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L'anticristo e il popolo ebraico
L'anticristo non è una persona, quello che tira i fili al di sopra di tutti gli anticristi è il diavolo che manipola la mente di questi grandi potenti, del potere d'oriente e del potere d'occidente. Nel momento in cui ritorna Gesù, l'anticristo potrebbe anche identificarsi in una persona, ma ciò che conta è che quando i due testimoni smaschereranno il suo volto non è che riveleranno il nome di un essere specifico ma riveleranno il potere che muove quest'uomo, o questa serie di uomini. Quindi non è una persona l'anticristo ma "il potere" nascosto che si concentra dietro a quella o a quelle persone. Potrebbe essere l'uomo più ricco del mondo, perché no? Il presidente di un consiglio di amministrazione di potenti, ma lui sarà solo il simbolo ...  la globalizzazione è l'anticristo, la guerra preventiva è l'anticristo, la giustificazione della costruzione di armi nucleari è l'anticristo ... facciamo la guerra ai terroristi, questo è l'anticristo ... il potere d'Israele è l'anticristo ... io sono ebreo e porto la stella di Davide sul collo, un medaglione originale che viene dalla Palestina di 2000 anni fa, per questo posso parlare ai miei fratelli ebrei, al mio popolo antico, e criticarlo, le bombe atomiche di Israele sono l'anticristo, coloro che hanno costruito il primo missile nucleare sono l'anticristo. Ecco perché accuso i miei fratelli ebrei, come il profeta Isaia, come il Battista che diceva: "Siete disubbidienti, Dio vi castigherà!". E Dio li castigherà servendosi dei nemici del suo popolo, è successo sempre così, si è servito degli egiziani, dei filistei, di babilonia ... questa volta si servirà dell'IRAN. Ottocento milioni di Arabi hanno circondato Israele ... io sono giudeo ma se il mio popolo disubbidisce al Padre Adonay, desidero che venga castigato così come è avvenuto per Sodoma e Gomorra, come è avvenuto con il Diluvio Universale e come avverrà quando il Cristo ritornerà, mentre desidero che i miei fratelli ebrei quelli puri, quelli buoni, quelli giusti siano salvati. Io riconosco in Abramo mio Padre, in Mosè mio Padre, in David mio Padre, ma Gesù è il mio Re. Purtroppo siamo duri, siamo molto attaccati ancora alle cose materiali, al potere, siamo razzisti, fascisti, omicidi, avidi di potere... vedi quello che hanno fatto in Palestina? Quel popolo desidera vivere tranquillo in un pezzo di terra e per cercare di ottenere quel suo diritto lancia quattro razzetti, perché di questo si tratta, verso la terra d'Israele, ma cosa fa  Israele? In tutta risposta manda loro l'intera potente flotta a distruggere un intero popolo a Gaza, questo fa il popolo eletto da Dio. E' come se vai in Sicilia e stermini tutti i siciliani per debellare la mafia, ti pare una cosa sensata? Loro ragionano così. Allora bisogna cambiare ma nessuno di noi ha il potere di farli cambiare, c'è un Signore però che si chiama Adonay, che è lo stesso Adonay che loro adorano, che gliela farà pagare molto cara, se non ci sarà un ravvedimento, Israele avrebbe potuto governare il mondo intero per i talenti che ha, per i valori che ha, per questo era stato scelto come popolo di Dio, per la genetica, per l'amore, ma se si continua a disubbidire il Padre Adonay non sarà tenero con lui. Voglio precisare comunque che Israele simbolizza l'umanità e quando Gesù nel Vangelo dice: “I figli di Israele” si riferisce al mondo. 

Gli arcangeli solari
Sette sono gli arcangeli e sono tutti Asthar Sheran, che significa “Capo Santo”. Io conosco due di loro, ho conosciuto Gabriele e Michele, sono due Esseri che si somigliano tanto e sono degli Esseri di Luce, che vengono con queste straordinarie astronavi. Pensa un po' che bestemmia ho detto ...

