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cronicaarteon100Cronaca della conferenza tenuta presso il Cine Arteón “La Rivelazione di Fatima”
Rosario, Santa Fe, Argentina, 13 maggio 2015

Ego sum via, veritas et vita. Nemo venit ad Patrem nisi per me
Giovanni 14:6

È impossibile raggiungere la verità se non attraverso la luce del vangelo. Gesù stesso disse: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 14:6). E con quelle parole, che suonano come un addio, Egli aprì la porta all'incertezza ed all'ansietà che la sua partenza lasciò nei suoi discepoli e che ancora oggi sono presenti dentro ognuno di noi. Ma allo stesso tempo quell’annuncio rappresentò l’inizio della gloriosa transizione che ebbe origine con la Sua visita e che si completerà con il Suo ritorno. Così, la parola di Gesù nel vangelo ci mostra un nuovo modo di intendere la presenza di Dio nelle nostre vite, dal Padre verso il mondo e dal mondo verso il Padre: il legame che unisce questi due flussi è il nesso che deve avvicinarci alla comprensione dei suoi insegnamenti.  
cronicaarteon2Le parole del Salvatore raccolte da Giovanni, esprimono una verità profonda e primordiale. Riassumono quasi nella sua totalità gli insegnamenti del vangelo. Ci dicono anche che è necessario superare tutti i limiti inerenti ai sentimenti ed ai credo umani, per cercare solo in Cristo il nostro destino. Solo attraverso di Lui si può arrivare al Padre, all'unità dalla quale scaturiscono ogni manifestazione e differenziazione, in nessun altro modo, ma solo nella maniera che Lui ci ha insegnato.

Erano grandi la tristezza ed il vuoto lasciati dalla partenza del Cristo al Padre, che Gesù dovette consolare i suoi discepoli esortandoli a non lasciar turbare i loro cuori, poiché lui era andato via per preparare un luogo per loro nella casa di Suo Padre, dove vi sono molte dimore, tante quante sono necessarie per accogliere le anime che vi giungeranno dopo avere percorso la Via che Egli ha indicato. E con questa promessa accese in noi la speranza, perché ora sappiamo che non importa quanto piccoli siamo: se abbiamo la volontà e l'amore di perseverare nel cammino, ci sarà un posto nella casa del Padre per noi, adeguato alla dimensione raggiunta dal nostro spirito.   

Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Ma la via non è altro che Lui stesso. Allora la mèta e la via si confondono, formano un'unità, una lunga traiettoria verso la pienezza, verso la verità che fa emergere ogni cosa nascosta e verso Colui che ci dona la vita vera.   
Forse perché ci risulta così difficile comprendere questa realtà, il Maestro insiste nel dire che chi ha visto Lui ha visto il Padre, che Lui è nel Padre ed il Padre in Lui. È il Padre, l'Immanifestato, Dio stesso che è presente nelle opere e nelle parole di Gesù-Cristo, seppure questo concetto tante  volte non sia direttamente percepibile da chi di volta indietro nel cammino, né tanto meno da chi rimane ai margini.  
 
Egli salì al Padre, ma lo sconforto provocato dalla sua partenza fu comunque alleviato da una dolce promessa: ‘chiedere sempre nel Suo nome’, un modo amorevole di dirci che per amore Suo  dobbiamo rispettare i Suoi comandamenti e, così facendo, Egli ci darà quello che chiediamo.   
Ma la nostra debolezza è grande, era necessario qualcosa in più, ed ecco la promessa del Paraclito, il consolatore promesso, lo spirito di verità, che sarà sempre con noi, e dimora in noi. Perché Lui non ci ha lasciato orfani, anche se a volte è così che ci sentiamo, ma ci ha sempre accompagnato e presto ritornerà. Nel frattempo, il Paraclito ci ricorda ogni Sua parola.

Oggi, la civiltà del pianeta Terra, la nostra sofferente dimora, Saras, il pianeta della ripetizione degli errori, è prossimo a mietere il frutto di quanto è stato seminato. Oggi, solo morte e desolazione regnano sulla sua superficie e nel cuore dei suoi figli. Oggi, la speranza accesa 2.000 anni fa, agonizza come quasi tutto il resto. Oggi, gli assassini della vita regnano su tutto ciò che prima era buono e puro. Oggi, lo spirito di verità, il Paraclito promesso, grida nel deserto e si dissangua giorno dopo giorno per mantenere viva la promessa fatta dal Suo Signore in quel tempo.    

