, con la loro semplicità, spontaneità e purezza dal quale dovremmo sempre imparare. Mara presenta la conferenza ricordando la sofferenza nel mondo, le trentasette guerre in corso, il terremoto dell'Aquila, le vittime della spinta infanticida dell'essere umano ... le strutture che dovevano ospitare i bambini, crollate, la vergogna per tali deplorevoli colpe. La parola è subito per Giorgio che con il suo sorriso saluta con gli auguri più profondi di buona Pasqua tutti i presenti in sala e coloro che questa volta hanno l'opportunità di poter seguire la conferenza tramite internet e addirittura inviare le proprie domande. Il regalo di questa Santa Pasqua è l'immagine di Gesù sul lago di Tiberiade che accompagna Giorgio e tutti noi per tutta la conferenza sul grande schermo. La spiegazione dei segni come sempre anticipa l'incontro. Giorgio spiega che la ricerca, la proiezione e l’interpretazione di questi segni in tutte le conferenze hanno l'intento di risvegliare negli spiriti la fede ma anche la razionalità e la logica per capire che cosa sta succedendo nel mondo, per stimolare quindi una reazione positiva che possa spingere la gente a mettere in atto azioni mirate al miglioramento della società e per stimolare il sentimento positivo della rabbia che possa indurre  azioni verso un cambiamento della gravissima situazione attuale, la più grave della storia dell'umanità. E come sempre tutti questi segni sono la cornice che sta intorno alla cosa più importante: il dipinto che è la preziosità di quel personaggio che chiamiamo il Maestro dei Maestri Gesù Cristo.
Giorgio spiega che la situazione non rientra, così come molti dicono, nella normalità “perché queste cose sono sempre successe”, non è assolutamente così e Pier Giorgio sottolinea che chi gestisce il potere dell'informazione per mantenere calma la gente non permette che la vera informazione venga data alla massa. Quindi la gente non viene informata di niente e vive nell'oscurità più totale degli eventi che accadono, delle cause che li provocano e degli effetti che ne derivano. Tutti questi segni sono strettamente interconnessi tra di loro. Pier Giorgio mostra documenti e filmati antichi e attuali, sulle manifestazioni dei fratelli delle stelle che visitano il nostro pianeta, sull'importanza dei messaggi divulgati dai veri contattisti che annunciavano in tempi non sospetti quanto sta avvenendo oggi. Il nostro fratello ricercatore parla di altri segni particolari apparsi nei cieli e sulla terra a forma di croce e si sofferma a sottolineare l'importanza di Giorgio e della sua missione. “Giorgio  rappresenta un segno molto importante, il più importante di questo tempo” dice Pier “perché rappresenta non solo un segno di per se stesso, con le stigmate impresse sul suo corpo, ma è anche un segno che parla, che annuncia, che aiuta, che consola, che ammonisce, un segno del quale dovremmo tutti fare grande attenzione perché è un segno che cammina in tutto il mondo annunciando e ammonendo l'uomo che non vuole conformarsi alle leggi del cosmo”.

Giorgio prende la parola mostrando l'immagine del Sole che riflette la Sua luce sul lago di Tiberiade, mostrando la nitida immagine di Gesù che cammina sull'acqua ... -Che significa tutto questo?- Chiede al pubblico -Significa che Gesù è sulla terra- dice, -Gesù è ritornato-. Poi la voce si fa più profonda: -Vi meravigliate di questo? Credete? Non credete? La mia missione è annunciarvelo, non sono io Gesù, Lui è sulla terra e si è fatto fotografare nella patria dove duemila anni fa si era incarnato. É in mezzo a noi ed è l'artefice di tutti questi segni che stasera vi ho fatto vedere e altri ancora che si manifesteranno nel mondo e che i vostri occhi molto presto vedranno. Gesù è sulla terra  ed è accompagnato dai Suoi collaboratori che nel vangelo Lui chiama Angeli. Gesù dice ai Suoi apostoli: “In quei giorni prima del mio ritorno i miei Angeli raduneranno gli eletti dai quattro canti della terra” quindi il movente che tutti gli studiosi e i ricercatori cercano sulla presenza di queste manifestazioni nei nostri cieli è la presenza di Gesù Cristo sulla terra. É veramente sconfortante, ma anche questo era scritto, che uno stigmatizzato senza nessun titolo religioso vi debba annunciare la più grande di tutte le verità che è quella del ritorno del Cristo. Non dovrebbe essere il compito della Sua chiesa questo?” Giorgio spiega ancora una volta che la chiesa perderebbe il suo potere temporale per questo non può dichiarare certe verità. “Questa Pasqua del 2009 annuncia la Sua venuta ... io l'ho visto materializzarsi anche davanti a me così come è apparso ai discepoli di Emmaus nella Pasqua di duemila anni fa, Lui appare a due ragazzi che stavano camminando verso Emmaus, erano due Suoi discepoli ed era apparso, stamattina di duemila anni fa, a Maria Maddalena dicendole “Non toccarmi!”. Maria Maddalena l'aveva visto così come appare in quella immagine che vedete, scattata nel lago di Tiberiade, per questo non Lo riconosceva, vedeva la luce ma non vedeva il volto, mentre si materializzava, lei aveva paura e Gesù gli dice: “Maria ... Maria ... Maria” Lei riconosce la Sua voce e si butta per terra per baciargli i piedi ma Gesù ancora una volta gli dice: “Non mi toccare!” Perché avrebbe toccato solo aria in quanto il Maestro si era manifestato con la Sua essenza di Luce in quel momento e le dice: “Và dai miei fratelli e annuncia che io sono risorto”. Ma gli apostoli non le credono, Tommaso non crede, Pietro invece chiama con forza i suoi fratelli dicendo: “Dobbiamo credere che il Maestro è risorto”, chiama allora Giovanni e insieme corrono fino al sepolcro. Quando arrivano al sepolcro trovano la pietra smossa e dentro Gesù non c'era più, ma Giovanni si accorge che il lenzuolo sacro, la sindone, si trovava in una posizione antigravitazionale cioè la parte finale del lenzuolo stava dritta in piedi senza gravità. In quella parte del lenzuolo si vedeva il volto di Gesù. Ecco che quindi Pietro e Giovanni escono dal sepolcro e vanno ad avvertire i loro amici. Gesù risorge e si manifesta ai Suoi amici, così come sta accadendo anche oggi, l'umanità non crede che Gesù è sulla terra eppure io l'ho visto, sono un po' come Maria Maddalena, anche se non sono una donna, quindi Lui è risorto ma non solo è risorto è anche ritornato insieme alle Sue legioni celesti. “La casa del Padre mio è fatta di tante dimore”, diceva Gesù, e allora io vi chiedo :che cos’è questa casa? E che cosa sono le dimore? La casa del Padre non è forse la Creazione? E le dimore non sono i pianeti? E gli Angeli non sono forse entità concrete? O pensate siano esserini con alette?  Se Gesù ritornerà con il Suo corpo anche gli Angeli si manifesteranno con il proprio corpo e con dei mezzi. Gesù nel Vangelo dice: “Ritornerò con potenza e gloria sulle nuvole cielo” ... ora le nuvole sono dei mezzi di vapore acqueo se dobbiamo prenderlo alla lettera ... ma sono veramente nuvole di vapore acqueo, i mezzi che dovranno trasportare la gloria e la potenza di Cristo? E voi gente intelligente e moderna pensate che Cristo possa scendere da una nuvoletta fatta di vapore acqueo, tra l'altro composto da pioggia acida,  neanche pulita ... inquinata ...? Io dubito che possa scendere su una nuvola di pioggia acida ... scenderà invece attraverso questi mezzi di Luce (le astronavi) insieme ai Suoi angeli ... Credete? Non credete? Questa è una vostra scelta.
Venerdì, l'altro ieri di duemila anni fa, alle cinque del mattino circa, all'interno del sinedrio i gran sacerdoti non riuscivano a mettersi d'accordo in quanto Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea che erano gli avvocati difensori di Gesù, stavano tentando di farlo assolvere, loro erano in segreto degli apostoli di Gesù ed erano dei grandi maestri del sinedrio ma Caifa che era posseduto da Satana fa la domanda a Gesù: “Ma sei tu il figlio di Dio?” E come sapete Gesù risponde affermativamente e Caifa si strappa le vesti. Ma Gesù dice una cosa molto importante in quel contesto: “Vedrete il figlio dell'uomo sedere alla destra del Padre e ritornare con le nuvole sulla terra”. Ripete quindi a Caifa, che rappresenta il potere di quel tempo, del Suo ritorno. Ora ciò che ho capito in questi venti anni, nei quali mi onoro di portare il segno della crocifissione di Gesù, che Lui, il nostro Maestro non è venuto duemila anni fa per redimere la gente di quel tempo, ma per far si che potessimo capire dopo duemila anni che Lui era venuto per questo tempo. Il Vangelo Gesù lo ha vissuto per dare un messaggio agli uomini di questo tempo. Cristo duemila anni fa sapeva che una volta scelta la crocifissione l'umanità non si sarebbe redenta, quindi tutta la Sua vita ed in particolare gli ultimi tre anni li ha indirizzati verso un tempo e una generazione che non era quella nella quale Lui viveva ma una generazione più avanzata che avrebbe potuto capire ogni Suo gesto, ogni Sua parola e ogni Suo movimento, cioè una generazione più avanzata a livello scientifico, sociale e meno evoluta spiritualmente ecco perché parla in parabole, perché compie dei prodigi che nessun altro uomo sulla terra ha mai compiuto, ecco che pronuncia delle frasi che duemila anni fa non si potevano capire e preannuncia il tempo di questa generazione. Nel Vangelo di Giovanni potete leggere chiaramente che il Maestro dice ai Suoi discepoli “Io non vi posso parlare adesso delle cose celesti ma quando vi manderò il consolatore, colui che porta lo spirito di verità, vi parlerà della Verità tutta intera e allora capirete”. È bene che lasciamo perdere tutti i nostri problemi materiali e ci mettiamo a lavorare in favore della vita, perché questa è l'ultima chiamata non ce ne saranno altre. Gesù Cristo ci dà la possibilità di salvare il nostro spirito a condizione che lavoriamo per la giustizia, per la fratellanza e per la pace a prescindere dalla fede e dalle idee che abbiamo ...Quello che conta è la salvezza dell'anima “Quale ricchezza vi potrebbe essere offerta in cambio della vostra anima?”, dice Gesù nel Vangelo, state attenti quindi, la materia non è importante ma la salvezza dello spirito si ... “Chi tenterà di salvare la propria vita la perderà”, quindi datevi da fare in modo che quando il Cristo ritornerà non vi possa trovare impreparati ma con le mani salde sull'aratro.
Molto presto vedrete grandi segni ma anche altre catastrofi, perché l'uomo deve capire cosa significa la giustizia divina affinché sensibilizzi la propria anima e il proprio spirito a ritornare alle origini, a capire che la terra è un essere vivente che reagisce con violenza se non viene amata e rispettata. Io sono molto triste per ciò che è accaduto all'Aquila ma sono ancora più triste perché nessuno delle autorità religiose ha spiegato niente del motivo per cui accadono questi eventi, ho sentito solo parole vuote, scontate, non mi arrabbio più per ciò che dicono i politici perché oramai li conosco, ma mi rattristo perché mi ero illuso ancora una volta che la chiesa cattolica avrebbe fatto una  forte omelia invitando l'uomo alla fratellanza, spiegando che Dio parla anche attraverso gli eventi che procurano sofferenza ... invece niente ... aspettatevi un altro terremoto ancora più forte ... perché ci sarà ... finchè non piegheremo la testa e non batteremo le mani sul petto iniziando a porci delle domande: “Signore ma cosa ci vogliono dire queste catastrofi, Santo Padre ci spiega se è Dio che ci sta parlando, che ci sta ammonendo?”. Se questi discorsi non ci saranno, soffrirete, sanguinerete, morirete, finché non direte “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”. Scusatemi ma questo è il messaggio che mi è stato detto di dare e io ve l'ho dato.

Il messaggio è chiaro ancora una volta e purtroppo anche la situazione è drammaticamente chiara. Le domande hanno inizio. Dai presenti in sala e da coloro che sono collegati tramite internet che giungono da Bari, dalla Calabria, dalla Lombardia, da Rio de Janeiro ...

Chi comanda le forze della natura
Le forze della natura sono alle dipendenze di Gesù Cristo. Per chi è credente apra il Vangelo e  legga i passi dove viene raccontato l'episodio in cui Gesù cammina sulle acque, quello in cui Gesù ordina al vento e alla tempesta di calmarsi, o quando ordina alle forze della natura di ubbidirgli, quindi se Gesù domina e calma il vento, l'aria e il fuoco può anche fare il contrario cioè ordinargli di scatenarsi.

Come possono pensare di sfuggire al giudizio di Gesù
E come può pensare Satana di vincere Gesù? Eppure lo ha tentato. Perché la speranza è l'ultima a morire. Perché l'arroganza, il delirio di onnipotenza, la mancanza di fede, l'avidità fa credere a questa gente che non ci sarà nessun giudizio finale e che Gesù non è il Messia. Proprio quello che porta la croce più grossa di pietre preziose è quello che pensa che Gesù non esiste, quello che porta la croce più piccola di legno e di rame invece quello crede in Gesù.
Io ho fatto una domanda agli Angeli della Luce: Ma se Gesù dovesse ritornare come duemila anni fa, che cosa succederebbe? E loro mi hanno detto: alla Madre Celeste, che annuncia che Suo figlio Gesù è nato senza rapporto sessuale, i servizi sociali le sequestrerebbero il bambino, Gesù crescerebbe in un edificio dello stato, quando compirebbe trent'anni e inizierebbe a fare miracoli lo rinchiuderebbero in un ospedale psichiatrico con un camice di forza, dopo, se dovesse riuscire a liberarsi, tramite avvocati lo metterebbero in galera per abuso di attività medica e per abuso della credibilità popolare perché molte persone gli crederebbero e poi lo estraderebbero in un paese dove vi è la pena di morte per farlo uccidere”. Ho risposto Loro: “Grazie cari fratelli ma non succederà così, vero? E Loro mi hanno risposto: “No, non succederà perché stavolta ci siamo noi che in otto minuti possiamo annientare l'umanità e non far rimanere pietra su pietra ma solamente piante e animali, l'umanità scomparirebbe in otto minuti del vostro tempo e a Gesù non verrebbe fatto alcun male”. Allora mi sono confortato.

Io vi amo
Io vi amo perché vedo in voi la luce dell'eternità, ed è a quell'essere, lo spirito, che io parlo. Quando parlo con voi, non parlo al ragazzo, alla ragazza, all'uomo, alla donna, al maschio, alla femmina, io parlo al vostro spirito, io mi preoccupo della salvezza delle vostre anime che è a rischio ed è per questo che vi stimolo a fare le opere, ogni granello che portate al valore della giustizia è un punto che guadagnate, perché Lui vi giudicherà solo dalle opere ... Cristo non è il capo di una religione, Cristo è la Verità. Ecco perché chi avrà fatto il bene servendo la Verità avrà seguito Lui, a qualsiasi religione, partito politico, idea sociale appartenga ... perché Lui ha detto “Io sono la Via, la Verità e la Vita”.

Gli onesti e i giusti
Prima del giudizio dieci milioni di persone si salveranno. Sono molto poche. Voi pensate che ci siano tante persone oneste nel mondo ma essere onesti significa non fare del male, rispettare la Legge ma non significa essere altruisti. È altruista un giusto che lotta per la giustizia degli altri non per se stesso, e purtroppo sulla terra non sono molti, vedo tanta gente onesta ma che se ne frega del prossimo ... i giusti che ci sono sulla terra si trascinano quelli che hanno buona volontà nel lottare ... sono pronto a dare la vita perché questo numero di persone possa crescere ... leggo che c'è un terzo mondo che non ha nemmeno il tempo di pensare, cosa posso andare a chiedergli ai poveretti dell'Africa che non hanno nemmeno da mangiare! Quindi ci sono 3 o 4 miliardi di persone che non sono in grado di poter fare niente ma siamo invece circa un miliardo di persone a cui non manca niente che potremmo cambiare la situazione e nonostante questo il numero degli eletti non arriverà a dieci milioni. Siamo messi molto male, ecco perché vedo una nuova Sodoma e Gomorra, vedo oceani che si alzano e che invadono interi continenti. Io sono uno di quei disgraziati che grida agli uomini di ravvedersi prima che sia troppo tardi. Come il signor Giuliani che all'Aquila gridava alla gente che ci sarebbe stato il terremoto, ma nessuno gli ha dato conto ...  Dio lo aveva mandato un salvatore per quella gente ...”  Giorgio si sofferma a parlare di quanto accaduto all'Aquila, della decisione di non mandare nemmeno un euro in favore dei terremotati, ma solo dei bambini dell'Argentina, dell'Africa, ecc che non hanno avuto mai niente e nessuno si è mai preoccupato di loro. Trasmette la sua tristezza e il suo dolore per i bambini scomparsi sotto le macerie ma sa che ora sono tra le braccia di Gesù. Ci spiega ancora che ci meritiamo i castighi di Dio perché non siamo sensibili, siamo degli profittatori, degli egoisti e per questo la giustizia di Dio si abbatte sulla Terra. “A Santoro e Travaglio” dice, “li hanno definiti sciacalli per aver detto la verità sulla distruzione del terremoto che poteva essere evitata,  invece a Berlusconi che piange davanti alle telecamere lo hanno chiamato brav'uomo, poi però scopriamo che quelle case erano costruite con la sabbia ... la casa dello studente è crollata perché era stata costruita con la sabbia ... allora non dovrebbero forse essere arrestati coloro che hanno permesso questa tragedia? Sono degli assassini”.
Un lungo applauso sostiene le parole forti di Giorgio, che continua: “Ma nemmeno in Uruguay accade questo, le case che vengono fatte, sono fatte col cemento armato, eppure non è una zona sismica l'Uruguay, qui invece che è una delle zone più sismiche del mondo vengono costruite di sabbia ... In Cina ci sono terremoti di questa intensità ogni giorno e non si sente parlare nè di morti, nè ti crolli. Se il terremoto ha distrutto ed ha ucciso la colpa è dell'uomo perché ha ingannato se stesso non Dio. Il terremoto doveva essere un segno spirituale per far spaventare, le costruzioni instabili le avete costruite voi e la gente è consenziente che per risparmiare accetta qualsiasi cosa ... poi quando muoiono i figli si piange!

Giorgio lega poi il discorso alle vicende del giudice De Magistris al quale è stata tolta ogni possibilità di lavorare e per questo è entrato in politica per cercare di continuare a combattere le sue battaglie per la giustizia da un altro fronte. -Io voterò Luigi De Magistris- dice Giorgio “anzi, chiedo a tutti voi di votarlo, perché è un uomo giusto e se lo merita e avremo grandi soddisfazioni in Europa perlomeno ci farà fare brutte figure perché denuncerà la corruzione del nostro Paese ma alzerà l'onore dell'Italia per il valore della giustizia e ci farà fare bella figura perché avremo un degno rappresentante delle istituzioni nel parlamento europeo. Per questo dobbiamo votarlo tutti. Lui aveva scoperto la massoneria legata alla politica e alla magistratura in  Calabria togliendo il coperchio dove c'era il marcio e per questo il marcio lo voleva fermare. Voi sapete che io dirigo un giornale antimafia che è a favore della magistratura, ma solo di una certa magistratura, dei giudici antimafia di Palermo o simili, non della magistratura debole che non difende i propri magistrati, quella la combatto. Difendo invece i magistrati che difendono la verità e la giustizia come Falcone e Borsellino.

Giorgio si sofferma a spiegare che l'uomo deve ritrovare il timore di Dio che ha perduto nel tempo, la giustizia impone che chi sbaglia deve pagare altrimenti non si impara. Tutti gli esseri creati sono spinti dalla vita stessa, che provoca reazioni in base alle azioni dell'uomo, a prendere coscienza dell'importanza e della necessità di vivere in sintonia con  il rispetto della Legge suprema dell'equilibrio e dell'armonia dell'universo.

Poi il discorso cade sul Presidente Obama, che mostra di essere un uomo onesto e che si è schierato apertamente contro il nucleare, un applauso della sala è dedicato al nuovo Presidente degli Stati Uniti, un presidente che ha manifestato una grande positività inviando al mondo in soli tre mesi di mandato un forte alito di freschezza che si contrappone fortemente al puzzo del compromesso mafioso degli altri ultimi presidenti. Se questo presidente sarà anche giusto lo vedremo prossimamente, dice Giorgio, mentre esprime la propria vergogna per il governo della nostra Italia, che ospita un presidente del consiglio come Berlusconi, che i terremotati avrebbero dovuto rimandare a casa dai suoi amici mafiosi anziché permettergli di esporsi in una vetrina dove si stava vivendo una profonda sofferenza.

Poi le domande proseguono ...

Io vorrei servire la verità ma devo pensare anche a sostentare la mia famiglia, ecc..
Se tu parli con Gesù dicendoGli: Gesù io ti apro il mio cuore, ti voglio servire! Se la tua richiesta è fatta con tutto l'amore e tutta la disponibilità che hai, a partire da domani mattina Gesù ti aprirà la strada per fare quello che il tuo cuore vuole fare.
Io, se riguardo indietro nella mia vita e vedo tutto ciò che ho fatto, vedo che ho girato il mondo, che ho parlato a circa un miliardo di persone attraverso le televisioni del mondo e mi chiedo: come ho fatto economicamente ed umanamente e con tanti debiti a fare tutto questo? È un miracolo! Se avessi dovuto organizzarlo a tavolino non sarei mai riuscito a farlo ... ho dato tutto ... venduto tutto ... ho speso miliardi in questi anni ...  il cielo non mi da il potere della ricchezza per cui tutto ciò che mi arriva serve immediatamente per portare avanti l'opera ... così sono andato avanti ... non avendo mai niente di materiale ma tanto di spirituale.

Il significato profondo dell'immagine di Gesù sul lago di Tiberiade
Il significato di questa bellissima immagine oltre al messaggio che Lui è ritornato e presto si manifesterà a tutti, è che sulla terra non rimarrà niente, solo acqua, pochissima terra ... Lui annienterà il mondo se questo non cambierà, è un avviso di giustizia, un ammonimento. Certo, mi auguro che non accada ma Gesù è molto arrabbiato, Lui non è quello che ci presenta la chiesa.

Ma cosa dobbiamo fare se arriva un terremoto ...
Non dovete temere niente perché chi lavora per Cristo può stare anche nel centro dell'inferno e non gli succederà niente.

Cosa dobbiamo fare quindi?
Tutelarci, rimanendo integri nella fede, lavorando per la giustizia, sostenendo persone come De Magistris, Salvatore Borsellino, i giusti ... facendo proteste, scrivendo, avendo la fede in Cristo, rispettando il prossimo, aiutando chi soffre anche quelli dell'Aquila ma con giustizia non con debolezza e ipocrisia e sapendo dove vanno a finire i soldi che mandate ...  servendo la Verità, dobbiamo dare tutto per la Verità se vogliamo essere salvati, cioè dobbiamo lavorare 23 ore su 24, anche mentre svolgiamo il lavoro che serve per sostentare la nostra famiglia, e un ora per riposare, altrimenti non saremo salvi.

Quando potrò vedere Gesù?
Lo vedrai quando Lui vorrà, ma lui è già sulla terra e comunque lo puoi vedere ogni giorno quando si alza il Padre Sole ... guardando questo Padre immenso che riscalda i maligni e i buoni e gli dici: Grazie Padre mio!

Una signora che hanno intervistato tra i terremotati ha detto che qualcuno da lassù ci sta punendo perché non siamo mai contenti di ciò che abbiamo ...
Si vede che questa signora è stata guidata dalla Madonna per questo l'hanno fatta parlare altrimenti non sarebbe riuscita a parlare alla tv ... le televisioni sono tutte nelle mani del demonio e la maggior parte dei giornalisti sono tutti dei buffoni che seguono il potere ... i veri giornalisti o sono perseguitati o scrivono nei giornaletti...

La libertà
Ciò che mi irrita in questo mondo è che gli uomini si sono approfittati della bontà di Dio ma dobbiamo ringraziarLo sempre per averci dato la libertà che è il regalo più grande dopo la vita.  Libertà è una parola sacra. La libertà è più importante dell'amore, della giustizia, della pace e della fratellanza perché se non sei libero non puoi mettere in pratica i valori dell'universo. Non siamo perfetti perché siamo liberi. Saremo perfetti solo quando metteremo la libertà al servizio della Creazione. Quattrocento anni fa per queste parole ti mettevano al rogo, oggi le puoi dire, tra dieci o venti anni non solo le potrai ascoltare ma le dovrai ubbidire secondo la Legge del tuo Re, che è anche il mio, il Cristo, se vuoi stare in questo mondo, altrimenti sei libero di andare in un altro a fare il vermiciattolo, la pianta grassa, o l'uomo che soffre, dipende da cosa hai fatto in questa vita,  da dove ti incarnerai.

L'harbar
L'harbar avviene per uno scompenso psichico che parte da un inquinamento fisico dovuto a radiazioni, cattiva alimentazione, disquilibrio ambientale ecc.. Quando vieni colpito da questo virus che attacca le ghiandole della psiche e quindi i neuroni del cervello, l'uomo impazzisce, diventa folle e ha l'istinto di uccidere e uccidersi. Più questo male si avvicina alle ghiandole psichiche più la persona diviene diabolicamente crudele ad alta intelligenza nel male, più invece è lontana dalle ghiandole psichiche più la malattia si manifesta con una ferocia istintiva conseguente al malessere (quello che va nella scuola e uccide tutti e poi si suicida), ed è maggiormente individuabile anche se lo si puoi individuare solamente, purtroppo, quando procura il male. Chi invece il cancro dell'harbar ce l'ha attaccato alle cellule psichiche diventa intelligente perché viene ispirato da entità psichiche (i dittatori criminali, i venditori di armi, i venditori di droga, chi basa la sua ricchezza sulla pedofilia infantile). Io sono per l'operazione chirurgica ... una catastrofe dietro l'altra così quest'harbar scende di livello in quanto con la sofferenza si sensibilizza il plesso solare. Lo so che vi stupite ma è così. Fra 250/300 anni questi discorsi verranno studiati dai vostri studenti universitari.

-Giuda è il simbolo dell'arroganza dell'umanità. Giuda non aveva scelta, il tradimento era scritto, ma aveva scelta per farsi perdonare. Giuda l'ha tradito perché voleva che Gesù usasse la Sua potenza e non perché non credeva in Lui, invece Pietro l'ha tradito rinnegandolo ma poi chiedendo perdono si è riscattato ecco perché abbiamo San Pietro e non abbiamo San Giuda Iscariota perché Giuda non ha avuto l'umiltà di chiedere perdono. Ma Gesù era tanto buono, tanto meraviglioso, immenso nel suo amore che se Giuda fosse andato sotto la croce e gli avesse detto: “Signore, ti ho tradito come un delinquente, sono un criminale, ho accettato dei soldi per farti crocifiggere, sono la schifezza umana, però ti prego perdonami, ti darò la vita!” Voi pensate che Gesù dalla croce gli avrebbe detto “Non ti perdono perché le scritture dicono ... ?” Gesù che ha cambiato tutte le scritture “...occhio per occhio dente per dente, ma io vi dico: se amate i vostri nemici...”, Lui ha sconvolto la Legge “... e se uno vi da uno schiaffo porgetegli l'altra guancia ...”. Lui voleva offrire una possibilità di redenzione e ha usato una escamotage meravigliosa, clamorosa, spettacolare ... cara Romana tesoro mio, Gesù Cristo ha rispettato la Legge non l'ha violata: “Io prendo su di me le vostre colpe, quindi la Legge di causa ed  effetto si abbatta su di me e io vi salvo ...”, cosa dobbiamo fare verso un Essere che ci dice: “Io sconterò la pena per te, non violo la Legge di mio Padre, io mi offro come ostaggio della Legge per salvarvi”. Ma non dobbiamo dire a Lui tutti giorni: “Signore grazie non potrò mai ringraziarti abbastanza per ciò che hai fatto per noi, posso solo darti tutto me stesso?”. Lui avrebbe perdonato Giuda con tutto il Suo amore. Ecco perché tutti dobbiamo inginocchiarci di fronte a Lui: Yogananda, Maometto, Krishna, Sai Baba ...Tutti sotto quella croce a dire grazie! Perché Lui ha salvato anche gli Dei. Ha fatto cioè un lavoro di prevenzione, qualora voi cari fratelli avatar vi doveste incarnare e doveste sbagliare io vi ho già salvato. Ci ha fatto vincere una lotteria senza meritarla. Ha salvato tutti, coloro che avevano peccato e coloro che ancora non avevano peccato per prevenzione. Adesso torna però con la giustizia. Non sono fanatico, sto dicendo la verità. Io riconosco i maestri d'Oriente e i maestri d'Occidente ma se si inginocchiano di fronte a Gesù. Gesù non è un profeta Lui è il Re dei Re, il Re di Vishnu, Brahma, Zoroastro, tutti dobbiamo dargli ubbidienza, adorazione, rispetto, è la manifestazione più alta di Dio, non si può arrivare a Dio se non c'è Cristo. Lui assume su di se tutti i peccati del mondo vivendo anche il peccato di essere un uomo. Vi immaginate un Gesù che dice: Grazie Padre che non mi hai abbandonato! Sarebbe anche logico che fosse così ... ma non ci sarebbe stato un Gesù uomo, ci sarebbe stata la perfezione, la manifestazione del potere, dell'arroganza, non sarebbe stato un vero Gesù ma un Gesù costruito. Lui invece è un Gesù uomo, che soffre, che si arrabbia con il Signore, perché ti dimostra che pur essendo Dio, si incarna, diviene uomo e nonostante ciò compie la sua missione perfettamente, dando l'esempio agli uomini, un esempio che può essere imitato. Gesù ha vissuto un momento di debolezza, ma voluta, cosciente, qualsiasi cosa facesse aveva un motivo, un insegnamento, quando alzava una mano era un insegnamento, quando faceva anche la cosa apparentemente più banale era un insegnamento, quindi quando grida “Padre perché mi hai abbandonato?”, mi vuole dare un insegnamento che io devo capire ... mi vuole dire: “Anche io nella mia divinità posso essere uomo come te, ma farcela, non sono perfetto nell'umanità, quindi ti voglio aiutare e dirti nella tua imperfezione: “Ce la puoi fare!”. Lui scende al nostro livello per prenderci con la mano, non fa come il papa che ti parla a 100 chilometri di distanza, avete mai visto il papa arrabbiarsi o fare un atto di debolezza pubblico? Ma Gesù è così! È così ed è il figlio di Dio ... Io lo conosco così ... anche nell'orto del Getsemani quando dice “Padre allontana da me questo calice” ma subito dopo continua: “però sia fatta la Tua e non la mia volontà”. Io  Cristo lo conosco così ... ed era bello, bellissimo, non aveva peccati, aveva la sua umanità, la sua virilità, mangiava, beveva, piangeva ... piangeva spesso ... e rideva molto, pregava molto, non so come faceva ma so che si isolava e stava ore a pregare ... era uomo oltre che Dio, era un Uomo-Dio ... Chi ha resistito a tutte quelle frustate? Chi è capace di dire di fronte al proprio carnefice essendo innocente: “Signore sono pronto”.
Padre mio perché mi hai abbandonato?” Con quelle parole capisco che anche io posso imitarlo perché Lui diventa uomo come me. Io amo troppo Gesù, lo amo più che mai, e sono alla fine della mia strada, voglio diminuire e voglio che Lui cresca ... e che penetri nel vostro cuore come un fuoco che distrugge le vostre anime ... voglio diminuire ... scomparire, per far crescere Lui dentro di voi-.
Un applauso lungo, lunghissimo, tutti in piedi per alcuni minuti. La vibrazione alta e intensa ci conduce verso la pace e la gioia dei cieli. Giorgio scende dal palco verso la gente, i fratelli, che si accalcano intorno a lui, tutti noi la sua famiglia, i suoi amici. Riccardo il giovane nostro caro fratello entrato di recente a far parte della nostra arca lo abbraccia e in un pianto dirotto esprime quella emozione incontenibile che ci ha inondato tutti ... Giorgio lo abbraccia forte poi si dirige verso l'uscita della sala ... una eterea luminosità lo circonda ... è lui ... è l'Altro ... le lacrime rigano il suo viso mentre guarda gli occhi dei suoi fratelli ... cammina ancora ... lento ... poi si ferma perdendo lo sguardo verso l'orizzonte che dalla finestra dà verso il Cielo ... .