La manipolazione degli insegnamenti di Cristo e l'importanza dei Vangeli
Si è vero, nei diversi concili la chiesa ha manipolato, omesso e modificato troppe cose come la reincarnazione, l'eternità dello spirito, la dannazione eterna che non esiste, la vita nel cosmo, il ritorno del Cristo con potenza e gloria ... lo hanno fatto per ragioni politiche, per ragioni spirituali, per poter avere il controllo sulle anime, per il potere temporale, sono vari i motivi. Ma nonostante tutto anche se la bibbia ha subito delle manipolazioni,  i quattro Vangeli canonici hanno sufficientemente riportato l'insegnamento del Maestro Gesù Cristo. L'ultima cosa che mi resta da fare in questa vita è quella di scrivere il quinto Vangelo che non riporterà nessuna novità, ma che spiegherà, così come ho cercato di spiegarlo oggi, ciò che Gesú ha detto, portando i suoi insegnamenti sul piano della logica moderna. Quando Gesù disse: "Le stelle del cielo cadranno sulla Terra" (Marco cap.13 vers.25) spiegherò che Gesù parlava delle astronavi che discenderanno sulla Terra, quando Gesù disse: "Ed allora vedrete il segno del Figlio dell'Uomo" spiegherò che Lui parlava di una grande Croce nel Cielo che sarà come questa che vedete ... e quando disse: "La casa del Padre  mio è fatta di molte dimore" (Giovanni cap.14 vers.2). spiegherò che Lui parlava di altri pianeti nel cosmo ... Lui desidera che io faccia questo ...  Posso spiegare il vangelo perché Gesù mi ha dato, seppur indegnamente, questa grazia.

Tornerà come un ladro nella notte
So che questo è il tempo della venuta di Cristo, quindi asteroidi, catastrofi, maremoti, terremoti, fame, pestilenze, guerre, tutti sono segni che ci annunciano la Sua venuta ed è lí che dobbiamo stare più attenti, perché ci faremo tentare dalla paura, paura di non avere più niente, paura di morire, paura di tutto ed invece dobbiamo avere fede, perché Gesù ci ha detto: “Nessun pelo dei vostri capelli perirà” (Luca cap.21 vers.18).
Voi pensate che forse io esagero quando parlo di questi tempi prossimi, invece vi voglio ricordare che dovete stare attenti perché Gesù nel Vangelo dice tutto e vi avverte, vi avverte quando dice: “State attenti in quei giorni, perché sarete dissuasi dalle cose materiali, perché il figlio dell'uomo verrà quando nessuno l'aspetta, nemmeno voi ... ” (Luca cap.21 vers.34 - Marco cap.13.). E infatti chi aspetta Gesù oggi ? Anche noi a volte, presi dalle nostre cose quotidiane, non pensiamo che Lui potrebbe arrivare da un momento all'altro, ed  invece arriverà proprio così, magari mentre siamo a casa, o mentre siamo in banca, o mentre siamo a scuola, o mentre siamo a divertirci, o mentre stiamo aiutando qualcuno, ma ciò che conta è che ci facciamo trovare con le mani ben salde sull'aratro, che significa tenere sempre dentro il cuore Lui, il Cristo, mentre siamo attivi nella Sua Opera  ... certo se Gesù dovesse ritornare mentre stiamo rubando, siamo fregati ... se Gesù dovesse ritornare mentre stiamo facendo del male a qualcuno, siamo fregati, anche se abbiamo fatto del bene fino a poco prima ... Il Signore ci dirà: “Mi dispiace ... non potrai venire nel regno dei cieli”... Invece quello che fino a ieri aveva rubato e quel giorno si pente  chiedendo perdono a Dio e dandosi completamente ad una delle Sue cause nel mondo, il Signore arriva e gli dice : “Bravo figliolo ti sei pentito e per questo ti perdono, vieni con me nel mio Regno”. Quindi per evitare questo, perseveriamo sempre nel bene e non mi riferisco ai nostri peccati perché Gesù un giorno ci può trovare mentre stiamo avendo una debolezza umana, una debolezza della carne, o mentre ci stiamo bevendo un bicchierone di birra, o mentre ci siamo presi qualche giorno di vacanza, quando invece avremmo dovuto non smettere neanche un minuto di predicare e lavorare nella Sua vigna, allora magari ci darà uno schiaffetto e ci riprenderà ma poi ci dirà: “So che mi sei stato fedele, so che domani avresti continuato a fare ciò che hai fatto fino a ieri e quindi ti perdono”.
