Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

Croce Francesca

DAL CIELO ALLA TERRA

MARIA DEL DUCA E FRANCESCA LADY OSCAR, SONO OCCHI, BOCCA E PENNA DI VERITÀ, DI TESTIMONIANZA, DI SERVIZIO E DI AMORE.
IO, ADONIESIS, ERO LÌ E HO ASCOLTATO E VISTO TUTTO.
PACE!
PER BOCCA DEL MIO SERVO HO DETTO QUANTO HO DETTO.
 
PIANETA TERRA
2 Gennaio 2022. Ore 12:58
G. B.
 
L’ATTESA DELLO SPOSO (prima parte)
24 dicembre 2021

Di Francesca Panfili

È notte.
La notte della vigilia di Natale. Calano le tenebre che ci separano dal giorno della venuta al mondo della nascita del Figlio dell’uomo.
Sparsi in umili dimori e da varie parti del pianeta attendiamo ognuno una chiamata, un messaggio che ci dica che ancora una volta il sacro prodigio della sanguinazione si è compiuto. Attendiamo chi ci dia notizie per sapere se il Segno si è offerto di nuovo come prodigio al mondo per dare una possibilità di salvezza all’uomo.

Siamo in attesa di sapere se quel corpo, che da anni rivive le atroci sofferenze della crocifissione, è riuscito nuovamente a reggere il peso del Golgota e del Sole che si fa carne e sangue in remissione dei nostri peccati.
Nel mentre silenziosamente c’è chi prega, chi pensa nella profondità del cuore a cosa assisterà, chi parla di quello che si paleserà di fronte ai nostri occhi per arrivare pronto a vivere uno spartiacque nella storia del mondo e di ognuno.

Attendiamo tutti da parti diverse la chiamata, il segnale che ci dia notizie, mentre dentro l’emozione sale. È l’emozione dell’attesa di partecipare indegnamente alla sacra mensa dello sposo. L’emozione di vedere quel sangue che esprime la sofferenza del corpo martoriato dell’agnello che da più di trent’anni si offre nudo alla Via, alla Verità e alla Vita, permettendoci di rinnovare l’eterna promessa fatta a colui che ci ha salvati tramite questo sacro Segno.

Arriviamo nella penombra in una casa di campagna, procediamo in fila indiana, in silenzio e nella commozione, attendendo ora la visione perché l’attesa della chiamata è finita e la profondità dell’incontro con l’agnello giunge e squarcia il cuore.

Nel mentre scorrono volti di uomini, bambini, giovani, mamme e anziani che hanno appena avuto la possibilità di assistere al miracolo. Volti sconvolti, volti che rimangono basiti di fronte al soffrire dell’ultima salvezza per l’umanità, di quell’agnello che si immola ancora dopo trent’anni e si mostra alle genti, a coloro che dovranno rendere testimonianza al mondo di quanto hanno visto.

Giorgio stigmate 24 12 21
Il peso di quell’esistere per la Verità, in un mondo di bugie e tenebre, si staglia di fronte ai nostri occhi in quell’immagine.

La Verità cosi implacabile, disadorna, totalizzante, vera, struggente è li e geme di dolore in un bianco giaciglio sorretta dagli sguardi del Padre che diventa occhi, mani, lacrime e preghiere di coloro che da quella Verità desiderano farsi attraversare, plasmare, diventare uomini e donne nuove, donarsi completamente a quell’amore per immergersi in quella profondità così forte da fare nuove tutte le cose; fondersi completamente con quei gemiti, con quel sangue, sostare in quelle sacre ferite per sostenerle, sorreggere l’implacabile voglia di amore che vi è in questa insormontabile dazione non umana perché quello che si vede è la manifestazione del Dio vivente, la visione del Sole che prende corpo e diviene carne che offre il suo sangue come fosse concime purissimo per trasformare e seminare i cuori degli iniziati e renderli pronti a divenire fecondi per immolarsi anche loro nel sacrificio di dare a Dio ciò che egli stesso ci ha donato.

Il mio cuore scoppia in quella visione.

Penso a quanto siamo piccoli.

Penso a quanta sofferenza ancora il nostro Signore deve vivere nel corpo di un uomo che per noi è certezza della presenza di Dio in mezzo a noi.

Penso a come farò a contenere tutto ciò che i miei occhi vedono e che il mio cuore desidera offrire alla Verità.

Penso a quanti volti stanno assistendo a questo miracolo, ai fratelli che sono li con noi anche se si trovano dall’altra parte dell’oceano.

Penso a quale grazia Dio ci ha riservato, a noi indegni, a noi che dobbiamo imparare a divenire servi inutili per fare solo la volontà del Padre.

Penso se potremo mai capire quello che la vita ci sta facendo vivere.

Mi immergo in quell’amore e prometto a me stessa che voglio imparare a darlo al mondo, svuotandomi per riempirmi di quel sangue che è vita, che è morte e rinascita, che è resurrezione e presenza di Dio, resistenza e vittoria della luce sulle tenebre.

È tutto così: incontenibile, disadorno, sconvolgente, eterno e catartico nel medesimo istante.