Con profonda devozione
Sonia Alea

Sant’Elpidio a Mare, 30 aprile 2009

dalcieloallaterra

 

SETUN SHENAR E I FRATELLI DELLA LUCE COMUNICANO:

ATTI DEGLI APOSTOLI DEL 3º MILLENNIO

SE DESIDERATE INTENSAMENTE CONOSCERE LA VITA ED IL MESSAGGIO UNIVERSALE DI GESÙ CRISTO VI INVITIAMO A LEGGERE ATTENTAMENTE, CON LA PASSIONE DELLO SPIRITO, I DISCORSI CHE IL NOSTRO MESSAGGERO GIORGIO BONGIOVANNI PRONUNCIA RICORDANDO A TUTTI LA PROMESSA DEL  MAESTRO AMATO.
SONIA ALEA, UNO DEGLI APOSTOLI  DELLA VOSTRA EPOCA, TRASCRIVE GLI ATTI DELL'ULTIMO VANGELO DI TUTTI I TEMPI, QUELLO DELL'ANNUNCIATORE CHE PRECEDE IL RITORNO SULLA TERRA DEL RE DEI RE: GESÙ CRISTO.
LA PACE  SIA CON TE GIORGIO, FRATELLO DEGLI ANTICHI GIORNI, FRATELLO DI SEMPRE.
VOSTRO, SEMPRE VOSTRO, SETUN SHENAR.    
PACE!

S. ELPIDIO A MARE. 3 APRILE 2009
ORE 10,48

GESÙ CRISTO, LA SUA VITA
IL LINGUAGGIO DI UN MESSAGGIO LASCIATO AI POSTERI
CONFERENZA A PORDENONE 21 MARZO 2009

Tanti bambini corrono e saltellano gioiosi in una grande piazza, sono tutti vestiti di bianco, una luce molto particolare avvolge l'ambiente che ci circonda, una luce bianca molto luminosa ed eterea. Mi trovo seduta in una sorta di scaletta posta nella piazza e mentre guardo i bambini che giocano parlo con un essere seduto accanto a me, su un gradino della scala, superiore al mio. Vedo passare una processione ma non una processione triste come appaiono spesso quelle delle chiese ma una processione gioiosa dove viene trasportata la statua della Madonna, la preponderanza dei colori è il bianco e tutti i bambini corrono intorno felici. La sensazione però è di attesa. Attesa di qualcosa che sta per avvenire. Mentre osservo ciò che accade nella piazza parlo con l'essere seduto accanto a me. Gli parlo dell'ultimo tempo appena iniziato, delle catastrofi imminenti che presto si abbatteranno sulla terra, della situazione mondiale, del poco tempo che ci rimane, lui, guardando verso l'orizzonte, con un delicato cenno del capo, muove un si con la testa condividendo quei discorsi ed in modo molto pacato ma con aria cosciente di chi ha piena consapevolezza del manifestarsi degli eventi mi dice: “La profezia maya”. Guardo il cielo azzurro e, intensamente, prego che il Cielo ci dia la forza di affrontare gli eventi, di essere all'altezza del compito che ci è stato affidato in questa ultima parte della missione, la più importante, la più difficile, per tutti. Immediatamente dopo, il mio pensiero va ai bambini, un’emozione forte mi pervade dentro, e con le lacrime agli occhi prego il Cielo che possa proteggerli tutti”. La mia preghiera viene improvvisamente interrotta da una bimbetta di circa dieci anni vestita di bianco che mi viene incontro saltellando sorridente. La piccola mi guarda e mi da la sua mano che bacio con tenera delicatezza. L'emozione dentro il mio cuore si fa sempre più forte e il pianto serrato in gola diviene incontenibile quando la bimba corre via e vedo avvicinarsi a me la statua della Madre Celeste. Una statua bellissima, tutta bianca, che mi viene incontro. Ammiro il Suo Essere e dolcemente avvicino il mio viso al Suo volto per baciarlo delicatamente ma appena il mio viso sfiora il Suo, la Madre Celeste prende vita e mi parla. Mi parla in un altra lingua, forse in aramaico, non riesco a capire sul momento ciò che mi dice. Le lacrime scorrono incessanti sulle mie guance, mentre va via la chiamo perchè desidero capire il significato di quelle parole. Lei, girandosi dolcemente, mi sussurra qualcosa e va via. In quel momento prendo coscienza di avere impresse nel mio spirito le Sue parole, ciò di cui sono cosciente è che si tratta di un appuntamento.

Le esperienze celesti che abbiamo la grazia di vivere cari fratelli, attraverso sogni o altro, sono esperienze che ci consolano tanto, che ci riempiono il cuore di una grande gioia interiore ma che devono anche divenire una forza che ci spinga sempre di più a dare tutto noi stessi nella missione alla quale siamo stati chiamati e che ci devono far prendere sempre più coscienza della grande, grandissima responsabilità che ci siamo assunti di fronte a Dio e alla Sua Creazione.
Uniti nel profondo sentimento della fratellanza universale, fratelli miei, andiamo avanti superando insieme tutte le difficoltà e sentendoci parte di un unico grande Spirito: quello del Cristo. Sulle orme dei Suoi messaggeri. Sulle orme del Suo Calice Vivente.

“Concentratevi perchè stasera parleremo di Gesù Cristo, un personaggio molto pericoloso, molto scomodo, molto importante, un personaggio che ti mette con le spalle al muro, un personaggio davanti al quale devi scegliere”. A Pordenone la sala adibita per la conferenza è come sempre piena di persone. Il precursore del Maestro nostro, Gesù Cristo, così come duemila anni fa, anche oggi annuncia il suo imminente ritorno gridando per le vie del mondo il Suo avvento. Credere o non credere, questo non è un suo problema, il suo compito è quello di annunciare, di rivelare la verità del tempo di tutti i tempi. Credere o non credere è una nostra responsabilità, una responsabilità interamente consegnata nelle mani di chi sa, di chi ha ricevuto il messaggio. Giorgio Bongiovanni è arrivato con la sua grande adorata famiglia, abbracciato dai preziosi amici e fratelli di Pordenone. Il passo stanco, il volto sofferente, e il sorriso  luminoso e pieno d'amore, come sempre, per i suoi amati fratelli, avvolto da quella ardente passione per il Suo Maestro che deve trasmettere continuamente affinchè tutti possano conoscere la Sua incantevole bellezza e la Sua Divina grandezza. “Gesù non è colui che ci è stato presentato dalle chiese, accomodante ... che perdona sempre, il personaggio ... che ci hanno presentato in questi duemila anni. Gesù è il figlio di Dio. È l'uomo-Dio. È l'essere virile, forte ed anche l'uomo con tutta la sua natura umana che piange, ride, si arrabbia, sorride, che accarezza, che mangia, che ama, che guarda le donne senza il desiderio di possederle emanando loro tutto il Suo grande, immenso amore cristico. Ma è anche un Dio che fa miracoli, che fa profezie, che con autorità giudica, resuscita i morti, cammina sulle acque e ci indica una strada, la strada maestra per liberare il nostro spirito e permettere alle nostre anime di ascendere all'evoluzione spirituale”. Così parla Giorgio nella conferenza appena iniziata presso la sala del centro anziani di Porcia, poi, con l'aiuto di suo figlio Giovanni, mostra alcuni filmati, pochi, ma di un impatto tale da scuotere il nostro essere inondandolo di una profonda emozione. I filmati delle numerose croci apparse luminose e vive nei cieli del nostro pianeta e altre impresse sulla terra di tutto il mondo che annunciano con sconcertante chiarezza l'avvento promesso del Messia. Nello schermo gigante in un immagine al termine della sequenza, Lui, il Maestro nostro,  in tutta la Sua sublime bellezza, con tutta la Sua regalità solare che discende dal Cielo insieme alla schiera dei Suoi angeli. Chiudo gli occhi ... e trasportata dall'armonia di quelle note e da quella immagine mi lascio andare a vivere quel momento promesso tanto vicino ... l'emozione interiore nel battito del cuore ... in quelle lacrime salate ... quella grande Luce, quella grande Pace ... quell'Amore incontenibile, quell'Amore insostituibile ... e quell'irrefrenabile desiderio di inginocchiarsi e aprire le braccia in segno di profonda devozione ... donarsi a lui completamente ... e gioire di una felicità che non appartiene a questo mondo ... la liberazione degli innocenti, dei giusti, dei puri è giunta ... tutto affronteremo ora ... tutto pagheremo ... le nostre colpe ... le nostre iniquità ... le nostre debolezze e le nostre miserie umane ...  ma Lui è tornato ... il resto non conta.
Il Calice vivente, riprende la parola dopo lo scorrere di quelle immagini ... e il Verbo elargisce ancora parole di pura Verità:
Questi segni che avete appena visto sono solamente l'inizio di una serie di segni celesti che molto presto si manifesteranno in tutto il mondo, in particolare nel nostro paese, l'Italia e nella terra del sud che mi ha dato i natali che si chiama Sicilia. Avverranno lacrimazioni di sangue che faranno commuovere tanta gente, tante persone vedranno con i loro occhi il sangue uscire delle statue di legno apparentemente senza vita dove gli scettici più incalliti saranno costretti a credere. Tali cose accadranno, così come altri miracoli e quando leggerete nella stampa di tali avvenimenti prodigiosi vi ricorderete delle mie parole. Si manifesteranno apparizioni, croci in cielo e nei nostri campi di grano, segnali che ci indicheranno qualcosa di molto importante. Spero, e dico spero perchè non sono Dio sulla terra, di essere all'altezza di portare avanti il mio compito perchè all'interno di questi segni vi è anche il mio, il segno delle stigmate che sanguinano sul mio corpo da oramai quasi venti anni. Tutti questi segni apparentemente diversi tra di loro, gridano al nostro spirito richiamando la nostra attenzione, chiedendo fortemente un nostro ravvedimento, un nostro cambiamento, ma solamente se apriremo il cuore e la mente, riusciremo a sentirli e a vederli”. Giorgio, seduto accanto al carissimo amico e fratello Domenico, parla alle anime, giunte alla fonte in cerca di ristoro. Le parole, lentamente scandite, trasmettono una intensa vibrazione dando a quei concetti la profondità del valore di quegli avvenimenti: “I segni non sono fini a se stessi e  non annunciano rivelazioni nuove ma il compimento di una promessa che il figlio di Dio, Gesù Cristo, il Maestro di tutti i maestri ha annunciato per tutti noi. Una promessa che racchiude quella di tutti gli altri maestri, il Dio dei Maya, Krishna, Zoroastro, Maometto, Budda e altri ... che promisero di ritornare per evitare che l'uomo potesse distruggere il pianeta e se stesso, ma soprattutto che potesse distruggere quelle anime che il Cristo definisce gli eletti, i suoi discepoli, i chiamati, coloro che Lui ha affidato al Padre. -Non vi lascerò orfani, ritornerò in mezzo a voi- dice Gesù elencando la serie di eventi che avrebbero anticipato la Sua venuta  e i chiarissimi segni. Gesù parla di nazioni del mondo, di eventi che avrebbero sconvolto tutto il mondo, non parlava solo di Israele come erano abituati a fare gli antichi padri, parlava di quello che sarebbe avvenuto nel mondo prima che Lui si sarebbe manifestato, guerre tra tante nazioni del mondo, Lui dice che ci sarebbero state catastrofi e terremoti in tutto il mondo, che la fame avrebbe invaso gran parte del mondo, che ci sarebbero stati segni in cielo e in terra che milioni di persone avrebbero visto, che i bambini avrebbero avuto delle visioni e che alla fine sarebbe apparso nel cielo il segno del Figlio dell'uomo che avrebbe anticipato la Sua venuta. Dobbiamo prepararci, intanto, al fatto che avremo la certezza di vederlo, di ascoltarlo e che avremo il grande onore di essere giudicati da Lui. Così come quando un ragazzo all'università si prepara a dare la tesi finale, ecco Gesù è il maestro che deve stabilire se siamo idonei a vivere in un regno di pace e giustizia”. Giorgio prosegue accusando coloro che dovrebbero essere i portatori della Verità e che dovrebbero facilitare il cammino dei fedeli anziché ostacolarlo: “Vi dovete rendere conto che sta accadendo qualcosa di molto grave. La chiesa, rappresentata da Benedetto XVI, in uno degli ultimi suoi scritti, la spe salvi, annuncia che esiste il paradiso e il regno di Dio e che Gesù Cristo ne è il vertice massimo, ma che questo regno di Dio è nei cieli, qui sulla terra vi è solo un  mondo di passaggio dove l'uomo deve cercare di mantenere la fede ecc... La gravità di ciò che dice il papa che viene tentato da Satana, in buona fede credo in questo caso, la troviamo direttamente sul Vangelo quando Gesù Cristo parla del regno di Dio sulla terra, dicendo chiaramente che Lui avrebbe stabilito il regno di Dio anche sulla terra oltre che da sempre e per l'eternità esiste il regno dei cieli. Ma quando la nostra chiesa si permette di dire ai giovani al catechismo che il regno dei cieli è dall'altra parte e che sulla terra non esiste il regno di Dio, è Satana che parla, perchè noi abbiamo ricevuto una promessa direttamente da Cristo. Ed è proprio per mantenere fede a quella promessa che Lui oggi ritorna  ed è per questo motivo che gli istituti corrotti, chiese e non chiese, lo vogliono occultare. Non parlano del ritorno di Cristo perchè non vogliono che si stabilisca sulla terra il regno di Dio, perchè ciò significa che ogni corruzione verrà abolita, che sarà stabilita la pace, la fratellanza, che non ci sarà più la miseria e non ci saranno più potenti che dominano il mondo, ne dittatori che massacrano il proprio popolo”. Giorgio si sofferma quindi a spiegare che la gravissima situazione mondiale è evidente per tutti e che anche la scienza, i potenti, i più laici e i più razionali oramai ammettono che siamo all'interno della crisi più grave che la storia dell'umanità ricordi, una crisi generale che racchiude le tre crisi mondiali oramai al collasso: energetica, ambientale ed economica. Non è più solo un atto di fede, dice Giorgio, credere in ciò che i messaggi ci dicono ma è oramai un’interpretazione razionale e logica. La fine dei tempi è quindi alle porte e il ritorno del Maestro imminente sebbene Lui ci disse che sarebbe ritornato quando nessuno lo avrebbe più aspettato. “Gesù mi ha detto che scenderà in un posto particolare sulla terra in una sfera di Luce e che lo farà nel momento in cui nessuno se lo aspetta”. Prosegue poi trasmettendo al pubblico le parole del Maestro durante uno dei suoi colloqui con Lui: “... Accadrà nello stesso modo in cui è accaduto il diluvio universale, come quando Noè raccoglieva all'interno dell'arca, che non era fatta di legno, le persone, gli animali, le piante. La gente caro figliolo mangiava, si accoppiava, lavorava, rubava, violentava, si divertiva, faceva del bene e nessuno si aspettava che quando aveva iniziato a piovere avrebbe continuato per cinquanta giorni e avrebbe allagato tutto il pianeta, che in realtà fu uno tsunami ...  Come un lampo a ciel sereno Io ritornerò e tutti rimarranno traumatizzati e si morderanno la lingua a sangue”. La gente ascolta attentamente con grande serietà di spirito, Giorgio spiega che le persone rimarranno traumatizzate perchè si renderanno conto che questo Gesù non è lo stesso che si era manifestato duemila anni fa, cioè sarà lo stesso in corpo e in spirito, ma le intenzioni e il messaggio questa volta saranno concentrati sull'aspetto complementare, quello della giustizia. “Duemila anni fa si fece giudicare da noi o da chi, a quel tempo, ci rappresentava, senza muovere un dito per difendersi, questa volta non solo non si farà crocifiggere, perchè le milizie celesti lo proteggeranno, ma con autorità giudicherà l'umanità. Ciò che mi ha detto è che il suo giudizio inizierà dai potenti del mondo, da coloro che hanno nelle mani il pianeta, subito dopo giudicherà i capi di tutte le chiese e poi il popolo, infine instaurerà sulla terra il regno promesso. Prima di arrivare a questo punto, moriranno fisicamente tre miliardi e cinquecento milioni di persone, morti causate da catastrofi naturali e da una mini guerra atomica che sarà fermata immediatamente dalle potenze celesti, dopo di che ci sarà un momento di stasi dove la gente cercherà di riorganizzarsi cercando di capire dove ha sbagliato e comincerà ad andare avanti. Nessuno aspetterà il ritorno del  Cristo, non ci crederà più nessuno e proprio in quel momento Lui si manifesterà.
Io adoro i missionari della chiesa cattolica ma mi fanno ribrezzo quei cardinali che rappresentano i più alti vertici della chiesa che sono mafiosi, miliardari, pedofili, io li accuso e li denuncio perchè non sono degni di nominare il nome di Cristo. Noi sbagliamo spesso nel pensare che Gesù sia il nostro benefattore, il nostro papà che ci perdona tutto, il nostro rifugio peccatorum, quello che ci difende sempre, quello a cui dobbiamo rivolgerci quando abbiamo bisogno di qualche cosa, lo stipendio, la ragazza, l'amico, il lavoro, la salute, il conto in banca, questo è un Gesù che non esiste, è un Gesù inventato, il Gesù che conosco io e che anche voi potete conoscere, è lì, nel vangelo, che voi non leggete mai, e invece è proprio lì che Lo trovate, ma soprattutto dentro il vostro cuore. La verità che Lui trasmette è una verità scomoda, Gesù insegna ad amare il prossimo, ad amare i nostri nemici, a dare tutto quello che abbiamo per il prossimo, a non chiedere giustizia per noi ma per gli altri, si arrabbia con i ricchi, ci chiede di servire la causa dei poveri, di aiutare chi ha bisogno; se vogliamo seguire Lui, dobbiamo spogliarci degli abiti vecchi che abbiamo addosso. Non avete mai sentito dire da Gesù -Dai un po' di ciò che hai al tuo prossimo- ma piuttosto -Dai tutto ciò che hai e poi seguimi- . Allora, attenzione, non possiamo dire io sono cristiano, io seguo Cristo, se diamo poco o nulla di noi stessi per la causa della giustizia. Gesù vive per la giustizia e va in croce per difendere la giustizia salvando i Suoi fratelli. Quindi cari amici vi consiglio di non essere più seguaci di Cristo e di cercarvi un altro maestro perchè è meglio seguire il nulla o seguire altri maestri che seguire Cristo ipocritamente. Se vogliamo seguirLo dobbiamo mettere in pratica i Suoi insegnamenti con tutti i nostri limiti, con tutte le nostre incertezze e i nostri peccati ma raggiungere l'obiettivo che Lui desidera da noi e non che noi desideriamo da Lui. Solo così possiamo candidarci a quel famoso nuovo regno che Lui stabilirà sulla terra, altrimenti ci resterà la morte seconda e spero che nessuno di voi  la debba fare. Quindi prepariamoci, presto Gesù ce lo avrete tutti davanti  e questa volta non dirà più -Perdonali perchè non sanno quello che fanno-.
Un caldo applauso chiude il profondo e intenso intervento di Giorgio che lascia come sempre la parola alle domande del pubblico. Domande alle quali seguono come sempre risposte cariche di profondo insegnamento spirituale. Insegnamenti che dovrebbero essere impartiti nelle scuole dei nostri ragazzi ogni giorno.

La vita di Gesù un linguaggio che trasmette il Suo messaggio
Gesù nella Sua vita non ha fatto niente per caso, durante i Suoi tre anni e mezzo di missione con la sua vita ha lanciato un messaggio che sarebbe dovuto rimanere ai posteri, ogni azione che espletava, ogni parola che esprimeva, ogni gesto che metteva in essere aveva un significato, non faceva niente per caso. Gesù Cristo era un Uomo-Dio. Egli ha concentrato tutto il suo Essere in quei tre anni di missione lasciando impresso un linguaggio che trasmette il Suo messaggio. Abbiamo quindi un Gesù misericordioso che perdona, che guarisce, la gente si avvicina, lo tocca,  e Lui guarisce ... Signore ti prego sono lebbroso aiutami .. Sei guarito! … Signore sono una peccatrice! ... Ti penti? … Si. …Ti perdono. Questo amore incondizionato, questo Signore che non risponde ai suoi carnefici che gli dicono di tutto, che gli sputano in faccia ... Quando Gesù è arrivato sul Calvario era pieno del suo sangue misto a migliaia di sputi addosso eppure Lui, che era il figlio di Dio, non si è difeso. Questa misericordia divina quindi è un segno. Ma c'è anche un'altra parte nel Vangelo dove si vede un Gesù violento, irato. Questo è un altro segno. Un altro segno del Maestro che ci vuole mettere in guardia dicendoci: Attenzione! Io posso manifestare anche l'ira di Dio, non solo la Sua misericordia. Sa signora cosa accadde in quel tempio quando il Maestro Gesù prese a nervate i mercanti rovesciando tutti i tavoli? Lo sa che il Signore ha mandato all'ospedale di quel tempo tanta gente ferita da quelle nervate? Non glielo posso dimostrare, ma io ero presente e sono stato testimone di quel momento ...  e se lei signora avesse visto quel Gesù, sarebbe diventata musulmana”. Ma il Maestro in quel momento ha voluto dare un altro insegnamento e ai discepoli ha detto: Ecco io tornerò così, con questa giustizia. Gesù ritornerà sferzando i potenti, la povera gente verrà perdonata tutta, ma solo chi veramente si è pentito. Io le assicuro che molti potenti ma anche sudditi, cioè gente normale come noi ma che vuole essere schiava dei potenti, sanno che Lui ritorna, sono consapevoli e nella loro follia pensano di poterlo uccidere di nuovo ma non sanno che questa volta ci sono le milizie celesti che non lo permetteranno. Una nuova visione quindi della manifestazione del Cristo data da questa presenza cosmica, una presenza pacifica, filosofica, anche se l'autorità sarà la Sua. Sa signora, di fronte a chi vuole far saltare il pianeta in aria non è che ci sia da raccontare tante parole, deve intervenire una forza militare, io non parteggio per nessuna forza militare terrestre, io sono messaggero di una forza militare celeste e poi ci sono le quattro forze della natura che Gesù controlla.

La visitazione di Gesù
Gesù è in incognita sulla terra. Lui è già qui, per questo parliamo della Sua manifestazione perchè il ritorno è già in atto. Lui mantiene la Sua promessa: “Ritornerò in mezzo a voi, non vi lascerò orfani” ecco che visita quindi i suoi discepoli, voi sarete visitati da Lui, io conosco tante persone che lo hanno sognato, che lo hanno visto e che Lui ha visitato in diversi modi. Ma poi ci sarà la Sua manifestazione con potenza e gloria, di quella saremo testimoni tutti, anche Berlusconi.

Guai alle donne incinta perchè?
Quando dice questo, il Maestro si riferisce ad un momento tanto grave nel mondo durante il quale sarà meglio non avere figli. Tu sai che, già ora, la percentuale di radioattività nel mondo che è altissima, quindi prova a immaginare se dovesse scoppiare qualche centrale nucleare o qualche piccola bomba atomica, se dovesse accadere questo io stesso consiglierei di non fare figli. E Gesù vuole dire proprio questo, quando accadranno tali cose, guai alle donne incinta per ciò che dovranno vivere. Vedi Gesù dice una cosa molto importante “Tutto passerà, il tempo passerà, ma le mie parole non passeranno mai”, Lui fa capire che il Suo linguaggio si riferiva a questo tempo, il tempo sarebbe passato ma il Suo linguaggio sarebbe rimasto attuale. In quel tempo la situazione planetaria non era degradata come oggi, l'ecosistema era pulito ... quindi quando dice guai alle donne incinte si riferisce a questo tempo, Gesù sa e prevede che ci sarebbe stata la scienza senza coscienza ... le radiazioni atomiche ... e allora quando vogliono fare le centrali nucleari in Italia, chi è che vuole farle? Non è forse il demonio? E allora se dovesse esserci un referendum sapete cosa dovete votare!

Il 2012
Entro il 2012 accadranno sicuramente tante cose, penso che sarà il parto della nuova era, un parto doloroso, purtroppo, per tutto ciò che abbiamo causato a questa Madre terra. Credo che manchino pochi anni prima che tutto si compia.

Il corpo sublimato di Gesù
Lui, il Maestro Gesù Cristo, non è incarnato, Lui è resuscitato con il Suo corpo fisico ed è quindi rimasto con lo stesso corpo di duemila anni fa. È qui sulla terra. Ama farsi vedere con i segni delle stigmate che ricordano la Sua crocifissione. Gli stigmatizzati sono un riflesso della Sua presenza che dice: “Io ci sono e ricordo la mia passione”. C'è solo un Maestro che non ha avuto bisogno di reincarnarsi di nuovo, si chiama Gesù, Lui ha ricomposto il Suo corpo flagellato, perchè era il Cristo che operava in Lui, la Coscienza Cristica cioè il Logos Cristico, il Logos Solare, che scelse Lui per identificarsi e manifestarsi a noi ed oggi continua a personificarlo. É risorto duemila anni fa, viaggia nel cosmo e ritorna sulla terra con quel corpo, può manifestarsi con il Suo astrale, il Suo corpo fisico Lui lo ha sublimato e se vuole lo può materializzare. Ma cosa non può fare il Cristo se è il Sole?

I 1260 giorni
I 1260 giorni sono delle tappe che devo compiere per adempiere alla mia missione che vanno appunto per tappe di tre anni e mezzo. Ora è iniziata una nuova fase che dovrò svolgere nella terra dove sono nato e che terminerà nell'anno 2012. Se sarà l'ultima questo sta solo nella memoria di Dio, se sarà l'ultima però te ne accorgerai perchè sarò ucciso. Questi 1260 giorni coincidono simbolicamente con i 1260 giorni dell'apocalisse, se coincidono anche fisicamente non lo so ma simbolicamente si, io non so tutto ciò che programma il Cielo, so certamente ciò che programma a livello strategico generale, ma nei particolari non lo so ed è anche giusto che sia così.

Messaggi segreti
Io non sono d'accordo con questo tipo di metodologie di alcuni veggenti, io sono per la trasparenza, per dire tutta la verità che uno conosce, questi segreti non li capisco, sono per me delle trappole che non mi convincono dove vedo che c'è qualcosa di negativo che non ha a che fare con la Madre Celeste. Quando la Madonna mi da un messaggio io lo rendo immediatamente pubblico, non ho messaggi segreti, tutto ciò che Lei mi ha detto io l'ho rivelato. Possono rimanere private delle esperienze personali, questo si, ma io non ho messaggi che la Madonna o Gesù mi hanno dato dove mi è stato imposto il segreto, anche se molte volte è scomodo il messaggio che ricevo lo dico lo stesso.

Il ritorno
Per quanto riguarda il ritorno del Messia, ti assicuro per ciò che Gesù mi ha detto, che Lui sarà accompagnato da tutti i profeti venuti sulla terra, Krishna, Maometto, Zoroastro, Mosè, Budda,  Confucio, e tutti rimarranno increduli perchè nessuno potrà dire “Questa non è la mia religione!”. Tutti i popoli della terra dovranno con umiltà accettare la realtà.

Difendere chi non ha il libero arbitrio
Questi sono gli ultimi tempi e la prova, anche logica, di questo, è data dal fatto che prima non avevamo la possibilità di ridurre il mondo a pezzi così come ce l'abbiamo oggi, non avevamo la possibilità di distruggere l'habitat del pianeta, prima non c'erano le armi chimiche, non c'erano le armi atomiche. Allora siccome Gesù Cristo rappresenta il Creatore di tutto, anche delle formiche, deve manifestarsi nel momento in cui il primate di questo pianeta, l'animale più evoluto, l'Essere padronimico, che è l'uomo, mette a repentaglio l'esistenza di tutti gli esseri viventi, anche delle pianticelle. Ecco perchè è giunto il momento del Suo intervento con giustizia. Gli uomini sono liberi di uccidersi l'uno con l'altro perchè sono dotati di libero arbitrio ma poichè oggi stiamo mettendo a rischio la vita di chi non ha il libero arbitrio, di chi non ha un'autonomia pensante come ce l'abbiamo noi, che sono gli animali, le piante, la terra stessa, allora il Cristo deve intervenire. In questo momento con una guerra atomica noi abbiamo la possibilità di distruggere almeno cinquecento volte il pianeta che abitiamo, non solo una volta. E questo il Creatore non lo può permettere.

Gesù e i potenti
Perchè Gesù non si manifesta ad un essere potente, alle persone colte o alla televisione?
Ti rispondo con un altra domanda: ma tu sei proprio sicuro che l'essere colto e potente non l'abbia già visto ed abbia avuto paura di dirlo? E invece gli umili e i semplici hanno il coraggio di dire tutta la verità come succede a me? Io non ho niente da perdere, non ho miliardi da perdere, voti da salvare, sedie da preservare, dietro di me non c'è niente, nessun istituto, ecco perchè Gesù si serve di esseri come me per dare il Suo messaggio. Pensi che il papa non l'abbia visto? E se invece l'avesse visto e avesse avuto paura di dirlo? Perchè sai, chi vede Gesù deve dire la verità, deve dire che quello è corrotto, che quell'altro è ipocrita, che i poveri devono essere aiutati, che lui deve ritornare ... chi può sapere se lo stesso Berlusconi non l'abbia visto ma non lo dice? Può essere che Lui si sia mostrato a tutti i potenti ma nessuno ha avuto il coraggio di dire la verità. Anche questa è una possibilità. Pio XII durante il suo papato ha visto Gesù nei giardini del vaticano e lo ha detto ma l'hanno preso per matto, lo volevano ricoverare all'ospedale psichiatrico, credo che  dovrebbe essere la cosa più normale che il papa veda Gesù. Io sono convinto che molti potenti sanno ma non vogliono parlare. Per quanto riguarda la televisione invece, non ti preoccupare, presto arriverà il momento in cui tutti lo vedranno anche davanti agli schermi televisivi.

Gli stigmatizzati
Ci sono altri stigmatizzati nel mondo ma nessuno dice quello che dico io, non ci sono stigmatizzati che attaccano i potenti, che lottano contro la mafia, ci sono altri stigmatizzati che fanno un lavoro bellissimo ma che hanno un altro compito, purtroppo ce n’è solo uno che pesta i piedi ai tiranni. Ma finchè avrò respiro e vita sarò il loro incubo.

Come dobbiamo pregare?
Io prego tutti i giorni che Gesù faccia accadere catastrofi, che Gesù elimini dalla faccia della terra gli assassini della vita, che Gesù paralizzi tutti i pedofili, che Gesù ci levi di torno i venditori di armi, tutti i corrotti, tutti i potenti che usano il suo nome bestemmiandolo ed ingannando gli altri e che possa aiutare chi soffre, chi non si può alzare dalla sedia a rotelle, chi non ha da mangiare. Io prego così: Gesù elimina dalla faccia della terra questi criminali che abusano dei tuoi bambini, ma come puoi permettere che trentamila bambini muoiono ogni giorno di fame? Gesù ritorna!!! Così parlo a Gesù. Ognuno poi prega come vuole.
Io chiedo a Gesù che ci faccia soffrire perchè solamente con la sofferenza riusciamo ad essere solidali uno con l'altro. Per esempio una delle mie preghiere è che in Italia possa ritornare la fame, perchè nel momento che ritorniamo allo stato di povertà tutti, allora riinizieremo a trovare lavoro, riprenderebbe lo sviluppo del nostro Paese, manderemo via a pedate nel sedere tutti questi corrotti che abbiamo nel parlamento, eleggeremo gente nuova, facce nuove, ci aiuteremo l'uno con l'altro e non ci sarebbe più nord, sud, lega nord, lega sud, ecc., ma tutti ci sentiremo fratelli e sorelle perchè tutti staremo morendo di fame. Ricordatevi che la più grande gara di solidarietà di tutta la storia dell'Italia è avvenuta dopo il devastante terremoto del Friuli. Ecco perchè prego che arrivi una catastrofe in Italia, che arriviamo tutti alla fame e allora l'Italia risorgerà e diventerà uno dei Paesi più potenti del mondo in cultura, solidarietà e economia, così come è avvenuto dopo la seconda guerra mondiale. Ci siamo dimenticati di quei tempi ma i nostri padri che  hanno fatto la nostra costituzione, che è tra le più belle del mondo e questi delinquenti ce la vogliono togliere, venivano proprio da quella guerra. Ecco perchè prego il Cristo per questo. Gli americani sono una grande nazione per certi versi ma hanno dovuto quasi soccombere per eleggere una persona onesta. Ricordatevi comunque sempre che la morte non esiste.