Ci dobbiamo far trovare pronti e soprattutto con la fede salda in Cristo e nell'opera. In modo che quando arriverà e ci chiederà: “Cosa stai facendo figlio mio?” Noi potremo rispondere: “Maestro mio, sto aiutando i Tuoi bambini” ... “Sto servendo la missione di Madre Teresa” ... “Sto appoggiando i Tuoi giusti a lottare contro la mafia” ... “Sto risvegliando le anime alla Tua Verità” ... “Sto lavorando per la difesa dell'ambiente” ... Questo è ciò che dobbiamo rispondere. Chi invece sarà impegnato ad ingannare il prossimo, a cercare di avere sempre più potere, a pensare ai costosi abiti da acquistare, ad essere indifferente a ciò che sta accadendo nel mondo, sarà castigato severamente. Anche i poveri che non hanno avuto fede saranno castigati severamente perché il Cristo dirà loro: “Il messaggio era per voi, per la vostra liberazione, io sono venuto a liberare voi non sono venuto a salvare i ricchi e se neanche voi mi credete cosa faranno tutti gli altri? Ecco perché i primi a perire sarete voi che  non avete avuto fede e non mi avete aspettato” ... Attenzione quando dico credete non parlo di religione, parlo di insegnamenti, di valori, perché uno può essere musulmano, buddista, può seguire Krishna, questo non è importante,  sono importanti gli insegnamenti Cristici che Gesù Cristo e i profeti venuti nel corso dei vari millenni della storia dell'umanità ci hanno trasmesso.

I poveri di spirito
Sulla terra sono incarnati esseri poco evoluti, medio evoluti, e molto evoluti, è una gerarchia, è normale... Gesù diceva: "Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo cap.5) . Il Maestro ci vuole dire:” beato quell'uomo che ha poca evoluzione spirituale ma che possiede la fede, perché anche se non intende le sottigliezze spirituali perché gli manca quella preparazione interiore e perché non ha sufficiente conoscenza, così come l'avete voi, si affida a me che sono il Cristo.  Invece voi che siete ricchi di spirito, che conoscete tutte le leggi, che siete evoluti e mi rifiutate o vi fate attrarre dalla materia sarete condannati.” Quindi il Maestro perdona il povero di spirito che si può far attrarre dalla materia ma Lo riconosce e quindi lo premia con il nuovo regno mentre invece non perdona il ricco di spirito che ha un’alta evoluzione spirituale e che accetta la tentazione della materia rinnegando la Verità che conosce e della quale è consapevole.
L'uno sbaglia perché non sa, l'altro sbaglia perché vuole sbagliare.

Il Regno di Dio sta dentro di voi
Quando il Cristo ti dice che il Regno di Dio sta dentro di te, ti sta dicendo che il tuo spirito non è nato dalla carne, il tuo spirito procede da Dio, quindi una parte di Lui, del suo Regno vive dentro di te, devi solo scoprirlo. E come lo scopri? Lo scopri quando realizzi che il Regno di Dio è l'amore, la giustizia, l'umiltà, la fratellanza, la tolleranza, l'armonia, l'equilibrio, la concordia, la tenerezza, l'adorazione, il rispetto delle leggi universali. Se realizzi questi valori vivendoli con il tuo prossimo ecco che conoscerai il Regno di Dio  dentro di te.