Oggi, la nostra Madre Santissima piange lacrime di sangue per i Suoi figli, ma nessuno l’ascolta. Oggi la fine è arrivata. Oggi i quattro cavalieri dell'apocalisse galoppano in attesa dell'ordine finale, quello che darà inizio all'inevitabile purificazione del nostro pianeta.   
La giustizia del Padre si avvicina inesorabilmente, ed è necessario essere preparati ad accettarla, così come l'angelo solare, lo spirito di verità, ci insegna.  

Oggi, l'ora di Cristo, il nostro re, suona vicina ed i nostri spiriti sentono già le prime campane che annunciano il Suo ritorno. Oggi la promessa di giustizia, pace ed amore fatta dal Figlio sarà compiuta dal Padre. Perché così ha detto il Cristo nel vangelo, perché così ce lo ha ricordato la nostra Santa Madre nel 1917 a Fatima e lo ha ripetuto nella visione di Suor Lucia nel 1944, e perché crediamo fermamente nelle Sue promesse, e nel regno promesso, al quale aspiriamo arrivare un giorno.    

E bisogna credere fermamente in Lui, perché come dice Dante: "A questo regno non salì mai chi non credette 'n Cristo, né pria né poi ch'el si chiavasse al legno. Ma vedi: molti gridan Cristo, Cristo!", benché nel giorno del giudizio saranno molto meno vicino a Lui di chi non l'ha mai conosciuto" (Paradiso, XIX, 103-108).
Mercoledì 13 maggio del 2015, oltre 150 persone hanno riempito la piccola sala del Cinema Arteón della città di Rosario (Argentina), accogliendo l’appello lanciato dai programmi radio Tierra Viva e Frecuencia Joven. Si sono riuniti per ascoltare, con amore e devozione, le parole di qualcuno molto caro a questa città: Giorgio Bongiovanni. Sono arrivati uomini e donne di tutte le età, bambini ed anziani, dalla mano della nostra Madre, la Vergine di Fatima, che li ha guidati verso il Suo figlio tanto amato. Hanno portato tante donazioni per la Fondazione Los niños de San Juan che assiste i bambini bisognosi nelle colline di Salta, nella Cordigliera delle Ande, a nord-ovest dell'Argentina, e che provvede alle loro necessità con vestiti, scarpe, giocattoli, alimenti ed altro.
cronicaarteon1Juan Carlos Paolini ha aperto l’evento con un’impeccabile presentazione ed un emozionante video, realizzato dai giovani che lavorano come volontari per Funima International, l'Associazione Tierra Viva e la Fondazione Los niños de San Juan, nel quale viene mostrato il lavoro che quest’ultima svolge nei luoghi dove presta assistenza. Il suo fondatore e presidente, Ramón Gómez, ha ringraziato per le generose donazioni che il giorno stesso sono arrivate a destinazione.   
La parola è passata al Dr. Juan Alberto Rambaldo il quale ha fatto una breve e perfetta sintesi della vita, dell’opera e del messaggio di Giorgio Bongiovanni, che accompagna da circa 30 anni. Il pubblico ha accolto le sue parole con un caloroso applauso.   
Appena pronta la connessione Skype con l'Italia, il silenzio carico di emozione del pubblico si è riversato in un applauso enorme, lungo ed assordante, espressione di amore, devozione e gratitudine per lo sforzo realizzato da Giorgio Bongiovanni, il quale, incurante dell'ora tarda e della stanchezza, ci ha dedicato parte del suo tempo per condividere il suo vangelo con tutti noi.  

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Juan Alberto Rambaldo: Ciao Giorgio, buona sera.   
Giorgio: Ciao Juan Alberto, buona sera (applausi interminabili). Grazie, molte grazie, sono qui per servire, avanti.  

Juan Alberto Rambaldo: Ti ringraziamo per la tua presenza, Giorgio, l’evento di oggi è in commemorazione della manifestazione della Vergine di Fatima nel 1917, ed io non ho alcun dubbio che la tua missione riguardi molto da vicino quanto la Vergine profetizzò che si sarebbe realizzato in questo tempo.  
Giorgio: Si, Juan Alberto, grazie, un abbraccio grande a tutto il pubblico ed ai fratelli ed amici che sono lì con te (ancora applausi).   