È tutto cosi puro, inestimabile, incredibile, divino.

Dio ha disegnato di fronte a noi il simbolo del cielo che incontra la terra.

In questo segno sono racchiuse storie, ere, vite, verità incontenibili, amore, giustizia, offerta, condanna, morte e resurrezione.

D’un tratto lo sguardo di colui che vive il Golgota e la crocifissione punta al cielo cercando il suo Dio che questa volta lo ha lasciato solo nel calvario.

Nessuna celeste visione, nessuna presenza rincuorante si osserva provenire dai regni a cui questo agnello sacrificale appartiene.

Questa volta è lui solo, con le sue fragilità e paure d’uomo, spezzato dalla sofferenza, dalla paura di deludere Colui che ha riposto nel segno totale fiducia e presenza.

Con voce rotta, piegata dalla sofferenza, ansimante, cercando tutte le forze che aveva, il segno diceva a ciascuno: ‘Pensavo di non resistere. Avevo paura di deludere il Padre ma non l’ho deluso vero? Non ho deluso il mio Signore…Dio è severo ed è un Dio giusto’.

Quasi non credendo di avercela fatta a superare l’atroce sofferenza che lo attraversava in quel momento, prendeva coscienza di aver vinto la morte anche questa volta, anche rimanendo solo.

La resurrezione dell’agnello si è compiuta e con il suo amore, che ha sublimato anche questa volta la morte, anche l’insegnamento che rappresenta ci ha fatti rinascere e ci ha ridato la vita, anche questa volta.

Abbiamo capito che fare la volontà di Dio sempre e comunque è l’unica cosa che conta.

Siamo servi inutili nelle mani di un Padre che desidera riportarci a Lui e che ci chiede ciò che gli appartiene: la nostra vita e il nostro spirito, per raggiungere la realizzazione e la Verità che ci ha donato.

‘Dobbiamo resistere’ ci dice con voce flebile l’uomo che ha sublimato nel Segno se stesso. ‘Dio ama la nostra fragilità perché con la nostra fragilità siamo umani, siamo veri…la vera vittoria è non arrendersi’

E poi un messaggio per le genti che lo vedranno nella terra latino americana: ‘Amore, libertà e giustizia’.

Abbiamo visto l’amore al capezzale del Dio vivente farsi carne e sangue.

Abbiamo visto ancora il leone di Dio rinascere dalle tenebre e incendiare il suo corpo di Verità per salvarci.

Non siamo degni di questa grandezza ma Dio, nella sua misericordia, ci offre ancora la possibilità di vivere la Verità.

Morire e rinascere per amore di Dio e dei fratelli.

Hai ancora una volta salvato tutti noi con il tuo sangue e la tua croce.

Il nostro cuore si è incendiato nuovamente della Verità che fa nuove tutte le cose.

Ancora una volta hai superato te stesso e ci hai insegnato a fare lo stesso, a noi piccoli, fragili che abbiamo tanto da imparare e dare per riscattarci alla vita.

Ancora una volta non ci hai lasciati orfani e ci hai insegnato che solo se saremo servi inutili e faremo la volontà del Padre potremo essere degni di partecipare al banchetto dello sposo che si è immolato per noi.

Ancora una volta non hai deluso il Padre, hai vinto il tuo Getsemani, sei rinato in mezzo a noi perché tu sei la gioia dell’esistere che ci condurrà alla mèta.

Nel tuo sangue, che è prova che Cristo è in mezzo a noi, siamo ancora una volta tutti rinati.

Ti sei mostrato nudo di fronte a noi nella tua umanità intrisa di grazia divina del Segno che porti.

Questo è stato il racconto della nostra attesa e della risposta alla chiamata che il Segno del Dio vivente ci ha concesso.

Che il Sole manifestato di fronte ai nostri occhi sorga nei nostri cuori a rinnovamento di noi stessi e del mondo.

Che il seme dell’amore di Cristo ci attraversi e la Verità ci pervada per incendiare il pianeta con la rivoluzione solare

IO, EUGENIO SIRAGUSA VI DICO CHI È GIORGIO BONGIOVANNI.
È UN SERVITORE DEL PADRE GLORIOSO, DELLA MADRE CELESTE, DI GESÙ CRISTO E DI TUTTE LE POTENZE CELESTI. È UN SOLERTE MESSAGGERO DELLA VERITÀ CHE FÀ LIBERI GLI UOMINI, LIBERI DAVVERO. È IL VERBO CHE SI FÀ PAROLA, SENZA RISERVE E SENZA SEGRETI. LA SUA CRISTALLINA OPERA IN QUESTO BUIO TEMPO CHE ATTRAVERSA QUESTA GENERAZIONE E' AVVALLATA DALLE STIMMATE DI CRISTO E DALLA SAGGIA E SAPIENTE EMOTIVITÀ DEL SUO SPIRITO, AMANTE DELLA VERITÀ DEL TEMPO DI TUTTI I TEMPI. QUESTO È GIORGIO BONGIOVANNI, QUESTO È L’“HOMO", CHE PORTA CON LA SUA SOFFERENZA IL “VESSILLO DELLA NUOVA GALILEA DEI GENTILI” DI TUTTI COLORO CHE DOVRANNO EREDITARE IL NUOVO CIELO E LA NUOVA TERRA.
È VERO ALTRESÌ, CHE I SUOI MAESTRI NON SONO DEL MONDO. QUESTO PERCHÉ SI SAPPIA.