La disponibilità
Un giorno mentre Gesù rientrava a Gerusalemme avendo fame si avvicinò ad un albero di fico sperando di trovare dei frutti maturi ma vedendo che l'albero aveva solo tante foglie il Maestro si arrabbiò e disse all'albero: "Fico maledetto da te non nascerà più niente" e il fico si seccò all'istante. Pietro che aveva più coraggio degli altri a dire ciò che pensava e a chiedere spiegazioni al Maestro, gli chiese: “Maestro ma hai visto che questo si è seccato proprio?”. E Gesù gli rispose: “Se avete fede anche solo come un granello di sale dite a quella montagna: -Spostati!- e quella si sposterà” (Marco cap. 11 vers. 12) .
Un insegnamento immenso quello che ci trasmette il Maestro con questa parabola che abbiamo inteso per quanto riguarda la fede, ma perché Gesú fa seccare il fico che non aveva dato frutto, se quella non era la sua stagione?
E' un simbolo spettacolare, straordinario, sarete in pochi a capirlo se non vi immedesimate in questo concetto. Qualsiasi cosa vedeva Gesù, per Lui era la vita che si manifestava, parla alla pianta che non dà frutto come ad un essere individuale, la pianta per Gesù è una persona, quindi siccome Lui è il Figlio di Dio vuole dire a quell'essere vivente che deve essere sempre disponibile per il Signore, anche quando non è il tempo, anche quando non è matura, anche quando non lo sa fare, quindi l'insegnamento è “la disponibilità”. Il Maestro sacrifica quella pianta per dire agli apostoli: "Quando io vi chiamo perché ho necessità di voi, voi dovete essere disponibili, sempre” ...  Gesú dice che aveva fame ma in realtà Lui voleva dare un grande insegnamento infatti in un altra parte del vangelo i suoi apostoli vedendolo digiunare da giorni gli chiedono: “Ma perché non mangi?” E lui risponde loro: “Io mi nutro di un pane che voi non conoscete. E' chiaro quindi che in quella situazione Lui voleva insegnare la "disponibilità" ...  Quando Lui ci chiama dobbiamo essere pronti a risponderGli: “Si maestro, eccomi, sono qui”, anche se ci troviamo nelle situazioni più particolari ... mia moglie sta partorendo ... mio figlio sta male ... il lavoro ... ecc ... perché affidiamo in quel momento il nostro caro o quella situazione a Lui. Lui premia la disponibilità”.

Dopo la pausa per la cena ci ritroviamo ancora insieme per ricevere nuove perle di saggezza, incontro che prosegue anche nel pomeriggio del giorno seguente.

“Vi voglio ringraziare per essere venuti qui oggi, avete fatto tanta strada per venire a trovarmi, è un sacrificio quello che avete fatto ma non vano, anziché oggi andare al mare, in discoteca, a ballare, siete venuti qui ad ascoltare questa voce che grida nel deserto dell'umanità. Ma vi voglio dire che questa chiamata alla quale avete risposto, non è la mia  ma è di Cristo, non perché io sia il Cristo, io sono solo un suo messaggero. Gli angeli di Cristo e Cristo stesso mi hanno raccomandato di annunciarvi la sua venuta, mi hanno raccomandato di parlarvi del vangelo ma mi è rimasta un altra cosa in sospeso e ve la voglio dire ora, prima di andare a letto.