Sul Messaggio di Fatima  
L’apparizione della Santa Vergine a Fatima, è il punto di riferimento più importante della mia vita, io ho sempre detto che sono un figlio di Fatima, lì incominciò la mia storia, in quel posto sacro, e lì si concluderà. Credo. Dico credo, perché non lo so con certezza. Il segreto di Fatima non è più segreto, perché lo abbiamo diffuso in tutto il mondo, nonostante le autorità del Vaticano continuino a tenere nascosta una parte importante dello stesso.   

La sua importanza  
Io credo che sia il messaggio più importante del secolo XX e forse anche del XXI, perché non ci sono state apparizioni così eclatanti come quelle di Fatima nel 1917. Abbiamo avuto apparizioni della Vergine in tutto il mondo, è vero, ma Fatima è l'apparizione centrale, la più importante, perché lì la Vergine manifestò un miracolo che tutto il mondo vide.   

Il primo miracolo di Fatima  
Per meglio dire, umilmente devo specificare che nostra Madre manifestò due miracoli a Fatima che tutto il mondo ha potuto e può vedere, uno il 13 ottobre del 1917. Il 13 maggio fu la prima apparizione, ma il 13 ottobre la Vergine manifestò un segno visibile a 80.000 persone, tra le quali c’erano atei, comunisti, marxisti, agnostici, gente di tutti i livelli fu testimone di questo miracolo, mi riferisco al famoso doppio sole. Tutti ricorderanno che cadde una gran pioggia e dopo, il sole che sembrò precipitarsi sulla terra e che asciugò istantaneamente i vestiti e le persone bagnate dalla pioggia. In quindici o venti secondi tutto era asciutto. In realtà sappiamo che non era il sole, era un apparato di luce di esseri che non appartengono a questo mondo e che noi chiamiamo esseri di luce e/o angeli. Ci troviamo davanti ad un miracolo che persino i più scettici di allora accettarono, e lo difesero. I più scettici non cambiarono la propria posizione ideologica, continuarono ad essere atei, ma difesero il miracolo perché loro stessi ne furono testimoni. Difesero e difendono l'apparizione di Fatima, è un'ironia, un paradosso. Gli intellettuali, agnostici, atei di allora che andarono sul posto per schernire il miracolo di Fatima, non necessariamente si convertirono, alcuni sì, altri no, ma tutti difesero l'apparizione di Fatima, un evento straordinario, reale, di cui furono testimoni.  

Il secondo miracolo di Fatima  
Dopo 72 anni, a Fatima si manifesta un altro miracolo visibile, il 2 settembre del 1989. La Vergine manifesta in una persona semplice, vostro servitore, che vi sta parlando, un altro miracolo, anch’esso visibile. Oggi tutto il mondo, non solamente 80.000, ma credo 1.500.000 o più persone in tutto il mondo hanno potuto vedere questo miracolo che continua a manifestarsi nel mio corpo quasi tutti i giorni tramite le stigmate.
Fatima, la Seconda Venuta del Cristo ed il Regno di Dio  
Fatima quindi è la più importante, senza voler sminuire affatto le altre apparizioni. La Vergine è sempre la stessa ed unica, e mi riferisco a quelle di Garabandal, Medjugorje, La Salette, Peñablanca in Cile e le apparizioni in Argentina della Vergine del Rosario, così come altre apparizioni in Germania, persino in Russia o Africa, dove i giovani videro il genocidio del Ruanda; alla fine, tutte le apparizioni sono importanti, ma insisto Fatima manifesta due segni visibili a milioni di persone ed annuncia qualcosa di grave, oltre a fare un annuncio straordinario: la Seconda Venuta di Cristo e finalmente il Regno di Dio che si stabilirà in Terra.   

Catastrofi e sofferenze  
Non ci sarà la fine del mondo, ma il messaggio porta un annuncio catastrofico di grande sofferenza, la più grande della storia umana, perché coinvolgerà migliaia di milioni di persone. Si può dire che la Madonna annuncia il Giudizio ed è proprio la Vergine di Fatima a farlo.  
Sul 13 di maggio ed il valore dell'apparizione  
Il 13 maggio è una data ancora non molto esaltata dalla Chiesa. Sicuramente riusciremo ad apprezzare nel profondo e completamente il valore di questa apparizione solo quando Cristo ritornerà sulla Terra.   

