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ISRAELE SOLLECITA NUOVI AIUTI MILITARI DAGLI USA
Israele potrebbe richiedere altri 20 miliardi in aiuti militari dagli Stati Uniti, alla luce dei mutamenti in atto nel mondo arabo: questa la richiesta avanzata dal ministro della difesa israeliano Ehud Barak in una intervista al Wall Street Journal del 7 marzo.
Il ministro israeliano, una delle figure più eminenti della classe dirigente dello Stato ebraico, ha affermato che i cambiamenti nella regione "vanno nella direzione giusta" e che Israele non ha nulla da temere dal "movimento delle società arabe verso la modernità". Resta tuttavia il pericolo che Iran e Siria potrebbero non essere toccati da questa tendenza.
Inoltre, Barak ha sottolineato che alti funzionari egiziani gli hanno detto che il nuovo governo egiziano potrebbe mutare il suo atteggiamento nei confronti dello Stato ebraico se non venissero fatti seri tentativi di arrivare ad un accordo con i Palestinesi.
Anche per tali ragioni, nonostante non vi siano immediate minacce alla sua sicurezza, Barak ha dichiarato nell'intervista: "la questione dell'aiuto militare qualitativo [un termine con cui si intende la fornitura di armamenti di ultima generazione, N.d.A.] a Israele diventa ancor più essenziale per noi, e io credo che lo sia altrettanto per gli Stati Uniti. Potrebbe essere saggio investire altri 20 miliardi di dollari per incrementare la sicurezza di Israele per almeno la prossima generazione" aggiungendo: "un forte, responsabile Israele potrebbe diventare un elemento di stabilità in una regione così turbolenta".
Barak ha proposto una ripresa dei negoziati sulla base di uno stato palestinese provvisorio, vale a dire con frontiere temporanee, idea sempre respinta dai Palestinesi, affermando che un accordo più completo potrebbe seguire poi a breve distanza di tempo. In tal modo, sia Israele che l'eventuale Stato palestinese rimarrebbero gli unici Stati al mondo privi di frontiere chiaramente delimitate internazionalmente.
di A.T.
Pubblicato il 08 Marzo 2011
Clarissa.it