EUGENIO SIRAGUSA
Nicolosi, 12/01/1990.

IL CALICE VIVENTE DEL TERZO MILLENNIO (seconda parte)
25 dicembre 2021

Una sala gremita ed emozionata si prepara a ricevere il messaggio tanto atteso del santo Natale 2021 che racchiuderà le considerazioni del Cielo sull’anno passato e gli insegnamenti sul tempo venturo tracciando la via del nostro destino.

Dopo la straziante visione della sanguinazione, siamo tutti in attesa che il Segno arrivi in mezzo a noi per poterlo ringraziare, per poterci compiacere della Verità che manifesterà e per comprendere meglio quanto è accaduto nell’agognata nottata in cui ha vinto nuovamente sé stesso.

Cerchiamo di predisporci interiormente con le parole di chi sta preparando il suo arrivo. Parole che riporterò qui di seguito e che rappresentano un messaggio corale scaturito da chi incarna i volti dei vari settori dell’Opera. Volti che sostengono, appoggiano e generano progetti ispirati dal messaggio Dal Cielo alla terra e portano anime alla battaglia.

‘L’essenza della mia vita è cercare di onorare la vita di mio Padre e dare un senso al sangue che lui ha versato…e così cerco di tramutare i miei sentimenti in operatività con una associazione che avete abbracciato voi tutti che volete tradurre in operatività il messaggio ricevuto dal Cielo per alleviare le ferite degli ultimi’

‘La nostra presenza e il valore che ciascuno di noi ha nell’accompagnare il profeta Elia è importantissimo perché di fatto noi siamo una forza politica, siamo il popolo sovrano che lotta. Il profeta Elia è il profeta di Dio. Appoggiarlo e sostenerlo fa differenza. Dobbiamo prendere coscienza della fondamentale importanza che riveste difendere chi siamo: persone che hanno nel cuore un valore e che vogliono manifestarlo. Difendiamo questo valore da noi stessi perché il nemico più pericoloso che può farci perdere la strada è dentro di noi e si veste di arroganza, egoismo, superbia e competizione…Cerchiamo di essere noi stessi protagonisti della nostra vita e di essere quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo. Difendiamo e sosteniamo questo valore che abbiamo dentro perché questo farà la differenza anche nelle scelte che il Padre prenderà in futuro’

‘Noi siamo gli eretici di questa società e di questo tempo. Non ci piace nulla di questo mondo ma lottiamo dall’interno affinché cambi’

‘Per me qui ci sono dei giganti, coloro che hanno capito la Via e stanno esprimendo tutta la potenza ricevuta facendola fiorire. Noi siamo qui perché un uomo è stato scelto da Dio per manifestarsi in mezzo al mondo e quel corpo è il corpo di Cristo che si spezza ancora una volta per noi. Attraverso la sofferenza degli stimmatizzati ci viene offerta la redenzione e viene lavato il karma di chi abbraccia i valori cristici e quindi questo è un Segno di misericordia ma allo stesso tempo è anche un Segno della giustizia perché nessuno potrà dire io non sapevo e Giorgio è la realizzazione di questa profezia.

Auguro a tutti di poter mantenere viva dentro di noi l’anima di quell’energia, di quel momento e di quella realizzazione sperimentata di fronte al Segno vivente. Non facciamo che tra qualche tempo qualcuno possa dirci: ‘Cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?’ Noi dobbiamo ricordarci perché siamo venuti qui, capire cosa significa questo miracolo e perché accade ancora’

Giorgio Francesca
Dopo queste condivisioni, un istante di silenzio domina nella sala immediatamente squarciato da minuti di interminabili applausi in cui l’emozione di tutti si rivela. Applausi lunghissimi che sembrano un abbraccio in grado di sorreggere e alchimizzare ogni immagine delle ferite di Cristo che avevamo visto formarsi nel corpo di un uomo sofferente solo poche ore prima.
Un cuore unico che pulsa in quel suono prodotto dalle mani come a definire all’unisono l’intento superiore che ci vede li riuniti. In quell’applauso scrosciante c’è tutto l’affetto dei fratelli e la gioia di vedere il Segno che ce l’ha fatta ancora e cammina sorridendo e stando in piedi, cosa impensabile dopo le atroci sofferenze della notte…ma questo giorno è nuovamente un giorno di rinascita per lui che onora la venuta al mondo di Gesù Cristo leggendo il messaggio del Santo Natale:


