Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Italiano Español English Português Dutch Српски
testa sito 2024

 Segni dei Tempi

nicanorNicanor lascia senza parole chiunque. Lui gestisce una piccola scuola che ha predisposto nel cortile della casa di sua nonna Ramona. La Scuola Patria Unidad è frequentata dai ragazzi del quartiere Las Piedritas, Pocito.

Nel quartiere Las Piedritas, nel cortile di una casa, c'è una scuola il cui fondatore è un bimbo di 12 anni: Leonardo Nicanor Quinteros, "il Nico". Si chiama "Escuela Patria Unidad" ed è frequentata da molti alunni che partecipano senza alcun obbligo, solo per imparare e studiare. Non ci sono maestri, non ci sono bidelli, non ci sono dirigenti; solo Nicanor, che gestisce tutto ed insegna tutto quello che impara nella sua vera scuola a Pocito. Un giorno gli è venuta la felice idea di aiutare. Ed è così che ha iniziato ad insegnare nel cortile della casa di sua nonna Ramona.  

explica200Lo studente di Mosca aveva rappresentato le stelle con colori accesi, per lʼinsegnante il compito non andava bene e andava rifatto. Ma il padre del bambino ha chiesto il parere degli esperti

Un razzo gigante e attorno le stelle di tanti colori in uno spazio tutto bianco. Così un bambino russo, che frequenta a Mosca la seconda elementare, aveva immaginato e disegnato il cosmo. Quando ha consegnato il compito alla maestra, lei però ha "bocciato" il disegno. Secondo la docente: "Lo spazio non poteva essere così", lo studente doveva rifare l'esercizio. Ma il padre del bimbo si è rivolto a Roscosmos, l'agenzia spaziale russa, che ha dato ragione al piccolo.
"La docente ha sbagliato, non solo come insegnante perché ha negato al bambino il diritto di avere una sua visione della realtà, ma ha dimostrato di non possedere nozioni di fisica", ha scritto Roscosmos in risposta alla domanda del papà del piccolo se il cosmo disegnato dal figlio fosse del tutto sbagliato. Lo riportano i media locali.

pianta bullizzata109 MAGGIO 2018
Le conseguenze della violenza verbale spiegate ai più piccoli | LaPresse - CorriereTv
(LaPresse) Quali sono le conseguenze del bullismo su chi ne è vittima? Per spiegarlo, in una scuola saudita, è stato fatto un esperimento dal nome esplicito: "Bullizza una pianta". Sono state prese due piante identiche: i bambini dovevano prendersi cura della prima e maltrattare la seconda con insulti e parole sgarbate. Per il resto, acqua, luce e fertilizzante, le due piantine sono state trattate allo stesso modo. Dopo 30 giorni i risultati erano sorprendenti: la prima verde e rigogliosa, malata e con foglie secche l'altra. L'esperimento è stato ideato dall'Ikea di Dubai per risvegliare la coscienza dei più giovani sulla violenza verbale e fisica ed è terminato il 4 maggio, in occasione della Giornata contro il bullismo.

https://video.corriere.it/pianta-bullizzata-appassisce-ecco-l-esperimento-una-scuola/71aed8ba-537d-11e8-aaec-4e7a7b6da69d

aplantatree

‘Plant for the Planet’: a Vallecrosia Felix Finkbeiner, il bambino che piantava gli alberi per salvare il pianeta e che a soli 12 anni parlò alle Nazioni Unite (Videointervista)

Lo abbiamo incontrato a Vallecrosia, presso la Casa Valdese, dove è in corso lo Youth Summit che ha portato in città circa cento ragazzi provenienti da tutto il mondo accomunati dalla volontà di salvare il pianeta dai danni ambientali causati dalle scelte dei grandi del passato.

 Cento giovani da tutto il mondo a Vallecrosia per discutere di cambiamento climatico. Alla Casa Valdese è in corso questa settimana lo Youth Summit dell’associazione ‘Plant For The Planet’ guidata dal giovane studente tedesco Felix Finkbeiner.  

amazoniaFoto: Cittanuova.it

Su decisione della Corte Suprema, grazie alla denuncia di 25 giovani e bambini, il governo colombiano è stato condannato a presentare entro 4 mesi un piano di azione contro la deforestazione amazzonica, principale causa del cambio climatico nel Paese. I ragazzi: «Non occorre essere presidenti o ministri. Tutti possiamo cambiare il mondo». Nonostante gli impegni internazionali sottoscritti dalla Colombia per frenare la depredazione di legname dalla foresta, secondo dati dell’Istituto di Idrologia, Meteorologia e Studi Ambientali (Ideam) citati dal portale specializzato Mongabay, nel 2016 il disboscamento fraudolento è aumentato del 44% rispetto all’anno precedente (quasi 180 mila ettari di boschi nativi persi), e le Ong del settore avvertono di un probabile ulteriore peggioramento della situazione.