Il problema sta nell'interiorità dell'uomo
Lo spirito dell'uomo è rovinato, siamo marci dentro, siamo inquinati non solo fisicamente ma anche e soprattutto spiritualmente allora finchè non attueremo il cambiamento all'interno di noi stessi la situazione andrà sempre peggio, ma tutto questo discorso appena fatto si può sintetizzare in una sola parola solidarietà, altruismo, rispetto dei diritti del prossimo, questo ci ha voluto insegnare Gesù Cristo ed è proprio ciò che manca nel nostro Paese oggi e in tutto il mondo. Quindi il problema è interiore e se non c'è un cambio nella interiorità dell'uomo tutte le catastrofi profetizzate purtroppo accadranno. Se volessimo potremmo evitarlo basterebbe che domani mattina scendessimo tutti in piazza a gridare che vogliamo cambiare. Il problema è che ognuno di noi elegge un proprio rappresentante che possa fare i nostri interessi e non sono interessi altruistici, sono interessi egoistici e finchè saranno egoistici saranno come dei boomerang che si scaglieranno violentemente contro di noi. Tutti dovremmo stare in piazza a protestare, non andare più a lavorare, bruciare le banche, buttare fuori i governanti dalle loro poltrone ... ma questo non abbiamo il coraggio di farlo e allora viva la fame e viva la sofferenza ...

Il caro Domenico prende la parola per chiudere il discorso di Giorgio sottolineando la vergogna di avere comodamente seduti nel nostro parlamento tanti politici corrotti e addirittura condannati da processi definitivi, ricordando il tempo in cui la gente usciva nelle piazze per protestare e per dimostrare la propria indignazione a certe scelte istituzionali. Oggi invece si ha paura, o forse ancora peggio ci si è assuefati, come dice sempre Salvatore Borsellino, all'attuale stato delle cose. 
La conferenza è terminata, la gente aspetta Giorgio all'uscita per abbracciarlo.
Il ritorno del Maestro Gesù è imminente ... i suoi messaggeri lo profetizzano ... nell'aria si sente. Prepariamoci tutti, continuando a mantenere salde le mani nell'aratro.

Insegnamenti e approfondimenti continuano l'indomani subito dopo il pranzo consumato con i nostri carissimi fratelli dell'arca Alea che seduti ancora ai propri tavoli rivolgono a Giorgio tante altre domande. Un nostro fratello ci allieta della sua presenta pur con la croce della sua sofferenza, costretto da un grave handicap a stare seduto nella sua sedia a rotelle, accompagnato dalla sua mamma, ascolta le parole di Giorgio con grande attenzione accennando a commenti che il messaggero di Dio capisce nell'interiorità del suo spirito. Mara, la nostra Mara, non manca di accarezzarlo e parlare con lui, trasmettendogli il suo amore come ad un bimbo.

Il 2012
Il 2012 è la frontiera della terza dimensione, lasciamo cioè alle nostre spalle l'era dei pesci e ci proiettiamo verso l'era dell'acquario, ma prima di poter entrare totalmente nell'era dell'acquario  devono passare altri mille anni.

La visitazione di Gesù
Quando Gesù si è manifestato alla Maddalena le ha detto di non toccarlo perchè se lo avesse fatto avrebbe toccato aria, i discepoli di Hemmaus invece non lo hanno riconosciuto (ma Lui si è fatto riconoscere quando ha spezzato il pane). Lui è un mutante, può mutare le frequenze del corpo come vuole, cioè può anche cambiare faccia se vuole e manifestarsi con altre sembianze. La visitazione può avvenire con il Suo corpo e il Suo spirito o attraverso la personificazione. Ma siate sicuri che se vi verrà a visitare lo riconoscerete perchè sentirete che è Lui e vi darà dei segni così chiari da farvi capire che è Lui.

La passione d'amore
Non è la materia che unisce ma è lo spirito e non è la gioia che unisce ma è il dolore. La passione dell'amore non avviene attraverso la gioia ma attraverso la sofferenza cioè la gioia nella sofferenza. Come una donna quando partorisce, soffre ma è felice.

Gli Angeli custodi
I sette Cieli sono le sette dimensioni, i sette saggi sono i sette Arcangeli di Dio, il loro capo è il Cristo, sotto gli Arcangeli ci sono gli Angeli, sotto gli Angeli ci sono gli esseri umani, terrestri o extraterrestri. Siccome noi viviamo nel male, siamo fuori dalle schiere delle milizie celesti, chi vive invece nell'equilibrio e nell'armonia viene inserito all'interno della confederazione interstellare. Nella categoria degli Angeli vi sono gli Esseri di Luce, quelli che io conosco personalmente. Ognuno di noi viene osservato da Esseri superiori per vedere se attraverso le nostre scelte e il nostro libero arbitrio superiamo le barriere umane. Nel momento in cui facciamo questo qualcuno di Loro si avvicina e inizia a guidarci spingendoci verso delle scelte altruistiche che possano farci evolvere più rapidamente. Questo Essere-guida può essere definito Angelo custode.  Ma ricordatevi che c'è anche l'altra parte che viene, perchè ci vuole dissuadere. Poi dipende sempre da noi.

La Dimora Solare e il Cosmo
Il roseto è la Dimora Solare. Nella Dimora Solare vi è uno strato esterno ed uno strato interno. In quello esterno vivono gli Esseri di Luce che sono degli Esseri di fuoco ed hanno un corpo energetico, nello strato interno invece vivono i Geni Solari, cioè gli Arcangeli. Nel centro del Sole vive il Monarca assoluto, che sarebbe Dio, che vive nella settima dimensione. Ogni Sole ha un Essere Creante che appartiene alla settima dimensione. Nella nostra galassia ci sono cento miliardi di Soli. In un Cosmo ci sono centocinquanta milioni di miliardi di galassie. Ci sono infiniti cosmi. Lo spirito Santo è uno. Quando il Cristo parlava con Suo Padre parlava al nostro Monarca Solare che è il Padre Adonay Arat Ra, ma in realtà si riferiva al Santo Spirito che sta dentro il Padre Adonay.

Vivere il Vangelo
Quando vi dico che è importante leggere il Vangelo intendo leggerlo per viverlo e vivere il vangelo è difficile perchè Cristo è uno che ti chiede tutto. Ma nello stesso tempo ti da tutto perchè ti da la salvezza. Cristo non è tollerante perchè non condivide le nostre scelte materiali, poi il fatto che noi lo dobbiamo seguire o meno Lui non ce lo impone, ma se tu lo vuoi seguire devi fare ciò che ti chiede.

Gli scettici
Gli scettici intelligenti ti dicono -Io non credo in Cristo però sono d'accordo che questo è un tempo apocalittico- e in realtà quindi non sono tanto scettici, non riescono a capire il mistero di Dio però sono uomini di buona volontà, sono giusti. Poi ci sono gli scettici stupidi e ignoranti o coloro pagati per mentire, che dicono che queste cose ci sono sempre state e che quindi non è vero che questo è il tempo più grave della storia dell'umanità. Ci sono 15 mila bombe atomiche sulla terra, scarseggiano tutte le risorse naturali e alimentari, si è formato un grande buco nell'ozono, è in crescente aumento il riscaldamento del pianeta, la glaciazione è in arrivo, l'inquinamento, la sovrappopolazione, la più alta densità di fame mai nella storia riscontrata, qui non è più questione di fede, qui occorre solo guardare in faccia l'evidenza.

Il perdono
Perdona settanta volte sette, significa perdonare tante volte ma non infinite volte, se la persona non si pente Gesù non perdona. Se per esempio un uomo ha spacciato la droga a mio figlio e poi si pente e mi dice -Perdonami, mi voglio riscattare perchè mi sono pentito e lotterò contro coloro che spacciano la droga e aiuterò i giovani a non cadere in questa trappola-. Questa persona se veramente fa ciò che ha detto sarà un mio fratello e avrà tutto il mio sostegno non solo il mio perdono, ma se invece mi prende in giro dicendomi quelle parole e poi non le mette in pratica allora non è degno del perdono. Gesù ci spiega nel vangelo come dobbiamo perdonare. Lui perdona Pietro ma non perdona Giuda perchè non ha l'umiltà di chiedere perdono al Maestro. Ma se Giuda fosse andato sotto la croce e avesse chiesto perdono, il Maestro lo avrebbe perdonato, invece lui si nasconde, scappa e si toglie la vita. Pietro invece lo tradisce rinnegandolo, quindi un peccato ancora più grave di quello di Giuda, ma si umilia di fronte al Maestro e si riscatta chiedendo perdono e dando la vita per Lui.

Conoscere le incarnazioni precedenti
Se il tuo spirito non ha raggiunto l'evoluzione della beatitudine dove i sentimenti materiali sono stati superati, conoscere le incarnazioni precedenti non sarebbe positivo in quanto amplificherebbe quei sentimenti umani dell'arroganza, dell'invidia, della gelosia. Per avere accesso al ricordo di tutte le incarnazioni devi superare tutti quei sentimenti umani, devi quindi aver raggiunto la quarta dimensione. Vi faccio un esempio: se una persona dovesse ricordare di essere stata un re o un capo di stato si sentirebbe male perchè non potrebbe più usare quel potere che aveva prima, lo stesso se fosse stata un santo, magari ora si sentirebbe un niente, quindi non gli è dato di saperlo perchè condizionerebbe la sua esistenza. Ciò che dobbiamo ricordare invece sono i valori acquisiti e quelli te li ricordi per istinto, se sei stato un santo sicuramente sarai portato all'altruismo, se sei stato un violento sarai portato alla violenza, ma la cosa più importante è che in questo tempo tu migliori te stesso. Che migliori la tua condizione di santità se sei stato un santo o che trasformi il tuo essere violento in un essere positivo se sei stato un violento, quindi la vita presente è sempre più importante di quella del passato. Se io sono stato Giovanni Battista nel passato, oggi devo essere meglio di Giovanni Battista, non peggio e nemmeno uguale altrimenti torno indietro.

I poveri in spirito
I poveri in spirito sono coloro che non riescono a comprendere la Verità ma sono persone umili e semplici che mettono in pratica i valori di Cristo pur non comprendendo alcuni concetti spirituali. Loro sono salvi. Noi, invece, ricchi di spirito, se non mettiamo in pratica tutto ciò che sappiamo non potremo essere salvi. Ecco perchè loro sono beati. Noi saremo beati nel momento in cui faremo parte della categoria degli assetati di giustizia, di amore, di pace, altrimenti saremo scartati.

La Legge del dolore
Prima di nascere abbiamo deciso una nostra  precisa destinazione. Il nostro spirito sceglie il proprio karma, se abbiamo scelto la via della povertà non potremo in vita riuscire a divenire ricchi, o al contrario se abbiamo deciso di nascere ricchi.
Per quanto riguarda il processo della sofferenza, la legge del dolore non è l'unica legge che ti fa ascendere alla beatitudine, alla spiritualità, o a vivere nella dimensione della Luce, la legge del dolore non è l'unica ma è sicuramente la più rapida. La legge del piacere, della gioia, è una strada normale, quella della sofferenza invece è l'autostrada. Nelle dimensioni superiori non esiste la legge del dolore, esiste la legge della beatitudine. Il Cristo diviene il Maestro della Legge del dolore perchè vuole dire agli uomini che percorrendo questa strada possono giungere velocemente ad una spiritualità alta. La chiave della sacralità della Creazione non è la sofferenza, la sofferenza è una scelta rapida che l'uomo fa per raggiungere l'evoluzione spirituale quando si trova nelle dimensioni delle sfere materiali, perchè la sofferenza ti fa acquisire una maggiore sensibilità. La sacralità della Creazione non è quindi la sofferenza e nemmeno la gioia, è la coscienza, la gnosi. Attraverso la coscienza contempli Dio perchè Lo conosci, in quanto hai realizzato i segreti dell'evoluzione che sono il sapere, il conoscere, la filosofia cosmica, ecc., il resto sono scelte dell'individuo per percorrere la strada dell'evoluzione e acquisire conoscenza. Poiché ci trovavamo molto indietro nell'acquisizione della conoscenza, il Cristo ci ha dato la strada per recuperare il tempo perduto.

Le incarnazioni
Le incarnazioni devono essere almeno sette perchè devi sperimentare le sette virtù, sapienza, conoscenza ... noi purtroppo invece siccome sbagliamo ci carichiamo continuamente di karma. Ci troviamo all'interno di un vortice karmico dal quale non riusciamo ad uscire e per questo è venuto Gesù, per riscattare dal karma una parte di umanità. Gesù ci dice che se sacrifichiamo la nostra vita per il prossimo senza essere peccatori non avremo più bisogno di reincarnarci.
L'incarnazione cosciente invece avviene quando un maestro scende sulla terra in missione. Avrà coscienza del momento di incarnarsi, di disincarnarsi, delle prossime incarnazioni e di quelle precedenti ma non sarà condizionato da questo sapere perchè possiede la gnosi.

L'arte.
Dante, Michelangelo, Leonardo, Giordano Bruno, erano mutanti, erano apostoli di Cristo. Dante era l'apostolo Pietro, Leonardo era l'apostolo Giovanni.
L'arte è l'espressione massima di un messaggio di qualcuno che si è incarnato per missione sulla terra. Stiamo parlando dell'arte positiva ma c'è anche quella negativa ovviamente. I grandi musicisti della storia hanno lasciato il segno perchè erano dei messaggeri, poi il fatto che si sono rovinati la vita fisica è perchè non si sono adattati a questa dimensione. Questi esseri lasciano un impronta nella società con l'espressione del loro messaggio attraverso l'arte.

L'istinto di conservazione e l'istinto della missione.
L'istinto di conservazione è l'istinto della Creazione stessa, per questo lo devi ubbidire e lo devi seguire. Se una roccia ti sta cadendo sulla testa, ti devi scansare per evitarlo. Se però hai in te la Conoscenza, tu puoi ordinare all'istinto di conservazione di modificare se stesso. Se sei in grado di stabilire che quella roccia (metaforica ndr) deve caderti sulla testa perchè deve dare un imput alla tua missione, allora ti devi far colpire, se invece non hai questa coscienza ti devi difendere. Gesù, per esempio, quando va verso la croce, Lui stesso provoca la condanna. In realtà i sacerdoti lo stavano per assolvere perchè non riuscivano a trovare contro di Lui prove di colpevolezza. Ma nel momento in cui il sommo sacerdote gli chiede: “Sei tu il Cristo, il figlio di Dio?” Lui, che avrebbe potuto rispondere in parabole come spesso faceva, risponde invece in modo tale da  attirarsi la condanna: “Tu l'hai detto, anzi io vi dico che d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra del Padre e venire sulle nubi del cielo”. I suoi due amici e fratelli, Giuseppe D'Arimatea e Nicodemo, sacerdoti del Tempio, che avevano fino a quel momento fatto di tutto per far liberare il loro Maestro, capiscono che con quell'affermazione Gesù si era condannato a morte e che loro non avrebbero più potuto fare niente per salvarlo. Ecco che Gesù quindi va incontro alla croce perchè sapeva che quella pietra che doveva cadergli sulla testa faceva parte della Sua missione, del Suo sacrificio per i Suoi fratelli e la compie perchè aveva la gnosi e sapeva che avrebbe dovuto percorrere una delle due strade previste. Una era la croce e l'altra era quella della flagellazione e della successiva liberazione se l’uomo avesse gridato Gesù anziché Barabba, che avrebbe permesso l'instaurazione del regno di Dio sulla terra.

Il Padre abbandonò veramente Suo figlio il Cristo sulla Croce?
Quando Gesù dice: -Padre mio, Padre mio perchè mi hai abbandonato?- , in realtà il Padre lo aveva abbandonato veramente perchè Gesù Cristificato non mise in pratica la Legge di Causa-Effetto, cioè non mise in pratica la giustizia, assumendo su di Se i nostri peccati per salvare i Suoi amici. Il Padre Lo deve quindi abbandonare perchè Lui stesso deve sottostare alla Legge Suprema, non può fare raccomandazioni nemmeno di fronte a Suo figlio, deve lasciarlo nelle mani dei Suoi carnefici. Il Maestro ci insegna quindi che La Legge di Causa-Effetto può essere superata mettendo in pratica l'amore, l'altruismo, la donazione di se stessi verso il prossimo. Il Padre abbandona Gesù ma al tempo stesso acconsente alla Sua crocifissione. Quando il Maestro cade per terra nell’Orto di Getsemaní, prima di essere arrestato, con il viso intriso di sangue dice a Suo Padre: -Padre allontana da me questo calice ... allontana da me questo calice ma sia fatta la tua volontà e non la mia-.  Quindi il Padre abbandona Cristo perchè non mette in pratica la Legge di causa ed effetto ma permette la Sua crocifissione ... Ma se Lui non avesse dato la vita per noi, Suo Padre, la Legge, avrebbe dovuto castigare tutti, ma se avesse castigato tutti, dov'eravamo noi oggi? Non eravamo forse tutti a spalare carbone nella casa di Satana? O eravamo qui a gustarci questo pranzo e quello che ci è rimasto di bello della nostra Madre Terra? Se Lui non fosse andato in croce ... per noi ... e non è da ammirare? ... da dare la vita per questo Essere immenso? ... non esiste un Essere più grande di Gesù Cristo ... Lui dice “Io con la Legge dell'Amore salvo i miei amici, altrimenti mio Padre li deve falciare tutti ...  il Padre lo abbandona come Padre ma lo consola come Madre attraverso Sua madre Miriam che lo accarezza  ai piedi di quella croce. Il Padre ha permesso la crocifissione di Cristo per salvare il salvabile quindi se lo ha permesso lo ha voluto. Ecco perchè io dico che la Madonna è Madre e Padre di tutti noi, perchè Lei, la Santa Madre Celeste, viene compenetrata dal Padre Adonay quando accarezza i piedi di Suo figlio durante quel tragico momento sotto la croce. Il Padre quindi abbandona Suo figlio come giustizia ma lo consola come amore. La statua della pietà di Michelangelo è l'espressione più alta di quella Madre che tiene tra le braccia quel Cristo sanguinante. Poi il Maestro dice a Giovanni: -Figlio questa è tua madre- e a Sua madre -Madre questo è tuo figlio-, cioè consegna l'umanità nelle mani della Madonna e di Giovanni.

Siamo tutti fratelli.
Siamo tutti fratelli perchè abbiamo il seme di Cristo. Il Cristo è venuto con i 144mila perchè dovevano offrire a questo pianeta, uno dei tanti miliardi di pianeti, la redenzione, che è un’offerta che viene data a tutte le civiltà dell'universo per fare un balzo evolutivo. Quindi il Cristo è andato in milioni di miliardi di pianeti per portare la redenzione, in moltissimi di questi è stata accettata alla Sua prima offerta. Qui invece è la terza volta che il Cristo deve venire. Anche se ci uccidiamo l'un con l'altro siamo comunque fratelli in Cristo, lo siamo divenuti grazie alla Sua crocifissione, ma se un mio fratello fa una scelta negativa diventa un mio fratello maledetto, ma è sempre mio fratello.

L'uomo ha perduto il timore di Dio
L'umanità dovrà essere falciata dall'ira, dalla giustizia di Dio perchè l'uomo ha perduto il timore di Dio, l'uomo sfida Dio, Lo burla, Lo bestemmia, Lo provoca, e adesso questo Dio ha perso la pazienza e questa volta si servirà di Suo figlio per fare giustizia. L'umanità deve ritornare ad avere il timore di Dio che ha perduto completamente, ecco perchè chiedo maremoti, tsunami, catastrofi, terremoti.

I messaggi segreti
Se la Madonna mi dovesse dire un segreto non lo direi, non direi:- La Madonna mi ha dato un messaggio terribile ma è un segreto, non ve  posso dire questo - perchè prenderei in giro la gente. Io credo che a Medgjugorie la Madonna ha detto di rivelare i messaggi ma poi coloro che sono stati messi accanto ai veggenti, il prete, il vescovo, ecc., hanno condizionato i ragazzi al silenzio. Non i preti di Medjugorie poverini che sono stati messi in carcere proprio perchè erano d'accordo che i veggenti parlassero. A Fatima lo stesso, la Madonna disse che il messaggio doveva essere rivelato nel 1960, invece vi è stata, così come scrissi in passato io, ma anche Eugenio Siragusa, la disubbidienza di Fatima.

La tentazione
La conoscenza ti aiuta a mettere in pratica le idee nelle quali credi. Se tu sai che la guerra è un castigo divino farai di tutto per andare contro la guerra ed evitare quel castigo. La conoscenza serve a realizzare la Verità. Ecco perchè io a Satana gli voglio bene, io lo stimo perchè so che lo manda il Padre mio che vuole mettermi una prova di fede. Quando il Padre mi manda Satana io sono sicuro di vincere perchè so che me lo sta mandando Lui. Se invece penso che Satana è il mio nemico, che è più forte di me ed è nemico di Dio, so già in partenza che perderò, se so invece che lo manda il Padre per provare la mia fede so anche che non gli darà tutto il potere per vincermi perchè sa che io sono limitato. Ecco quindi che mi è sufficiente mettere in pratica la fede per scacciare Satana. Io gli dico -Senti Satana vai a cercartene un altro, io non sono per te, io sono per Gesù Cristo.

L'umanità, una grande famiglia
Adesso noi non dobbiamo più pensare che siamo due emisferi diversi, noi siamo l'umanità, e l'umanità non ha occidente nè oriente, l'umanità è una sola, è una cellula dell'universo macrocosmico e tutte le razze che si sono mescolate oggi non hanno più una tradizione unica, sono la risultante di tutti gli insegnamenti. La razza occidentale e quella orientale si sono mescolate, sarebbe una stoltezza non mettere in pratica gli insegnamenti universali venuti da occidente e da oriente, dobbiamo essere coscienti, realizzare la conoscienza e metterla in pratica, cioè sviluppare il valore della fratellanza, della giustizia e sentirci un’unica famiglia cosmica. Finchè avremo le frontiere saremo vincolati alla materia. Gesù Cristo è la perfetta sintesi di entrambi gli insegnamenti, orientale e occidentale, perchè è il Maestro di tutti i maestri. Non a caso si è incarnato nel Medio Oriente cioè a metà strada tra oriente ed occidente per far capire a tutti che siamo un’unica famiglia. Adesso la sua genetica si è incarnata nei popoli latini, tutti coloro che hanno riconosciuto Cristo si sono reincarnati nei popoli latini, non proprio tutti ma la maggior parte, gli altri si sono incarnati in altri luoghi.

Cristo il nostro Re
Caro Massimo io ti appoggio su tutto, ammiro il tuo lavoro, sono consapevole di ciò che fai, anzi ti ringrazio per tutto ciò che pubblichi sul nostro lavoro, ti appoggio totalmente per ciò che fai, l'unica cosa che ti voglio ricordare è che tu sei un chiamato da Cristo e devi avere fiducia nelle Sue promesse, e quindi devi credere che Lui sarà il nostro liberatore, il nostro Re e devi andare avanti con questo concetto nella tua politica sociale di informazione che fai in modo veramente serio e trasparente. Devi tenere sempre presente dentro: -Tanto Gesù verrà!- e quindi questo ti darà la certezza assoluta che anche le tue battaglie saranno vinte, perchè tu appartieni a Lui, non ti devi demoralizzare, devono essere gli altri che si devono demoralizzare non tu, tu devi avere la certezza assoluta che la partita noi la vinceremo, loro invece questa certezza non ce l'hanno, hanno nelle mani il potere ma non sono sicuri di vincere, nemmeno Berlusconi, noi si, perchè abbiamo il Cristo. Le nostre battaglie sociali non devono essere fini a se stesse, la nostra vera battaglia è preparare la strada al nostro vero leader che è Gesù Cristo. Lui è un Re, è un Monarca che ha un esercito, un governo, un regno, deve solo conquistare questo mondo, noi siamo in avanguardia, le sentinelle in avanscoperta, l'avamposto. Diamo a Lui il sondaggio di come vanno le cose. Lui vuole che noi siamo ligi nel rispettare le regole fino a quando arriverà con la Sua potenza. Ecco perchè non abbiamo armi di nessun genere, abbiamo l'amore, il senso della giustizia e il dovere di appoggiare i giusti. Tutti i giusti che lavorano per la giustizia sono i nostri fratelli e Suoi figli discepoli.

Chi tenta di salvare la propria vita la perderà
Chi tenterà di salvare la propria vita la perderà, significa che chi pensa a se stesso perderà se stesso, chi invece penserà agli altri troverà se stesso. Soprattutto si parla di vita spirituale.

Qual'è il tuo pro nel venire in questo mondo?
Il mio pro nel venire in questo mondo nonostante io non sia di questo mondo è avere la gioia e l'onore di servire Gesù, perchè Lo conosco, e attraverso questo servizio posso fare felice gli altri che è quello che Lui desidera e io mi evolvo. Io non sono di questo mondo né come idee nè come origine come anche tanti di voi ma non ne avete coscienza.

Dare la vita per i propri amici
Non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici. Un vero amico non ti chiede la vita, te la dà. Nel momento in cui tu dai la vita per quell'amico e quell'amico da la vita per te voi avrete raggiunto la meta entrambi. Nel momento in cui entrambi realizzate questo concetto, il Padre non vi permetterà più di dare la vita per nessuno dei due ma finchè uno dei due non lo realizza, l'uno darà la vita per l'altro affinchè l'altro lo realizzi.

L'incontro termina con gli abbracci e i saluti ai nostri numerosi fratelli di Pordenone, Domenico, Carla, Mara, Walter, Antonio, Lores, Loredana, AnnaMaria, Loretta e la sua bellissima figlia, Fabio, Francesca, Maria, Massimo, Marcello, Sergio e Clara, Sonia, e tutti, tutti quanti nessuno escluso ... il piccolo Maurice, il piccolo Marco, il piccolo Francesco,  Elisa che con la nostra Sonia si sono esibite in un volteggiante ballo applaudito dal pubblico dell'arca, e i nostri giovani, Luca, che insieme al nostro Davide sfruttano ogni attimo per stare insieme, la carissima e dolce Francesca  che presto verrà a trovarci a Sant’Elpidio a Mare...  i fratelli di Varese Marco, AnnaMaria, … e Anna che incontrando Giorgio per la prima volta non riusciva a frenare l'emozione, il pianto e il tremore che  il suo spirito trasmetteva a tutto il suo essere per averlo riconosciuto, per averlo incontrato.
Giorgio non manca di salutare tutti gli amati fratelli con le solite raccomandazioni. Raccomandazioni di stare uniti, di stare insieme, di risolvere subito i problemi nel loro nascere, di mettere sempre Gesù al centro, di  crescere i propri figli secondo i valori che il Cristo ci ha lasciato.  “Nella gravità dei problemi del mondo le nostre incomprensioni diventano insignificanti”, ci dice , e il discorso vale per tutti e per tutte le arche, “Siamo di fronte ad una situazione gravissima dell'umanità e di fronte a questo dobbiamo solo pensare a lottare. Chi nell'arca sta male si vede che non ha le idee chiare e cerca il pelo nell'uovo per giustificare le proprie frustrazioni. Se i problemi non si risolvono è soltanto perchè non credete. Io ho tanta fiducia in questo gruppo di Pordenone che da tante soddisfazioni al Cielo e non mi riferisco solo alle opere fisiche ma soprattutto a quelle spirituali”... Partiamo salutando anche i nostri carissimi Tino, Nena e il piccolo Simeone che stanno rientrando in Serbia dove vivono e riprendiamo la via di casa. Nel cuore, l'amore e il sorriso dei nostri fratelli ... e ancora quel profumo di rose che la mattina le sacre stigmate insanguinate emanavano da quel letto di passione nella casa di Carla e Domenico ... un profumo e una luce che penetrano il cuore  degli spiriti amanti di quella Divina Essenza … rendendoci vivi.

Una goccia nell'infinito oceano della vita
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 30 marzo 2009

UNA GUERRA SENZA ARMI PER UNA NUOVA COSCIENZA PIÙ TEMUTA DELLE ARMI
(Palermo-Nicolosi 6/9 marzo 2009)

Palermo. Un grande arcobaleno saluta l'arrivo di Giorgio all'aeroporto Falcone e Borsellino. La macchina del nostro carissimo amico e fratello Giovanni cammina tra il traffico della città. Piove. Il cielo è grigio, l'odore della pioggia misto a quello della terra penetra dai finestrini semiaperti dell'auto, un odore inconfondibile e familiare che mi provoca un brivido sulla schiena ma che ci fa sentire a casa. Giorgio parla con Giovanni sugli sviluppi operativi di questi ultimi mesi qui a Palermo e con Lorenzo che è qui da una settimana per i preparativi dell'evento, sempre preciso e meticoloso nel suo lavoro che svolge con una passione tale da permettergli di aprire qualsiasi “porta” utile al delicato lavoro del nostro giornale. Poi silenzio, mentre il suo sguardo si perde nell'anima della città. Anche noi assorti nei nostri pensieri guardiamo fuori dai finestrini. Un saluto alla città ritrovata ... un appassionato abbraccio all'amante dal quale vorresti scappare ma al quale ti senti fatalmente attratto, unito da un vincolo invisibile ma altrettanto forte e tangibile. Il nostro sguardo si perde tra le vie trafficate della città, vie antiche, umili, semplici, dove regna povertà, degrado e miseria e vie antiche illuminate da numerosissimi negozi sfavillanti dove gli abitanti della città si recano per il loro shopping ...  Palermo capoluogo della Sicilia nata tra il VII e l'VIII secolo d.C., posta al centro del Mar Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, d'Oriente e d'Occidente. Le sue piazze sfoggiano orgogliose la loro antica arte: dalla bizantina alla aragonese, dall'araba alla fenicia, dalla greca alla normanna... il maestoso e bellissimo teatro Massimo, il più grande d'Italia, terzo in Europa, tra i più famosi al mondo, e quella piazza ... piazza Politeama, cuore simbolico della città di Palermo ... e le innumerevoli vie e piazze dei Martiri, dei tanti martiri caduti sotto il fuoco sordo di un potere che teme i suoi avversari ... caduti sul campo di battaglia nella lotta contro la mafia ... una mafia che non è quella che ci hanno sempre raccontato, una mafia che porta in mano lo scettro del potere ... martiri caduti perché il principe (il potere costituito) così come nel suo ultimo libro lo definisce il dottor Scarpinato, deve regnare sovrano, indisturbato. Non c'è posto per la democrazia. I sudditi devono servire. Non devono capire. Non devono pensare. Entriamo in Via d'Amelio. Davanti a quel cancello Paolo Borsellino suonò diciassette anni fa il campanello della casa di sua madre, accompagnato dai giovani ragazzi della sua scorta. Quelle pareti rimesse a nuovo raccontano il terrore di quell'improvvisa grande esplosione ...  di quel fuoco ... dei brandelli di quei corpi carbonizzati  lanciati tra i palazzi ... e del viso di Paolo rimasto intatto in un delicato sorriso di beatitudine ... la beatitudine di chi ha dato tutto, anche la vita per servire il proprio Paese, per  servire quegli ideali che hanno ispirato la Costituzione italiana, una costituzione che deve essere difesa ad ogni costo. Ideali che nascono dai veri valori. I valori universali.