DAL CIELO ALLA TERRA

SONO IO FIGLIOLI, ASCOLTATEMI E RICONOSCETEMI DA CIÒ CHE VI DICO!
GUARDATE I SEGNI NEL CORPO DEL MIO SERVO. ESSI SONO UN RIFLESSO DELL'IMMAGINE DEL MIO ESSERE FLAGELLATO E CROCIFISSO!
OSSERVATE E MEDITATE!
OGNI GIORNO IL MIO NATALE È COSÌ! COME L'IMMAGINE CHE VEDETE!
TUTTE LE VIOLENZE SUBITE TUTTI I GIORNI DAGLI INNOCENTI SONO IL MIO NATALE QUOTIDIANO.
VI VOGLIO BENE E VI AMO TUTTI, FRATELLI E SORELLE.
PRESTO QUELL'IMMAGINE DI QUANTO OGGI SOFFRE IL MIO SPIRITO A CAUSA DEI PECCATI DEGLI ESSERI UMANI SI TRASFORMERÀ IN UNA IMMAGINE VIVA DI GLORIA E DI POTENZA.
MOLTO PRESTO DISCENDERÒ DAL CIELO SULLE NUBI UNIVERSALI CHE I MIEI ANGELI DI IERI EXTRATERRESTRI DI OGGI PILOTANO E SARÀ
GIUSTIZIA!
GIUDIZIO!
CONDANNA PER GLI ASSASSINI DELLA VITA E RINASCITA PER I GIUSTI, I BEATI E I BUONI. RINASCITA NEL REGNO DI MIO PADRE CHE INSTAURERÒ ANCHE SULLA TERRA.
ATTENTI! ATTENTI!
MIO PADRE È GIÀ SULLA TERRA!
GRIDA CON VOCE TUONANTE TRAMITE IL SUO SERVO PRESCELTO, EGLI FA TREMARE I POTENTI CON L'ARTE E LA RIVOLUZIONE DELLA SUA GIOVANNA D'ARCO DI SEMPRE.
ATTENTI!
SIATE UNITI!
ASPETTATEMI E AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME IO VI HO AMATI.
PACE!
PER BOCCA DEL MIO SERVO VI BENEDICO.
SANTO NATALE.
PIANETA TERRA
25 Dicembre Anno Domini 2021. Ore 7:00
G.B.

‘In questa sanguinazione non si è presentato il Padre o i suoi angeli’ – ci dice – ‘ma prima che iniziasse è venuto a farmi visita Satana che mi ha salutato chiamandomi fratello. E mi ha detto che non ci sarebbe stato bisogno di lui in quella notte perché c’era già un suo alleato: me stesso.

Sarei stato io a decidere. Cosi mi ha detto Satana ed io ho risposto che noi non siamo fratelli, anche se il Padre che serviamo è lo stesso, perché lui deve obbedire per forza dato che il Padre glielo impone mentre a me il Padre lo offre’.

Cristo in croce

Giorgio ci mostra un quadro che riproduce le ferite e le percosse subite dal Signore Gesù Cristo nel suo corpo. Ferite che l’umanità tracotante continua a far rivivere alla vita e alla creazione e ci spiega di come l’artista si è avvicinato alla realtà di ciò che è stato fatto al Maestro dei Maestri.
E poi di nuovo eccoci proiettati in una nuova rivelazione, quella che ha scandito il Natale di quest’anno.
Sinfonia per un addio
‘Non voglio darvi un addio ma devo fare come la terra quando gira attorno al sole. Ogni giro che fa in un anno la terra si rinnova.
Si rinnova la terra, anche se gli uomini cercano di ferirla e si rinnova il sole.
Addio non significa la fine di tutto.
Addio significa ci vediamo da Dio’.
Il vecchio profeta del ventesimo secolo aveva rivelato al mondo colui che era il calice vivente della comunione cristica. Era il 25 dicembre 1989 e il calice dimorava nel corpo di un giovane uomo di appena 26 anni.
Oggi, dalla voce dell’antico vegliardo, il vessillo benedetto passa al calice della comunione cristica del terzo millennio che è donna e che rappresenta colei che ha il fuoco della giustizia di Dio impresso nel petto.
Un passaggio di consegne che giungerà a maturazione quando la rosa più pura sarà completamente ricolma del Padre che la abiterà stabilmente.
L’unione della nostra Opera si compie così intorno a lei.
sonia francesca
A Sonia Tabita

La gioia di esistere nell’unione ci condurrà alla mèta e il suo è un nome di donna. Una donna pervasa della forza di Dio che accompagna il segnato da Cristo nel mondo e scuote le vene dei potenti con l’impeto della Verità che rappresenta.

Il suo nome è Sonia Tabita, simbolo della nostra Opera, simbolo della società ventura e della Madre Terra che in lei rinasce, disvela la sua forza primigenia e si compiace.

Nata quando il Cielo ha incontrato la Terra, il suo spirito solare manifesta al mondo il calice vivente della comunione cristica. Un calice che abbraccia gli ultimi, i confinati, i sofferenti e i giovani che hanno nel fronte il segno della stirpe di Arat.

Sublime creatura ci conduce verso il regno promesso dando forza a chi ci indica la rivoluzione contro l’antico nemico.

In questo calice dobbiamo sugellare la nostra unione e portare i nostri talenti, la nostra disponibilità e i sacri frutti della Verità che è la vita.

Supportare, appoggiare, proteggere ed amare questa goccia d’amore di Dio è nostro dovere perché ella è la forza dell’unione nella gioia del nostro esistere insieme sotto le ali della grande aquila solare che ci porterà alla mèta.