La validità del messaggio oggi
Credo che il messaggio di Fatima sia pienamente attuale oggi, non un messaggio obsoleto, vecchio. Potrebbe anche considerarsi nuovo e pienamente adatto ai giorni d’oggi ed al futuro immediato.
Ciò che manca di Fatima
Ritengo quindi che l’apparizione di Fatima non si sia conclusa. Siamo in una parentesi del messaggio di Fatima che si concluderà presto. Credo che la Vergine ci sorprenderà tutti con l'ultimo miracolo che manifesterà e sono completamente sicuro che tutto il mondo lo vedrà, sette mila milioni di persone. Sarà una croce che apparirà in Cielo, non so ancora in che modo, ma avverrà nel nome della Vergine di Fatima, questo è sicuro. 
 
Juan Alberto Rambaldo: Giorgio, mi piacerebbe che tu spiegassi il nesso tra il terzo messaggio di Fatima, la successiva rivelazione della Madre Superiora del Convento delle Carmelitane scalze riguardo la visione di Lucía ed il tuo libro che raccoglie i messaggi dei Fratelli del Cosmo riguardo l'Ira di Dio.  

Giorgio: allora, per essere sintetici e non annoiare, è necessario fare un piccolo prologo.  
La storia ufficiale della Chiesa  sulla visione, e la spiegazione della Vergine  
Voglio ricordare al pubblico che la terza parte del messaggio di Fatima fu ufficialmente rivelata, anche in conferenza stampa trasmessa in tutte le televisioni del mondo, dalla Chiesa Cattolica nel giugno del 2001, da Papa Giovanni Paolo II, il quale diede l'ordine al cardinale Ratzinger, il futuro Benedetto XVI, di rivelare, leggere e spiegare il terzo segreto di Fatima. La visione che fu rivelata era corretta, ma si nascose omertosamente, in virtù di un patto o codice del silenzio, la spiegazione della visione stessa, che la Vergine diede a Suor Lucía. Il Vaticano omise questa spiegazione, anzi, disse che non vi era alcuna spiegazione della Vergine. La visione sinteticamente spiegata è pubblica nella pagina web del Vaticano, ma non è stato ancora pubblicato il messaggio che diede la Vergine.

L'omissione del Vaticano  
In poche parole ci dicono che: la Vergine manifesta una visione ai bambini di Fatima ma non dice niente. Questo è falso, è certo che la Vergine appare e dà una visione ai bambini, a Lucía in particolare, dove si vede un Papa che viene ucciso violentemente a colpi di proiettili e frecce. Un Papa che, prima di essere assassinato, attraversa una città completamente distrutta, significa che in quella città era avvenuto qualcosa in grado di distruggere a livello massivo, ad esempio una bomba atomica. Quindi, un Papa sale su una collina, arriva in alto, trova una croce e dopo lo uccidono.  

La visione extraterrestre   
Successivamente la visione continua dall’esterno della Terra. Da lì Lucía ed i suoi cugini vedono gli angeli, due angeli che rovesciano sangue sulla Terra ed uno di questi ha una spada in fiamme, come se volesse lanciare questa fiamma e distruggere la terra come punizione.  
La mano della Vergine e la mancanza di spiegazione  
In quel momento la mano della Vergine ferma momentaneamente la fiamma dell'angelo della giustizia. Lì finisce la visione, e ci dice il Papa: non c'è più niente. La domanda è: Ma se la Vergine spiegò il primo segreto ed il secondo, perché nel terzo, il più importante, tace? Non lo sappiamo, non c'è nessuna spiegazione. È una bugia, perché è molto probabile che la Vergine abbia dato la spiegazione.   

Il messaggio della Vergine  
Per me è una certezza perché io ho ricevuto il messaggio della Vergine di Fatima, il mio personale messaggio, ma non posso dimostrarlo, è una mia verità e di tutti quelli che credono in quello che io ho visto, ma ci sono prove che in questa visione la Vergine ci parla di una guerra mondiale, la Vergine ci parla di un Papa assassinato, che non è il Papa Giovanni Paolo II perché si salvò. La visione è una visione profetica, di un Papa ucciso che non sappiamo chi sia, forse il Papa argentino che corre il rischio di essere ucciso da membri della stessa Chiesa, non lo sappiamo. La cosa certa è che c'è una spiegazione, e quella che io ho è la seguente: la Vergine parla di una catastrofe, di un sacrificio, di vari profeti, non solamente di uno, parla della seconda venuta di Cristo e parla di altri mondi. In realtà, la visione di Lucía, proviene da un altro luogo dell'universo, perché vede il pianeta da fuori.
   
