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nico100Di Nico Pereira

Non sono molto bravo a dire belle parole, tanto meno eleganti o complesse, non so niente di filosofia, di fatto non so bene nemmeno cosa significhi questo termine.

Ho sempre creduto o sentito, o si potrebbe dire anche sentito e creduto, che avrei voluto essere famoso, qualcuno conosciuto, pensavo alla televisione o di possedere conoscenze che mi dessero fama. Stereotipi molto materiali, però poi mi sono reso conto che questo non era tanto buono o, almeno, che ottenerlo in questo modo non lo era. Così l'illusione svanì, però la sensazione di dover fare qualcosa o diventare qualcuno di importante è rimasta dentro di me.

Poi sono arrivate le domande, sicuramente più che normali. Perché sono nato in questa epoca? Perché in Argentina? Perché la mia lingua è lo spagnolo? E il percorso che facevo non mi portava le risposte.

Ho cercato le risposte in molti luoghi, sempre con la rabbia a fior di pelle, semplicemente  non mi adattavo, non entravo in questi stereotipi che ci obbligano ad essere in uno o in un altro modo, fare l'avvocato, il medico o diventare qualcuno con denaro, oppure un fervido credente di Dio, fanatico, cattolico, evangelista, mormone, sia quello che sia, non mi adattavo. Sono stato letteralmente cacciato da varie chiese e gruppi spirituali, credo di aver corrotto più di un compagno all'ateismo cristiano, (termine che utilizzavo per dire che non credevo in nessuna religione ma solo in Cristo).

Un giorno, però, ho incontrato qualcuno, apparentemente un eletto, che in un primo momento pensai fosse uno dei tanti, ma che poi mi commosse. Posso dire che mi ha risvegliato o qualcosa del genere.

In realtà mi ha ricordato chi ero, o per meglio dire cosa ero e perché esistevo. Automaticamente tutti i dubbi, i perché, i per cosa, in che senso, sono svaniti come una nube nel cielo quando il pieno sole la fa scomparire (credo che questa sia filosofia).

Quello che mi ha cambiato non sono stati i segni, le Stigmate, non è stato il suo viso, non è  stato il suo accento, e nemmeno i suoi fratelli stellari. Ciò che mi ha fatto ricordare è stata la sua coerenza, qualcosa che nessuno prima mi ha mostrato. LA COERENZA, il fare ciò che dici, ottenere questo è qualcosa di molto potente e di semplice allo stesso tempo…È  chiaro, però, che riuscire a farlo in questa società deve essere difficilissimo.

Quel giorno il mio universo è cambiato. Continuo a non adattarmi a questo mondo, a questo sistema, però ora so e capisco il perché. Dissi a me stesso che questa persona era unica, e che lo dovevo seguire. Questo è quello che cerco di fare giorno dopo giorno, non per fanatismo, ma per coerenza. Devo seguire chi fa quello che dice. Così come credo in Dio e devo seguire le sue regole, se riconosco Cristo come Gesù, devo dargli tutto e sforzarmi fino al punto di diventare COERENTE. Non è facile, ovvio che non lo è, credevo che nessun altro potesse riuscirci, però la verità è che conosco qualcuno, più di qualcuno, che lo fa.

Uno in particolare lo fa in modo naturale, senza sforzo alcuno, come se fosse dello stesso quartiere, della stessa casa, della stessa “stella”(ancora filosofia e belle parole). Questo giovane  completamente coerente mi ha fatto rendere conto che sono nato in questo paese, in quest’epoca e parlando questa lingua, per seguirlo, per dare testimonianza che ci sono veri Cristiani. Fedeli, leali, forti e con moltissima passione, ma soprattutto, con molta determinazione.

Solo persone con queste caratteristiche sono capaci di affrontare uno dei poteri più forti, sanguinari e temerari di questo mondo, la MAFIA, il narcotraffico, gli assassini senza pietà e affrontarli faccia a faccia (FACE TO FACE). Non ci girano attorno, non si nascondono dietro ad una scrivania, gridano alla luce del sole, danno dei codardi ai mafiosi, li minacciano. Non a chi vende droga agli angoli delle strade, ma ai grandi capi, al CAPO MAFIA. I pentiti di giustizia, di questo sono testimone, uno dei fatti più importanti della mia vita, si avvicinano, li RISPETTANO. Come si ottiene tutto questo se non con COERENZA?

In verità  il cammino che Dio  mi ha preparato è strano, forse difficile, però ho al mio fianco la miglior compagnia della galassia, persone che mi aiutano a ricordare perché sono qui e mi incitano tutti i giorni ad essere Coerente.

Sono eternamente grato per questa opportunità e spero di poter legare i loro lacci quando andranno in guerra, perché so che alla fine, succeda quel che succeda, vinceremo noi.

Vi amo

Nico Pereira
26 febbraio 2017