Ti amiamo Sonia

Così lei ha risposto alla rivelazione del Cielo: ‘Padre io ti credo. Ho fede nel Padre e che tutto ciò che Lui manifesta attraverso di te è reale anche se ho difficoltà nel credere e nell’accettare che io abbia questo ruolo ma come tu hai detto, bisogna essere fragili per essere forti. Io sento di essere un simbolo per tutti perché ognuno dei ragazzi che è qui rappresenta quel calice vivente così come i bambini che sono tra noi’

‘Quando vivo delle battaglie e grido nelle piazze sento dentro una forte emozione...mi sento legata al pianeta intero, a tanti altri uomini, donne, bambini e creature di questo meraviglioso pianeta.

La mia è una battaglia per difendere la vita; una battaglia per difendere la vita in ogni sua forma: sentirmi legata agli esseri umani e ad ogni creatura che respira, vive e crea e da vita alla vita…cerco di immedesimarmi in ogni ingiustizia e in quest’armonia con la terra e la vita’

giorgio e sonia francesca
Questi attimi di eternità rimarranno per sempre impressi in noi.

 

LA VERITÀ CHE CI FA LIBERI (terza parte)
26 dicembre 2021

‘LA PRODIGIOSA NATURA DEL SIGNORE NON HA CONFINE: ESSA È MANIFESTA ATTRAVERSO TUTTO IL MONDO. TU PUOI CONOSCERLA, ANZI, PUOI VEDERLA PERSINO NELLE TUE MANI E CONTEMPLARE L’IMMAGINE DI DIO. CERCA UNA GUIDA CHE TI ACCOMPAGNI ALLE SOGLIE DELLA GNOSI, OVE CHIARA LA LUCE RISPLENDE, PURA D’OMBRA, OVE NEPPURE UN’ANIMA È EBBRA, MA TUTTE SOBRIE, SONO SVEGLIATE DAL LORO DELIRIO E HANNO GLI OCCHI FISSI SU COLUI CHE VUOLE ESSERE VEDUTO. DIO NON IGNORA L’UOMO, ANZI, EGLI LO CONOSCE INTERAMENTE ED APPIENO E, LA SUA VOLONTÀ, CONSISTE NELL’ESSERE ANCH’EGLI BEN CONOSCIUTO DALL’UOMO’

Questi sono gli insegnamenti che il Cielo ci ha concesso di udire la mattina del 26 dicembre:

Sulla sanguinazione delle stimmate avvenuta il 24 dicembre

Avevo una fortissima paura di deludere il Signore. Il Padre mi aveva chiesto di sanguinare ma dopo 32 anni sento il mio corpo stanco e debilitato. Sento il corpo in balia della misericordia di Dio che mi tiene in vita. Temevo di non farcela e se così fosse stato il Padre mi aveva già detto che mi avrebbe sostituito. Così mi ha ricordato che io sono solo uno strumento e un servo. Che possiate prendere di insegnamento questo anche voi. Se non avessi obbedito al suo volere sarebbe stato costretto a sostituirmi ed avrebbe fatto parlare anche le pietre, se mi fossi tirato indietro. Così ho vissuto questa sanguinazione con paura di non farcela ma poi mi sono ripetuto: ‘Io amo il Signore e voglio obbedirlo’. Avevo terrore quando è arrivata la sanguinazione. Non ho avuto visioni di Cristo, della Madonna o visioni di Luce. Sentivo però la presenza di Cristo che è sempre con me quando sanguino.

L’unica visione che ho avuto è arrivata prima che sanguinassi ed era Satana…Quando si aprono le ferite delle mani il dolore è fortissimo, mi ostino, cerco la forza e mi ripeto che ce la farò. Quando vivi questo fenomeno così particolare, se decidi di tirarti indietro il fenomeno stesso sparisce. Quindi ogni volta lotto contro me stesso per dire che ce la posso fare e quando vedo le mani sanguinante, le ferite sui piedi e il costato che si aprono mi dico ‘ce l’ho fatta’. Mi metto a piangere e ho dolori fortissimi. Passa qualche minuto e poi riesco a chiamare chi mi è vicino e poi voi. Il dolore è più forte quando vengono le persone a vedermi. Più persone vengono e più io sono crocifisso perché il Signore vuole mostrare la sofferenza a coloro che ne hanno bisogno. Più l’altra notte passavano le persone davanti a me e più agonizzavo ma questa è la mia gioia ed è parte del disegno. Non dovete pensare che sia un male per me perché questa è prassi per tutti gli stimmatizzati. Questo è ciò che ho vissuto e io sono felice.