L'importanza del messaggio di Fatima  
Il Messaggio di Fatima, la terza parte tenuta in segreto, è il più brillante, il più straordinario perché parla dell'universo. 
 
Il tesoro nascosto  
Una è la spiegazione data dal Vaticano, un’altra la mia spiegazione. Il Vaticano non disse niente, ed io penso che la verità sia questa. Ora rispondo alla tua domanda Juan Alberto: Suor Lucía morì nell'anno 2005; nel 2014 viene aperto un archivio custodito dentro un mobile della stanza piccolina ed umile del convento, dove viveva Lucía. Dentro il mobile c'è una cassaforte dove apparentemente e, secondo la testimonianza della segretaria personale di Lucia, Suor Sofía che ho conosciuto personalmente, vi sono ancora contenute 10.000 lettere di Lucía, con le sue visioni della Madonna, le sue interpretazioni del vangelo.

Le 10.000 lettere  
Allora io ho chiesto: Suor Sofía, ho capito bene, sono 10.000 lettere o è un modo di dire? No, no, mi ha risposto Sofía, Suor Lucía ha raccontato le sue visioni per oltre 70 anni e crediamo che ci siano oltre 10.000 lettere, un'enciclopedia, qualcosa di sorprendente.

La lettera pubblicata
In una di quelle lettere la visione è diversa. Una sola lettera delle 9.999 e più che esistono, non mille, una, che è stata pubblicata in un libro dove si racconta la storia di Suor Lucía. Lei parla della visione di Fatima con una variante importante: l'angelo che ha la spada di Dio in mano, con fiamme, la lancia sulla Terra e distrugge l'umanità, salvando solamente i buoni. Ho detto a Suor Sofia: ma questo non è quello che ha diffuso il Papa. E mi ha risposto che effettivamente non lo è. Ma noi dobbiamo obbedire a quello che ha scritto Lucia. Il Papa lo chiarirà se vuole chiarirlo, ma noi abbiamo l'obbligo di far conoscere quanto Lucía scrisse dopo sul terzo segreto di Fatima.   

Il regalo del Cielo
 
Questo per me è stato un regalo del Cielo, perché l’ho ricevuto il 2 settembre 2014, nel 25º anniversario della mia stigmatizzazione. È tutto pubblicato, il Vaticano lo ha pubblicato, il Papa lo ha pubblicato, l'altro Papa lo ha pubblicato oppure ha dato il permesso di farlo, allora penso che una mano del Cielo ha fatto sì che questa lettera di Suor Lucía, rimasta nascosta per 70 anni (la scrisse nel 1944) uscisse alla luce.   

Messaggio di Fátima: precursore della Seconda Venuta del Cristo  
Non sappiamo cosa ci sia scritto nelle oltre nove mila rimanenti, ma credo che debbano contenere cose straordinariamente importanti per la storia del mondo. Per questo insisto sul fatto che il messaggio di Fatima sia il precursore della Seconda Venuta del Cristo.  
Io non voglio essere un fanatico, né un esaltato, ma per me, personalmente, quella lettera di Lucía mi riguarda. Ovviamente, non c’è scritto il mio nome, certamente  no, ma il messaggio è quasi uguale, è esattamente quello che io ho ricevuto e, purtroppo, è l'antitesi di ciò che ci hanno fatto conoscere. È il nostro messaggio, Juan Alberto, uscito dalla stessa mano di Suor Lucía, e lo scrisse nel mese di gennaio del 1944, quando io non ero nemmeno nato. È rimasto nascosto fino ai primi mesi del 2014 e, per noi, significa un avallo alla nostra esperienza, al nostro messaggio, al nostro maestro comune che fu Eugenio Siragusa, uno dei primi a gridare nel deserto dicendo che c’era qualcosa nascosto nel messaggio di Fatima. Io credo che sia stato un segno grande, enorme, per la nostra Opera.   