 

Giungiamo in albergo dove più tardi abbiamo modo di salutare il nostro caro amico e fratello Casimiro che presta servizio di scorta, come carabiniere, ad un magistrato e che ci farà conoscere più tardi il “suo angelo”, il simpaticissimo Marco. Qui, abbiamo modo di appostare come sempre il nostro punto redazionale, la saletta delle colazioni viene temporaneamente mutata in un vero e proprio centro stampa grazie alla disponibilità del proprietario che stima e apprezza tanto Giorgio. Dopo aver svolto alcune attività operative, ci rechiamo nella confortevole casa di Giovannone e Mary dove siamo invitati per la squisita cena di pesce preparata con grande amore. Qui ci raggiungono il nostro Giovanni, una spalla sicura e ferma nel cammino di suo padre, Anna e Francesco, tutti arrivati dopo una lunga giornata di viaggio direttamente dalle Marche. Per nostra grande gioia abbiamo nuovamente il piacere di poter coccolare il piccolo Lorenzo, un bimbo bellissimo e tenerissimo che con i suoi occhioni azzurri ci guarda come un antico saggio venuto da altri mondi. L'orgoglio di Giovanni e Mary.
Il giorno seguente, il sette marzo, ci prepariamo per l'evento della sera, la giornata scorre tra vari appuntamenti e lavori di redazione. Giorgio ha modo di incontrare Salvatore Borsellino durante il pranzo che consumiamo insieme a sua moglie Rosi, visibilmente preoccupata per la crescente “passionalità” di suo marito nella ricerca della Verità. Salvatore come sempre è un fiume in piena e si consola con le parole di Giorgio, parole di speranza anzi di certezze che giungono dai piani trascendenti. Per noi è sempre un grande onore stare accanto a loro.
L'ora dell'incontro è giunto. Dopo aver avuto il piacere di salutare il giudice Luca Tescaroli, autore del libro del quale si parlerà questa sera, appena arrivato con la sua scorta nel nostro stesso albergo, ci rechiamo nel centro della città. In una struttura, fra le più antiche dell'ateneo palermitano, risiede la facoltà di giurisprudenza che con la denominazione di “Reale accademia degli studi” vide la sua fondazione alla fine del settecento negli antichi locali di un convento. Una galleria lastricata di marmi per le lauree dottorali poi l'architettonico vestibolo della scala, sorretto da quattro colonne ioniche contenenti antiche statue. Mi sembra di tornare indietro di secoli. Saliamo le scale e giungiamo nell'Aula magna decorata da una deliziosa arte barocca arricchita dagli affreschi che decorano il soffitto. Giungono i relatori con le loro scorte. Noi siamo pronti per riprendere e trasmettere le notizie in anteprima della serata. Anna Petrozzi al lato del palco con il suo computer trasmette, in tempo reale, la sintesi delle relazioni alla redazione Antimafia che vengono immediatamente inserite nel sito, Giovanni Bongiovanni si occupa delle riprese con la telecamera, Francesco Belvisi è addetto al servizio di sicurezza, Giorgio Barbagallo, appena giunto insieme ad alcuni nostri carissimi fratelli di Catania, si occupa del servizio fotografico, mentre Lorenzo Baldo fa gli onori di casa, accogliendo gli ospiti.
Il Preside della facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi di Palermo apre l'incontro. L'aula magna è gremita di gente. Persone vive, vere, persone che vogliono verità, che chiedono cambiamento, che chiedono giustizia. Colletti sporchi è il titolo del libro presentato oggi a Palermo dal giudice Luca Tescaroli e dal giornalista Ferruccio Pinotti all'interno del quale viene centrato il vero problema dello sfacelo italiano e non solo: L'invisibile anello di congiunzione tra Stato e mafie. Finanzieri collusi, giudici corrotti, imprenditori e politici a libro paga dei boss. Viaggio nella borghesia criminale guidati da un magistrato sempre in prima linea”. La presentazione del libro organizzata da Antimafia Duemila è moderata dal giornalista Enzo D'Antona, giornalista de La Repubblica, e inizia con l'apertura del direttore di AntimafiaDuemila Giorgio Bongiovanni: “Il 28 dicembre del 1983 il collega giornalista, per me un maestro, Giuseppe Fava, rilascia l'ultima intervista al giornalista Enzo Biagi sette giorni prima di essere ammazzato. Abbiamo pensato di riproporre sette minuti di questa intervista in quanto considero che all'interno del libro che il dottor Tescaroli  presenta qui oggi vi sia il cuore del discorso che fece Pippo Fava a quel tempo. Un discorso realistico e profetico”. Le parole di Giorgio lasciano spazio al filmato proiettato su grande schermo e a quelle agghiaccianti parole. Le parole di un altro martire della giustizia: “Cosa Nostra è un'associazione criminale che viene fiancheggiata, sostenuta dai poteri forti dell'alta finanza, della politica, dei servizi deviati della massoneria ...  è un problema di vertice della gestione della nazione ed è un problema che rischia di portare alla rovina, al decadimento culturale definitivo l'Italia ... mi rendo conto che c'è un enorme confusione sul problema della mafia ... i mafiosi ora non sono quelli che ammazzano, quelli sono gli esecutori anche al massimo livello ... sono all'interno dell'organizzazione ma stanno al posto loro e fanno quello che altri  gli dicono di fare ... un’organizzazione che riesce a manovrare cento mila miliardi l'anno, in condizione di armare degli eserciti, di possedere delle flotte, di avere un’aviazione propria ... sta accadendo che la mafia si sia oramai impadronita nel medio oriente del commercio delle armi, ecco gli americani contano in questo, però neanche loro avrebbero cittadinanza in Italia ... se non ci fosse il potere politico finanziario che consente loro di esistere perché diciamo che di questi cento mila miliardi un terzo, un quinto resta in Italia e bisogna pure impiegarli in qualche modo no? Bisogna riciclarlo (questo denaro), ripulirlo, rinvestirlo, e allora ecco le banche, le banche nuove, questo proliferare di banche nuove dovunque , il Generale Dalla Chiesa lo aveva capito... e fu quello che lo portò alla morte perché trovò decine di migliaia di miliardi insanguinati che venivano immessi dentro le banche e poi ne fuoriuscivano per andare verso le opere pubbliche, io ritengo che molte chiese siano state costruite con appalti di mafiosi con le mani insanguinate. Io sono d'accordo con Nando dalla Chiesa, la mafia ha acquistato una tale impunità da essere diventata persino tracotante, le parentele si fanno ufficialmente ... io ho visto molti funerali di stato ... ma molto spesso gli assassini erano sul palco delle autorità ... essere protetti significa poter vivere dentro questa società ... è una legge mafiosa che dalla Sicilia è stata esportata e fa parte oramai della cultura nazionale, non si fa niente in Italia se non c'è l'assenso del politico e se il politico non è pagato, noi viviamo in questo tipo di società, e in questo tipo di società la protezione è indispensabile se qualcuno non vuole condurre la vita da lupo solitario che può essere anche una scelta e può essere anche una scelta affascinante, essere soli nella vita e non avere né aderenze, né protezione da alcuna parte, orgogliosamente soli, fino all'ultimo, questa può essere una scelta ma sessanta milioni di italiani non la faranno mai ...”. Le inquietanti parole di Giuseppe Fava sono le parole di chi da tempo aveva intuito il grande gioco che si cela dietro il paravento dell'istituzionalità. Giorgio rivolgendosi al pubblico riprende il discorso ricordando che i magistrati seduti a quel tavolo sono coloro che hanno portato avanti le inchieste più scottanti delle stragi, dei delitti, dei segreti, dello stato italiano. “Ingroia, Di Matteo, Tescaroli ed altri magistrati” dice il direttore di Antimafia Duemila, “ hanno portato avanti delle inchieste sui mandanti esterni delle stragi di Falcone e Borsellino, sul riciclaggio del denaro sporco, sull'omicidio Calvi, su Sindona, sulla massoneria, ecc. ...  mi sembrava giusto ricordare anche questo martire ... Giuseppe Fava”. Un caldo applauso chiude l'intervento di Giorgio al quale seguono gli interventi dei magistrati impegnati in prima linea nella procura di Palermo e di Roma. Il dottor Roberto Scarpinato riallacciandosi al suo recente libro: “Il ritorno del Principe” descrive le trame di un potere antico di secoli, dove la corruzione sistemica e l'omicidio per fini politici stanno alla salvaguardia di grandi interessi. Nessun governo ha potuto governare questo Paese, dice il procuratore, senza scendere a patti con  la cosiddetta borghesia mafiosa. Il Giudice Di Matteo ricorda che molte sentenze definitive di più Corti di Assise hanno confermato che le stragi non furono solo opera di Cosa Nostra. È sancito dalla Corte di Cassazione, infatti che le mani dei mafiosi siano state armate ed ispirate da qualcuno al di sopra di loro. “E' calata la sordina sui temi della lotta alla mafia non appena è stato investigato il livello dei mandanti esterni delle stragi” dice il procuratore sottolineando che in un paese serio dovrebbe essere avvertita la necessità di un immediato approfondimento. Il dottor Di Matteo ha poi puntato il dito sul fatto che oggi i pentiti non sono spinti a parlare a causa degli attacchi e delle polemiche rivolte a magistrati e investigatori che purtroppo sono costretti ad assistere continuamente alla candidatura nei partiti politici di personaggi collusi e addirittura già condannati. Prosegue poi denunciando la triste mancata presa di posizione del Consiglio dell'ordine dei medici e degli avvocati nei confronti di loro iscritti già condannati oppure sorpresi a chiedere favori e raccomandazioni e che troppi purtroppo continuano a mantenere rapporti di sistematico reciproco vantaggio. “Oggi” continua il procuratore “ non viviamo più la magistratura e le istituzioni in cui eravamo convinti di entrare con grande entusiasmo ... vogliono controllare la giurisdizione, così come avvenne durante il periodo del fascismo, vogliono controllare gli uffici del pubblico ministero ... E’ palese il tentativo di trasformare il pm in un fedele e anonimo esecutore del potere di turno mentre ... è in discussione il principio della separazione effettiva dei poteri”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo essere intellettualmente limpidi ... riguarda le garanzie di tutti i cittadini ... Nonostante noi magistrati dobbiamo attenerci al dovere del riserbo oggi siamo chiamati anche ad un dovere di denuncia e dobbiamo spiegare bene cosa sta accadendo”. Il grido d'allarme di quei pochi veri magistrati fedeli al proprio codice deontologico si fa unico. Il dottor Ingroia descrive la stagione difficile di questo tempo che per molti aspetti, dice, è più difficile di quella del dopo stragi in cui la società civile mostrò il forte impeto di reagire mentre oggi siamo di fronte ad una società praticamente anestetizzata. Il futuro dipende da come la parte dell'Italia onesta possa reagire in maniera attiva. Il procuratore chiede alla parte migliore della società italiana la propria attenzione, il proprio sostegno.  Poi la parola passa al fratello del giudice barbaramente assassinato nell'estate dell'anno 1992. Salvatore Borsellino non si da pace per quella morte che non ha verità né tantomeno giustizia, troppo in alto i burattinai che hanno mosso quei fili, troppo in alto per essere incastrati nei loro gravissimi delitti. Con l'amarezza in gola e quel dolore ancora troppo forte dentro il petto, denuncia la gravissima responsabilità dello stato italiano che mostra sempre più di non avere il coraggio di processare se stesso. Accusa poi la sudditanza dei giornali nei confronti di un potere che persegue solamente i propri loschi interessi: “L'informazione non ha presentato con obiettività alcuni casi importanti come quello di De Magistris o di Genchi – ha proseguito Salvatore Borsellino – E’ questo oggi lo strumento attraverso il quale avvengono gli “omicidi eccellenti”. Si procede con la delegittimazione che poi sfocia nella sospensione di tanti magistrati o investigatori onesti dalle proprie funzioni. Una morte civile a volte peggiore di quella fisica. Se oggi un tecnico come Genchi potesse svolgere le sue indagini potremmo forse intravedere la verità sulla strage di Stato in cui è morto Paolo”. Gioacchino Genchi è un vice questore della polizia in aspettativa, che ha collaborato con molti giudici tra cui Giovanni Falcone e Luigi de Magistris, è un esperto di informatica e telefonia e si occupa di incrociare i tabulati delle telefonate nei processi di omicidio, rapina, mafia, tangenti, stragi, 'ndrangheta, camorra ecc. Arrivò due ore dopo nel luogo della strage di via D'Amelio, individuando nel castello Utveggio il luogo da cui sarebbe stato azionato il radiocomando dell'esplosivo utilizzato per la strage, luogo in cui era attiva una base del Sisde. È stato recentemente coinvolto dalla stampa e dal Presidente Silvio Berlusconi in merito a un presunto scandalo di intercettazioni. In realtà Genchi si occupa di tabulati telefonici quindi niente a che vedere con le intercettazioni. Il problema è che attraverso le indagini del Pm Luigi De Magistris supportate dai riscontri incrociati rilevati dai tabulati del Genchi i fili portavano troppo in alto. Ecco quindi che tutti coloro in possesso di prove o in procinto di possederle sono stati puntualmente sollevati, in un modo o nell'altro, dal proprio incarico. Nel febbraio del 2009 è stato aperto un procedimento penale a carico di Gioacchino Genchi presso la Procura di Roma.
L'attacco alla stampa rivolto da Salvatore Borsellino nell'intervento appena concluso viene incassato male dal moderatore Enzo D'Antona che prende le difese perlomeno della sua persona e di una parte di quella categoria, ma il pubblico che durante l'intervento di Salvatore ha applaudito continuamente mostrando la condivisione della sua denuncia e della sua rabbia, mostra non gradire quell'intervento e reagisce gridando contro quelle parole. La tensione della gente, stanca di essere presa in giro, non fa fatica a manifestare la propria indignazione e Salvatore è costretto ad intervenire per sedare la bufera e permettere all'autore del libro di concludere la serata di presentazione di “Colletti sporchi”. Il magistrato Luca Tescaroli prende quindi la parola: “Non si riesce a risolvere il centenario problema della mafie” afferma “poiché la linea di demarcazione tra Stato e mafia non è così netta. Vi sono ampie aree di compenetrazione. Esiste un anello di congiunzione tra le due entità che è una delle cause fondamentali del perché oggi sussista questa realtà e questa convivenza. Si è cercato attraverso l'analisi di casi concreti di descrivere questo anello che è alla causa della situazione in cui ci troviamo oggi. Questi comportamenti  infatti corrodono la democrazia, i rapporti sociali, il mondo del lavoro e la società stessa”. Così come sancisce il nostro codice di procedura penale che testualmente riporta “Si ha concorso esterno in associazione mafiosa quando un  soggetto, non inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, fornisce un concreto, specifico, consapevole, volontario contributo”.
Un forte applauso del pubblico rimasto quasi per intero fino a conclusione dell'incontro, chiude la serata. La gente si accalca attorno ai magistrati perché possano mettere una firma sul proprio libro, e intorno a Salvatore Borsellino che prosegue a parlare con tutti coloro che gli rivolgono domande  spiegando che la speranza sta nella reazione della gente.
Giorgio si dirige verso l'uscita, fermato dalle persone che desiderano sapere la data di una sua prossima conferenza spirituale a Palermo, o che semplicemente vogliono scattare una fotografia accanto a lui. Ci rechiamo in un locale vicino per la cena con i relatori che condividiamo con piacere e soprattutto con grande onore. Un momento in cui si respira la condivisione, il profondo rispetto, l'amicizia tra questi giusti di cui ci sorprende sempre la cristallina purezza d'animo, uomini che mettono la propria vita in campo per tentare di garantire alle future generazioni ciò che Paolo Borsellino definiva come: “...la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Lasciamo Palermo in una bellissima giornata di sole. È l'otto marzo giorno della festa della donna. Mentre percorriamo la Palermo-Catania guardo la terra che rigogliosa esplode in tutta la sua bellezza. È il profumo della primavera che con i suoi colori tinge di gioia le luminose giornate, è il tempo della rinascita, il Padre Sole accarezza il meraviglioso corpo della Madre Terra con i Suoi luminosi raggi. Presto su di Lei la Sua Luce prenderà nuovamente carne e sangue adagiandoVi il Suo piede, e sarà il giorno della rinascita dell'umanità. Rivolgiamo alla Donna più sublime, la Madre Celeste, il nostro pensiero dedicando a Lei la nostra preghiera, implorando la Sua protezione. Poi il pensiero da questa meravigliosa terra di Sicilia a tutte le donne, nostre sorelle, amiche e madri, espressioni della bellezza, della purezza, della tenerezza e della forza della Creazione ... Donne ai piedi della Santa Croce ... e la preghiera che il celeste manto della divina Madre avvolga i nostri spiriti, quello dei nostri amati figli e quello dei nostri fratelli e compagni.

L'Etna, apparsa dinanzi ai nostri occhi, manifesta con il suo abito bianco tutta la sua magnificenza. Abbiamo il tempo di ammirarla mentre ci avviciniamo a Nicolosi, paese che per tutti noi ma soprattutto per Giorgio è sempre motivo di profondi ricordi di eterno valore. All'hotel Biancaneve dove alloggiamo incontriamo finalmente i nostri cari fratelli di Catania: Angelo, Claudio,Giorgio, Giusy, Valeria, Daniele, i bravissimi pasticceri Giancarlo e Simona che più tardi offriranno a Giorgio e a tutti noi due bellissime e soprattutto buonissime torte, con una perfetta composizione decorativa dove è impresso il volto di Gesù con un passo del Vangelo e il volto di Giorgio, poi  Saro che arriva con la sua famiglia da Gaggi, la nostra Miriam che arriva con suo fratello Stefano, Mimma,  la sua mamma nostra carissima Adriana insieme al suo compagno Marco, Nunzio e gli altri giovani di Torregrotta, poi i vecchi amici di Giorgio, gli amici d'infanzia Enzo e Nino, Salvo Briga, e tanti altri fratelli tra i quali anche Giovanni e Casimiro da Palermo. Mentre parliamo insieme dell'importanza della nostra unione, della concretezza delle nostre attività, dell'importanza della diffusione ricordiamo ai fratelli presenti che tutti i nostri fratelli del Latino America, del nord America, della Spagna e di tutto il mondo sono concentrati a proseguire le proprie attività dando continuamente forza e sostegno a Giorgio e a tutti i fratelli italiani ed in particolare siciliani per questa ultima parte della missione, la più delicata, che sarà messa in atto da qui ai prossimi tre anni. Successivamente raccontiamo con Lorenzo i particolari della conferenza tenuta il giorno prima a Palermo, sottolineando l'importanza di sostenere i giusti nella loro battaglia. Nello stesso momento Giorgio si prepara a vivere l'ennesimo prodigio della sanguinazione. Ma non appena riesce a riprendersi un pochino dal dolore scende nella saletta dove tutti i fratelli aspettano di rincontrarlo e abbracciarlo. Ed eccolo ancora una volta lì con il suo sorriso, con la sua determinazione ad iniettare amore, forza e devozione a tutti, pronto per ricominciare ancora una volta in una terra che è tutta da organizzare, con nuovi fratelli che aspettano di essere coordinati per poter iniziare ad essere operativi. Giorgio e la profondità di ciò che rappresenta parla dell'importante lavoro svolto da Giovannone a Palermo dove sono presenti una ventina di persone intenzionate a creare una nuova arca spiegando che parallelamente alla diffusione spirituale cammina la lotta contro la mafia che è uno delle braccia più potenti dell'anticristo. “Perché la più potente delle mafie, Cosa nostra, ha sede in Sicilia?” Chiede Giorgio. E risponde: “perché la Sicilia è un punto molto importante del cuore della nostra Madre Terra, per questo viene attaccata da questo male che cerca di farla emergere tingendola di oscuro, di violenza, di odio. Ma la nostra terra non è solo questo, è anche ciò che Eugenio Siragusa, che è stato la guida della nostra gioventù, definì la Galilea dei Gentili, cioè quella terra che avrebbe ospitato coloro che in questo tempo avrebbero gridato Cristo anziché Barabba. Dobbiamo trasmettere la Verità che il Cristo sta per ritornare. Ricordatevi che gli ultimi a risvegliarsi saranno i primi nella coscienza della Verità. Io devo compiere qui l'ultima parte della mia missione, in questa terra dove sono avvenuti tanti miracoli della Madre Celeste ... Le vere missioni non hanno bisogno di fanfara, le missioni celesti non hanno bisogno di giubilei, sono i segni che ci indicano che la missione in Sicilia è iniziata. Ma ricordiamoci sempre che Gesù è il punto centrale, la missione è Sua. Noi dobbiamo seminare e risvegliare l'Uomo, risvegliare in lui il fuoco della Verità più grande di tutti i tempi che i due Giovanni hanno testimoniato sulla terra. Questo è il tempo della seconda venuta di Cristo ed è l'ultimo tempo. Devo correre, anche se sono stanco e a volte mi devo trascinare ma ho la continua sensazione che devo fare presto. Per questo chiedo aiuto a voi fratelli del passato e a coloro che arriveranno. In questa terra la gente non conosce la verità, conosce una verità manipolata. Non dobbiamo svolgere il nostro lavoro operativo in modo fanatico ma serio e organizzato per poter essere efficienti. Il primo segno che vi dirà se la strada che dovete seguire è questa insieme con me, vi sarà dato dal fatto di sentirlo profondamente dentro. A Nicolosi è nata un arca e a Palermo è in procinto di nascere. Ci siamo rincontrati con coloro che hanno proseguito il cammino. Io porto il segno sul mio corpo e questo da molto fastidio perchè accuso nel nome di Cristo ma molte anime riconoscono in questo la presenza di Dio. Io porto questo segno con grande onore. Presto mi trasferirò qui, in questi giorni vi dirò il luogo dove andrò a stabilirmi, anche se farò il pendolare così come ho fatto per tre anni e mezzo in Sud America. Verranno con me alcuni dei miei fratelli e parte della mia famiglia. Saranno coinvolte tutte le nove province della Sicilia in questa Opera, dove si creeranno le arche di base. Alcuni di voi poi mi accompagneranno in Sud America, se il cielo mi continuerà a dare la possibilità di farlo. Ciò che dovete sapere è che io sono un soggetto ansioso nel lavoro ma state tranquilli, oggi non vi faccio nessuna pressione, ascolterò ciò che avrete da dirmi, le vostre proposte, le vostre idee, le vostre perplessità. Ma quando sarò qui, vi avviso in anticipo, sarò un treno in corsa e chi vorrà seguirmi dovrà salire in corsa su questo treno ... Io ho bisogno di guerrieri che mi ubbidiscano per abbattere il male e preparare il ritorno del Cristo. Ciò significa che tutto ciò che dovrò fare, io lo farò ad ogni costo, a prescindere da chi mi seguirà, certo spero che il Padre mi mandi persone in grado di aiutarmi ma se non me le dovesse mandare io lo farò ugualmente anche se dovessi restare solo. Non prendete questo che vi dico come un gesto di arroganza perché io ho, in realtà, un bisogno spasmodico di voi ma ve lo dico per farvi capire che ciò che mi è stato dato è un ordine del Cielo e io lo devo compiere. Vi assicuro che  non accadrà nessun tipo di degenerazione spirituale, non permetterò divisioni, litigi ecc. perché il lavoro ci impegnerà tanto di quel tempo che non ne avremo a sufficienza per metterci i bastoni tra le ruote e se qualcuno tenterà di farlo se ne andrà perchè si ritroverà da solo. Il problema sarà invece se veramente siete convinti di farlo, se non avrete questa profonda convinzione è meglio per voi che aspettiate. Ci sarà infatti (metaforicamente parlando) una stanza operativa e una stanza dove si potranno apprendere i discorsi spirituali per metterli poi in pratica in un altra missione operativa o nella stessa nostra che consiste nella diffusione del messaggio, nell'annuncio della seconda venuta di Cristo, nell'aiuto a Funima, e nella denuncia del crimine organizzato. La mafia è un problema spirituale, non è un problema umano ma sociale. Nessuno potrà far parte del nostro gruppo se non sarà apertamente schierato contro la mafia. È bene che lo sappiate per avere chiaro chi dovete invitare a partecipare ai nostri incontri o alle nostre attività”.
Parole che non lasciano spazio a fraintendimenti o a dubbi. La missione è iniziata. I nostri fratelli ascoltano attentamente quelle parole tutte da digerire e assorbire nel proprio spirito. Siamo pronti ad andare avanti se sentiamo forte in noi quell'irrefrenabile desiderio di cambiamento, quel forte impeto di voler ad ogni costo mutare il futuro dei nostri figli che allo stato attuale appare devastante, quella profonda volontà di dare la totale disponibilità di se stessi ad un Cielo che muove  i Suoi strumenti, coloro che si rendono disponibili a dare inizio a quel cambiamento che la manifestazione del Maestro Gesù Cristo concluderà con il Suo ritorno.
Giorgio prosegue poi parlando dell'esperienza di Antonio Urzi, annunciando che il prossimo mese di settembre sarà presente in Sicilia in occasione della conferenza in memoria di Eugenio Siragusa.  Racconta poi alcuni dettagli del viaggio in Nevada dove Jaime Maussan ha potuto presentare nel Congresso Ufologico Internazionale il suo caso, presentandolo al pubblico, e dove Luca e Pier Giorgio hanno potuto ritirare ben tre statuette, premi oscar dell'anno, come migliori documentari, due con i Maya e i cerchi nel grano e uno con il Caso Urzi. Viaggio ben documentato dalle cronache diffuse i giorni scorsi. Poi il segno. Il caro Salvo Briga dona a Giorgio, suo fratello e amico d'infanzia, una fotografia scattata sul monte Sona dove è impressa la bellissima immagine di una astronave di Luce. Salvo ci racconta che pochi giorni prima si era recato sul monte Sona-Manfrè pensando a Giorgio e alla sua missione ed incredibilmente questi bellissimi Esseri di Luce si sono manifestati dando un chiaro segno della loro presenza, un grande segno che accoglie l'inizio di questa ultima parte dell'opera messianica dei due Giovanni che Giorgio, insieme a chi lo accompagnerà, non solo fisicamente, in questo cammino, porterà avanti in questa terra segnata da Dio. Giorgio non può nascondere la sua forte emozione mentre Salvo gli dice che quel dono sapeva di doverglielo offrire in quel preciso giorno. Si sofferma poi a spiegare l'importanza di questo segno apparso nel luogo dove il suo padre spirituale ebbe l'incontro con gli extraterrestri, quel monte Sona-Manfrè che definisce, nel messaggio scritto a riguardo, un monte sacro. Poi ancora una volta la passione per il sublime Maestro che muove i suoi passi si manifesta in quelle parole: “Tutto questo è animato da un personaggio che si chiama Gesù Cristo. Lui è il centro dell'attenzione massima, Lui è sulla terra e prima che si manifesti nel mondo vi visiterà personalmente ... Dove due o più sono uniti nel mio nome io sono in mezzo a loro ... ci ha detto ... dobbiamo metterlo sempre in mezzo alla nostra vita questo bellissimo Uomo del quale io sono profondamente innamorato”...
Giungono intanto altri fratelli venuti da diverse parti della Sicilia, la cara Serenella che sta preparando la prossima conferenza fissata per il quattro aprile ad Agrigento, e altre persone, tra cui, con nostra gioia, diversi giovani che ci danno una grande speranza. E poi due insegnanti, Maria Rita e Grazia. Grazia, per gli amici Gray, è una dolcissima insegnante delle scuole elementari alla quale è stata affidata una classe di bambini molto speciali che non mancano di lasciarla senza fiato con le loro domande o affermazioni sul ritorno di Gesù, sulla presenza dei nostri fratelli del Cielo, ecc., dei piccoli saggi affidati ad un essere speciale come lei che permette a questi angeli di esprimere la loro vera natura. Grazia prima di raccontarci le sue simpatiche e profonde vicende scolastiche prende la parola per esprimere un suo sentimento che ci tocca profondamente: “Io, Giorgio, ora sono qui, di fronte a te e tu ti mostri così, con quella semplicità ... ma io non mi posso dimenticare quei segni che porti ... ciò che rappresentano... chi rappresenti”. Le lacrime rigano i visi di alcuni di noi. Una Verità scolpita a fuoco nei nostri spiriti ma tanto grande da non poterne afferrare la piena coscienza. Lui segue ad offrire parole di Verità, consigli e suggerimenti mentre i nostri fratelli continuano a rivolgergli domande o a raccontare le proprie esperienze poi affronta con i fratelli dell'arca di Nicolosi alcuni problemi da soluzionare relativi alla struttura dell'arca che più tardi andremo a visitare. Poi invita Lorenzo Baldo e Anna Petrozzi a sedersi accanto a lui e raccontare la propria esperienza al suo fianco dall'uscita dei primi giornali di Terzo millennio e Ufo la visita extraterrestre nel lontano 1998 fino ad oggi, e poi Giovanni suo figlio e Miriam la fidanzata a parlare di Funima, centrando il cuore del discorso sulle metodologie che portano frutto, sulle difficoltà, sulle gioie, ma soprattutto sull'importanza della serietà e della passione messe a frutto nella concretezza dell'attività operativa. Esperienze che trasmettono una profonda serietà, una grande passione e un'assoluta concretezza, valori basilari per poter affrontare questo meraviglioso ma impervio cammino. Non dimentichiamoci che salire il Golgota nella via della croce non può essere facile. Allora con la nostra piccola croce sulle spalle e come il Cireneo aiutando il nostro Maestro a sollevare quella dell'umanità,  andiamo avanti con passione, amore, umiltà, devozione e ubbidienza. Solo così, uniti in questi valori universali, avremo la forza di vincere tutte le battaglie fino alla battaglia finale che vedrà la gloria del nostro amato Maestro Gesù Cristo.

Vostra

Sonia Alea
Sant'Elpidio a Mare,18 marzo 2009

UNA GUERRA SENZA ARMI PER UNA NUOVA COSCIENZA PIÙ TEMUTA DELLE ARMI
(Palermo-Nicolosi 6/9 marzo 2009)

Palermo. Un grande arcobaleno saluta l'arrivo di Giorgio all'aeroporto Falcone e Borsellino. La macchina del nostro carissimo amico e fratello Giovanni cammina tra il traffico della città. Piove. Il cielo è grigio, l'odore della pioggia misto a quello della terra penetra dai finestrini semiaperti dell'auto, un odore inconfondibile e familiare che mi provoca un brivido sulla schiena ma che ci fa sentire a casa. Giorgio parla con Giovanni sugli sviluppi operativi di questi ultimi mesi qui a Palermo e con Lorenzo che è qui da una settimana per i preparativi dell'evento, sempre preciso e meticoloso nel suo lavoro che svolge con una passione tale da permettergli di aprire qualsiasi “porta” utile al delicato lavoro del nostro giornale. Poi silenzio, mentre il suo sguardo si perde nell'anima della città. Anche noi assorti nei nostri pensieri guardiamo fuori dai finestrini. Un saluto alla città ritrovata ... un appassionato abbraccio all'amante dal quale vorresti scappare ma al quale ti senti fatalmente attratto, unito da un vincolo invisibile ma altrettanto forte e tangibile. Il nostro sguardo si perde tra le vie trafficate della città, vie antiche, umili, semplici, dove regna povertà, degrado e miseria e vie antiche illuminate da numerosissimi negozi sfavillanti dove gli abitanti della città si recano per il loro shopping ...  Palermo capoluogo della Sicilia nata tra il VII e l'VIII secolo d.C., posta al centro del Mar Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, d'Oriente e d'Occidente. Le sue piazze sfoggiano orgogliose la loro antica arte: dalla bizantina alla aragonese, dall'araba alla fenicia, dalla greca alla normanna... il maestoso e bellissimo teatro Massimo, il più grande d'Italia, terzo in Europa, tra i più famosi al mondo, e quella piazza ... piazza Politeama, cuore simbolico della città di Palermo ... e le innumerevoli vie e piazze dei Martiri, dei tanti martiri caduti sotto il fuoco sordo di un potere che teme i suoi avversari ... caduti sul campo di battaglia nella lotta contro la mafia ... una mafia che non è quella che ci hanno sempre raccontato, una mafia che porta in mano lo scettro del potere ... martiri caduti perché il principe (il potere costituito) così come nel suo ultimo libro lo definisce il dottor Scarpinato, deve regnare sovrano, indisturbato. Non c'è posto per la democrazia. I sudditi devono servire. Non devono capire. Non devono pensare. Entriamo in Via d'Amelio. Davanti a quel cancello Paolo Borsellino suonò diciassette anni fa il campanello della casa di sua madre, accompagnato dai giovani ragazzi della sua scorta. Quelle pareti rimesse a nuovo raccontano il terrore di quell'improvvisa grande esplosione ...  di quel fuoco ... dei brandelli di quei corpi carbonizzati  lanciati tra i palazzi ... e del viso di Paolo rimasto intatto in un delicato sorriso di beatitudine ... la beatitudine di chi ha dato tutto, anche la vita per servire il proprio Paese, per  servire quegli ideali che hanno ispirato la Costituzione italiana, una costituzione che deve essere difesa ad ogni costo. Ideali che nascono dai veri valori. I valori universali.
 