Dopo la sanguinazione mi sento rinato come questa mattina perché sento che c’è il Signore. Anche se per la verità non comprendo perché non è razionale ciò che mi accade, io desidero fare solo la sua volontà... pensavo che questo ciclo legato alle stimmate si trasformasse e subisse un’evoluzione e invece questo segno è costante…Non so perché è così o meglio lo so ma capisco che non è logico chiudermi in una stanza e poi vedere queste ferite che si aprono con sofferenza ma è parte di un disegno. Dico a me stesso di convincermi che è parte di un disegno. Vedo che questo segno dà gioia, guarisce le persone e quindi supero questa prova...C’è una mano che muove un ferro arrugginito e penetra nelle mie ferite e mi fa scoppiare le vene e forma questa moneta di sangue vero e tutti quei dolori che ricordano il ragazzo crocifisso. Le visioni che ho e i messaggi che ricevo non rientrano in una logica ma queste stimmate sono il nostro segno, il messaggio che Cristo è con noi e sono anche il nostro scudo.
Se il Padre vuole togliermele è Lui che dovrà decidere, non io. Questo è ciò che sento

Giorgio Helios
Sul ritorno di Cristo

Quando Cristo tornerà non ci sarà più la sofferenza che avete visto nel suo corpo in quel dipinto. Quando ritornerà il Maestro questa volta sarà occhio per occhio, dente per dente. Sarà giustizia. Anche perché se tornasse con l’amore finirebbe di nuovo come è andata 2000 anni fa. Lo metterebbero in un manicomio, farebbero su di lui esperimenti per capire come riesce a guarire e resuscitare i morti ed userebbero tutto questo come arma. La seconda venuta di Cristo sarà giustizia… Io amo la giustizia e sono in questo mondo per la giustizia

Sulla libera obbedienza al Padre

Mi impongo di obbedire al Padre. Non desidero altro. Nemmeno voglio esistere perché io so chi è il Padre. Se lui mi dice ‘tieni le stimmate’ io le tengo. Mi ha detto di seguire alcuni giusti e obbedirli nella loro materia e io lo faccio. Voglio fare solo quello che dice il Padre. Se un giorno mi chiede l’impossibile io lo farò. Desidero fare solo ciò che dice Lui. Non voglio deluderlo. Non voglio libero arbitrio, voglio solo obbedire a Lui, a mio Padre Adonay.

Mi disse di fare antimafia e mi sono innamorato di quello che mi ha detto.

Mi terrorizza quando devo fare delle scelte. Combatto contro me stesso.

C’è una parte di me che ha capito chi è questo essere e che sa che posso raggiungere le alte vette della conoscenza solo se mi annullo. Non voglio libertà voglio solo obbedire a mio Padre Adoniesis. Questo è il fine della mia vita.

Talmente sono convinto dell’obbedienza che gli devo che se un giorno il Signore dovesse dirmi che questo è un inganno e che mi sono sbagliato, io risponderei così: ‘Signore non ho fatto del male. Ho obbedito all’amore!’. Preferisco che il Signore mi dica che mi sono sbagliato ma che ho amato tutti e che mi mandi in purgatorio piuttosto che andare in paradiso con libertà e discernimento. Preferisco essere obbediente all’amore, al Padre, o chiamalo come preferisci.

Ho ragione di credere che sto obbedendo al Padre.
Possiamo vincere la guerra contro il male solo se siamo obbedienti al volere del Padre. Possiamo rivedere questo concetto di obbedienza in un mondo migliore quando saremo più evoluti ma ora non voglio nessuna libertà. Ora la libertà del pensiero non mi serve. Mi serve solo obbedire ad una volontà superiore che è la meta e il nuovo regno.

Sul momento che viviamo

Oggi è il momento in cui il regno del male è più forte. L’ora delle tenebre quando è stato crocifisso il Signore è stata superata perché oggi sono molte più le tenebre. Dobbiamo obbedire! Oggi non c’è più tempo di razionalizzare. Devi dire si o no. Vi ho rivelato che combatto contro di me quando devo sanguinare perché ho questa sofferenza ma voglio vincere e voglio combattere contro le mie paure per superare me stesso

Sulla libertà degli uomini

La libertà dell’uomo della terra è liberticidio, anarchia e bestemmia, mentre la mia libertà è servizio, amore, obbedienza al Padre, altruismo. Sono libero di dire si o no al Padre ma vinco me stesso dicendo ‘fai ciò che vuoi Padre’. Io voglio abbattere la volontà umana per abbracciare solo la libertà divina di obbedire. L’obbedienza cosciente ci fa evolvere continuamente.

La tribù di Davide

La nostra tribù è quella di Davide che è anche la tribù di Gesù, di Giovanni l’Apostolo e del Battista.
La tribù di Davide era quella che veniva dall’Atlantide ed aveva la genetica GNA.

Sul futuro della nostra confraternita

Sono nella società come giornalista ma io vivo per voi. Mi sono estraniato dalla società. Non mi interessa cosa accade all’umanità. Io sono qui per preservarvi. Fate ciò che vi dico. Vivete serenamente le catastrofi e quello che verrà tramite ciò che vi dirò. Proteggiamo e appoggiamo Sonia e i ragazzi che devono gridare nel mondo.
Saranno proprio i segni forti che la società riceverà che risveglieranno le anime.

Ora io vi sto iniziando. Dovete pensare che la vostra opera ancora non è iniziata e che inizierà quando accadranno delle catastrofi così anomale e innaturali che la gente verrà a cercarvi in ginocchio e vi chiederà aiuto. Se quelle persone non hanno avuto una certa sensibilità voi gli dovrete dire che per loro è troppo tardi perché dovevano pensarci prima. Questo farete! Farete giustizia.