Juan Alberto Rambaldo: sembrerebbe che l’incontro precisamente il 2 settembre del 2014 fosse una specie di regalo per i 25 anni della stigmatizzazione.

Giorgio: Credo di sì, perché Suor Sofía, che fu la segretaria per molti anni di Suor Lucía, la veggente di Fatima, non mi conosceva, non sapeva nemmeno chi fossi. Un amico e fratello della Spagna, Emanuel Mouriño, le disse che una delegazione voleva incontrarla e Suor Sofía rispose che era molto difficile, ma di richiamare. Il giorno dopo, fu lei stessa a fissare la data dell'incontro: ‘ho il permesso di parlare, potete venire il 2 settembre’. Proprio il 2 settembre del 1989, io ricevetti le prime stigmate dalla Vergine di Fatima.    

L'emozionato e reverenziale silenzio che ha accompagnato tutta l'esposizione ha reso superfluo tutto il resto. Nessuno aveva domande da fare, solo amore e gratitudine per Giorgio Bongiovanni.

Giorgio: Comprendo (che non ci siano domande ndr.). Allora invito il pubblico alla riflessione ed a fare domande al dottore Juan Alberto Rambaldo che ha la capacità di rispondere molto meglio di me, ed è in grado di soddisfare le vostre questioni, le vostre critiche o dubbi, perché mi rendo conto che è difficile credere in qualcosa di tanto impressionante, ma tanto interessante allo stesso tempo. Stiamo parlando di segni importanti e credo che dobbiamo avere la mente aperta per approfondire il tema. Grazie Juan Alberto, un abbraccio al popolo argentino, spero di ritornare presto e condividere con voi momenti felici, grazie.  

I cuori erano traboccanti di energia cristica che a quel punto era quasi fisica e si percepiva in tutto il cinema. Le anime commosse, molte di loro in piedi, si sono lasciate andare in un interminabile ed intenso applauso.   
L’evento si conclude. Grazie alla Santa Madre di Fatima, a Cristo ed al Suo eterno servitore, quell'unto precursore che c'insegna ad amare nostro Signore come non sappiamo farlo.   

Altri ringraziamenti
La nostra gratitudine e riconoscimento a:
•    Le autorità del Cinema Arteón, sempre generose con noi.  
•    Allo staff del Cinema Arteón.  
•    Al Dr. Juan Alberto Rambaldo.  
•    Al pubblico che ha risposto al nostro invito.  
•    Alle persone che hanno fatto donazione alla Fondazione Los niños de San Juan.
•    Alle persone che hanno collaborato volontariamente all’intera gestione dell’evento.    
•    Ai colleghi di FM AZ, 92.7, che generosamente hanno pubblicizzato l'evento.  
•    Ai colleghi di FM AZ, 92.7, che hanno assistito alla conferenza  
•    A Víctor Pasteri, conduttore del programma Buscando en tu interior  
•    Ai colleghi di AM 1090 Libertad, Carlos Avellaneda, Alberto Seoane e Daniel Berón, del programma  Contacto con la Creación.  
•    A Guillermo Aldunati, del programma Mas allá del Límite, AM 1090 Libertad che ci ha intervistato, ha pubblicizzato l’incontro ed ha assistito alla conferenza.
•    Al giornalista Claudio Fandiño, conduttore del programma Nuovo Paradigma, di FM 89.5, Fisherton, affiliata alla catena CNN.  
•    Alla signora Nora Kowalczyk, del programma La Buena Vida LT 2, AM 1230, Radio 2,   
•    Agli amici e fratelli venuti da diversi punti dell'Argentina.  
•    Agli amici e fratelli che ci hanno seguito tramite internet da diversi luoghi del mondo, sostenendoci nella distanza.  
•    A Ramón Gómez, Fondatore e Presidente della Fondazione Los Niños de San Juan, Salta, venuto espressamente per la conferenza avendo così la possibilità di consegnare personalmente le donazioni che sono arrivate a destinazione il giorno stesso.  
•    A tutti i volontari dell'Associazione Del Cielo a la Tierra, Funima International, Associazione Tierra Viva e Fondazione Los niños de San Juan senza la cui collaborazione disinteressata non avremmo potuto realizzare l'evento. 

 
Inés Lépori  
22 maggio del 2015   
Arca Lily Mariposa  
Rosario - Santa Fede - Argentina