Giungiamo in albergo dove più tardi abbiamo modo di salutare il nostro caro amico e fratello Casimiro che presta servizio di scorta, come carabiniere, ad un magistrato e che ci farà conoscere più tardi il “suo angelo”, il simpaticissimo Marco. Qui, abbiamo modo di appostare come sempre il nostro punto redazionale, la saletta delle colazioni viene temporaneamente mutata in un vero e proprio centro stampa grazie alla disponibilità del proprietario che stima e apprezza tanto Giorgio. Dopo aver svolto alcune attività operative, ci rechiamo nella confortevole casa di Giovannone e Mary dove siamo invitati per la squisita cena di pesce preparata con grande amore. Qui ci raggiungono il nostro Giovanni, una spalla sicura e ferma nel cammino di suo padre, Anna e Francesco, tutti arrivati dopo una lunga giornata di viaggio direttamente dalle Marche. Per nostra grande gioia abbiamo nuovamente il piacere di poter coccolare il piccolo Lorenzo, un bimbo bellissimo e tenerissimo che con i suoi occhioni azzurri ci guarda come un antico saggio venuto da altri mondi. L'orgoglio di Giovanni e Mary.
Il giorno seguente, il sette marzo, ci prepariamo per l'evento della sera, la giornata scorre tra vari appuntamenti e lavori di redazione. Giorgio ha modo di incontrare Salvatore Borsellino durante il pranzo che consumiamo insieme a sua moglie Rosi, visibilmente preoccupata per la crescente “passionalità” di suo marito nella ricerca della Verità. Salvatore come sempre è un fiume in piena e si consola con le parole di Giorgio, parole di speranza anzi di certezze che giungono dai piani trascendenti. Per noi è sempre un grande onore stare accanto a loro.
L'ora dell'incontro è giunto. Dopo aver avuto il piacere di salutare il giudice Luca Tescaroli, autore del libro del quale si parlerà questa sera, appena arrivato con la sua scorta nel nostro stesso albergo, ci rechiamo nel centro della città. In una struttura, fra le più antiche dell'ateneo palermitano, risiede la facoltà di giurisprudenza che con la denominazione di “Reale accademia degli studi” vide la sua fondazione alla fine del settecento negli antichi locali di un convento. Una galleria lastricata di marmi per le lauree dottorali poi l'architettonico vestibolo della scala, sorretto da quattro colonne ioniche contenenti antiche statue. Mi sembra di tornare indietro di secoli. Saliamo le scale e giungiamo nell'Aula magna decorata da una deliziosa arte barocca arricchita dagli affreschi che decorano il soffitto. Giungono i relatori con le loro scorte. Noi siamo pronti per riprendere e trasmettere le notizie in anteprima della serata. Anna Petrozzi al lato del palco con il suo computer trasmette, in tempo reale, la sintesi delle relazioni alla redazione Antimafia che vengono immediatamente inserite nel sito, Giovanni Bongiovanni si occupa delle riprese con la telecamera, Francesco Belvisi è addetto al servizio di sicurezza, Giorgio Barbagallo, appena giunto insieme ad alcuni nostri carissimi fratelli di Catania, si occupa del servizio fotografico, mentre Lorenzo Baldo fa gli onori di casa, accogliendo gli ospiti.
Il Preside della facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi di Palermo apre l'incontro. L'aula magna è gremita di gente. Persone vive, vere, persone che vogliono verità, che chiedono cambiamento, che chiedono giustizia. Colletti sporchi è il titolo del libro presentato oggi a Palermo dal giudice Luca Tescaroli e dal giornalista Ferruccio Pinotti all'interno del quale viene centrato il vero problema dello sfacelo italiano e non solo: L'invisibile anello di congiunzione tra Stato e mafie. Finanzieri collusi, giudici corrotti, imprenditori e politici a libro paga dei boss. Viaggio nella borghesia criminale guidati da un magistrato sempre in prima linea”. La presentazione del libro organizzata da Antimafia Duemila è moderata dal giornalista Enzo D'Antona, giornalista de La Repubblica, e inizia con l'apertura del direttore di AntimafiaDuemila Giorgio Bongiovanni: “Il 28 dicembre del 1983 il collega giornalista, per me un maestro, Giuseppe Fava, rilascia l'ultima intervista al giornalista Enzo Biagi sette giorni prima di essere ammazzato. Abbiamo pensato di riproporre sette minuti di questa intervista in quanto considero che all'interno del libro che il dottor Tescaroli  presenta qui oggi vi sia il cuore del discorso che fece Pippo Fava a quel tempo. Un discorso realistico e profetico”. Le parole di Giorgio lasciano spazio al filmato proiettato su grande schermo e a quelle agghiaccianti parole. Le parole di un altro martire della giustizia: “Cosa Nostra è un'associazione criminale che viene fiancheggiata, sostenuta dai poteri forti dell'alta finanza, della politica, dei servizi deviati della massoneria ...  è un problema di vertice della gestione della nazione ed è un problema che rischia di portare alla rovina, al decadimento culturale definitivo l'Italia ... mi rendo conto che c'è un enorme confusione sul problema della mafia ... i mafiosi ora non sono quelli che ammazzano, quelli sono gli esecutori anche al massimo livello ... sono all'interno dell'organizzazione ma stanno al posto loro e fanno quello che altri  gli dicono di fare ... un’organizzazione che riesce a manovrare cento mila miliardi l'anno, in condizione di armare degli eserciti, di possedere delle flotte, di avere un’aviazione propria ... sta accadendo che la mafia si sia oramai impadronita nel medio oriente del commercio delle armi, ecco gli americani contano in questo, però neanche loro avrebbero cittadinanza in Italia ... se non ci fosse il potere politico finanziario che consente loro di esistere perché diciamo che di questi cento mila miliardi un terzo, un quinto resta in Italia e bisogna pure impiegarli in qualche modo no? Bisogna riciclarlo (questo denaro), ripulirlo, rinvestirlo, e allora ecco le banche, le banche nuove, questo proliferare di banche nuove dovunque , il Generale Dalla Chiesa lo aveva capito... e fu quello che lo portò alla morte perché trovò decine di migliaia di miliardi insanguinati che venivano immessi dentro le banche e poi ne fuoriuscivano per andare verso le opere pubbliche, io ritengo che molte chiese siano state costruite con appalti di mafiosi con le mani insanguinate. Io sono d'accordo con Nando dalla Chiesa, la mafia ha acquistato una tale impunità da essere diventata persino tracotante, le parentele si fanno ufficialmente ... io ho visto molti funerali di stato ... ma molto spesso gli assassini erano sul palco delle autorità ... essere protetti significa poter vivere dentro questa società ... è una legge mafiosa che dalla Sicilia è stata esportata e fa parte oramai della cultura nazionale, non si fa niente in Italia se non c'è l'assenso del politico e se il politico non è pagato, noi viviamo in questo tipo di società, e in questo tipo di società la protezione è indispensabile se qualcuno non vuole condurre la vita da lupo solitario che può essere anche una scelta e può essere anche una scelta affascinante, essere soli nella vita e non avere né aderenze, né protezione da alcuna parte, orgogliosamente soli, fino all'ultimo, questa può essere una scelta ma sessanta milioni di italiani non la faranno mai ...”. Le inquietanti parole di Giuseppe Fava sono le parole di chi da tempo aveva intuito il grande gioco che si cela dietro il paravento dell'istituzionalità. Giorgio rivolgendosi al pubblico riprende il discorso ricordando che i magistrati seduti a quel tavolo sono coloro che hanno portato avanti le inchieste più scottanti delle stragi, dei delitti, dei segreti, dello stato italiano. “Ingroia, Di Matteo, Tescaroli ed altri magistrati” dice il direttore di Antimafia Duemila, “ hanno portato avanti delle inchieste sui mandanti esterni delle stragi di Falcone e Borsellino, sul riciclaggio del denaro sporco, sull'omicidio Calvi, su Sindona, sulla massoneria, ecc. ...  mi sembrava giusto ricordare anche questo martire ... Giuseppe Fava”. Un caldo applauso chiude l'intervento di Giorgio al quale seguono gli interventi dei magistrati impegnati in prima linea nella procura di Palermo e di Roma. Il dottor Roberto Scarpinato riallacciandosi al suo recente libro: “Il ritorno del Principe” descrive le trame di un potere antico di secoli, dove la corruzione sistemica e l'omicidio per fini politici stanno alla salvaguardia di grandi interessi. Nessun governo ha potuto governare questo Paese, dice il procuratore, senza scendere a patti con  la cosiddetta borghesia mafiosa. Il Giudice Di Matteo ricorda che molte sentenze definitive di più Corti di Assise hanno confermato che le stragi non furono solo opera di Cosa Nostra. È sancito dalla Corte di Cassazione, infatti che le mani dei mafiosi siano state armate ed ispirate da qualcuno al di sopra di loro. “E' calata la sordina sui temi della lotta alla mafia non appena è stato investigato il livello dei mandanti esterni delle stragi” dice il procuratore sottolineando che in un paese serio dovrebbe essere avvertita la necessità di un immediato approfondimento. Il dottor Di Matteo ha poi puntato il dito sul fatto che oggi i pentiti non sono spinti a parlare a causa degli attacchi e delle polemiche rivolte a magistrati e investigatori che purtroppo sono costretti ad assistere continuamente alla candidatura nei partiti politici di personaggi collusi e addirittura già condannati. Prosegue poi denunciando la triste mancata presa di posizione del Consiglio dell'ordine dei medici e degli avvocati nei confronti di loro iscritti già condannati oppure sorpresi a chiedere favori e raccomandazioni e che troppi purtroppo continuano a mantenere rapporti di sistematico reciproco vantaggio. “Oggi” continua il procuratore “ non viviamo più la magistratura e le istituzioni in cui eravamo convinti di entrare con grande entusiasmo ... vogliono controllare la giurisdizione, così come avvenne durante il periodo del fascismo, vogliono controllare gli uffici del pubblico ministero ... E’ palese il tentativo di trasformare il pm in un fedele e anonimo esecutore del potere di turno mentre ... è in discussione il principio della separazione effettiva dei poteri”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo essere intellettualmente limpidi ... riguarda le garanzie di tutti i cittadini ... Nonostante noi magistrati dobbiamo attenerci al dovere del riserbo oggi siamo chiamati anche ad un dovere di denuncia e dobbiamo spiegare bene cosa sta accadendo”. Il grido d'allarme di quei pochi veri magistrati fedeli al proprio codice deontologico si fa unico. Il dottor Ingroia descrive la stagione difficile di questo tempo che per molti aspetti, dice, è più difficile di quella del dopo stragi in cui la società civile mostrò il forte impeto di reagire mentre oggi siamo di fronte ad una società praticamente anestetizzata. Il futuro dipende da come la parte dell'Italia onesta possa reagire in maniera attiva. Il procuratore chiede alla parte migliore della società italiana la propria attenzione, il proprio sostegno.  Poi la parola passa al fratello del giudice barbaramente assassinato nell'estate dell'anno 1992. Salvatore Borsellino non si da pace per quella morte che non ha verità né tantomeno giustizia, troppo in alto i burattinai che hanno mosso quei fili, troppo in alto per essere incastrati nei loro gravissimi delitti. Con l'amarezza in gola e quel dolore ancora troppo forte dentro il petto, denuncia la gravissima responsabilità dello stato italiano che mostra sempre più di non avere il coraggio di processare se stesso. Accusa poi la sudditanza dei giornali nei confronti di un potere che persegue solamente i propri loschi interessi: “L'informazione non ha presentato con obiettività alcuni casi importanti come quello di De Magistris o di Genchi – ha proseguito Salvatore Borsellino – E’ questo oggi lo strumento attraverso il quale avvengono gli “omicidi eccellenti”. Si procede con la delegittimazione che poi sfocia nella sospensione di tanti magistrati o investigatori onesti dalle proprie funzioni. Una morte civile a volte peggiore di quella fisica. Se oggi un tecnico come Genchi potesse svolgere le sue indagini potremmo forse intravedere la verità sulla strage di Stato in cui è morto Paolo”. Gioacchino Genchi è un vice questore della polizia in aspettativa, che ha collaborato con molti giudici tra cui Giovanni Falcone e Luigi de Magistris, è un esperto di informatica e telefonia e si occupa di incrociare i tabulati delle telefonate nei processi di omicidio, rapina, mafia, tangenti, stragi, 'ndrangheta, camorra ecc. Arrivò due ore dopo nel luogo della strage di via D'Amelio, individuando nel castello Utveggio il luogo da cui sarebbe stato azionato il radiocomando dell'esplosivo utilizzato per la strage, luogo in cui era attiva una base del Sisde. È stato recentemente coinvolto dalla stampa e dal Presidente Silvio Berlusconi in merito a un presunto scandalo di intercettazioni. In realtà Genchi si occupa di tabulati telefonici quindi niente a che vedere con le intercettazioni. Il problema è che attraverso le indagini del Pm Luigi De Magistris supportate dai riscontri incrociati rilevati dai tabulati del Genchi i fili portavano troppo in alto. Ecco quindi che tutti coloro in possesso di prove o in procinto di possederle sono stati puntualmente sollevati, in un modo o nell'altro, dal proprio incarico. Nel febbraio del 2009 è stato aperto un procedimento penale a carico di Gioacchino Genchi presso la Procura di Roma.
L'attacco alla stampa rivolto da Salvatore Borsellino nell'intervento appena concluso viene incassato male dal moderatore Enzo D'Antona che prende le difese perlomeno della sua persona e di una parte di quella categoria, ma il pubblico che durante l'intervento di Salvatore ha applaudito continuamente mostrando la condivisione della sua denuncia e della sua rabbia, mostra non gradire quell'intervento e reagisce gridando contro quelle parole. La tensione della gente, stanca di essere presa in giro, non fa fatica a manifestare la propria indignazione e Salvatore è costretto ad intervenire per sedare la bufera e permettere all'autore del libro di concludere la serata di presentazione di “Colletti sporchi”. Il magistrato Luca Tescaroli prende quindi la parola: “Non si riesce a risolvere il centenario problema della mafie” afferma “poiché la linea di demarcazione tra Stato e mafia non è così netta. Vi sono ampie aree di compenetrazione. Esiste un anello di congiunzione tra le due entità che è una delle cause fondamentali del perché oggi sussista questa realtà e questa convivenza. Si è cercato attraverso l'analisi di casi concreti di descrivere questo anello che è alla causa della situazione in cui ci troviamo oggi. Questi comportamenti  infatti corrodono la democrazia, i rapporti sociali, il mondo del lavoro e la società stessa”. Così come sancisce il nostro codice di procedura penale che testualmente riporta “Si ha concorso esterno in associazione mafiosa quando un  soggetto, non inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, fornisce un concreto, specifico, consapevole, volontario contributo”.
Un forte applauso del pubblico rimasto quasi per intero fino a conclusione dell'incontro, chiude la serata. La gente si accalca attorno ai magistrati perché possano mettere una firma sul proprio libro, e intorno a Salvatore Borsellino che prosegue a parlare con tutti coloro che gli rivolgono domande  spiegando che la speranza sta nella reazione della gente.
Giorgio si dirige verso l'uscita, fermato dalle persone che desiderano sapere la data di una sua prossima conferenza spirituale a Palermo, o che semplicemente vogliono scattare una fotografia accanto a lui. Ci rechiamo in un locale vicino per la cena con i relatori che condividiamo con piacere e soprattutto con grande onore. Un momento in cui si respira la condivisione, il profondo rispetto, l'amicizia tra questi giusti di cui ci sorprende sempre la cristallina purezza d'animo, uomini che mettono la propria vita in campo per tentare di garantire alle future generazioni ciò che Paolo Borsellino definiva come: “...la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Lasciamo Palermo in una bellissima giornata di sole. È l'otto marzo giorno della festa della donna. Mentre percorriamo la Palermo-Catania guardo la terra che rigogliosa esplode in tutta la sua bellezza. È il profumo della primavera che con i suoi colori tinge di gioia le luminose giornate, è il tempo della rinascita, il Padre Sole accarezza il meraviglioso corpo della Madre Terra con i Suoi luminosi raggi. Presto su di Lei la Sua Luce prenderà nuovamente carne e sangue adagiandoVi il Suo piede, e sarà il giorno della rinascita dell'umanità. Rivolgiamo alla Donna più sublime, la Madre Celeste, il nostro pensiero dedicando a Lei la nostra preghiera, implorando la Sua protezione. Poi il pensiero da questa meravigliosa terra di Sicilia a tutte le donne, nostre sorelle, amiche e madri, espressioni della bellezza, della purezza, della tenerezza e della forza della Creazione ... Donne ai piedi della Santa Croce ... e la preghiera che il celeste manto della divina Madre avvolga i nostri spiriti, quello dei nostri amati figli e quello dei nostri fratelli e compagni.

L'Etna, apparsa dinanzi ai nostri occhi, manifesta con il suo abito bianco tutta la sua magnificenza. Abbiamo il tempo di ammirarla mentre ci avviciniamo a Nicolosi, paese che per tutti noi ma soprattutto per Giorgio è sempre motivo di profondi ricordi di eterno valore. All'hotel Biancaneve dove alloggiamo incontriamo finalmente i nostri cari fratelli di Catania: Angelo, Claudio, Giusy, Valeria, Daniele, i bravissimi pasticceri Giancarlo e Simona che più tardi offriranno a Giorgio e a tutti noi due bellissime e soprattutto buonissime torte, con una perfetta composizione decorativa dove è impresso il volto di Gesù con un passo del Vangelo e il volto di Giorgio, poi  Saro che arriva con la sua famiglia da Gaggi, la nostra Miriam che arriva con suo fratello Stefano, Mimma,  la sua mamma nostra carissima Adriana insieme al suo compagno Marco, Nunzio e gli altri giovani di Torregrotta, poi i vecchi amici di Giorgio, gli amici d'infanzia Enzo e Nino, Salvo Briga, e tanti altri fratelli tra i quali anche Giovanni e Casimiro da Palermo. Mentre parliamo insieme dell'importanza della nostra unione, della concretezza delle nostre attività, dell'importanza della diffusione ricordiamo ai fratelli presenti che tutti i nostri fratelli del Latino America, del nord America, della Spagna e di tutto il mondo sono concentrati a proseguire le proprie attività dando continuamente forza e sostegno a Giorgio e a tutti i fratelli italiani ed in particolare siciliani per questa ultima parte della missione, la più delicata, che sarà messa in atto da qui ai prossimi tre anni. Successivamente raccontiamo con Lorenzo i particolari della conferenza tenuta il giorno prima a Palermo, sottolineando l'importanza di sostenere i giusti nella loro battaglia. Nello stesso momento Giorgio si prepara a vivere l'ennesimo prodigio della sanguinazione. Ma non appena riesce a riprendersi un pochino dal dolore scende nella saletta dove tutti i fratelli aspettano di rincontrarlo e abbracciarlo. Ed eccolo ancora una volta lì con il suo sorriso, con la sua determinazione ad iniettare amore, forza e devozione a tutti, pronto per ricominciare ancora una volta in una terra che è tutta da organizzare, con nuovi fratelli che aspettano di essere coordinati per poter iniziare ad essere operativi. Giorgio e la profondità di ciò che rappresenta parla dell'importante lavoro svolto da Giovannone a Palermo dove sono presenti una ventina di persone intenzionate a creare una nuova arca spiegando che parallelamente alla diffusione spirituale cammina la lotta contro la mafia che è uno delle braccia più potenti dell'anticristo. “Perché la più potente delle mafie, Cosa nostra, ha sede in Sicilia?” Chiede Giorgio. E risponde: “perché la Sicilia è un punto molto importante del cuore della nostra Madre Terra, per questo viene attaccata da questo male che cerca di farla emergere tingendola di oscuro, di violenza, di odio. Ma la nostra terra non è solo questo, è anche ciò che Eugenio Siragusa, che è stato la guida della nostra gioventù, definì la Galilea dei Gentili, cioè quella terra che avrebbe ospitato coloro che in questo tempo avrebbero gridato Cristo anziché Barabba. Dobbiamo trasmettere la Verità che il Cristo sta per ritornare. Ricordatevi che gli ultimi a risvegliarsi saranno i primi nella coscienza della Verità. Io devo compiere qui l'ultima parte della mia missione, in questa terra dove sono avvenuti tanti miracoli della Madre Celeste ... Le vere missioni non hanno bisogno di fanfara, le missioni celesti non hanno bisogno di giubilei, sono i segni che ci indicano che la missione in Sicilia è iniziata. Ma ricordiamoci sempre che Gesù è il punto centrale, la missione è Sua. Noi dobbiamo seminare e risvegliare l'Uomo, risvegliare in lui il fuoco della Verità più grande di tutti i tempi che i due Giovanni hanno testimoniato sulla terra. Questo è il tempo della seconda venuta di Cristo ed è l'ultimo tempo. Devo correre, anche se sono stanco e a volte mi devo trascinare ma ho la continua sensazione che devo fare presto. Per questo chiedo aiuto a voi fratelli del passato e a coloro che arriveranno. In questa terra la gente non conosce la verità, conosce una verità manipolata. Non dobbiamo svolgere il nostro lavoro operativo in modo fanatico ma serio e organizzato per poter essere efficienti. Il primo segno che vi dirà se la strada che dovete seguire è questa insieme con me, vi sarà dato dal fatto di sentirlo profondamente dentro. A Nicolosi è nata un arca e a Palermo è in procinto di nascere. Ci siamo rincontrati con coloro che hanno proseguito il cammino. Io porto il segno sul mio corpo e questo da molto fastidio perchè accuso nel nome di Cristo ma molte anime riconoscono in questo la presenza di Dio. Io porto questo segno con grande onore. Presto mi trasferirò qui, in questi giorni vi dirò il luogo dove andrò a stabilirmi, anche se farò il pendolare così come ho fatto per tre anni e mezzo in Sud America. Verranno con me alcuni dei miei fratelli e parte della mia famiglia. Saranno coinvolte tutte le nove province della Sicilia in questa Opera, dove si creeranno le arche di base. Alcuni di voi poi mi accompagneranno in Sud America, se il cielo mi continuerà a dare la possibilità di farlo. Ciò che dovete sapere è che io sono un soggetto ansioso nel lavoro ma state tranquilli, oggi non vi faccio nessuna pressione, ascolterò ciò che avrete da dirmi, le vostre proposte, le vostre idee, le vostre perplessità. Ma quando sarò qui, vi avviso in anticipo, sarò un treno in corsa e chi vorrà seguirmi dovrà salire in corsa su questo treno ... Io ho bisogno di guerrieri che mi ubbidiscano per abbattere il male e preparare il ritorno del Cristo. Ciò significa che tutto ciò che dovrò fare, io lo farò ad ogni costo, a prescindere da chi mi seguirà, certo spero che il Padre mi mandi persone in grado di aiutarmi ma se non me le dovesse mandare io lo farò ugualmente anche se dovessi restare solo. Non prendete questo che vi dico come un gesto di arroganza perché io ho, in realtà, un bisogno spasmodico di voi ma ve lo dico per farvi capire che ciò che mi è stato dato è un ordine del Cielo e io lo devo compiere. Vi assicuro che  non accadrà nessun tipo di degenerazione spirituale, non permetterò divisioni, litigi ecc. perché il lavoro ci impegnerà tanto di quel tempo che non ne avremo a sufficienza per metterci i bastoni tra le ruote e se qualcuno tenterà di farlo se ne andrà perchè si ritroverà da solo. Il problema sarà invece se veramente siete convinti di farlo, se non avrete questa profonda convinzione è meglio per voi che aspettiate. Ci sarà infatti (metaforicamente parlando) una stanza operativa e una stanza dove si potranno apprendere i discorsi spirituali per metterli poi in pratica in un altra missione operativa o nella stessa nostra che consiste nella diffusione del messaggio, nell'annuncio della seconda venuta di Cristo, nell'aiuto a Funima, e nella denuncia del crimine organizzato. La mafia è un problema spirituale, non è un problema umano ma sociale. Nessuno potrà far parte del nostro gruppo se non sarà apertamente schierato contro la mafia. È bene che lo sappiate per avere chiaro chi dovete invitare a partecipare ai nostri incontri o alle nostre attività”.
Parole che non lasciano spazio a fraintendimenti o a dubbi. La missione è iniziata. I nostri fratelli ascoltano attentamente quelle parole tutte da digerire e assorbire nel proprio spirito. Siamo pronti ad andare avanti se sentiamo forte in noi quell'irrefrenabile desiderio di cambiamento, quel forte impeto di voler ad ogni costo mutare il futuro dei nostri figli che allo stato attuale appare devastante, quella profonda volontà di dare la totale disponibilità di se stessi ad un Cielo che muove  i Suoi strumenti, coloro che si rendono disponibili a dare inizio a quel cambiamento che la manifestazione del Maestro Gesù Cristo concluderà con il Suo ritorno.
Giorgio prosegue poi parlando dell'esperienza di Antonio Urzi, annunciando che il prossimo mese di settembre sarà presente in Sicilia in occasione della conferenza in memoria di Eugenio Siragusa.  Racconta poi alcuni dettagli del viaggio in Nevada dove Jaime Maussan ha potuto presentare nel Congresso Ufologico Internazionale il suo caso, presentandolo al pubblico, e dove Luca e Pier Giorgio hanno potuto ritirare ben tre statuette, premi oscar dell'anno, come migliori documentari, due con i Maya e i cerchi nel grano e uno con il Caso Urzi. Viaggio ben documentato dalle cronache diffuse i giorni scorsi. Poi il segno. Il caro Salvo Briga dona a Giorgio, suo fratello e amico d'infanzia, una fotografia scattata sul monte Sona dove è impressa la bellissima immagine di una astronave di Luce. Salvo ci racconta che pochi giorni prima si era recato sul monte Sona-Manfrè pensando a Giorgio e alla sua missione ed incredibilmente questi bellissimi Esseri di Luce si sono manifestati dando un chiaro segno della loro presenza, un grande segno che accoglie l'inizio di questa ultima parte dell'opera messianica dei due Giovanni che Giorgio, insieme a chi lo accompagnerà, non solo fisicamente, in questo cammino, porterà avanti in questa terra segnata da Dio. Giorgio non può nascondere la sua forte emozione mentre Salvo gli dice che quel dono sapeva di doverglielo offrire in quel preciso giorno. Si sofferma poi a spiegare l'importanza di questo segno apparso nel luogo dove il suo padre spirituale ebbe l'incontro con gli extraterrestri, quel monte Sona-Manfrè che definisce, nel messaggio scritto a riguardo, un monte sacro. Poi ancora una volta la passione per il sublime Maestro che muove i suoi passi si manifesta in quelle parole: “Tutto questo è animato da un personaggio che si chiama Gesù Cristo. Lui è il centro dell'attenzione massima, Lui è sulla terra e prima che si manifesti nel mondo vi visiterà personalmente ... Dove due o più sono uniti nel mio nome io sono in mezzo a loro ... ci ha detto ... dobbiamo metterlo sempre in mezzo alla nostra vita questo bellissimo Uomo del quale io sono profondamente innamorato”...
Giungono intanto altri fratelli venuti da diverse parti della Sicilia, la cara Serenella che sta preparando la prossima conferenza fissata per il quattro aprile ad Agrigento, e altre persone, tra cui, con nostra gioia, diversi giovani che ci danno una grande speranza. E poi due insegnanti, Maria Rita e Grazia. Grazia, per gli amici Gray, è una dolcissima insegnante delle scuole elementari alla quale è stata affidata una classe di bambini molto speciali che non mancano di lasciarla senza fiato con le loro domande o affermazioni sul ritorno di Gesù, sulla presenza dei nostri fratelli del Cielo, ecc., dei piccoli saggi affidati ad un essere speciale come lei che permette a questi angeli di esprimere la loro vera natura. Grazia prima di raccontarci le sue simpatiche e profonde vicende scolastiche prende la parola per esprimere un suo sentimento che ci tocca profondamente: “Io, Giorgio, ora sono qui, di fronte a te e tu ti mostri così, con quella semplicità ... ma io non mi posso dimenticare quei segni che porti ... ciò che rappresentano... chi rappresenti”. Le lacrime rigano i visi di alcuni di noi. Una Verità scolpita a fuoco nei nostri spiriti ma tanto grande da non poterne afferrare la piena coscienza. Lui segue ad offrire parole di Verità, consigli e suggerimenti mentre i nostri fratelli continuano a rivolgergli domande o a raccontare le proprie esperienze poi affronta con i fratelli dell'arca di Nicolosi alcuni problemi da soluzionare relativi alla struttura dell'arca che più tardi andremo a visitare. Poi invita Lorenzo Baldo e Anna Petrozzi a sedersi accanto a lui e raccontare la propria esperienza al suo fianco dall'uscita dei primi giornali di Terzo millennio e Ufo la visita extraterrestre nel lontano 1998 fino ad oggi, e poi Giovanni suo figlio e Miriam la fidanzata a parlare di Funima, centrando il cuore del discorso sulle metodologie che portano frutto, sulle difficoltà, sulle gioie, ma soprattutto sull'importanza della serietà e della passione messe a frutto nella concretezza dell'attività operativa. Esperienze che trasmettono una profonda serietà, una grande passione e un'assoluta concretezza, valori basilari per poter affrontare questo meraviglioso ma impervio cammino. Non dimentichiamoci che salire il Golgota nella via della croce non può essere facile. Allora con la nostra piccola croce sulle spalle e come il Cireneo aiutando il nostro Maestro a sollevare quella dell'umanità,  andiamo avanti con passione, amore, umiltà, devozione e ubbidienza. Solo così, uniti in questi valori universali, avremo la forza di vincere tutte le battaglie fino alla battaglia finale che vedrà la gloria del nostro amato Maestro Gesù Cristo.

Vostra

Sonia Alea
Sant'Elpidio a Mare,18 marzo 2009

dalcieloallaterra

SETUN SHENAR COMUNICA:
UMILTÀ, EQUILIBRIO, PROFONDA PREPARAZIONE INTERIORE E DESIDERIO DI CONOSCENZA SONO INDISPENSABILI PER POTER COMPRENDERE PROFONDAMENTE LA TESTIMONIANZA CHE SONIA ALEA HA SCRITTO RIGUARDANTE LE PAROLE DI VERITÀ UNIVERSALE CHE NOI, ATTRAVERSO GIORGIO BONGIOVANNI, ABBIAMO ESPRESSO NEGLI ULTIMI INCONTRI CON LE ANIME INTERESSATE AL NOSTRO DISCORSO. VI ABBIAMO PIÙ VOLTE DETTO CHE IL CONTATTO TRA NOI E I NOSTRI MESSAGGERI PUÒ ANCHE AVVENIRE ATTRAVERSO LA PERSONIFICAZIONE: “NOI IN UNO DI LORO E UNO DI LORO IN NOI”.  QUESTO È QUANTO AVVIENE QUANDO LO SCRIVENTE INCONTRA UNA O TANTE ANIME CHE LO INTERROGANO SU CONCETTI CHE RIGUARDANO LA VERITÀ UNIVERSALE CRISTICA.
PACE A TUTTI!