Saranno gli eventi a decimare coloro che sono duri di collo e a risvegliare tutte le persone sensibili. Quando accadranno catastrofi si avvicineranno a voi centinaia di persone sensibili. A chi verrà da voi per paura ma prima vi denigrava direte che è tardi e che la morte ormai lo attende. Se queste persone hanno bambini per loro misericordia le accoglierete.
Devo abituarvi a questo perché non so se io ci sarò ancora.

I prossimi 7 anni sono cruciali per tutti e anche per la mia permanenza in questo mondo. Quindi dobbiamo lavorare. Sono pochi anni in fondo. Prima degli eventi finali ci vuole questo tempo di preparazione. Nel frattempo accadranno cose grandi ed eventi ma le catastrofi e i segni grandi che sconvolgeranno il mondo li prevedo alla fine di questa decade.
Io so che ho poco tempo e devo correre come un pazzo. So che devo lavorare nella giustizia, fortificarvi, crescere i giovani.
Noi diventeremo negli anni una forza politica, sociale e spirituale molto potente. Non ve lo dimenticate mai! E la potenza non ci arriverà dal denaro come è per tutti coloro che appartengono al mondo. La potenza ci arriverà dai segni in cielo e in terra perché le persone si avvicineranno a noi per paura, perchè vorranno salva la vita ed io vi dovrò preparare con discernimento a capire a chi indicare il percorso per salvarsi la vita e a chi no. A chi ci ha derisi, buggerati e perseguitati dovremmo chiudere la porta, mentre chi è sensibile, chi prima non sapeva, chi ci rispettava ma non capiva o non ci conosceva, noi apriremo la porta.
Io vi devo insegnare questo.

Sulla morte seconda

Non aspettate che Cristo torni e condanni alla morte seconda. Essa è scattata quando Cristo ha detto ‘tutto si è compiuto’. Da quel momento il Padre gli ha detto di presentarsi solo a coloro che gli hanno creduto ed ha proiettato l’umanità nel buio totale. Gesù non si è fatto vedere da Tiberio, non è andato a Roma, non ha detto al mondo che è il Figlio di Dio. Ogni tanto il Padre ha mandato nel corso delle epoche filosofi e messaggeri per mantenere vivi i chiamati e gli eletti. Ma Cristo non si è più mostrato all’umanità. Egli ha raccomandato i suoi al Padre affinchè potessero predicare il Vangelo nel mondo per la redenzione di molti ma non di tutti. La maggior parte dell’umanità sta facendo la morte seconda.

Cos’è la morte seconda

Quando sentite la gioia abbracciando un fratello è perché vi sentite diversi dagli altri e percepite che siete vivi mentre il mondo sta facendo la morte seconda. La morte seconda è lo spirito che vive nella materia senza conoscenza. È lo spirito che vive ignorando nel materialismo, nella lussuria e nell’egoismo.
La morte seconda è la cosa peggiore che possa capitare a chiunque. È l’ignoranza, è il non sapere.

Quando tornerà Gesù, Egli non darà la morte seconda perché già l’umanità la sta vivendo. Voi non dovete strapparvi i capelli perché non si risvegliano moltitudini di anime. Dovete comprendere che è il Padre che non lo vuole. Noi dobbiamo fare solo ciò che vuole il Padre e il Padre non vuole la salvezza degli uomini. Curate i vostri fratelli e coloro che si avvicinano alle arche e fate la volontà del Padre.

Dovete prendere coscienza di questo: il Padre vuole risvegliare solo quelli che Suo Figlio gli ha raccomandato, il resto li vuole lasciare nella morte seconda. Ciò non vi deve inorgoglire.
Il nostro dovere è cercare chi ha bisogno e risvegliarlo. Dobbiamo cercare gli eletti che sono gli ultimi, coloro che non hanno voce, i rivoluzionari, i ribelli, coloro che danno la vita per il prossimo e lottano per i diritti umani. Loro sono gli eletti.

Il maligno vuole uccidere tutti i rivoluzionari che portano un messaggio potente perché teme che risveglino gli eletti.

Alle manifestazioni che facciamo non ci sono intere città perché quelle città hanno cittadini che stanno facendo la morte seconda e quindi non devono essere li. Alle nostre manifestazioni deve venire chi è risvegliato perché la rivoluzione la faremo noi!

Sulle catastrofi che si abbatteranno sull’umanità

Le catastrofi del Padre sono un atto di amore e non un atto di crudeltà. Solo un oceano e delle catastrofi possono risvegliare le persone. Questi eventi apocalittici sono un atto d’amore del Padre perché solo quando muoiono persone si sviluppa in noi la solidarietà e si risveglia in chi sta dormendo l’amore. Cristo mi ha promesso che ci saranno dei segni potenti che permetteranno alle anime di avvicinarsi a Lui. I segni catastrofici sono quindi degli atti d’amore. Se non accadesse nulla di quanto profetizzato, sarebbe il più grande atto di giustizia che il Padre potrebbe fare. Anche noi ci perderemmo. Sarebbe un castigo del Padre ma le cose accadranno e saranno terribili e si risveglieranno tante anime.