Vi racconto un’altra parabola di Gesù: “Il padrone di una vigna esce nella piazza di mattina presto e vede tanti giovani sbandati, mosso da pietà perché vedeva quei ragazzi senza fare niente e senza lavoro dice loro: “Che fate qua?” Ed essi rispondono: “Stiamo aspettando”. Il padrone quindi decide di far loro una proposta: “Vi do io il lavoro ... andate subito a lavorare nella mia terra, vi pagherò una moneta al giorno, siete d'accordo?”. “Se siamo d'accordo? Siamo felici!” Rispondono. E soddisfatto per la risposta dei ragazzi rientra in casa. Verso sera il padrone della vigna esce nuovamente e ritrova nella piazza altri giovani: “Che fate qui senza fare niente?”  domanda loro e continua: “E' possibile che non abbiate un lavoro? State qui nella piazza a sperare che qualcuno vi aiuti?”. E i ragazzi rispondono: “E' che nessuno ci dà un lavoro e ci paga la giornata!”. E anche a loro il padrone della vigna risponde: “Va bene vi prendo io, volete lavorare con me?”. “Certo che vogliamo lavorare con te!” gli rispondono i ragazzi. “Allora andate a lavorare e sbrigatevi perché è rimasto poco tempo è quasi sera”. Finita la giornata di lavoro, i due gruppi di giovani vanno a riscuotere le monete guadagnate. Il padrone paga una moneta a ciascun giovane del primo gruppo che aveva lavorato dalla mattina presto e paga anche una moneta a ciascun giovane del secondo gruppo che aveva lavorato solamente l'ultima ora. Il primo gruppo avendolo saputo si lamenta con il padrone: “Perché padrone hai pagato a quei ragazzi le stesse monete che hai dato a noi se loro hanno lavorato solamente un'ora e noi tutto il giorno?”. E il padrone risponde loro: “Ma cari giovani miei,  non avevamo forse accordato con voi una moneta per ciascuno? Per cui quale torto vi ho fatto? Ed in quanto agli altri giovani vi dico che di ciò che è mio faccio quello che voglio, per cui vi domando: perché dovrebbe darvi fastidio il mio essere buono e generoso con gli altri?”. Il Maestro dopo aver raccontato la parabola aggiunge: "Gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi, molti sono i chiamati e pochi gli eletti" (Matteo cap.20 vers. 1). Questo significa che dobbiamo essere sempre disponibili alla chiamata e rimanere fedeli alla stessa, sia che questa sia avvenuta 20 anni fa o che possa avvenire oggi. Il fratello che si risveglia oggi e va a lavorare nella vigna del Signore ha gli stessi diritti di quello che si è risvegliato venti anni fa, anzi è più facile che venga premiato maggiormente perché chi lavora per tanto tempo nella vigna del Signore può essere tentato, può essere provato, mentre l'ultimo è più fresco e più fedele quindi diventa primo... ecco perché tutti dobbiamo stare attenti ad essere sempre felici della generosità del Signore e noi dobbiamo fare sempre la Sua volontà ... cari fratelli miei in tanti siamo stati chiamati, ma quanti saremo fedeli fino alla fine? Quanti resisteremo? Gesù lo ricorda nella parabola del seminatore dove parla proprio dei chiamati:
"Il seme che cade nella pietra non germoglia, il seme che cade per la strada viene calpestato, il seme che cade in una terra non fertile viene aggredito dalle spine e soffocato e infine il seme che viene gettato in una terra forte e fertile germoglia e darà tanto frutto” (Marco cap.4 vers.3).
I semi che cadono sulla strada sono quelli che ascoltano il messaggio di Dio in un primo momento ma il diavolo li tenta nella fede e quindi si allontanano dal cammino, quelli che cadono sulla pietra invece sono coloro che credono ma non avendo radice profonda il loro credo si abbandonano alla tentazione e si perdono, il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che rispondono si alla chiamata ma nel tempo si lasciano tentare dalle preoccupazioni e dai beni materiali e si perdono, il seme caduto nella terra fertile sono invece coloro che rispondono si alla chiamata e perseverano nel tempo a servire il Signore.
Noi dobbiamo essere il buon seme che cresce nella terra fertile. Molte cose accadranno nella vostra vita da domani in poi che vi dissuaderanno alle quali voi non  dovrete prestare ascolto.