SETUN SHENAR SALUTA
Tramite Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato

S. Elpidio a Mare (Italia)
12 Febbraio 2009. Ore 13,15

IL SANTO TIMOR DI DIO

PERLE DI CONOSCENZA E MOMENTI DI COMUNIONE NEL MESE DI DICEMBRE E IN QUESTO SANTO NATALE 2008

Quando un essere si rende disponibile con la sua devozione, con la donazione di se stesso a servire una missione Celeste viene immediatamente chiamato dal Cielo.
I nostri Fratelli Superiori, infatti, prendono molto seriamente le nostre promesse, le nostre lacrime, le nostre emozioni ... per Loro una promessa fatta è una certezza eterna. Purtroppo le promesse, da noi, non hanno il medesimo valore e la parola di un uomo si dimostra spesso vuota, spinta solo da sensazioni temporanee che quando hanno raggiunto il loro apice massimo, la loro massima gratificazione si spengono e quella parola non assume più alcun valore e si tinge di tradimento.
Si tradisce il valore dell'amicizia che dovrebbe essere alla base di qualsiasi rapporto umano, si tradisce il valore di una promessa, si tradisce la missione, colui che la rappresenta, ma in fondo si tradisce se stessi. Nel caso specifico della nostra Opera ci si dimentica e si perde completamente di vista la portata spirituale di un uomo segnato da Dio, dal sigillo della crocifissione del Cristo, le sacre stigmate. Un segno di grande sofferenza e di un amore troppo sublime per essere inteso dalla nostra pochezza, dalla nostra limitazione umana spesso chiusa nell'orgoglio e nell'arroganza.
Un segno di immenso amore ma anche di profonda giustizia che porta in se una potenza tanto grande ma al contempo una semplicità e una riservatezza tale da essere riconosciuta solamente dai giusti, dagli umili e dai semplici. Un faro che nella tenebrosa notte di questo tempo illumina il cammino degli uomini di buona volontà.
Chi lascia la missione che aveva abbracciato con tanto di pianti, promesse, inni (non ti lascerò mai ... darò la vita insieme a te ... . ecc., ecc) in realtà non aveva  amato l'essenza della Verità ma solo la sua esteriorità e solo per se stesso. È come quando una coppia si innamora pazzamente, il primo periodo l'uno è disposto a fare qualunque cosa per l'altro, poi man mano che passa il tempo quando l'uno ha preso tutto ciò che aveva da prendere dall'altro, inizia a  fissare il suo sguardo sui difetti, ad amplificare i lati del carattere dell'altro che non gli piacciono e oramai sazio non riesce più ad ammirare il bello, il valore vero, quello spirituale che lo aveva legato all'altra persona e il rapporto finisce per spegnersi perdendo tutto ciò che di bello si era vissuto e costruito insieme. Invece è proprio quello il momento in cui l'uomo dimostra se il suo amore è vero, profondo e concentrato nell'essenza e non nella esteriorità e nella sensazionalità del rapporto. Lo stesso accade quando ci si innamora e ci si lega ad una missione, solo che il peso e la responsabilità di quella promessa assume un valore molto più alto. L'umiltà di Giorgio Bongiovanni è un arma a doppio taglio. Chiunque voglia seguire un’altra strada è libero di farlo, ma con il rispetto che si deve ad un uomo che ha dato e sta dando ogni giorno la sua vita per dare un futuro ai nostri figli. Non riversiamo la responsabilità della nostra incapacità, della nostra stanchezza, della nostra incoerenza e limitazione a chi ha solo la colpa di avere dato tutto se stesso per servire la missione che gli è stata affidata e che la sua persona incarna con la propria vita. E se la nostra forza d'animo ce lo consente, se riusciamo a mantenere il nostro ego al proprio posto, a volte tanto grande da farci divenire ciechi, mettiamoci a servizio di un'altra causa, denunciamo il male, aiutiamo chi soffre. Quando Dio sceglie un Suo messaggero che sia questo un laico, un missionario o un giusto, l'uomo ha solo il compito di riconoscerlo e di servire la causa che porta con umiltà godendo del Paradiso che si è avvicinato a lui per grazia divina.
Quando saremo riusciti a portare avanti un’opera e a realizzare i frutti che si avvicinano a quelli di un Messaggero di Dio, di un missionario, di un giusto allora forse potremo permetterci di criticare il loro operato. Dico questo perché sento dentro il mio spirito un grande "timor di Dio" ... perché spesso ci permettiamo troppo ... veramente troppo.

Il suo passo stanco provato dalla desolazione dell'umanità, dalla sofferenza dei giusti, dalla strage degli innocenti e dalla leggerezza e incoscienza dei fratelli che abbandonano il cammino, continua a segnare la terra del popolo dei gentili .... i capelli bianchi segnano il passare degli anni .... 33 anni di opera al servizio del Padre Adonay, di Suo figlio Gesù Cristo e delle Loro milizie celesti ... il   sorriso è sempre lo stesso ... un sorriso che illumina lo spirito di chi ne è avvolto ... il profondo sguardo capace di leggere il cuore ... occhi in grado di far sciogliere i cuori più duri e occhi come spade capaci di far atterrire il più potente degli uomini per un’autorità che non viene da lui ... quella  fedeltà ... quella onestà ... quel senso di riconoscenza ... quella devozione ... quella sete di giustizia ... quella fame d'amore ... sempre le stesse in una esemplare coerenza al servizio di un’opera che da cinquant'anni rappresenta una finestra aperta dal cielo alla terra. Una finestra dalla quale i nostri spiriti vengono continuamente illuminati e istruiti ad una nuova coscienza universale e dalla quale ci giungono continuamente indicazioni su ciò che accade nel nostro mondo, profezie, consolazioni e avvertimenti che ci mettono in guardia dai subdoli inganni delle forze del male che continuamente lavorano per allontanare le anime dal giusto sentiero ...
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Conferenze a Bari e Mola di Bari

Il viaggio di Raul Bagatello prosegue per l'Italia. Di quanti sacrifici, di quante rinunce sono capaci i veri missionari di Dio. La nuova tappa è destinata alla Puglia. Una settimana intensa lo aspetta per le numerose attività che i nostri carissimi fratelli di Bari e Mola di Bari hanno fissato per la durata di circa una settimana. Gli appuntamenti più importanti sono previsti per i giorni 13 e 14 dicembre in cui si terranno le due conferenze pubbliche di Giorgio Bongiovanni e Raul Bagatello. Due uomini legati dalla stessa missione che si sostengono l’uno con l'altro.

La prima conferenza organizzata dai fratelli dell'associazione “Fratellanza Cosmica” a Bari ha inizio con il saluto di benvenuto della responsabile, la nostra cara Antonella Morelli. La parola passa al presidente il dottore Vincenzo Cristallo che invita la gente ad essere dispensatrice di sorrisi nella propria vita e di aiuto concreto per i bambini che hanno bisogno come quelli della nostra Funima. Vincenzo passa quindi la parola al presidente della Funima Raul Abel Bagatello che relaziona al pubblico le attività della Funima, i progetti realizzati e la necessità del sostegno della gente, oltre che l'accusa a chi tanto potrebbe fare ma non fa, come nel caso dei governi, sordi e ciechi alla sofferenza dei più indigenti. La parola passa al moderatore, il dottor Nicola Ceglie che spiega al pubblico il perché un discorso come il nostro dove si parla di Gesù Cristo, di aiuto ai bambini, di lotta contro la criminalità mafiosa, di extraterrestri, spesso è di difficile comprensione. Spesso non viene compreso il legame che queste realtà hanno nella loro essenza. “Il filo conduttore di tutta questa storia è la contro informazione” afferma il dottor Ceglie “purtroppo oggi esiste un’omologazione dell'informazione ... non abbiamo un'altra idea del mondo se non quella che ci viene propinata ma il fatto che noi possiamo non sentire e quindi non conoscere quella informazione non significa che quel fatto non sia avvenuto o che non si stia manifestando. Quel fatto esiste, a prescindere da noi ... sapere significa adeguarci al nostro sistema di vita, a ciò che sta accadendo cercando di lasciare ai nostri figli un mondo migliore”. Il caro amico di Giorgio, nostro fratello Nico, prosegue accennando il discorso sui segni dei tempi che si stanno manifestando giorno dopo giorno per poi passare alla presentazione del segno vivente. Parole di un amico sincero che commuovono il cuore sensibile di Giorgio, amante dell'eternità dei veri valori dello spirito. “Potrei dire tante cose su Giorgio, io lo considero il mio migliore amico, lo conosco oramai da tanti anni, un’amicizia che non si è mai interrotta nel tempo ma solo nelle distanze, non voglio tediarvi con le mie considerazioni personali ma tengo a dire che considero Giorgio una persona stimabile e sinceramente, al tempo d'oggi, di persone stimabili ne conosco molto poche. Indipendentemente se uno condivide o meno le sue idee, i suoi modi di fare, o di essere, dovrebbe godere della stima e della considerazione di tutti per il semplice fatto di come vive, di ciò che fa e di ciò che trasmette, poi uno può non essere d'accordo, e questi sono fatti suoi, però è una persona onesta che sa parlare al cuore della gente e che costringe a pensare. Poi ognuno trae le proprie deduzioni”.
Il testimone passa al filmato sulla storia di questo uomo segnato da Dio affinché il pubblico possa conoscere alcune delle tappe più importanti della sua missione. Poi, come sempre, il messaggio viene trasmesso nella sua completezza da Giorgio, con l'aiuto di Pier Giorgio Caria che si sofferma nella spiegazione di altre immagini proiettate sul grande schermo, solo una piccola parte delle migliaia di filmati registrati su queste manifestazioni, sui segni che in questo tempo si succedono uno dietro l'altro che intendono  richiamare l'attenzione dell'uomo su quanto sta accadendo nel mondo. “... Rimanete pure scettici nella vostra laicità ma lavoriamo in favore della vita insieme, diciamo la verità, denunciamo la corruzioni che ci sono nel nostro paese e nel mondo ... saremo giudicati per le opere e ognuno di noi, che creda o che non creda, dovrà rispondere di ciò che ha seminato. Questi sono gli ultimi tempi non solo spiritualmente parlando ma anche umanamente. Documentatevi sulle statistiche degli scienziati ... e vi renderete conto”. Le contundenti parole di Giorgio chiudono il suo intervento che sfocia in un caldo applauso del pubblico. Il dottor Ceglie prende nuovamente la parola e suggerisce un momento di profonda riflessione, su quanto ascoltato, con una buona musica. Il caro Vincenzo presenta il maestro Enrico Paladino che a sua volta chiede al pubblico massimo silenzio in quanto i brani musicali sono suonati da persone non vedenti che hanno necessità di massima concentrazione per poterli eseguire. Una deliziosa melodia suonata al pianoforte da esseri speciali che non hanno la fortuna come noi di poter vedere il Sole,  la luce, i colori ma che esprimono con la loro stupenda melodia quella luce e quei colori che dal loro spirito inondano i cuori dei presenti, facendo emozionare fino alle lacrime il nostro Giorgio che li abbraccia uno ad uno, ringraziando il maestro che li guida: “Il maestro ... è un segno d'amore, un esempio di come l'amore può fare miracoli e questo lo personifica questo maestro”.
Parole di verità  vengono elargite alle anime sensibili venute alla conferenza di Bari, così come nell'incontro tenuto il giorno successivo a Mola di Bari organizzato dai nostri carissimi fratelli di “Il punto infinito”, un bel gruppo che con le sue numerose attività sta crescendo nelle iniziative e nella diffusione del messaggio della nostra opera. Dopo l'intervento di Raul Bagatello, che come il giorno precedente spiega la realtà della Funima e la necessità del sostegno, la parola passa a Giorgio che la nostra cara Licia presidente dell'associazione presenta. “Voglio ringraziare questi ragazzi stupendi di Mola di Bari, questa cittadina bellissima e anche i nostri cari fratelli di Bari che insieme hanno organizzato questa conferenza”. Giorgio si sofferma a spiegare che al centro della nostra missione vi è un Essere attorno al quale girano tutte le nostre attività che è il nostro massimo punto di riferimento, il Maestro Gesù Cristo. “Il motivo per cui io sono qui e andrò in giro per l'Italia nei prossimi 4 anni e in particolare in Sicilia è proprio per dare il messaggio che viene da questo Maestro, un messaggio di grande speranza ma anche di grave ammonimento. Vi voglio fare partecipi di un ricordo molto importante che la maggioranza di noi ha nel tempo dimenticato ... malgrado le chiese cristiane, i vangeli, le religioni, i professori di biologia, gli storici, e anche gli scienziati stessi riconoscono che Gesù è veramente esistito e quindi tutti sappiamo chi è, abbiamo dimenticato un fatto accaduto realmente e i discorsi che sono stati espressi in questo fatto storico ... io, questa sera, vi voglio portare con me a ricordarli ...”. Un assoluto silenzio cala nella sala. La voce intensa e profonda  di Giorgio racconta il ricordo di un fatto ancora vivo nel tempo: “Siamo nell'anno zero, intorno al mese di marzo-aprile ... Gesù si trova a predicare nel tempio, pochi giorni prima che lo arrestassero ... Mentre sta predicando viene provocato dagli scribi e i farisei, questi avevano infatti il compito di provocare il Maestro per farlo cadere in contraddizione in quanto la Sua filosofia disturbava il potere di allora ... Gesù scatena quindi la Sua ira ... e guardando la folla che lo ascolta dove sono presenti molti dei suoi seguaci indirizza il suo forte discorso contro gli scribi e i farisei che erano i capi religiosi di quel periodo”. Lo spazio temporale si proietta in quel tempo, in un attimo siamo lì, presenti anche noi, ad assistere a quelle parole di divina giustizia. Il Maestro nostro amato Gesù non è quell’Essere che ci hanno fatto conoscere le religioni, no, è molto, molto di più, è l'incarnazione dei Valori che reggono la Creazione è la personificazione della Legge Suprema che governa i mondi e le stelle racchiusa nei due valori gemellari Amore-Giustizia, valori inseparabili in quanto l'uno non può esistere senza l'altro. “Il Maestro davanti agli occhi increduli ed impauriti dei presenti grida alla folla: - Non fate, voi che mi ascoltate, ciò che questi signori fanno, perché loro dicono una cosa ma ne fanno un’altra, ma ascoltate e mettete in pratica ciò che vi dicono ...- poi si rivolge agli scribi e ai farisei e guardandoli intensamente grida: - Legano infatti pesi pesanti e difficili da portare, e li mettono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono smuovere neppure con un dito. 5 Fanno tutte le loro opere per essere ammirati dagli uomini; allargano le loro filatterie, e allungano le frange dei loro vestiti. 6 Amano i posti d'onore nei conviti e i primi posti nelle sinagoghe, 7 e anche i saluti nelle piazze, e di sentirsi chiamare dagli uomini rabbi, rabbi. 8 Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. 10 Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo. 11 E il maggiore di voi sia vostro servo. 12 Or chiunque si innalzerà sarà abbassato; e chiunque si abbasserà sarà innalzato. 13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; poiché né entrate voi né lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna più severa. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo è diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi. 16 Guai a voi, guide cieche, che dite: ... "Se uno ha giurato per l'altare, non è nulla; ma se ha giurato per l'offerta che vi è sopra è obbligato". Stolti e ciechi! Poiché, cosa è più grande, l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? ... Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede, queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché pulite l'esterno della coppa e del piatto, mentre l'interno è pieno di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco! Pulisci prima l'interno della coppa e del piatto, affinché anche l'esterno sia pulito. 27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti, e dite: "Se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell'uccisione dei profeti". Così dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti. Voi superate la misura dei vostri padri!  Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna? Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia che uccideste fra il tempio e l'altare. In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. Poiché io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"». Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata». Molto adirato Gesù va via seguito dai suoi apostoli e si reca nel monte degli ulivi. Mentre egli era seduto in profonda meditazione i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?». 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo"; e ne sedurranno molti. 6 Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà ancora la fine. 7 Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi. 8 Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto. 9 Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome. 10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. 11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. 12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».15 «Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda), 16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti. 17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua; 18 e chi è nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello. 19 Ma guai alle donne incinta e a quelle che allatteranno in quei giorni! 20 E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, né di sabato, 21 perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dice: "Ecco, il Cristo è qui", oppure "È là", non gli credete. 24 Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. 26 Se dunque vi dicono: "Ecco è nel deserto", non vi andate: "Ecco è nelle stanze segrete", non ci credete. 27 Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Poiché dovunque sarà il carname, lì si aduneranno le aquile».29 «Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate (è evidente che Gesù non si sta riferendo alle stelle che cadono dal cielo, sarebbe la distruzione immediata del pianeta e del sistema solare, sono quindi queste astronavi luminose che appaiono ai nostri occhi come stelle che scendono dal cielo e vengono sulla terra).  30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. 31 Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba, ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all'altra. 32 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s'inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte. 34 In verità vi dico che questa generazione non passerà, finché tutte queste cose non siano avvenute. 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».36 «Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio. 37 Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell'arca; 39 e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; così sarà pure alla venuta del Figlio dell'uomo. 40 Allora due saranno nel campo; uno sarà preso e l'altro lasciato. 41 Due donne macineranno al mulino, una sarà presa e l'altra lasciata. 42 Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà. 43 Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. 44 Perciò anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà».45 «Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? 46 Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così. 47 In verità vi dico che gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", 49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi; 50 il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; 51 lo punirà duramente e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti».
Gesù Cristo ci avverte quindi “Io mi manifesterò dopo che queste cose saranno accadute” ed ecco quindi i segni che si manifestano ... le lacrimazioni di sangue, gli extraterrestri che giungono sulla terra, i cerchi nel grano, i miracoli, le stigmate, i messaggi della Madonna, Lui stesso che appare a tantissima gente. Lui, Gesù, è il primo profeta della storia, profeta di Se stesso, Colui che annuncia una era di pace in seguito ad una grande catastrofe. Il discorso quindi fatto ai suoi discepoli è il discorso escatologico sul quale tutti noi cristiani e anche i laici non credenti dobbiamo riflettere. Questo è il tempo che annuncia la seconda venuta di Cristo sulla terra. Questo è ciò che Lui mi chiede, durante le mie sanguinazioni, di ripetere alle persone che incontro. Potrebbe essere monotono ma è ciò che mi è stato detto e ciò che io continuerò a ripetere finchè avrò vita, finchè avrò respiro. Questo bellissimo ragazzo che io amo più di tutta la mia vita che si chiama Gesù ritornerà personalmente, quindi, quando queste cose saranno accadute ... guerre, disordini, fame terremoti, inquinamento ambientale, crisi tremende, odi, divisioni, il fratello che uccide il fratello ... in Palestina nella sua terra non vi è forse il fratello che uccide il fratello? Il padre che uccide il figlio e il figlio che uccide il padre? E in Palestina gli ebrei e i musulmani non sono forse fratelli, il padre degli ebrei è Abramo ma anche il padre dei musulmani è Abramo, due fratelli che si stanno uccidendo per cosa? Per il potere, per la religione, perché qualcuno gli inculca l'odio, poi dice -Quando Gerusalemme sarà circondata da eserciti-. E poi gli dice ancora: -Nemmeno io conosco il giorno e l'ora ma solo il Padre che è nei cieli, ma prima che questa generazione finisca tutte queste cose che vi ho predetto si manifesteranno ...-. Il figlio di Dio si riferiva ad una generazione cosmica, cioè ad un era che dura circa 2100 anni. L'era dei pesci sta giungendo al suo termine per lasciare posto all'era dell'acquario, ecco quindi che questo è il tempo a cui si riferiva Gesù Cristo nel Vangelo ... e ancora dice -Quando arriverà il momento più importante purtroppo dopo tanti morti, nel cielo apparirà il segno del figlio dell'uomo, la croce-. Le croci che si sono manifestate nel cielo negli ultimi anni sono dei preavvisi ... la vedrete ad est e sancirà il momento della Sua venuta .. allora vedrete apparire il figlio dell'uomo manifestarsi sulle nuvole del cielo ... che sono i mezzi degli Angeli di Cristo ... la straordinaria scoperta in questo tempo è che non siamo soli nell'universo e che Lui ha redento migliaia e migliaia di civiltà ... sono parole che ha detto Lui, per cui dobbiamo prenderci tutta la responsabilità nel dirgli -Gesù io non ti credo-. Si manifesterà con il Suo corpo resuscitato così come si è presentato ai suoi apostoli nel cenacolo, mentre stavano rinchiusi per la paura ... dobbiamo prepararci al suo giudizio ... radunerà tutte le nazioni della terra e tutte le nazioni della terra saranno dinanzi al Suo cospetto e separerà le nazioni a destra e a sinistra e giudicherà i potenti dal più grande al più piccolo ... «Ora, quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. 32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. 35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, 36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi". 37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito? 39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?". 40 E il Re, rispondendo, dirà loro: "In verità vi dico: tutte le volte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". 41 Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, 43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste". 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?". 45 Allora egli risponderà loro dicendo: "In verità vi dico: tutte le volte che non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". 46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna».

Santo Natale 2008

Ci prepariamo a vivere un nuovo Santo Natale. Giungono nella nostra casa di Sant'Elpidio a Mare i fratelli delle diverse arche d'Italia e tutta la famiglia del nostro carissimo Emanuel venuto dalla Spagna. Giorni intensi vissuti con armonia e con la grande gioia di poter stare tutti insieme. Tutto è pronto. Oramai la nostra arca strutturata in numerosi uffici delle differenti redazioni in una sala mensa adibita anche agli incontri è divenuta troppo piccola per ospitare tanti fratelli che con nostra grande gioia divengono sempre più numerosi. Che grande opportunità abbiamo, mi ripeto continuamente, una grande perdita per chi non ne capisce l'importanza e la profondità. Il capannone montato all'esterno dell'arca dai nostri ragazzi può accogliere tutti, un potente flusso di aria calda viene spinto all'interno per riscaldare l'ambiente. Fa molto freddo. Passiamo dai 5 gradi del giorno ai meno 1 della sera. Però stiamo bene insieme e siamo felici. Molti fratelli sono nostri ospiti, altri si organizzano in pensioni o alberghi. Raul e Gaby sono insieme a noi e insieme a noi sono anche tutti i fratelli del mondo che sentiamo presenti spiritualmente.
Lunghe file di tavoli riempiono il salone, dove ci sediamo per consumare la cena della notte di Natale. Una cena semplice, resa preziosa dalla presenza del Calice Vivente in mezzo a noi, resa gioiosa dalla felicità di stare insieme. Le donne e le ragazze dell'arca servono il cibo caldo nei tavoli  regalandoci il loro sorriso e quella aristocrazia che circonda di una insostituibile bellezza le vere donne. Le nostre bimbe felici di ritrovarsi mangiano vicine nello stesso tavolo, così come i ragazzi più giovani. Così viviamo questi giorni che vanno dal Natale al Capodanno con il grande piacere di ospitare tanti giovani nuovi venuti da diverse parti d'Italia per conoscere Giorgio e approfondire il messaggio che porta.
Subito dopo la cena i ragazzi chiedono l'attenzione di Giorgio e di tutti noi ... hanno qualcosa da presentare ... emozionati e ansiosi che tutto vada bene iniziano con la loro performance ...
Le luci si abbassano ... la musica echeggia nella sala ... il nostro Giovanni, figlio di Giorgio e Lorella, davanti ad un piccolo leggìo rivolge la sua preghiera a Colei che con il Suo celeste manto protegge il cammino di suo padre e di tutti coloro che sposano i valori di suo figlio Gesù Cristo. A lui seguono gli altri ragazzi, Miriam, Barbara, Beatrice, Sara, Aaron, Fabio, che si esibiscono in alcuni brani canori ... voci incantevoli, bellissime, dalle più svariate tonalità, ci lasciano incantati i nostri ragazzi ... brani che esprimono il profondo valore umano e spirituale della vita, la solidarietà ... dietro di loro scorrono  immagini di guerra, di sofferenza, di bambini vittime della follia dell'uomo, immagini del Maestro Gesù ... e le parole di una stupenda canzone dedicata a Lui... “Dove sei adesso tu ... siamo tutti soli mentre qui combattono, mentre qui calpestano la dignità degli uomini, dove sei ... se non ci sei non ci sto ...”  (http://www.youtube.com/watch?v=8itbkwy4OGc&hl=it ) . Le lacrime non tardano ad arrivare nel tumulto interiore in cui si racchiude uno squarcio di coscienza della sofferenza del mondo, del desiderio disperato che Lui possa manifestare presto la Sua potenza e la Sua gloria. Un forte applauso ringrazia questo bellissimo regalo diretto e ideato da Miriam e gli altri ragazzi con il sottofondo musicale delle congas suonate dai nostri Roberto, Isacco, Matteo, Samuele e  la regia di Giorgio di Stefano che ha curato  audio e  video.  L’emozionante esibizione è stata riproposta la notte di capodanno con la partecipazione del nostro caro e bravissimo chitarrista di flamenco Michele Pucci.

Con la profonda emozione ancora forte dentro il cuore ci apprestiamo quindi ad ascoltare il nostro amato Giorgio che ringrazia i ragazzi per questi momenti di consolazione. Chiama quindi Pier per mostrare gli ultimi importanti filmati realizzati ... la stupenda astronave filmata da Antonio Urzi durante una delle sanguinazioni di Giorgio ... “l'astronave di madre perla” così come l'abbiamo definita per l'impressione che ci dà la sua superficie, un filmato emozionante per la forte vibrazione che emana la sua presenza, poi la bellissima croce luminosa apparsa nei cieli della Russia ... questa è la seconda croce apparsa in questa terra, l'altra si era manifestata l'anno precedente, nel 2007 ... “In Russia” spiega Giorgio “perché lì apparirà la croce del Figlio dell'Uomo che si presenterà dove nasce il Sole, a 450 chilometri sopra lo stato russo. Fuori dall’atmosfera terrestre. Da qui tutto il mondo la vedrà”.
Vegliate con me non vi addormentate come hanno fatto gli apostoli” dice Giorgio e le sue parole racchiudono un profondo significato che non appartiene a questa notte ma ai prossimi giorni, mesi ed anni accanto a lui ... e finalmente il messaggio di Natale ... le parole dirette del Maestro Gesù giungono dritte al nostro cuore “...VI HO GIÀ DETTO CHE SONO SULLA TERRA, CHE SONO DISCESO DALLA CROCE, CHE SONO ASCESO AL CIELO E DAL CIELO MI VEDRETE APPARIRE COME UN LAMPO A CIEL SERENO INSIEME A MILIONI DI SFERE DI LUCE E DI ANGELI DI ALTRI MONDI CHE DA MILLENNI MI AMANO E MI SERVONO. MI VEDRETE TUTTI CON LO STESSO CORPO SUBLIMATO CHE VIVE ED OPERA NEL VOSTRO MONDO DA 2000 ANNI, CHE HO  RISUSCITATO E  CON IL QUALE SONO USCITO DAL SEPOLCRO. TUTTI ASCOLTERETE QUANTO HO DA DIRE E SOPRATTUTTO DA GIUDICARE.
QUESTO GIORNO È NELL’AURA DI QUESTO TEMPO ED ANCHE SE IL MALIGNO VI FARÀ CREDERE CHE NON È COSÌ, IN VERITÀ, IN VERITÀ VI DICO CHE MANIFESTERÒ GRANDI SEGNI NEL CIELO E SULLA TERRA DA FAR RICREDERE I DURI DI COLLO E I MISCREDENTI PIÙ ACCANITI ...”. Una verità tanto grande e sublime da non poterne vivere la piena e profonda coscienza. Un Natale carico di segni, messaggi e profezie,  tra questi un nuovo messaggio ricevuto immediatamente dopo l'ultimo avvistamento del nostro caro Antonio Urzi. I fratelli della Luce ci annunciano un prossimo importante evento che si manifesterà nell'incontro tra Giorgio e questi Esseri Solari, un incontro che, ci profetizzano, sarà audiovisivamente registrato. Sappiamo quindi che ciò accadrà, che si verificherà quest'altra profezia così come si sono avverate tutte quelle preannunciate in questi ultimi anni. Aspettiamo ansiosi questo grande momento.
Le domande si susseguono e la profondità delle risposte ci lascia senza fiato ... Giorgio come tante altre volte è accaduto in circostanze particolari sembra trasfigurarsi, la voce profonda e intensa ... capiamo che il Maestro Gesù parla attraverso di lui così come accade spesso agli essere eletti a portare il Suo sacro segno ... “Io ubbidirò a ciò che mi diranno di fare ma dopo aver portato le stigmate per vent'anni e dopo aver vissuto in questi anni quasi giornalmente il miracolo della crocifissione con la sanguinazione da questi segni sacri, se dovessero anche portarmi via di fronte ai vostri occhi, perchè quella telecamera rappresenta gli occhi di tutti voi, allora realizzerei di essere lo strumento di Colui che disse -Non vi lascerò orfani ... tornerò con potenza e gloria sulle nuvole del cielo- ... come Suo strumento ovviamente, non come Sua incarnazione perchè io non sono Gesù Cristo, ma Lui, se vuole, può servirsi di me ... se questo dovesse accadere allora aveva ragione il mio maestro Eugenio Siragusa perchè questo lui diceva a tutti, questo sento di dirvi e questo vi dico”. Dopo un attimo di silenzio Giorgio prosegue “Se invece non mi portano via rimango con la convinzione che sono un servo di Gesù, un messaggero Suo, perchè questo è ciò che sento e che ho sempre sentito, per questo sono convinto che mi faranno entrare nella Loro astronave e poi uscirò e darò il messaggio che Loro mi diranno di trasmettere ...”. Le domande proseguono una dietro l'altra fino al momento di salutarci per andare a dormire. E giunge il giorno del Santo Natale che viviamo immersi nella luce di una nuova lezione spirituale.

I prossimi tre anni e mezzo saranno concentrati tra la Sicilia e l'Italia” dice Giorgio “che differenzio da un punto di vista non ovviamente geografico ma teologico, l'Italia è quella che deve essere assorbita dalla spiritualità che dobbiamo poi portare in Sicilia. Loro si faranno vedere in Sicilia, atterreranno tante astronavi sull'Etna ... l'importante è essere liberi dentro, non attaccati alle cose materiali, ne ai sentimenti possessivi, altrimenti Loro non si portano via nessuno e non ci possono aiutare a costruire un mondo migliore”.

Gesù si è sacrificato per chi ha creduto in Lui, cioè i Suoi apostoli e i Suoi discepoli non per tutta l'umanità” Giorgio cita alcune frasi del capitolo 17 del Vangelo di Giovanni dove è il Maestro stesso a rivolgere la Sua preghiera al Padre per chiedere a Lui la protezione per i Suoi fratelli. Riporto tutto il capitolo 17 del Vangelo per “riascoltare” le profonde e bellissime parole del Maestro Gesù rivolte a Suo Padre Adonay poco prima di recarsi nell'orto degli ulivi, poco prima del tradimento e dell'arresto: “Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, è giunta l`ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. 2 Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. 3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, l`unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. 4 Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l`opera che mi hai dato da fare. 5 E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse. 6 Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. 7 Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, 8 perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. 9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 10 Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. 11 Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. 12 Quand`ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. 13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. 14 Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 15 Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. 16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. 17 Consacrali nella verità. La tua parola è verità. 18 Come tu mi hai mandato nel mondo, anch`io li ho mandati nel mondo; 19 per loro io consacro me stesso, perché siano anch`essi consacrati nella verità. 20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; 21 perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch`essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E la gloria che tu hai dato a me, io l`ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell`unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 24 Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. 25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato. 26 E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l`amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro".