Sui buchi neri e i buchi bianchi

Il buco nero è una porta dimensionale. La sua funzione secondo la scienza della quarta dimensione è quella di essere una porta dimensionale che permette alle astronavi e alle civiltà extraterrestri di passare di galassia in galassia, da cosmo a cosmo perché le distanze sono cosi enormi che, anche superando la velocità della luce, sarebbe troppo lento il tempo che ci vorrebbe per viaggiare nello spazio. Quindi l’Intelligenza Cosmica ha creato ammassi di agglomerati di energia chiamati buchi neri che passano tramite questa porta dimensionale per viaggiare alla velocità del pensiero. La confederazione non è riuscita e non riuscirà mai a costruire una nave che viaggia alla velocità del pensiero perché si disintegrerebbe. I Geni Solari possono viaggiare alla velocità del pensiero ma con il loro corpo proiettandosi. Se Adoniesis dal sole vuole andare su Andromeda si proietta senza bisogno dell’astronave. Se invece la confederazione vuole andare su Andromeda con l’astronave deve usare necessariamente i buchi neri. Questa è quindi la loro funzione.

I buchi bianchi invece sono i soli e le stelle definiti così dalla scienza extraterrestre. Per meglio dire, non sono dei buchi ma degli agglomerati di energia vivificanti.
I Geni Solari viaggiano nel cosmo ma sono luce e si proiettano direttamente ovunque vogliono.

Sulle stimmate

La manifestazione delle stimmate negli stimmatizzati riproduce il rito del Sole, Cristo, che scende sulla terra.

Sulla donna

Lei è il calice della comunione cristica del terzo millennio. È la donna che ci ha dato la forza. L’annunciatrice dell’apocalisse e del ritorno di Cristo è donna. È lei che annuncia il ritorno di Suo Figlio E noi collaboriamo con lei. La rivoluzione oggi è donna e trascina l’uomo, non il contrario. Se oggi ci fosse Gesù sceglierebbe 12 donne e non 12 uomini.

Il Padre manifesta il tao in questa dimensione attraverso l’uomo.

In altre dimensioni è androgino. La vera natura di Dio è androgina’
…………………..

Ai miracoli che hai fatto nel silenzio

Alle vite che erano in attesa della Luce e che hai salvato

Alle sofferenze che ti sei preso

Alla gioia che ci hai donato

All’amore che ci hai riversato

Alla resistenza che vivi e che porti nel tuo corpo

Alla giustizia che c’hai insegnato

All’attenzione che dedichi a ciascuno di noi ogni giorno

All’Amore più grande di tutti gli amori

Nacque al mondo un Sole e noi lo abbiamo incontrato ed ha incendiato i nostri cuori e ci ha portati al Dio vivente ed ora regna in noi, che nei nostri piccoli Getsemani e nella vita lo ricerchiamo per rinascere in te e santificare l’ideale che ci ha generati

Con amore e profonda gratitudine verso di te Giorgio, strumento del Padre, del Figlio e del Santo Spirito

Francesca
29 Dicembre 2021

Allegati:

- 3-12-21 Verità cosmiche e infinite
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/9258-iniziazioni.html

- 25-11-21 Il Contatto: Vivere con gli extraterrestri
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/9254-il-contatto-vivere-con-gli-extraterrestri.html

- 12-11-21 Morire al mondo per rinascere nell’idea solare
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9246-morire-al-mondo-per-rinascere-nell-idea-solare.html

- 30 anni: Atti di un cronista al servizio degli Esseri cosmici
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2020/8403-30-anni-atti-di-un-cronista-al-servizio-degli-esseri-cosmici.html

- 11-10-21 Così ha parlato Adoniesis
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9214-cosi-ha-parlato-adoniesis.html

- 15-09-21 La forza della Fede nella causa
https://www.thebongiovannifamily.it/messaggi-celesti/2021/9192-la-forza-della-fede-nella-causa.html

- 17-08-21 La nostra eterna realtà in mezzo a voi
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2021/9165-negli-ultimi-del-mondo-incontriamo-il-dio-vivente.html

- 5-08-21 Il Calice vivente della Comunione cristica
https://www.thebongiovannifamily.it/francesca-panfili/9170-il-calice-vivente-della-comunione-2.html

- 27-06-21 Servire Dio e fare la Sua volontà
https://www.thebongiovannifamily.it/francesca-panfili/9116-servire-dio-e-fare-la-sua-volonta-2.html

- 24-06-21 L'amore per la Fede e l'Opera
https://www.thebongiovannifamily.it/francesca-panfili/8998-l-amore-per-la-fede-e-l-opera-2.html

- 12-09-20 Innamorarsi della donna amata: L’opera
https://www.thebongiovannifamily.it/cronache/cronache-dalle-arche/cronache-dalle-arche-2020/8684-innamorarsi-della-donna-amata-l-opera.html

- Raggi di Luce Solare. Dialoghi tra l’umano e il divino. Scritti di Francesca Panfili
https://www.thebongiovannifamily.it/francesca-panfili.html