... Se Gesù avesse fatto giustizia” spiega Giorgio “avrebbe dovuto salvare solo Giovanni, che poi era il suo fratello spirituale, che lo ha seguito fino alla fine mentre gli altri apostoli lo hanno tradito, seppur momentaneamente, peccando di paura, di vigliaccheria, sentimenti umani che abbiamo tutti, quindi non avrebbe potuto salvare nessuno al di fuori della sua famiglia regale, del suo regno, perchè avrebbe dovuto giudicare tutti. Lui sceglie invece di prendersi le nostre colpe, dico nostre perchè noi siamo la discendenza degli apostoli. Noi siamo redenti in Cristo perchè gli apostoli hanno predicato il Vangelo in tutto il mondo, grazie a loro e a tutti i discepoli Gesù è stato conosciuto in tutto il mondo. Gesù si sacrifica quindi per amore di tutti coloro che gli apostoli nel suo nome redimeranno. La discendenza degli apostoli doveva essere rappresentata dalla chiesa cattolica apostolica romana, ma quando questa con il suo operato ha cominciato a tradire il messaggio di Cristo è stata sostituita dalla chiesa cattolica apostolica universale della quale fanno parte tutti coloro che credono nei precetti di Cristo e che li mettono in pratica. Rinasce quindi una nuova chiesa non istituzionalizzata formata da uomini e donne che mettono in pratica il messaggio cristico. Rinasce la chiesa cattolica del tempo delle origini che fu ligia agli insegnamenti di Cristo fino al 200 circa DC. Quella chiesa ha il merito di averci redento, oltre che i santi della chiesa cattolica apostolica romana che sono veri apostoli di Cristo. Gesù salva quindi i suoi amici, non tutta l'umanità. L'umanità non è redenta altrimenti non ci ritroveremo oggi nelle condizioni in cui ci troviamo. Ecco perchè io sono così arrabbiato con il vaticano, dopo duemila anni non ha ancora capito che deve cambiare e che se non cambia farà una brutta fine.

La fede è avere la certezza assoluta e totale dell'amore che senti nel tuo spirito, che senti verso la vita e verso chi la rappresenta ... Gesù ... Dio ... il Cristo ... l'uomo che incontri ... significa dare tutto te stesso così come quando sei follemente innamorato di una donna, o di un uomo se sei una donna, e non pensi a ciò che dai o quanto dai all'altro, ti dai, ti doni completamente e basta ... Quando proviamo questo sentimento per il Cristo Gesù, che non vediamo ma che sentiamo, o per un giusto ideale, stiamo vivendo la fede.

Gli attacchi che subirete i prossimi anni saranno duri. Io sono qui, come Calice della Comunione Cristica ma a partire dal prossimo anno dovrete bere dei calici amari perché sarete fortemente attaccati dai piani materiali.
Io devo attaccare l'anticristo, per questo cercheranno di fare il vuoto intorno a me, per non farmi parlare, per questo vi dico di stare attenti e di stare uniti. Si risveglieranno tante anime ma la controparte non starà a guardare e cercherà di distruggere quella unione tra di noi che la disturba tanto. Non vedo un pericolo sulla mia persecuzione ma vedo un grave pericolo sulle prove che tenteranno di dividervi e di portarvi ad odiarvi uno con l'altro. Le tentazioni giungeranno dal vostro ego, dalla vostra famiglia, dal vostro carattere, da ciò a cui tenete di più. Saremo aiutati e troveremo la forza per superare queste prove solo se abbiamo dentro un grande amore verso la nostra opera. Nel Vangelo Gesù ci annuncia che negli ultimi tempi avremmo avuto grandi tribolazioni e che solo chi resisterà sarà salvo perchè Lui tornerà quando nessuno se lo aspetta . Io non farò questo errore, io lo aspetterò e in questa attesa trascinerò con me tutti coloro che vorranno starmi accanto.

Giorgio manifesta la sua soddisfazione per il risultato delle conferenze organizzate a Bari e a Mola di Bari sottolinea però ai fratelli delle due associazioni “Il punto infinito” e “Fratellanza cosmica” che fino a quando non saranno uniti nell'amore e nel pieno rispetto reciproco non potrà essere ricostituita l'arca. Ancora una volta sprona i fratelli a lavorare in spirito di collaborazione e nel rispetto reciproco delle proprie differenze di personalità e metodologia. “Vogliatevi bene e rispettate le vostre differenze” dice Giorgio sottolineando il fatto che la possibilità di avere due differenti associazioni è stata da lui accettata solo per dare una ulteriore possibilità di poter lavorare con maggiore sintonia tra tutti e creare un gruppo unico affiatato.
Le domande proseguono e così anche le sempre più interessanti risposte ...

Una persona è evoluta quando è pacifica, è involuta quando è violenta. L'aggressività è sinonimo di bassa evoluzione, l'umiltà, la tolleranza, la pazienza sono sinonimi invece di evoluzione. Più realizziamo questi valori più ci evolviamo, più invece siamo aggressivi, arroganti, chiusi, più ritorniamo indietro. Dobbiamo pretendere da noi stessi il valore della tolleranza. La giustizia entra in noi successivamente alla realizzazione dei precedenti valori. È incompatibile un assetato di giustizia che porta in se aggressività e violenza perchè sconfinerebbe con la disubbidienza alla Legge Divina. Invece chi lavora per dare amore e altruismo ai suoi fratelli ha tutto il diritto di chiedere anche giustizia.

La depressione esiste e si manifesta quando il cervello viene attaccato da influenze esterne, gli spiriti disturbano la psiche fino a debilitarla rompendo così l'equilibrio psichico della persona.
Tutte le malattie psichiche sono in realtà provocate da una causa interna spirituale dopodichè subentrano le influenze di altri spiriti che sono entità che vogliono purificarsi attraverso noi esseri incarnati.

Anche la giornata del Santo Natale giunge quindi al suo termine, domani Giorgio terrà una conferenza pubblica nella cittadina vicina di Porto San Giorgio.

Conferenza pubblica Hotel Royal

Il 26 dicembre la sala all'hotel Royal si riempie. Persone nuove venute per capire, per sapere, per conoscere, il Cielo chiama a se i suoi figli, offre ancora una volta all'uomo una possibilità per riscattarsi, per cambiare, per intraprendere il giusto cammino verso la strada dell'evoluzione. Tanti giovani presenti, la forza del domani, questa la gioia più grande. Purtroppo la maggioranza dei  giovani nel mondo ha perso i veri punti di riferimento, a loro è stato consegnato nelle mani un mondo senza speranza. Una vera civiltà dovrebbe lavorare continuamente per assicurare alla prossima generazione un futuro migliore di quello ereditato, in questo modo l'umanità procederebbe velocemente verso la sua evoluzione. Dove sono invece i nostri giovani??? Buttati nelle strade delle città, uccisi dalla droga, dalle guerre, dalla depressione, dalle malattie, dall'egoismo, dalla violenza, dal disamore.
Oggi qui a Porto San Giorgio ci fa felici vedere tanti di loro con il cuore colmo del desiderio di sapere, di fare, di conoscere la Verità con uno spirito pieno di speranza per un futuro tutto da costruire.
Mara Testasecca presenta la conferenza con la profondità e la sensibilità che sa trasmettere con il suo grande spirito al pubblico, uno spirito antico che accompagna Giorgio in questa grande Opera messianica “Oggi andrete via con una maggiore coscienza” dice passando a lui la parola. Non so quante centinaia di conferenze possiamo contare ad oggi, ma lui è ancora qui di fronte al suo pubblico, di fronte alla sua gente, l'amico dell'uomo che tende la mano a chi cerca la Via, la Verità e la Vita. Lui è lì, sempre uguale a se stesso ... nel tempo ...  gli uragani, i venti delle maldicenze, delle invidie, delle malignità, dell'ignoranza non hanno spostato il suo operare ... è sempre lì, coerente a quel messaggio che incarna con la sua vita, con il suo esempio.
Amante del sacro valore dell'amicizia, troppe volte tradito da falsi amici, nuovi Giuda di questo tempo. Giorgio chiama sul palco uno dei suoi fratelli di vecchia data, un uomo che sempre lo ha difeso e sostenuto dall'inizio di questa missione, lo storico ricercatore Flavio Ciucani. Un uomo che pur nel sacrificio della sua attività lavorativa, avanti con gli anni, una famiglia da custodire, un figlio maggiorenne, il nostro caro Ruben, e una piccolina la nostra dolce piccola Rita Maria, da crescere, insieme alla sua compagna la nostra carissima sorella e amica Vanessa, si prodiga per affiancare Giorgio nelle conferenze, preparando e esponendo al pubblico relazioni sui segni dei tempi dal punto di vista storico-religioso. Molto preparato Flavio è, insieme a Pier, una solida spalla per Giorgio che conduce le anime ad unire e legare eventi che riconducono ad un unico messaggio che il Verbo del Calice vivente infonde negli spiriti assetati di Verità. Pur non essendo previsto oggi un suo intervento perchè costretto a recarsi al suo lavoro, Giorgio invita Flavio a trasmette al pubblico le sue riflessioni. “... La madre natura va verso gli uomini e li scuote” dice il nostro storico “questi scossoni si chiamano segni che possono essere spirituali o traumatici ... la natura si sta rivelando cioè cerca di far capire all'uomo che esiste una situazione tanto drammatica che lo sta conducendo verso l'involuzione ... i dischi volanti sono segni di Esseri evoluti che si mettono a servizio di Colui che genera e collega tutto l'universo e ci vogliono dire che non siamo soli nell'universo e che stiamo creando un’anomalia all'interno di questo. È come se noi uomini abitassimo nel primo piano di un palazzo e non sappiamo cosa c'è nell'ultimo piano, ma se iniziamo ad ammassare tritolo nel nostro appartamento ovviamente quelli dell'ultimo piano iniziano a preoccuparsi. Quindi provate a pensare a tutte le atomiche che abbiamo nel nostro pianeta ... non dovrebbero forse essere preoccupati questi Esseri? Quindi segni che ci fanno compartecipi di questa evoluzione. Se sei in armonia e in equilibrio vivi l'evoluzione con armonia, altrimenti la vivi comunque ma con sofferenze e traumi...”.
Giorgio riprende la parola ringraziando Flavio e sottolineando la sua capacità di fare vera religione cioè di relegare, unire i vari eventi ... poi prosegue nel discorso: “Nelle mie apparizioni e visioni mistiche ho ricevuto dalla Vergine Maria il compito di concretizzare l'insegnamento del Cristo  attraverso la preghiera, la realizzazione interiore ma soprattutto la messa in pratica, ecco perchè il Cielo mi ha indicato il missionario Raul Bagatello, dopo che già avevamo sostenuto negli anni addietro i nostri fratelli africani con l'organizzazione annuale di un congresso pro-Africa. Purtroppo non abbiamo la possibilità di aiutare tutti i bambini del mondo e per questo siamo costretti a  scegliere. Vi voglio presentare questo mio amico che oggi è qui. Un missionario laico, credente, con esperienze spirituali molto forti”. Le sue parole lasciano spazio alle immagini sul filmato che presenta la missione di Raul Abel Bagatello. Al termine dell'emozionante video Giorgio prendendo spunto dal filmato coglie l'occasione per ringraziare pubblicamente l'associazione AGAPE di Roma e il suo presidente Mario Verardi rappresentato oggi in sala da uno dei suoi soci, il giovane Gianluca, per l'importante lavoro svolto in sostegno alla Funima. Ringrazia anche il presidente della comunità di Capodarco presente in sala,  un altro missionario, il Sacerdote Don Franco Monterubbianesi.
La parola passa quindi a Raul Bagatello che racconta la storia della sua missione dal momento in cui ricevette la chiamata dal Cielo. “Una fondazione”, dice Raul “che non ha nessuna bandiera né politica, né religiosa ma solamente spirituale. Io vivo ciò che avete visto, nella Cordigliera delle Ande, ma ci sono tanti, tantissimi altri posti nel mondo in cui si vivono condizioni umane inaccettabili. Ma vorrei dire una cosa, quest'uomo, Giorgio Bongiovanni, essendo attento alla lotta che la nostra associazione portava avanti per poter sostenere i bambini, ha iniziato ad aiutarci divenendo parte della nostra stessa “carne”. Dico questo perchè voglio testimoniare che tutte le offerte raccolte nelle numerosissime conferenze da lui tenute in America Latina e in Italia sono state completamente devolute alla Funima, un sostegno costante che ci ha dato sempre più forza per andare avanti. Poi nel 2005 con la nascita della Funima International (da lui fondata ma della quale Raul è il presidente) le cose sono andate sempre meglio e oggi vedo, e sono felice di questo, che sempre più persone qui in Italia lavorano per questa associazione”.  Raul parla dei grandi obiettivi raggiunti sulla cordigliera andina negli ultimi due anni con la costruzione di ben 4 pozzi d'acqua sottolineando la difficoltà della realizzazione di queste strutture sulle montagne ... il centro di accoglienza costruito dall'Agape che ospita oggi 37 bambini. “Per me sono tutti figli miei” dice Bagatello, “la vita che fate qui in Italia è completamente differente da quella che si vive in Argentina in questi posti, qui la vita è molto più comoda, vivete molto meglio rispetto alla situazione di questi bambini allora penso che se avete questa opportunità significa che ve la siete guadagnata ma loro, loro, sono dei maestri perchè fanno risvegliare in noi i valori spirituali, la nostra coscienza addormentata. .. che i potenti, la Chiesa, i ricchi, non parlino di Dio, per favore ... i sacerdoti missionari sono molto pochi purtroppo ... Funima è questa, un lavoro spirituale. Dobbiamo imparare l'amore verso il prossimo, il rispetto verso i fratelli ma ho solo una grande speranza ... che il Cristo ritorni”. Il discorso del nostro Raul semplice, chiaro e diretto ancora una volta accanto a Giorgio ha portato una testimonianza, una denuncia, un richiamo. I cuori sensibili reagiranno. La parola passa al nostro caro Pier Giorgio Caria, ricercatore oramai di fama internazionale sul fenomeno ufologico e quello dei cerchi nel grano, che non manca di esternare la sua emozione ogni qual volta parla accanto a Giorgio. Emozione non provocata da mero fanatismo ma dalla profonda coscienza del valore di quella presenza. “Gli scienziati” dice Pier, “non discutono sulla presenza aliena perchè hanno le prove della Loro esistenza ... ho parlato di recente con un fisico italiano, non vi posso dire il nome perchè lavora ancora in ambito militare ad altissimo livello che mi ha raccontato una sua esperienza: è stato in America sotto il corpo dei marines per un incarico speciale dove ha studiato la natura di alcune navicelle extraterrestri che i militari americani tengono custodite nelle loro basi segrete. Lui è entrato dentro quelle navicelle. Già ero a conoscenza di alcune cose a riguardo, ma questo fisico me le ha spiegate dal punto di vista della fisica quantistica, ecco perchè vi dico che la scienza conosce molto bene questa realtà, perchè la studia. Sono in possesso di diversi oggetti alieni ma non ci dicono nulla perchè temono la Loro ideologia. Sono  oramai venti anni che studio queste cose e volevo dirvi come ricercatore che non vi è alcun dubbio a livello militare e scientifico che gli alieni esistono e ci visitano”. Dopo questa forte testimonianza Pier dà inizio alla proiezione dei filmati  ... astronavi extraterrestri di ogni forma e dimensione nelle diverse fasi evolutive si esibiscono di fronte ai nostri occhi ... “Queste civiltà ci visitano perchè ci vogliono lasciare un messaggio” continua Pier, citando Eugenio Siragusa che già negli anni '60 spiegava la natura di questi Esseri che hanno conosciuto il Cristo prima di noi e hanno messo in pratica i suoi insegnamenti non come credo ma come vita pratica e che vengono  in questo tempo per darci un messaggio. “La loro presenza” prosegue Pier “è un segno che anticipa e annuncia quello che è uno dei tanti dogmi della religione cattolica: la seconda venuta del Cristo. Eugenio Siragusa appunto spiegava che la presenza di questi oggetti rappresenta un segno messianico cioè questi oggetti vengono in nome di Cristo perchè ne sono interpreti e testimoni ... questo è un concetto che tu tante volte hai ripreso e ribadito” dice Pier rivolgendosi a Giorgio che approfondisce il concetto: “Dio ha creato l'universo, il Suo unigenito figlio, il Cristo,  ha offerto la redenzione a tutto l'universo. Noi dobbiamo avere l'umiltà di accettare che ci sono stati altri fratelli nell'universo creati da Dio milioni di anni prima di noi e che hanno conosciuto la Luce Cristica prima di noi. Noi siamo presuntuosi e pensiamo di essere i più evoluti quando invece siamo una delle razze meno evolute dell'universo perchè abbiamo violato il patto con il Padre Eterno ...”. Giorgio si sofferma poi sulle parole pronunciate da Gesù, riportate sul Vangelo, quando annuncia i tempi della Sua venuta, per poi leggere alcuni passi del messaggio di Natale appena ricevuto e le ultime raccomandazioni per coloro che desiderano farle proprie: “... Gesù ci vuole ricordare che dobbiamo prepararci alla Sua venuta con umiltà, con amore, tolleranza, integrità e grande senso di giustizia e di altruismo, questo è il messaggio che vi volevo dare e che spero possa entrare nella profondità dei vostri cuori. Grazie”.
Dopo un forte e caldo applauso viene lasciato spazio alle domande del pubblico. Giorgio risponde.

Gesù è la perfetta manifestazione della Luce Cristica ... Saranno giudicati severamente gli uomini che nel Suo nome avranno fatto cose che non dovevano fare ...  quello che amo di più in Lui è la sua giustizia ... Lui è diretto trasparente non è diplomatico, non è ipocrita come lo sono tutti quelli che nel Suo nome hanno fatto scempio dell'umanità ... ...

Giorgio riprende il discorso di Gesù fatto ai mercanti del tempio e dice: “Anziché rispondere  alle solite provocazioni degli scribi e dei farisei con la Sua alta aristocrazia divina che li lasciava senza parole, li accusa di ipocrisia, di occuparsi solo di cose esteriori... e ringrazia il Padre dicendo -Ti ringrazio Padre per aver nascosto la Verità ai potenti e averla rivelata agli umili e ai semplici- ...
Io ho conosciuto questi Esseri (gli Esseri di Luce) e mi hanno detto quanto Loro amano e adorano il Cristo e quanto è assurda la situazione che viviamo qui sulla terra.

La tecnologia, la scienza, si acquisiscono se l'uomo accetta la redenzione. Accettando la redenzione e facendo nostri gli insegnamenti del Cristo possiamo infatti realizzare l'evoluzione sui tre piani: umano, scientifico, spirituale-trascendentale. Ecco quindi che potremo parlare con il pensiero, spostare gli oggetti con lo sguardo, viaggiare nel cosmo, ecc... Se l'evoluzione dell'etica non cammina di pari passo a quella della materia si arriva inevitabilmente all'autodistruzione. La scienza senza coscienza. Noi spiritualmente siamo a zero nella nostra società, come possiamo giustificare che ogni cinque secondi uno dei nostri bambini muore di fame? Violentiamo i bambini, li uccidiamo ... Allora stia molto attento l'uomo perchè l'ira Santa di Dio si può abbattere presto sopra di lui. Dobbiamo avere timore di Dio. Timore non significa paura ma profondo rispetto.

Proprio in questi giorni di Natale Giorgio pubblica sul sito “Antimafia Duemila” un dossier denuncia sui crimini del Vaticano: “Ne avete fatto una spelonca di ladri”. Crimini in Vaticano prima parte. Non mancano le domande, durante la lezione spirituale, sulla chiesa cattolica apostolica romana.

Quando la tua chiesa ti perseguita da vivo e ti fa santo da morto allora significa che stai andando benissimo, quando invece vieni innalzato, rispettato, adulato come un grande rappresentante di chiesa allora c'è qualcosa che non va ... A volte dico: -Signore tutti i tuoi migliori uomini li hai fatti perseguitare dalla tua chiesa”, poi rifletto “però certo tu l'avevi detto ... -beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia-” ... Certamente papa Borgia non era buono ma se oggi fosse vivo radio Maria sicuramente lo esalterebbe come un grande profeta ... scusate la mia franchezza ma non ho peli sulla lingua, anche se mi sento molto devoto dei missionari per questo vi dico -non fate di tutta l'erba un fascio-. Io non sono anticlericale, amo tantissimo i sacerdoti missionari, qui in sala ne abbiamo uno con noi, Don Franco, che ha fatto tanto bene ... io ho fatto battezzare i miei figli da don Ciotti, un altro esempio di vero sacerdote di Cristo, un uomo che rischia la vita tutti i giorni contro la mafia, anzi vi invito ad andarvi  a prendere la comunione da lui perchè persone come lui rappresentano la vera chiesa o anche padre Zanotelli, vi invito quindi ad andare alla messa di questi sacerdoti che sono i veri apostoli di Cristo ma sicuramente non vi dico di accettare i gravissimi errori commessi da altri preti che poi solitamente sono cardinali o vescovi .. noi che facciamo parte della chiesa cattolica perchè siamo battezzati abbiamo il diritto di criticare gli uomini di chiesa quando si vendono come prostitute a Satana. Io glielo dico in faccia che devono ravvedersi e pentirsi appunto perchè sono un figlio della chiesa, sono un cattolico apostolico e sono anche ebreo perchè la mia famiglia ha origine ebraica, porto la stella di Davide sul collo, per questo posso criticare il mio popolo e la mia chiesa se sbaglia, se disubbidisce ai comandamenti di Dio. Non intendo errori umani perchè io sono il primo peccatore che fa tanti errori, ma intendo gravissimi errori nell'insegnamento e nell'esempio che deve essere dato agli altri ... io posso capire un prete che sbaglia perchè ha una donna o perchè fa in buona fede degli errori nell'amministrazione dei conti ma quando nasconde la verità o si vende alla mafia o si corrompe o compie atti perversi, tradisce quella veste che porta infangandola e dissacrandola. Io lo accuso perchè sono suo fratello e di fronte a Cristo non ci sono gerarchie, siamo tutti fratelli. Scusate ma sono sincero.
L'applauso del pubblico dimostra la piena approvazione alle forti parole di Giorgio.

“Vi avevo chiesto di vegliare con me e non l'avete fatto”, questa frase di Gesù rivolta ai suoi apostoli nell'orto degli ulivi è un simbolo, il simbolo della nostra debolezza umana. Malgrado lo spirito è forte, infatti, la carne è debole e ci fa addormentare e non essere forti come dovremmo ... Gesù si rattrista con i suoi amici ma non li giudica, con quella frase chiede agli apostoli e quindi a tutti noi che li dobbiamo seguire, di essere forti nello spirito, perchè lo spirito deve governare la carne e non dobbiamo lasciarci trainare dalla debolezza umana. Possiamo però essere anche fedeli a Cristo e non tradirlo ma non compiere la nostra missione perchè la debolezza umana ci fa addormentare, ecco perchè dobbiamo stare attenti.

Il significato simbolico del perchè il Maestro è stato crocifisso sul Golgota: Golgota significa cranio, quindi il cervello umano ha crocifisso Gesù e non il cuore e finchè l'uomo ragionerà con il cervello senza il cuore ci sarà sempre un nuovo Golgota.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e che Dio vi benedica e vi dia sempre tanta, tanta forza.
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La conferenza è terminata. Rientriamo all'arca per cenare insieme.  Giorgio ringrazia tutti i presenti per il generoso ricavato da destinare alla Funima, in particolare una cara signora di Pordenone per la nobile offerta donata in favore dei bambini delle Ande. Una serata che ha raccolto la somma di ben ottomila euro. Un grande applauso è dedicato al nostro caro Raul e soprattutto ai bimbi che beneficeranno della generosità di tante persone ... -Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere ... in Verità vi dico tutto ciò che avete fatto a uno di questi miei piccoli lo avete fatto a me-  ... E il nostro pensiero va a loro ... vediamo le loro manine agitarsi felici ...  i loro occhi profondi ringraziare la vita ... i loro sorrisi illuminare il nostro cuore ...
Terminata la cena la serata continua. Giorgio inizia a camminare lentamente tra i tavoli, dove siamo ancora tutti seduti, riportando alla memoria tanti bellissimi momenti vissuti insieme negli anni ... l'incontrò con  il nostro Luca e le parole che lui gli disse: “...Quello che c'è in me, Luca, c'è anche in te e quello che c'è in te c'è anche in me”, ... e la storia della nostra Mariela, sua amata compagna, ... un Angelo precipitato per sbaglio sulla terra come sempre Giorgio la definisce ... un applauso forte, fortissimo per lui, Luca, fratello e amico fedele che insieme a Pier, e a tutti gli altri ragazzi ha costantemente sostenuto Giorgio creando dal niente una ditta di produzione video che è giunta a vendere documentari per la televisione nazionale italiana e per numerose altre emittenti estere ... -Quando la fede sposta le montagne- ... Un esempio ... un vero esempio ... e un lunghissimo, interminabile applauso per lei, Mariela, il nostro Angelo quotidiano, coordinatrice e responsabile di tante attività dell'arca, dell'amministrazione di Studio3 TV e come vicepresidente della Funima International ... esempio di  totale dedizione e donazione ... per questa amata opera, per lui, il segno vivente, e per tutti noi suoi amici e fratelli ...  poi l'applauso per tutti i ragazzi che oggi lavorano nella “Studio 3 tv” o nelle diverse attività delle nostre associazioni, Antimafia, Funima, Dal cielo alla terra,  molti di loro oggi oramai uomini e donne, che Giorgio ricorda di aver tenuto tra le braccia appena nati ... Piero ... Beatrice ... Emanuele ... il mio fratellino Matteo, che oggi ha 19 anni, il  nostro amato Mattia, fratellino di Mariela, anche lui 19 anni, ... e poi il nostro Gabriel figlio del caro Manù che racconta insieme a Giorgio l'esperienza vissuta accanto ad Eugenio che salvò la sua vita da giovanissimo risvegliando la sua coscienza ...  ricordi ... ricordi ... riviviamo insieme tanti momenti ricordando il passato tra applausi, lacrime e sorrisi... ricordi di momenti difficili, a volte tristi, spesso felici, però vissuti insieme, ... accanto a Giorgio, accanto al prodigio di quei segni, le stigmate, tanto vicini ad un Cielo che è giunto fino a noi ...  fino ad oggi sempre insieme ... come uno scudo ... come  un caldo abbraccio attorno a lui ... per aiutarlo a sorreggere quella croce che cammina per le strade del mondo ... per il desiderio di un radicale cambiamento di questa società, che sappiamo avverrà.
Trascorriamo una serata così, tra ricordi, risate e riflessioni, tra abbracci, lacrime d'emozione e sorrisi. Quanto è bello amarsi ... poi Giorgio si sofferma a parlare del suo tanto amato padre spirituale Eugenio Siragusa: “Eugenio è il filosofo che con la sua lanterna cercava l'uomo e lo ha trovato in me ... poi è nato tutto questo.  È Diogene. Lui, Eugenio, disse a me ciò che io ho detto a Luca -Quello che c'è in me c'è anche in te e quello che c'è in te c'è anche in me-. Ed aveva ragione perchè io l'ho seguito sempre.
Giorni trascorsi insieme, con i nostri fratelli di Pordenone, di Bari, di Crotone, di Milano, di Roma, della Sicilia, della Sardegna, della Campania, con tanti nuovi giovani ragazzi venuti per conoscere Giorgio e stare insieme con noi nel terminare questo anno e iniziare quello nuovo. La notte di Capodanno festeggiamo insieme l'arrivo del 2009 nella semplicità, tra canti, abbracci, auguri e piccoli fiammeggianti che salutano il nuovo anno sotto la grande quercia ... i nostri bambini felici sorridono all'aperto con le stelle luccicanti in mano ... è un incanto guardarli, ammirarli, nelle loro espressioni, nella loro gioia, nella loro purezza ... dobbiamo dare la nostra vita perchè possano ereditare un futuro che in questo momento non hanno e prego il nostro amato Maestro Gesù che possa ascoltare le nostre preghiere e manifestare presto la Sua regale Giustizia. 
Pur nella gioia di vivere questi momenti e questa immensa  grazia accanto al Calice vivente, alla nostra famiglia e a tutti gli amati fratelli, ad un certo punto un groppo mi serra la gola ... il forte scoppio dei botti che giunge dalle case intorno e dai paesi vicini mi proietta nell'angoscia e nel terrore di chi si trova in mezzo alle bombe lanciate nelle ben 31 guerre in corso in questo momento nel nostro pianeta ... vedo e sento l'angoscia di bambini terrorizzati che scappano cercando riparo ... piccoli che vedono i loro genitori morirgli accanto nei modi più atroci ... o madri e padri raccogliere ciò che resta dei propri figli mutilati o uccisi ... mentre il mondo festeggia ... mentre il mondo bestemmia, con le sue azioni, la vita.
Non possiamo far altro che prendere atto e andare avanti, dando tutto noi stessi per contrastare con le nostre opere quel male che dilaga ma che, lui stesso sa, presto sarà sconfitto.

Il primo giorno del nuovo anno ci ritroviamo nuovamente tutti all'arca e ancora parole di Verità, balsamo per i nostri spiriti.

Che cosa è la Comunione?
La Comunione è l'unione tra i nostri spiriti e lo Spirito Cristico.

L'Olimpo di cui si parla nelle mitologie è il Sole e gli Dei sono i Geni Solari ... ci sono Angeli incarnati nella terza dimensione, Madre Teresa ad esempio era un Angelo ... ma ci sono anche Angeli guerrieri, io sono uno di questi, l'Arcangelo Michele è il mio capo. Anche se vi è una gerarchia e un Re che coordina le civiltà cosmiche, vi è anche una grande democrazia e molta libertà, anche di disubbidire (entro un limite) solo che poi l'effetto si raccoglie ...

La dannazione è una condizione di sofferenza temporanea ma tanto lunga da sembrare eterna. Giovanni la definisce morte seconda.
Il conte Ugolino di cui parla Dante nella divina commedia era un uomo incarnato in una foglia perchè aveva fatto la morte seconda.

Raul, seduto accanto a Giorgio, rispondendo ad una domanda racconta le parole della Celeste Madre a lui rivolte durante una Sua manifestazione all'inizio della sua missione: “L'incontro con Giorgio è avvenuto nell'anno 2000, (Raul conosceva Giorgio da molto prima, anzi era stato proprio lui a ispirarlo nella realizzazione della sua missione). La Madonna mi aveva annunciato questo incontro e mi aveva detto di dirgli che io sapevo dell'energia che lo compenetrava. Lei infatti mi aveva rivelato che l'energia che compenetra Giorgio è quella del Cristo. Ecco perchè nessuno mi può far dubitare di Lui, perchè me lo ha detto Lei. E anche se alcune volte posso avere dei dubbi su una metodologia, so che lui la sta mettendo in atto per uno specifico motivo, lo so perchè Lei me lo ha detto. Un giorno poi, avevo domandato a Lei perchè i bimbi soffrono tanto e la Madonna mi ha risposto di stare tranquillo e di andare avanti così, perchè la venuta del Cristo è prossima”.

Le profonde parole di Raul lasciano nuovamente spazio alle domande rivolte a Giorgio le cui risposte rappresentano veri insegnamenti di filosofia cosmica.

In Atlantide vivevano degli iniziati, io ne conosco tre perchè uno di questi ero io, uno era il futuro Giovanni Battista, un altro era il futuro Giovanni l'evangelista e uno era Gesù. Uno si chiamava Bharat, uno si chiamava Nibiru e un altro Ori. Tutti e tre erano Arat Ra perchè questa è la stirpe solare regale dello Spirito Santo, anche Adonay è Arat Ra perchè le origini del Padre di questo Sole sono Arat Ra ....  è una genetica antichissima che ha fecondato questa galassia, il cuore della Sua intelligenza sta nel centro della galassia. Noi siamo stati iniziati insieme ad altri Esseri ma poi Gesù è diventato il nostro maestro perchè è stato compenetrato dal Logos Cristico. I 144 mila hanno accompagnato Gesù nella sua missione. Al tempo di Atlantide alcuni si sono salvati anche fisicamente, i due Giovanni da lì sono andati in Egitto e in Egitto poi hanno lasciato il corpo e ne hanno preso un altro, uno si chiamava Ermete Trimegisto e l'altro Tat suo figlio, (Ermete Trimegisto significa Hermes il tre volte grandissimo e deriva dal greco. Edgar Cayce durante una delle sue letture asserisce che Ermes o Thot fu un ingegnere di Atlantide e che disegnò o diresse la costruzione delle piramidi d'Egitto). Nella tradizione ermetica Tat viene definito uno dei figli di Ermete Trimegisto ma in realtà erano fratelli spirituali. I due Giovanni infatti sono molto legati e hanno sempre accompagnato Gesù che poi è divenuto Gesù Cristo perchè è stato scelto per essere nostro Signore e Maestro.

Coloro che ripopoleranno la terra saranno pochi ma si moltiplicheranno rapidamente. Non sarà più una genetica mescolata tra Caino e Abele, tra traditori e onesti, tra giusti e assassini, sarà la genetica di una selezione ferrea che viene posta in essere dalla natura e dalla dimensione superiore che ci sovrasta, da un legislatore che separa il grano dalla zizzania a seconda delle opere. Erediterà la terra chi metterà in pratica i valori universali della giustizia, della pace e della fratellanza a prescindere dalle idee politiche, religiose e filosofiche. Le idee generali universali sono comuni nei giusti. Per gli Esseri Superiori, i nostri fratelli della Luce, non ha importanza la quantità perchè Loro hanno la capacità di moltiplicarla in brevissimo tempo e quindi la terra verrà ripopolata del suo numero minimo di enzimi che devono portare avanti il processo evolutivo. Noi non conosciamo quasi niente della natura dimensionale, della natura astrale, della natura spirituale, Gesù ci ha fatto conoscere il necessario per capire che l'uomo non è quello che noi vediamo, l'uomo è quello che sta dentro, quello che non vediamo ma che sentiamo, ed è di quell'uomo che ci deve importare, è quell'uomo che noi dobbiamo cercare e una volta trovato lo dobbiamo ascoltare e servire. Gesù ci aveva insegnato questo poi noi lo abbiamo dimenticato perchè abbiamo fatto prevalere i valori esteriori, quelli effimeri, quelli che mutano, ai veri valori, quelli immutabili, questa è la dimensione che noi dobbiamo cercare, quella che vive dentro di noi. Gesù diceva -Il regno di Dio è dentro di voi- e diceva anche -Il regno del Padre mio è nei cieli-, un valore quindi  trascendente, immanente, centripeto e centrifugo, dentro e fuori, ma prima lo dobbiamo scoprire dentro di noi, questa è la chiave, poi tutte le dimensioni si aprono da sole. La selezione è indispensabile.

Non è vero che in questo mondo non c'è mai stata la pace, in Atlantide c'era pace e giustizia ma poi questi due valori sono stati violati dalla degenerazione ed è stata fatta una scelta, e quella scelta l'abbiamo pagata.

Il periodo dei mille anni è un periodo in cui l'uomo dovrà maturare e passare dalla terza alla quarta dimensione. Sarà una scuola dove prevarrà la scienza dello spirito cioè la fusione tra la scienza e la religione, alla razionalità prevarrà la fede e la trascendenza. In questi mille anni la civiltà della terra entrerà a far parte della confederazione interstellare, farà viaggi nel cosmo, entrerà in simbiosi con il pianeta, inizierà la comunicazione con i regni inferiori e con i regni superiori, avrà una bellissima e profondissima preparazione per poi poter essere pronta ad entrare definitivamente a far parte di questa famiglia cosmica che ha la missione di aiutare le civiltà inferiori. Durante questi mille anni però noi non possiamo aiutare nessuno, dobbiamo solo crescere e imitare questi Maestri del Cosmo, essere degli alunni, successivamente faremo anche noi parte di quel quadro esecutivo al quale appartengono gli Esseri della quarta dimensione. I 144 mila invece ritornano da dove sono venuti, Loro infatti non sono di questo mondo, dopo aver lasciato la loro genetica e terminato la missione  accanto al Cristo sulla terra, ritorneranno nei mondi originali, per poi ritornare ancora nella confederazione ad aiutare altre civiltà, Loro appartengono al quadro direttivo.

Noi dobbiamo essere seguaci, discepoli di Gesù Cristo ed imitarlo nelle azioni, cioè negli insegnamenti che ci ha dato mettendoli in pratica nella nostra vita quotidiana. Lui sa che noi siamo limitati nella nostra evoluzione e nei nostri sentimenti ma nel momento che sposiamo i Suoi valori non possiamo non metterli in pratica nei loro precetti di base. Gesù ci dice -Ama il tuo prossimo, difendi i deboli, chiedi giustizia-  Gesù chiede l'uguaglianza e la fratellanza tra i popoli, impone a chi ha il potere di gestirlo con giustizia, di gestirlo con tolleranza, nella Sua vita Gesù  manifesta questi insegnamenti anche in maniera estrema affinchè possano essere impressi nel cuore degli spiriti. Noi lo dobbiamo imitare soprattutto nell'essere diretti, non ipocriti, non ingannatori. Se non c'è giustizia dobbiamo chiedere giustizia ma non possiamo chiederla per noi mentre invece dobbiamo gridare e dare la vita chiedendo giustizia per il nostro prossimo, per i deboli. Questo si chiama Amore Cristico. Quando Gesù veniva attaccato non muoveva un dito per difendersi ma quando toccavano i suoi fratelli si scatenava. Quando lo arrestarono non si difese e non si fece difendere nemmeno dai Suoi amici e si fece addirittura crocifiggere. Ecco perchè ci dice -Se ti attaccano porgi l'altra guancia, cioè difenditi solo con il verbo ma se attaccano i tuoi fratelli punta il dito, denuncia i criminali, i corrotti, gli assassini e chiedi giustizia per i tuoi fratelli. Verso il fratello invece dobbiamo porgere l'altra guancia, essere tolleranti, essere più disponibili a servire che ad essere serviti. Noi lo dobbiamo imitare. Gesù non ha mai detto: -Dai quello che puoi-. Lui dice: -Se mi vuoi seguire lascia tutto, prendi la tua croce e seguimi altrimenti non sei un mio discepolo-, e dice anche -Non mi importa se dite Signore, Signore ma solo se farete la volontà del Padre mio vi riconoscerò come miei discepoli-. A Lui interessa che facciamo le opere  imitandolo pur con le nostre limitazioni e debolezze. Quello che Gesù più premia in noi è la disponibilità, non è la sapienza, la saggezza o l'essere perfetti, no, Lui ama la disponibilità, che tu lasci tutto e Lo servi e se lo facciamo ci perdona tutti i nostri peccati.
La crocifissione di Gesù è un grande atto supremo della giustizia divina, non la favoletta che ci raccontano della misericordia ... è stato invece un grande atto di suprema giustizia nei confronti di chi Lui amava di più, che erano i Suoi fratelli. È come quando un imputato viene assolto da un gravissimo delitto perchè il fatto non sussiste, non si chiama forse giustizia questa? Lui ha salvato i suoi amici quindi, non di certo gli assassini della vita, infatti quando è risorto si è mostrato solo a Loro. Lui ha voluto salvare i 12 apostoli che avrebbero portato il vangelo nel mondo e tutti coloro che nel tempo questi avrebbero risvegliato. La seconda venuta di Gesù Cristo è invece la discesa per la Giustizia e non per la salvezza, è la discesa per dare una ricompensa giusta a chi la merita. Per coloro che hanno fatto fruttificare i propri talenti.
Nel vangelo c'è tutto, proprio tutto. Io sono in questo mondo per testimoniare il Vangelo  non per portare una Verità nuova.

Voi dovete fare quello che sentite ma se scegliete di aiutarmi sappiate che la mia strada è la croce, la denuncia, rischiare la vita, essere cioè guerrieri di Cristo, amare gli altri, essere caritatevoli con chi soffre, ma essere anche duri e giusti contro gli ipocriti, i corrotti, i dominatori e dare speranza a questi ragazzi che non hanno più un futuro, che non credono più in niente e hanno ragione di sentirsi così ma se noi diamo l'esempio di Gesù loro saranno attratti dal Suo esempio... Questo significa  seguirmi ... non è comodo in questa società ... però è bello perchè stiamo insieme, siamo uniti, abbiamo i nostri difetti, il nostro carattere però non siamo ipocriti e nemmeno sepolcri imbiancati, siamo fratelli e ci vogliamo bene, mentre aspettiamo il Maestro dei Maestri. Siamo aperti, per noi un ateo che mette in pratica la giustizia è un seguace di Cristo anche perchè Gesù stesso ci ha dato l'esempio quando Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". E Gesù rispose: "Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi” Gesù vuole dire quindi - ... Lascialo stare, lui mi sta servendo perchè ... Io non sono un entità fisica, Io sono l'Idea che si è fatta carne e sangue-. Il Verbo Solare non è una persona, è l'Intelligenza, e l'Intelligenza Cristica in quel caso era in quella persona che non aveva quella lungimiranza di riconoscere l'Idea cristica incarnata in Gesù però la metteva in pratica ed è questo quello che conta. Per questo io sono considerato un eretico che vado a braccetto con l'ateo, ma io so che tutti e due serviamo il Cristo solo che io sono cosciente e lui no. La nostra unione è indispensabile perchè “soli non si è buoni nemmeno in paradiso”. Amarsi, cercarsi, volersi bene è la nostra forza e ci permette di sentire l'amore a livello fisico, psichico e spirituale, se non c'è questa unione non possiamo raggiungere il nostro obiettivo, per questo il male ci vuole dividere. Nella solitudine non dai niente e non ricevi niente. Sei statico, non dinamico. Più armonico è il dinamismo del dare-ricevere, più la vibrazione diviene alta. Se invece l'unione è disarmonica ti porta allo squilibrio e quindi alla degenerazione.

Lo spirito è l'intelligenza dell'uomo, l'ego sum che ti permette di identificare te stesso. Il corpo può mutare in varie forme, l'astrale può mutare in vari colori ma lo spirito è immutabile perchè è eterno.  Più avanti vai nella evoluzione più perdi la corporeità perchè non ti serve più fare l'esperienza nella materia, ti servirà solo l'astrale che ti porterai dietro nel cosmo, ma perderai anche quello e diverrai uno spirito puro quando ritornerai al Padre. La tua vera identità non è quella che tu percepisci nelle sensazioni e nemmeno quella che tu senti con le emozioni, quello è l'astrale. La tua vera identità è l'intelligenza. L'intelligenza e lo spirito sono la stessa cosa. Quando tu dici IO SONO quello è lo spirito, l'entità che ha il libero arbitrio e che sceglie la strada che deve percorrere. Questa intelligenza nella dimensione nella quale ti trovi può essere fortemente condizionata dal valore materiale che si chiama cervello. Il cervello è una macchina perfetta creata per essere perfettamente egoistica nel salvaguardare il tuo corpo, nel  renderlo sempre felice, privo di sofferenza, soddisfacendo tutti i suoi sensi. Il cervello può influenzare l'entità che lo domina, che è lo spirito, e la può condizionare se questo spirito vibra con valori delle basse frequenze o si fa condizionare dai valori materiali. Questo non avviene per ordine delle cose ma per scelta, perchè lo spirito è in condizione di discernere. Quando invece lo spirito non è in condizione di discernere quello non è libero arbitrio si chiama sperimentazione per conoscere. Io spirito devo sperimentare la notte e il giorno per poterli conoscere entrambi ma una volta che li ho sperimentati la mia intelligenza è in grado di discernere, ecco che a questo punto scatta il libero arbitrio che si basa sulla responsabilità della scelta e le sue relative conseguenze. Se sceglierai la notte saprai che sentirai freddo, che vedrai poco e che non godrai di tutte quelle cose che ti può dare il giorno ma è una tua scelta non è la scelta di un altro. Il libero arbitrio però è limitato alle scelte che non comportano una degenerazione del cosmo. Nel momento in cui tu metti in pericolo lo svolgimento dell'economia creativa di un pianeta, di un sistema solare, quel libero arbitrio termina perchè interviene la forza superiore di Colui che ha creato il libero arbitrio stesso e non ti permette di essere strumento o creatore del caos.

Il suicidio è una scelta dello spirito, dell'intelligenza. Lo spirito dopo questo atto, che viene comunque giudicato caso per caso con le eventuali attenuanti, si trova a vivere come un detenuto in cella. Il detenuto è lo spirito e la cella è il corpo. Lo spirito soffrirà tanto perchè desidererà la vita (cioè incarnarsi per sperimentare) ma avendola rifiutata non la potrà avere per diverso tempo.

Il cavaliere eterno è lo spirito, quella scintilla divina che il Padre Creatore ci ha dato. Noi purtroppo, invece, pensiamo alle cose materiali che non servono a niente nella crescita dell'intelligenza. Quando poi moriamo ci rendiamo conto che abbiamo perso tanto tempo ma dobbiamo purtroppo aspettare prima di rifare l'esperienza fino a che questo ci sia nuovamente concesso. Cioè dobbiamo aspettare che giunga nuovamente il nostro momento.

Nascita, crescita, invecchiamento, morte. Questo è il normale ciclo della incarnazione nella terza dimensione. La malattia, il karma  sono tutte cose che abbiamo creato noi con le nostre scelte, con il nostro libero arbitrio. Se io scelgo di fare violenza creo una distorsione in me, nell'altro e nella società in cui vivo, quindi questa distorsione diventa una eccezione alla regola. Noi viviamo in una società dove la prima meta principale da conquistare non è quella di evolversi ma quella di uscire fuori dal karma, di uscire fuori da questo vortice vizioso nel quale ci troviamo soprattutto negli ultimi duemila anni. Non riusciamo a uscire fuori dal nostro karma e quindi nasciamo e ci reincarniamo continuamente, facciamo i poveri e poi i ricchi, i diavoli e poi i santi, gli assassini e poi gli onesti, i malati e poi i sani, e poi ripetiamo ancora una volta tutte le esperienze perchè non riusciamo ad imparare ma ricadiamo continuamente negli stessi errori. Quando ci riusciremo, inizieremo la nostra vera esperienza che sarà a quel punto rapidissima. Gesù, Budda, ecc., tutti i maestri spirituali, sono stati inviati sulla terra per aiutarci ad uscire da questo vortice, ci hanno dato i loro insegnamenti, ci hanno mandato prove, ci hanno mandato di tutto ... missionari, filosofi, profeti, santi, giustizieri, maestri, uomini giusti, umili ... di tutto ... ma noi abbiamo ostinatamente continuato ... ora che siamo giunti al punto di non ritorno non ci manderanno più nessuno, ci manderanno la catastrofe e un giudice che giudicherà. Il tempo della resa dei conti è giunta.

Le dimensioni superiori hanno potere sulla materia, sono gli stessi poteri che aveva Gesù.
Io non ho questi poteri ma so che esistono e che vengono da quella dimensione e so che sono poteri di vita e di morte sugli uomini. Se dovessi averli li userei, non li metterei sicuramente nel cassetto. Gli unici poteri che ho sono quelli del verbo, che uso, i segni delle stigmate che manifesto, ma se potessi avere il potere per fare giustizia lo farei, se potessi moltiplicare i pani e i pesci lo farei, se potessi manipolare la mente e i cervelli dei potenti per farli diventare automi lo farei, affinchè questi bambini non patissero più la fame, la sete, se potessi ordinare al mare di alzarsi e distruggere una città opulenta lo farei, quindi caro Antonio se un giorno Dio mi dovesse dare questi poteri  li userei tutti.  Certamente non li userei per rapinare banche o per conquistare il seggio della presidenza del consiglio o del capo dello stato italiano, vorrei solo giustizia per i deboli. Io prego che possa tornare Colui che ha autorità per esercitare questi poteri che si chiama Gesù- Cristo

Abbandonare tutto significa lasciare tutto ciò che può essere di ostacolo alla missione di Cristo. Che sia padre, madre, figlio, fratello, se ti è di ostacolo alla missione del Cristo lo devi lasciare, questo significa. Puoi chiedere al Cielo, implorandolo, che possa illuminare il loro spirito, e Lui nella sua misericordia può accogliere queste preghiere. Io sono stato ascoltato. Allora siccome io sono un vostro fratello, ho solo il privilegio di essere stato scelto in mezzo a voi, sono convinto, così come è accaduto a me, che se noi serviamo il Cielo con tutto noi stessi, il Cielo ascolterà le nostre suppliche, e i nostri figli li avvicinerà a noi senza che neanche ce ne accorgiamo, a meno che non dobbiamo essere messi alla prova, allora è un altro discorso, in questo caso può essere che la causa siamo noi perchè il Cielo vuole vedere se abbiamo fede nei riguardi di Colui che ci ha chiamato. Dobbiamo ricordarci che al di sopra di tutto c'è sempre Gesù Cristo e la Sua Causa. Se poi pensiamo che la Causa sia la Sua e invece poi è di un altro, allora rimarremo fregati perchè perderemo tutto e poi ci accorgeremo che avevamo scelto una causa sbagliata. Dobbiamo essere certi quindi che quella che scegliamo è la Causa di Gesù.

Il Vangelo sarà osservato anche nella nuova era? Giorgio risponde.
Gesù disse:-Il tempo passerà ma le mie parole non passeranno mai-. Non passeranno mai perchè sono gli insegnamenti basilari per tutte le evoluzioni, anche nella dimensione spirituale. Gesù Cristo sarà sempre il punto di riferimento massimo.

In Gesù si è adagiato il Cristo che è il Re dei re, il Re di Melchisedech, cioè di tutti i messaggeri spirituali ecc.,  cioè il Logos Solare. Gesù era venuto per sacrificarsi con il dolore e riscattare gli uomini dai peccati, se avessero accettato la redenzione. Tutto si sarebbe dovuto fermare alla flagellazione. Quando l'hanno portato di fronte a Pilato, infatti, Gesù aveva compiuto la Sua missione. Doveva essere lasciato libero per diventare il Re dei Giudei cioè dell'umanità. I Giudei avrebbero dovuto prendere il potere del mondo insieme a tutti i Suoi Angeli, invece hanno condannato il Cristo nella piazza. I Giudei rappresentano quindi l'umanità intera, non ce la dobbiamo prendere solo con gli ebrei. Dal momento che gridano Barabba scatta il piano B, cioè Gesù accetta la crocifissione, accetta il sacrificio ma redime una piccola parte dell'umanità che invece sarebbe stata redenta tutta se nella piazza avessero gridato Gesù. Lui con tutte quelle frustate, sputi, lacerazioni, che nessun uomo avrebbe mai potuto sopportare, avrebbe riscattato tutti i nostri peccati. Invece in questo modo l'umanità si è caricata duemila anni di karma. Gesù ha potuto quindi redimere solo una piccola parte dell'umanità e ha lasciato i suoi importanti collaboratori per cercare di risvegliare un'altra parte di umanità in questi duemila anni. Lui era cosciente delle due possibilità. L'Intelligenza divina era in Lui, il Sole, Lui sapeva tutto di tutti.
Il sacrificio di Gesù quindi era un programma stabilito e irreversibile fino al momento della consegna a Pilato,  Lui doveva essere tradito, arrestato, venduto per trenta denari, processato, accusato, sputato, torturato, dopodichè la scelta è passata nelle mani dell'umanità e l'umanità ha scelto la strada di Satana tenendoselo stretto, stretto per duemila anni.
In quella piazza, quel giorno, si sono concentrate tutte le forze energetiche dell'umanità. In quella piazza di Gerusalemme quel giorno si è concentrata una forza negativa che ha sovrastato quella positiva. La maggioranza degli uomini ha detto no all'amore, no ai valori cristici. Nell'immagine del Figlio dell'uomo e nell'immagine di quella piazza si sono concentrate tutte le forze dell'umanità.

Incontrare i nostri fratelli cosmici.
Noi a volte pensiamo di essere preparati ad affrontare un'esperienza ma in realtà non abbiamo assolutamente idea che quell'esperienza potrebbe distruggere la nostra vita. Vi faccio un esempio: un giorno vediamo cartoline bellissime di alta montagna che ci fanno sognare, decidiamo di partire e raggiungerle, ma l'alta pressione dovuta all'altitudine ci crea dei forti scompensi fisici, che possono addirittura portarci alla morte per edema cerebrale o polmonare ma noi non eravamo coscienti di questo. In quel luogo quindi le condizioni ambientali non erano compatibili con la nostra persona. L'esperienza del contatto con Esseri di una civiltà superiore alla nostra è la stessa cosa. Vivere l'esperienza non è come vederla attraverso filmati o racconti. Al di là delle accelerazioni celebrali provocate da un eventuale contatto che Loro comunque controllerebbero, ciò che non possono tenere sotto controllo è il trauma irreversibile che tale incontro provocherebbe alla vostra personalità spirituale. Non sareste più ciò che eravate prima, vi separereste da vostra moglie che non potrebbe capirvi, non andreste più d'accordo con i vostri figli, non vorreste più vivere in questa società, non riuscireste più ad andare al lavoro.  Ecco perchè Loro ci vanno cauti. Nessuno più vorrebbe tornare a casa e andare a lavorare, non riuscirebbe più a vivere la stessa vita perchè si  scontrerebbe con una realtà tanto inverosimile e immensa che non vorrebbe mai più lasciare ... Guardate  il mio esempio ... io ho lasciato tutto ... Quando  incontri Loro. Gli esseri di luce, non Li vuoi più lasciare. Quindi l'incontro con questi meravigliosi Esseri avviene solo se da Loro programmato per missione. Loro in questo momento sono interessati a sensibilizzare la coscienza spirituale dell'uomo. Si sono stancati perchè ci sono troppe falsità e menzogne in questa società e quindi nei contatti che stabiliscono tra Loro e gli uomini scelgono solo coloro che sono in grado di sostenere un messaggio spirituale. Non esistono extraterrestri negativi, Loro sono Angeli.
Angeli d’Amore o della Giustizia ma non negativi.
La genetica degli atlantidei si è mescolata con la genetica dei lemuriani, con la genetica della razza magica, con la genetica della razza bianca. Queste quattro genetiche si sono fuse e da lì sta nascendo la nuova razza umana, l'uomo nuovo, l'uomo cosmico. I popoli latini sono una mescolanza di queste quattro razze per questo hanno una certa qualità, qualità che sta nascendo anche nell'estremo oriente che Loro stanno coltivando. Ci sono altri messaggeri nel mondo, magari non annunciano il ritorno del Cristo, però stanno preparando una certa qualità di persone alla coscienza universale. Ciò che rimarrà di noi sarà l'umanità eletta e vi posso dire che rimarrà ben poco ... sarà una qualità selezionata, forse qualche milione di persone ma rispetto ai sei miliardi che popolano la terra è veramente poco.

Giorgio parla dell'importante opera dei contattati che hanno fatto conoscere alla gente la presenza di questi nostri Fratelli Cosmici mostrando la Loro evidenza e soprattutto trasmettendo il Loro importante messaggio che dal Cielo è giunto e giunge continuamente sulla terra ... grandi contattati come Eugenio Siragusa, Georges Adamsky, Daniel Fry, ecc.
Bisogna avere pazienza e aspettare la Loro volontà” dice Giorgio spiegando che in passato ci sono stati tanti casi di persone che pur di mantenere viva la propria immagine, dopo essere stati testimoni di vere esperienze filmate o fotografate della presenza di questi Esseri che nel tempo poi erano cessate, hanno diffuso documenti falsificati che in seguito venendo alla luce hanno portato discredito sull'intero fenomeno. Ma Antonio Urzi è un contattato vero, verissimo.

Antonio Urzi è insieme a noi. Ci ha raggiunto insieme alla sua compagna Simona Sibilla in questo primo giorno dell'anno 2009. Giorgio regala ad Antonio e Simona la prima visione del documentario sull'esperienza di Antonio realizzato da Pier Giorgio Caria con la collaborazione di Piero e Giorgio di Stefano, che la studio 3 tv attraverso l'importante rosa di contatti tenuti dal direttore Luca Trovellesi ha ceduto alla RAI e che andrà prossimamente in onda sugli schermi televisivi nazionali nella trasmissione Voyager con il titolo “Il caso Urzi”. Una bellissima e documentata trasmissione che metterà a conoscenza migliaia di persone su questa incredibile esperienza che ci tocca così da vicino. Scorrono quindi le immagini del filmato che Antonio commenta accanto a Giorgio, felice e orgoglioso di poter essere al servizio di questa missione e di poter essere testimone di una realtà tanto grande e meravigliosa. Gli occhi di Antonio vivi e lucidi per l'emozione e per l'Amore che manifesta continuamente nei confronti di Giorgio, di questa Opera, e di tutti noi suoi fratelli ... e i grandi bellissimi occhi di Simona ... che trasmettono una  provenienza di altri mondi ... Giorgio si avvicina a Loro ... è un momento importante e profondo vissuto nella nostra solita semplicità ... “Nel nome del Comandante delle Forze interplanetarie, Ashtar Sheran, vi  consegno queste due stelle” dice Giorgio. Un forte applauso abbraccia i nostri fratelli e Giorgio continua “... queste stelle amplificano l'energia solare e il vostro bioritmo, amplifica anche le vostre energie quindi vi raccomando che siano sempre positive ...”. Antonio emozionato lo ringrazia per questo dono che  da tanto sognava di portare: “La desideravo da tanto ... la vedevo sul petto di persone che quasi non me la facevano guardare ... oggi queste persone non ci sono più ... è una grande responsabilità portarla”.  Giorgio si sofferma a parlare dell'importanza della sua missione (di Antonio), quella di essere testimone della Verità e delle responsabilità che questa comporta: “La metodologia del Cielo nei riguardi della nostra missione è perfetta, non devo essere io infatti a fornire queste prove, anzi questa testimonianza, perchè le prove che Loro sono qua esistono da millenni. La tua Antonio è una testimonianza alla Verità. Il tuo è un contatto diretto nel senso che sono Loro a decidere di farsi riprendere da te ecco perchè le tue riprese sono fatte da una piccola finestrella, per testimoniare che si mettono in posa volutamente, per dimostrare all'umanità che se Loro si vogliono far vedere lo fanno, dove vogliono e con chi vogliono e sono Loro che dirigono le operazioni. Qualcuno si dovrebbe chiedere perchè tu hai questo legame con me. Ci sono persone che guardano il Cielo per giorni e non vedono niente. Antonio, e quando dico Antonio dico anche Simona ovviamente, è stato scelto dagli extraterrestri come testimone della Verità che Loro portano sulla terra. Vi è un grande caos all'interno dell'ufologia, ben orchestrato, che ha il preciso scopo di screditare, confondere, manipolare. Altri uomini sono stati scelti in passato che poi hanno però fallito nella missione. Vista la grande confusione nel mondo gli extraterrestri hanno scelto, in una forma tanto evidente, una persona che sia in grado di trasmettere anche il Loro messaggio perchè vogliono che si realizzi il messaggio che portano. Un giorno tu Antonio filmerai il mio incontro con Loro, ma ciò accadrà solamente se resteremo integri. Per questo dobbiamo essere forti, integri, onesti, non dobbiamo cercare nessuna pubblicità, nessuna gloria, la pubblicità la faranno Loro perchè non sarà una esperienza singola ma collettiva, cioè vissuta e testimoniata da tante persone. Non dobbiamo farci condizionare da niente e andare avanti. Poi ognuno fa la vita che vuole, si tiene le idee che vuole, ma nell'opera dobbiamo essere integri ... Gesù, la Fratellanza Cosmica, la Verità non si vende e non si compra, ecc... Loro si fanno vedere per tutti non c'è un’esclusiva. Tu sei chiamato a sensibilizzare una certa qualità di persone.

Non ci sarà mai una Loro navicella che lancerà la bomba atomica.
Loro vogliono che noi siamo felici di vederli ma non che creiamo una nuova chiesa, vogliono vederci felici e vogliono che ci prepariamo al ritorno del nostro e Loro Signore Gesù Cristo.
Dobbiamo avere nel cuore la gioia che presto tutti i giusti saranno salvi, che siano essi ebrei o musulmani o cristiani o atei, io credo in questa Verità e darò la vita per lei perchè porta il supremo valore della Giustizia che questi Esseri e Gesù hanno promesso: il giudizio sulle opere. Ecco perchè mi fanno arrabbiare tantissimo le chiese che si proclamano depositarie della Verità; quando la chiesta cattolica afferma che - non c'è salvezza al di fuori della sua chiesa- è la più grande bestemmia che si possa fare nei confronti dell'Onnipotente divino. Io rispondo invece -non c'è salvezza al di fuori della Verità- cioè della messa in pratica dei Valori Universali, tu puoi essere il supremo rappresentante di Allah o di Dio sulla terra ma questo titolo non ti serve a niente se non sono le opere che lo dimostrano.

Tutti i maestri che si sono incarnati sulla terra accompagneranno Gesù Cristo, ciò avverrà per dare  l'esempio che la fiamma è unica e gli aspetti sono tanti. Il più grande errore che l'umanità potesse commettere è stato quello di dividere gli uomini attraverso le religioni e le guerre. I maestri non avranno autorità per fare niente ma faranno atto di presenza perchè sarà Gesù Cristo a giudicare tutta l'umanità, tutti i gruppi etnologici, tutte le nazioni della terra, gli uomini appartenenti a tutte le religioni. Scoprirete che tutti questi Maestri, Budda, Confucio, Maometto, ecc. erano in realtà extraterrestri, non erano di questo mondo. Loro ve lo diranno, sono Geni Solari e appartengono ad altri soli.

Il nostro mezzo umano, il nostro corpo, proviene dall'acqua, gli Esseri di Luce hanno quindi modificato l'animale scelto per ospitare l'ego-sum sulla terra nelle sue particolari forme umane per farlo vivere nella terra ferma, togliendogli le pinne ecc... L'animale da cui deriviamo è il serpente piumato dorato. L'intelligenza divina, nostro Padre, ha dato incarico a questi genisti cosmici, gli Arcangeli, di innestare l'intelligenza. Da quel momento l'uomo è divenuto individuale ma una parte del suo primate è rimasta in lui. L'operazione è stata fatta nella materia quindi, ma anche nello spirito. Non dimentichiamoci mai ciò che ha detto il maestro -Ciò che nasce dalla carne è carne e ciò che nasce dallo spirito è spirito-.
L'interesse dello spirito è solo ascendere nell'evoluzione, acquisire conoscenza. L'interesse del  primate individuale è quello di acquisire attraverso l'esperienza dell'incarnazione la conoscenza, la gnosi.

Chi ha avuto l'idea di creare l'uomo? Gli Archetipi Solari che creano forma e sostanza, perchè è insito nello spirito dell'economia creativa far si che il Cosmo continui a espandere la sua evoluzione, per questo la Sua spinta è quella di creare, creare esseri individuali che a loro volta possano ascendere nell'evoluzione fino a giungere a creare anche loro. L'interesse del Creatore è mantenere se stesso nel dinamismo. Il nostro Padre Adonay, il Sole, è un rappresentante cosciente di Dio, cioè dell'Essere Supremo. Ma quanti soli ci sono nella galassia? Duecento miliardi, quindi abbiamo duecento miliardi di Adonay nella nostra galassia. Lo Spirito Santo invece è uno, ed è Lui il Principio, il Creatore di tutto. Il destino dell'uomo è questo, solo che abbiamo disubbidito alle Leggi Cosmiche e siamo rimasti intrappolati nel vortice della legge di causa-effetto.
La storia di Adamo ed Eva è una favoletta per far capire all'uomo che ha disubbidito al patto che Dio aveva fatto con lui. Negli ultimi cinquemila anni abbiamo disubbidito due volte ora ci sarà la terza con la nuova venuta e non ci sarà permessa un altra disubbidienza.

Il segno della croce è stato un simbolismo portato dagli apostoli per simboleggiare il terzo occhio, la Coscienza Cristica, il Creatore di tutte le cose, quindi il Padre nel terzo occhio, il Figlio nel  plesso solare e lo Spirito Santo che contiene il Padre e il Figlio.
La croce rappresenta numerosi simboli, è un simbolo matematico, è un simbolo universale, un simbolo della materia, dell'universo, della creazione, della chiamata.

Con devozione profonda
Sonia Alea

Sant'Elpidio a Mare, 10 febbraio 2009